Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino sottolinea ” l’assoluta mancanza di rispetto istituzionale con la quale questo governo lavora: procede per filiere di appartenenza politica oppure cercando di rapportarsi direttamente con una parte delle piazza e ignora quelle che sono le regole minime di una democrazia partecipata e liberale, e cioè che ci sono istituzioni che rappresentano i cittadini”. Il governatore lo ha detto a margine della firma sull’intesa per le opere compensative della Torino-Lione. “S ono sei mesi che i cittadini aspettano risposte sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, senza ricevere alcun tipo di risposta”.
Al processo in corte di Assise d’Appello a Torino la Procura Generale ha chiesto di non condannare Antonino Cangialosi per l’omicidio di Matilda, la piccola di 23 mesi che morì nel 2005 a Roasio nel Vercellese. Assolta nel 2012 in via definitiva la mamma della bimba, Elena Romani che allora era la compagna di Cangialosi. Non ci sono dunque colpevoli per la morte della piccola. “Il fatto che non si possa
arrivare a un giudizio di colpevolezza è una sconfitta per tutti noi che ci siamo occupati del caso e una sconfitta del sistema giustizia. Ma condannare una persona sulla base delle risultanze dei vari processi non si può”, è il commento del procuratore generale Marcello Tatangelo.
Dopo la mobilitazione Sì-Tav qualcosa si muove. L’appuntamento è fissato per il 5 dicembre, quando rappresentanti delle imprese, sindacati, mondo della cooperazione e delle categorie produttive torinesi incontreranno a Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il Vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, con il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Le realtà produttive hanno dichiarato apprezzamento per la disponibilità del governo, ribadendo la necessità di un confronto sereno sui temi della Tav e dello sviluppo di Torino e del Piemonte.
La coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, Iveta Radicova ritiene che lo stop alla Tav sia “il peggior scenario che si possa immaginare”, con un costo elevatissimo che non sarebbe coperto dai fondi europei. Vero, a suo parere, che la Torino-Lione è un’opera costosa, ma produrrà “benefici molto alti”. Lo ha detto alla visita al cantiere francese dell’opera , annunciando che il finanziamento europeo per la tratta internazionale passerà dall’attuale 40% al 50%”. “Ci sono state sette analisi costi-benefici – ha aggiunto – ne possiamo aspettare anche un’ottava”.
Ieri e oggi, martedì 20 e mercoledì 21 novembre, gli Agenti del Reparto Minoranze Etniche con l’ausilio degli Agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale hanno provveduto all’abbattimento dei rifugi di fortuna e a rimuovere le roulotte nell’insediamento non autorizzato del Campo nomadi di via Germagnano. Tutto è avvenuto nella più ordinata modalità, senza particolare opposizione dei nomadi presenti. Durante l’operazione sono stati denunciati 4 cittadini di nazionalità slava per violazione dei sigilli e occupazione del suolo. L’operazione è ancora in corso e porterà alla geolocalizzazione delle porzioni di territorio poste sotto sequestro.Il sequestro di aree all’interno dei campi abusivi di via Germagnano è cominciato giovedì 15 novembre. Nelle aree denominate “Amiat”, “Ponte”, “Slavi” c’erano 28 rifugi di fortuna e roulotte abbandonate, sempre utilizzate come abitazione.
(foto archivio)
A proposito di fascia tricolore
Il vice sindaco di Torino Guido Montanari, guru della decrescita felice, parteciperà alla manifestazione no-tav dell’8 dicembre indossando la fascia tricolore. Una scelta sbagliata che rivela poco senso delle istituzioni perché il vicesindaco , facente le funzioni del sindaco , quando indossa la fascia tricolore, rappresenta tutta la Città, non solo la maggioranza. Montanari è in buona compagnia perché molti sindaci valsusini indossano la fascia per manifestare contro l’alta velocità ferroviaria, ormai da anni. A mio modo di vedere un abuso che andrebbe sanzionato. Forse questi sindaci dovrebbero rileggere le norme che regolano l’uso della fascia che riguarda esclusivamente le occasioni ufficiali, istituzionali. In una parola , le iniziative promosse dal Comune o altre manifestazioni di carattere istituzionale a cui partecipano in rappresentanza della loro città. Una circolare del Ministero degli interni ai prefetti richiama il dovere di indossarla “con consapevolezza e decoro” il che toccherebbe anche l’abito indossato da chi porta la fascia. Certi abbigliamenti casual non appaiono infatti consoni. Chi ricopre una carica pubblica , dice l’articolo 54 della Costituzione , deve ispirarsi a “disciplina e onore”. È in quel contesto che va considerato anche l’uso della fascia che ,dopo la infausta riforma del titolo V della Costituzione, consente di aggiungere al simbolo della Repubblica, quello del Comune. Ma i sindaci non devono mai dimenticare la loro funzione di capi dell’amministrazione e di ufficiali di governo. Quest’ultima funzione e’ caduta nel dimenticatoio.
Quella sciarpa rappresenta l’unità giuridica dello Stato. Aver sottratto i sindaci al giuramento prestato davanti al prefetto, che ha rappresentato un’affermazione delle autonomie locali, ha forse fatto perdere di vista che il Sindaco deve saper esercitare una funzione pubblica senza appiattirsi nel settarismo di parte e nel localismo tanto amato dai leghisti. Altrimenti quella fascia tricolore possiamo utilizzarla anche per avvolgere gli asparagi di Santena, durante la fiera, spesso cinti da un nastro tricolore. In cinque anni di mandato solo due volte ho indossato la fascia: il matrimonio di un amico che sposò la donna sbagliata e ricordò quel giorno con fastidio fino a che non riuscì a divorziare. Un’altra volta, quando andai ad una manifestazione del IV novembre che allora non veniva di norma celebrato perché considerato festa della Vittoria e quindi da rifiutare in quanto militarista e nazionalista. Ma allora, anche negli anni terribili del nascente terrorismo e della contestazione violenta, i sindaci, anche quelli comunisti, avevano il senso delle istituzioni barcollanti che oggi mi pare ci sia molto meno.
La sindaca Appendino ha presentato il tracciato di 26 km e mezzo, per un totale di 33 fermate tra le stazioni di Anselmetti e Rebaudengo, della linea 2 della metropolitana di Torino. E’ stato ritenuto il migliore tra i sette analizzati da Systra, il gruppo incaricato della progettazione preliminare. Sono previsti prolungamenti a Sud Ovest fino a Orbassano e a Nord Est a San Mauro, con una deviazione in
via Bologna. La prima cittadina ha detto che “la linea 2 è una priorità e si procede affinché l’opera possa essere finanziabile già a settembre 2019. E’ un tassello importante per la riqualificazione di una parte della città”.
(foto: il Torinese)
Nell’ambito di una inchiesta della Procura di Torino relativa a presunte raccomandazioni e agevolazioni nei concorsi dei dirigenti sanitari sono in corso diverse perquisizioni. Gli accertamenti interessano docenti universitari e ricercatori di Medicina dell’Università di Torino e della Città della Salute e dell’azienda ospedaliera San Luigi Gonzaga di Orbassano. Sono 25 gli indagati, ai quali sono contestati i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso ideologico e turbata libertà degli incanti. L’indagine ha preso il via da accertamenti su sospette certificazioni mediche relative a un funzionario pubblico coinvolto in altro procedimento penale. La diagnosi specialistica gli attribuiva la pensione d’invalidità, in seguito revocata dopo una visita medica straordinaria dell’Inps. Poi le indagini si sono allargate a psicologi e dirigenti della sanità.
Il vice sindaco nella piazza no-Tav
La capogruppo M5S a Palazzo Civico, Valentina Sganga, ha spiegato che il movimento parteciperà alla manifestazione no-Tav dell’8 dicembre senza bandiere, con consiglieri e assessori. Presente anche il vicesindaco Montanari con fascia tricolore, su delega della sindaca Appendino. La Città di Torino non sarà invece rappresentata dai simboli ufficiali: stemma, gonfalone e bandiera”. In un primo tempo, dopo le dichiarazioni del consigliere grillino Carretto, secondo il quale la sindaca sarebbe stata in piazza con i simboli della Città, aveva suscitato polemica da parte delle opposizioni in Sala Rossa.
Neve in arrivo, forse anche in collina
Fiocchi di neve in arrivo dai 400 metri sul Piemonte, possibili anche sulla collina torinese. A Torino prosegue la pioggia, ma ancora per poco: la perturbazione di questi giorni lascerà spazio al sereno ma anche alle prime gelate notturne. Le piogge in pianura e la neve in montagna saranno protagoniste il prossimo weekend, poi nuova fase soleggiata e stabile, con temperature nella norma stagionale.