TRIBUNA- Pagina 113

Sel Provincia di Torino: “La nostra adesione al corteo Fiom”

selTorino, 17 ottobre, il corteo partirà alle ore 9,30 da Porta Susa e si concluderà in piazza Castello con l’intervento del Segretario generale della Fiom Maurizio Landini

 

“Siamo al fianco dei lavoratori e della Fiom anche a Torino, in preparazione della manifestazione nazionale indetta dalla CGIL il 25 ottobre a Roma, per riportare al centro del dibattito pubblico la crisi economica e occupazionale del territorio, che in Piemonte continua a colpire migliaia di famiglie e aziende e che richiede interventi straordinari anche da parte della Regione sulle politiche industriali e occupazionali.

 

Solleviamo l’attenzione anche sulla riforma del lavoro in discussione in Parlamento, il cosiddetto Job’s Act. Difendiamo i diritti e la democrazia, contro  la riduzione delle tutele e dei salari, contro la precarizzazione crescente del lavoro, la libertà di licenziare, la delocalizzazione e, sul versante internazionale, i trattati sul libero scambio che consegnano alle multinazionali poteri superiori a quelli degli Stati.

 

Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l’Italia”. 

 

La Segreteria Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà

Monica Cerutti: “La Regione al Forum dello sviluppo”

CERUTTI“Questo incontro di livello internazionale rappresenta una positiva occasione di confronto in un momento di crisi profonda e ci fornisce l’occasione per valutare la definizione di un nuovo modello di sviluppo in una logica locale e territoriale”

 

L’assessora Monica Cerutti ha partecipato alla presentazione del Terzo Forum mondiale dello sviluppo economico locale, che si terrà a Torino dal 15 al 18 ottobre 2015, nella cornice delle attività collegate all’Expo, con lo scopo di parlare delle strategie relative al ruolo dei territori nei processi mondiali di sviluppo. Le sfide globali che si affronteranno durante i lavori riguarderanno tematiche prioritarie per la comunità mondiale, quali cibo, acqua, energia, e la necessaria integrazione tra le tre componenti dello sviluppo sociale, economico e ambientale. Un focus particolare sarà dedicato ai giovani e alle donne.

 

“La Regione Piemonte sosterrà attivamente i lavori del Forum – ha dichiarato Cerutti – poiché questo incontro di livello internazionale rappresenta una positiva occasione di confronto in un momento di crisi profonda e ci fornisce l’occasione per valutare la definizione di un nuovo modello di sviluppo in una logica locale e territoriale, che andrà a contrapporsi alle pratiche accentratrici degli ultimi tempi. Il nostro impegno per consolidare la proiezione internazionale del Piemonte non si arresta – ha proseguito l’assessora – Nelle prossime settimane definiremo le linee di indirizzo triennali per la cooperazione decentrata e in parallelo seguiremo con attenzione gli sviluppi attuativi della legge recentemente approvata in Parlamento che trasforma profondamente la cooperazione”. 

 

A margine della presentazione del Forum per lo Sviluppo Economico Locale, l’Assessora Cerutti ha incontrato il Presidente dell’Organizzazione delle Regioni Unite , Paùl Carrasco (Prefectura de Azuay, Ecuador), per un confronto su temi di comune interesse relativi alla capacità di creare sviluppo sostenibile attraverso il governo dei territori.

F. Scanderebech: “Sì alla cessione di Amiat”

amiat logo“Le privatizzazioni non riguardano esclusivamente la città di Torino ma è ormai un mutamento storico e culturale che si sta divulgando sempre di più in tutta Italia e non ha colore politico questa idee da perseguire”

 

Si è discusso  in Consiglio Comunale sulla parziale privatizzazione di Amiat, relativamente alla cessione parziale della partecipazione detenuta da FCT Holding srl pari al 31%.

 

Comunica la consigliera Federica Scanderebech: “Le privatizzazioni non riguardano esclusivamente la città di Torino ma è ormai un mutamento storico e culturale che si sta divulgando sempre di più in tutta Italia e non ha colore politico questa idee da perseguire”.

 

Continua la Consigliera: “La mia posizione sulle privatizzazioni e la vendita di quote di società partecipate è ben nota all’Aula; sono senza dubbio favorevole alla cessione del 31% di Amiat, con la convinzione che ci sarà più efficienza, redditività e produttività”.

 

Conclude il Capogruppo di “Al centro con Scanderebech”: “Sono convinta che con questa privatizzazione si possa non solo ridurre il debito pubblico e della città, ma aumenterà gli investimenti nel settore e svilupperà i mercati finanziari con la conseguente diffusione dell’azionariato”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Museo dello Sport: “Nulla di fatto!”

sport salaORMAI LA SCELTA È PRETTAMENTE POLITICA E RISPONDE A QUESTA SEMPLICE DOMANDA..《LA CITTÀ DI TORINO E LE SUE ISTITUZIONI VOGLIONO CHE IL MUSEO DELLO SPORT RIMANGA O DEBBA ESSERE CHIUSO?》

 

La V Commissione Consiliare della Citta’ di Torino avrebbe dovuto verificare lo stato di attuazione della Mozione n.15/014 “IL MUSEO DELLO SPORT NON DEVE CHIUDERE!”  presentata dal consigliere Ventura ed altri il 5 marzo scorso. Per questioni di tempo (mancante) la verifica è stata spostata ad altra data. Il Presidente del Museo dello Sport, Arisi, ha quindi deciso di lanciare su facebook un appello a tutti coloro i quali hanno a cuore il futuro del Museo:

 

“NULLA DI FATTO!!! LA DISCUSSIONE SUL FUTURO DEL MUSEO DELLO SPORT DA PARTE DELLA V^ COMMISSIONE DEL COMUNE DI TORINO, E’ STATA RINVIATA AL 16 OTTOBRE 2014 PERCHE’ NECESSITA DI UNA FORTE E PONDERATA DISCUSSIONE…ORMAI LA SCELTA È PRETTAMENTE POLITICA E RISPONDE A QUESTA SEMPLICE DOMANDA..《LA CITTÀ DI TORINO E LE SUE ISTITUZIONI VOGLIONO CHE IL MUSEO DELLO SPORT RIMANGA O DEBBA ESSERE CHIUSO?》

INVITO I TANTI AMICI CHE CI HANNO SEGUITO CON AFFETTO FINO AD OGGI , AD ESPRIMERE IL PROPRIO PARERE MANDANDO UNA MAIL A:
presidente@olympicstadiumturin.com. ….ENTRO IL GIORNO 15 OTTOBRE …VERRANNO TUTTE STAMPATE E MESSE SUL TAVOLO DELLA DISCUSSIONE IL GIORNO 16 OTTOBRE. ….CHE UNA VOLTA , PER QUESTA PICCOLA COSA, SIA LA COMUNITA’ A SCEGLIERE…NOI SPERIAMO PERCHE’ QUESTA TELENOVELA DEVE FINIRE…GRAZIE A TUTTI!!!”

 

Popolari per l’Italia: “Un cantiere di idee ispirato a Olivetti”

Molto  Piemonte nella convention del movimento:  Mario Mauro ha aperto i lavori citando l’eporediese Adriano Olivetti

      

 

OLIVETTI ADRIANOC’era anche molto di Piemonte nella convention dei Popolari per l’Italia che si è svolta venerdì 2 e sabato 3 ottobre a Matera, in terra di Basilicata. Il parlamentare del PpI, Mario Mauro, senatore della Repubblica, nonché fondatore e presidente del Partito ha aperto i lavori con le parole dell’industriale e politico eporediese Adriano Olivetti: “’Molte coscienze inquiete sono oggi in una crisi dolorosa, perché per esse i partiti non hanno rispettato la verità, non hanno avuto tolleranza e hanno in qualche modo tradito gli stessi ideali dai quali erano nati’. Nella due giorni in terra lucana, alla quale ha partecipato anche una delegazione piemontese, guidata dal coordinatore regionale, il biellese Alberto Perini, sono state poste sul tavolo molte proposte e riflessioni, spunto per fare ripartire il centro – destra che tanti italiani attendono e che si possono sintetizzare nella dichiarazione di Mauro Mauro:  Dalla nostra convention emerge chiara la necessità di ricostituire i fili di una matassa, per mettere insieme tutti coloro che si riconoscono nel campo popolare occorre dare soluzione ai problemi di imprese e famiglie. Senza ricette economiche non si possono chiedere improbabili richieste di strappi alle regole stabilite a livello internazionale. Questi due giorni ci hanno dato l’opportunità di chiarire un equivoco, non perseguiamo strane alchimie politiche o operazioni di palazzo, ma alziamo insieme la voce per riportare l’attenzione del governo alla realtà. Chi riconoscerà la bontà di questo ragionamento, non potrà non ritrovarsi insieme sulla stessa strada politica”.

 

I primi passi concreti di avranno già in settimana: come ha annunciato il segretario Udc Lorenzo Cesa, entro il 15 ottobre, a livello di Parlamento, si arriverà alla costituzione di gruppi unici, in  linea con l’impegno che è stato preso con i componenti dell’intergruppo per la “Costituente popolare”, composto da Popolari per l’Italia, Udc e Nuovo Centrodestra.

 

E il vento nuovo che soffia da Matera non tarda a farsi sentire anche in Piemonte: “Incominceremo da subito – dicono il coordinatore ed il vice coordinatore dei Popolari per l’Italia, Alberto Perini e Massimo Iaretti – a lavorare per costruire una casa, aperta non soltanto ai  partiti che costituiscono l’intergruppo parlamentare, ma a tutti coloro che, amministratori pubblici, consiglieri comunali, gruppi consiliari o singoli cittadini si riconoscano nei valori del popolarismo europeo, e intendano lavorare con i Popolari per l’Italia ad un progetto nuovo, attento ai bisogni reali della gente e del territorio, ma anche ispirato a valori e concetti che mettono al centro la famiglia, la persona, il lavoro, l’impresa. Il cantiere, che abbiamo aperto la settimana scorsa a Novara e che presenteremo nelle prossime settimane in tutto il Piemonte è destinato ad allargarsi”.

 

Popolari per l’Italia

 

Alberto Perini

Coordinatore Regionale Piemonte

 

Massimo Iaretti

Vice Coordinatore Regionale Piemonte

Responsabile per la Comunicazione

 

Bocciofila Rubino: “Il Comune ci dia una mano”

“E’ veramente deplorevole che gli enti, i quali sovvenzionano  società  che hanno già ottimi sponsor, non pensino a queste piccole realtà locali”

 

bocciofilaUn gruppo di cittadini lavora alacremente per conservare una bocciofila con spazi e locali ordinati e puliti per permettere ai soci , persone di una certa età, di trovarsi per trascorrere serenamente in compagnia il tempo libero e di fare aggregazione sociale.

 

Il presidente, della societa bocciofila Rubino di via Nitti 8/A, G, con i componenti del direttivo sono sempre attenti per ottimizzare ogni cosa a sostegno dei soci e dei cittadini meno abbienti.

 

Si parla di sport di ogni genere , con società con elevate risorse economiche, ma non si pensa e non c’è sovvenzione a quelle bocciofile che svolgono una importante  attivita di assistenza sociale per i soci e per le  persone anziane.

 

E’ veramente deplorevole che gli enti, i quali sovvenzionano  società  che hanno già ottimi sponsor, non pensino a queste piccole realtà locali.

 

Non abbiamo sovvenzione alcuna: ma dobbiamo provvedere a pagare l’affitto dei locali, il riscaldamento, la manutenzione ed accollarci tutte le spese ordinarie e straordinarie senza che il comune elargisca alcun  contributo, anche questo è  previsto dalla convenzione firmata tra le parti.

 

Pertanto vorremmo segnalare all’opinione pubblica la nostra delusione ed amarezza quando dei ladri/vandali vengono per l’ennesima volta a danneggiare quanto da noi realizzato con tanta cura, sacrificando il nostro tempo libero, ed a derubare quanto da noi acquistato con notevoli sacrifici economici .

                                                         

Il presidente

Giovanni Tournoud

 

Daniele Valle: “Un incentivo ai cinema piemontesi”

cinema salaEra necessario intervenire su alcuni aspetti che rendevano troppo difficile recuperare vecchie sale o l’avvio di nuove attività

 

Nella riunione della VI Commissione (cultura) del Consiglio regionale del Piemonte sono state approvate a maggioranza (non votanti M5S e FdI) le modifiche al regolamento della Legge sulla diffusione dell’esercizio cinematografico. “A otto anni dall’approvazione della legge – dichiara Daniele Valle, presidente della Commissione – era necessario intervenire su alcuni aspetti che rendevano troppo difficile recuperare vecchie sale o l’avvio di nuove attività. Grazie alle modifiche – prosegue – si vuole incentivare l’apertura di nuovi cinema in zone sprovviste e il recupero di quelli chiusi, aggiungendo inoltre la possibilità  per i piccoli esercenti di utilizzare gli spazi in modo misto”. Le modifiche approvate allargano i casi in cui non è più prevista l’autorizzazione per i lavori di recupero, fatti sempre salvi i vincoli urbanistici ed edilizi e la destinazione d’uso dello spazio. “Sottrarre queste tipologie di sale ai vincoli – sottolinea il presidente Valle – significa valorizzare la funzione sociale della riapertura dei cinema nelle città, in particolare nei centri storici”. Tra le novità approvate: la cancellazione dell’autorizzazione per l’apertura delle arene estive, in quanto si ritiene il cinema all’aperto un valido strumento di promozione della cultura e di aggregazione, e inoltre si potranno organizzare cine circoli e cine club senza alcuna autorizzazione a condizione che si tratti di attività saltuaria. “Con oggi – conclude Valle – l’obbiettivo della legge di diffondere il cinema può essere raggiunto, ho motivo di credere che gli esercenti  e gli organizzatori culturali sapranno cogliere favorevolmente le novità apportate alla norma”.

Dalla Regione: “Aiuto per gli affitti alle famiglie in difficoltà”

REGIONE PALAZZOLa Giunta regionale ha approvato la delibera che definisce le linee strategiche delle politiche abitative in Piemonte, che coniugano le iniziative con le risorse disponibili e si pongono lo scopo di contenere il disagio sociale

 

“Vengono coordinati e razionalizzati all’interno di un contesto unitario – puntualizza l’assessore alle Politiche sociali, della famiglia e della casa, Augusto Ferrari – interventi finalizzati a dare risposte efficaci ai bisogni dei cittadini piemontesi mediante quattro linee di intervento: il Fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, le Agenzie sociali per la locazione, il Fondo per la morosità incolpevole, il Fondo per gli assegnatari di edilizia sociale”.

 

Per partecipare ai bandi è indispensabile l’Isee. “Per rendere omogenee le condizioni preliminari di accessibilità dei cittadini alle singole misure abbiamo ritenuto opportuno – evidenzia Ferrari – adottare l’indicatore della situazione economica quale parametro univoco con il quale individuare i destinatari delle diverse forme di sostegno, pur prevedendo, in ciascuna delle quattro misure, requisiti e criteri differenziati. Tale scelta è stata dettata dal fatto che l’Isee è lo strumento di valutazione che, attraverso criteri unificati, consente di definire la situazione economica tenendo conto della somma dei redditi percepiti, di una quota del patrimonio mobiliare e del numero dei componenti del nucleo familiare”.

 

I bandi collegati alle quattro linee di intervento saranno pronti entro un mese e verranno finanziati con circa 19 milioni di euro, 12 di fondi statali e 7 regionale. “Una cifra importante, che consentirà di affrontare in modo concreto il fabbisogno abitativo – la giudica l’assessore – . Negli ultimi anni, infatti, analizzando la situazione abitativa in Piemonte, si rilevano da un lato la costante contrazione di alloggi sociali destinati alla locazione, dall’altro la sempre maggiore difficoltà delle famiglie in affitto a basso reddito a far fronte alle spese per l’abitare “.

 

(www.regione.piemonte.it)

Gianguido Passoni: “Ecco il bilancio comunale”

palazzo civicoIn Sala Rossa la discussione sul Bilancio preventivo 2014. Il documento è stato illustrato dall’assessore al Bilancio

 

“Approvare il bilancio di previsione a esercizio in corso, ha esordito l’assessore, sta diventando una brutta consuetudine che va contro le regole della programmazione e del buon senso a cui ci obbligano norme in continua evoluzione”.

 

Passoni ha quindi tratteggiato il contesto nazionale ed europeo all’interno del quale si colloca il bilancio comunale evidenziando come, nonostante il comparto degli enti locali sia responsabile dell’indebitamento totale del Paese per solo il 2,5%, i Comuni, sul fronte della spesa corrente, centrino una riduzione del 2,5% dal 2010 al 2012, mentre quella dello Stato conosce un aumento dell’8% rispetto al 2008.

 

Il documento finanziario di Palazzo Civico prevede il pareggio a 1 miliardo 356 milioni di euro, 27 milioni in meno rispetto al 2013.Le entrate tributarie ammontano a 899 milioni, un leggero aumento rispetto allo scorso anno, compensate da una riduzione di quelle extratributarie (canoni, concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) pari a 263 milioni di euro.

 

In riduzione la spesa per il personale: 5,5 milioni di euro in meno rispetto al 2013 (pari al 33,99% sul totale della spesa corrente), 75 milioni in meno rispetto a sei anni fa.
Confermata la scelta di non destinare a spesa corrente le entrate straordinarie come gli oneri di urbanizzazione, scelta che contribuisce, spiega Passoni, “a rendere più sicuri i conti perché basati su entrate certe e ripetibili nel tempo”.

 

Sul fronte investimenti si rileva un aumento di risorse dopo anni di contrazione: da 177 milioni di euro del 2013 ai 201 milioni di quest’anno, dei quali 83 per opere pubbliche, 50 per manutenzioni straordinarie e 68 per altri investimenti. Il debito diminuisce di altri 112 milioni di euro, oltre 450 milioni dall’inizio della consiliatura, nel 2011.
Aderendo anche nel 2014 al decreto “sbloccacrediti”, continuerà a diminuire il debito verso i fornitori per “ridare ossigeno ad un sistema che sconta un’endemica mancanza di liquidità”.

 

Concludendo l’illustrazione del Bilancio, Passoni ha criticato quei provvedimenti della spending review “che stanno intaccando anche la qualità e la quantità di risorse che le amministrazioni spendono nell’acquisto dei servizi” con ripercussioni occupazionali in particolare nell’ambito della cooperazione sociale.

Nonostante il quadro presentato, l’assessore ha sottolineato come il Bilancio salvaguardi le spese relative a welfare, servizi educativi e decentramento e abbia abbattuto la tassazione comunale sugli immobili di 68,5 milioni di euro rispetto al biennio 2012 – 2013.

 

(S.L. – F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio Comunale – Foto: il Torinese)

Sanità, D. Ravetti: “Dialogare con le associazioni”

molinette “Bisognerebbe evitare il contenzioso giudiziario, riportando il tema ad un confronto dialettico, abbandonando le aule di tribunale dove per anni le istituzioni regionali si sono trovate contrapposte ai rappresentanti dei cittadini più deboli e delle loro famiglie”

 

“Un’audizione urgente sui servizi ai malati non autosufficienti” lo ha chiesto stamattina Maria Grazia Breda, portavoce delle principali associazioni di volontariato nel settore socio-sanitario, al presidente della  IV commissione (Sanità) del Consiglio regionale del Piemonte, Domenico Ravetti (Pd).

 

“Alcune emergenze – dichiara il presidente della Commissione Ravetti –  sollevate dalle associazioni sono condivisibili”. Le associazioni sollevano il rischio che dal prossimo gennaio migliaia di malati assistiti a domicilio smettano di ricevere l’assegno di cura a causa dell’incertezza di risorse. “Quanto mi hanno illustrato oggi – prosegue Ravetti – impone di mettere il problema in cima all’elenco delle priorità, andando a modificare la delibera con cui la giunta Cota è intervenuta in materia di cure domiciliari”.

 

Sul provvedimento oggi pesa un ricorso davanti al Tar firmato da numerose associazioni ed enti gestori dei servizi socio assistenziali. “Bisognerebbe – rimarca il presidente Ravetti – evitare il contenzioso giudiziario, riportando il tema ad un confronto dialettico nella sedi proprie, sia in Consiglio che in Giunta regionale, abbandonando le aule di tribunale dove per anni le istituzioni regionali si sono trovate contrapposte ai rappresentanti dei cittadini più deboli e delle loro famiglie.Per questo motivo mi sono impegnato ad audire i rappresentanti delle varie associazioni già nelle prossime settimane, al fine di tentare di ricostruzione un dialogo costruttivo. L’interesse di tutti – conclude – è garantire l’offerta verso i malati dei servizi dovuti loro per legge”.

 

(Foto: il Torinese)