S
ulle grandi opere il clima non è mai sereno. Proteste e scontri in Val di Susa per la Tav e ad Alessandria per il Terzo Valico. E c’è una richiesta da parte dei governatori di Piemonte, Lombardia e Liguria: “Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio convochi quanto prima un tavolo con tutte le Istituzioni coinvolte nella realizzazione del Terzo Valico, lo stesso General Contractor e Anac per garantire che quest’opera strategica non subisca alcun ritardo e che i cantieri possano proseguire in sicurezza e nel rispetto della legalità”. Giovanni Toti, Roberto Maroni e Sergio Chiamparino hanno formulato questa richiesta alla luce dell’inchiesta Grandi Opere.”Dalle indiscrezioni di stampa – spiegano i governatori in una nota congiunta – emergono conversazioni squallide tra i soggetti coinvolti nell’inchiesta, che mettono in atto azioni a tutto danno dei soggetti pubblici. Al danno non deve, però, aggiungersi
anche la beffa del blocco dei lavori di un’opera così importante non solo per il nostro territorio ma per tutto il Paese e per l’Europa”.
Intanto in Valle di Susa, nei pressi del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, un centinaio di manifestanti, compresi alcuni esponenti del centro sociale Askatasuna, hanno dato vita ad una passeggiata notturna lungo i sentieri, con la classica ‘battitura’ delle reti con pietre e bastoni e petardi lanciati verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni.
Invece, ad Alessandria, ci sono state tensioni tra No Terzo Valico e le forze dell’ordine. Qualche decina di manifestanti ha bloccato l’ingresso allo Sport Village, dove si svolge un incontro con la cittadinanza sui 60 milioni di euro di finanziamenti legati al Terzo Valico.
Che fare per le periferie? Nella sala Congregazioni di Palazzo Civico, la Sindaca Chiara Appendino ha incontrato i Presidenti delle 8 Circoscrizioni per affrontare un percorso di collaborazione denominato “Azione 45”
e gli enti operanti in città. “La ‘quarantacinquesima azione’, argomento principale dell’incontro – spiegano a Palazzo Civico – prevede l’individuazione da parte delle Circoscrizioni di uno o più luoghi dai quali partire per innescare nuovi processi di rigenerazione urbana: quartieri che hanno la necessità di lavori di riqualificazione sia materiale – spazi pubblici come aree libere, aree verdi, altre aree pubbliche – sia socio-culturale – dove individuare ipotesi di lavoro sulle iniziative da intraprendere come animazione, inclusione sociale, attrazione di attività economiche, innovazione -, e in
entrambi i casi nella quali siano riconoscibili le opportunità per configurarsi come generatori di qualità urbana. A differenza di quanto richiesto per la predisposizione del dossier di candidatura per il programma di finanziamento promosso dal Governo, non si tratta di scegliere progetti di lavori rapidamente cantierabili o azioni immediatamente attivabili, ma di indicare e attivare possibili processi di rigenerazione urbana di medio e lungo periodo a partire da una rete di luoghi, soggetti e idee-progetto. Per l’individuazione dei luoghi si è chiesto alle Circoscrizioni di presentare un elenco delle possibilità, tra le quali, dopo un ragionamento più complessivo, si potrà scegliere. Le proposte dovranno essere scritte in una scheda di rilevazione consegnata ai Presidenti e da restituire nella prima metà del mese di novembre.
L’ex governatore della Regione Piemonte, il leghista Roberto Cota, è stato assolto nel processo per la cosiddetta Rimborsopoli