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Alleanza tra Museo dell’Auto, Città della Salute e Biblioteche: la cultura come risorsa per la salute

L’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, su proposta della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, sigla un accordo pluriennale con il MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile, l’istituzione culturale di prossimità dell’azienda sanitaria, in collaborazione con il Servizio Biblioteche della Città di Torino, Abbonamento Musei e CCW-Cultural Welfare Center. Il percorso, che riguarderà tutta la cittadinanza, inizia con gli incontri di accompagnamento alla nascita in museo, per proseguire sul benessere dei professionisti della cura, risorse primarie per l’attivazione di percorsi di benessere a caduta su pazienti e cittadini e la cura della società.

 

Lorenza Bravetta, Direttore del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, ha accolto in museo Giovanni La Valle, Direttore Generale A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, Chiara Benedetto, Presidente di Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus- MAMD, Cecilia Cognini, Dirigente del Sevizio Biblioteche Città di Torino, Divisione Cultura, Archivio, Musei e Biblioteche, Alberto Garlandini, Presidente Associazione Abbonamento Musei, Catterina Seia, Presidente CCW Cultural Welfare Center ETS, per la firma dell’accordo finalizzato a un percorso di progettazione e realizzazione condivisa di progetti di public engagement sulla cultura come risorsa per la salute.

 

La collaborazione intersettoriale tra cultura, sociale e sanità ha un ruolo importante per la salute della comunità tanto che la Commissione europea ha inserito tra i pilastri delle proprie politiche, nel piano della Cultura 2023/2026, la relazione tra Cultura e Salute.

La Sanità è la porta maestra di contatto per avvicinare tutti i cittadini alle opportunità territoriali che contribuiscono allo sviluppo del potenziale individuale, all’aumento della resilienza alle avversità, al contrasto dell’isolamento e dei disagi emotivi.

L’A.O.U. Città della Salute e della Scienza ha colto l’invito promosso dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna allo sviluppo di un percorso sistematico e sistemico con il Museo Nazionale dell’Automobile, l’istituzione culturale con cui confina, luogo di bellezza, senso, accoglienza, in dialogo con la natura fluviale. La prospettiva di collaborazione si basa sull’esperienza all’Ospedale S. Anna della Fondazione che dal 2011 ha varato con l’AOU un percorso di ricerca- azione su “Cultura e Salute” che ha trasformato, con processi partecipati attraverso le arti (visive, musica, poesia, teatro, danza) il volto e il clima organizzativo di un intero blocco ospedaliero e che vedrà nel MAUTO una piattaforma di sviluppo.

 

L’accordo coinvolge le BCT-Biblioteche Civiche Centrali, sia per il riconoscimento del ruolo della lettura in famiglia già dai primi mille giorni di vita, sia per la prossima apertura nella nuova biblioteca civica al Valentino con la quale disegnare sinergia. Sono a bordo Abbonamento Musei, per la diffusione delle esperienze attraverso la sua rete, e CCW come ente di ricerca.

Il primo atto sarà lo sviluppo degli incontri di accompagnamento alla nascita in Museo, per i primi mille giorni, centrali per lo sviluppo neuronale di ogni individuo e per il benessere biopsicosociale della mamma e della Famiglia.

Verranno progettate azioni che si rivolgeranno a tutta la cittadinanza, ma in prima istanza al personale sanitario e agli operatori di cura, risorse primarie per l’attivazione di percorsi di benessere a caduta su pazienti e cittadini. L’accordo costituisce un passo per lo studio dell’introduzione della Prescrizione Sociale accanto alle consuete terapie, della partecipazione regolare ad iniziative sociali e culturali, volte a rafforzare i legami sociali che riducono il rischio di vulnerabilità alle malattie.

 

Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura della Città di Torino: “Il Progetto Nati per Leggere, in sinergia con Nati per la Cultura e grazie alla collaborazione di biblioteche e musei, si configura come un fondamentale strumento strategico per la città di Torino. Questa iniziativa mira a coinvolgere in modo capillare i territori e le comunità, raggiungendo tutti i quartieri e le famiglie, anche quelle meno abituate a frequentare i luoghi di cultura. L’accordo attuale amplia la portata delle azioni, rendendole trasversali e diffuse in tutte le zone di Torino. L’alleanza tra cultura e salute si basa su un corpus sempre più solido di evidenze scientifiche, che dimostrano come la partecipazione culturale possa sostenere lo sviluppo delle bambine e dei bambini. Essa contribuisce a prevenire malattie, migliorando il benessere fisico e mentale, promuovendo stili di vita sani e favorendo la creazione di comunità resilienti.”

 

Lorenza Bravetta Direttore del MAUTO: “Il progetto è fondamentale per il Museo Nazionale dell’Automobile anche nell’ottica di potenziare le relazioni di prossimità, verso la costruzione di una rete di nuovi pubblici, dal proprio quartiere di riferimento a tutta la Città di Torino. La contiguità con Città della Salute e della Scienza, con la futura grande Biblioteca Civica al Parco del Valentino, la relazione con il polmone verde collinare e fluviale, rappresentano per il Museo grandi potenzialità da esplorare. Il MAUTO già aderisce al programma Nati con la Cultura, Musei Family and Kids Friendly, sviluppato da Fondazione Medicina a Misura di Donna con Abbonamento Musei: il Passaporto Culturale per il primo anno di vita dei bambini e delle bambine garantisce libero accesso alle esposizioni, agli spazi e ai servizi museali e hanno reso il MAUTO luogo di accoglienza sin dai primi giorni e naturale protagonista di questo progetto”.

 

Giovanni La Valle, Direttore Generale A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino: “Un importante progetto che concilia la cultura e la salute all’insegna dell’umanizzazione dei nostri ospedali per i nostri pazienti, dipendenti e tutti i cittadini. Ringraziamo il Museo Nazionale dell’Automobile, le Associazioni, la Fondazione Medicina a Misura di Donna ed il Servizio Biblioteche per la fattiva collaborazione e per la creazione di questa nuova idea di rete pubblica che vuole valorizzare la cultura alla portata di tutti”.

 

Chiara Benedetto, Presidente di Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus-MAMD: “Il rispondere ai bisogni e ai desideri delle donne assistite, il prendersi cura del benessere degli operatori sanitari e il diffondere la cultura della prevenzione nel campo della salute in tutte le fasi della vita sono fra gli scopi statutari della Fondazione Medicina a Misura di Donna. Nel perseguire le sue finalità la Fondazione promuove e favorisce le relazioni fra istituzioni pubbliche e private. Infatti, fin dai suoi esordi, ha lavorato per creare sinergie fra luoghi di cura, professionisti sanitari e persone assistite, musei e istituzioni culturali del territorio, al fine di favorire la salute e il benessere degli individui e della comunità. La creazione del “Passaporto culturale” per le mamme all’ultimo trimestre di gravidanza e per i/le neonati/e e le loro famiglie, nell’ambito del Progetto “Nati con la Cultura”, diventato progetto di sistema, ne è un esempio. L’accordo firmato oggi consentirà di sviluppare ulteriormente tali progettualità.”

 

Catterina Seia, Presidente CCW Cultural Welfare Center: “La promozione della salute e del benessere delle persone è alla base del concetto di “welfare culturale”, un modello integrato di benessere degli individui e delle comunità che attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale va ad incidere positivamente sul contrasto alle disuguaglianze di salute, sulla coesione sociale, sulla lotta alla depressione e al decadimento psicofisico di tutta la popolazione dal periodo pre e perinatale alla quarta/quinta età, nonché sull’inclusione e sull’empowerment delle persone con disabilità o in condizioni di marginalizzazione o svantaggio. Il welfare culturale presuppone una relazione sistemica e sistematica di collaborazione fra professionisti di discipline diverse (sanitarie e non) e, soprattutto, una integrazione di scopo fra i sistemi istituzionali della salute, delle politiche sociali e quello delle arti e della cultura. CCW- Cultural welfare center, che nasce dal percorso di Fondazione Medicina a Misura di Donna, è il centro di ricerca nazionale che sostiene questo sviluppo.”

 

Cultura, Atp e tartufo: il Piemonte presenta al mondo la sua offerta turistica

La Regione Piemonte partecipa dal 9 all’11 ottobre alla TTG Travel Experience a Rimini

Dal 9 all’11 ottobre prossimo la Regione Piemonte parteciperà alla 61esima edizione di TTG Travel Experience, la manifestazione italiana di riferimento del turismo mondiale, che si terrà  a Rimini.

Si tratta di una tre giorni di incontri, seminari e approfondimenti per progettare il futuro del turismo e dell’ospitalità sotto il segno della Veritas, tema portante di questo anno, scelto nella sua accezione latina di richiamo all’indispensabile lavoro di ricerca delle “verità  di fatto”, una bussola per orientare  le strategie di prodotto, la comunicazione con i buyer italiani ed esteri, i temi degli speech e delle conferenze che fanno del TTG un laboratorio vivace di idee, partecipato e premiato dalle ditte di settore.

Nello stand posizionato all’interno del padiglione C5 ( stand 227-314), la Regione Piemonte si proporrà  con un’offerta turistica altamente diversificata insieme ai rappresentanti delle Agenzie turistiche locali, delle Residenze Reali Sabaude e di un  gruppo di trenta operatori turistici, composti da Consorzi, strutture ricettive, tour operator specializzati nell’incoming.

In un contesto professionale  che richiama operatori turistici provenienti da tutto il mondo e dove è possibile intercettare nuove tendenze e ispirazioni, la Regione Piemonte ha come obiettivo la promozione delle meraviglie presenti nel proprio territorio agli operatori nazionali e internazionali che, in questa edizione, saranno accolti da una particolare novità,  la collaborazione tra Turismo Torino e Provincia, il Museo Egizio e la Camera di Commercio di Torino. Nell’area piemontese, per celebrare un importante compleanno, i duecento anni del Museo Egizio, tra i più importanti al mondo e il primo in città per numero di visitatori, saranno collocate due esemplari in resina della statua di Sekhmet, la dea più sanguinaria deĺl’antico Egitto, portatrice di guerre ed epidemie con testa di leonessa e corpo di donna. Queste statue si possono ammirare  nell’atrio e nel corridoio aulico del museo torinese.

Alcuni degli appuntamenti di rilievo mondiale che il Piemonte  ospiterà saranno dal 12 ottobre all’8 dicembre la Fiera Internazionale del Tartufo, dal 10 al 17 novembre la quarta edizione torinese delle Nitto Atp Finals, il 23 novembre gli Azzurri del rugby all’Allianz Stadium scenderanno in campo per sfidare gli All Blacks, leggenda e icona sportiva. Tra gli appuntamenti del 2025 si possono citare le Universiadi dal 13 al 23 gennaio, le Final Eight di Basket dal 12 al 16 febbraio, dall’8 al 15 marzo gli Special Olympics. Non mancherà l’ostensione speciale della Sindone per il Giubileo 2025.

Tra gli incontri sono in calendario le Residenze sabaude. Un territorio da Re. Un progetto che pone insieme i Comuni sede di Residenze sabaude, Torino, Agliè,  Pollenzo Bra, Govone, Moncalieri, Racconigi,  Rivoli e Venaria Reale per creare un circuito turistico culturale piemontese, un anello di circa 500 chilometri di livello internazionale,  la presentazione di tre grandi eventi enogastronomici quali Calici e Forchette che consacrerà dal 1 al 3 novembre Mondovì capitale delle eccellenze gastronomiche, Vendemmia Torino grapes in Town (26 ottobre- 16novembre), manifestazione dedicata alla conoscenza vitivinicola piemontese e alla diffusione della cultura nel territorio e Risò, a settembre 2025, la prima fiera internazionale del Riso, eccellenza italiana nel mondo, per valorizzare Vercelli, che ne è capitale europea; Cuneo, città Alpina, la capitale Verde del Piemonte, protagonista su due numeri del settimanale Topolino, e poi la celebrazione del bicentenario del Museo Egizio, anniversario che dà l’avvio a una nuova stagione di trasformazione del Museo, sia dal punto di vista architettonico sia dell’allestimento museale.Infine la Borromeo Experience sul lago Maggiore, che mette in risalto dal Garden Tourism alle dimore storiche con Isola Bella e Isola Madre dai castelli di Cannero e dal parco zoologico di Villa Pallavicino alle esperienze legate all’outdoor fino ad arrivare all’evento Isole di Luce.

Mara Martellotta

Buonissima 2024, Torino al centro del mondo della gastronomia

 

Torino si conferma il centro dell’enogastronomia con la quarta edizione di Buonissima, la kermesse culinaria che, presentata in conferenza stampa, dal 22 al 27 ottobre coinvolgerà tutta la città con numerosi eventi diffusi.

Nella nostra città si incontreranno, cucineranno e faranno festa, insieme al pubblico e ai tanti ospiti previsti, i più grandi chef italiani e internazionali, tra i quali Enrico Crippa, Nicolai Norregard, Ferran Adrià, Carlo Cracco, Virgilio Martinez e Diego Guerrero, in un evento in cui il cibo s’intreccia con l’arte, la cultura, la storia e la bellezza di alcuni dei luoghi più affascinanti della città.

Dal centro alle periferie, Torino per cinque giorni diventerà un laboratorio gastronomico all’aperto, dai palazzi storici alle piole, dalle piazze auliche ai ristoranti.

Sono oltre 100 gli chef che saranno ospiti della manifestazione, per più di 90 eventi programmati e diffusi sul territorio torinese, con due punti a fare da fulcro: Casa Buonissima, che sarà allestita in piazza San Carlo, e che sarà cuore della manifestazione e palcoscenico per eventi, talk, degustazioni e show cooking, e Buonissima Lounge che, predisposta all’interno dell’Hotel NH Collection di Piazza Carlina, sarà il fulcro operativo della cinque giorni e sede della sala stampa dove incontrare i protagonisti delle cucine cittadine.

Buonissima è promossa dall’Associazione di Promozione Sociale EatBin e realizzata grazie al patrocinio della Città di Torino, della Regione Piemonte, della Camera di Commercio di Torino e di Turismo Torino.

Il programma completo è disponibile su https://buonissimatorino.it/

TORINO CLICK

Pedonalizzare tutta piazza Castello? La Giunta prende tempo

La proposta di pedonalizzare la parte di piazza Castello dove ancora passano le auto e’ stata discussa ieri in Consiglio Comunale. La discussione iniziata attorno alle ore 17 conclusa dopo circa un’ora ha coinvolto la Sala Rossa sul tema della completa pedonalizzazione di piazza Castello con l’esame di una mozione del consigliere Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) – emendata dal presidente della Commissione Urbanistica Antonio Ledda (Pd) – che impegna la Giunta a valutare la fattibilità dell’eventuale tram-pedonalizzazione di piazza Castello.


Il completamento della pedonalizzazione – recita il documento – unificherebbe il percorso pedonale e renderebbe omogenea l’area museale centrale caratterizzata dalla forte valenza culturale e turistica. 
L’atto – approvato all’unanimità – era già stato esaminato in Commissione. Ma “è l’inizio di un lungo percorso”, ha concluso l’assessora Chiara Foglietta, che prevede valutazioni con i tecnici e le parti sociali.

Allarme carenza autisti. in dieci anni  in Piemonte sono sparite quasi tremila  imprese di trasporto 

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Secondo un recente studio condotto dalla CGIA di Mestre, in Italia sono circa 22mila i camionisti che non si trovano sul mercato del lavoro. Negli ultimi 10 anni le imprese di autotrasporto hanno registrato una flessione di 21.248 unità. Se nel 2013 erano 101.935, nel 2023 sono scese a 80.687 (-20,8%)

Nella classifica regionale il Piemonte si posiziona al quinto posto con una diminuzione di 2.907 unità. Infatti, in Piemonte il numero delle imprese dell’autotrasporto alla fine del 2013 erano 7.024 unità, alla fine del 2023 se ne contano 4.927 (-29,85%), percentuale superiore alla media nazionale         (-20,84%).

A livello regionale le situazioni più critiche si sono verificate in Valle d’Aosta con una contrazione del 33,7% (in valore assoluto pari a -33), in Friuli-Venezia Giulia del 32,3% (-573), nel Lazio del 30,7% (-2.733), in Liguria del 30%             (-773).

Secondo l’ultimo dato fornito dalla CGIA di Mestre, riferito a inizio 2021, la realtà dove si registrava il maggior numero di imprese del settore autotrasporto era Roma con 6.199 ditte, seguono Napoli con 4.502, Milano con 4.000, Torino con 2.962.

A livello provinciale Cuneo ne conta 1112, Novara 376, Asti 357, Vercelli 190, Biella e Verbania 140.

“Le imprese dell’autotrasporto sono state penalizzate dalle diverse crisi economiche che si sono succedute – commenta Giovanni Rosso, Presidente autotraporto Confartigianato Imprese Piemonte – e da una situazione di perenni rincari che hanno colpito duramente il comparto, generando un ridimensionamento del volume d’affari. Una categoria, quella degli autotrasportatori, che come più volte evidenziato si è trova spesso in enorme difficoltà”.

“L’ipotesi, poi, di rialzo delle accise sul gasolio, previsto dal Piano strutturale di bilancio presentato lo scorso 28 settembre dal governo -continua Rosso – potrebbe rappresentare un’ulteriore mazzata per il comparto già a rischio estinzione. Inoltre, molti camionisti a breve andranno in pensione e, nel settore, il ricambio generazionale viene attivato solo in minima parte”.

“Se non ci sarà un’inversione di tendenza – conclude Rosso – tra meno di dieci anni il comparto non sarà più in grado di far fronte a tutte le richieste di trasporto merci richieste dai committenti”.

Frode all’INPS, assegno sociale indebito a un migliaio di stranieri

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Torino ha setacciato quasi un migliaio di posizioni di stranieri che percepivano indebitamente assegni sociali
A marzo 2023, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Torino ha avviato una complessa ed articolata attività investigativa sotto la direzione della Procura della Repubblica del capoluogo volta al contrasto delle frodi perpetrate ai danni degli Enti previdenziali ed assistenziali, con particolare riferimento all’erogazione dell’Assegno Sociale da parte dell’INPS. L’indagine ha interessato l’analisi di circa 900 posizioni di cittadini stranieri, residenti nella Città Metropolitana di Torino, accertando l’irreperibilità di alcuni di essi sul territorio nazionale, l’assenza di vaccinazioni o controlli medici durante il periodo pandemico, nonché la mancanza del medico di famiglia, tutte posizioni per le quali non avevano titolo all’elargizione dei benefici in questione.
In particolare, le verifiche condotte dal Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno riguardato specifici servizi di osservazione e controllo presso le ultime residenze dichiarate dagli interessati e presso gli studi medici di famiglia, oltre all’incrocio di una serie di banche dati, onde poter riscontrare che alcuni dei percettori non risiedono più da tempo in Italia pur continuando a riscuotere indebitamente le somme di danaro erogate mensilmente dall’INPS. Inoltre, da ulteriori accertamenti svolti in collaborazione con Ambasciate e Consolati, è emerso che alcuni indebiti percettori dell’assegno sociale risultano deceduti, mentre altri risiedono stabilmente all’estero. In altri casi ancora, è stato perfino accertato che gli eredi, pur consapevoli dell’illegittimità del loro operato, hanno continuato a prelevare le somme di denaro relative all’Assegno Sociale destinato ai parenti defunti.
Ad oggi, le indagini condotte dei militari del N.I.L. hanno consentito di denunciare in stato di libertà 6 persone, tutte straniere, nonché l’avvio delle procedure per la revoca delle indebite erogazioni per il successivo recupero di una somma al momento quantificata ad oltre 220.000 euro. I reati contestati sono gravi e spaziano da “Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”, “Indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti” fino alla “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.

Corteo pro – Palestina, petardi e lanci di oggetti contro la polizia

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Nonostante il divieto di manifestare, un corteo di centinaia di persone ha sfilato questa sera da piazza Castello a piazza Vittorio a Torino. Nella grande piazza vicino al Po è stato acceso un falò e nel corso della sfilata sono stati lanciati petardi e oggetti contro la polizia e bruciate bandiere di Israele. Preso di mira anche un operatore di Mediaset con un lancio di uova che lo ha colpito agli occhi. I manifestanti sono passati anche davanti alla sede Rai presidiata dalle forze dell’ordine. Nella sinagoga di Torino la comunità ebraica ha invece organizzato una veglia per ricordare l’attacco terroristico del 7 ottobre.

La nomina a cardinale di Mons. Repole

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

La nomina a cardinale dell’attuale arcivescovo mons. Repole e’ stata accolta con entusiasmo da chi ancora si attarda a vedere come esempio e cardine storico della Chiesa torinese il cardinale Michele Pellegrino, esimio docente all’Universita’ di Torino e vescovo decisamente innovativo rispetto al cardinale Fossati, l’unico entrato nella storia novecentesca di Torino insieme al cardinale Richelmy, per altro mancato prematuramente. Non ho mai avuto simpatia verso il cardinale Pellegrino che preparò più o meno inconsapevolmente la strada a Novelli sindaco, favorito in ciò da una Dc che aveva perso il senso della sua funzione politica e non aveva più uomini adeguati. Le due volte che incontrai personalmente Padre Pellegrino, come voleva che lo si chiamasse, e ascoltai le sue omelie, fui colpito dalla freddezza della sua parola, più adatta alla cattedra che all’altare. Io ricordo ragazzino invece l’umanità profonda del cardinale Fossati che aveva accompagnato la diocesi durante la seconda guerra mondiale e la guerra civile. Valdo Fusi che fu sposato dal Cardinale, mi parlò del Cardinale e del suo carisma religioso e umano. Oggi la nomina cardinalizia di Repole appare un riconoscimento più allo studioso che al vescovo perché nel periodo in cui è stato arcivescovo non si è fatto finora notare per il suo apostolato. Il vescovo di Pinerolo Debernardi si è rivelato più vivace e incisivo in un quadro piemontese in verità un po’ depresso, nel quale risaltava soprattutto il vescovo di Ivrea Bettazzi, discutibile per alcune prese di posizione, ma sicuramente dotato di una forte e indiscussa personalità. È significativo che i successori di Pellegrino non sia citati e meno che mai mons. Nosiglia, attivissimo nel sociale, ma anche nella attività pastorale che per primo non venne nominato cardinale. Non sono pochi coloro che non hanno capito perché la cattedra di San Massimo e anche quella, ancora più illustre, di Sant’Ambrogio siano state declassate, togliendo loro il cardinale arcivescovo . Si può capire come la chiesa universale debba andare oltre il localismo italiano e questa nomina ad personam non si può considerare un gesto di attenzione particolare per Torino, come è stato detto. Forse il Pontefice si sentì bloccato dalle sue origini piemontesi quando nominò Nosiglia, forse già di per sé non propriamente adeguato ad essere un principe della Chiesa. La cattedra di San Massimo esigeva comunque maggiore rispetto, solo in parte recuperato con la nomina che avverrà l’8 dicembre nel prossimo concistoro romano. Spero di non dire una cosa fuori posto nell’affermare che l’ex vescovo di Susa mons. Alfonso Badini Confalonieri forse avrebbe meritato anche per la sua storia la porpora cardinalizia.

Accordo con Terna, il Piemonte punta su energia e impianti rinnovabili

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Obiettivo dell’accordo è ottimizzare il flusso informativo per la programmazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio

La Regione Piemonte e Terna, la società guidata da Giuseppina Di Foggia, hanno firmato un Protocollo d’Intesa di durata quinquennale per definire le modalità operative di una collaborazione finalizzata a migliorare la programmazione e la localizzazione di nuove infrastrutture elettriche nel territorio e per pianificare in maniera coordinata lo sviluppo delle opere necessarie al raggiungimento degli obiettivi ambientali ed energetici indicati nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR). In particolare, attraverso la condivisione di informazioni e dati, sarà possibile monitorare le richieste di connessione alla rete di impianti rinnovabili. Alla firma hanno preso parte il presidente Cirio e gli assessori Tronzano e Marnati e, per Terna, l’ingegnere Enrico Maria Carlini.

Con questa intesa, sono ormai sette gli accordi siglati da Terna con le Regioni italiane sui temi della concertazione, scambio dati e pianificazione energetica.

Come nelle precedenti occasioni, sarà istituita una Cabina di Regia per affrontare temi specifici e saranno istituiti Tavoli Tecnici per regolare le attività di scambio dati, concertazione, gestione delle esigenze territoriali e semplificazione normativa. Inoltre, grazie a TE.R.R.A., il nuovo Portale digitale su Territorio, Reti, Rinnovabili e Accumuli introdotto dalla Legge 11/2024 (già “Decreto energia”), realizzato e sviluppato da Terna, un ampio patrimonio informativo sarà messo a disposizione di amministratori nazionali e locali, legislatori e sviluppatori.

La Regione Piemonte e Terna si impegnano a promuovere qualsiasi forma di confronto e di progettazione partecipata con le amministrazioni locali, gli stakeholder e la popolazione al fine di condividere le scelte localizzative degli interventi di sviluppo della rete, velocizzare i tempi di realizzazione delle opere previste, garantire al territorio una rete elettrica ancora più efficiente e sostenibile e, allo stesso tempo, valorizzare il patrimonio ambientale e culturale.
Il presidente Alberto Cirio e gli assessori Matteo Marnati e Andrea Tronzano spiegano: “Quella dell’approvvigionamento energetico è una delle grandi sfide dei prossimi decenni e il Piemonte è attrezzato per affrontarlo. Siamo stati tra le prime regioni a mettere a gara le concessioni idroelettriche con l’obiettivo di usare anche l’energia come leva d’attrazione di investimenti e di supporto alle imprese. Terna rappresenta una realtà importante per il nostro territorio grazie anche agli investimenti che ha annunciato e la sigla di questo accordo rappresenta un tassello in più perché la condivisione e il monitoraggio dei dati rappresenta sempre di più uno strumento essenziale per programmare e raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico e di tutela dell’ambiente”.
La firma del protocollo segue il piano di investimenti per il Piemonte novembre scorso per 360 milioni di euro.

Bilanci Città della Salute, 25 indagati

I bilanci sarebbero stati truccati per diminuire passivo. Sono arrivati 25 avvisi di garanzia per il reato di falso ideologico in atto pubblico nell’ambito delle indagini sui bilanci della Città della Salute. Secondo gli inquirenti per anni non era stato  chiesto ai medici che eseguivano prestazioni sanitarie intramoenia di versare la quota del 5% prevista dalla legge Balduzzi per chi lavora privatamente nelle strutture pubbliche, producendo un buco di diversi milioni di euro.

Sulla vicenda la Città della Salute comunica:

”In relazione alle recenti notizie stampa, si segnala che questa Amministrazione si ritiene assolutamente estranea ai fatti per i quali si procede, avendo sempre operato con dedizione e massima professionalità. Siamo certi che si farà senz’altro luce e chiarezza sulla insussistenza di colpe e negligenze a carico di questa amministrazione. Nella sicurezza che la Giustizia farà il proprio corso ci teniamo a precisare che l’attuale Direzione Aziendale ha collaborato e sta continuando a fornire ai competenti organi il proprio prezioso contributo. Nel frattempo, prosegue l’importante azione di riorganizzazione di tutte le procedure amministrative e contabili volte al conseguimento dei migliori risultati e obiettivi aziendali”.