La signora Lea Zaniboni in occasione dei suoi 100 anni è stata ricevuta a Palazzo Civico dal sindaco Stefano Lorusso. “Un piacere e un onore accogliere a palazzo civico la signora Lea, che ha da poco compiuto 100 anni, 71 dei quali vissuti nella nostra città, per cui nutre un profondo e sincero amore. È stato davvero bello incontrarla e ascoltare le sue parole sulla nostra Torino.
Grazie davvero per la visita e ancora tanti auguri signora Lea!”. Così il primo cittadino sui social.
Giovani guariti da tumore, Ugi in Sardegna
Una guida alla salute visiva dei nostri figli
Presentazione “Gli occhi dei bambini. Guida alla salute visiva dei nostri figli”, evento del FUORI SALONE DEL LIBRO
Occasione unica allo showroom Vanni di Torino, nell’ambito del FUORI SALONE DEL LIBRO, per ascoltare preziosi consigli e porre le proprie domande agli esperti su uno dei temi più importanti ma spesso poco approfonditi: la salute visiva dei più piccoli.
L’11 maggio dalle 10 alle 13 appuntamento in Showroom VANNI Showroom VANNI in P.za Carlo Emanuele II, 15/A a Torino per la presentazione del libro “Gli occhi dei bambini”, la prima guida completa sulla salute visiva nell’infanzia che unisce teoria e pratica, scritto da Enrica Ferrazzi, varesina, fondatrice di Progetto Elisa (@occhideibimbi) e Maria Antonietta Stocchino, oculista a Cagliari, con la prefazione della pediatra Carla Tomasini, nota sui Social col nome di @pediatracarla e del professor Paolo Nucci, presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica e strabismo.
Una preziosa occasione per rivolgere domande alle autrici e approfondire temi di sicuro interesse. In particolare come coniugare la protezione degli occhi dei bambini dai raggi UV con l’esigenza di trascorrere tempo all’aria aperta per contrastare lo sviluppo della miopia, che si sta diffondendo anche nelle forme più severe tra bambini sempre più piccoli.
All’evento, organizzato in collaborazione con VANNI occhiali e CDV – Associazione Commissione Difesa Vista Onlus, è associato uno screening gratuito della vista per i bambini, a cui è possibile aderire su prenotazione (showroom@vanniocchiali.com– 011 836234 – 348 5881070).
Laboratorio creativo per intrattenere i bambini.
Info evento:
Si parla di campioni e storie di pedale. Marco Gios espone una bici dedicata al Grande Torino
A Volpiano martedì 30 aprile, in occasione del passaggio del Giro d’Italia (previsto il 4 maggio), alle 21 nella Sala «Maria Foglia» (via Trieste 1) è in programma un incontro con il giornalista sportivo Franco Bocca che presenta il suo libro «La Torino del “Cit”. Campioni e gregari nella provincia più rosa d’Italia» (Hever), con lo storico Aldo Settia che dialoga con il pubblico a partire dal suo libro «Bici e baci. Storie d’amore e di pedale» (Marsilio) e con Marco Gios che espone un modello della bicicletta in edizione limitata «Grande Torino».
Rispondere alla crisi climatica. “Nessuno va lasciato indietro a partire dai migranti climatici”
Presentato il documento riassuntivo dei lavori degli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani. Energia, economia circolare, acqua e azione climatica le priorità su cui i ragazzi pungolano i ministri delle principali economie mondiali.
Presentato nelle mani di Mario Antonio Scino – Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – e Francesco Corvaro – Inviato speciale del Governo per il Cambiamento climatico – l’appello dei ragazzi e ragazze che nella scorsa Giornata Mondiale della Terra si sono riuniti negli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani.
L’iniziativa, organizzata da Earth Day Italia in collaborazione con la Regione Piemonte ed Environment Park, ha coinvolto 500 giovani che tra Roma, presso il Villaggio per la Terra, e Torino, ospitati dall’Environment Park, si sono confrontati su Energia, Economia circolare, Acqua e Azione climatica.
Il documento è stato consegnato da una delegazione – che ha raggiunto la Reggia di Venaria a bordo di un’auto a idrogeno dell’Environment Park – composta da Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte, Matteo Beccuti, AD Environment Park, Pietro Salussoglia studente del Politecnico di Torino
I ragazzi chiedono ai paesi impegnati nel G7, e in particolare all’Italia che lo guida, di imprimere una svolta alle politiche per il clima, una svolta che coinvolga attivamente tutte le componenti sociali in quella che è l’unica battaglia che valga la pena combattere insieme.
“Ci aspettiamo – spiegano i ragazzi – che al G7 e nei successivi incontri internazionali, l’Italia si impegni a promuovere una visione olistica della tutela ambientale, riconoscendo la sua interconnessione con altri aspetti cruciali della società e della politica globale.
Se esiste una battaglia comune, in cui siamo tutti responsabili e tutti dobbiamo unirci, èquella per il clima. L’individuo non può più essere solo destinatario delle politiche ambientali, ma deve diventare un co-attore per il cambiamento.
È solo attraverso la collaborazione e l’azione congiunta che possiamo costruire un futuro sostenibile per tutti. È dunque l’ora di un’azione decisa e pacifica per il clima e il nostro Pianeta.” Un pensiero particolare i giovani lo hanno rivolto ai migranti climatici, sempre più numerosi ma ancora scarsamente riconosciuti dal diritto internazionale
“Le migrazioni climatiche sono il risultato di una complessa interazione tra cambiamenti ambientali, conflitti armati, povertà e violazioni dei diritti umani. Mentre i cambiamenti climatici non sono generalmente accettati come motivo valido per richiedere asilo, esiste una chiara correlazione tra crisi climatica e movimenti forzati di popolazione. La crescente frequenza di disastri naturali, come tempeste, inondazioni e siccità, sta spingendo sempre più persone a migrare in cerca di condizioni di vita più sicure e sostenibili.
Questi rifugiati climatici si trovano spesso in situazioni di estrema vulnerabilità, affrontando non solo l’insicurezza ambientale ma anche problemi legati all’accesso ai servizi essenziali, alla protezione legale e alla discriminazione.”
Il documento integrale, riporta nel dettaglio le considerazioni e le richieste dei ragazzi:
Crisi idrica globale. Diritti, Conflitti e Sfide Ambientali
Il tema dell’acqua è fortemente connesso con quello dei cambiamenti climatici e la sua gestione ha forti implicazioni sociali, ambientali ed economiche. Per questo i giovani hanno chiesto di agire con un approccio integrato che comprenda un miglioramento dei sistemi di approvvigionamento, trattamento e distribuzione, investimenti per il potenziamento e la costruzione di infrastrutture idriche soprattutto nelle aree marginali e rurali. Si chiede inoltre di investire nella protezione degli ecosistemi idrici, come fiumi, laghi e zone umide. Ma soprattutto i ragazzi chiedono di considerare l’acqua un diritto umano fondamentale, un bene comune e non una merce soggetta a logiche di mercato.
Energie Rinnovabili. Politiche Globali e Coinvolgimento Comunitario per una Transizione Energetica Equa e Resiliente
Si chiede una rapida transizione verso un sistema energetico basato sulle energie rinnovabili, ma accanto agli investimenti in nuovi impianti si rileva la necessità di investire nella ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’accumulo dell’energia e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica.
Ampliando la prospettiva si ritiene cruciale promuovere a livello europeo una normativa chiara e uniforme per creare un ambiente favorevole agli investimenti nel settore delle energie pulite. Importante anche la riformulazione della carbon tax in modo da colpire le multinazionali che non adottano pratiche sostenibili.
Infine si chiede di coinvolgere maggiormente i cittadini con programmi che non solo informino sui vantaggi delle energie rinnovabili, ma che li aiutino a comprendere e monitorare il consumo energetico e l’impronta ecologica personale.
Economia Circolare. Alleanza pubblico-privato per vincere la sfida
La richiesta è quella di promuovere una cultura del consumo consapevole e responsabile, autonoma e collettiva allo stesso tempo, investendo contemporaneamente nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, nell’aggiornamento delle infrastrutture esistenti e nella formazione del personale per l’adozione di pratiche circolari.
Utile l’uso di piattaforme digitali e nuove tecnologie per migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena del valore, consentendo una migliore gestione delle risorse, una maggiore responsabilità e un migliore scambio tra le imprese.
Un focus per quanto riguarda la sostenibilità alimentare. La richiesta ai governi è di prevedere normative più rigide per la gestione del suolo, la promozione di pratiche agricole sostenibili come l’agricoltura verticale e la promozione di filiere corte più sostenibili e prezzi più accessibili.
Azione Climatica. Sfida Globale per un Futuro Sostenibile
Occorre a livello internazionale promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra le diverse parti interessate, creando spazi di discussione e collaborazione in cui le differenze ideologiche possano essere superate a favore di obiettivi comuni.
È necessario rivedere e rafforzare le politiche incentivanti, garantendo che siano mirate, basate su dati concreti e adeguatamente finanziate. Inoltre, è essenziale coinvolgere attivamente la società civile e le comunità locali nei processi decisionali per garantire che le politiche siano realmente rispondenti ai bisogni e alle aspirazioni della popolazione. È essenziale creare spazi di discussione e di confronto basati su evidenze scientifiche al fine di contrastare la diffusione della disinformazione e delle fake news. Infine è fondamentale un approccio basato sulla solidarietà e sull’inclusione per garantire un futuro sostenibile e giusto per tutti e una cooperazione internazionale multidimensionale, trasversale e specifica che comprenda la protezione legale dei rifugiati climatici.
Al Museo della Montagna, sino al 20 ottobre
Attraverserà l’estate, e anche oltre (si chiuderà il 20 ottobre), la mostra “Orogenesi”, a cura di Andrea Lerda, ospitata al piano terra del Museo della Montagna – piazzale Monte dei Cappuccini, 7 – e dedicata alle opere di Alberto Di Fabio. La realizzazione della mostra è dovuta anche ai contributi del CAI e della Città di Torino, nonché al sostegno della Regione e della Camera di Commercio. In esposizione “Dipinti e disegni degli anni Novanta”, soggetti montani ritratti dall’artista nel corso di un decennio e risultato di una ricerca derivata dalle influenze del Dadaismo, del Surrealismo e della Metafisica. L’ampio campo di quella ricerca guarda al cosmo e al mondo della natura, indagando “reazioni chimiche, fusioni minerarie, atomi e il sistema neuronale in relazione con il mondo dell’astrofisica, evocando paesaggi primordiali in costante divenire”.
Di Fabio, classe 1966, vive e lavora tra Roma e New York, con indirizzo principale quello di approfondire il cosmo e lo sguardo verso la montagna, sempre più approfondito, portato verso forme astratte e organiche che caratterizzano i disegni, le tele e i walldrawing che l’artista realizza. Nel corso del tempo, Di Fabio ha acuito altresì il discorso cromatico, volgendo quelle asprezze che vengono a sorgere, quasi improvvisamente, inaspettate, dal terreno verso una tavolozza e un folgorante panorama di colori finale di grande armonia. Inaspettati e improvvisi, ci si trova dinanzi a blu accesi, a calanchi rossastri e a fragmentazioni rocciose di un verde gradevolissimo al nostro occhio, in una concezione che supera la Natura e s’appresta a reinquadrarla, dinanzi a “Montagne in arancio” (del 1997) mai rintracciate, agli “Incontri tra montagne” (del 1993) che somigliano allo scoppio di mondi di un epoca ormai troppo lontana.
Nell’occasione, il Museo della Montagna ha editato un volume con i contributi di autrici e autori che nel corso degli anni hanno interpretato significativamente questa fase artistica e lo stesso soggetto montano: Mario Codognato, Ester Coen, Cristiana Perrella e Luca Beatrice. Un mondo che non conosciamo, altezze che nelle loro forme pressoché geometriche nascondono ricordanze medievali, di antichi pittori. Ci pare che l’artista volga un occhio non soltanto al futuro, nella bellezza delle sue cromie, ma anche al passato, nella identificazione lineare di quelle forme.
Orari: dal martedì al venerdì dalle 10,30 alle 18; sabato e domenica, dalle 10 alle 18.
e.rb.
Tra le opere di Alberto Di Fabio in esposizione al Museo della Montagna: “”Montagne in arancio”, 1997, acrilico su carta intelata, 76 x 52 cm; “Montagne rosse”, 1994, acrilico su carta intelata, 129 x 93 cm.
“Vini all’insù 2024”
A Perosa Argentina Sabato 4 e domenica 5 maggio
Sono prodotti fra i 400 e gli 800 metri di quota, all’interno di vigneti dall’alto valore ambientale e naturalistico, oltreché di forte impatto paesaggistico. Parliamo dei grandi “vini di montagna”, frutto delle cosiddette “colture eroiche”, portate avanti da aziende davvero encomiabili, condotte da imprenditori, veri e propri “eroi” della nostra viticoltura, impegnati a ridare vita a terreni impervi, facendo ricerche – faticose e non facili – su antiche varietà. A loro e ai loro fantastici, unici, vini si vuole rendere omaggio e visibilità con la rassegna dal titolo ben esplicito di “Vini all’insù”, in programma sabato 4 e domenica 5 maggio nella storica “Villa Willy” di via Re Umberto, a Perosa Argentina, in Val Chisone e, per la cronaca, paese d’origine dei genitori del celebre attore francese Fernandel, indimenticato interprete di Don Camillo. Organizzata dall’“Unione Comuni Valli Chisone e Germanasca” in collaborazione con il “Consorzio Doc Pinerolese” e “Ais Piemonte”, la rassegna metterà in mostra i prodotti di piccole, interessantissime, aziende provenienti, oltreché dal Pinerolese, dal Canavese, dalla Valle di Susa, così come dalla Valtellina, dall’Alta Langa, e dal Monferrato Alessandrino. Ospiti anche Veneto, Liguria e Toscana.
Estremamente variegata la “mostra mercato” con banchi d’assaggio in agenda dalle 10 fino alle 19. Ben 35 saranno i “produttori” in rassegna, provenienti da: Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia e Toscana.
Tra le chicche, il vino prodotto sul Monte Amiata (con l’azienda “La Pescinella” di Grosseto) e quelli realizzato con le viti della Valtelllina, dall’Azienda agricola “Le Strie”. Dalla Liguria, invece, arrivano bottiglie che derivano da varietà autoctone riscoperte, come il “Moscatello” di Taggia e il “Vermentino” delle Cinque Terre. Da non perdere anche le etichette prodotte sulla collina novarese e nel Saluzzese, come il “Chatus” e il “Pelaverga”.
In prima fila, i vini pinerolesi, con ben 13 aziende. Sarà anche presente il “Consorzio Produttori Terre del Ramìe”, un vino prodotto unicamente nei comuni di Perosa Argentina e Pomaretto, grazie a vigneti in quota (tra i 600 e i 900 metri), lungo pendii estremamente ripidi contraddistinti da terrazzamenti a secco che furono coltivati già nel Medioevo. Insieme al Consorzio, ci saranno, poi, “Cantina Dellerba”, “Giro di Vite”, “Refourn”, “Vin del Roc”, “Scuola Malva”, “Countadin”, “La Chabranda”, “Pizzini”, “Autin”, “Beltramo” e “Ognissanti”.
Per chi vuole, sabato e domenica pomeriggio, sarà anche offerta la possibilità di “visite guidate” ai “vigneti eroici” di Pomaretto. Inoltre, sabato alle 19 al “Ciabot di Pomaretto”, si terrà l’“Aperitivo tra i vigneti del Ramìe”: da prenotare al 349/1889748.
Molto interessanti saranno anche le “degustazioni a tema”. Sabato 4 maggio, alle 11, i formaggi del territorio, a marchio “Delizie del Dahu”, incontrano due bianchi e due rossi del Pinerolese. Alle 16, invece, degustazione di una selezione di otto vini presenti alla manifestazione, a cura di “AIS Piemonte”, con la partecipazione del presidente Mauro Carosso: si tratta di quattro bianchi e quattro rossi. L’esperienza si ripete domenica, ma alle 11, con altre otto etichette diverse, sempre sotto la guida di “Ais Piemonte”.
Domenica alle 16, invece, degustazione, guidata dal “Sommellier” Sandro Gastaut, di “passiti” prodotti nel Pinerolese e in Valsusa abbinati al cioccolato di “Cioccolato Puro” di Pinerolo, azienda di eccellenza del territorio. Prenotazioni per le quattro degustazioni guidate al 329/ 3154517. Ognuna ha un costo di 20 euro.
Per ulteriori info: tel. 338/ 730 8204.
g. m.
Nelle foto: immagini di repertorio
Il proibizionismo della sinistra antiproibizionista
Liberalmente corretto
di Michele Gelardi
Leggi l’articolo su “L’identità”:
LIBERALMENTE CORRETTO – Il proibizionismo della sinistra antiproibizionista
28 mostre in programma, di cui una dedicata alle riprese aeree di 9 artisti
Da giovedì 2 maggio al 2 giugno prossimo, a Torino debutta un nuovo festival dal titolo “Exposed Torino Photo Festival”, con il tema “New Landscapes. Nuovi paesaggi”. Si tratta di 28 mostre in 23 sedi per la direzione artistica di Menno Liaw e Salvatore Vitale, rispettivamente direttore e direttore artistico di “Futures 2”, la piattaforma che comprende 19 istituzioni legate alla fotografia. Tra queste si annovera una collettiva alle OGR dedicata alla fotografia dall’alto e alle sue visioni, dal titolo “A view from above”, curata da Domenico Quaranta, Salvatore Vitale e Samuele Piazza. Saranno nove gli artisti protagonisti di un focus che porrà alcune riflessioni sull’ambiente in cui viviamo e su come sia cambiato il nostro modo di guardare la realtà. Tutta la storia della fotografia, fin dalle sue origini, è accompagnata dalla visione dall’alto.
“Aviazione e fotografia aerea – spiega Domenico Quaranta, docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano – nascono nel corso dell’Ottocento e si sviluppano in parallelo. Basti pensare a Nadar, che a metà del XIX secolo, con la mongolfiera, cerca di riprendere Parigi dall’alto. È chiaro che il nostro rapporto con la realtà è ancora ancorato alla terra, ma ormai la visione dall’alto è stata incorporata dalle nostre esistenze, attraverso l’uso quotidiano di aerei e la visione satellitare è diventata parte della comunità con Google Maps e Google Earth, che condizionano il nostro modo di fruire lo spazio pubblico e la città. Lo stesso discorso si può fare per i droni, anche se questi non sono di uso così comune”.
Ad aprire la mostra “A view from above” è un maestro della fotografia italiana, Mario Giacomelli, che ha esplorato la visione dall’alto a partire dagli anni 60/70.
“Per questo – spiega Domenico Quaranta – ci sembrava un punto di partenza interessante. Giacomelli evidenzia un aspetto della fotografia aerea che si è perso negli ultimi anni, con la transizione allo sguardo satellitare o drone, che è uno sguardo disumanizzato. Le sue fotografie aeree sono molto umane, guardano la superficie della Terra come se fosse un corpo grinzoso. Nel suo linguaggio è presente un’estetica che troviamo su Google Earth; i campi geometrici, di cui si evidenziano le tracce lasciate dalle arature, sono diventate l’esperienza di tutti”.
L’artista olandese Mishka Henner realizza i suoi scatti attraverso Google Earth, e pone l’attenzione sul paesaggio americano e, nella serie in mostra a Torino, sugli impianti di estrazione dei deserti americani.
“Nel suo sguardo – afferma Quaranta – i suoi scatti assumono la forma di un microchip, un circuito geometrico artificiale ancorato alla Terra. Nelle opere di Giacomelli, da un lato è presente questa linea, dall’altro sono presenti visioni di persone colte sulla spiaggia che hanno suscitato un parallelismo con la serie di Thomas Van Houtryve che, nel 2011, ha realizzato queste immagini attraverso un drone autocostruito. Seguendo il reportage della guerra in Afghanistan, aveva intercettato la frase che dà il nome alla serie: Blue Sky Days”.
A completare il quadro della visione dall’alto, vi sono video e installazioni come quelle di Susan Schupply, che si concentra sui disastri ecologici e sullo sversamento del petrolio nel Golfo del Messico nel 2010. Laura Cinti utilizza i droni dell’intelligenza artificiale per cercare di individuare nella foresta del Congo una pianta femminile estinta, di cui pochi esemplari maschi sopravvivono nelle serre. Appositamente per Exposed, ha realizzato un lavoro l’artista americano Evan Roth, dedicato a Torino. Si intitola “Skyscapes (Turin)”, realizzato con fotografie del cielo di Torino, manipolate con un software personalizzato di proiezioni cartografiche che esplorano le distorsioni di scala nelle mappe.
“Bisogna essere consapevoli che parlare di visione dall’alto significa mettere insieme una serie di piani diversi, in quanto si tratta di uno strumento di controllo e di potere che, come tutti gli strumenti diventati accessibili a tutti, permette di intervenire sulla realtà in maniera diversa. La mostra vuole mandare un messaggio di approfittare della molteplicità di sguardi sulla realtà, che lo sviluppo delle tecnologie sta mettendo a disposizione.
Mara Martellotta
Lunedì 29 aprile si è tenuta l’assemblea dei soci di Turismo Torino e Provincia, con la presenza dell’80% degli aventi diritto. L’assemblea soci annovera 77 soci tra pubblici e privati ed è presieduta dal presidente Maurizio Vitale.
Nel corso dell’assemblea è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo e il piano d’attività 2023 presentato durante il Consiglio di amministrazione del 15 marzo scorso.
“Siamo lieti di annunciare – afferma il Presidente di Turismo Torino – che la nostra ATL ha mantenuto un virtuoso equilibrio di bilancio, il cui valore di produzione è cresciuto dell’11% sia per linee interne sia esterne, grazie agli investimenti dei propri soci; avendo efficientato la propria gestione e rinnovato i fondi rischi riservati al sostegno del rilancio territoriale, guarda al futuro con fiducia”.
L’Assemblea soci è stata l’occasione per evidenziare il ruolo cruciale dell’ATL come ente promotore di vivacità e diversità della provincia di Torino. Gli sforzi compiuti di marketing, sviluppo, promozione e accoglienza hanno portato a risultati significativi in termini di vendite della Torino+ Piemonte card, di aumento delle interazioni digitali attraverso i social network e il sito turismotorino.org e del prosieguo di iniziative come la Merenda Reale (oltre 1300 merende servite), l’extra Vermouth ( oltre 1380 aperitivi serviti) e i Welcome Tour, con oltre mille partecipanti tra Torino, Ivrea, Susa, Pinerolo, Chieri e Carmagnola, 487 gruppi già prenotati.
Sul fronte dell’accoglienza Turismo Torino e Provincia attraverso i suoi 14 uffici del Turismo ha registrato oltre 190.600 tra contatti e passaggi, evaso oltre 576300 informazioni, di cui il 71% rivolte verso l’Italia, il 29% verso l’estero per un totale di quasi 29 ore di apertura al pubblico.
Sul fronte della promozione, l’ATL ha partecipato a 46 tra fiere, presentazioni, workshop e educazione per Tour operator in Italia e all’estero, con oltre 19.500 contatti registrati. Sul fronte congressuale 15 gli eventi acquisiti per un totale di 13650 partecipanti e oltre 40 mila presenze, con una ricaduta economica pari a 14.242.500 euro.
Sul fronte della comunicazione sono stati portati sul territorio circa 30 giornalisti della carta stampata e digitale, registrando oltre 180 articoli pubblicati con copertura locale, nazionale ed estera. L’ATL è presente sui principali social media, come Facebook, Instagram Youtube e recentemente TikTok.
Tra le azioni social e web principali del 2023 si evidenzia la collaborazione con il sociao media team Ryanair, per la produzione di contenuti su Torino che hanno totalizzato oltre 79 mila views, il coordinamento, gestione e realizzazione di Torino Art Tour. 5 influencer per raccontare i grandi eventi di arte in Piemonte, a Torino, l’arte contemporanea e le Luci d’artista.
All’interno della strategia di promozione di Torino e della sua provincia come attraente destinazione turistica, riveste un ruolo strategico quello dei media relations. Nel primo quadrimestre sono stati ospitati Linea Verde RAI 1 con una puntata andata in onda su Torino e la Valle di Susa il 4 febbraio scorso con 3 milioni e 100 mila spettatori; National Geographic Polonia, il settimanale francese Les Echos Weekend, Le Parisien Weekend, National Geographic Spagna, il magazine francese Lonely Planet e la rubrica Yes Weekend di SKY TG 24 che inaugura la stagione dei viaggi da Torino. Nel mese di gennaio 2024 noti magazine inglesi come The Arbuturium, Luxuriate Life, Scottish Sun e The Daily Telegraph hanno scoperto le località Montane di Sestriere e Sauze d’Oulx in collaborazione con Vialattea e i rispettivi consorzi, mentre il noto quotidiano britannico The Times ha raccontato Bardonecchia con oltre 495 mila copie distribuite. A febbraio, in collaborazione con l’ATL Cuneese e su finanziamento della Regione Piemonte, sono giunti sul comprensorio della Via Lattea, dopo Limone Piemonte e Prato Nevoso, importanti media da UK, Olanda, Danimarca e Svizzera.
Mara Martellotta