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In piazza San Pietro l’albero di Natale donato dal Piemonte

Il presidente della Regione Alberto Cirio: “Doveva essere abbattuto: è invece diventato il dono e il simbolo del Natale”

Il sindaco di Macra Valerio Carsetti: “Siamo orgogliosi di aver coronato un sogno”

È stato posizionato questa mattina in piazza San Pietro l’albero di Natale dono del Comune di Macra, in Val Maira, e del Piemonte al Papa, che sarà addobbato con le luci e con una “tela” di oltre 7.000 stelle alpine essiccate che daranno l’effetto di una nevicata e verrà acceso il 9 dicembre.

L’albero, alto quasi 30 metri, era stato caricato martedì su un trasporto eccezionale dopo essere stato prelevato il giorno prima dai Vigili del Fuoco e dai volontari Aib da un terreno privato e trasportato in volo con l’elicottero fino al punto di partenza.

«Questo viaggio è iniziato otto anni fa, quando il Comune, che voglio ringraziare, ha avanzato la richiesta al Vaticano – ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio – È la prima volta in assoluto che l’albero di piazza San Pietro viene donato dal Piemonte, ed è un grande onore: saremo il 9 dicembre in Vaticano per l’udienza con il Papa e per l’accensione. Con questo dono vogliamo porgere un augurio di Buon Natale che ci proietti in un mondo più sereno e meno violento».

«Questo abete ha 56 anni – ha aggiunto il presidente – e presentava segni di deterioramento verificati dai Vigili del fuoco e quindi avrebbe dovuto essere abbattuto: è invece diventato il dono e il simbolo del Natale. Poi verrà consegnato ad un’associazione che lo trasformerà in giocattoli destinati a bambini in difficoltà».

«Siamo orgogliosi di aver coronato un sogno – afferma il sindaco di Macra Valerio Carsetti – Siamo una piccola ma determinata comunità che sta cercando di rigenerare il suo territorio. L’abete rappresenta lo spirito dei nostri abitanti: retto, resiliente, umile, con forti radici che affondano nell’amore per la famiglia e nella comunità della propria terra. È questo il senso del nostro dono in attesa di vedere l’albero risplendere il 9 dicembre».

Le 7.000 stelle alpine essiccate sono state donate dai titolari del vivaio Edelweiss di Villar San Costanzo (Cuneo), ai quali nei giorni scorsi l’assessore Luigi Genesio Icardi ha fatto visita per esprimere la riconoscenza della Regione Piemonte: «Queste stelle, simbolo delle Alpi e della fragilità dell’ecosistema montano, provenendo da una coltivazione e quindi non strappate alla montagna sono portatrici non solo di un affettuoso gesto verso il Papa, ma anche di un importante messaggio ecologico di tutela dell’ambiente, un tema particolarmente caro proprio allo stesso Pontefice».

Foto: Agenzia Ansa Sarita Seclì.

Le novità sul sito “ilPiemontetivaccina.it”: vaccinazione anti covid disponibile per tutti

Da oggi in Piemonte la vaccinazione anti covid diventa disponibile per tutti coloro che intendono aderire alla campagna promossa dal Ministero della Salute. Le novità sono indicate sul sito “ilPiemontetivaccina.it”.

La Regione Piemonte, nell’ambito delle strategie per il contenimento del covid, ha chiesto ed ottenuto dal Ministero della Salute di poter disporre di 150mila dosi aggiuntive oltre alle 390mila previste all’inizio della campagna: ora è possibile procedere con l’estensione della vaccinazione a tutta la popolazione che è interessata.

“Questa campagna vaccinale è iniziata come è giusto che fosse con la priorità per i pazienti fragili e per le persone anziane. La Regione ha poi chiesto e ottenuto dal ministero nuove dosi che ora consentono di ampliare la platea a tutti coloro che vorranno vaccinarsi. Il Piemonte conferma quindi l’impegno di questi anni nelle campagne vaccinali e nel contenimento del virus del Covid come dimostrano i primati raggiunti dalla nostra regione per le 3-4-5 dosi per i quali ringraziamo il nostro sistema sanitario, i medici di medicina generale e le farmacie che costituiscono con la Regione la rete che ha consentito e consente di raggiungere importanti risultati nella campagna vaccinale”- dichiarano il Presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi.

Come fare

Tutti i cittadini che intendono vaccinarsi possono manifestare la propria adesione sul sito (selezionando la voce “Vaccinazione anti Covid-19”), oppure rivolgersi ai medici di medicina generale e ai pediatri (se vaccinatori), oltre che alle farmacie presenti sul territorio (l’elenco aggiornato è disponibile sul sito).

La campagna nazionale si avvale delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty, adattate alle nuove varianti del virus Sars COV2.

La dose di richiamo è raccomandata a distanza di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino ricevuta o dall’ultima infezione, a prescindere dal numero di eventi pregressi.

La dose di richiamo viene offerta a tutti ed è particolarmente indicata per :

  • Persone di età pari o superiore a 60 anni

  • Ospiti delle strutture per lungodegenti

  • Donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo “postpartum” comprese le donne in allattamento

  • Operatori sanitari e sociosanitari addetti all’assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza

  • Studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione

  • Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età compresi, con elevata fragilità, in quanto affette da patologie o con condizioni che aumentano il rischio di COVID-19 grave

Che cosa si può fare?

Manifestare l’adesione selezionando il pulsante “MANIFESTA ADESIONE”. Entro 10 giorni dalla preadesione si riceverà un SMS con la data dell’appuntamento sulla base dei tempi di programmazione dei centri vaccinali della propria ASL. Come previsto dalla circolare ministeriale, per manifestare la propria adesione è necessario che nei 6 mesi precedenti non si sia ricevuta una somministrazione di vaccino anti-Covid 19 e non si sia contratta l’infezione

Modificare o annullare l’appuntamento che verrà comunicato dalla ASL mediante SMS

Prenotare in una delle farmacie aderenti

Per prenotare presso il MMG occorre rivolgersi direttamente al proprio medico.

Cosa serve?

Il numero di Tessera Sanitaria, il Codice Fiscale e un numero di telefono cellulare italiano.

I genitori/tutori/affidatari di minori dovranno inserire il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale del minore e il proprio numero di telefono cellulare.

Per modificare o annullare l’appuntamento fissato dalla ASL

I cittadini maggiorenni potranno effettuare l’accesso o con SPID/CIE/TS-CNS oppure inserendo il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale unitamente al codice di prenotazione ricevuto via SMS con i dati dell’appuntamento.

Il genitore/tutore/affidatario dovrà inserire il numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale del minore, unitamente al codice di prenotazione ricevuto via SMS con i dati dell’appuntamento.

I vaccini anti covid sono disponibili negli ambulatori dei medici come il vaccino anti-influenzale. Coinvolte, per entrambe le vaccinazioni, le farmacie sul territorio. E’ possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri vaccini (in particolare quello antinfluenzale).

Vaccinazione antinfluenzale

La Regione Piemonte ricorda che la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata ed offerta gratuitamente per:

  • Soggetti di età pari o superiore a 60 anni

  • Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti

  • Donne che all’inizio della stagione epidemica sono in gravidanza (qualunque trimestre) e nel postpartum

  • Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali

  • Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza

  • Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato)

  • Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale

  • Soggetti di età compresa tra 6 mesi e 6 anni compiuti

  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, come Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine

  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani

  • Donatori di sangue

Torino per la ‘Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne’

 

Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu il 25 novembre 1999, per ricordare le vittime di maltrattamenti e abusi e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.

La violenza è un fenomeno in crescente aumento come registra tragicamente la cronaca di questi ultimi anni. Dal report sulla violenza di genere del Dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno realizzato prendendo in esame un arco temporale che va dal 2013 al 31 luglio 2023, emerge una fotografia a tinte fosche: vi è un incremento del 105% dei maltrattamenti contro i familiari e conviventi e un aumento del 48% di atti persecutori. Crescono del 40% le violenze sessuali 4.488 casi nel 2013 a fronte dei 6.291 nel 2022 e, nell’ultimo anno e mezzo, vi è uno sviluppo della violenza sessuale di gruppo, le cui vittime sono minorenni nel 30% dei casi, spesso aggredite da coetanei.

Dobbiamo lavorare sullprevenzione per evitare e far emergere in modo tempestivo situazioni critiche in ambiti chiave come la scuola, lo sport, i presidi sanitari e, in generale, in tutti quei luoghi in cui le ragazze e le donne possano essere   accompagnate a riconoscere e reagire alla violenza, sin dalle prime avvisaglie” ha precisato Jacopo Rosatelli, Assessore ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino.

Nel 2022 il Centro antiviolenza della Città ha registrato 758 contatti telefonici e ha preso in carico 202 donne vittime di violenza. Grazie ai colloqui personali, alla consulenza legale, al supporto psicologico ed educativo-sociale e all’ospitalità in case rifugio le donne sono sostenute nel loro percorso di uscita dalla violenza, anche grazie al lavoro sinergico con il Terzo Settore.

L’Amministrazione Comunale, da sempre impegnata nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, in collaborazione con le oltre 50 associazioni e gli enti aderenti al Coordinamento contro la violenza alle donne (CCVD), raccoglie come ogni anno le iniziative e gli eventi diffusi in tutta la città. Il dépliant è disponibile sul sito http://www.irma-torino.it/it/.

Momento centrale delle celebrazioni della Città di Torino è stato  il seminario sul tema “La violenza non è solo fisica – L’indipendenza economica delle donne per l’autonomia e la libertà”, in  giovedì 23 novembre, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, nell’aula Bobbio ex Curia Maxima, via Corte d’Appello 16, organizzato dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino. Sono state presentate le iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza economica contro le donne in un confronto aperto con esperti, educatori, operatori e rappresentanti delle associazioni del CCVD. Con Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità; Valentina Cera, Consigliera delegata alle Pari Opportunità, Città Metropolitana; Elena Apollonio, Presidente della Commissione Pari Opportunità, Consiglio Comunale; Filippo Bonanni, Direttore Regionale INPS Piemonte e Marina Della Giusta, docente presso il Dipartimento di Economia e statistica dell’Università di Torino.

“I femminicidi sono solo la punta di un iceberg il cui nome è patriarcato. Le istituzioni devono impegnarsi sul piano culturale per scardinare gli stereotipi di genere, su quello economico sostenendo con il reddito di libertà le donne vittime di violenza, e su quello politico coltivando sempre più le relazioni con associazioni e gruppi femminili e femministi. Quest’anno il seminario della Città affronterà il tema della violenza economica: un fenomeno ancora troppo diffuso e che non va sottovalutato” ha spiegato Rosatelli.

Per celebrare la ricorrenza, la sera del 25 novembre, la Mole Antonelliana si illuminerà di rosso. Anche per il 2023 la Città rinnova l’adesione alla campagna ‘Posto Occupato’ posizionando, in luoghi ad alta frequentazione di pubblico e sorvegliati, un cartello su una sedia per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio.

Novità di quest’anno è l’avvio del progetto ‘Formare al linguaggio inclusivo e cultura di parità’ rivolto a tutto il personale del Comune di Torino, ideato dal Politecnico di Torino e dal CIRSDE (Centro Interdisciplinare di ricerche e studi delle donne e di genere dell’Università degli Studi di Torino). L’iniziativa prevede un corso on line per tutto il personale; una giornata di sensibilizzazione per dirigenti e funzionari curato dalla Gender City Manager del Comune di Torino; un corso di formazione rivolto ai dipendenti che si occupano di comunicazione e al Comitato Unico di Garanzia.

Torino Film Festival, in collaborazione con l’assessorato ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino, dedicherà un momento di riflessione al tema della violenza con un intervento di Monica Guerritore, protagonista de Girasoli, film d’esordio alla regia di Catrinel Marlon, madrina del 41TFF. La proiezione si terrà sabato 25 novembre alle ore 17.30 al cinema Romano, alla presenza dell’Assessora alla Cultura Rosanna Purchia. Inoltre aderendo alla campagna di sensibilizzazione ‘Posto occupato’, in ogni sala di proiezione sarà collocato un cartello su una poltroncina  per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio.

Sempre sabato 25 novembre alle ore 14.30, al cimitero Parco in via Bertani 80, l’azienda AFC Torino, Servizi cimiteriali comunali, organizzerà un reading in ricordo delle donne vittime di violenza sepolte nei cimiteri della città, di fronte alla panchina rossa a loro dedicata. In ogni cimitero ne è stata posizionata una. La lettura pubblica dal titolo ‘DEE’  – curata e interpretata dall’attrice Elena Ruzza, associazione Terra terra –   diventerà un podcast disponibile sul sito http://www.cimiteritorino.it/i-cimiteri/arte-storia-e-tombe-illustri/eventi/giornata-internazionale-per-leliminazione-della-violenza-contro-le-donne/

L’assessorato allo Sport e al Tempo libero della Città il 25 novembre distribuirà gadget sul tema del contrasto della violenza sulle donne negli impianti sportivi del Palazzetto Le Cupole, via Artom 111 e del Palaghiaccio Tazzoli, via Sanremo 57 (http://www.comune.torino.it/sportetempolibero/news/giornata-internazionale-per-leliminazione-della-vi.shtm)

Il Servizio Cooperazione internazionale e pace della Città di Torino con Iscos ong partner di R&C propongono un focus dal titolo ‘Il contrasto alla violenza economica sulle donne nelle politiche e attività di cooperazione internazionale che si terrà mercoledì 29 novembre, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, nella Sala Colonne di Palazzo Civico, piazza Palazzo di Città 1.

È un’iniziativa sulla violenza economica di genere a partire dai risultati del progetto europeo Recognize and Change – che mira a sensibilizzare i cittadini sulla responsabilità individuale attraverso la lotta contro le discriminazioni e la violenza –   e dal più ampio quadro delle linee guida sull’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne, ragazze e bambine (https://www.aics.gov.it/wp-content/uploads/2021/10/LLGG_GENDER_XWEB.pdf).

Parteciperanno all’incontro Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino; Jacopo Rosatelli, Assessore alle Pari opportunità e Politiche sociali; Marta Collu, Gender Focal point /Humanitarian Aid and fragility, AICS; Stefania Di Campli, presidente COP (Consorzio ong piemontesi) e Paolo Pozzo, Iscos ong.

Negli ultimi 10 anni alcuni progetti europei di Educazione alla Cittadinanza Globale (ECG) hanno impegnato la Città di Torino, il Comune di Collegno, l’ong Iscos e numerose scuole e associazioni giovanili del territorio sui temi del contrasto della discriminazioni basate sul genere e sulla violenza di genere come ETTS – lotta contro la tratta e il turismo sessuale – e Recognize and change consentendo a Torino di essere un laboratorio in collaborazione con altre città europee e con quelle lusofone di Brasile (Fortaleza) e Capoverde (Praia).

Mariella Continisio

Il Consiglio regionale contro la violenza sulle donne

Il Consiglio aderisce alla campagna di sensibilizzazione di SOS donna

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre, il Consiglio regionale del Piemonte aderisce alla Campagna di SOS donna, ospitando la mostra “Non crederci! Se ti tratta male e poi ti dice: non lo farò più…”.

Mercoledì  22 novembre, giorno in cui si riunisce l’assemblea piemontese, i dieci pannelli con le frasi più frequentemente pronunciate dagli uomini per giustificare la violenza compiuta, curati dalla scrittrice e giornalista Laura Nosenzo, responsabile di SOS Donna e da Giorgia Sanlorenzo, artista e scultrice, sono stati disposti all’entrata dell’aula consiliare.

I consiglieri e le consigliere hanno esposto il cartello con l’hastag #NONCREDERCI! e hanno scritto pensieri e riflessioni sulle lenzuola dismesse dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti, usate nella campagna come “grande registro delle firme” su cui è riportato quanto scritto dai visitatori delle varie tappe itineranti della mostra e delle stesse vittime di violenza che hanno voluto lasciare un segno delle loro toccanti testimonianze. In apertura della seduta del Consiglio è stato inoltre osservato un minuto di silenzio in memoria delle donne vittime di violenza.

La campagna di Sos Donna è finalizzata a smascherare le bugie degli uomini maltrattanti (“Saprò controllare la mia gelosia…”, “Prometto, smetterò di seguirti”, “Ti ho fatto paura? Non volevo…”) opponendo alle loro false promesse la realtà dei dati. Il 64% delle donne che subisce violenza non ne parla; nel 63% dei casi lo stupro viene commesso dal proprio partner e soltanto il 5% delle vittime fa denuncia in tribunale.

La mostra, che sarà ospitata fino al 3 dicembre negli spazi dell’Urp del Consiglio regionale, in via Arsenale 14/G, ha inoltre l’obiettivo di fornire indicazioni pratiche per un aiuto immediato alle vittime abusate o minacciate, attraverso i numeri 112, 1522 e il sito web sos-donna.it, e intende far conoscere il Programma Umano per il recupero degli uomini maltrattanti.

“Le notizie di violenza, molestie e discriminazioni di genere sono allarmanti e richiedono un intervento urgente a diversi livelli”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, prima dell’inizio dei lavori consiliari. “Da gennaio a ottobre 2023 sono stati 131 gli arresti per violenza di genere effettuati dalla Polizia di Stato solo nella provincia di Torino, 19 casi di violenza sessuale, 71 casi di maltrattamenti in famiglia, 41 casi di stalking. È necessario un coinvolgimento attivo sia a livello individuale sia familiare per creare le basi di una società più consapevole e rispettosa. In questo contesto, le istituzioni devono svolgere un ruolo più ampio, non possono più limitarsi a inasprire le pene o condannare fatti di cronaca. È essenziale adottare strategie preventive, come programmi educativi che promuovano la consapevolezza di genere e il rispetto fin dalle prime fasi della formazione”.

“Assistiamo a una strage che non dà tregua, e che ormai vede coinvolti anche i giovanissimi”, ha commentato Ornella Toselli, presidente della Consulta femminile. “Siamo tutti ancora sotto shock per la morte di Giulia, 22 anni, un futuro reciso con ferocia. E poiché il massacro delle donne non cessa, né viene contenuto dobbiamo tutti – istituzioni, legislatori, magistratura, forze dell’ordine, famiglie ed educatori – prenderci un momento per riflettere su che cosa non funziona nella prevenzione di questo orribile crimine. Solo quando i risultati saranno quelli di una importante diminuzione dei femminicidi si potrà dire di aver imboccato la strada giusta. Una strada che passa dalle scuole alle famiglie, dalle aule del Parlamento ai Tribunali, dalle caserme fino ai mass media. Siamo tutti chiamati all’impegno in quella che è davvero un’emergenza ai danni delle donne”.

Queste le altre iniziative sostenute dal Consiglio regionale attraverso la Consulta regionale femminile:

  • Biennale Internazionale di Sugar Art 2023. Dal 23 al 27 novembre 2023 a Torino (inaugurazione il 23 novembre alle 17, via Accademia Albertina 8, orario mostra dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito). “La figura femminile nell’arte contemporanea – lo zucchero diventa arte”, presso l’Accademia Albertina di Belle Arti con l’esposizione di 80 opere di cake design di artisti provenienti da tutto il mondo. Le opere presentate alla Biennale di Sugar Art rappresentano un intrigante connubio tra l’estetica, l’abilità artigiana e la passione per la pasticceria, dimostrando come l’arte possa emergere anche attraverso mezzi insoliti. La mostra, curata da Mary e Nuni Cocciolo e allestita in collaborazione con l’associazione DIVA, va oltre la pura esposizione artistica, trasmettendo emozioni e riflettendo sull’attualità. Proprio in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Biennale ospiterà uno speciale dedicato a sensibilizzare il pubblico su questa importante tematica.
  • Lo spettacolo Storie di Donna – Tributo a Roberta Alloisio a cura dell’associazione Teatro Italiano del Disagio, che si terrà al Teatro Comunale Dino Crocco di Ovada il 25 novembre alle ore 21 con ingresso libero. Sul palco Gian Piero Alloisio, cantautore e drammaturgo, racconta la vita e le opere della sorella Roberta, cantante dialettale e operatrice culturale, prematuramente scomparsa nel marzo 2017, affiancato dall’attrice Carla Peirolero e dal giornalista Andrea Podestà. L’intenzione artistica di Roberta Alloisio è stata quella di proseguire l’opera di Fabrizio De André nel produrre canzoni in dialetto con un’attenzione  specifica ai temi dell’emancipazione femminile e della violenza sulle donne. L’originale produzione discografica di Roberta sarà fatta rivivere con l’aiuto di alcuni artisti che hanno collaborato con lei come l’attore Adolfo Margiotta, il pianista Fabio Vernizzi, il batterista Claudio Andolfi, la cantante e pianista Elisabetta Gagliardi, la voce jazz Susanna Massetti, il pianista Lorenzo Marmorato e le giovani artiste ovadesi Carlotta e Maddalena Lantero.
  • Campagna di sensibilizzazione sulla violenza di genere “Ci metto la faccia 2023 a cura dell’associazione MONDOdiDONNA che si svolgerà dal 25 novembre al 9 dicembre 2023. L’iniziativa coinvolge ogni anno donne e uomini con ruoli diversi per la realizzazione di una campagna fotografica. Quest’anno a “metterci la faccia” sui manifesti esposti in luoghi di grande passaggio, a Cuneo e a Mondovì, saranno 22 rappresentanti delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri), che sono spesso il primo contatto con l’autorità pubblica delle donne che subiscono violenza. L’intenzione è quella di sottolineare come parlare della violenza subita ed entrare in contatto con le istituzioni e i servizi dedicati costituisca una preziosa fonte di aiuto. Il Consiglio regionale promuoverà tale campagna sui social al fine di sensibilizzare i cittadini, in maniera ampia e capillare, su questa importante tematica.

AEROSPACE & DEFENSE MEETINGS, Torino capitale mondiale dell’Aerospazio

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Presentata  la nona edizione di Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia che torna a Torino dal 28 al 30 novembre.

Sono attesi oltre 1.400 partecipanti, 400 espositori, 280 buyer in rappresentanza di colossi mondiali come Airbus, Avio Aero, Boeing, Collins Aerospace, Leonardo, Lockheed Martin, Mitsubishi, TEI e Thales Alenia Space

che prenderanno parte a un’agenda di oltre 9.000 b2b. Il 30 novembre per la prima volta è in programma il Lunar Economy Summit per approfondire le sfide del comparto nei prossimi 50 anni.

Cresce il settore aerospaziale in Piemonte: sono oltre 450 le PMI che completano la filiera guidata dai grandi player internazionali presenti sul territorio, più di 35.000 addetti e un fatturato che supera 8 miliardi di euro.

Torino – Sostenibilità e green aviation, cybersecurity, economia lunare, advanced & urban air mobility, Industria 5.0 e Intelligenza artificiale: sono questi i temi al centro della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings, l’unica business convention internazionale per il settore aerospaziale organizzata in Italia che torna a Torino dal 28 al 30 novembre all’Oval Lingotto.

L’evento è stato illustrato in Camera di commercio di Torino alla presenza di Dario Gallina, Presidente dell’ente camerale torinese, Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione Regione Piemonte, Dario Peirone, Presidente Ceipiemonte, Stéphan Castet, CEO Abe BCI Aerospace, e con la testimonianza dei rappresentanti dei player del comparto in Piemonte: Cristiano Montrucchio, Senior Vice President Engineering Leonardo Divisione Velivoli, Walter Cugno, Vice Presidente Exploration and Space Domain Thales Alenia Space, Pierfederico Scarpa, Vice Presidente Strategy Marketing & Sales Avio Aero e Vincenzo Giorgio CEO Altec Spa.

Per tre giorni il Piemonte sarà il punto di incontro della comunità internazionale dell’industria aerospaziale mondiale: multinazionali, PMI, startup si incontreranno nel capoluogo piemontese per cogliere opportunità di collaborazione e confrontarsi sulle ultime tecnologie del settore.

L’evento, voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino, è organizzato dalla società internazionale specializzata in business convention abe-BCI Aerospace, in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia.

Questa edizione si annuncia la più grande di sempre. Da oltre 30 Paesi sono in arrivo 400 espositori – tra cui 25 start up – e grandi player internazionali. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, saranno a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative più di 280 buyer in rappresentanza di differenti divisioni di: Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine Industries. Saranno presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: il Piemonte  la regione italiana più rappresentata con 75 imprese e 11 startup – la Lombardia, la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Puglia e il Veneto.

Alla cerimonia di apertura parteciperanno il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Assessore per l’internazionalizzazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca, il Presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, il Presidente di Ceipiemonte Dario Peirone, il CEO di abe-BCI Aerospace Stéphane Castet. Sono, inoltre, previsti gli interventi della Vice Segretaria Generale della Difesa Luisa Riccardi, del Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay, della Presidente del Distretto Aerospaziale Piemontese Fulvia Quagliotti e, in conclusione della sessione istituzionale, in collegamento, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

Dalla prima edizione nel 2008, Aerospace & Defense Meetings ha radunato nel capoluogo piemontese oltre 6.700 professionisti e registrato 54mila b2b e ha offerto un programma di workshop tematici e conferenze plenarie internazionali su aerospazio e difesa, che anche in questa edizione sarà ricco di appuntamenti.

La conferenza inaugurale, il pomeriggio del 28 novembre si focalizzerà su due tematiche chiave: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. Si confronteranno i vertici di Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Collins Aerospace, Altec, Punch Group, Aernnova, Aciturri. In questa occasione, la Regione Piemonte sottoscriverà un Memorandum of Cooperation (MoC) con la Clean Aviation Joint Undertaking (CAJU), un Protocollo di Collaborazione finalizzato a contribuire agli obiettivi del programma Clean Aviation legato al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero. Le conclusioni della conferenza inaugurale saranno tratte dall’Assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano. Il 29 novembre sarà invece focalizzato su Cybersecurity, Intelligenza Artificiale e Industria 5.0 e su come queste tecnologie dirompenti stiano influenzando i comparti e difesa. Altro focus della giornata sarà la Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione è in programma a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Il 30 novembre si svolgerà per la prima volta il Lunar Economy Summit: sarà questa l’occasione per approfondire le sfide del comparto nei prossimi 50 anni. La giornata, interamente dedicata all’economia lunare, vedrà i maggiori player globali – tra cui ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin – confrontarsi sul ritorno sulla Luna, i nuovi orizzonti, le sfide dell’esplorazione lunare e le previsioni commerciali.

Il programma completo è disponibile all’indirizzo: www.aerospacemeetings.com


L’ecosistema piemontese dell’aerospazio

In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, dove tradizione, innovazione e competenze sono a disposizione dei principali attori internazionali grazie a una filiera completa caratterizzata da know-how, capacità tecniche, manifattura di alto livello. Il Piemonte offre un ecosistema unico ed è un hub strategico caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica. Grandi player – Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Collins Aerospace, Altec – e un nucleo di oltre 450 PMI, un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e oltre 35.000 addetti: questi gli ultimi rilevamenti dell’analisi sul settore aerospazio in Piemonte condotta da Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese. L’export è diretto soprattutto verso USA (30%), Germania (25%) e UK (17%). La quasi totalità della produzione spaziale dei big player è diretta negli Stati Uniti mentre l’85% della produzione aeronautica va negli Stati Uniti, Europa, Sud-Est asiatico e Medio Oriente (fonte: Distretto Aerospaziale Piemontese).

L’ecosistema dell’aerospazio in Piemonte è completato dalla formazione di Alta Specializzazione Tecnica post-diploma dell’ITS Meccatronica e Aerospazio e dall’apparato accademico dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino. Quest’ultimo accoglie annualmente circa 1.650 studenti solo nel percorso di Laurea di I livello in Ingegneria aerospaziale e quasi 1.100 nel corso di Laurea Magistrale.

A completare il panorama oltre 40 start up attive in campo aerospaziale, gli incubatori 2i3t, I3P, Enne3 e l’ESA Business Incubation Center Turin e gli acceleratori tra cui Takeoff, il programma dedicato a startup che sviluppano soluzioni e servizi nei settori dell’aerospazio: sono questi i cardini dell’innovazione e del futuro tecnologico del settore in Piemonte.

Per quanto riguarda l’aeronautica, il Piemonte ha giocato e gioca un ruolo chiave in molti programmi internazionali tra cui: Boeing 777 and 787 Dreamliner, Airbus A321, 500/600, A320 NEO, A330, A350; Dassault Falcon 2000 and 6x Business Jet, EX, Eurofighter Thyphoon; M346; F-35, F-16; Neuron; GEnx, GE90, GE9x, Catalyst; A400M; T700/CT7; AW149, NH90; AW169, EM 101; AW249; MJR, Learjet45; Global 7000/8000.

In campo spaziale, in Piemonte vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo: è questa la regione da cui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway, progetto promosso da NASA, ESA, JAXA e CSA e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

I lavoratori di Te Connectivity scioperano davanti allo stabilimento

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I lavoratori di Te Connectivity si sono riuniti in presidio davanti allo stabilimento di Collegno dopo l’annuncio della chiusura dell’azienda da parte della società svizzero-statunitense di elettrodomestici dal 2025. Sono stati annunciati  220 licenziamenti su 300 dipendenti. I sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero davanti allo stabilimento per tutti i turni e parlano di “una decisione inaccettabile”  chiedendo l’apertura di tavoli istituzionali. In una nota dell’azienda si legge che il piano di licenziamenti avverrà per fasi, al fine di chiudere le attività di produzione a Collegno nel 2025,  essendo  emersa la necessità di riorganizzare a livello globale le attività produttive della divisione elettrodomestici.

Sanità pubblica, per metà dei torinesi non basta più. Molti si rivolgono al privato

Il 50% dei torinesi secondo l’indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute sostiene che il servizio sanitario pubblico non riesce più a rispondere a tutti i suoi bisogni in fatto di salute

Oltre due su tre (69%) si sono rivolti al privato nell’ultimo anno, un altro 17% pensa di farlo nei prossimi 12 mesi. Ridurre i tempi di attesa (65%) e aumentare il personale sanitario (48%) le misure ritenute più necessarie

Il Servizio sanitario nazionale, storicamente un esempio virtuoso a livello internazionale, si trova oggi di fronte a difficoltà crescenti, al punto che secondo molti torinesi non è più sufficiente a garantire le prestazioni di cui avrebbero bisogno. Lo rivela l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute[1], che insieme a Nomisma ha sondato le opinioni degli abitanti del capoluogo piemontese sullo stato della sanità pubblica.

Alla domanda se il servizio sanitario pubblico sia oggi in grado di coprire tutti i propri bisogni sanitari, metà dei torinesi (50%) risponde negativamente, a fronte di un 40% che mostra qualche incertezza (“Più sì che no”) e di appena un 10% per cui la sanità pubblica, da sola, è ancora sufficiente. A conferma di ciò, sotto la Mole oltre due intervistati su tre (69%) dicono di essersi rivolti alla sanità privata nell’ultimo anno, a cui è pronto ad aggiungersi un altro 17% che pensa di farlo nei prossimi 12 mesi.

I problemi riscontrati nel servizio pubblico sono quelli di cui già molto si discute: su tutti, i tempi di attesa eccessivi, di cui si lamenta il 79% dei torinesi che ritengono il SSN non più sufficiente. Più bassa, al 48%, la percentuale di chi giudica inadeguata la qualità di prestazioni e servizi: seppur di poco, dunque, la maggioranza ritiene ancora buono lo standard offerto dalla sanità pubblica, nonostante le difficoltà in cui si trova.

Passando agli ambiti da migliorare, non ci sono grosse sorprese: perché il servizio sanitario pubblico torni ad essere adeguato ai loro bisogni, i torinesi vorrebbero innanzitutto che si riducessero i tempi di attesa (65%) e aumentasse il personale sanitario (48%). Circa un terzo, inoltre, desidererebbe che si svolgessero più campagne di prevenzione (33%) e che il sistema facesse passi avanti nella digitalizzazione (32%).

Queste richieste troveranno risposta? Il campione torinese interrogato da UniSalute non sembra molto fiducioso: per il 60%, infatti, in futuro il servizio pubblico riuscirà a rispondere ai loro bisogni solo parzialmente, e per un 27% addirittura potrebbe non farlo in alcun modo. L’augurio è che questo pessimismo si riveli eccessivo, anche considerando che per un torinese su quattro (25%) la salute propria e dei propri cari risulta essere la principale preoccupazione per il futuro, seconda solo alla non autosufficienza personale o di un familiare (34%).



[1] Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nomisma a febbraio 2023 su di un campione di 1.200 persone stratificato per età (18-75 anni), sesso ed area geografica con sovracampionamento nelle province di Milano, Torino, Padova, Bologna, Napoli

Monumento in ricordo delle Vittime dell’Heysel

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È stato presentato oggi presso la sede dell’Associazione Quelli di… Via Filadelfia, il progetto per la realizzazione del ” Monumento in ricordo delle Vittime dell’Heysel“, promosso insieme all’Associazione familiari Vittime dell’Heysel, e nato in occasione del 39esimo anniversario della tragedia in cui morirono 39 tifosi bianconeri.
Per realizzarlo, su iniziativa dell’assessore regionale Maurizio Marrone, è stato costituito un capitolo ad hoc nel bilancio della Regione Piemonte con uno stanziamento di 100mila euro per “Contributi a favore della Città di Torino per la realizzazione sul proprio territorio e per la manutenzione del Monumento in ricordo delle Vittime dell’Heysel”.
L’iniziativa ha raccolto l’adesione anche da parte delle opposizioni in Consiglio Regionale, che oggi hanno partecipato al lancio del progetto con il consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno e la consigliera regionale e coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato.
“Come Regione Piemonte abbiamo voluto trovare le risorse necessarie per donare finalmente a Torino un omaggio perenne alle Vittime dell’Heysel – dichiara l’assessore regionale Maurizio Marrone -. Nel ricordo dei 39 angeli bianconeri, il 39esimo anniversario è una data che deve essere celebrata con la giusta solennità perché patrimonio di tutta la comunità”.
Ora la “palla” passerà al Comune di Torino.
“Siamo sicuri che il Sindaco Lo Russo, che sappiamo essere sensibile a questo ricordo, saprà farsi parte attiva affinché il monumento venga realizzato in tempo per l’anniversario della tragedia dell’Heysel, il 29 maggio 2024 – dichiarano Beppe Franzo dell’Associazione Quelli di…Via Filadelfia e Fabrizio Landini dell’Associazione familiari Vittime dell’Heysel -. La bozza per la realizzazione del Monumento è già pronta e prevede un cuore in ferro di 5 metri per 4, intagliato con le frasi “Heysel, +39, Per non dimenticare”. Il nostro auspicio è che la scelta del luogo in cui posizionarlo ricada su una piazza centrale della Città, magari vicino ad una stazione ferroviaria”.

L’albero di Natale di piazza San Pietro quest’anno arriva dal Piemonte

E’ PARTITO DA MACRA 


È partito oggi da Macra, nel Cuneese, con un trasporto eccezionale l’albero di Natale che dal 9 dicembre illuminerà piazza San Pietro in Vaticano come dono del piccolo Comune della Val Maira e del Piemonte.

Alla partenza era presente il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme al sindaco di Macra Valerio Carsetti e tanti volontari che hanno contribuito all’operazione.

«Questo viaggio è iniziato otto anni fa, quando il Comune, che voglio ringraziare, ha avanzato la richiesta al Vaticano. E’ la prima volta in assoluto che l’albero di piazza San Pietro viene donato dal Piemonte, ed è un grande onore: saremo il 9 di dicembre in Vaticano per l’udienza con il Papa e per l’accensione dell’abete. Con questo dono, vogliamo dare al mondo un messaggio di pace che arriva da una terra bellissima e un augurio di Buon Natale che ci proietti in un mondo più sereno e meno violento» dichiara il presidente.

L’albero, alto quasi 30 metri, è stato prelevato ieri dai Vigili del Fuoco e dai volontari Aib da un terreno privato e trasportato in volo con l’elicottero sul prato da cui con oggi, con un’operazione durata alcune ore, è stato caricato a bordo di un trasporto eccezionale che viaggerà fino a domani notte con destinazione Roma. Giovedì sarà posizionato in piazza San Pietro in Vaticano, dove sarà addobbato con le luci e con una “tela” di oltre 7 mila stelle alpine essiccate donate da un vivaista locale che daranno l’effetto di una nevicata.

«Voglio chiarire che il Piemonte non taglia alberi a caso. Questo abete, che ha 56 anni, presentava segni di deterioramento, verificati dai Vigili del fuoco, e quindi era destinato all’abbattimento che è stato autorizzato dagli uffici della Forestale in base al Regolamento piemontese che autorizza i tagli solo in virtù di una gestione sostenibile dei boschi», aggiunge il presidente Cirio, che ricorda come, anche dopo l’esposizione in piazza San Pietro l’albero avrà un futuro sostenibile: sarà infatti assegnato a un’associazione che produrrà con il legno giocattoli destinati ai bambini in difficoltà.

Il Consiglio Comunale ha aperto con un minuto di silenzio per le vittime di femminicidio

La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, alla luce dell’uccisione di Giulia Cecchettin e delle altre donne uccise nel corso dell’anno in Italia e di altre 50 vittime di violenza, ha annunciato di aver rivolto un appello, insieme ad altre ed altri 24 presidenti di Consigli comunali, “affinché Parlamento e Governo accelerino l’adozione di misure che siano davvero in grado di agire su una condizione che è di autentico allarme sociale”. Il documento, ha annunciato Grippo, che interpreta una sensibilità trasversale emersa in tutte le assemblee che non conosce colore politico, alla vigilia della Giornata mondiale per il contrasto alla violenza contro le donne, rammenta “che la violenza di genere è una piaga che attraversa le barriere di età, classe sociale e cultura che riguarda tutti noi come individui e società e davanti al quale non si può tacere”. Di qui il richiamo a lavorare insieme per creare una comunità che promuova il rispetto reciproco, l’uguaglianza e la solidarietà. Le presidenti e i presidenti dei Consigli Comunali delle principali città italiane, ha concluso Grippo, chiedono al Parlamento di agire presto e ribadiscono l’impegno forte delle amministrazioni locali, compresi i Consigli comunali, affinché ogni comunità diventi un luogo sicuro per le donne dove possano vivere libere dalla paura, e dove ognuna indistintamente possa godere appieno della propria vita.

Al via la sesta edizione del Turin Islamic Economic Forum

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Turin Islamic Economic Forum (TIEF) VI Edizione 21-22-23 Novembre 2023

Al via la sesta edizione del Turin Islamic Economic Forum (TIEF) in programma in modalità on line dal 21 al 23 novembre 2023 collegandosi al link https://www.tief.it/video-tief- 2023/?lang=en
Il Forum – organizzato dalla Città di Torino, dalla Camera di Commercio di Torino, dall’Università di Torino e da ASSAIF/Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria, con il supporto di Turismo Torino e Provincia – ha come obiettivo di favorire l’integrazione sociale e l’innovazione finanziaria attraverso l’approfondimento della conoscenza delle regole e delle opportunità offerte dalla finanza islamica. Il Forum intende, inoltre, generare occasioni di scambio di buone pratiche creando, al contempo, condizioni utili ad attrarre investimenti sul territorio piemontese da parte di quei paesi in cui questa finanza gioca un ruolo importante per lo sviluppo economico e occupazionale.
Nei primi due giorni sono previste sei sessioni con approfondimenti e dibattiti, nonché l’intervento di 23 relatori tra amministratori pubblici, docenti universitari, imprenditori, esperti di finanza islamica ed etica. La terza giornata sarà dedicata integralmente al dibattito accademico internazionale e alla presentazione e discussione, in nove sessioni parallele, di 35 “papers” di oltre 60 ricercatori universitari italiani e internazionali includendo oltre 23 nazioni.
TIEF 2023, che ha ottenuto oggi il patrocinio dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA) e Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale (SIDREA) ed ha come partner scientifico l’European Journal of Islamic Finance, è l’ultimo di altre cinque edizioni organizzate nel 2014, 2015, 2017, 2019 e 2021 che hanno favorito incontri e networking con imprese e istituzioni delle principali città del Medio Oriente. In particolare, gli eventi hanno permesso alle imprese locali di stringere accordi industriali e di fornitura con aziende di quei territori e, alle istituzioni pubbliche e ai centri di ricerca italiani, di interloquire con i più importanti attori della finanza e dell’economia islamica a livello mondiale.
Alcune tematiche che saranno affrontate nel TIEF 2023 sono:
• l’uso innovativo del fintech islamico per l’inclusione finanziaria;
• le sinergie tra l’uso degli strumenti di finanza sociale islamica e gli strumenti della
finanza sociale d’impatto per lo sviluppo delle comunità locali;
• il ruolo dello sport, della medicina e del turismo halal per attirare investimenti e, allo
stesso tempo, promuovere una migliore integrazione delle comunità musulmane;

• l’utilizzo dell’enorme e misconosciuto patrimonio culturale islamico italiano per promuovere l’immagine dell’Italia nei paesi del Golfo;
• il contributo dell’intelligenza artificiale per la creazione di società più inclusive;
• il contributo della finanza islamica al Next-Generation EU per attrarre nuovi capitali che
possano essere investiti in risorse e partnership strategiche