TRIBUNA- Pagina 86

Centri massaggi cinesi e prostituzione. Che fare?

cina muragliaSe a Torino ci sono oltre 130 Centri Massaggi gestiti da cinesi, quanti
ce ne sono in tutto il Paese?  E visto che in questi Centri Massaggi
possono “lavorare” delle prostitute, forse è giunto il momento di capire
se è meglio la prostituzione nelle abitazioni, oppure, quella sulle
strade che degrada paesi e città.  Capire per quale motivo la Legge
Merlin non è stata abolita o modificata, visto che stiamo parlando del
mestiere più antico del mondo. Mettere le forze di polizia a controllare
i clienti, o fare indagini sulle prostitute, è un lavoro poco lodevole e
poco simpatico, perchè gli agenti hanno altri problemi  a cui pensare!
Nei Paesi più avanzati la prostituzione viene regolamentata per le “case
chiuse”,  con visite mediche e pagamento di tasse. Da noi invece certe
regole NON esistono, e così si ha la  falsa illusione che la
prostituzione NON esiste!
 

Marbert

Istruzione alla legalità, la proposta di Apidge

apidge salone“Anche in pensione continuerò ad occuparmi di legalità in ambiti come la sicurezza sul lavoro e la sicurezza agro – alimentare”. Così Giancarlo Caselli, già Procuratore della Repubblica a Palermo e a Torino ha contraddistinto il suo intervento nel convegno, promosso da APIDGE (Associazione Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche, www.apidge.altervista.org) al Salone del Libro di Torino. Nella stessa occasione il Presidente APIDGE Ezio Sina ha lanciato la proposta di introdurre la “Istruzione alla Legalità” nella scuola, sotto i vari aspetti – bullismo, ambienta e territorio, sicurezza sul lavoro e tutela della salute, sicurezza stradale. Nelle sessioni dell’evento, coordinate da Maria Giovanna Musone e Massimo Iaretti di APIDGE si sono susseguiti i contributi di Patrizia Baldelli, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Torino, Gianna Pentenero, assessore all’Istruzione e Lavoro della Regione Piemonte, Alessia Rosa, coordinatore di INDIRE, Massimiliano Quirico, direttore della rivista Sicurezza e Lavoro, Fosca Nomis consigliere del Comune di Torino, Bruno Galvani, presidente della Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito”, Valeria Basili, psicologa per il progetto di sicurezza stradale “Noi Sicuri”. Infine il presidente Sina ha consegnato una pergamena al deputato Fabio Lavagno per l’impegno profuso per gli insegnanti di diritto ed economia politica. E proprio in chiusura, Massimo Iaretti, che oltre ad essere responsabile dell’Ufficio stampa di Apidge ne è anche il coordinatore piemontese ha lanciato la proposta di elaborare un documento da presentare in tutte le sedi istituzionali e legislative affinché presto il delicato tema della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute dei lavoratori diventi materia di insegnamento curricolare in tutte le scuole “perché fondamento di un diritto – dovere e di una coscienza civica”.

Tre impegni a favore della famiglia per far ripartire il Piemonte

cuori famigliaDalle politiche tariffarie al lavoro per i più giovani, dal sostegno alla genitorialità all’integrazione delle famiglie immigrate, dal problema casa a quello della scuola, fino ai servizi di cura e alla disabilità. Sono alcuni dei punti su cui si fonda il manifesto programmatico che il Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte invierà ai candidati sindaco dei 156 comuni piemontesi che andranno alle urne, richiedendo una promessa di impegno in almeno tre delle nove macro aree esposte, in caso di elezione.

Il Forum, infatti, vuole dare vita ad un’alleanza di amministratori che, oltre a risolvere importanti aspetti della vita cittadina, come il traffico e la viabilità, riportino la famiglia al centro della vita quotidiana, creando un ambiente favorevole intorno ad essa e impegnandosi attivamente nel fornire servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo. Una richiesta che nasce dalla consapevolezza di come la famiglia sia un punto di riferimento imprescindibile per il buon funzionamento di tutte le istituzioni sociali, politiche, economiche, educative dell’intera comunità. Perché se una famiglia si sente protetta, può tornare a crescere.

Le nostre richieste a favore della famiglia sono numerose – ammette Fabio Gallo, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte – ma capiamo che sarebbe complicato riuscire ad ottenerle tutte assieme. Per questo chiediamo che i candidati ci restituiscano il nostro manifesto con evidenziati i tre ambiti a cui daranno la giusta priorità in caso di elezione. Sarà nostro compito controllare che le promesse vengano mantenute. Mai come oggi, infatti, la famiglia ha bisogno di sostegno e di cura da parte delle istituzioni, per continuare a svolgere quel ruolo di collante e di motore della Società, che da sempre le viene riconosciuto.”

Bastano alcuni numeri a evidenziare la crisi dell’istituzione familiare nella nostra regione.  Secondo i dati Istat, il Piemonte ha una media inferiore a quella italiana per quanto riguarda i componenti per famiglia (2,18 rispetto alla media nazionale di 2,34 nel 2013, la diciottesima regione su venti in graduatoria) e per il tasso di natalità (8,1% nel 2013 rispetto a quella nazionale di 8,5%). La media è superiore, invece, per quanto riguarda il numero di divorzi (tasso di divorzialità dell’1,20 per mille nel 2012 contro lo 0,90 per mille nazionale, quarta regione su venti in graduatoria).

Una crisi che si ripercuote pericolosamente in uno stallo demografico. Sempre secondo l’Istat, infatti, in Piemonte si ha un decremento della popolazione pari al 2,2 per mille. La nostra è tra le regioni più “vecchie” d’Italia con un’età media di 46,1 anni (Italia: 44,4). In Piemonte il tasso di fecondità delle donne italiane è di 1,3 figli a testa, quelle straniere arrivano a 2,03, alzando la media complessiva regionale a 1,42. Anche l’età media delle donne al parto è in aumento: 32,3 anni per le italiane, 28,7 per le donne straniere (media 31,5).

“Delle buone pratiche politiche a favore della famiglia – conclude Fabio Gallo – potrebbero aiutare a invertire questa preoccupante tendenza”.

(Foto: il Torinese)

INCONTRO PUBBLICO PER CHIARIRE I DUBBI SULLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

venariaAuditorium Don Milani, mercoledì 25 maggio, ore 17,30

Saper intervenire, adeguatamente e con correttezza, nella propria dichiarazione dei redditi precompilata dall’Agenzia delle Entrate, dialogando con la piattaforma on line, è estremamente utile.

La Città di Venaria Reale ospita l’incontro messo in campo dalla stessa Agenzia per le Entrate  per andare incontro alle esigenze dei contribuenti.

Mercoledì 25 maggio, alle ore 17,30 presso l’Auditorium della Don Milani (corso Papa Giovanni XXIII, 54), si potranno seguire le indicazioni per far da sé e non sbagliare ed acquisire tutte le informazioni necessarie.

Dichiara l’assessore alla Partecipazione, Paola Saja «Abbiamo ritenuto utile aderire a questa iniziativa proposta dall’Agenzia delle Entrate, che si rivolge a coloro che necessitano di avere un aiuto in più nella compilazione della dichiarazione dei redditi precompilata. In questa occasione, la città ospita i funzionari dell’Agenzia che attraverso questo incontro gratuito, daranno indicazioni utili ai cittadini che desiderano avere chiarimenti relativamente alla compilazione della dichiarazione on-line, per assolvere autonomamente gli  adempimenti fiscali.

Anche in questa occasione – conclude Saja –  ci si propone di andare incontro alle necessità dei cittadini, affrontando temi di utilità quotidiana e confidando che la partecipazione a questo incontro possa essere utile e chiarificatrice di un nuovo sistema di dichiarazione dei redditi, che segue necessariamente un percorso di modernizzazione, che prevede un sempre minor ricorso alla carta ed una maggiore capacità di utilizzare gli strumenti innovativi che la tecnologia ci mette a disposizione».

Tangenziale e rischio incidenti

autostrada2Sulla Tangenziale di Torino il rischio di essere coinvolti negli  incidenti, quasi quotidiani, ormai è concreto, perchè nessuno vuole  renderla più sicura, anche se si rischia di ricevere sulla propria auto  degli oggetti che possono danneggiare l’auto e ferire i passeggeri.  Il  caso della spranga lanciata su un’auto è l’esempio di quello che succede  sulla Tangenziale, ormai diventata a rischio costante di giorno e di  notte.  Sul problema della velocità , che nessuno controlla (magari con  segnali e telecamere), ho visto un TIR che viaggiava a 110 km l’ora ,  venire sorpassato da un altro TIR che viaggiava a 120 km l’ora. Insieme  formavano una potenza d’urto che nessuno è in grado ( o non vuole) di  controllare!    Se poi arriva anche una spranga sull’auto la scena è  completa a danno delle persone che viaggiano in modo regolare!  E  l’ATIVA non fa nulla per limitare il triste andazzo, oltre a qualche  “notizia” luminosa al posto di telecamere e cartelli con limiti più  contenuti!

Marbert

Sagra paesana a Superga

SUPERGA PANNOCCHIEANNIVERSARIO DEL GRANDE TORINO

Il degrado del senso di sagra paesana, con bomboloni, pannocchie e crauti e, giusto dirlo,  i mille selfy in chiesa, penso sia inaccettabile

Le oltre 40 condivisioni di queste foto postate su Facebook ed i commenti che leggo mi fanno pensare e sperare che il senso del 4 maggio a Superga sia ancora, per molti, quello di una commemorazione da onorare in silenzio, per vivere un ricordo che fu una ferita non solo per il tifo granata, ma per l’Italia intera. Il degrado del senso di sagra paesana, con bomboloni, pannocchie e crauti e, giusto dirlo,  i mille selfy in chiesa, penso sia inaccettabile. E lotterò affinché il prossimo anno qualcosa possa cambiare, lo devo a Loro, gli invincibili.

 

Sergio Pacchiotti 

La piaga delle morti sul lavoro

operai fabbrica lavoroCosa sta succedendo nel nostro Paese?  La crisi ha fatto chiudere tante  aziende e attività, riducendo lavoro e occupazione, ma nel 2015 i morti  sul lavoro sono aumentati?  Una notizia strana ma preoccupante che dovrebbe far nascere dubbi e discussioni.  Se, da anni,  il lavoro è diminuito, perchè sono aumentati gli incidenti con morti sul lavoro ?  Forse la casistica riguarda il lavoro nero? Oppure, riguarda i lavoratori stranieri assunti in nero?  Se così fosse, l’INAIL dovrebbe aumentare i controlli, visto che si tratta di un fenomeno “anomalo” e tutto italiano!

Marbert

"Carceri e società, colpa dei politici"

CARCERE SBARRESe veramente nelle carceri piemontesi il 43% è formato da detenuti  stranieri , e che tra di loro ci sono 20 persone a rischio terrorismo,  siamo davvero messi male! Anzi, la situazione diventa anche difficile da  gestire!  E con l’invasione dai paesi in guerra (e non), possiamo solo  vedere delle cose che mai pensavamo di vedere! Ormai siamo “assediati”,  con i politici che dicono le stesse cose per essere eletti!  E anche i  “signori” abituati a vivere ai “livelli alti” della società non possono  più stare tranquilli, perchè balordi e terroristi mirano in alto dove ci sono agi e ricchezze!  Ormai siamo tutti a rischio, e di questo possiamo ringraziare l’intera classe politica, e suoi derivati, che ci ha portato  a essere stranieri in casa nostra!

Marbert

LUPI, VIGNALE (FI): HA VINTO L’IDEA DI “MONTAGNA LUNA PARK”

lupo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

“In Consiglio ancora una volta l’ideologia ha vinto sul buonsenso. Ora il centro sinistra spieghi a cittadini e allevatori delle valli che ogni giorno devono vivere nella paura o subire attacchi al bestiame che il lupo può convivere con l’uomo senza alcuna regolamentazione” questo il commento del consigliere regionale Gian Luca Vignale, dopo la bocciatura del suo ordine del giorno sul problema lupo in Piemonte e l’approvazione di quello del PD. “Ho presentato un ordine del giorno – spiega – che impegnava la Regione ad un serio e costante monitoraggio della popolazione dei lupi e degli ibridi cane/lupo in Piemonte con interventi di contenimento per garantire abbattimenti finalizzati a garantire la corretta prevenzione per gli allevatori vittime di predazione. Purtroppo la sinistra “da città” ha fatto approvare un testo che impone di incentivare la conservazione e la tutela della specie lupo e al contempo di vietare i piani di abbattimento. Questo significa che non solo non si troveranno soluzioni ai continui attacchi dei lupi, ma che questi saranno destinati ad aumentare a danno dei cittadini e degli allevatori”.vignale

“La stessa direttiva lupi dell’Unione europea – prosegue Vignale – prevede che si possano fare, per evitare situazioni di contrasto con l’uomo, azioni selettive. Aldilà delle Alpi, infatti, nei Dipartimenti francesi da alcuni anni si stanno realizzando interventi a tutela di chi lavora e fa vivere la montagna”.

“Ha vinto chi considera la montagna un Luna Park del fine settimana in cui la presenza di un bellissimo esemplare di lupo è molto più accattivante della figura di un pastore o di chi vive in montagna che, però, rappresentano la vita delle nostre montagne.Il lupo infatti non è più un animale in estinzione ed è dannoso per i pastori e allevatori – conclude Vignale – . Oggi il Piemonte ha perso una nuova occasione per aiutare le famiglie e l’economia montana”.

Quel 25 aprile senza la presenza ebraica

primo maggio 25L’assenza è stata
giustificata dal fatto che in piazza c’erano anche i Centri Sociali,
cioè quei “bravi ragazzi” che tifano per i Palestinesi nemici di
Israele

Il 25 Aprile , Festa della Liberazione, a Torino gli Anarchici hanno
festeggiato imbrattando un monumento, mentre nel centro città erano
presenti in piazza Autorità e ex Partigiani.  Alla manifestazione NON
era presente la rappresentanza ebraica, cioè quella componente che ha
subito le cose più atroci dal nazi-fascismo.  L’assenza è stata
giustificata dal fatto che in piazza c’erano anche i Centri Sociali,
cioè quei “bravi ragazzi” che tifano per i Palestinesi nemici di
Israele.  Praticamente una manifestazione senza gli “attori” principali
che a Torino sono presenti da secoli.  Ma gli organizzatori del 25
Aprile NON sapevano queste cose?  E se NON le sapevano come potevano
fare gli organizzatori poco informati? Anche se Torino ha vinto il
quinto scudetto di calcio, sul piano socio-politico il DISASTRO è ormai
evidente sotto ogni aspetto…….e all’orizzonte NON si vede alcuna
speranza di cambiamento, specialmente sul fronte politico e
dell’occupazione!

Marbert  (Marino Bertolino)

(foto: archivio il Torinese)