POLITICA- Pagina 534

Alle elezioni con il "Piemonte nel Cuore"

“Vogliamo essere vicini alla gente con una politica fatta di gesti semplici e buon senso e lontano dal clamore, dando una casa a chi ha una sensibilità civica e non si sente rappresentato dai partiti politici”
Con queste parole Giorgio Rondano, sindaco di Camino (in Provincia di Alessandria) ha presentato l’associazione ‘Piemonte nel Cuore’, di cui è il presidente, che è stata presentato sabato 2 febbraio all’hotel Golden di Torino e che darà presto vita alla omonima lista civica del Piemonte. Come ha evidenziato subito dopo il consigliere regionale e capogruppo del Movimento nazionale per la sovranità, Gian Luca Vignale, uno dei principali animatori dell’iniziativa, associazione e lista nascono con un intento ben preciso: “cercare di rappresentare, di dare voce a Piemonte dimenticato, delle periferie, dei piccolissimi, piccoli e medi comuni, della pianura, della collina, della montagna, al Piemonte dell’industria, delle professioni, dell’artigianato, dell’agricoltura, del mondo del lavoro, dando anche uno sbocco naturale alle migliaia di liste civiche”. Sono, infatti, moltissimi i comuni, dove a governare sono appunto le liste civiche che non hanno una rappresentanza naturale a Palazzo Lascaris e per le quali si dovrà lavorare con “competenza, buon senso e pragmatismo”. Accanto a Rondano e Vignale a presentare ‘Piemonte nel cuore – che, ha detto Vignale, “non è stata una scelta casuale ma il frutto di uno studio attento che vede nel simbolo al centro proprio il Piemonte – c’erano l’imprenditore agricolo Roberto Barbero, il sindaco di Settimo Rottaro e segretario del Collegio dei Geometri di Torino, Massimo Ottogalli, il sindaco di Lanzo Torinese, Ernestina Assalto, Franco Cominetto, sindaco di Burolo e referente regionale dell’Associazione nazionale dei piccoli comuni, il coordinatore reginale del Nursind, Francesco Coppolella che ha criticato duramente le scelte della giunta Chiamparino in materia di sanità. La nuova formazione vede, dunque, un appoggio di diversi sindaci ed esponenti di amministrazioni comunali: Alpette, Lozzolo, Cafasse, Pessinetto, Oglianico, Quagliuzzo soltanto per citarne alcune. La formazione ‘correrà’ alle prossime elezioni per il centro-destra ma è sua obiettivo, in particolare, arrivare ad essere punto di riferimento per le numerose liste civiche del territorio, troppo spesso dimenticate dalla politica torinese. Tra presenti c’erano anche il coordinatore regionale dell’Mns, Marco Botta e il consigliere comunale di Alessandria della Lega, Pier Paolo Guazzotti che ha portato un saluto. Il presidente del Movimento Progetto Piemonte (e consigliere comunale di Villamiroglio) Massimo Iaretti (nella foto quadrata), dal canto suo, ha ricordato l’importanza di una forza che rappresenti le istanze dell’autonomia “dal momento che altre regioni si sono ormai mosse e stanno discutendo con il governo centrale, mentre con l’attuale esecutivo il Piemonte è rimasto al palo”. Iaretti ha, poi, sottolineato la necessità che la cultura identitaria non vada perduta. L’associazione verrà adesso presentata con una serie di iniziative nelle singole province, la prima della quali è venerdì 8 febbraio, alle ore 17.30, ad Alessandria al ristorante ‘Alli buoi rossi”.

red. To

Il Balon di tutti e per tutti: Sinistra italiana promuove la petizione

Insieme alla consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio, Sinistra Italiana ha lanciato su change.org la petizione “ Il Balon di tutti e per tutti” per muovere alla Sindaca Chiara Appendino una richiesta ben precisa: «Non obbligate gli ambulanti del suk a trasferirsi in via Carcano, perché fanno parte della tradizione di Borgo Dora esattamente come il mercato del Balon. Non si governa una situazione complessa col pugno di ferro, nemmeno quando si gode di una maggioranza istituzionale, perché si può vincere in aula e perdere nella società». 

Questa storia, a cavallo di due secoli, non è proprietà di nessuno, perché è parte di tutti, di chi c’era e di chi c’è oggi. Tuttavia oggi il Balon, anziché restare storia comune, è conteso come un copyright, il luogo di incroci è rivendicato da perimetri e sbarramenti, l’economia informale è rappresentata come illegalità o come qualcosa di poco dignitoso. Eppure le persone continuano ad andarci, l’esistenza di una clientela (quindi di una utilità del libero scambio) non può essere negata e gli espositori sanno che canale Molassi e via Carcano non sono la stessa cosa: lo spirito dei luoghi non è lo stesso, le famiglie non sono le stesse, non è uguale ciò che si trova nei dintorni, dai negozi di antiquario alla ristorazione.  

Tra i primi firmatari della petizione, oltre al Segretario regionale Marco Grimaldi, gli ex assessori Ilda CurtiMarta Levi e Paolo Hutter, i consiglieri comunali Francesco Tresso e Chiara Foglietta, l’ex deputata Chiara AcciariniSilvja Manzi (Radicali Italiani), Edi Lazzi (FIOM Torino) per il mondo politico. Ma anche la società civile si sta muovendo: ci hanno “messo la faccia” l’attrice comica e torinese doc Luciana Littizzetto, il cantante Samuel Romano, la direttrice dell’istituto Gramsci Dunia Donatella Astrologo, i registiGianluca e Massimiliano De Serio, gli scrittori Marco Magnone e Hamid Ziarati, i professori Ugo Mattei e Francesco Pallante, il presidente della Fondazione Benvenuti in Italia Davide Mattiello, professionisti come Maurizio CilliGiuseppe Piras e Fabrizio Vespa e moltissimi residenti di Porta Palazzo.

Qui la petizione: http://chng.it/yzXswr8v

La tattica del tirare a campare diventa strategia

Da piccolo frequentavo anche le scuole di partito. Quelle che si svolgevano in sezione erano un po’ noiose. Ma ci toccava . Sicuramente quando si andava a Faggeto Lario era un’altra cosa. Dopo Como, in una villa di proprietà del partito, il PCI,  con aule refettorio e persino sala giochi e piccola spiaggetta dove prendere bagni di sole e d’acqua. Dopo aver fatto il proprio dovere… Ovviamente cioè dopo aver studiato e ci interrogavano pure . Pensate un po’, anche i relativi approfondimenti serali. E nelle occasioni speciali si trovava l’amore. Studio e vacanze insieme a fugaci ma appaganti amori. Chi parlava di indottrinamento chi di formazione. Si leggeva, si parlava e se volete ci si annoiava anche. Sono cose che sarebbero ritornate. Come al liceo, dove non mi entrava fisica o mate che anni dopo mi sarebbe stata utile e solo dopo l’avrei capito. Mi rendo conto che il sapere e la conoscenza tanto di moda non sono ultimamente.  In quegli anni mi spiegavano la diversità tra tattica e strategia. La tattica era fatta di  atti di carattere particolare per realizzare un insieme che veniva chiamato strategia. I singoli atti  potevano non essere coerenti tra loro. Strategia per raggiungere degli obbiettivi. Nessuna dissertazione filosofica, solo una questione di metodo. E del resto, si sa, più un metodo è coerente più è efficace. Ora (ammetto) non mi raccapezzo più. Avrò categorie interpretative obsolete. Ma non capisco proprio. Partiamo da Salvini e dalla Tav. Ha una sua personale commissione che gli ha relazionato. Costa di più non farla che farla. Dunque? La commissione di Toninelli è una colossale presa in giro. Salvini come si sa è vicepresidente del Consiglio di un governo che ha costituito una commissione considerata inutile e dunque dannosa.
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Ma mi sa che attualmente è più importante apparire che risolvere. Poi con il gioco delle tre carte il Matteo Salvini è un campione se non il campione assoluto  del mondo. Così sull’autorizzazione a procedere. Prima mi processino pure non ho paura. Poi: ma non esiste proprio. Ora se tutto va bene ci vorranno due mesi per decidere ed intanto si avvicinano le elezioni. Ossequiosi i pentastellati partono dicendo prima si e poi autodenunciandosi come governo virano verso il no. Coerenza docet. Ed aggiungo: la classe non è acqua. Il Matteo gli ha fatto presente che se votavano no saltava il governo. E loro “mai e poi mai che perdiamo il posto faticosamente guadagnato”. E neanche poi molto all orizzonte Laura Castelli, la sottosegretaria che dovrebbe rappresentare noi torinesi. Dopo innumerevoli sforzi è riuscita ha raggiungere Appendino e Raggi. Finalmente anche lei ha il suo rinvio a giudizio. Si va a vedere il perché. Squallido ed indicativo che altre venti persone siano con lei indagate. Si fanno illazioni su che tipo di rapporto sia esistito tra una giovane candidata del Pd e Piero Fassino. I commenti sono disgustosamente eloquenti . Io in questo caso non sono garantista: li considero colpevoli. Ma (almeno in questo caso) non è colpa di Matteo Renzi. 
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E forse, dico forse, qualche responsabilità ce l’ha un certo Beppe Grillo di professione comico. Oramai superato se le trasmissioni a lui dedicate fanno flop. E il solerte Freccero ha già individuato il colpevole: Fabio Fazio.  Che c entra? Francamente mi sfugge, ma almeno la faccia di Freccero è salva. Ammesso che una faccia l’abbia. Lui prima craxiano, poi alla Corte di Silvio Berlusconi.  Ora nella Corte del Beppe. Ma tra i cortigiani manca il Principe di machiavelliana memoria. Diciamocelo, manca il governo del Paese.  Precisamente manca un tentativo di governo. Hanno un sola stella polare: tirare a campare. Così i dati Istat del passato  registravano che la crescita era prodotta da un governo truffaldino ed ora? Il governo subisce la recessione. Bene,  può sembrare incredibile ma simile castroneria e stata detta da  Luigi di Maio Vice presidente del consiglio che cinque giorni fa annunciava il nuovo Boom economico. Senza pudore. Sono sicuramente curioso di come verranno studiati questi anni di totale approssimazione. Anzi sono sicuro che già qualcuno sta studiando e soprattutto classificando le varie affermazioni fatte. Affermazioni neppure pensate ma immediatamente pubblicate su Facebook ecc. Sulla questione  Tav poi Toninelli vieta al Presidente Ponti di relazionare alla commissione trasporti.  Hanno paura e sono nel marasma più totale. Matteo Salvini a Chiomonte pro Tav. Loro sono nel caos e noi ne paghiamo le conseguenze. Più che io ad essere inadeguato sono loro. E tutto questo anche perché  sono andati dietro ad un Comico come Grillo, sul viale del tramonto. Ed anche qui siamo noi che ne pariamo le conseguenze. Mi rendo conto che in verità ho capito ma non accetto. Qualcosa si deve fare per far si che non nuocciano ancora a noi italiani, a noi torinesi.
Patrizio Tosetto

Lega: nel weekend 110 gazebo aperti

Nel week end 110 gazebo aperti in tutto il Piemonte per esprimere concreta solidarietà al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, accusato di sequestro aggravato per il caso dei 177 richiedenti asilo della nave Diciotti 



“La Giunta delle elezioni e immunità del Senato della Repubblica – sottolinea l’on. Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e segretario della Lega in Piemonte – sta esaminando il caso in questi giorni, e siamo fiduciosi che sia la Giunta stessa, sia poi eventualmente il Senato prendano atto del fatto che Matteo Salvini ha semplicemente esercitato nel ‘caso Diciotti’ le proprie prerogative di Ministro, peraltro con il pieno appoggio di tutto l’Esecutivo. Ma il popolo della Lega, di fronte ad un simile attacco politico, non può che muoversi compatto, e far sentire in maniera forte e chiara l’appoggio al proprio Segretario. Siamo certi che, nonostante il maltempo che in questo fine settimana caratterizza tutto il Piemonte, la nostra Regione saprà mobilitarsi in massa per difendere l’esercizio della democrazia. Tra l’altro è logico attendersi che a difendere l’operato del Ministro in questo caso non siano solo i nostri militanti, ma appunto tutti coloro a cui sta a cuore l’autonomia del Governo, e le sue prerogative, che derivano da libere elezioni”.  La raccolta firme promossa in queste ore dalla Lega in tutta Italia riporta quanto segue “i sottoscritti intendono esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno alle politiche del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che rischia da 3 a 15 anni di carcere per aver fatto il proprio dovere difendendo i confini italiani”.  L’elenco completo dei gazebo, con date e orari, è consultabile sul sito www.salvininonmollare.it 

Verso la lista civica del Piemonte

Viene presentata sabato 2 febbraio, alle ore 11, all’Hotel Golden, via dell’Arcivescovado 18 a Torino la nuova associazione civica che darà vita ad una lista civica per rappresentare il Piemonte alle prossime elezioni regionali. L’incontro fa seguito a precedenti momenti di confronto che sono serviti a delineare quella che sarà la linea di azione dell’associazione e della lista. Interverranno il consigliere regionale Gian Luca Vignale, sindaci, amministratori locali ed esponenti di vari settori della società piemontese, dalle libere professioni, al mondo del lavoro, della sanità, dell’impresa, dell’associazionismo e dell’autonomia.
Massimo Iaretti

(FDI): “SALVINI NON CONTESTATORE DI OPERA, MA CONTESTATO DA SOLITA SINISTRA”

“La visita di Salvini dimostra che lui coerentemente a quanto sostiene la coalizione di centrodestra non contesta l’opera semmai e’ il contestato. Guarda caso coloro che oggi hanno manifestato a Chiomonte sono tutti sinistri” commentano Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’Italia, e Maurizio Marrone, dirigente nazionale FdI, che aggiungono “L’opera si deve fare e le parole del vicepremier danno prova che l’unica coalizione compatta sulla Tav e’ quella del centrodestra.  Se qualcuno proverà ancora a mettere in discussione tutto ciò, siamo pronti a confrontarci con il referendum proposto da Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni. Così a maggio il Piemonte vincerà  due volte: avrà la sua infrastruttura e un governo regionale distante da chi di giorno va a Chiomonte a cercare tafferugli e di notte va a dormire a spese dei torinesi nei centri sociali che i sindaci Pd non hanno mai sgomberato, Chiamparino compreso”.

(FDI): "SALVINI NON CONTESTATORE DI OPERA, MA CONTESTATO DA SOLITA SINISTRA"

“La visita di Salvini dimostra che lui coerentemente a quanto sostiene la coalizione di centrodestra non contesta l’opera semmai e’ il contestato. Guarda caso coloro che oggi hanno manifestato a Chiomonte sono tutti sinistri” commentano Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’Italia, e Maurizio Marrone, dirigente nazionale FdI, che aggiungono “L’opera si deve fare e le parole del vicepremier danno prova che l’unica coalizione compatta sulla Tav e’ quella del centrodestra.  Se qualcuno proverà ancora a mettere in discussione tutto ciò, siamo pronti a confrontarci con il referendum proposto da Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni. Così a maggio il Piemonte vincerà  due volte: avrà la sua infrastruttura e un governo regionale distante da chi di giorno va a Chiomonte a cercare tafferugli e di notte va a dormire a spese dei torinesi nei centri sociali che i sindaci Pd non hanno mai sgomberato, Chiamparino compreso”.

Anziani e bimbi, Cirio: «La normativa Ue sulla privacy non ostacoli l’installazione di telecamere»

Lanciata una petizione su www.change.org
 
Prevedere che il regolamento Ue 2016/679 sulla privacy consenta l’installazione obbligatoria di telecamere di sicurezza e prevenzione in asili, scuole e case di cura per anziani, senza ostacoli burocraticiÈ la richiesta contenuta in una petizione europea depositata a Bruxelles dall’eurodeputato Alberto Cirio e lanciata sulla piattaforma www.change.org a seguito dei numerosi casi di abusi su bambini e anziani verificatisi in Italia in strutture sia pubbliche che private. L’arresto, nelle scorse ore, delle maestre di un asilo di Torino è il terzo fatto di cronaca dall’inizio del 2019, dopo quello di una scuola romana e di un istituto per bambini autistici in provincia di Bari. «È fondamentale sottolineare che le persone che lavorano nel sistema scolastico e assistenziale italiano sono nella maggioranza dei casi dedite al proprio lavoro con grande passione e serietà – commenta l’eurodeputato Alberto Cirio –. Purtroppo i casi di cronaca registrati negli ultimi anni testimoniano la necessità di intervenire a scopo preventivo e l’installazione di telecamere obbligatorie in asili, scuole materne e case di cura per anziani può essere un valido deterrente. Parliamo di immagini criptate, ovviamente, che sarebbero visionabili solo dall’autorità giudiziaria nel caso di segnalazioni specifiche. Affinché questi dispositivi possano essere installati in strutture pubbliche e private è necessario, però, che la normativa europea sulla privacy non sia di ostacolo burocratico in tutti quei casi in cui il diritto alla tutela dei dati personali non può diventare più importante di quello alla sicurezza di soggetti deboli come bambini e anziani».

SEA WATCH: I RADICALI IN SCIOPERO DELLA FAME CHIEDONO ADESIONE DEI CITTADINI

“PER UN’AZIONE NONVIOLENTA DI MASSA CONTRO LA VIOLAZIONE DELLE LEGGI E DEI DIRITTI”

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di   Barbara Bonvicini (Presidente di Radicali Italiani) Igor Boni e Marco Maria Freddi(Direzione nazionale di Radicali Italiani):
“Grazie agli oltre 30 cittadini che hanno deciso di unirsi a noi in questa azione di sciopero della fame che vuole denunciare la patente violazione delle leggi e dei più basilari principi di umanità e convivenza. Sembra che sia prossimo il rilascio dei 47 ostaggi e dell’equipaggio illegalmente trattenuti da 12 giorni in mare. Le decisioni su come gestire l’accoglienza di queste persone devono essere prese dopo averli fatti scendere a terra. La nostra azione nonviolenta continua, perché vogliamo affermare che esiste un’altra Italia e perché la scelta dei porti chiusi è letteralmente criminale. Vale per questa vicenda e per quelle future che vogliamo evitare. Mettiamo in gioco i nostri corpi, come da sempre nelle battaglie radicali, per dare voce ai corpi martoriati dalle torture, subite da questi disperati nei lager libici; torture atroci che sono raccontate tragicamente dalle ferite che i 47 migranti della Sea Watch portano sulla loro pelle. Il 2 febbraio saremo in molte piazze d’Italia per la mobilitazione straordinaria di Radicali Italiani sulla raccolta firme in calce alla ICE Welcoming Europe che si può firmare anche on-linehttps://welcomingeurope.it/news/firma/
(foto archivio)

Appendino in difficoltà, tra il Pd con il fiato corto e la terza età di Giachino

Chiara Appendino è al tramonto della sua esperienza amministrativa? Forse, ed  è una delle poche che non l’ha capito. O (più verosimilmente) sta facendo melina a centro campo aspettando e sperando che qualcosa di nuovo accada. Per essere giovane ha già imparato il mestiere “parla tanto ma fatti nulla”. Non è che la sua giunta sia da meno. Lei, prodiga, ha già cambiato due assessori. Mettendosi dalla parte della ragione per scaricare su di loro eventuali rimbrotti per le sue negligenze. Appunto, un vecchio trucco che ha già funzionato con Giordana ed il suo addetto stampa diventato capo di gabinetto e “fuggito” all’estero. Il Pasquaretta che per sport si faceva pagare le fatture dal Salone del Libro.  Loro che sono diversi. Talmente diversi che possono fare ciò che agli umani non è concesso. Così per ben due volte la prima cittadina manda il suo vicesindaco Montanari a rappresentare la città in cortei No global e no Tav. Cortei contro il sistema. Poi per sgomberare il Moi invoca l’applicazione delle leggi ottenendo garbati no alla collaborazione da Sergio Chiamparino. Chi la fa l’ aspetti, si direbbe. La Corte dei Conti la ammonisce: i conti del Comune non tornano ed ora lei non sa che pesci prendere. Bisognerebbe fare ulteriore cassa. Ma bisogna vendere ciò che è disponibile subito. Lungaggini burocratiche lo impediscono e soprattutto se a Torino non c’ è sviluppo economico è difficile se non impossibile vendere a privati. Con la decrescita infelice infiocchettata con i No il risultato finale è certo: verso il fallimento del Comune. Le promesse dei suoi amici pentastellati romani sono  solo chiacchiere. E ci si mettono anche i No Tav valsusini che vogliono fare una lista alle regionali, non fidandosi. Così lei chiede aiuto a Salvini per il Moi . Non ne esce, e come il semaforo di Prodi nella satira di Guzzanti sta ferma. Ma sono i conti che non stanno fermi e più il tempo passa più lei e i suoi sodali in consiglio comunale ne rispondono dal punto di vista patrimoniale. Dettagli che fanno però la differenza. Nel campo avverso grande effervescenza e dinamismo. Chiampa incassa l’appoggio di Pizzarotti,  sindaco di Parma. Piaccia o non piaccia è un bel colpo. Il Pd non vuole confluire in liste civiche ma chiaramente ha il fiato corto. E il giovane segretario Furia rilascia dichiarazioni di testimonianza. Tante truppe  dietro non ci sono. Le pasionarie presentano il simbolo Onda. Non si sa mai, mentre Giachino vuole fare una sua lista civica di centrodestra. Finalmente il primo di qualcosa. Anche qui non c’è niente di nuovo, è il suo momento e lo sfrutta fino in fondo. Ma alla fine  deve essere grato ai pentastellati: senza la loro ignavia non avrebbe avuto una terza età per la politica. Sinistra sbrindellata un po’ di qui e un po’ di là. Anche qui nulla di nuovo sotto il sole.  Complessivamente tutto sotto controllo? Direi proprio di no. Siamo curiosi di ciò che avverrà. Soprattutto su alcuni punti. Se i No Tav si presenteranno, di quando valgono elettoralmente. Dubitiamo che affrontino questa prova. Del resto nove su dieci, gli  Italiani sono a favore. Non c’è partita e i  risultati della commissione tardano, una perdita di tempo che costerà alla collettività. Penali e ritardi avranno un costo. Intanto  sembra che il fenomeno dei gilet gialli francesi si stia sgonfiando, una similitudine con la nostra situazione italiana. In Francia estrema destra ed estrema sinistra si sono messi insieme per protestare. In Italia pentastellati e leghisti sono al governo insieme da quasi un anno, il diavolo e l’ acqua santa., l’opposto dell’opposto e quando i riflettori si spengono litigano si tutto. Così nel nostro piccolo il Moi rimane lì occupato e  la Tav si farà. Fortunatamente Matteo Salvini ci rallegra un po’ e si porta al ministero un consulente di campagne elettorali statunitense , guru niente popò di meno che di Trump e compromesso con il Russian gate. Considerato un artista nel confezionare notizie false. Motivazione della consulenza? Siamo amici .Ed immediatamente ci sovviene una domanda: allora perché non vi vedete in una piola? Nessuno vuole sindacare che  cosa sa e vuole. Ma  se il Ministro dell’Interno, segretario leghista che non perde occasione per incontrare i capi di Stato sovranisti ed è (giusto per gradire) anche vice presidente del Consiglio,  tiene in ostaggio nel mare disperati della terra e vuole sgomberare i centri per l’ accoglienza… bene, allora la preoccupazione diventa terrore. Sta diventando anche una questione di rispetto della democrazia? Abbiamo paura di sì. Visto che l’informazione ed il sapere sono  alla base delle scelte per e nelle democrazie. Ma (forse) per chi è in una eterna campagna elettorale queste considerazioni sono un dettaglio. Ora abbiamo tanta ammuina e tante parole ma pochi fatti, alcuni dei quali negano la nostra proverbiale umanità.  Si noti che  nessun ma proprio nessun cittadino è intervenuto in soccorso dei naufraghi. Come i cittadini che abitano vicini ai campi d’accoglienza si sono lamentati per la presenza dei profughi. Taluni dei quali sbigottiti hanno dichiarato: sono tre anni che aspettiamo una risposta. Ma il nostro Fregoli inamovibile continua nel fare comizi, non proprio la principale attività del Ministro dell’ Interno. Ancora una domanda. In Italia non esiste una legge che obbliga, organizzandoli, i richiedenti asilo in attesa di lavorare. Ci sono encomiabili ma particolari esempi più diffusi nelle piccole località. Sono decenni che si aspetta una legge in proposito. Colpevoli i governi recenti ma sicuramente, ora che è passato un anno, colpevole questo attuale. È ritorna il sospetto. Tav  e immigrazione: si preferisce l’ immagine alla sostanza. In una eterna campagna elettorale che dovrebbe terminare a maggio. Dovrebbe.  Ne siamo speranzosi ma non convinti che avverrà. Se le ferite non si curano diventano cancrena e poi si deve amputare. Mai metafora è più calzante per i nostri tempi. Con l’aggravante che si sostiene  di essere in via di guarigione peggiorando, invece,  la malattia del malato. Cioè l’Italia, cioè Torino.
Patrizio Tosetto