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Salizzoni-Valle (Pd): “Individuare punti vaccinali per Torino”

Nel corso dell’informativa sulle vaccinazioni che l’assessore Icardi ha tenuto  presso la IV Commissione del Consiglio Regionale, è emerso che non è stato ancora individuato dove si svolgerà la campagna vaccinale nella città di Torino.

Ad oggi l’Assessore ha confermato tre ipotesi: l’ex poliambulatorio di via Schio, la sede della protezione civile di corso Marche e l’ex ospedale militare Riberi.

“Riteniamo non solo urgente individuare i punti vaccinali per la Città di Torino, ma anche individuarne più di uno da subito, diversamente da quanto indicato dalla Giunta nella presentazione del piano vaccinale la scorsa settimana. È il modo migliore per arrivare preparati alla fase 4, quella coinvolge tutta la popolazione, che richiederà ampi numeri e una diffusa accessibilità sul territorio. Oggi l’Assessore Icardi ha dato rassicurazioni generiche in questo senso, ma torneremo a chiedere parole definitive” hanno dichiarato Mauro Salizzoni, Vicepresidente del Consiglio regionale, e Daniele Valle, che coordina il gruppo di lavoro del Consiglio Regionale sul Covid19.

Mauro Salizzoni, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte

Daniele Valle, Coordinatore Gruppo di indagine sul Covid19

Con le scuole al 50 per cento il trasporto pubblico funziona

“Dopo mesi di incertezze la decisione di ripartire con la didattica in presenza al 50 percento dal 18 gennaio è stata premiante.

Grazie alla collaborazione di tutti i soggetti sotto la guida dei Prefetti, l’Agenzia della mobilità ha potuto portare avanti un lavoro notevole dimostrando una buona capacità di apportare implementazioni in corsa quando è stato necessario”. Lo ha spiegato l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi durante la comunicazione sull’andamento del Trasporto pubblico locale dopo la riapertura delle scuole superiori, svolta in Seconda Commissione, presieduta da Mauro Fava. “Le criticità – ha specificato l’assessore – vengono acquisite e controllate quotidianamente e ogni venerdì facciamo il monitoraggio della situazione del Tpl con i Sindaci e i Prefetti, i quali hanno confermato il buon andamento del servizio su tutto il territorio regionale”.

Inoltre l’assessore ha risposto alla consigliera Francesca Frediani (Gruppo misto – 4 ottobre) che aveva chiesto conto del rispetto delle misure anti contagio sui mezzi pubblici sostitutivi: “Noi siamo ben strutturati per gestire le emergenze e gli occasionali guasti dei mezzi, ora vogliamo lavorare sul dialogo con Gtt, Trenitalia e le aziende di trasporto affinché vigilino sul distanziamento e sull’utilizzo delle mascherine per i gruppi di studenti che viaggiano sui mezzi pubblici”.

Il presidente Mauro Fava ha poi rivolto all’assessore una domanda sulla possibilità di mantenere i servizi aggiuntivi o migliorativi dopo la fine della pandemia. “Abbiamo organizzato i nuovi servizi grazie agli stanziamenti straordinari del Ministero – ha risposto l’assessore – dopo la pandemia sarà difficile mantenerli se non avremo a disposizione le risorse aggiuntive che abbiamo avuto ora”.

Sono intervenuti anche i consiglieri Alberto Avetta (Pd) e Ivano Martinetti (M5s) che hanno rivolto all’assessore domande sull’impiego dei taxi come servizi integrativi e sui dati dei monitoraggi raccolti dalle Prefetture.

Il bollettino Covid di mercoledì 10 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 669 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 106 dopo test antigenico), pari al 3,5% dei 18.882 tamponi eseguiti, di cui 10.505 antigenici. Dei 669 nuovi casi, gli asintomatici sono 270 (40,3%).

I casi sono così ripartiti: 114 screening, 370 contatti di caso, 185 con indagine in corso; per ambito: 19 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 70 scolastico, 580 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 234.078 così suddivisi su base provinciale: 20.880 Alessandria, 12.175 Asti, 8.048 Biella, 31.966 Cuneo, 18.339 Novara, 122.574 Torino, 8.657 Vercelli, 8.425 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.170 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.844 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 153 (+5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.003 (-37 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.876

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.659.481 (+18.882 rispetto a ieri), di cui 1.068.547 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.067

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessunoverificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.067 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.370 Alessandria, 588 Asti, 374 Biella, 1.080 Cuneo, 753 Novara, 4.117 Torino, 408 Vercelli, 294 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 83 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

212.979 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 212.979 (+673 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.586 Alessandria, 10.984 Asti,7.285Biella, 29.635 Cuneo, 16.701 Novara, 111.400 Torino, 7897 Vercelli, 7.710 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.084 extraregione e 1.697 in fase di definizione.

Il Covid è costato agli italiani 5 mila euro a testa

L’analisi emersa dallo studio “Il debito pubblico italiano e il Covid – 19” realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti  

 

COVID-19: NEL 2020 AGLI ITALIANI E’ COSTATO 5.420 EURO A TESTA 

 

Tra i paesi del G20, l’Italia presenta il maggiore incremento del rapporto debito/PIL (+22,9%) dopo il Canada (+28,9%) e il Giappone (+24,1%). Miani: “Evitare nuovi shock fiscali”

 

Roma, 5 febbraio 2021 – Nel 2020 la pandemia da Covid -19 è costata all’italiano medio 5.420 euro a testa, di cui 2.371 euro di minore Pil pro capite e i restanti 3.049 euro di incremento di debito. Il dato emerge dallo studio “Il debito pubblico italiano e il Covid – 19” realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che ha misurato l’impatto dell’emergenza sull’economia italiana mettendola a confronto con quella dei paesi del G20.

 

Nell’analisi condotta a partire dai più recenti dati del Fondo Monetario Internazionale, emerge come il crollo del PIL reale per l’Italia, stimato per l’anno appena concluso al -9,2%, (-8,9% secondo gli ultimi dati Istat) sia il peggiore calo dopo l’Argentina (-10,4%) e il Regno Unito (-10%) mentre, a causa di un rimbalzo troppo corto nel 2021, l’Italia presenterebbe il calo del Pil maggiore nel biennio 2020-2021 (-6,5%).

 

Nel 2020, la spesa pubblica aggiuntiva e gli sgravi fiscali per far fronte alla pandemia hanno raggiunto il 6,8% del Pil collocando l’Italia al 9° posto nel G20. In termini pro-capite, cioè in media per ogni italiano, il sostegno statale è stato pari a 1.858 euro, molto meno che in Germania (4.414 €), in Francia (2.677 €), negli Stati Uniti (9.311 €) o nel Regno Unito (5.752 €).

 

Considerando che nel 2020 la perdita media per ogni italiano del Pil è pari a 2.371 euro, il sostegno statale di 1.858 euro non è stato sufficiente a coprirla generando una perdita di 513 euro pro-capite, mentre per la Francia il risultato è stato di -120 euro e per la Germania di +1.841 euro.

 

Per quanto riguarda il debito pubblico, nel nostro paese, l’anno scorso, in termini pro-capite aumenta di 3.049 euro. Nel 2021 aumenta di altri 2.372 euro a testa e nel biennio cresce in totale di 5.421 euro.  Per effetto della pandemia, il debito pubblico italiano a livello pro-capite e cioè per ogni italiano in media passa da 39.864 € del 2019 a 42.913 € del 2020. Nel G20 si colloca al terzo posto insieme al Canada e dopo Stati Uniti e Giappone e nel 2021 arriva a 45.285 euro.

 

Per Massimo Miani, Presidente Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti “lo studio evidenzia come il nostro sia uno dei paesi più colpiti a livello mondiale nel Pil e nel rapporto debito/Pil. Allo stesso tempo è uno di quelli che meno ha adoperato la leva finanziaria per resistere alla crisi pandemica, da cui deriva una perdita di Pil nominale pro capite piuttosto rilevante. Le analisi e i dati presentati nella ricerca mettono in luce significativi profili di rischio per l’economia italiana tra cui il pericolo di nuovi shock fiscali che potrebbero aggravare la pressione fiscale italiana, già di per sé molto elevata”. Secondo Miani “è necessario promuovere politiche fiscali espansive maggiormente coerenti con la situazione di estrema difficoltà delle imprese e delle famiglie italiane e nello stesso tempo impiegare al meglio le risorse del Recovery Fund. Ma occorre anche ridiscutere, a livello europeo, le regole fiscali che governano la finanza pubblica. È assolutamente imprescindibile riconsiderare la sostenibilità del debito pubblico italiano alla luce delle mutate condizioni economiche post-pandemiche. Solo così si eviteranno shock pericolosi per l’economia del Paese che colpirebbero in modo sensibile la ricchezza degli italiani”.

Tabella 1. Il crollo del Pil a causa della pandemia tra i paesi del G20 

Country 

Var. % 2020 su 2019 

Country 

Var %  

2021 su 2019 

Argentina 

-10,4%

Italy 

-6,5% 

United Kingdom 

-10,0%

Argentina

-6,4%

Italy 

-9,2% 

United Kingdom

-6,0%

France 

-9,0%

South Africa

-4,9%

Mexico 

-8,5%

Germany

-4,8%

India 

-8,0%

Mexico

-4,6%

South Africa 

-7,5%

France

-4,0%

Canada 

-5,5%

Japan

-2,2%

Germany 

-5,4%

Canada

-2,1%

Japan 

-5,1%

Saudi Arabia

-1,4%

Brazil 

-4,5%

Brazil

-1,1%

Saudi Arabia 

-3,9%

Indonesia

-0,9%

Russia 

-3,6%

Russia

-0,7%

United States 

-3,4%

Australia

0,5%

Australia 

-2,9%

United States

1,5%

Indonesia 

-1,9%

Korea

2,0%

Turkey

1,2%

Turkey

7,3%

United Kingdom

-10,0%

India

9,4%

United States

-3,4%

China

10,6%

Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, World Economic Outlook, Update January 2021 

Tabella 2 – Aiuti fiscali post crisi pandemica Covid-19: spesa aggiuntiva e sgravi fiscali. Anno 2020. Valori espressi in euro. 

Country 

% PIL 

Valore assoluto 

(mld. euro) 

Valori 

pro-capite 

(euro) 

Var. PIL 

pro-capite 

(euro) 

Var. netta 

(euro) 

United States 

16,7

3.073

9.311

-1.435

7.876

United Kingdom 

16,3

387

5.752

-2.980

2.772

Australia 

16,2

191

7.434

-1.090

6.343

Japan 

15,6

686

5.455

-1.601

3.853

Canada 

14,6

211

5.536

-2.408

3.128

Germany 

11

367

4.414

-2.573

1.841

Brazil 

8,3

104

490

-112

377

France 

7,7

174

2.677

-2.797

-120

Italy 

6,8 

112 

1.858 

-2.371 

-513 

South Africa 

5,5

14

235

-263

-28

China 

4,7

624

444

284

729

Argentina 

3,8

13

290

1.565

1.855

Korea 

3,4

49

949

-97

852

India 

3,1

71

51

18

70

Russia 

2,9

37

251

-405

-154

Indonesia 

2,7

25

94

-154

-60

Saudi Arabia 

2,2

13

378

-2.833

-2.454

Turkey 

1,1

7

79

563

642

Mexico 

0,7

6

49

-530

-481

Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021. 

 

Tabella 3 – Debito pubblico pro-capite. Valori espressi in euro. 

Country 

2019 

2020 

2021 

Japan 

84.322

88.772

86.478

United States 

63.040

71.821

73.273

Italy 

39.864 

42.913 

45.285 

Canada 

35.860

43.457

43.525

France 

36.710

39.921

42.953

United Kingdom 

32.238

35.455

37.440

Australia 

23.001

29.413

35.430

Germany 

24.739

27.255

28.732

Korea 

11.914

13.113

12.840

Argentina 

7.983

7.232

7.211

China 

5.189

6.079

6.629

Saudi Arabia 

4.736

5.684

5.621

Brazil 

6.853

6.579

5.142

Mexico 

4.693

4.481

4.356

South Africa 

3.320

3.245

3.626

Turkey 

2.590

2.897

2.683

Russia 

1.429

1.847

1.829

India 

1.367

1.533

1.531

Indonesia 

1.147

1.318

1.426

Fonte: Elaborazioni FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021. 

 

Tabella 4 – Il costo del Covid-19 tra i paesi del G20: var. Pil + var. Debito. Valori espressi in euro pro-capite. 

Country 

Var. Pil 

Var. Debito 

Costo Covid-19 

Argentina 

1.565

-751

-2.316

Australia 

-1.090

6.412

+7.502

Brazil 

-112

-274

-162

Canada 

-2.408

7.596

+10.004

China 

284

889

+605

France 

-2.797

3.211

+6.008

Germany 

-2.573

2.516

+5.089

India 

18

166

-148

Indonesia 

-154

171

+325

Italy 

-2.371 

3.049  

+5.420 

Japan 

-1.601

4.450

+6.051

Korea 

-97

1.199

+1.296

Mexico 

-530

-213

+317

Russia 

-405

418

+823

Saudi Arabia 

-2.833

947

+3.780

South Africa 

-263

-75

+188

Turkey 

563

307

-256

United Kingdom 

-2.980

3.217

+6.197

United States 

-1.435

8.781

+10.216

Fonte: Elaborazione FNC su dati IMF, Fiscal Monitor, Update January 2021.  

Il bollettino Covid di martedì 9 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 619 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 154 dopo test antigenico), pari al 3,2% dei 19.175 tamponi eseguiti, di cui 11436 antigenici. Dei 619 nuovi casi, gli asintomatici sono 310 (50,1%).

I casi sono così ripartiti: 185 screening, 326 contatti di caso, 108 con indagine in corso; per ambito: 16 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 65 scolastico, 538 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 233.409 così suddivisi su base provinciale: 20.824 Alessandria, 12.119 Asti, 8.034 Biella, 31.926 Cuneo, 18.293 Novara, 122.165 Torino, 8644 Vercelli, 8403 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1168 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1833 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 148 ( +0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2040 (+4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9866

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.640.599 (+ 19.175 rispetto a ieri), di cui 1.063.001 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9049

Sono 35 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9049 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1368 Alessandria, 586 Asti, 374 Biella, 1077 Cuneo, 752 Novara, 4107 Torino, 408 Vercelli, 294 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 83 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

212.306 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 212.306 (+804 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.533 Alessandria, 10.945 Asti,7270 Biella, 29.540 Cuneo, 16.665 Novara, 111.003 Torino, 7879 Vercelli, 7700 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1080 extraregione e 1691 in fase di definizione.

Pronto soccorso, più sicurezza: ecco le nuove linee guida

DETTAGLIATO PRE-TRIAGE COVID E TAMPONI SOLO MOLECOLARI

 

Maggior sicurezza per i pazienti che transitano per i Pronto soccorso e per gli operatori che vi lavorano e, soprattutto, maggiore garanzia che non si formino focolai Covid all’interno degli ospedali: è questo l’obiettivo delle nuove linee di indirizzo per la valutazione del rischio di infezione da Sars-CoV-2 nelle persone che accedono alle strutture di emergenza del Piemonte, che il Dirmei ha inviato a tutte le aziende sanitarie regionali.

L’aspetto più qualificante del documento è l’indicazione di utilizzare, per l’individuazione di casi Covid, esclusivamente i test molecolari. Ammesso eccezionalmente l’uso di test antigenici, unicamente di 3a generazione, a  3 condizioni: che il test venga eseguito entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi (periodo entro cui l’Ecdc ha riscontrato una sensibilità del test pari al 95%), che vi sia una momentanea impossibilità della struttura di eseguire i molecolari, che il reparto si trovi una situazione di  sovraccarico di lavoro.

Momento fondamentale del percorso per individuare un possibile positivo al suo ingresso in Pronto soccorso è quello di sottoporlo a un dettagliato pre-triage che, sulla base di una raccolta di elementi epidemiologici (ambiente di vita e di lavoro, eventuali esposizioni) e clinici (sintomi), stabilisca se il soggetto abbia una bassa o alta probabilità di malattia.

Nel primo caso, se per il paziente è prevista una breve permanenza in Pronto (ad esempio per piccola traumatoglogia, problematiche odontoiatriche, oculastiche, ecc.), non si rende necessario il tampone e il paziente potrà essere instradato nel percorso No-Covid. Se invece per il malato si prevede un periodo di osservazione lungo o un eventuale ricovero, si esegue il tempone. Quest’ultimo è d’oggligo per tutte le persone con alta probabilità di malattia,

«La pandemia – dichiara l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardiha generato una grande pressione sulle strutture di emergenza, che sono state chiamate ad assistere tanto i pazienti affetti da coronavirus, quanto tutti coloro che, vittime di altra patologia acuta, hanno continuato a farvi riferimento. Il persistere dell’emergenza ha reso sempre più cogente l’attuazione di una corretta valutazione del rischio per ogni paziente che accede in Pronto soccorso, per cercare di evitare il più possibile che il virus possa diffondersi in ambiente ospedaliero».

«La procedura che abbiamo definito – spiega Emilpaolo Manno, direttore del Dirmei – garantisce, da un lato, il rigore necessario per fornire una risposta affidabile e tempestiva al rischio di infezione e di contagiosità delle persone, e, dall’altro, è sufficientemente snella da poter essere integrata nella normale attività dei Pronto soccorso, senza aggravarne eccessivamente i carichi di lavoro».

Il bollettino Covid di lunedì 8 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 483 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 44 dopo test antigenico), pari al 4,8% dei 10.008tamponi eseguiti, di cui 5529 antigenici. Dei 483 nuovi casi, gli asintomatici sono 209 (43,3%).

I casi sono così ripartiti: 95 screening, 281 contatti di caso, 107 con indagine in corso; per ambito: 32 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 59 scolastico, 392 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 232.790 così suddivisi su base provinciale: 20.739 Alessandria, 12.098 Asti, 8.010 Biella, 31.839 Cuneo, 18.233 Novara, 121.862 Torino, 8627 Vercelli, 8379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1166 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1837 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 148 ( +8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2036 (+19 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.090

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.621.424 (+ 10.008 rispetto a ieri), di cui 1.057.584 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9014

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9014 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1362 Alessandria, 586 Asti, 373 Biella, 1067 Cuneo, 750 Novara, 4095 Torino, 407 Vercelli, 292 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

211.502 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 211.502 (+ 502 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.456 Alessandria, 10.902 Asti,7241Biella, 29.434 Cuneo, 16.603 Novara, 110.566 Torino, 7863 Vercelli, 7673 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1075 extraregione e 1689 in fase di definizione.

Coronavirus: il bollettino di domenica 7 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 624 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 52 dopo test antigenico), pari al 7,7% degli 8.068tamponi eseguiti, di cui 3625 antigenici. Dei 624 nuovi casi, gli asintomatici sono 227 (36,4%).

I casi sono così ripartiti: 94 screening, 339 contatti di caso, 191 con indagine in corso; per ambito: 24 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 72 scolastico, 528 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 232.307 così suddivisi su base provinciale: 20.671 Alessandria, 12.087 Asti, 7985 Biella, 31.795 Cuneo, 18.207 Novara, 121.590 Torino, 8607 Vercelli, 8364 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1166 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1835 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 140 ( invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2017 (+10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.148.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.611.416 (+ 8068 rispetto a ieri), di cui 1.055.447 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9002

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9002 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1360 Alessandria, 584 Asti, 373 Biella, 1066 Cuneo, 748 Novara, 4090 Torino, 407 Vercelli, 292 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

211.000 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 211.000 (+ 476 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.403 Alessandria, 10.878 Asti,7207Biella, 29.375 Cuneo, 16.565 Novara, 110.317 Torino, 7849 Vercelli, 7644 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1075 extraregione e 1687 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di sabato 6 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 717nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 125dopo test antigenico), pari al 3,7% dei 19.359 tamponi eseguiti, di cui 13.121 antigenici. Dei 717 nuovi casi, gli asintomatici sono282 (39,3%).

I casi sono così ripartiti:  126 screening, 391 contatti di caso, 200 con indagine in corso; per ambito: 27 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 74 scolastico, 616 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 231.683 così suddivisi su base provinciale: 20.651 Alessandria, 12.042 Asti, 7975 Biella, 31.749 Cuneo, 18.163 Novara, 121.169 Torino, 8601 Vercelli, 8336 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1166 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1831 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 140 (7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2007 (14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.018.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.603.348 (+19.359rispetto a ieri), di cui 1.052.764 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8994

Sono 21 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8994 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1359 Alessandria, 582 Asti, 373 Biella, 1064 Cuneo, 748 Novara, 4087 Torino, 407 Vercelli, 292 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

210.524 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 210.524 (+709 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.372 Alessandria, 10.840 Asti, 7199 Biella, 29.328 Cuneo, 16.521 Novara, 110.062Torino, 7843 Vercelli, 7605 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1075extraregione e 1679 in fase di definizione.

I ristoranti torinesi pronti a riaprire fino alle 22

A Torino e in Piemonte si potrebbe tornare in tempi brevi al ristorante a cena fino alle 22.

in questo giorno prosegue infatti il confronto di Ascom e Confesercenti con il Comitato Tecnico Scientifico procede ed emergono spiragli a fronte del massimo rigore nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria: il distanziamento di un metro tra i tavoli e anche nelle aree di passaggio, l’utilizzo  dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l’esposizione di una chiara informativa all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima consentita.