POLITICA- Pagina 534

SANITÀ, TRONZANO (FI): “EMODINAMICA PARALIZZATA  AL S. GIOVANNI BOSCO”

Da martedì un guasto al macchinario del reparto di Emodinamica del S. Giovanni Bosco ha bloccato l’attività dei medici e i pazienti sarebbero stati dirottati al Maria Vittoria. “Si tratta di una situazione surreale. Il S. Giovanni Bosco ha un solo macchinario di quel tipo. La rottura è avvenuta mentre si operava su un paziente, per fortuna non ci è scappato il morto. Se il San Giovanni bosco è un hub allora così deve essere trattato. Oggi invece è finanziato come una Asl e non come una azienda ospedaliera ovvero non ha i soldi per avere strutture adeguate a servire un bacino ampio come gli si richiede. Le due emodinamiche sarebbero il minimo necessario per un ospedale di quel tipo. Mi chiedo che tipo di strategia abbiano la giunta e l’assessore. Sulla sanità non si deve fare campagna elettorale ma si deve avere una strategia che non c’è nel modo più assoluto.” A dichiararlo il capogruppo di Forza Italia in Commissione Sanità Andrea Tronzano. Aggiunge Andrea Fluttero, capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte ed ex Sindaco di Chivasso: “Ritengo inaccettabile quanto successo. Non ho mai sostenuto posizioni campanilistiche e quindi penso che sia possibile chiedere ai chivassesi di fare dei chilometri – dopo la chiusura del reparto di Emodinamica – ma a fronte di un servizio di qualità migliore, con meno rischi per i pazienti grazie ad apparecchiature all’avanguardia. Quello che è accaduto ieri invece dimostra che l’assessore alla Sanità non ha provveduto a investire in modo adeguato sulle apparecchiature degli ospedali nei quali ha spostato centinaia di pazienti. Stiamo parlando del reparto di Emodinamica dove si trattano pazienti critici. All’Ospedale Giovanni Bosco serve il raddoppio dell’emodinamica, altrimenti è giusto pretendere la riapertura di tale reparto anche a Chivasso”.

Pensioni d’oro, Molinari: “Un tetto per innalzare minime” 

Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera e firmatario del progetto di legge, commenta: “Mettere un tetto alle Pensioni d’oro per innalzare le minime. E’ stata presentata la proposta di legge che prevede il ricalcolo sul retributivo delle Pensioni e dei vitalizi per la parte eccedente gli 80 mila euro l’anno lordi. Le risorse liberate con questo ricalcolo verranno utilizzate per aumentare il tetto di 450 euro mensili delle Pensioni minime e delle Pensioni sociali, fino alla soglia di 780 euro. Un progetto di legge improntato sulla solidarieta’ e sulla equita’ sociale che punta a correggere le palesi diseguaglianze createsi negli ultimi decenni. Finalmente infatti si toglie qualcosa a chi ha tanto per alzare le Pensioni minime di tutti gli italiani”.  

TAV, RADICALI ITALIANI: “TROPPO DEBOLE IL SOSTEGNO A SERGIO CHIAMPARINO”

Boni: “Una grande manifestazione a settembre a Torino per far vedere che C’E’ CHI DICE SI!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Sono quasi 20 anni che discutiamo di TAV e ogni volta si ricomincia dall’inizio, anche quando si sta già scavando. Sembra incredibile ma sta accadendo. Dopo che l’Osservatorio  in questi lunghi anni ha promosso uno dei più grandi processi garantisti per la costruzione di una infrastruttura in Italia, coinvolgendo tutti i soggetti che hanno accettato di dare un contributo; dopo le modifiche del tracciato per andare incontro alle esigenze dei territori, dopo 7 (sette!) analisi costi-benefici realizzati da organismi indipendenti, oggi un Ministro della Repubblica ci riporta alla casella di partenza come in un tragico gioco dell’oca, strumentale e ridicolo. Sergio Chiamparino si è messo alla guida di chi, con ragionevolezza e tenacia, ripete cosa dovrebbe essere evidente a tutti ma non a chi ci governa. La TAV rappresenta uno strumento per il Piemonte, per il Nord-Ovest di rimanere agganciato all’Europa ed è chiaro che rinunciare al progetto va incontro a chi continua nella politica di chiudersi su se stessi, dentro i propri confini, dentro le proprie illusioni. La TAV era un’occasione da non perdere, oggi con il 10% delle gallerie scavate abbandonare il progetto è politicamente criminale. La TAV significa sviluppare il trasporto su ferro e ridurre finalmente il trasposto su gomma, uno dei principali responsabili dell’inquinamento. Oggi la TAV ha lo stesso significato che nel 1871 ebbe la costruzione del Fréjus, un’opera che ha un orizzonte di un secolo, non di qualche anno.Sarebbe bello, opportuno, necessario, che il PD e le altre forze politiche che si oppongono a questo governo diano man forte al presidente Chiamparino, perché mi pare invece che vi sia troppa titubanza, troppa attesa, troppi dubbi. Credo che a settembre, a Torino, sia necessario manifestare in massa per far vedere che C’è chi dice SI!
 Igor Boni (Direzione nazionale Radicali Italiani)

VACCINI, TRONZANO (FI): “RINVIO OBBLIGO VACCINALE E’ UN ERRORE. LA REGIONE PREDISPONGA UNA PROPRIA LEGGE”

“Sulla questione vaccini condivido la posizione dell’assessore regionale alla Sanità. Credo sia opportuno giungere a una legge regionale ad hoc, perchè la competenza sulla Sanità è delle Regioni. Il governo, in una materia così delicata, che riguarda la salute dei bambini, non può escludere il coinvolgimento delle amministrazioni regionali”.
E’ il parere del vicecapogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Piemonte, Andrea Tronzano, che aggiunge:
“Siamo disponibili a confrontarci con i colleghi delle altre forze politiche per giungere a una legge formulata dal Consiglio, oppure a sostenere una proposta condivisa che arrivi dalla Giunta. Su temi di questo genere la contrapposizione ideologica non deve prevalere”
“Le spiegazioni della Ministro non sono convincenti perche provengono da una forza politica che non crede nei vaccini. Pertanto il rinvio dell’obbligo vaccinale per accedere alla scuola dell’infanzia e ai nidi è secondo me un grave errore da parte del governo – conclude Tronzano – ed è quanto mai opportuno che le Regioni facciano sentire la propria voce intervenendo anche in ambito legislativo”

A proposito di vaccini

Lo scorso anno avevo criticato l’azione dell’allora ministro della sanità Beatrice Lorenzin, pur condividendo la necessità delle vaccinazioni , sul metodo dirigista , in ritardo sul problema , senza investimenti strutturali ed informazioni adeguate e con l’inserimento e l’obbligatorietà di alcuni vaccini come la Varicella, tra la sorpresa del mondo scientifico, ed il lasciare facoltativo il Pneumococco che è la principale causa di morte dei bambini sotto i quattro anni. Allora ricevetti le critiche , No Vax a parte, di chi sosteneva acriticamente il provvedimento . A metà giugno di quest’anno mi sono trovato nella situazione di dovere decidere, con mia moglie, cosa fare con la nostra bambina nata a metà del mese di marzo. La decisione è stata , per noi naturale , di vaccinarla. È qui iniziano i problemi e le peripezie anche per una persona come me che ha la possibilità di avere informazioni e notizie ulteriori rispetto a quelle generali. È così effettuata la vaccinazione in modo del tutto fortuito , casuale e fortunato , scopro che in Piemonte ,per il vaccino esavalente, si usa uno dei tre vaccini presenti in commercio , l’Infanrix Hexa e che per potere effettuare il richiamo a metà luglio in un’altra regione, il Lazio, dovevo verificare preventivamente che in quella regione usassero lo stesso prodotto e diversamente che ne avessero la disponibilità . Di verifica in verifica vengo a conoscenza che lo stesso problema vale per il Pneumococco e per il Rotavirus. Questo perché ogni regione autonomamente fa la gara ed acquista il prodotto che ritiene. Così per l’esavalente ed il Rotavirus ed ancora peggio per il Pneumococco dove in Piemonte è tornato ad essere decavalente, per dieci ceppi, dopo che negli anni era passato da sette a dieci e poi a tredici ed infine , per una questione di risparmio e dopo una valutazione costi-benefici, di nuovo a dieci in una sorta di gioco dell’oca vaccinale. Così recuperati i nomi commerciali a metà luglio andiamo a fare il richiamo in provincia d Roma e scopriamo, dopo esserci sentiti dire ” certo che a Torino-Piemonte siete confusi e poco organizzati” , che loro applicano , sul certificato un bollino adesivo con nome commerciale del prodotto , lotto del farmaco e data della vaccinazione. La cosa più grave, non esistendo ancora un’ anagrafe nazionale vaccinale e non avendo , noi torinesi-piemontesi , l’indicazione del prodotto commerciale usato, in caso di richiamo in un’altra regione c’è da sperare che abbiano una scorta del vaccino usato la prima volta dopo che l ‘ambulatorio ha contattato dove è stata fatta la prima vaccinazione per recepire le informazioni necessarie . Tutto questo per incompletezza delle informazioni e perché , cosa fondamentale ,come da circolare ministeriale, i vaccini non sono completamente compatibili tra di loro. È evidente che in una situazione simile il rischio di errori e confusioni è elevato . Mi chiedo se su un tema così sensibile sia possibile una gestione , da parte delle regioni e del ministero della salute, del genere. Per la cronaca , nel Lazio per il Pneumococco usano, come molte regioni , il tipo a tredici ceppi e non avendo disponibilità del decavalente , il richiamo, all’interno del numero di settimane entro le quali bisogna farlo, lo farà a Torino a fine agosto. A voi le considerazioni .

Famiglia Cristiana e il Vangelo apocrifo. Vade retro Salvini

Stavolta, ma non sarà l’ultima, il periodico Famiglia Cristiana è entrato a gamba tesa nella contesa “accoglienza migranti e respingimenti e non accoglienza”. Nella copertina del prossimo numero, una mano tesa, a guisa di stop, si leva verso il ministro degli Interni Salvini e sotto il titolo: ” Vade retro Salvini”. Il sommario di Famiglia Cristiana è anche peggio, perché rincara la dose, “Niente di personale o ideologico” e precisa, “si tratta di Vangelo”. Noi eravamo rimasti fermi ai Vangeli classici e a quelli apocrifi, a cui, senza saperlo, se ne aggiunge un altro che è stato appena rivelato. Il periodico, nel fare il punto sull’impegno della Chiesa italiana apre l’inchiesta sul fronte immigrati con le riflessioni della Conferenza episcopale: “Come pastori non pretendiamo di offrire soluzioni a buon mercato. Rispetto a quanto accade non intendiamo, però, né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto”. Famiglia Cristiana riporta quindi le frasi più significative di numerosi vescovi come Mario Delpini di Milano che dice: “Vorremmo che nessuno rimanga indifferente, che nessuno dorma tranquillo, che nessuno si sottragga a una preghiera”; Matteo Zuppi di Bologna asserisce che “Le Ong non sono complici degli scafisti, se stanno lì vuol dire che c’è un problema”;  il vescovo di Torino Cesare Nosiglia spiega “Fa parte del problema anche l’esplodere di polemiche, l’aver trasformato certo dibattito pubblico in un’arena in cui chi vince non è questo o quel gladiatore, ma sempre il “padrone del circo”, il controllore dei canali mediatici, il manipolatore delle opinioni e dei sentimenti»), gli interventi continuano tutti sulla stessa linea, anche quelle di don Mazzi. A noi viene il dubbio (solo un dubbio piccolo) che ci sia chi si arricchisce con i migranti, ONG comprese e anche di chi li accoglie. Senza dimenticare che chi li sfrutta distrugge anche il mercato del lavoro. A proposito di Vangelo, ci viene in mente il commento ad una parabola “La pagliuzza e la trave” da parte del cardinale Gianfranco Ravasi: “Un discepolo si era macchiato di una grave colpa. Tutti gli altri reagirono con durezza condannandolo. Il maestro, invece, taceva e non reagiva. Uno dei discepoli non seppe trattenersi e sbottò: “Non si può far finta di niente dopo quello che è accaduto! Dio ci ha dato gli occhi!” Il maestro, allora, replicò: “Sì, è vero, ma ci ha dato anche le palpebre!””. Siamo partiti da lontano, con questo apologo indiano, per commentare una delle frasi più celebri del Vangelo, dedicata alla falsa correzione fraterna. Sempre in tema di parabole ce ne torna alla mente un’altraLasciate che i bambini vengano a me“, tenendo presente che, talvolta, nel caso di qualche rappresentante di Cristo, è meglio che i bambini ne stiano lontani.

Tommaso Lo Russo

CONTICELLI (PD): “STOP ALLA LENTA AGONIA DELLA CANAVESANA”

Oggi la Presidente della Commissione Trasporti regionale, Nadia Conticelli, insieme all’Assessore Francesco Balocco e a Sergio Fantini di Gtt, ha incontrato sindaci e amministratori della tratta Sfm1, Pont-Rivarolo-Chieri.  “I lavori di adeguamento della linea Sfm1 devono partire al piú presto per fermare la lenta agonia di una delle tratte di maggiore potenzialità tra quelle dell’area metropolitana. Il rallentamento per il mese di agosto, tardivamente annunciato da Gtt, e la soppressione della fermata di Feletto da settembre, per mantenere la cadenza dei passaggi ogni mezz’ora, sono misure a carattere del tutto temporaneo, che devono avere un’orizzonte che non vada oltre la fine dell’anno. Gtt disponga nel piú breve tempo possibile di un piano della sicurezza come richiesto dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria. Il carico oggi sulla Canavesana é drasticamente sottodimensionato a causa di quotidiani disservizi che causano ritardi, anche pesanti, ai pendolari. Ho chiesto che la situazione venga tenuta sotto controllo attraverso incontri periodici tra Regione, Gtt, Agenzia per la Mobilità e i Comuni compresi nella tratta. Entro fine anno dovrebbe essere conclusa la gara per il nuovo gestore, che speriamo, insieme ai lavori di messa in sicurezza dei passaggi a livello e  di elettrificazione, apra un capitolo nuovo per la Canavesana”.

ANIMALI, TRE NUOVE ADESIONI ALL’INTERGRUPPO PARLAMENTARE PRESIEDUTO DALL’ON. BRAMBILLA

Nuove adesioni all’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, presieduto dall’on. Michela Vittoria Brambilla. Ne entrano a far parte tre deputati: l’ex sottosegretario alla Giustizia on. Cosimo Ferri, l’on. Lucia Ciampi (Pd) e l’on. Rosa Alba Testamento (M5S). L’Intergruppo, che ha lo scopo di promuovere la tutela degli animali e dei loro diritti attraverso l’attività legislativa, di indirizzo politico e di sindacato ispettivo, conta già diverse decine di componenti di tutti i gruppi parlamentari, determinati a dare risposte alle istanze di milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati.Tra i temi prioritari individuati durante le prime due sedute, in vista della ripresa a settembre, l’inasprimento delle sanzioni penali per maltrattamento e uccisione di animali, il riconoscimento degli animali come “esseri senzienti” e il conseguente adeguamento anche del codice civile, la riduzione dell’Iva sugli alimenti per animali e sulle cure veterinarie, il prezzo dei farmaci destinati agli animali, norme sull’accesso degli animali d’affezione nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

ASSUNZIONI IN SANITA’: VIGNALE (MNS): “I DATI PARLANO CHIARO. ANCORA TAGLI”

Nel Consiglio regionale di martedì l’Assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha risposto all’interrogazione a risposta immediata presentata dal Presidente del Gruppo consiliare del Movimento nazionale, Gian Luca Vignale, relativamente alle assunzioni fatte in Sanità nel 2017 e nel primo semestre del 2018.

Da tali dati emerge in modo inequivocabile come il sistema sanitario piemontese negli ultimi 18 mesi abbia perso più di 450 operatori sanitari. A fronte, infatti, di 3093 assunzioni vi sono 3527 cessazioni dal lavoro (quiescenze, dimissioni, trasferimenti etc.) per un saldo negativo di 434 dipendenti. “Nonostante da molti mesi l’Assessore Saitta -dichiara Gian Luca Vignale- vanti le assunzioni come un importante risultato raggiunto da questa amministrazione e ancora negli ultimi giorni abbia bollato come polemiche sterili coloro che lamentavano una situazione di carenza di personale sempre più insostenibile, la verità è purtroppo un’altra: negli ospedali e sul territorio il numero di operatori sanitari è drasticamente diminuito”. “Da settimane –continua Vignale- l’Assessore Saitta giustifica l’assenza di personale sufficiente appigliandosi ai tetti di spesa che la legge dello Stato pone relativamente al budget da utilizzare per il personale, ben sapendo che si potrebbero fare oltre 500 nuove assunzioni a legge vigente e allora cosa aspetta?” “Quasi 500 dipendenti in meno – denuncia Vignale – significano aumento delle liste d’attesa, meno produzione sanitaria, un’ insostenibile mole di lavoro per chi opera in sanità. Insomma l’ennesimo esempio di una gestione totalmente fallimentare fatta solo di annunci”. “Sarebbe interessante sapere -conclude Vignale – senza nuovo personale come pensa Saitta di far funzionare oltre ospedali e servizi territoriali anche le Case della salute che settimanalmente inaugura o come ritiene di potenziare i servizi territoriali e la figura dell’infermiere di Comunità. Insomma ciò che viene vantato come un importante risultato è l’ennesimo taglio alla sanità pubblica senza il quale nel 2017 il Bilancio della Sanità sarebbe stato in deficit.

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I NUMERI DELLE ASSUNZIONI E DEI PENSIONAMENTI.

PENSIONAMENTI: Nel 2017 = 2.246. Nel 2018 = 1.281 per un totale di 3.527 operatori che non lavorano più nel Servizio sanitario regionale.

ASSUNZIONI: Nel 2017 = 1.909. Nel 2018 = 1.184 per un totale di 3.093 nuovi operatori.

Per un saldo passivo di 434 dipendenti.

APPROVATA LA LEGGE SUL RICONOSCIMENTO DEGLI ECOMUSEI DEL PIEMONTE

“Il Piemonte ha una nuova legge che riconosce e sostiene gli Ecomusei, un patrimonio importante per la nostra regione, la cui “missione” è quella di valorizzare il territorio con l’elaborazione di una visione per il suo futuro, favorendo la partecipazione e il coinvolgimento degli abitanti, sviluppando attività di ricerca, traducendo le ricerche in strumenti di divulgazione e approfondimento, recuperando gli ambienti di vita e di lavoro ereditati, valorizzando i caratteri del patrimonio antropico, industriale e linguistico piemontese” ha spiegato laConsigliera regionale del Partito Democratico Valentina Caputo, firmataria della legge, approvato il 31 luglio dal Consiglio regionale.“Questa legge – ha proseguito la Consigliera Caputo – è il risultato di un lungo e proficuo lavoro, portato avanti, coinvolgendo e collaborando con la Rete degli ecomusei piemontesi, partendo dalle esperienze che hanno maturato in questi anni di attività ecomuseale.  Gli ecomusei sono realtà virtuali che hanno generato anche delle microeconomie. La nuova normativa prevede che il riconoscimento di queste importanti realtà avvenga attraverso l’esperienza locale e documentabile degli enti locali, delle associazioni, delle fondazioni e di altri organismi di natura pubblica o privata, formalmente costituiti e senza scopo di lucro, che operano nell’ambito territoriale dell’ecomuseo. Sarà la Giunta regionale che, con un proprio regolamento, adottato entro 180 giorni dall’approvazione di questa legge, stabilirà criteri e requisiti minimi per il riconoscimento degli ecomusei”.“Il Piemonte è stata la prima regione italiana a dotarsi nel 1995 di una legge sugli Ecomusei – ha conclusoValentina Caputo – Oggi, ancora una volta, siamo i primi ad approvare una nuova legge che riconosce e sostiene questo importante patrimonio culturale. Agli Ecomusei riconosciuti verranno concessi contributi per sostenere le loro attività di gestione, di sviluppo e di valorizzazione. La norma finanziaria stanzia quasi 1,3 milioni di euro”.