Le aziende agricole piemontesi che intendono ampliare la propria attività al settore dell’agriturismo avranno un mese in più di tempo per presentare la domanda per accedere al finanziamento messo a disposizione dalla Regione Piemonte.
È stato infatti prorogato dal 2 settembre al 2 ottobre 2024 il termine di presentazione delle domande per partecipare al bando Investimenti per la diversificazione: uno strumento finanziato attraverso il Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (Csr 2023-2027) che mette a disposizione complessivamente 9 milioni di euro per sostenere le aziende agricole in nuovi investimenti in attività complementari, fra cui appunto il settore dell’agriturismo, delle fattorie didattiche, la trasformazione diretta dei propri prodotti agricoli in prodotti non agricoli anche a scopi alimentari e lo sviluppo in azienda di attività sociali.
Lo annuncia l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, che spiega: «Abbiamo deciso di prorogare i termini del bando accogliendo la sollecitazione unanime delle tre associazioni di categoria, Coldiretti, Confcoltivatori e Cia. C’è infatti un forte interesse da parte delle aziende agricole piemontesi a diversificare la propria attività investendo anche nel settore agrituristico: e questo è assolutamente in sintonia con il progetto di integrazione fra produzioni agroalimentari, cibo di qualità e turismo che intendo sviluppare fra gli obiettivi centrali di questa legislatura».
Il bando – che potenzialmente interessa anche i circa 800 agriturismi già attivi in Piemonte – può finanziare dal 40% al 60 % della spesa gli interventi relativi ai quattro settori indicati fra cui i seguenti interventi: sistemazione del sedime (livellamenti, inghiaiature ecc., con esclusione di asfaltature e realizzazione di platee in cemento) di aree esterne, facenti parte dell’azienda agricola e funzionali all’attività agrituristica svolta, oltre che alla sosta camper e/o roulottes, piazzole per tende, parcheggi auto, zona pic-nic e gioco bambini, e posizionamento di strutture abitative non fisse per l’ospitalità rurale.