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Basket Torino Reale Mutua – Casale 77-81: cantiere aperto e “pericolante”… Torino fuori dalla supercoppa

Sicuramente il valore della Supercoppa di “A2″ a questo punto della stagione non ha un gran significato, però uscirne così senza alcun segnale positivo e per la prima volta uscirne al primo turno non è una bella cosa.

Sicuramente Basket Torino sembrava aver avuto una miglior precisione al tiro nella parte centrale della partita con entusiasmi contenuti verso segnali di miglioramento che sembravano essere apparsi. Poi dal più 13 si è arrivati ad andare sotto di 1 e infine a perdere la partita, giocando una parte finale di partita con scarsissima qualità tattica e salvati solo da qualche iniziativa dei singoli da una disfatta peggiore.

Purtroppo al momento la Reale Mutua è lontana parente di quella degli anni precedenti. La zona play – guardia è veramente in difficoltà, pur se Zugno sembra poter dire la sua come play di riserva di quel Tray Davies di cui si attende l’arrivo. Appoggiarsi su di lui e Oboe per sperare in un campionato di livello sarebbe un atto di troppa fede per quanto visto finora. De Vico fa il suo esordio tra luci e ombre con ottime cose e errore marchiano nel finale che condiziona il risultato. Davon Scott sembra buono fisicamente e talvolta fa anche cose egregie tatticamente, ma è inquietante in alcune azioni in cui sembra eccessivamente goffo. Prestazione più positiva che negativa ma bella da vedersi no.

Landi, se lasciato libero, segna quasi sempre da 3. Ma in movimento deve ancora rodarsi.

Toscano e Alibegovic sembrano un po’ tanto lontani dalla loro voglia e carica agonistica degli anni precedenti, e magari qualcosa non sembra andare per il meglio perché al di là delle parole dei coach non sembra vedere nei loro occhi la voglia di vincere a tutti i costi.

Oboe e Baldasso fanno poco più degli spettatori al Parco Ruffini con qualche raro tiro e difesa ma troppo poco per lasciare tracciasulla serata.

Questa è Torino, oggi. Molto ma molto lontana da quella Torino che veniva cantata dalla canzone – inno di anni fa… .

Molti hanno dileggiato divertendosi la conduzione della squadra di Torino che fallì pochi anni orsono e che lasciò strascichi tragici sulla salute di chi quel sogno, in un modo o nell’altro, aveva comunque costruito, e che comunque portò Torino a vincere trofei e partecipare a coppe internazionali.

Non so chi abbia voglia di ridere su questo. Ma vedere ora una squadra di così bassa qualità e di dubbia potenzialità in confronto ai ricordi recenti e meno recenti può solo far rattristare.

Un volto che mi ha creato simpatia vedere, anche se giocatore del Casale, è il fratello di David Okeke, già giocatore in quel di Torino, molto sfortunato, ma che finalmente quest’anno è tornato a giocare e a vincere il campionato Georgiano. Dicevo di Leonardo Okeke, anni 18, che sembra essere sulle tracce del fratello e sinceramente, visti i presupposti di ieri sera, i semi del successo sembrano essere pronti a germogliare.

Tornando a Torino,  adesso sarà tempo di lavorare e mettere in piedi una squadra degna di questo nome.

Ultimo commento: un palasport senza tifosi “da curva” è un teatro senza emozioni. Torino del basket non ha tanto cuore in questo momento e forse, con un pochino di sostegno magari potrebbe avere un po’ più di spinta, anche se visto il livello attuale ci sarebbe bisogno di molto di più per dare la carica ad un movimento azzoppato dalla situazione mondiale ed una piazza che sta abituandosi a livelli sempre più contenuti di qualità e divertimento.

Così è se vi pare. Attendiamo tempi meno cupi.

Paolo Michieletto

Una domenica di grandi sfide all’ippodromo di Vinovo

Una domenica di grandi sfide, il 19 settembre all’ippodromo di Vinovo. Oltre alle otto corse di trotto ci sarà la prima della ‘Nerf Day’, un’inedita sfida tra genitori e figli nell’area family dell’Ippodromo nella quale sarà allestito un vero e proprio campo gioco nel quale potranno sfidarsi sino all’ultimo colpo.

L’appuntamento più importante è riservato ai cavalli di quattro anni impegnati in una corsa con la partenza fra i nastri sul doppio km, il Premio California, ma torna anche una classica per i due anni come il Premio Noviziato Ferruccio Pedrazzani, dedicato ad un personaggio caro a tutta l’ippica torinese scomparso molti anni fa, Interessante sarà anche il Premio Los Angeles, miglio per buoni cavalli anziani. Inoltre ben 11 gentleman nel Premio Sacramento e in chiusura di programma anche il Premio Allevamento Il Grifone, corsa del programma dedicata al Trofeo ‘Vinovo trotta con l’UGI‘, la raccolta fondi lanciata il 5 settembre scorso e destinata al reparto di Oncoematologia Pediatrica del Regina Margherita di Torino.

Fra i tanti driver impegnati nella domenica torinese, accanto agli idoli di casa quali Andrea Guzzinati, Santo Mollo e Marco Smorgon, arriveranno anche Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata, Antonio Greppi e Andrea Farolfi, driver spesso di scena con piacere a Torino.

Proseguirà anche il concorso ‘Vota il tuo cavallo del cuore’ che sta riscuotendo molto successo e sarà attivo come sempre il Fill’Hippo’s Ristora. Corse dalle 14.30, con cancelli aperti però già dalle 10 del mattino per il ‘Nerf Day‘. A guidare le squadre, gli animatori del Circowow che organizzeranno ogni ora round di gioco della durata di 50 minuti. Ogni partecipante sarà dotato di pistola a colpi morbidi, colpi e occhiali protettivi. Le due squadre saranno formate da un massimo di 8 persone a team e faranno a gara a raggiungere il punteggio più alto. E una volta finita la partita o prima di iniziare si potrà partecipare alla “Caccia al tesoro” didattica a tema cavallo, un percorso ludico composto da 14 stazioni di gioco tutte da vivere e da ricordare. Inoltre la magia della giornata continuerà con la creazione davanti ai vostri occhi di un ferro di cavallo forgiato in maniera tradizionale con il fuoco.

Ingresso gratuito per tutti, ma con obbligo di Green Pass

4′ giornata di campionato: Juventus-Milan

Allianz stadium Torino
Ore 20.45

Per i bianconeri di Allegri sarà già una sfida verità!La partita contro il Milan di Pioli,scontro diretto tra 2 delle 5 squadre favorite per la vittoria del campionato, dirà quale delle 2 compagini avrà più possibilità d’iniziare una prima fuga verso l’alta classifica.
Massimiliano Allegri, contro il Milan, si affiderà al 4-4-2: in porta ci sarà Szczesny. In difesa da destra verso sinistra toccherà a Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro. A centrocampo sulla destra ci sarà Cuadrado, in mezzo spazio a Bentancur e Locatelli, mentre a sinistra si muoverà Rabiot. In attacco giocherà la coppia formata da Dybala e Morata.
Ecco la formazione…
Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Locatelli, Rabiot; Dybala, Morata.

Vincenzo Grassano

Ecco il Toro!

4a giornata serie A
Sassuolo-Torino 0-1
Pjaca

Seconda vittoria consecutiva per il Toro di Juric la cui mano si vede sempre di più all’interno della squadra granata.I torinesi
giocano una gara all’assalto, a tutto pressing e a tutto campo, mettendo in difficoltà la squadra di Dionisi, schiacciata dall’intensità granata,dalla difesa alta,chiusura degli spazi q centrocampo ed attacco sempre pungente. Brekalo e Praet colpiscono due pali, il terzo lo centra Frattesi; Ferrari e Maxime Lopez invece salvano sulla linea due volte. Tante emozioni, alla fine la risolve l’ex Juve dalla panchina che dà al Toro la seconda vittoria di questo campionato e 6 punti in classifica.Un Toro rinato non solo dal punto di vista del gioco ma soprattutto nella mentalità.Coi piedi per terra e senza volare troppo con la fantasia non è utopistico pensare che questa squadra potrà ambire a qualcosa di più che un centroclassifica tranquillo.Specie se supererà il prossimo esame giovedì 23 settembre a Torino nel turno infrasettimanale quando si giocherà Torino-Lazio.Mancava la qualità per il salto definitivo:ora c’è anche a centrocampo.Tenere a freno l’ambizione si può ma non è proibito sognare:il vento è cambiato!

Vincenzo Grassano

Le curiosità del campionato

Il campionato italiano di calcio offre tante curiosità che creano discussione e dibattito tra i tifosi,nella fattispecie questo che vede il ritorno al 50% del pubblico negli stadi dopo ben 18 mesi di pandemia.
Leggiamo ora alcune curiosità interessanti.
Per la prima volta nella storia il calendario calcistico è asimmetrico.Cosa significa? Il girone di ritorno sarà totalmente diverso da quello dell’andata:chi ha giocato contro un avversario alla prima giornata lo  cambierà alla ventesima.
La classifica delle regioni rappresentate vede al.primo posto Lombardia e Liguria con 3 squadre a testa,a ruota il Piemonte con 2.Non ci sono formazioni debuttanti in serie A ma tornano,dopo una lunga attesa,la Salernitana assente da 22 anni ed il Venezia da 19.
Il giocatore con maggior presenze è il portiere dell’Inter Samir Handanovic con 517.
Il bomber più prolifico in attività è l’attaccante della Sampdoria Fabio Quagliarella con 177 reti.
Anche il pallone ha un nome:si chiama Flight, è prodotto dalla Nike con fondo bianco e grafiche blu ed azzurre che richiamano il logo della serie A.

Vincenzo Grassano

Reale Mutua Basket Torino – Biella 67 a 54: una vittoria senza gloria

La Reale Mutua vince la prima partita ufficiale in un palazzetto che riapre al basket dopo le ultime vicissitudini dell’altra stagione.

Dopo la sconfitta con l’Urania Milano, la vittoria contro Biella, una squadra che definire approssimativa è fare un complimento (almeno allo stato attuale), era semplicemente un atto dovuto.

Torino del basket continua a giocare male, molto male, sebbene i commentatori “televisivi” si ostinino in un ottimismo eccessivo ad ogni tocco di palla o passaggio non buttato in tribuna, comprensibile dal punto di vista del marketing ma non dal punto di vista oggettivo.

Quando Torino del basket rientrava anni fa nel mondo della pallacanestro che conta (stiamo parlando del 2012 circa) in quel campionato non si giocava così male. Va bene ipotizzare che si sia in un precampionato forzato, va bene che mancano giocatori fondamentali in tutte le squadre, ma il basket è basket e infrazioni di metacampo commesse come in un campionato di minibasket, passaggi gettati o alle panchine o direttamente agli avversari o tiri che non si avvicinano nemmeno al canestro in improbabili terzi tempi o spigoli del tabellone colpiti dagli angoli e altre amenità del genere non sono frutto di poco allenamento ma poca qualità.

Ma questo è quello che c’è e l’insofferenza di alcuni giocatori è evidente. Torino gioca male ed è poco armonica. I singoli playmaker sommati insieme non ne fanno uno buono (speriamo in Tray Davies in arrivo …) e il loro tiro da fuori fa rimpiangere il nostro “amato” Penna … .

Alibegovic gioca da solo e solo quando gli va. Landi ci prova e sembra essere l’unico a credere in questa squadra insieme a Pagani che cerca finalmente di trovare spazio per giocare in serie A2. Scott ha giocato senza avversari tanto in attacco che in difesa e quindi giudizio sospeso, anche se sembra essersi un pochino meglio adattato al gioco in questa partita. Giudizio sospeso e speriamo in bene. Manca ancora De Vico che dovrebbe portare un discreto …” e più mattoni” alla causa gialloblù e Toscano sembra giocare più sulla memoria che con la voglia che aveva l’annata passata.

Il campionato sarà di basso profilo un po’ per tutti in quanto le ristrettezze economiche nei bilanci sono ben chiare e quindi si può fare con ciò che si ha. Non saprei cosa suggerire e non mi piace dover solo fare critiche ma non è gradevole lo spettacolo offerto. Il prezzo del biglietto non sarà eccessivo ma per quello che si vede al momento lo è.

La supercoppa di Lega Nazionale Pallacanestro (a me piace più chiamarla A2) non vale pressoché nulla dal punto di vista sostanziale però esiste e va giocata. La prossima partita sarà decisiva contro Casale. Torino deve vincere se vuole continuare e “arrabattarsi” un po’ per vedere le possibili combinazioni per verificare il passaggio eventuale.

Ma non è vincere che conta, almeno oggi, ma entusiasmare la piazza di Torino dopo due anni di delusioni cocenti all’ultimo istante. Non so come si possa se si gioca così. Ma provare a migliorare è doveroso.

Paolo Michieletto

Quarta giornata di campionato serie A

Venerdì 17 settembre ore 20.45
Sassuolo-Torino

Domenica 19 settembre ore 20.45
Juventus-Empoli

In casa bianconera è tornata la “normalità”,  vincere giocando da Juve, senza affanni e patemi d’animo.
Dopo 3 clamorose papere in 3 gare di campionato anche Szczesny ha ritrovato la sicurezza facendosi trovare pronto in un  paio d’occasioni che avrebbero portato al gol il Malmo.
Ritrovata la sicurezza del suo portiere tutta la squadra ne ha beneficiato giocando bene in tutte le zone del campo. Difesa alta, centrocampisti pronti al pressing, attacco sempre pronto a cogliere le occasioni vincenti. Dybala è tornato ad esser lui: un fuoriclasse dai piedi fatati in grado di far girare la testa alle difese avversarie senza dare punti di riferimento. La gara di campionato contro il Milan dovrà segnare la svolta per i bianconeri.
In casa granata proseguono gli allenamenti intensi in vista della gara verità, fuori casa, contro il Sassuolo. Sarà una sfida che dirà se il Toro potrà ambire a qualcosa in più che una semplice e tranquilla salvezza navigando nel tranquillo centroclassifica. Ancora assente capitan Belotti, mancheranno anche Zaza, Izzo, Verdi, Kone. L’organico è ampio e, finalmente, di tanta qualità a centrocampo e non solo.

Modulo solito di Juric 3-4-2-1
Probabile formazione:
M.Savic
Zima Bremer Rodriguez
Singo Pobega Mandragora Ansaldi
Praet Brekalo
Sanabria

Vincenzo Grassano

Baseball, l’Italia gioca a Settimo Torinese contro la Croazia

EUROPEO BASEBALL:AD AVIGLIANA L’ITALIA SUPERA PER 14-1 L’AUSTRIA E VOLA AI QUARTI DI FINALE DOVE INCONTRERA’ LA CROAZIA.
Campionato Europeo: Definiti gli accoppiamenti dei quarti di finale. L’Italia gioca giovedì pomeriggio a Settimo Torinese contro la Croazia.
Al termine della fase a gironi, ecco quali sono gli accoppiamenti dei quarti di finale che si disputeranno giovedì 16/9 ad Avigliana (To), a Settimo Torinese ed a Torino (To). Nei gruppi A e C per definire i piazzamenti dalla 2^ alla 4^ posizione, a causa di alcuni pari merito, si è dovuto ricorrere al TQB (Team Quality Balance).
L’Europeo non ha pause oggi scendono in campo le squadre posizionatesi al terzo ed al quarto posto nei gironi della prima fase, le quali si contenderanno dalla 9^ alla 16^ posizione finale.
RISULTATI MARTEDÌ 14 SETTEMBRE
Ore 10:00 Israele-Gran Bretagna (Settimo Torinese) 11-4
Ore 10:30 Francia-Russia (Torino) 5-4
Ore 11:00 Germania-Ucraina (Avigliana) 15-5 inn:7
Ore 15:00 Olanda-Svezia (Settimo Torinese) 15-5 inn:8
Ore 15:30 Repubblica Ceca-Slovacchia (Torino) 13-3 inn:8
Ore 16:00 Belgio-Grecia (Avigliana) 5-4
Ore 20:30 Spagna-Croazia (Torino) 12-0 inn:7
Ore 20:30 Italia-Austria (Avigliana) 14-1 inn:7
accoppiamenti di consolazione
MERCOLEDI’ 15 SETTEMBRE
Ore 15:00 B4 Ucraina – C3 Russia (Settimo Torinese)
Ore 15:30 B3 Germania – C4 Francia (Torino)
Ore 16:00 A3 Austria – D4 Slovacchia (Avigliana)
Ore 20:30 A4 Grecia – D3 Svezia (Avigliana)
accoppiamenti dei quarti di finale
GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE
Ore 15:00 A1 Italia- B2 Croazia (Settimo Torinese)
Ore 15:30 B1 Spagna – A2 Belgio (Torino)
Ore 20:30 C1 Israele – D2 Repubblica Ceca (Avigliana)
Ore 20:30 D1 Olanda – C2 Gran Bretagna (Torino)
foto by FIBS/erz nadoc

Diversi ma uguali

Un’opportunità formativa per diventare membri di una “categoria a parte”

Sono diversi dagli altri. Parlano raramente. Si esprimono prevalentemente per mezzo di gesti ufficiali riconosciuti in tutto il mondo, una sorta di linguaggio universale. Imparano a prevedere il punto d’impatto di palloni che ad alti livelli viaggiano a velocità considerevoli, nell’ordine dei 100 km/h, e vivono a modo loro la passione per lo sport, alla ricerca continua, quasi ossessiva, della verità. Osservano gli altri giocare, in solitudine, ma da una posizione esclusiva e, per certi versi, privilegiata. Hanno sempre il posto in prima fila assicurato, ma non pagano alcun biglietto. Quando tutti sono arrabbiati, loro devono conservare il proprio autocontrollo e trasmettere fiducia, serenità e tranquillità ai contendenti. La loro squadra non ha tifosi.
Sono gli arbitri di pallavolo. Una categoria a parte.
Non nascono “imparati”. Frequentano un corso di formazione. Il Comitato Regionale del Piemonte ne sta organizzando uno proprio in questi giorni. Per informazioni è possibile scrivere un’e-mail all’indirizzo arbitri@torino.federvolley.it oppure compilare il form disponibile al link https://bit.ly/3yquyiC
Studiano le Regole di Gioco. S’informano. Si confrontano con i colleghi più esperti. Guardano video didattici.
Loro non giudicano. Valutano. E poi decidono.
“Io non perdo mai,” disse Nelson Mandela “o vinco o imparo!”.
Anche gli arbitri non perdono mai. E non vincono neanche. Ma imparano sempre, da ogni esperienza.
Indossano una divisa, un’uniforme. Insomma, una divisa che deve essere uniforme; li deve distinguere dagli altri ma li deve uniformare all’interno del loro gruppo. In bocca tengono un fischietto che talvolta mordicchiano per scaricare la tensione. In tasca custodiscono i cartellini, quello giallo e quello rosso, e la moneta che utilizzano prima dell’inizio della partita per fare il sorteggio alla presenza dei capitani delle squadre. Sul petto portano l’immancabile distintivo, il logo della Federazione Italiana Pallavolo che rappresentano con orgoglio. I più scaramantici entrano in campo con un portafortuna nascosto da qualche parte.
Gioiscono quando, al termine della partita, si rendono conto che nessuno li ha notati più di tanto, perché questo può significare che non hanno commesso errori marchiani, o che sono stati bravi a farli accettare alle squadre. Non sono arrivisti, ma sono ambiziosi, molto ambiziosi: ambiscono a ricoprire il ruolo di comparsa. Sanno che gli attori, i protagonisti, sono gli altri. Quelli alti, sudati, con le braghette corte. Oppure quelle con i capelli legati e gli shorts.
Spesso appaiono freddi, impermeabili, inespressivi. In realtà vivono le loro emozioni, al pari degli altri. Esultano, in silenzio, quando sanno di aver preso una decisione giusta in un contesto difficile. S’infuriano con sé stessi quando realizzano che l’ultima decisione presa non è, verosimilmente, quella corretta. Ma nel loro caso la gioia o il disappunto devono rimanere soffocati nel perimetro di un comportamento formale e votato all’autodisciplina. Ci sarà tempo, dopo la partita, per raccontare le proprie sensazioni al collega di turno, durante la cena. O magari in auto, durante il viaggio di ritorno.
Arrivati a casa svuotano il trolley.
Domani è un altro giorno.
Domani potrebbe arrivare la designazione per una gara importante, decisiva. La gara più attesa, quella che ogni arbitro vorrebbe dirigere.
Lo lascio di là, tanto a quest’ora non mi cerca più nessuno.
Anzi, lo porto in camera e attivo la modalità aereo.
No, dai, inserisco il vibra-call; magari il designatore mi scrive di notte o domattina all’alba.
Già… ma se non lo sento? Che senso ha?
Sai che c’è?
Lascio la suoneria attiva e alzo un po’ il volume.
Non si sa mai…

Paolo Michieletto

La Juve è tornata!

1 giornata girone H
Champions League
Malmoe-Juventus 0-3
A.Sandro
Dybala
Morata

La Juve è tornata,vincente e convincente.Gara esemplare quella condotta dai bianconeri sia dal punto di vista tecnico che tattico.Vincere largo fuori casa è sempre un bel segnale,specie nelle coppe europee.
Possiamo tranquillamente dire che la Champions League risveglia la Juventus che fatica tanto in campionato,1 solo punto in 3 gare.
La squadra bianconera ritrova anche la serenità e un gioco più brillante, forse è più adatta all’Europa che al campionato, dove si gioca un calcio diverso. E’ il miglior segnale che potesse dare, ovviamente poter recuperare giocatori come Cuadrado e Dybala è tanto per i bianconeri.
È presto per cantar vittoria ma potrebbe esser l’alba di un nuovo giorno per la Juve di Max Allegri.

Vincenzo Grassano