A Natale Porta Palazzo brilla!” – un’iniziativa del Comune di Torino che si svolgerà al Mercato Centrale domenica 14 dicembre
Porta Palazzo brilla, e non soltanto a Natale. Porta Palazzo vive, racconta, si anima, grida, gioisce e cresce: Mercato Centrale Torino ha sempre fatto parte di tutto questo, costruendo insieme al luogo in cui si trova un presente e un futuro tutto nuovo, in parte ancora da scrivere e da immaginare.
Non poteva quindi Mercato Centrale Torino non partecipare all’evento di Natale organizzato dal Comune di Torino per celebrare le diverse location di Porta Palazzo, con una giornata di festa domenica 14 dicembre che vedrà questa piazza storica e piena di significati illuminarsi a festa.
Si partirà alle 15.30 dalla Tettoia dell’Orologio, per poi proseguire alle 16 alla Tettoia dei Contadini e ritrovarsi, alle 17.30, alle Antiche Ghiacciaie all’interno di Mercato Centrale Torino, che si trasformeranno per l’occasione, ancora una volta, in un palcoscenico di musica e cultura.
La serata avrà inizio con l’esibizione dei sassofonisti del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, con un quartetto composto dal sax soprano di Emma Rotatori, il sax contralto di Stefano Denaro, il sax tenore di Fabian Gherca e il sax baritono di Valeria Bussacchini.
Successivamente, prenderanno la parola gli scrittori Giuseppe Culicchia, Margherita Oggero e Dario Voltolini insieme alla poetessa Elena Varvello per leggere le lettere di Natale in collaborazione con il Circolo dei Lettori.
Una dichiarazione d’amore per Porta Palazzo che, non a caso, si intitola “Porta Palazzo mon amour. Lettere al cuore pulsante di Torino”. E dal cuore di Torino si accende ufficialmente il Natale, con l’allestimento dell’Albero, che prosegue con la presentazione del Calendario di Porta Palazzo 2026 intitolato “In palmo di mano”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Torino Musei -Museo d’Arte Orientale (MAO), Museo del Cinema – Film Commission Torino Piemonte e gli studenti e studentesse del Liceo Passoni di Torino.
Le Ghiacciaie ospiteranno anche laboratori e animazione per bambini a cura dell’Associazione Giovani Genitori, che intratterranno i più piccoli tra letture animate e giochi con le bolle di sapone. L’evento e le attività sono completamente gratuiti.
La serata si concluderà con un Brindisi di Auguri offerto da Mercato Centrale.
Mara Martellotta




Rubrica settimanale a cura di Magda Jasmine Pettinà
E’ un grande risultato raggiunto il riconoscimento internazionale dell’ UNESCO concesso alla cucina italiana. Tra i primi promotori che con costanza si sono battuti con autentica e colta coerenza e con motivazioni storiche di grande importanza risalta l’opera dell’Accademia della cucina italiana fondata da Orio Vergani nel 1953 e attualmente presieduta da Paolo Petroni. Anche Mario Soldati e Dino Buzzati furono accademici. Importante è stato anche l’apporto di Casa Artusi di Forlì. Va riconosciuto l’apporto importante dato dal governo attuale per il raggiungimento dello scopo . Si è trattato di riconoscere la storia della cucina italiana ricca di apporti regionali che hanno creato un’unità gastronomica che l’Artusi per primo ha realizzato , quasi come un novello Cavour della gastronomia. Una ricca tradizione che ha unito Nord e Sud, superando le vicende violente del brigantaggio meridionale in nome degli spaghetti. Per la Cucina è accaduto un po’ come con la lingua con Manzoni e De Amicis che con “Promessi sposi“ e “Cuore “ hanno reso unita la Patria italiana. Non è fuori luogo parlare di Patria italiana anche per una cucina amata in tutto il mondo e imitata e persino defraudata da volgari imitazioni che il riconoscimento UNESCO aiuterà a smascherare e combattere. Il solito Carlin Petrin ha limitato la portata dell’evento con la sua solita faziosità politica di vecchio comunista, parlando di meticciato e di osterie. Non merita una risposta . E’ il solito pauperismo che emerge anche tra le pentole . Non mi sono piaciuti neppure alcuni grandi chef che disertano le cucine per frequentare le televisioni. Attendo di leggere il grande Arrigo Cipriani, maestro davvero internazionale della cucina veneziana che lui, novello Marco Polo, ha portato nel mondo.
Chi è La Cuoca Insolita

