SPORT- Pagina 165

È tornata la Coppa Italia con i quarti di finale!

L’Inter è la prima semifinalista avendo battuto per 2-0 la Roma del grande ex Mourinho.Ecco il tabellone completo


8 febbraio 2022 Inter- Roma 2-0

Mercoledì 9 febbraio 2022 Milan-Lazio, ore 21

Giovedì 10 febbraio 2022 Atalanta-Fiorentina, ore 18

Juventus-Sassuolo ore 21. Ricordiamo che tutte le gare dei quarti sono a turno unico,le semifinali andata e ritorno,la finale gara unica.I bianconeri di Max Allegri puntano a vincere la Coppa Italia ma l’occhio di riguardo è sempre verso il campionato:infatti qualora la Juventus uscisse vittoriosa dalla scontro diretto contro l’Atalanta ed il Napoli riuscisse a battere l’Inter le prospettive scudetto si farebbero davvero radiose. La distanza resterebbe notevole, ma le possibilità di rimonta scudetto per la Juventus aumenterebbero.

Enzo Grassano

Giugno sarà un mese intenso per gli Azzurri di Mancini

Giugno impegnativo per la Nazionale

Sarà un mese intenso per gli Azzurri di Mancini impegnati in 5 gare nello spazio di 15 giorni: il 1° giugno la Nazionale sarà infatti di scena a Londra con l’Argentina nella prima sfida tra i Campioni d’Europa in carica e i vincitori dell’ultima Coppa America e, ai match casalinghi con Germania e Ungheria, seguiranno altre due trasferte di Nations League, la prima sabato 11 giugno in Inghilterra, a undici mesi di distanza dalla finale di EURO 2020, e la seconda martedì 14 giugno con la Germania a Mönchengladbach.
Prima di giugno ricordiamo che a marzo avranno luogo i playoff di qualificazione per andare ai Mondiali in Qatar

Semifinali, giovedì 24 marzo 2022:
ore 18 Russia-Polonia

ore 20.45 Svezia-Repubblica Ceca

ore 20.45 ITALIA-Macedonia del Nord

Finali, martedì 29 marzo 2022:

ore 20.45 Portogallo/Turchia vs ITALIA/Macedonia del Nord

ore 20.45 Russia/Polonia vs Svezia/Repubblica Ceca

ore 20.45 Galles/Austria vs Scozia/Ucraina

Date e sedi delle gare della Nazionale a giugno

1 giugno: Italia-Argentina (Londra)
4 giugno: Italia-Germania (Bologna)
7 giugno: Italia-Ungheria (Cesena)
11 giugno: Inghilterra-Italia (sede da definire)
14 giugno: Germania-Italia (Mönchengladbach)

Ricordiamo che i mondiali 2022 si svolgeranno in Qatar da lun 21 nov 2022 – dom 18 dic 2022

Enzo Grassano

Curiosità del calcio (Lo sport di cui Torino fu Capitale)

Il calcio è uno sport mondiale e nazionale, che avvolge di passione e si tramanda per intere generazione:

il tifo per una determinata squadra, infatti, è un qualcosa che, solitamente, si passa in religiosa testimonianza di padre in figlio e che si conserva per sempre. Secondo un celebre detto popolare italiano, si può cambiare tutto nella vita tranne la propria squadra del cuore.

Capire la cultura e la storia italiana significa, dunque, anche capire l’importanza che questo sport ha, soprattutto, a livello sociale, economico, mediatico e culturale. Il nostro viaggio sulle colonne del Torinese  ci porterà a conoscere le curiosità che caratterizzano il mondo del pallone che riguardano la Nazionale Italiana ed i club che hanno scritto le pagine più importanti del campionato italiano.
La squadra nazionale di calcio italiana viene denominata  “Azzurri” per via del colore blu delle sue divise. Forse pochi sanno che questo colore deriva direttamente da quello della bandiera reale della dinastia dei Savoia che aveva proprio lo sfondo di colore azzurro.
L’associazione di riferimento è la FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) che venne istituita nel 1898 a Torino.Quindi la città sabauda è stata non solo la prima capitale d’Italia ma anche la prima capitale del calcio.
Alla prossima ed ancora tanti cari auguri colmi di tanta serenità.

Enzo Grassano

I Giochi di Pechino iniziano bene per la pattuglia piemontese

Iniziano bene per la pattuglia di atleti piemontesi in maglia azzurra i XXIV Giochi olimpici invernali di Pechino 2022: sabato scorso, nella squadra italiana di Short track – Staffetta Mista, che ha vinto la medaglia d’argento, c’era anche il torinese Andrea Cassinelli, classe 1993.
Gli altri campioni piemontesi che stanno gareggiando a Pechino sono: Amedeo Bagnis, specialista dello skeleton, nato a Casale Monferrato (Al) nel 1999; Marta Bassino, sci alpino, Cuneo 1996; Lorenzo Gennero, snowboard, Torino 1997; Simone Gonin, curling, Savigliano (Cn) 1989; Anita Gulli, sci alpino, Torino 1998; Greta Laurent, sci di fondo, Ivrea (To) 1992; Valentina Margaglio, skeleton, Casale Monferrato 1993. Possiamo annoverare tra i piemontesi anche due componenti della squadra di sci alpino nati a Roma ma “naturalizzati” valsusini di Cesana Torinese, i fratelli Matteo (1985) e Francesca (1990) Marsaglia.
#ilPiemonteèconvoi, #Italiateam, CONI, #Coni, #Beijing2022, NBC Olympics Olympics
(Foto dal sito del Coni di Giuseppe Giugliano)

Il Senegal vince la Coppa d’Africa

Senegal-Egitto 4-2 dopo i calci di rigore al termine dei tempi regolamentari.È la prima Coppa d’Africa del Senegal.

La nazionale di Kalidou Koulibaly difensore centrale del Napoli ha battuto ai rigori l’Egitto vincendo il torneo per la prima volta in 65 anni.Ricordiamo che l’Egitto di Salah,attaccante del Liverpool,ha vinto 7 volte la coppa ed è al primo posto come trofei vinti.La nazionale senegalese ha saputo svoltare grazie all’arrivo di una nuova generazione di calciatori di livello internazionale e di un allenatore senegalese, l’ex calciatore Aliou Cissé, che è stato promosso capo allenatore nel 2015. Da lì ha iniziato un ciclo che ha portato il Senegal ai Mondiali in Russia, in finale di Coppa d’Africa — quella del 2019 persa contro la Tunisia — e ora alla prima vittoria continentale.

Enzo Grassano

Con Ice Challenge sport d’eccellenza a Pragelato


L’appuntamento è stato con Ice Challenge, gara nazionale di questa disciplina sportiva.


Un grande spettacolo di velocità sul ghiaccio, non solo per gli amanti di questa disciplina ma anche per un pubblico più vasto che, per le note motivazioni, non ha potuto affluire massicciamente a Pragelato.

Una sfida ricca di colpi di scena ha suggellato il quarto round di Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2022 andato in scena domenica 6 febbraio a Pragelato. Nonostante le temperature molto alte e l’assenza di neve, Adriano Priotti e il suo staff sono riusciti nell’ennesimo miracolo, consentendo al circus tricolore del ghiaccio di disputare il round previsto in calendario.

Su una pista dapprima ghiacciata, poi mista con a tratti fango e terra, i piloti hanno dovuto affrontare una situazione in divenire particolarmente tecnica che ha regalato uno spettacolo incredibile in grado di confermare i verdetti solo alla fine di tre manches di gara da cardiopalma.

Aldo Pistono e la sua Opel Astra ex Snobeck (Hawk Racing Team) alla fine l’hanno spuntata anche questa volta bissando il successo di due settimane fa. Il pilota altoatesino, primo in Classe 8, ha interpretato alla grande l’ultima manche, quella che doveva consacrare Ivan Carmellino (Mitsubishi Lancer Evo Proto/New Driver’s Team) ed invece ha rimescolato prepotentemente le carte.

Il campione italiano in carica, leader della serie prima di Pragelato, sembrava avere vita quasi facile ma il dechappamento del pneumatico anteriore sinistro dopo tre dei sei giri previsti per la manche decisiva hanno estromesso Carmellino dalla lotta. Il pilota valsesiano ha comunque chiuso terzo, ma questo episodio ha reso ora più complessa la rincorsa al decimo titolo tricolore ghiaccio.

Rachele Somaschini (Kia Rio RX) ha chiuso ancora una volta seconda pur avendo disputato il suo migliore weekend fino ad oggi. Sempre perfetta, senza errori, alla fine ha ceduto all’attacco decisivo di Pistono, ma ha dimostrato grandissima padronanza al volante della potente vettura preparata da Gigi Galli e dal suo staff.

Quarta piazza per il due volte campione italiano Piero Longhi in gara con una Skoda Fabia R5 oltre che con la Subaru Impreza STI condivisa con Alex Pregnolato (Eurospeed): la partecipazione con la vettura preparata dalla P.A. Racing lo ha visto primeggiare in Classe 4. Quinta posizione per Roberto Nale (Skoda Fabia R5/Meteco Corse) primo di Classe 6, sesta per il rientrante Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo) che ha vinto in Classe 3, settima per uno straordinario Massimiliano Zanatta (Skoda Fabia R5/New Driver’s Team), ottava per Werner Gurschler (Skoda Fabia Proto), nona per Natale Casalboni (Mitsubishi Lancer Proto/Tenjob), decima per Emanuele Lagrotteria (Equivoque Jeep) che ha primeggiato in Classe 7.

Piergiacomo Riva (Fiat Panda 4X4/Meteco Corse) ha conquistato la Classe 5 mentre Jean-Claude Vallino (Opel Astra/Meteco Corse) ha vinto in Classe 2 tornando in testa alla classifica riservata alle due ruote motrici nei confronti di Edoardo Nolasco (Fiat Panda Kit) vincitore in solitaria in Classe 1. Sergio Durante (Giannini 360 GP4/D4S Motorsport) ha vinto la classe 13 come unica vettura ibrida in gara, mentre Vittorio Gonella (Polaris RZR Turbo) ha portato a casa la Classe 12.

Tra i kart-cross inarrestabile Christian Tiramani (K3 Planet KC/Griusrallysport) che con questo ennesimo successo porta a tre su tre i suoi trionfi e mette una seria ipoteca sul titolo assoluto kart-cross 2022. Bravo Raffaele Silvestri (K3 Planet KC/Nico Racing) che ci ha provato con determinazione fino alla fine soprattutto nella terza manche quando è andato davvero ad un soffio dal successo. Terza posizione per Alessandro Trentini (KC K3 600/Squadra Piloti Senesi) che ha beneficiato nel finale del ritiro di Robert Gaerber Buonomo (Kamikaz 3 K3) costretto allo stop per una sospetta anomalia alla pompa della benzina.

Menzione speciale per l’esordio su ghiaccio della smart EQ fortwo e-cup con Massimo Arduini, Leonardo Arduini e lo youtuber Jakidale. Le vetture a propulsione elettrica, modificate con alcuni particolari come il differenziale autobloccante per essere più performanti sul ghiaccio, sono state protagoniste di tre manche dall’alto tasso adrenalinico con partenza da fermo. Le smart EQ fortwo hanno divertito con Leonardo Arduini che alla fine è risultato vincitore di misura davanti al papà Massimo e ad un arrembante Jakidale che tra prima e terza manche si è migliorato di quasi 5 secondi sul giro singolo. Un bell’esperimento che lancia le basi per quella che potrebbe diventare una collaborazione continua nella prossima stagione.

Ice Challenge – Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio 2022 tornerà in scena il 19-20 febbraio per il round conclusivo della stagione.

La Juve c’è! 24esima giornata campionato serie A. Juventus-Verona 2-0

Vlahovic, Zakaria.

Vince e convince la Juve,3 punti d’oro che la issano al quarto posto in piena zona Champions League e verrebbe da dire missione,al momento, compiuta!Senza farsi prendere da facili entusiasmi la strada intrapresa è quella giusta ma ora ci vorrannno conferme e, soprattutto, continuità, quella caratteristica che è mancata agli uomini di Allegri per gran parte di questo campionato.Stasera la differenza l’han fatta subito i 2 nuovi arrivi decisivi del mercato di gennaio:a segno il bomber dal campionato Vlahovic ed il centrocampista tuttofare Zakaria,subito integratosi negli schemi bianconeri di mister Allegri.La prossima giornata di campionato porterà la sfida contro l’Atalanta a Bergamo,uno scontro diretto che profuma di spareggio e che i bianconeri non dovranno fallire per non rendere vana la positiva rincorsa fin qui effettuata.

Enzo Grassano

Reale Mutua Basket Torino – Capo d’Orlando 88 – 87: nella ripresa si “riprende” Torino

Il basket visto da vicino. 

Una partita giocata male, anzi malissimo, nei primi due quarti, viene giocata, almeno per la dignità e il rispetto verso il pubblico,nella ripresa con un pochino di cuore e un’intensita adeguata “alla bisogna”.

Sotto anche di 17 punti nella prima parte di gara, la Reale Mutua gioca talmente male da “costringere” la tifoseria più accesa e di cuore di Torino del basket ad abbandonare addirittura la curva e il palazzetto.

Poi, pur essendo andati all’intervallo sotto 52 – 42, Torino rientra con un minimo più di intensità ma a fasi alterne; recupera fino a meno 4 ma in poco tempo torna sotto di 12… .

Ma Capo d’Orlando non è sicuramente una squadra di Eurolega e, essendo anche indietro in classifica rispetto a Torino, non può andare avanti come nei primi due tempi e mezzo e infatti Torino rientra e passa per la prima volta in vantaggio a pochi minuti dalla fine.

Nel finale Torino ha la palla per passare in vantaggio sul punteggio di 87 pari e, su assist di Davies,  Toscano entra e subisce fallo e segna solo uno dei due tiri liberi a disposizione.

Ultima azione per Capo d’Orlando ma la tripla aperta di Mack finisce corta.

Partita brutta, come detto, ma almeno emozionante.

Il migliore, anzi i migliori, direi che sono i due statunitensi di Torino.  Davies, segna 18 punti e sembra essere sempre in grado di risolvere da solo la partita, e viene colpevolmente lasciato troppo in panca nell’ultimo quarto.  Senza di lui la Reale Mutua gioca diversamente e diventa ancora più prevedibile. Ma, mancando Zugno, a cui vanno i migliori auguri per un pronto recupero dopo l’infortunio, l’improbabile Oboe, pur segnando 6 punti sempre in contropiede da solo, viene inserito più tempo del dovuto a discapito dello stesso Trey Davies.

Scott gioca non bene il primo tempo e poi domina gli avversari in attacco con 22 punti, schiacciate, rimbalzi e palla sporcate in tale quantità da far pensare che se giocasse sempre così potrebbe ambire a categorie superiori.

Alibegovic segna punti importanti anche da 3 e Toscano mette tanta energia per sopperire alle proprie difficoltà fisiche e tecniche e risulta fondamentale per la vittoria finale.

De Vico e Landi sembrano pallide fotocopie di giocatori di basket e litigando chi con gli arbitri chi con la propria panchina terminano senza merito con 5 falli e in anonimato la partita.  Pagani sembra un pugile in gabbia e il suo bel momento sembra al momento scomparso.

Insomma,  è andata bene. Ma non benissimo… . Torino ha tante carenze e soprattutto è senza guida tecnica adeguata alla piazza e alle intenzioni dei tifosi. Gioca improvvisando e dipende dalla fantasia dei propri migliori giocatori che quando sono in giornata possono fare la differenza.

Saremo anche meglio dell’80 per cento delle altre squadre di A2 (anche se ho sinceri dubbi) come dice il presidente, ma non basterebbe comunque per le esigenze di Torino “Tifoseria”.

Ormai non ci si attende il bel gioco, questo abbiamo e questo  ci teniamo. Ma almeno attaccamento alla maglia non solo per disperazione ma fin dal primo secondo viene richiesto a tutti, anche a coloro cui non sembra più piacere giocare per i colori gialloblù di Torino.

La serie positiva contro le squadre piazzate peggio di noi continua. Ma abbiamo bisogno di almeno un altro buon giocatore. Così “siamo troppo pochi”.

Paolo Michieletto

Incredibile Toro!

24esima giornata di campionato serie A

Udinese-Torino 2-0
Molina 91′ Pussetto 96′

–Succede l’impossibile!Un Toro spento che stava portando a casa 1 punto subisce un incredibile 1/2 da parte dell’Udinese che vince 2-0 con i gol segnati nei minuti di recupero al 9’ed al 95’esimo entrambi su calci da fermo:punizione e rigore con M.Savic non esente da colpe su entrambi i gol.
Espulso Mandragora sullo 0-0 i granata subiscono un terribile ko che frena la rincorsa verso la qualificazione in Europa con il settimo posto che dista 7 punti.Ora testa al Venezia con 3 punti da conquistare per continuare a sperare.Rientrerà Bremer oggi sostituito bene da Buongiorno,mancheranno Lukic e Mandragora che saranno squalificati.

Enzo Grassano

Le curiosità del calcio: perché si gioca in 11?

Una delle domande più ricorrenti nel mondo del calcio è perché si gioca in 11 e non in numero diverso?

Il gioco del pallone è nato in Inghilterra e le motivazioni dell’11 contro 11 sono almeno 3:la prima è che nel 1870, la Football Association (FA) inglese, per mettere fine al caos che regnava e che rendeva di fatto complicato organizzare incontri fra squadre di città distanti e che applicavano norme diverse, schierando numero diversi di giocatori ogni volta, anche 16 contro 16 per esempio, decise di fissare che ogni squadra avrebbe schierato solo e soltanto 11 giocatori sul campo. Una seconda motivazione è da ricondurre al gioco del Cricket (lo sport del tempo più seguito) che si giocava 11 contro 11.Terza ed ultima motivazione senz’altro curiosa ma molto valida e, probabilmente, la più veritiera:le classi del college erano all’epoca formate da 10 studenti e 1 professore, da cui, forse, il ruolo di portiere che identifica una persona esperta e che deve proteggere alla fine l’integrità morale,fisica e culturale di tutti i componenti del gruppo.Il Portiere ed il Professore ultimi baluardo difficili da superare!

Enzo Grassano