POLITICA- Pagina 536

FLASH-MOB DI +EUROPA E RADICALI ITALIANI PER DIRE “SI TAV – SI REFERENDUM”

SABATO  MATTINA DI FRONTE AL COMUNE DI TORINO
I manifestanti hanno indossato la fascia tricolore per contestare la presenza al corteo NO TAV del vice-Sindaco Montanari con la fascia tricolore del Comune.
Boni: “Cari 5Stelle il referendum non lo volete perché avete paura di perderlo!”

 
Dichiarazione di Igor Boni (Coordinatore del Gruppo +Europa Torino)
“Abbiamo indossato tutti la fascia tricolore per contestare il vice-Sindaco di Torino Montanari che oggi ha sfilato con la fascia tricolore della Città. Nessuno chiede che non manifesti, ci mancherebbe; ma quel simbolo rappresenta tutti e oggi certamente una gran parte dei cittadini di Torino, del Piemonte, dell’Italia si sono sentiti oltraggiati da questa scelta. Noi ribadiamo il nostro Sì agli investimenti sulle infrastrutture di trasporto e in particolare sul Tav che è uno dei principali provvedimenti ambientalisti da prendere per ridurre drasticamente il trasporto su gomma e quindi l’inquinamento. Possiamo proseguire a confrontarci sulle piazze o, come chiediamo da mesi, indire un referendum consultivo tra i torinesi. Il problema, cari amici dei 5 Stelle, è che avete paura di perderlo questo referendum altrimenti sareste con noi a chiedere che la parola venga data ai cittadini. Della filastrocca sulla partecipazione siamo stufi; noi la democrazia diretta la vogliamo e la proponiamo, sempre e comunque, voi parlate e basta”.

La Sinistra Italiana al corteo no Tav di Torino

On. Nicola Fratoianni – Marco Grimaldi: “C’è più voglia di futuro in un km di questo corteo che in tutto il tunnel di un’opera che è inutile”
“Oltre 70mila persone per le strade  e le piazze di Torino per chiedere un mondo diverso e un modo diverso di investire le poche risorse pubbliche di questo Paese” Lo affermano il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il segretario regionale di SI Marco Grimaldi parlando con i cronisti a margine del corteo per le vie del capoluogo piemontese. “Ma quale decrescita infelice? – proseguono gli esponenti della sinistra – Basta vedere i volti delle migliaia di ragazzi e ragazze presenti nelle strade di Torino, e fermarsi ad ascoltare le loro parole.” “C’è più voglia di futuro in un chilometro quadrato di questa manifestazione – concludono Fratoianni e Grimaldi – che in tutto il tunnel di base.”

La sfilata dell’orgoglio No Tav

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A migliaia (I promotori dicono 70 mila) i no tav sono scesi dalla Valle di Susa e giunti da altre regioni d’Italia nel capoluogo piemontese per la sfilata  contro la Torino-Lione. Numerosi gli striscioni e  le bandiere con il logo “No Tav”. Presenti assessori e consiglieri comunali di Torino di M5S, sindaci della valle, i sindacati di base, esponenti dei partiti Potere al Popolo e Sinistra anticapitalista, dei gilet gialli francesi (una decina), dei centri sociali antagonisti torinesi. Il percorso del corteo si snoda da piazza Statuto a piazza Castello.  L’altoparlante dice: “È’ la giornata dell’orgoglio no Tav,. È’ un grande popolo che non si è mai fatto intimidire: ora è sempre no tav”.

TAV: OSVALDO NAPOLI: “IL GOVERNO SFIDA L’EUROPA E GLI ITALIANI PAGANO IL CONTO”

Un governo di incoscienti e di incapaci, con un ministro delle Infrastrutture che nuota nel ridicolo come un pesce nell’acqua, rischia di aggravare le già traballanti condizioni economiche dell’Italia per il solo gusto di impedire la costruzione della Tav e sventolare questo trofeo davanti ai loro elettori. L’Europa ci ha ricordato ancora una volta che se l’Italia continua a rinviare la realizzazione della Torino-Lione potrebbe dover restituire i finanziamenti alla Ue. L’ineffabile Toninelli ripete, come un disco rotto, che tutto sarà deciso al termine dell’analisi costi-benefici. Un’affermazione falsa e ipocrita, assolutamente in linea con la natura del Movimento Cinquestelle, perché di analisi costi-benefici ne sono state fatte almeno 7 dal lontano 1991. È il caso di chiarire che realizzare o bloccare la Tav è una decisione la cui responsabilità politica ricade sul governo e sulla sua maggioranza, senza distinzione. Se la Lega ha deciso di far durare questo governo ancora a lungo, è evidente che la Tav sarà bloccata. Per realizzare l’opera è necessario mandare a casa il governo più disastroso nella storia della Repubblica.

 

 

Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino

Volantino di cattivo gusto su Buonanno, il leghista scomparso nel 2016

“Gira in queste ore un finto volantino su facebook, di una volgarità e cattiveria raccapriccianti: non si tratta di satira, o di battaglia politica: è puro sciacallaggio, spazzatura da social che dovrebbe far vergognare chi lo ha prodotto, diffuso e condiviso”. 

L’on. della Lega Paolo Tiramani, sindaco ma ancora prima cittadino di Borgosesia, esprime il proprio disgusto commentando quella frase ingiuriosa, “Lui non ci sarà”, con il volto dell’ex sindaco di Borgosesia, ed europarlamentare, Gianluca Buonanno, prematuramente scomparso nel 2016. 

“Il riferimento naturalmente è alla grande manifestazione della Lega sabato a Roma: ma speculare così su per persone scomparse fa semplicemente orrore. In piazza del Popolo saremo tantissimi, determinati e pacifici, come nel dna della Lega. E con noi ci sarà anche il ricordo della figura di Gianluca Bonanno, che tanto ha dato al nostro movimento”.

Così è se vi pare. La classe dirigente pirandelliana

STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Sono stati “cattivelli” Confindustria e  il mondo cooperativo ed imprenditoriale nel non volere invitare i politici alla assise pro Tav di Torino.  Dicono che non vogliono essere strumentalizzati dal sistema dei partiti.  E intanto Toninelli conferma la sua politica dilatoria per giocarsi politicamente e soprattutto elettoralmente la carta dell’almeno aver interrotto l’opera. Costerà un sacco di soldi a noi italiani. Per lui un dettaglio, visto che sta cercando con Giggino di salvare il salvabile di un rapporto totalmente incrinato tra il Nord produttivo e i pentastellati. Con i più che continuano a dirgli che senza Nord produttivo è difficile se non impossibile pagare al Sud il reddito di cittadinanza. Tant’è.  I ” cattivelli “, almeno quelli torinesi, il peccatuccio di aver appoggiato l’Appendino non lo possono cancellare. Rimane il dubbio se si tratti di rimpianti o rimorso. Bartolomeo Giachino crede ancora nella politica. Fieramente presenta le firme raccolte al Ministro Matteo Salvini. Chi si ferma è perduto. Anche se mi sembra una commedia pirandelliana. Solo che (appunto) è una commedia e non una compagine governativa che dispone di  miliardi di euro e posti di lavoro. L’attesa  è verso la manifestazione No Tav dell’8 dicembre no Tav. Non che aggiunga qualcosa . Anche lei si inserisce nella commedia pirandelliana. Sperando che rimanga all’interno della legalità. Sono dubbioso ma non voglio fare l’uccello del malaugurio. Gli anarcoidi alla testa del corteo non sono un buon auspicio. Leghisti sotto pressione e Forza Italia che arrancante urlacchia: ti prego, Matteo Salvini, rinsavisci se no qui salta tutto. Pentastellati in cerca di un autore. Sembrerebbe sia ritornato il tempo del PD.  Ma nulla da fare. Il loro masochismo è oramai acclarato e al congresso nazionale si è materializzata  la concreta possibilità del ritiro di Marco Minniti.  Che figuraccia. Ha retto e contrastato il Massimo D’Alema. E’ stato tra i più apprezzati ministri degli interni, ma il Fiorentino proprio non riesce a sopportarlo. Matteo Renzi che in nome della rottamazione candida Marino.  Ma si sa,  la coerenza ultimamente non è apprezzata da molti. Almeno dai più del PD. Almeno qui in Piemonte. Ma una sparuta pattuglia non ci sta. Poi staremo a vedere se sarà sparuta. Candidatura della sinistra: Paolo Furia da Biella, laureato in filosofia e soprattutto giovane. Giovanissimo per l’ età media dei politici di sinistra. Ex segretario del Pd di Biella. Come diceva mia madre: ha studiato ed è borsista all’ Università. Cosa non da poco in questa valle desolante di dilagante ignoranza. Pure giovane ma con decennale esperienza politica. Sembra un miracolo tirato fuori dal cilindro da Anna Rossomando e Andrea Giorgis, sopravvissuti alle purghe renziane. Da sempre e per sempre progressisti e di sinistra. Mi ripeto  che magari ce la può fare. La diaspora dei Fassiniani potrebbe portare qualcosa. Così Paola Bragantini è molto ma molto arrabbiata con Matteo Renzi che le ha imposto una candidatura nella sua zona preferendo altri o altre con Piero Fassino che si voltava da un altra parte. Poi (magari) fare la taxista è un altro modo per fare politica. Persino Nadia Conticelli  parla del suo vecchio e superato amore politico per Piero Fassino.  Quel Piero Fassino che si porterà dietro la responsabilità di aver salvato il Matteo Renzi.  Responsabile di aver nobilitato Gallo e Laus fino ad alcuni anni fa presenti ma sicuramente non centrali come ora. Loro non scherzano, hanno voti consensi ed iscritti. Cosa non da poco quando si vota. Famiglia Gallo sicuramente stizzita della non candidatura di un Junior Gallo.  Garantisce Mauro Laus. E loro se ne faranno una ragione. Una ragione contrattata. Sono nel giro e nel giro rimarranno. Se poi Renzi se ne andrà da qualche altra parte lo seguiranno.  Vinceranno comunque e vinceranno in tutto il Piemonte che era del PD. Vincere le elezioni è altra cosa. Le organizzazioni imprenditoriali piemontesi sono rimaste profondamente deluse dall’incontro con il governo.  Che cosa si aspettassero dalla banda dei quattro. Conte – Di Maio Toninelli – Castelli? L’hanno detto in mille modi . Loro la Tav non la vogliono. Capisco, sono andati a farsi una gita a Roma. In fondo nella capitale si continua a mangiare bene. Città caotica ma pur sempre bella. Ma se volevano portare qualcosa a casa il giro lo dovevano fare a Bruxelles. Città meno bella di Roma dove non si mangia bene come nella nostra capitale. Città dove si è deciso di fare quest’ opera nel lontano 1993. Il non volere essere strumentalizzati e chiedere qualcosa a qualcuno che non sa e non vuole rispondere non ha funzionato. Dunque gli imprenditori locali hanno toppato. Ed anche di brutto. Hanno chiesto a chi non vuole fare, quando intende ripartire . Matteo Salvini esorta: calmi vi assicuro, dopo le europee e le amministrative sbocchiamo tutto. Con le buone o le cattive. Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Bisogna muoversi a livello di Regione Piemonte. Bisogna muoversi a livello di centro Nord. Una cosa sarà  allora chiara. Emilia Romagna, Liguria ,Lombardia e Piemonte vogliono la Tav .E sicuramente le maggioranze in queste regioni saranno pro Tav. I pentastellati hanno raggiunto i loro obbiettivi. Dopo la mini riforma sul mercato del lavoro l’occupazione diminuisce e diminuirà ulteriormente. A Torino siamo alla canna del gas.  Cara classe dirigente – tutta la classe dirigente –  non potete più sbagliare. Ad essere allegri si passa per velleitari. I pentastellati sono totalmente inadeguati, i leghisti sull’orlo di una crisi di nervi. Forzisti senza leghisti non hanno la bussola per sapere  dove andare. Sinistra sbrindellata con il Pd nel marasma più totale. Imprenditori che vagano alla ricerca di Diogene. Con i sindacati dei lavoratori divisi su tutto. Mala tempora currunt.

OSPEDALE SUSA, BATZELLA (MLI): “MANCA PERSONALE NELLA SEGRETERIA DEL LABORATORIO ANALISI”

“ACCETTAZIONE E RITIRO REFERTI TRASFERITI AL CUP. DISAGI E CONFUSIONE PER I CITTADINI”

“Ancora una volta i cittadini devono pagare le conseguenze di un disservizio all’ospedale di Susa, che mi è stato segnalato da diversi cittadini. Venerdì scorso nella segreteria del laboratorio analisi è stato affisso un cartello nel quale si spiegava che da lunedì 3 dicembre e per tutta la settimana l’accettazione delle richieste e la consegna dei referti degli esami non sarebbero più avvenuti lì, ma presso il Centro unico di prenotazione (Cup). Da due giorni, quindi, gli utenti si recano al Cup, prendono il numero e attendono il loro turno insieme a chi deve prenotare visite ed esami, con attese decisamente più lunghe. Il motivo di questo spostamento è legato alla carenza di personale amministrativo. L’unica segretaria in servizio, infatti, è assente per una settimana, perciò non è possibile garantire le attività dello sportello. Due anni fa è andata in pensione una segretaria e lo scorso ottobre un’altra. Nessuna delle due è stata sostituita. E’ chiaro che il lavoro non può e non deve ricadere su un’unica persona, che ha il diritto di fare le ferie o di assentarsi per malattia. Ogni volta che la segretaria non ci sarà, il ritiro dei referti sarà spostato al Cup? La direzione aziendale dovrebbe sostituire al più presto la segretaria che è andata in pensione, affinché il servizio sia continuativo e non passi da uno sportello all’altro, creando disagi e confusione nei cittadini”.

 

Stefania Batzella Consigliere regionale

Dalla restituzione degli stipendi M5S dona 81 mila euro alle scuole

Circa 81mila euro da destinare a 9 progetti in altrettante scuole piemontesi sono stati donati con la quota di stipendio restituita dai consiglieri regionali piemontesi di M5s. Su progetti  17 votati dagli iscritti alla piattaforma Rousseau, i vincitori  riguardano la messa in sicurezza, il miglioramento dell’accessibilità, l’acquisto di materiali informatici, attrezzature sportive e strumenti musicali e il potenziamento di laboratori e didattica per disabili. Il consigliere e candidato presidente Giorgio Bertola (nella foto)sottolinea che si tratta di  “un gesto concreto per un’emergenza reale del Piemonte, oltre che un esempio”. Aggiunge la collega Francesca Frediani: “La scuola è un grande tema su cui siamo molto attivi e speriamo che la giunta raccolga il nostro segnale di attenzione nell’ assestamento di bilancio“.

Accossato (LeU): “Sì ad un Giro d’Italia ecocompatibile” 

“Un evento che tuteli e valorizzi il Parco Nazionale del Gran Paradiso”

Si è discussa a Palazzo Lascaris l’interrogazione urgente della consigliera di LeU Silvana Accossato che, anche in qualità di presidente della commissione Ambiente del Consiglio Regionale, raccogliendo le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste del Parco, ha chiesto all’Assessore Valmaggia quali misure la Regione Piemonte intenda adottare per tutelare il Parco che vedrà nella prossima edizione del Giro l’arrivo della 13ma tappa al lago del Serrù. Si tratta di un territorio di straodinario pregio ambientale e il mese di maggio, periodo in cui è previsto l’evento,  è particolarmente delicato per la fauna presente. Questo contesto potrebbe risentire ovviamente non della presenza dei ciclisti, bensì dell’afflusso di persone, dei numerosi mezzi a motore  (la carovana del Giro)  e degli elicotteri della televisione che solitamente accompagnano la corsa. “Sono convinta che un evento come quello del Giro d’Italia sia una grande occasione per il nostro territorio, sia dal punto di vista promozionale che economico – sostiene l’Accossato – ma proprio per questo merita da parte di tutti gli enti preposti la massima attenzione affinché non si crei disagio a quello che è il  Parco più antico d’Italia e affinchè si concordino modalità operative compatibili con lo stesso”. Sollecitazione che nella sua risposta l’assessore Valmaggia fa propria, ricordando che fermo restando l’autonomia del Parco, la Regione ha la responsabilità dei SIC ( siti di interesse comunitario) presenti nell’area in questione; ha pertanto rassicurato che “devono essere approfondite e definite le cautele necessarie a tutelare la biodiversità presenti nell’area protetta in questione” Il modo migliore per prepararsi a festeggiare nel migliore dei modi i 100 anni del Parco il prossimo 3 dicembre 2022

Tronzano (FI) :”Il gioco lecito va salvato per tutelare imprese e lavoratori”

Torniamo a parlare della legge regionale sul gioco d’azzardo, molto restrittiva in Piemonte, che rischia di compromettere l’esistenza di aziende del settore che operano correttamente e impiegano moltissimi lavoratori

Andrea Tronzano, consigliere e vice capogruppo  di Forza Italia a Palazzo Lascaris si era impegnato per apportare alcune modifiche al testo in vigore.  Nei giorni scorsi, nonostante l’appello delle aziende del gioco lecito, che temono per la propria sorte e per i propri lavoratori per la severità delle norme nei loro confronti,  nell’aula del Consiglio regionale non sono stati accolti i suoi emendamenti per la modifica dell’attuale legge sul gioco. “La Regione – spiega Tronzano -mantiene inalterata la legge sul gioco, anche a fronte di valutazioni, riflessioni, appelli e attenzioni a non svuotarla dai suoi contenuti principali: la prevenzione, l’informazione e la cura del Gap”. In Consiglio regionale abbiamo provato a cambiare quelle parti che molti organi dello Stato hanno definito inefficaci e che rischiano di mandare in fumo migliaia di posti di lavoro e il sacrificio di centinaia di imprenditori – aggiunge Tronzano – Ma non siamo riusciti, purtroppo, a convincere i nostri colleghi consiglieri. E’ un’occasione persa per mettere insieme salute e libertà di impresa. Ma io credo sia una battaglia giusta e quindi non mollo!” Ci sono state timide aperture di alcuni esponenti della maggioranza e Tronzano ha allo studio nuove iniziative per portare avanti la sua battaglia a favore del gioco lecito, dando ascolto alle aziende del comparto che impiegano migliaia di persone.