ilTorinese

Attesa la 17^ Edizione della Mostra Artigianato Bosconero 2024

 

 

La data sarà domenica 12 maggio 2024. E’ l’attesa per il ritorno della prestigiosa e quasi “maggiorenne” “Mostra dell’Artigianato degli Antichi Mestieri di Bosconero”. Un evento che ha radici ben salde, con una storia di ben 16 anni alle spalle, dedicata a mettere in luce le numerose realtà artigianali del territorio. Un momento per offrire loro un palcoscenico per farsi apprezzare e conoscere. Quest’anno ci sarà anche un super ospite: “To Tag”, la mascotte Ufficiale dei FISU World University Games Winter Torino 2025. Organizzata con passione e un grande impegno dal Comune di Bosconero, la manifestazione si è affermata nel corso degli anni come un appuntamento di rilevanza regionale, area Nord Ovest. La giornata sarà un tripudio di botteghe aperte e spettacoli di strada, arricchita da cantieri tematici dedicati al suono, ai sapori e alla scultura, offrendo un’esperienza coinvolgente per i visitatori di ogni età. Dopo il successo delle sedici edizioni precedenti, il Canavese si prepara ad accogliere la 17° edizione di questa kermesse, diventata negli anni una pietra miliare nel panorama degli eventi regionali. Decine e decine di bancarelle daranno vita a un serpentone variopinto, esponendo con orgoglio i prodotti dell’artigianato del territorio. La manifestazione non si limiterà solo a ciò: i visitatori potranno deliziarsi con prodotti tipici dell’enogastronomia locale e assistere a spettacoli musicali dal rock al pop, senza dimenticare qualche brano jazz. Un’attrazione originale sarà la mostra dei trattori e auto d’epoca. Sicuramente offrirà uno sguardo affascinante sul passato, infatti nell’esposizione si potrà ammirare qualche pezzo di una collezione privata unico in Europa. Per le famiglie è prevista un’animazione appositamente pensata per i più piccoli, esibizioni equestri per una nuova esperienza con piccoli cavalli. Artigiani di eccellenza, produttori – dal miele al vino, fino ai frutti di bosco – artisti e scuole professionali, quest’ultime da diverse regioni, tra cui la vicina Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia. Tutte queste realtà si uniranno per festeggiare l’Artigianato e i prodotti tipici del territorio Canavesano. Il programma dettagliato include una serie di eventi dedicati al “saper fare”, con la conferma dei percorsi tematici tradizionali: cantieri delle sculture, sei sapori e dei suoni. Inoltre verrà allestita la nuova sezione “Arte e Natura”, dedicata ai vivaisti, biologico e bioedilizia, ampliando ulteriormente l’offerta di questa 17° kermesse. La soddisfazione per il successo dell’edizione precedente è palpabile, come dichiarato dalla sindaca Paola Forneris: “Siamo estremamente soddisfatti – Comune e organizzatori – dell’affluenza della scorsa edizione, abbiamo constatato un notevole afflusso durante tutto l’arco della giornata.” L’ingresso alla manifestazione rimane completamente gratuito, favorendo tutti coloro intenzionati a partecipare a questo momento di aggregazione al fine di celebrare tutto ciò che ruota intorno all’Artigianato. Per ulteriori informazioni sulla giornata è possibile contattare i numeri 0119889616 – 0119889372 oppure scrivere a comune@bosconerocanavese.it.

Area sosta Camper più vicina “La sosta del re”, attrezzata con camper service, via Medici del Vascello 7 Druento(To). A pochi passi dalla Reggia di Venaria. 13 chilometri da Bosconero.

Quasi 20 mila presenze al Torino Jazz Festival

La musica jazz nelle sue più diverse sfaccettature, tra nuove produzioni ed esclusive, grandi
musicisti della scena mondiale e artisti emergenti, nei teatri e nei club di tutta la città e un
grande riscontro di pubblico, con il tutto esaurito di quasi ogni concerto, sia del main stage
che dei club. Sono questi in breve i risultati della dodicesima edizione del Torino Jazz
Festival che si è appena conclusa.
Un grande risultato per gli 11 giorni di programmazione, dal 20 al 30 aprile, che hanno
visto un’affluenza di 13.139 spettatori ai 17 concerti del palinsesto principale e 3.900 ai 34
concerti nei club. 33 i Jazz Blitz, che hanno coinvolto 1.350 persone, mentre i Jazz Talk e i
Jazz Special sono stati seguiti da 1.140 appassionati. Un totale di 19.529 presenze, che
segna un incremento del 6% rispetto al 2023. Notevole la presenza ai concerti di
spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, alcuni dei quali giunti
appositamente a Torino per seguire il TJF durante i ponti del 25 aprile e 1° maggio.
Quando abbiamo cominciato a lavorare all’edizione 2024 del Torino Jazz Festival – ha
dichiarato il direttore artistico Stefano Zenni – immaginavamo di offrire un ritratto del
jazz di oggi attraverso l’arte dei musicisti più diversi, senza rinchiuderci in recinti
inesistenti, per comporre un arazzo di suoni. A giudicare dal coinvolgimento trascinante
della città, dall’entusiasmo del pubblico e perfino dai ringraziamenti dei musicisti,
quell’arazzo ha preso vita in forme bellissime. Grazie al jazz, creato da persone oppresse
per potersi esprimersi liberamente, riusciamo ad avversare l’oscurità con la luce
meravigliosa della musica.
Dopo l’inaugurazione con la marching band JST Jazz Parade, che sabato 20 aprile ha dato
il via al festival, musicisti del calibro di Dave Holland, Christian McBride, Gonzalo
Rubalcaba, John Zorn, Roscoe Mitchell e Roberto Gatto sono saliti sui palcoscenici del
Torino Jazz Festival per regalare, insieme a molti altri artisti, momenti indimenticabili di
grande musica. Lunghi applausi e standing ovation anche per la cantante maliana
Fatoumata Diawara, che con l’energia della sua musica ha travolto un pubblico di oltre
1500 spettatori durante il concerto in occasione della Festa della Liberazione al Teatro
Regio.
Da segnalare la collaborazione tra il Torino Jazz Festival e il Museo del Cinema, con la
proiezione di quattro documentari dedicati a John Zorn e a Duke Ellington, tra cui la
prima assoluta di Steve e il Duca, e le mostre Suspended Groove, dedicata alle passate
edizioni del TJF, e Teranga Mon Amour. Souvenirs du Sénégal.
Il concerto finale di questa edizione, martedì 30 aprile, è stato affidato al Paolo Fresu
Quintet, insieme alla Torino Jazz Orchestra sul palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli.
Una produzione originale da tutto esaurito, con la direzione e gli arrangiamenti di Paolo
Silvestri.
Il Torino Jazz Festival è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per
la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura e di Fondazione CRT, main
partner Intesa Sanpaolo e Iren, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese
Torino e in collaborazione con Turismo Torino e Provincia. Treno ufficiale Frecciarossa.
Il Torino Jazz Festival torna il prossimo anno dal 23 al 30 aprile 2025, con la
tredicesima edizione.
Nell’attesa, gli amanti del jazz potranno partecipare agli oltre 15 concerti del Torino Jazz
Festival Piemonte, da giugno a ottobre 2024 nelle province di Torino, Alessandria, Asti,
Biella, Cuneo, Novara, Verbania e Vercelli.
Il Torino Jazz Festival Piemonte nasce dalla relazione istituzionale tra la Città di Torino,
con il suo Torino Jazz Festival, e la Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con il
Consorzio Piemonte Jazz. Il progetto si giova della direzione artistica condivisa di Stefano
Zenni (direttore del Torino Jazz Festival), di Fulvio Albano e Diego Borotti (Consorzio
Piemonte Jazz) e della Fondazione Piemonte dal Vivo. Il festival è realizzato in
collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino e con il sostegno di Reale Mutua e
degli sponsor Ancos APS e Confartigianato Imprese Piemonte. La line-up del festival è in
via di definizione e tutte le info saranno presto disponibili online sul sito
www.piemontedalvivo.it.
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Note di Classica: Yulianna Avdeeva, Dindo e Jurowski le “stelle” di maggio

Giovedì 2 alle 20.30 e venerdì 3 alle 20 alle all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Robert Trevino e con Yulianna Avdeeva al pianoforte, eseguirà musiche di Stravinskij, Adams e Bernstein. Sabato 4 alle 20 al teatro Regio per la stagione d’opera, debutto de “The Tender Land”. Opera in 3 atti, musica di Aaron Copland. Alessandro Palumbo dirigerà l’orchestra. Repliche fino a martedì 7. Domenica 5 alle 16.30 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, l’Orchestra da Camera Accademia con Enrico Dindo nel doppio ruolo di violoncellista e direttore, eseguirà musiche di Dvorak e Cajkovskij.

Lunedì 6 alle 20 al teatro Vittoria, Mirabilia eseguirà musiche di Cima, Merula, de Victoria, Bertali, Falconieri, Valentini, Marini, Rossi. Mercoledì 8 alle 20.30 al Conservatorio per l’Unione Musicale, Gabriele Carcano al pianoforte eseguirà musiche di Grieg, Brahms e Schumann. Giovedì 9 alle 20.30 e venerdì 10 alle 20 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Andrès Orozco-Estrada e con Emanuel Ax al pianoforte eseguirà musiche di Beethoven e Berlioz. Martedì 14 alle 20 al teatro Vittoria, il trio Quiròs eseguirà musiche di Hahn, Weill, Piazzolla, Ramirez, Angulo, Gershwin, Bernstein. Venerdì 17 alle 20 al teatro Regio debutto di “Der fliegende Hollander”. Opera in 3 atti. Musica di Richard Wagner. L’Orchestra sarà diretta da Nathalie Stutzmann. Repliche fino a domenica 26. Giovedì 16 alle 20.30 e venerdì 17 alle 20 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Daniele Gatti, eseguirà musiche di Mozart e Sostakovic. Sabato 18 alle 20 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, il Quartetto Gerhard e con Stefano Musso al pianoforte, eseguirà musiche di Granados e Schumann. Mercoledì 22 alle 20.30 al conservatorio l’Ensemble Il Tempo Ritrovato eseguirà musiche di Dvorak, Britten, Cajkovskij. Lunedì 30 alle 20.30 per Lingottomusica all’auditorium Agnelli la Bayerisches Staatsorchester diretta da Valdimir Jurowski e con Alexander Melnikov al pianoforte, eseguirà musiche di Beethoven Schumann e Weber. Venerdì 31 alle 20 e venerdì primo giugno alle 20.30 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Daniel Harding e con Frank Peter Zimmermann al violino, eseguirà musiche di Respighi e Mahler.

Pier Luigi Fuggetta

Museo Egizio: gli ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana presentano ” Aromi dell’Antico Egitto” 

 
Il seminario aperto al pubblico, nella sola giornata del 5 maggio, organizzato da Apei, l’associazione degli ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana, e presieduto dal Maestro Iginio Massari, presenterà creazioni d’alta pasticceria al sapore d’Oriente, tutte da degustare.
Per celebrare il duecentario dei luoghi culturali più visitati d’Italia,  ma anche per  “riesumare”  gli aromi di ciò che, probabilmente, gli antichi Egizi consideravano dolce.
Questo l’intento del primo seminario pubblico organizzato da APEI – ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana – , presieduto dal noto Maestro Pasticcere Iginio Massari , presso la sala conferenze del Museo Egizio di Torino, nella giornata di domenica 5 maggio: tredici appuntamenti , visionabili e prenotabili sul sito del Museo  , con gli Ambasciatori Apei che , in coppia, dalle 10 alle 16.30, presenteranno le loro creazioni d’alta pasticceria , realizzate con ingredienti e aromi che già si utilizzavano nell’Antico Egitto. I prodotti saranno offerti in degustazione ai visitatori che avranno la possibilità di assistere alle dimostrazioni dei pasticceri e di conoscerli dal vivo.
Tra gli ambasciatori presenti, il Maestro Cioccolatiere  Guido Castagna e  il Maestro Pasticcere Fabrizio Galla, con la loro curiosa ” Tavoletta bes” , puro cioccolato del Ghana, abbinata e arricchita nel gusto dall’elisir del Faraone, a base di anice e menta.
” Siamo grati a APEI per avere ideato un evento di rivisitazione della cultura dell’Antico Egitto attraverso l’alta pasticceria, ispirato agli aromi e ai profumi dei nostri Giardini Egizi, che apriranno al pubblico il 1 maggio” – dichiara Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio. 

Un dolce e profumato connubio fra cultura e pasticceria made in Italy, da conservare con cura.

CHIARA VANNINI
Museo Egizio – Via Accademia delle Scienze 6
Ingresso riservato ai visitatori

Apre al pubblico il castello di Lucento

Da oggi il Castello di Lucento, ex residenza sabauda riscoperta grazie al progetto di riqualificazione messo in campo dalla Fondazione AIEF, riapre al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì come polo socio-educativo e culturale. Al suo interno il Mangianuvole.

FONDAZIONE AIEF E FONDAZIONE COTTINO INAUGURANO MANGIANUVOLE, LA CAFFETTERIA SOCIALE CHE CREA OPPORTUNITA’ FORMATIVE E OCCUPAZIONALI PER GIOVANI CON DISABILITA’

A novembre scorso la Fondazione AIEF inaugurava gli spazi del Castello di Lucento ristrutturati a tempi record, anche grazie alla significativa rete di sostenitori che hanno scelto di credere nella rinascita dell’ex residenza sabauda come polo socio-educativo: oltre 50 partner tra aziende e fondazioni del territorio. In tale occasione AIEF aveva annunciato l’avvio delle attività nella primavera del 2024, con la conseguente apertura al pubblico del Castello.

Da oggi il Castello di Lucento apre ufficialmente al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì e al suo interno inaugura il Mangianuvole, la Caffetteria Sociale che nasce dalla collaborazione tra Fondazione AIEF e Fondazione Cottino.

Il Mangianuvole è molto più di una semplice caffetteria: è un luogo di incontro, di condivisione e di inclusione sociale che prende forma negli spazi interni ed esterni dell’ex residenza sabauda.

“C’è più gusto a essere inclusivi” è lo slogan che si legge sopra il bancone del Mangianuvole, che tra una nuvola colorata e l’altra dipinte sulle pareti ci ricorda come ogni nuvola ci dica qualcosa di diverso a seconda dell’occhio che la osserva.

Il progetto promuove un modello inclusivo di occupazione e di commercio no profit: la Fondazione AIEF e la Fondazione Cottino, attraverso l’impresa sociale Be Am Srl, creano opportunità formative e di inserimento lavorativo per giovani con disabilità nel settore degli eventi e della somministrazione. Inoltre, il Mangianuvole può definirsi un’attività commerciale senza scopo di lucro perchè la maggioranza degli utili generati dalla sua attività commerciale vengono reinvestiti in progetti sociali della Fondazione AIEF.

“Mangianuvole è un laboratorio di integrazione e crescita personale capace di creare un ambiente accogliente in cui ognuno può sentirsi parte della nostra comunità, che oltre a creare opportunità formative e occupazionali raccoglie fondi per progetti sociali: ecco perché una colazione, un pranzo, un aperitivo o un caffè consumati al Mangianuvole – Caffetteria Sociale fanno del bene!” annuncia la Fondazione AIEF.

Come Fondazione Cottino abbiamo creduto sin dall’inizio nel progetto socio-culturale ed educativo di AIEF arricchito dall’intervento di rigenerazione del Castello di Lucento. Sosteniamo questo progetto perché si tratta di un’azione che ben interpreta l’anima della nostra Fondazione, da sempre attenta al territorio, ad iniziative legate alla cultura d’impresa e soprattutto con una spinta generativa all’autoimprenditorialità”, commenta Martina Di Bari, consigliera della Fondazione Cottino.

Il Coffee Partner del progetto è Caffè Alberto, storica realtà torinese che ha scelto di prendere parte al progetto. Ad evidenziare la valenza territoriale del progetto una delibera di destinazione d’uso temporanea della giunta comunale della Città di Torino che consente l’insediamento dell’attività al Castello.

Oltre al Mangianuvole il Castello di Lucento, le cui origini risalgono al 1300 e la cui notorietà si deve quale residenza di caccia preferita di Emanuele Filiberto di Savoia e punto strategico durante l’assedio di Torino, torna ad essere aperto come presidio storico culturale.

Proprio in questi giorni, infatti, grazie alla collaborazione tra Fondazione AIEF e il Tavolo Culturale Lucento numerose classi delle scuole primarie di primo grado del quartiere stanno visitando il Castello alla scoperta della sua storia. A breve sarà annunciata una rassegna culturale, con i primi appuntamenti durante l’estate.

Rapina da film con maschere di anziani: rubati 65mila euro

Nei giorni scorsi rapina da film all’ufficio postale di Carignano dove due malviventi , armati di taglierini e con i visi coperti da maschere di carnevale raffiguranti il volto di anziani sono entrati  nell’ufficio postale e hanno obbligato il personale ad aprire la cassaforte. Hanno rubato 65mila euro in contanti.

Hanno messo  le banconote in alcuni sacchi e sono fuggiti su un’auto guidata da un altro complice. I carabinieri della compagnia di Moncalieri stanno svolgendo le indagini.

Modifiche viabili per il corteo del Primo Maggio

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Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza del corteo del primo maggio che come ogni anno percorrerà le vie del centro cittadino da piazza Vittorio Veneto fino a piazza San Carlo/piazza CLN, passando per lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello e via Roma, saranno disposte alcune modifiche viabili che interesseranno il percorso e le vie limitrofe.

Divieti di transito e sosta

Lungo tutto il percorso del corteo (piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma, piazza San Carlo, piazza CLN) dalle ore 07.00 fino a termine esigenze (ore 14.00 circa), sarà istituito il divieto di transito veicolare, fatta eccezione per i veicoli di Soccorso, della Forza Pubblica e della Polizia Locale.

Il divieto di transito interesserà anche tutte le vie che attraversano il percorso del corteo.

In piazza Vittorio Veneto, lungo Po Cadorna, corso San Maurizio, viale Partigiani, viale Primo Maggio, piazza Castello, via Roma (tratto piazza Castello – via Arcivescovado), piazza San Carlo, piazza C.L.N., dalle ore 01.00 e fino a cessate esigenze, sarà inoltre in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli, compresi i velocipedi e i monopattini.

Parcheggi sotterranei

Chiusi dalle ore 06.00 e fino a cessate esigenze di mercoledì 1 maggio i parcheggi sotterranei di:

via Roma (tratto piazza Castello-piazza San Carlo);

piazza San Carlo;

l’ingresso e l’uscita dal parcheggio interrato di piazza Vittorio Veneto saranno inibite a partire dalle ore 07.00 di mercoledì 1 maggio e fino a cessate esigenze.

Aree di stazionamento dei taxi

Dalle ore 07.00 a termine esigenze saranno invece sospese le aree adibite allo stazionamento dei taxi in: piazza Vittorio Veneto, piazza Castello / via Po), piazza Castello / via Pietro Micca.

Deviazioni mezzi Trasporto Pubblico Urbano – Gtt

Conseguentemente ai divieti di circolazione che saranno istituiti, alcune linee del trasporto pubblico urbano subiranno deviazioni e/o limitazioni di percorso.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate e/o limitate è possibile visionare il sito Internet di GTT – Gruppo Torinese Trasporti – https://www.gtt.to.it/cms/

Giorgio Stella. Scatti fotografici come … “geografie dell’anima”

Al “Collegio San Giuseppe” di Torino la prima retrospettiva dedicata al fotografo torinese mancato alcuni mesi fa

Fino a sabato 4 maggio

L’occhio del fotografo – come quello del pittore – si sa, è sempre un po’ “speciale”. Anche quando non ha fra le mani i “ferri del mestiere”. L’inquadratura, le luci, i particolari. Ogni cosa di un qualunque paesaggio, o di una scheggia di architettura urbana, gli appare secondo un suo particolare schema che, un giorno (chissà?) potrà cristallizzarsi come d’incanto in scatti unici e singolari. Se poi, a quell’occhio un po’ “speciale” s’aggiunge – in fase lavorativa – anche la capacità (non frequente) di fissare e trattenere le cose con la “lente dell’anima”, allora il “gesto” si fa “meraviglia” e poesia. Ed il “gioco” è fatto. “Gioco d’arte”. Arte vera. Arte pura. Quella capace di regalarti immagini che ti tengono lì, immobile, a fissare anche solo un particolare dell’intero soggetto e a portartelo dentro e addosso per sempre.  Sensazione estraniante e benefica! Mi è capitata qualche giorno fa all’inaugurazione della mostra – omaggio dedicata dal “Collegio San Giuseppe” di Torino al bravo davvero bravo fotografo torinese Giorgio Stella, mancato nel luglio scorso, lasciando un vuoto non da poco nel migliore panorama dell’arte torinese. E non solo.

Curata dalla pittrice Luisa Porporato, con la presentazione di Fratel Alfredo Centra (direttore dell’“Istituto” di via San Francesco da Paola), del critico Angelo Mistrangelo e di Alberto Novo (presidente dell’“Associazione Fotografica NAMIAS” di Parma), la rassegna, in programma fino a sabato 4 maggio, comprende una quarantina di scatti in bianco e nero dedicati ai suoi “Viaggi”, compiuti nei luoghi più misteriosi e affascinanti del Pianeta o anche solo sotto casa, fra le bellezze (mai del tutto conosciute) della sua Torino o, andando e volando oltre le mura e i confini della città, fra scorci tutti particolari di una “stelliana” Venezia o della grandiosa, a tratti “improbabile” New York City. Scatti dunque come … “geografie dell’anima”. Mi è piaciuto – e spero non aver toccato la suscettibilità di alcuno – titolare così la personale di Stella. In parete, paesaggi esotici. Che di più non si può. Indimenticabili.

Per l’esasperazione di una tecnica tanto attenta da perderci gli occhi e il controllo di quella resa “veristica” mai disgiunta dall’interpretazione dei “sensi” che affiora in ogni sua immagine. In quest’ottica, scorrono realtà che vanno dalle “lagune glaciali” e dagli “icberg blu” d’Islanda (“Terra del fuoco e del ghiaccio”, su cui nel 2005 Stella pubblica anche un libro edito da “Elena Morea”), fino al magico mistero che scorre lungo le acque dell’Irrawaddy in Myanmar o alla “complessa” sacralità dei templi di “Ta Prohm” o di “Angkor Wat”, capolavoro di tutta l’arte “Khmer” (una delle meraviglie del mondo) in Cambogia, per chiudersi ai più vicini “notturni torinesi” e alla grandiosità di una New York, colta “in momenti di silenzio – scrive bene Alfredo Centra – che accentuano la bellezza di angoli richiamanti pensieri di eternità nel contesto di imponenti architetture moderne”. Meraviglie! E pensare che fino al 2000 la fotografia è stata per Stella un semplice hobby. Importante ma solo hobby. Solo dal 2000/2003 l’arte fotografica diventa invece per lui “mestiere” a tempo pieno. Attratto inizialmente dalla stampa in bianco e nero e affezionato al negativo all’argento, dal 2005 – in cerca sempre più di una fotografia nitida, esatta e corretta – si dedica alla “stampa al Platino/Palladio” (tecnica considerata “il punto di arrivo qualitativo nella stampa fotografica in bianco e nero”), aderendo al “Gruppo Rodolfo Namias” con sede a Parma e che riunisce fotografi impegnati per l’appunto nel recupero delle più antiche tecniche di stampa.

“Non per un recupero nostalgico – scriveva Stella – di vecchie tecniche, ma per un nuovo utilizzo di uno strumento in più a disposizione del fotografo. Io vedo la stampa finale un po’ come l’esecuzione di un brano musicale dallo spartito, che contiene delle indicazioni per eseguire una musica … Però poi c’è sempre spazio per l’interpretazione degli esecutori, così per noi fotografi le ‘Antiche Tecniche’ sono uno strumento in più per suonare la nostra musica”. E che musica, ragazzi! Per ricordarla, insieme al suo grande esecutore, Luisa Porporato ha voluto annotare, in catalogo, alcuni versi di Sant’Agostino“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dov’erano, ma sono dovunque siamo noi”. A dimostrarlo i molti colleghi, amici, compagni di vita dell’artista presenti, nei giorni scorsi, al vernissage. E chissà? E’ bello crederci. Lì, forse, c’era anche Giorgio. Fra tutti noi e le sue magiche, poetiche … “geografie dell’anima”.

Gianni Milani

 

Giorgio Stella

“Collegio San Giuseppe”, via San Francesco da Paola 23, Torino; tel. 011/8123250 o www.collegiosangiuseppe.it

Fino al 4 maggio

Orari: dal lun. al ven. 11/12,30 e 16,30/18,30; sab. 11/12,30

Nelle foto: Giorgio Stella, “Islanda”, “Myanmar”, “Torino – La Mole”, New York

“Istantanea”… tanta voglia di Circo, lirica e teatro

A Cavallermaggiore, nel cuneese, un lungo weekend, in compagnia del Festival di Circo Contemporaneo

Da venerdì 3 a domenica 5 maggio

Cavallermaggiore (Cuneo)

Musica, clownerie, acrobazie e … bella novità di quest’anno, il teatro ed il canto lirico, vere “chicche” che vanno ad arricchire e ad innalzare la proposta artistica di questa quarta edizione. L’appuntamento è da venerdì 3 a domenica 5 maggio. Tre giorni pieni di “invasione circense” a Cavallermaggiore, con la  nuova edizione del Festival di Circo Contemporaneo “Istantanea”, che trasformerà la cittadina cuneese in un grande “palcoscenico all’aperto e al chiuso per artisti emergenti e affermati, un luogo di scoperta, gioco e divertimento nel segno del ‘nouveau cirque’”. Il tutto si terrà in piazza Baden Powell, nelle due consuete “arene di spettacolo”: “Arena Parade78” ed “Antilia”.

“Parade78” è l’arena aperta del Festival: oltre agli spettacoli pomeridiani, ospita “Play_Giochi di una volta”, un’area dedicata ai più piccoli con grandi giochi in legno rivisitati decine di anni dopo la loro creazione attraverso il fil rouge della luce, così da rendere ogni gioco un’installazione luminosa, un “luna park” dove grandi e piccini si divertono insieme (venerdì alle 20, sabato alle 19, domenica alle 15). Il secondo spazio è invece “Antilia”,l’arena chiusa, a basso consumo energetico, in cui saranno ospitati gli “spettacoli da sala”.

Il “Festival” è organizzato dall’Associazione torinese “Cordata FOR” – che racchiude diverse realtà di circo contemporaneo per creare un network che punta al riconoscimento del valore dell’arte circense in Italia e all’estero – in collaborazione con “Piemonte dal Vivo” nell’ambito del bando “Corto Circuito”, con il sostegno di “Ministero della Cultura”, “Regione Piemonte”, “Fondazione CRT” e “CRS”, con la collaborazione del “Comune di Cavallermaggiore” e “Talea Circo”.

“‘Istantanea’ cresce – commenta Giuseppina Francia di ‘Cordata FOR’ – e quest’anno punta su un programma variegato che mixa teatro di strada e musica lirica, porta in piazza un suggestivo trapezio ‘ballant’, la tecnica circense e quella teatrale. Inoltre ci si divertirà, ma gli spettacoli che saranno ospitati in questa edizione del Festival in alcuni casi permetteranno anche di riflettere, affrontando tematiche attuali e urgenti, come la solitudine e la condizione degli animali nei macelli”.

Si comincia venerdì 3 maggio (ore 21) all’“Arena Parade78”, con lo spettacolo “Ti lascio perché ho finito l’Ossitocina” di e con Giulia Pont, attrice torinese, fra i suoi maestri Eugenio Allegri, vincitrice nel 2013, con lo stesso testo (replicato più volte in tutt’Italia) del Concorso monologhi “UNO” di Firenze; per terminare domenica 5 maggio (ore 17,30) all’“Arena Antilia” con lo spettacolo (mix di teatro e canto lirico) “Concrete 00” di Paolo Tonezzer, con lo stesso Tonezzer, Lorenzo Mauro Rossi e Paola Caruso. Lo spettacolo vede tre magazzinieri tanto strampalati quanto audaci che decidono di mettere in atto un piano di fuga per evadere dal misterioso magazzino in cui sono costretti a lavorare senza sosta. In un vortice di acrobazie, equilibri precari e altezze vertiginose si troveranno ad affrontare il loro mostruoso carceriere e un magico cassonetto che trasforma tutto ciò che inghiotte. Tra musica dal vivo e continui colpi di scena, come finirà la loro avventura?

Per info e programma: tel. 351/5488100 o https://cordatafor.com/istantanea

g. m.

Nelle foto: immagini di repertorio