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Miss Reginetta Over è Loredana Semerario prof di lingue di Torino

La bellezza senza età protagonista a Chianciano terme

Il Piemonte fa incetta di premi: seconde classificate due splendide donne, mamme e professioniste di Torino.

Riflettori puntati sulla bellezza senza età a Chianciano Terme, dove si sono tenute le finali nazionali di Miss Reginetta Over, 40 splendide e affascinanti donne, dai 30 ai 65 anni, provenienti da dure selezioni effettuate nei mesi scorsi in tutta Italia, si sono sfidate a colpi di sorrisi e di talento di fronte al grande pubblico di Chianciano Terme.
A vincere l’ambito titolo nella fascia Lady dai 43 ai 55 anni Loredana Semerario, di Torino, bionda occhi azzurri, fisico atletico, 51 anni, festeggiati proprio durante la finale, mamma e Professoressa di inglese e francese, ex maratoneta a livello agonistico, amante dello sport in particolare il nuoto e la corsa, ha sbaragliato tutte le concorrenti con la sua bellezza da dea nordica.
“Ho accompagnato mia figlia di 14 anni ad un concorso di bellezza e l’organizzatore mi ha chiesto di partecipare a Miss Reginetta Over,- ha dichiarato Loredana Semerario – dedico questa vittoria, nel giorno del mio compleanno, a mia madre che non c’è più e ai due grandi amori della mia via che sono mia figlia e Tiziano. E’ stata un’esperienza bellissima e divertente”
Nella categoria Junior riservata alla fascia di età dai 30 ai 42 anni ha vinto l’ambita corona Beatrice Rubbini 31 anni, estetista di Bologna e nella categoria Senior dai 55 ai 65 anni Cristina Cattoni 59 anni di Genova mamma di 5 figli e nonna.
La bellezza piemontese fa incetta di premi anche con le seconde classificate delle categorie Lady e Senior con le due torinesi: Stefania Sapetti 45 anni, infermiera e Zhaled Alialedh 57 anni, interprete di Tribunale, investite della fascia del Comune di Chianciano, dal Sindaco Andrea Marchetti Presidente della giuria.
“ Chianciano è da sempre nota come la citta della salute e del benessere, da oggi con la kermesse di Miss Reginetta diventa anche capitale della bellezza, possiamo definirci la città del “bellessere” – ha dichiarato il Sindaco Andrea Marchetti – Chianciano si rilancia in Europa con tutte le sue straordinarie peculiarità da assaporare nel territorio, ricco di acque termali, di tanta storia, cultura e natura per un soggiorno che punta a far vivere in armonia il corpo e lo spirito a tutte le età.”
Le bellissime signore in gara hanno sfilato con gli eleganti abiti da sera della stilista Raffaella Tirelli e con i costumi di Scostumata firmati dalla designer Lorenza Fidelio e con gli accessori dell’orafa Raffaella Baldassarre creatrice anche delle corone, pezzi unici, incastonati con le pietre, di Miss Reginetta Over. Una serata condotta brillantemente dal giornalista Francesco Anania e dalla bellissima Liliana Ruocco che ha visto l’esibizione di tanti ospiti, tra cui il comico Mandi Mandi, Marco Milano, che ha trascinato il pubblico in fragorose risate.
Intanto nella celebre località termale sono al lavoro le 64 giovani finaliste di Miss Reginetta d’Italia, impegnate in servizi fotografici, riprese televisive, interviste prove e sfilate in ogni angolo della città, in preparazione delle pre finali di domani venerdì 30 agosto, e dell’ attesa sfilata, di grandi brand italiani del 31 agosto, presentata da Jo Squillo.
Domenica 1 settembre in programma la finalissima del concorso, dove verrà eletta la più bella del reame e vincerà l’ambito titolo di Miss Reginetta d’Italia 2019 in una serata con tanti ospiti del mondo dello spettacolo, in arrivo su bollente palcoscenico di Chianciano terme condotta da Jo Squillo e in onda sulle reti Mediaset.

Tutte le serate, aperte al pubblico, si terranno alle ore 21 in Piazza Italia a Chianciano Terme.

www.reginettaditalia.it

Cocconato diventa strada del vino

VENERDI’ 30 agosto 2019: Anteprima “Il Salotto di Cocco…Wine”

SABATO 31 agosto 2019
DOMENICA 1 settembre 2019

Cocconato si trasformerà in una virtuale strada del vino, in cui alternare gli assaggi dei vini ai prodotti tipici del territorio, che riempirà il centro storico del paese e ospitando le cantine di Cocconato e del Monferrato.
Novità di questa edizione: venerdì 30 agosto si svolgerà un anteprima dell’evento con “Il Salotto di Cocco…Wine”, un momento dedicato alla tavola con i sapori e i vini delle cantine di Cocconato.
Il Salotto sarà presente a fianco dei banchi d’assaggio che, nella giornata di anteprima, saranno dedicati esclusivamente alle cantine e ai prodotti tipici di Cocconato.
Si proseguirà nei giorni ormai tradizionali del week-end, quest’anno sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, in cui saranno presenti oltre alle cantine ed ai prodotti tipici di Cocconato, anche altre realtà vinicole del territorio del Monferrato e gli stands gastronomici a cura della Pro Loco e dei Borghi del palio di Comune.
Due “Isole del Vino” completeranno l’offerta della degustazione: il tema ed i protagonisti in questa edizione saranno “Speciale Vini Bio” “Vini di Sicilia”.I vini austriaci ospiti speciali di
“Cocco…Wine” 2019

Un nuovo evento si inserisce nel programma dell’edizione 2019 di Cocco… Wine. Nella sezione delle isole del vino, a fianco dei vini di Sicilia e dei vini biologici, nella sola giornata di sabato 31 agosto, sarà presente una selezione di vini austriaci.
La selezione è curata dal giornalista Christian Bauer, che presenterà direttamente i vini al banco d’assaggio e terrà anche una degustazione guidata alle ore 21.00 di sabato 31 agosto

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Info: tel. 0173 364631

stampa.eventi@gowinet.it

www.gowinet.it

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PROGRAMMA, ORARI, COME DEGUSTARE
VENERDI’ 30 AGOSTO
dalle ore 19 alle ore 24 (Piazza Cavour)
– Banchi d’assaggio delle cantine e dei prodotti tipici di Cocconato
– Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
– Il salotto di Cocco…Wine: a tavola con i sapori e i vini di Cocconato
– ore 18.30 Degustazione di approfondimento condotta da Alessandro Scorsone (su prenotazione)

SABATO 31 AGOSTO 
dalle ore 17 alle ore 24 (Piazza Cavour e Via Roma)
– Banchi d’assaggio delle cantine di Cocconato e del Monferrato e dei prodotti tipici
– Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
– Stands gastronomici di prodotti tipici a cura dei Borghi del Palio e della Pro Loco di Cocconato

– Ore 18.30 “La Barbera d’Asti di Cocconato” degustazione di approfondimento condotta da Michele Longo (su prenotazione)
– Ore 21.00 “da Vienna a Burgenland: i vini dell’Austria” degustazione di approfondimento condotta da Christian Bauer (su prenotazione)

DOMENICA 1 SETTEMBRE

dalle ore 16 alle ore 20 (Piazza Cavour e Via Roma)
– Banchi d’assaggio delle cantine di Cocconato e del Monferrato e dei prodotti tipici
– Isole del vino: “Speciale Vini Bio” e “Vini di Sicilia”
– Stands gastronomici di prodotti tipici a cura dei Borghi del Palio e della Pro Loco di Cocconato
– Ore 17.30 presentazione del libro “Camminare la terra dei Formaggi” di Alberto Marcomini


COME DEGUSTARE
Degustazione Vini

€ 12,00; € 10,00 Riduzione Soci Go Wine, Associazioni di Settore.
I visitatori pagando € 12,00 riceveranno, oltre al calice di vetro ed alla taschina, 8 buoni degustazione di cui 2 riservati alle Isole del vino. Ogni buono darà diritto alla degustazione di vino e dovrà essere consegnato al responsabile del tavolo di degustazione. Qualora si volessero degustare altri vini (della medesima azienda) si potrà acquistare un altro carnet di degustazione al costo promozionale di € 6,00 cad.

 

Battaglie in Val Sangone

“Forse tutto è così, crediamo che attorno ci siano creature simili a noi e invece non c’è che gelo, pietre che parlano una lingua straniera, stiamo per salutare l’amico ma il braccio ricade inerte, il sorriso si spegne, perché ci accorgiamo di essere completamente soli”. Dino Buzzati.

 

Dopo l’evento del 2018 che ha portato al Forte San Moritio e al Rifugio Fontana Mura, in alta Val Sangone oltre 200 persone, domenica 1 settembre ritorna la ricostruzione storica “BATTAGLIE IN VAL SANGONE – Una questione di confine” . Un’iniziativa nata dalla sinergia tra i gestori del Rifugio Fontana Mura, l’Amministrazione Comunale, l’Ufficio Turistico e i rievocatori del Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700 e sposata in toto dal Fai Valsangone, senza contare l ‘aiuto prezioso del Parco Naturale Orsiera- Rocciavré, nel quale si trova il sito e che, curiosamente, ospita due delle rievocazioni più alte d’Europa, prima di quelle della Grande Guerra, ovvero la Battaglia dell’Assietta e questa appunto. La straordinaria presenza del Forte di San Moritio, la sua collocazione sullo spartiacque tra ducato di Savoia e Delfinato, l’intorno naturalistico rimasto pressoché immutato, la preziosa vicinanza del Rifugio Fontana Mura, sono le felici condizioni affinché si possa organizzare un evento di questo tipo. Grazie alle visite guidate condotte in mattinata dai rievocatori, tra cui lo storico militare Eugenio Garoglio, si potranno evocare il lavoro degli zappatori saliti sino a lassù per costruire i muretti a secco, difesa del confine, del ducato di Savoia che , a principio 1600 era guidato da Carlo Emanuele I, la vita dei soldati lassù presenti, la loro dieta, i loro abiti di un periodo storico certamente poco noto ai più. Interverranno i gruppi storici : Archibugieri del Monferrato, Accademia di Scherma Tradizionale Scrima Torino, Compagnia della Picca e del Moschetto di Novi Ligure, Amaltea Associazione Storico Culturale di Gallarate ( MI) e la Compagnia d’Armi Flos Duellatorum di Chiavari. PROGRAMMA Al Fortino: possibilità di visite guidate ai resti del Forte di San Moritio mentre al Rifugio Fontana Mura: Attività all’accampamento: momenti di living history e di didattica. Ore 11:30 Conferenza del Prof. Mauro Minola: “Il Forte di San Moritio”. Ore 12:00 Flavio Polledro – Capo gruppo FAI Val Sangone: “Meraviglie segrete in Val Sangone”. Ore 12:30 Pranzo con le truppe al Rifugio Fontana Mura Polenta con spezzatino o antica zuppa del soldato 10€

Info e prenotazioni: 333 3929241 Ore 15:00 al Forte San Moritio simulazione di un attacco da parte di un drappello di francesi. Servizio navetta fino a metà percorso info e dettagli: 0119349681 ufficio turistico Coazze.

Metti una sera a cena… Napoleone

Al forte di Bard (Ao)

NAPOLEONICA. LE NOVITA’. LA CENA STORICA E IL GRAN BAL DES CITOYENS

Torna con la quinta edizione sabato 31 agosto e domenica 1° settembre 2019, Napoleonica, la grande rievocazione storica del celebre passaggio di Napoleone Bonaparte con le sue truppe avvenuto nel maggio del 1800 nel corso della Seconda Campagna d’Italia. Una delle novità sarà la Cena storica e il Gran Bal des Citoyens di sabato 31 agosto alle ore 20.00. Spettatori e rievocatori ceneranno assieme nell’imponente Piazza d’Armi. Allieteranno la serata balli tradizionali, accompagnati dall’esibizione di suonatori di strumenti e musiche della tradizione franco-provenzali a cura del gruppo Ombra Gaja.

 

La cena sarà su prenotazione al costo di 15,00 euro (bevande escluse)


Il Menù

Zuppa alla Bardese

(con zucchine, pane e Fontina)

 

Il Piatto della Truppa

(salsiccetta in umido con polenta)

 

La Rustica dell’Imperatore

(torta alle mele con uvetta e noci)

Prenotazioni

eventi@fortedibard.it

Info T. 0125 833818

Le prenotazioni via mail sono aperte sino alle ore 12.00 del 30 agosto; oltre tale termine saranno possibili solo in loco nel Borgo, in Piazza Cavour

Arriva anche a Torino la pizza alle lumache

Diverse pizzerie di Torino si sono dimostrate interessate ad accogliere nel proprio menu quella che fino ad oggi era  considerata un’estrosa e variante per gourmand, la pizza con le lumache, che si candida invece a diventare piatto di “gastronomia popolare”. Verrà proposta ufficialmente  il 21 settembre a Piana di Monte Verna (Caserta), dove si terrà il 6/o convegno internazionale di elicicoltura con il patrocinio di Mipaaft e Regione Campania. La pizza alle lumache, certificate dal marchio Filiera Lumache Italiane, nasce come idea della Confederazione Italiana Elicicoltori. “La carne delle lumache ‘Helix’ – assicura l’associazione degli allevatori – è facilmente abbinabile, aiuta a rendere il piatto molto digeribile, grazie alla percentuale minima di lipidi e offre nel contempo un adeguato apporto di proteine. E’ semplice da gestire, una volta lessata e intenerita, pronta da essere messa sulla pizza in forno senza altri trattamenti”. La quantità ideale è di 30-35 grammi, 7-8 lumache sgusciate, con un costo reale paragonabile ad altri ingredienti tradizionali: prosciutto, formaggio e cozze.

Bom dia !!!

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Il saluto consiste in un atto rappresentato da un gesto, accompagnato nella maggior parte delle volte da parole o frasi che si scambiano con una o più persone quando si incontrano o quando si prende commiato da loro, per fini personali o professionali, manifestando sentimenti di simpatia, affetto, rispetto, devozione o sottomissione.

Nell’antica Roma la “salutatio matutina” rappresentava il saluto che i clienti porgevano al proprio patrono accompagnato dalle parole “Ave Domine, Ave Rex”.

Ai nostri giorni il saluto rappresenta ormai una forma di cortesia, sebbene tuttavia l’origine rimanga sempre religiosa.

Del saluto in senso stretto bisogna distinguere quindi la forma ed il contenuto. La forma è spesso una formula, mentre il contenuto è spesso un augurio (vedasi il buongiorno che in greco significa “sii lieto”).  Altre tipologie di saluto riprendono le origini di carattere religioso come, per esempio, il francese “adieu”, l’inglese “good-bye” (contrazione dell’espressione piùestesa “God be with you”) o l’ancora più diretto spagnolo “vaya con Dios” che, al suo interno, comprende una moltitudine di auguri di buon auspicio, quali “vai con Dio, Dio sia con te, buona fortuna”.

I brasiliani sono noti per essere un popolo particolarmente socievole ed estroverso ed il momento del saluto ad una persona rappresenta una parte fondamentale della vita sociale a cui viene data molta importanza, prova ne è il fatto che vengano differenziate tre forme di saluto da usare in specifiche fasce orarie.

Il saluto in Brasile si distingue in tre formule: bom dia, boa tarde e boa noite. “Bom dia” rappresenta l’equivalente del nostro buongiorno e va usato fino alle ore 12; dalle 12 fino alle 18, invece, si usa il “boa tarde” ovvero il nostro buon pomeriggio, da noi poco usato, dopo le 18 libero uso dell’espressione “boa noite”, che noi utilizziamo solo per accommiatarci e come augurio prima di andare a letto, in Brasile invece si usa anche quando la sera si arriva e ci si incontra. L’espressione “boa noite” coincide, circa, con il calar della sera ed, essendo il Brasile un paese tropicale, l’alba compare molto presto, i bambini ed i ragazzi entrano a scuola alle 7.30 di mattina circa, mentre il buio della sera arriva approssimativamente alle 18 sia d’estate che d’inverno.

La bellezza ed il fascino del saluto “Bom Dia!”, però, lo si può capire solo se lo si vive. L’espressione, il sentimento ma, soprattutto, lo spirito con cui vengono dette queste due semplici parole, il sorriso che le accompagna, gli occhi che brillano e che sorridono, ma soprattutto lo scambio di battute successive che suonano così: Bom dia ! Tudo bem? tudo bem e você? tudo bem tudo bem….. – Buongiorno! tutto bene? tutto bene e tu? Tutto bene tutto bene……… rappresenta l’essenza dello spirito brasiliano. Per loro va sempre tutto bene, raramente sentirete qualcuno che vi risponderà che va male o che non va proprio, si potranno lamentare per qualcosa che non va molto bene ma poi vi diranno che grazie a Dio gli va ancora tutto bene. E queste sono le risposte che vi darà chiunque indipendentemente da sesso età o estrazione sociale. E stiamo parlando di un Paese che, secondo i dati 2016 del Fondo Monetario Internazionale ha un PIL pro capite di 9.821,41 USD, contro i 14.467 USD della vicina Argentina, i 31.984 USD dell’Italia o i 44.550 USD della trainante Germania. Alla luce di questi dati si può capire che i brasiliani avrebbero tutti i motivi del caso per lamentarsi.

L’espressione “Bom dia, tudo bem?” rappresenta non solo una reale forma di augurio ed interessamento su come stiano il proprio interlocutore, la sua famiglia, su come vada il lavoro, o un pretesto per fermarsi scambiare due chiacchiere e ringraziare Dio che le cose vadano ancora bene. Ma questa domanda viene rivolta a chiunque si incontri per strada, dal portinaio al giornalaio, dal tassista al netturbino, dal cameriere al venditore ambulante.

 

Nonostante il nostro animo sabato un po’ introverso non mi resta che augurarvi quindi buongiorno, scusate…Bom dia!

 

Emanuele Farina Sansonedal Brasile

 

Natura e storia al parco Sigurtà

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Viaggio in Italia

Valeggio sul Mincio è un comune della Provincia di Verona, posto al confine con quella di Mantova. Una sua frazione, Borghetto, con il mulino ad acqua ed il maestoso ponte sul Mincio, si può fregiare di essere uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’, ma non è l’unica attrazione turistica di questo comune.

C’è anche il Parco Sigurtà che prende il nome dall’industriale farmaceutico Giuseppe Carlo Sigurtà il quale lo acquistò nella primavera del 1941, terreno dal passato glorioso ormai decaduto.

Il parco ha origine da ‘brolo cinto de muro’, luogo dove dimoravano le famiglie patrizie con il loro servitori.

Tra le proprietà di erano succedute  la famiglia patrizia Contarini, i Giarienti, i Maffi. E proprio nel 1792 vi soggiornò, ospite del marchese Antonio Maffei il poeta Ippolito Pindemonte. Una figlia del marchese, sposando il conte Filippo Nuvoloni lo portò in dote a questa famiglia. Tra gli ospiti nel diciannovesimo secolo ebbe anche due imperatori, Francesco Giuseppe Asburgo d’Austria e Napoleone III di Francia. Ma fu con il dottor Sigurtà che iniziò la sua riqualificazione, grazie – tra l’altro – ad una multa di 15 lire con cui scoprì un antico diritto di prelevare le acque dal fiume Mincio, che ea stato dimenticato dai precedenti proprietari. Grazie a tale captazione l’irrigazione ha portato ad una trasformazione radicale in un parco naturalistico di sessanta ettari, premiato come il secondo parco più bello d’Europa nel 2015 ed il più bello d’Italia nel 2015, oltre ad altri prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale e nazionale.

Il parco giardino Sigurtà ospita innumerevoli attrazioni naturalistiche e storiche: nei mesi di marzo e aprile si possono ammirare un milione di tulipani, che rappresentano la fioritura più importante in Italia e la più ricca del Sud Europa; il viale delle rose, che da maggio a settembre accoglie 30.000 rose rifiorenti; uno straordinario labirinto, diciotto specchi d’acqua, dove tra giugno e luglio fioriscono le piante acquatiche, e immensi prati verdi.

Senza dimenticare il Castelletto, commissionato dal marchese Antonio Maffei, e in passato antica sala d’armi, oggi invece luogo dove sono conservate le memorie storiche, letterarie e scientifiche della famiglia Sigurtà: qui infatti sono ricordati gli scienziati e i premi Nobel, ospiti in passato del parco: Selman A. Waksman (Premio Nobel nel 1952 e scopritore della Streptomicina), Alexander Fleming (Premio Nobel nel 1945 e scopritore della penicillina), Gerhard Domagk (premio Nobel nel 1939 e scopritore dei sulfamidici), Konrad Lorenz (premio Nobel nel 1973 e fondatore dell’etologia) e Albert B. Sabin (scopritore del vaccino orale contro la poliomielite).

Altri incanti ricchi di storia e fascino sono l’Eremo (un tempietto in stile neogotico), la Meridiana Orizzontale (che sorge sul belvedere di Giulietta e Romeo), la Grande Quercia (l’albero più antico del parco con i suoi 4 secoli d’età), il monumento in bronzo dedicato a Carlo Sigurtà, la Pietra della giovinezza, il Cimitero dei cani ecc.

Il parco è stato scelto tra le location che rappresentano l’Italia durante Expo 2015 all’interno del Progetto Panorama in piazza Gae Aulenti (Milano).

I suoi cancelli vennero aperti per la prima volta al pubblico dal dottor Sigurtà, sempre molto attento alla sua riservatezza,  il 19 marzo del 1978

Oggi i figli di Enzo, Giuseppe e Magda, continuano con passione a preservare e a far conoscere il Parco, proseguendo il lavoro svolto dai predecessori.

Negli anni il Parco Sigurtà ha accolto così milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo ed è diventato la meta ideale dove concedersi una giornata di relax e divertimento, grazie alla ricchezza botanica e floreale e al variegato calendario eventi per grandi e piccoli.

Pertanto, come è stato anticipato una visita al Parco offre moltissimi i punti di interesse da non perdere in questa oasi verde, che si estende su due colline: dal celebre Viale delle Rose al Labirinto, un percorso tra 1500 piante di tasso che si sviluppa su una superficie di 2500 metri quadrati, dal Grande Tappeto Erboso alla Fattoria Didattica, dimora di tanti simpatici animali, dal Castelletto, in passato luogo di incontro di scienziati e premi Nobel, alla Grande Quercia, senza dimenticare la Panchina degli Innamorati, novità della stagione 2018.

LA MAGIA DEGLI ALBERI AL PARCO

Il Parco Giardino Sigurtà ospita innumerevoli alberi, presenze silenziose che popolano boschi e prati, tra cui la Grande Quercia, che si erge maestosa nelle vicinanze del Labirinto: un esemplare che ha più di 4 secoli e che colpisce per la perfetta armonia tra il tronco (6 metri di circonferenza) e la chioma (120 metri di circonferenza).

E poi: la collezione di bossi più ricca al mondo, con 40.000 piante, migliaia di cipressi, 500 pini, 1.000 abeti, oltre 2.000 carpini, 500 vecchi pioppi, 50 faggi di differenti varietà, un centinaio di lecci, numerose piante di olivo, 20 magnolie, diversi bagolari spaccasassi (di cui un esemplare di oltre due secoli), centinaia di betulle, pfitzeriane e querce, 40 piante officinali nel Giardino a loro dedicato, centinaia di aceri giapponesi. Le zone boschive accolgono, invece, il sottobosco di felci, mughetti e differenti tipologie di edera, mentre le erbacee perenni si presentano in grandi masse.

 

LE FIORITURE STAGIONALI

Le straordinarie fioriture, che si susseguono nel corso delle stagioni del Parco Sigurtà, sono un imperdibile incontro di profumi e colori:

– si inizia con centinaia di crocus dalle tonalità azzurro, bianco, giallo, lilla e viola;

– a marzo ed aprile, invece, avviene Tulipanomania, la fioritura di oltre un milione di tulipani che con giacinti, muscari e narcisi colora per più di 60 giorni i manti erbosi del Parco; è la fioritura più importante in Italia e la seconda a livello europeo.

– a fine aprile migliaia di iris tinteggiano di arancione, giallo e viola il Viale delle Fontanelle e la Passeggiata Panoramica, che regala una vista mozzafiato sulla Valle del Mincio;

– maggio è il mese per eccellenza dedicato alla rosa e il Viale delle Rose fino a settembre accoglie 30.000 esemplari antichi in due varietà (Queen Elizabeth e Hybrid Polyanta & Floribunda);

– senza dimenticare le piante annuali, che sbocciano da maggio ad ottobre, lungo il Viale delle Aiuole Fiorite e in altri punti del Parco: 30 varietà di dalie e centinaia di begonie, canna indica (qui al Giardino sono presenti 9 varietà, in particolare quella tigrata), impatiens, sunpatiens, coleus, zinnia e tagete.

– protagonisti dell’estate sono gli hemerocallis, i girasoli e le centinaia ninfee rustiche (diurne) e tropicali (che possono essere notturne o diurne), i cui petali vanno dal rosa pallido, al rosa intenso, dal rosso al ciclamino, insieme al bianco e al giallo. Queste piante acquatiche con fior di loto, ibischi d’acqua, papiri e falsi papiri colorano ed impreziosiscono i 18 laghetti del Giardino.

– gli aster o settembrini a fine estate creano un magico contrasto con il verde del Grande Tappeto Erboso, la distesa più vasta di tutto il Parco, grazie alle loro tonalità che vanno dall’azzurro al viola.

 

UN RICCO CALENDARIO EVENTI PER IL PUBBLICO

Il Parco Giardino Sigurtà è un fantastico teatro naturale per tantissimi eventi gratuiti, di vario genere e per tutte le età.

Ad esempio, ci sarà una manifestazione dedicata al Magico Mondo del Cosplay domenica 1 settembre (la moda giapponese di travestirsi come i personaggi della fantasia e dei cartoni animati)

MODI DIFFERENTI PER LA VISITA

Esistono diverse modalità per non perdersi nemmeno uno dei tesori del Parco Sigurtà:

– a piedi, per un’immersione a 360 gradi nella natura.

in bicicletta: con la propria o noleggiandola al servizio renting interno al Parco (il parco sorge a 2 km dalla ciclabile Mantova – Peschiera d/G). Dal 2018 sono disponibili le biciclette elettriche (firmate Atala) destinate alle famiglie con bambini piccoli (sono dotate di seggiolini) e ai meno giovani: l’occasione per ammirare le bellezze del Parco in tutta comodità. Nelle vicinanze dell’entrata si trova un punto di ricarica gratuito per le biciclette elettriche.

– a bordo dello shuttle elettrico, per una visita guidata alla scoperta della storia e delle caratteristiche del Giardino.

–  con i golf-cart elettrici che permettono una comoda visita personalizzata.

– con il trenino panoramico, che segue l’Itinerario degli Incanti lungo 6 km e che consente di cogliere la vastità del Giardino.

– per una visita virtuale sono disponibili due applicazioni gratuite: una volta a far scoprire il Parco con tutte le informazioni, le news e gli eventi, mentre Yubi – The Game permette di mettersi alla prova in una coinvolgente caccia al tesoro nel Parco. Per info: http://www.sigurta.it/app-parco-giardino-sigurta

 

Il Parco Giardino Sigurtà nel 2019 è aperto dall’8 marzo sino al 10 novembre 2019, tutti i giorni, festivi inclusi, con orario continuato dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00). Marzo, ottobre e novembre dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00).

Per informazioni sul Parco Giardino Sigurtà: www.sigurta.it

Si ringrazia per questo articolo la cortese collaborazione dell’ufficio stampa nella persona di Roberta Gueli.

 

Massimo Iaretti

La Fiera di Ferragosto a Ghigo di Prali

Per questo mese, la nostra rubrica sui mercati di Torino si sposta in una della sue valli, e più precisamente in Val Germanasca, nel pittoresco paesino di Ghigo di Prali, ove il 15 del mese si è svolta la tradizionale Fiera di Ferragosto.
Ogni anno il paese accoglie moltissimi visitatori di questo grande mercato, che si snoda da piazza Garrou (sita accanto al campo da bocce) e anima, con le sue vivacissime bancarelle, la via che porta alla Chiesa cattolica – ospitante una pregevole xilografia di Nastasio – e quella che costeggia il campo da calcio e prosegue parallela al torrente Germanasca, fino alla stradina per Villa, il paesino che precede Ghigo di circa 2 km.
Le mercanzie in esposizione vanno dalle tome locali ai salami profumati al Barolo ed al Barbera, dall’oggettistica in legno con il tipico design di montagna, all’abbigliamento tecnico, con i caldi e colorati pile ed i simpatici berretti in lana per i bimbi con le orecchie d’orso in peluche. Non mancano i banchi di giocattoli e di biancheria per la casa dallo stile provenzale.
Insomma c’è l’imbarazzo della scelta, e poichè la Fiera inizia alle prime ore del mattino e continua sino al tramonto, i villeggianti possono interrompere il giretto mattutino tra i banchi per pranzare all’aperto – magari con la classica grigliata! – e tornare per gli acquisti nel pomeriggio.
La piazza centrale di Ghigo, invece, non ospita bancarelle per ragioni di viabilità – poichè le auto possono entrare in paese solo attraverso la piazza – ma i turisti possono ammirare il Tempio Valdese che vi si affaccia; la Val Germanasca infatti è una delle tante valli Valdesi del Piemonte, ed in particolare nel 1533 a Ghigo si tenne un Sinodo che confermò l’adesione alla Riforma; il Tempio venne poi costruito nel 1556. La storia della valle viene ben illustrata e spiegata dal Museo Valdese(sito nel centro di Ghigo), con particolare riferimento alla vicenda religiosa, attraverso video, cartine storiche e fotografie d’epoca.
A Ghigo le tradizioni non sono mai venute meno, tant’è che una delle tre serate danzanti in piazza (evento che si ripete ogni anno in questo periodo) è dedicata ai balli Occitani, dalle melodie tipiche, bellissime.
A proposito di cultura Valdese, anche la cucina di queste valli merita un largo apprezzamento: ai ristoranti “ Nido dell’Orso„ (347-8730552) e “ Bardour” (340-6372046) – entrambi a Ghigo – ad esempio, è possibile assaggiare le“Calhëtte„ piatto tipico occitano a base di ingredienti poveri (le ottime patate di Prali, tanto per citarne uno) ma davvero gustosissimo, da provare.
Rugiada Gambaudo

A Vallo riapre l’unico caffè del paese

MOLLO TUTTO E APRO. LA SCOMMESSA E LA DETERMINAZIONE DI SILVIA E SERGIO BERGERO, GIOVANI VALLESI, CONTRO LO SPAESAMENTO E PER RAFFORZARE LA COESIONE DELLA COMUNITA’ 

Nella mattinta di lunedì 19 agosto 2019, alle 7,30 ha riaperto il “Circol”, l’unico e solo bar di Vallo Torinese, paese all’inizio delle Valli di Lanzo. Via Fiano 2. Sulla piazza (unica piazza di Vallo), era rimasto chiuso da inizio luglio per i lavori di ammodernamento dei nuovi gestori che hanno vinto il bando del Comune di Vallo. Siamo nel “Centro servizi comunale” e la gestione è affidata dal Comune proprietaria dell’immobile dove si trovano anche ufficio postale, ambulatorio medico (con una nuova giovane dottoressa da inizio agosto), sede delle associazioni. La riapertura di un bar – l’unico bar-ristorante di un paese – è una notizia, in un’Italia che ha 200 Comuni desertificati commercialmente e altri 500 a rischio, con meno di tre attività economiche.
I nuovi gestori, Silvia e Sergio Bergero sono giovani e sono di Vallo, impegnati da sempre nel sistema associativo, conoscono benissimo la realtà del paese che vivrà domenica 25 agosto la sua patronale, San Secondo. Hanno mollato tutto, lasciato i precedenti lavori e scelto il bar, il Circol. Conoscono quanto la scommessa sia affascinante e sfidante. Un bar di paese, l’unico del paese, richiede che il paese sia un paese. Che ci credano tutti in quel bar e che riconoscano in quel luogo, in quel bar, un punto di riferimento. I bar dei paesi non sono i bar dei quartieri urbani e delle città. I bar dei paesi, nei piccoli Comuni, di fatto sono il paese. Luogo crocevia di storie, necessità, obiettivi. Interpretare questo luogo è la sfida. Dargli cioé la capacità di accoglienza e di dialogo, di scambio di idee, di svago e di relax. E poi, ovviamente, i gestori devono anche guadagnarci, perché la sfida è prima di tutto una scommessa imprenditoriale. La giornata scandita dagli ingressi è da costruire. Caffè al mattino, pranzo con panini e qualche piatto, tanti aperitivi e birra per il dopo cena. Ci saranno eventi, interazione con le associazioni (non sarà difficile: Sergio è anche Presidente della Pro Loco di Vallo e Silvia è una colonna della Filarmonica e dell’oratorio), affetto per chi entra sia giovane, famiglia, anziano.
Come in tutti i bar del paese, al Circol al pomeriggio si gioca a carte. Due, tre, quattro tavoli con giocatori e annessi spettatori. Ma come invece solo a Vallo, il Circol è anche il fornitore ufficiale del pranzo per i bambini della scuola elementare intitolata ad Eugenio Airaudi. Da tanti decenni è così e in pochi altri paesi succede. Costruire un legame con i bambini e le famiglie è anche la chiave per generare nuovi clienti e amicizie.

Stamani, alla “familiare inaugurazione”, c’erano il Sindaco Alberto Colombatto e il parroco, monsignor Vincenzo Chiarle. Insieme a “benedire” idealmente quel pezzo di paese che torna a vivere. “Ringrazio i precedenti gestori e faccio gli auguri ai nuovi – commenta il primo cittadino  Colombatto – Hanno vinto il bando del Comune con un buon progetto che auspico possano attuare dando colore, vitalità, passione al Circol, unico bar di Vallo. Genererà coesione nella comunità. Ci credo e tutti dobbiamo crederci”.
Generare fiducia, far crescere il “Luogo”, costruire eventi, far entrare il paese.  Anche qui vive la regola “Compra in valle, la Montagna vivrà”, sancita dal quadro regalato ai nuovi gestori dal Presidente nazionale Uncem, vallese, Marco Bussone. “Luoghi contro i non luoghi – sottolinea Bussone – Così sfidiamo spopolamento, desertificazione e soprattutto spaesamento. Questi per la Treccani è ‘senso di smarrimento e di estraneità, provato da chi si trova in un luogo o in un ambiente nuovo e sconosciuto’. È insidioso, anche a Vallo. Sono certo che non sarà così al Circol”. Non sarà così per la comunità di Vallo e per i tanti Amici che varcheranno la soglia del bar in piazza. E troveranno un pezzo di paese ad accoglierli.