“Due giorni di riflessione politica e culturale per rilanciare, laicamente, la tradizione del cattolicesimo politico italiano e per riscoprire quel ‘civismo’ politico che resta una carta decisiva anche in vista delle prossime elezioni regionali piemontesi. Al convegno di Susa, che si terrà presso la Casa San Francesco il 6 e 7 ottobre, intervengono politici, intellettuali, giornalisti ed esponenti del mondo associativo e professionale. ‘Le sfide della società contemporanea: globalizzazione, democrazia e cultura’ e’ il titolo del dibattito di sabato pomeriggio aperto da Giampiero Leo con gli interventi di Guido Bodrato, Alberto Chiara, Daniele Ciravegna e Alessio Ferraris. Il sabato sera sarà dedicato al confronto sul profilo politico e culturale di Rete Bianca, il movimento politico nato recentemente a Roma per avviare la ricomposizione dell’area cattolico democratica, popolare e sociale nel nostro paese dopo il tramonto dei partiti plurali e il ritorno delle identità. Domenica mattina il tema ruoterà attorno alla ‘sfida politica dei cattolici popolari nella società contemporanea dopo il voto del 4 marzo: per la presenza e oltre la rassegnazione’. Introdotti da Mauro Carmagnola, intervengono Valentino Castellani, Marco Follini, Giuseppe Sangiorgi e Paolo Viana. Conclude Giorgio Merlo. Il ritorno alla politica attiva dei cattolici democratici e popolari resta il punto centrale del convegno di Susa. E il contributo politico e culturale di Rete Bianca Piemonte rappresenta un momento decisivo ed importante per il rilancio pubblico di questa tradizione ideale”.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Accogliamo con entusiasmo la decisione annunciata oggi dall’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, di voler stabilizzare con contratti a tempo indeterminato gli 80 medici precari del 118. Finalmente la situazione si è sbloccata, segno che il lungo lavoro che abbiamo fatto finora accanto ai medici è servito”. Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali Stefania Batzella (Movimento Libero Indipendente) e Walter Ottria (Liberi e Uguali), che lo scorso marzo avevano presentato in Aula una mozione – a prima firma Batzella e sottoscritta anche da consiglieri di altre forze politiche – con cui si chiedeva alla Giunta di mettere in atto il percorso normativo più idoneo per arrivare alla stabilizzazione. “Con questo provvedimento – spiegano Ottria e Batzella – viene finalmente riconosciuto l’impegno e il lavoro svolto quotidianamente e con grande professionalità dai medici del 118, molti dei quali sono precari da 8-10 anni. Siamo felici di aver lavorato per lungo tempo e con determinazione accanto a loro e di aver contribuito attivamente affinché i loro diritti fossero riconosciuti e venisse garantita la continuità di un servizio essenziale per i cittadini”.
Alternativa, parola magica?
“Si impegna il Presidente Chiamparino a perseguire tutte le soluzioni utili per affermare la candidatura dei Comuni olimpici, disponibili a condividere l’organizzazione, per ospitare in Piemonte le Olimpiadi delle Alpi”, questa la richiesta dell’ordine del giorno presentato dal presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità, Gian Luca Vignale e che oggi ha ottenuto il parere favorevole della giunta e dell’intera maggioranza consiliare. “Dopo che il Sindaco Appendino ha preferito rinunciare alle Olimpiadi del 2016 piuttosto che perdere la propria maggioranza – sbotta Vignale – diventa indispensabile il ruolo della Regione e dei sindaci dell’arco alpino olimpico piemontese”. “Nulla è ancora perduto – dichiara il presidente del gruppo consiliare MNS – e ora non bisogna perdere tempo prezioso in polemiche o giudizi. Le responsabilità sono evidenti, ma ora bisogna agire uniti per provare a dare al Piemonte un’occasione unica come i giochi olimpici. Per questo serve che Chiamparino, anziché stare alla finestra, tiri fuori la voce e assuma il ruolo di governatore che gli è stato affidato. Esattamente come Zaia è riuscito ad inserire Cortina, così il presidente della regione Piemonte oggi può ancora lavorare per sostenere la candidatura delle Valli Olimpiche”. “Nonostante in molte occasioni non ho mancato di attaccare lui e la sua Giunta –continua Vignale – se sarà necessario sarò al fianco suo e dei sindaci dei comuni olimpici”. “Il Coni può ancora modificare il documento – conclude -. Né Milano né Cortina hanno gli impianti oggi perfettamente operativi delle vallate olimpici. Perdere questo patrimonio e doverne costruire di nuovo sarebbe una scelta scellerata e dispendiosa. Ma serve una voce ferma e determinata che riesca a far capire al Coni per quale motivo il Piemonte può essere l’elemento più importante della candidatura italiana”.
L’ordine del giorno, infine, invita la città di Torino – senza alcun onere per le casse comunali – a mettere a disposizione gli impianti ex-olimpici per poter ospitare le discipline del ghiaccio.
Il testo sarà approvato nella prossima seduta consiliare.
Graziano Delrio è uno dei dirigenti di punta del Pd. É Presidente del gruppo dei deputati dem, un ruolo tra i più importanti. È stato Sindaco di Reggio Emilia, un incarico che credo abbia svolto con impegno, competenza, passione. Credo sia stato lui a chiedere e ad ottenere la fermata dell’Alta Velocità a Reggio Emilia. É stato uno dei principali collaboratori di Renzi e credo che la sua serietà e il suo stile, molto diversi da quello del Capo, abbiano contribuito a dare credibilità alla prima fase del Renzismo. Se giudichiamo i fatti però, non penso proprio che lo stesso giudizio possa essere espresso sulla sua esperienza di Ministro e di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Ne’ come Ministro dei Trasporti anche se fatto certamente meglio di Maurizio Lupi ( ma ci voleva poco), né come artefice della riforma delle Province che è stata un fallimento. Era stata presentata come la prima di una serie di riforme che avrebbero dovuto segnare la stagione del renzismo e cambiare il volto delle istituzioni, ma si è rivelata un flop. Lo dimostrano i fatti. Nelle intenzioni la riforma delle Province avrebbe dovuto liberarci da un Ente inutile, ridurre i costi della politica, liberare risorse da destinare non più ” alla casta” ( detto da un Partito che governava la maggioranza delle Province Italiane è il segno di quanto diffusa sia l’antipolitica ) ma ai servizi. I risultati concreti sono sotto gli occhi di tutti come dimostra l’esperienza Piemontese. Una parte del personale é passato alle dipendenze della Regione a seguito della ri-centralizzazione delle competenze. Un’altra a quelle della Agenzia Piemonte Lavoro. Alle Province, che non sono state abolite come tutti hanno potuto constatare e come invece si era cercato di far credere, sono state negate le risorse per gli investimenti necessarie per gestire le competenze residue che gli sono rimaste. La qualita’ dei servizi è peggiorata. Esagero? Mi si dimostri il contrario. Per effetto delle norme contenute nella Delrio, la Provincia di Biella rischia il Commissariamento. Il fatto é che tutto ciò era prevedibile, soprattutto da parte di chi come Delrio aveva cognizione della realtà rappresentata da Comuni e Province; oppure da parte di quegli amministratori Regionali e Locali che invece hanno preferito assecondare la narrazione renziana. Oggi ne paghiamo le conseguenze senza che nessuno tra coloro che ci spiegavano che ” non capivamo” abbia ancora avuto l’umiltà di dichiarare che si la riforma è stata un errore; presupposto per risalire la china.
Wilmer Ronzani
Pd in cerca d’autore
158 milioni di euro per gli Enti locali
Domenico Ravetti (Pd): “Importanti investimenti per il Piemonte”
“La Commissione Bilancio del Consiglio regionale ha dato parere favorevole alla delibera che prevede la realizzazione di nuovi investimenti destinati agli enti locali, a valere sugli spazi finanziari concessi dallo Stato per gli anni 2018-2020. Le linee di intervento individuate sono così ripartite: 3.000.000 di euro per interventi di ripristino ambientale, 64.030.000 per interventi di messa in
sicurezza del territorio, 4.000.000 di euro per interventi di edilizia scolastica, 12.000.000 di euro per interventi in ambito culturale turistico, per un totale di 83.030.000 di euro” ha spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti. “Si tratta di investimenti importanti – ha proseguito il Presidente Ravetti – che denotano l’impegno della Giunta Chiamparino a favore del territorio piemontese. In un momento in cui il Governo gialloverde sta tagliando le risorse agli Enti locali (i fondi per le periferie rappresentano un chiaro esempio) noi investiamo sui Comuni del Piemonte. A questo stanziamento si aggiungono i fondi CIPE di 40 milioni per opere inerenti il dissesto idrogeologico e di 35 milioni per opere inerenti la viabilità”.
“Domani come Gruppo di Forza Italia chiederemo in Aula una informativa per cercare di chiarire il caos creato da Regione e Comune di Torino a causa delle differenti delibere in merito al blocco del traffico che stanno creando confusione tra gli automobilisti di Torino e Provincia”. Ad annunciarlo Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, rispettivamente il capogruppo e il vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte. Concludono i due esponenti regionali di Forza Italia: “E’ evidente che i due Enti non dialogano tra loro. Comprendiamo che ci vi siano divergenze politiche tra Pd e Movimento Cinque Stelle, con l’approssimarsi del rinnovo del Consiglio regionale. Queste tensioni però non possono essere scaricate sui cittadini, in particolare quando in gioco ci sono politiche che interessano in modo diretto la loro salute”.