ilTorinese

La rendicontazione delle scuole è Pop

Dall’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller,” primi in Italia, parte il progetto per la realizzazione del primo Bilancio POP della Scuola

La prima realizzazione del Bilancio POP (Popular Financial Reporting) di un’istituzione scolastica parte dall’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller” di Torino. Si tratta di un’importante iniziativa che segna un passo significativo verso una maggiore trasparenza e partecipazione nella gestione dell’istituto.
Questo progetto innovativo, finanziato anche con fondi del PNRR, è il risultato di una collaborazione fruttuosa tra l’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller”, il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino. Il Bilancio POP è sviluppato utilizzando il Metodo ODCEC Torino, adattato specificamente alle esigenze dell’istituto, al fine di fornire una rendicontazione sociale chiara e accessibile.
“Il Bilancio POP – sottolinea il professor Paolo Biancone, responsabile scientifico dell’iniziativa – rappresenta uno strumento di trasparenza e comunicazione progettato per facilitare la comprensione delle attività finanziarie e patrimoniali dell’Istituto. La sua struttura user-friendly permette di coinvolgere una vasta gamma di stakeholder, tra cui studenti, genitori, docenti e la comunità locale, promuovendo una maggiore partecipazione alla vita scolastica”.
La progettazione del Bilancio POP– spiega il Dirigente del Sommeiller Barbato Vetrano – coincide con il 70o anniversario dall’inaugurazione della sede dell’Istituto “Germano Sommeiller”, un traguardo significativo che testimonia il nostro impegno continuo nel fornire un’istruzione di qualità e preparare i nostri studenti per le sfide future. Nel corso di questi anni, abbiamo assistito a un cambiamento nel percorso degli studenti, con un crescente numero di diplomati che scelgono di proseguire gli studi universitari.
“La redazione del Bilancio POP ha coinvolto e coinvolgerà attivamente gli allievi delle classi quinte, i loro docenti e il team costituito da professionisti dell’ODECEC di Torino e dai ricercatori del Dipartimento di Management, dimostrando il nostro impegno per un’educazione partecipativa e inclusiva. Siamo orgogliosi di sottolineare l’assenza di disparità di genere tra studenti e personale, un riflesso del nostro impegno per l’uguaglianza e la diversità.”
In questa prima fase del progetto, le classi quinte hanno realizzato, in via sperimentale, alcuni “prototipi” (https://www.itcsommeiller.edu.it/progetto-bilancio-pop/), uguali nel contenuto, ma diversi nella narrazione, con focus sui progetti di investimento e le iniziative sostenibili, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Evidenziando, inoltre, i risultati raggiunti dall’Istituto e gli obiettivi di miglioramento in termini di inclusione, eccellenza educativa e innovazione. Il progetto proseguirà nel prossimo anno scolastico per consolidare il coinvolgimento degli studenti e degli altri stakeholder nelle politiche dell’Istituto.
Il Bilancio POP dell’Istituto – evidenziano i referenti dell’Ordine – offre agli studenti, accanto all’interazione con il mondo accademico e professionale, un’opportunità preziosa per comprendere il valore della propria scuola, sviluppando un senso di orgoglio e appartenenza che diventerà una qualità personale importante e duratura nel corso della loro vita.

Per ulteriori informazioni, contattare: Maria Carmela Scandizzo, docente dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller” – 011 5178054- mariacarmela.scandizzo@itcsommeiller.edu.it
Fine del Comunicato

Un giovane studente ricorda Bruno Caccia

In occasione della commemorazione dell’assassinio del procuratore della Repubblica, Bruno
Caccia, avvenuta il 26 giugno 1983 a Torino, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina
dei Diritti Umani, propone per ricordarlo il contributo del giovanissimo studente Nicholas Corrado
classe III sez. C del Liceo scientifico “Filolao” di Crotone, che così scrive:
“Il 26 giugno 1983, la città di Torino fu scossa da un atto di violenza che segnò una delle pagine
più buie nella lotta dello Stato contro la criminalità organizzata. Bruno Caccia, Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Torino, fu assassinato dalla ‘Ndrangheta. Questo tragico evento
non solo spense la vita di un uomo incorruttibile, ma rappresentò anche un duro colpo per tutti
coloro che credono nella giustizia e nella legalità.
Bruno Caccia dedicò la sua vita a combattere l’illegalità in tutte le sue forme. Iniziò indagando
sulle violenze e sui pestaggi che caratterizzavano ogni sciopero dell’epoca. La sua azione
investigativa si estese poi ai terroristi delle Brigate Rosse e ai traffici illeciti della ‘Ndrangheta in
Piemonte, rivelando una determinazione e un coraggio che lo resero un bersaglio per le
organizzazioni criminali.
La sera del 26 giugno, una domenica, Bruno Caccia aveva deciso di lasciare a riposo la propria
scorta. Una scelta dettata forse dalla fiducia nella propria città, che si rivelò fatale. Alle 23:30,
mentre portava a passeggio il suo cane, fu avvicinato da un’auto con a bordo due sicari. Senza
scendere dal veicolo, gli spararono 14 colpi, e per essere certi della sua morte, lo finirono con tre
colpi di grazia.
Le indagini iniziali puntarono sulle Brigate Rosse, in un periodo segnato dagli anni di piombo e
dalla lotta al terrorismo. Tuttavia, la rivendicazione dell’omicidio da parte delle Brigate Rosse si
rivelò presto falsa. La svolta arrivò grazie alla collaborazione di Francesco Miano, un boss della
cosca catanese detenuto a Torino, che tramite i servizi segreti raccolse le confidenze di Domenico
Belfiore, uno dei capi della ‘ndrangheta torinese. Belfiore confessò che fu proprio la ‘ndrangheta a
decretare la morte di Bruno Caccia, poiché “con il procuratore Caccia non ci si poteva parlare”.
Le indagini di Bruno Caccia furono troppo incisive e pericolose per la sopravvivenza della
‘ndrangheta in Piemonte. Questo coraggio e questa dedizione alla giustizia costarono la vita a un
uomo che non si piegò mai davanti alla criminalità. Nel 1993, Domenico Belfiore fu condannato
all’ergastolo come mandante dell’omicidio, ma la ferita inferta alla giustizia italiana rimane ancora
aperta.
Bruno Caccia non è stato solo un magistrato, ma un simbolo della lotta contro la criminalità
organizzata. La sua memoria deve continuare a vivere nelle azioni di chi crede nella giustizia, nella
legalità e nella dignità umana. Ricordare Bruno Caccia significa mantenere vivo l’impegno per un
futuro libero dalle mafie, onorando il sacrificio di un uomo che ha dato la vita per i valori in cui
credeva.”
Ricordare oggi la figura di Bruno Caccia a quarantuno anni dal suo omicidio nelle aule scolastiche
significa far sventolare la bandiera della legalità e accendere nei cuori sentimenti di gratitudine per
chi ha esercitato con onore il proprio ruolo e manifestato la propria responsabilità nei confronti
della collettività.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rileva come il progetto
“#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” stia diffondendo tra le giovani generazioni volti,
storie, episodi veramente straordinari per la loro valenza educativa.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

Film Music Concert. Le più belle colonne sonore

Cortile d’Onore Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO)

Venerdì 28 giugno, ore 21

Film Music Concert

Le più belle colonne sonore eseguite dall’Orchestra e Coro Magister Harmoniae, con un tributo a Ennio Morricone, special guest Carlo Romano, oboista del Maestro

 

 

L’ultimo spettacolo della stagione del Teatro Superga, in programma venerdì 28 giugno nel Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, è “Film Music Concert” dell’Orchestra e Coro Magister Harmoniae con la direzione del M° Elena Gallafrio.

Da Ennio Morricone ad Hans Zimmer, da John Williams ad Astor Piazzolla, passando da Adele, Luis Bacalov e altri: il concerto ripercorre le musiche e le colonne sonore di alcuni film entrati nella storia.

Ospiti: l’armonicista internazionale Alberto Varaldo, le cantanti Marta Lauria, Antonia Piccirillo e Julie Blax, con la partecipazione straordinaria del coro The White Gospel Group di Grugliasco. Special guest: Carlo Romano, oboista del Maestro Morricone nel brano “Gabriel’s Oboe” dal film “The Mission”.

L’Orchestra Magister Harmoniae di Grugliasco è formata da giovani professionisti e vanta collaborazioni con musicisti internazionali, come Stefano Bollani, e una straordinaria esibizione nel 2023 nel tempio della musica mondiale, il “Musikverein di Vienna” dove è stata invitata nuovamente a partecipare a luglio 2024 per il prestigioso “Summa Cum Laude International Youth Musica Festival”.

 

PROGRAMMA

Caruso (Lucio Dalla 1943–2012)

Pirates of the Caribbean (Hans Zimmer 1957-*)

Jurassic Park (John Williams 1932-*)

C’era una volta in America (Ennio Morricone 1928-2020)

Libertango (Astor Piazzolla 1921-1992)

Skyfall (Adele 1988-*)

Il Postino (Luis Bacalov 1933-2017)

Mission Impossible (Lalo Schifrin 1932-*)

Stand by Me (Ben E. King 1938-2015)

Medley Morricone (Ennio Morricone 1928-2020)

Gabriel’s Oboe dal Film “The Mission” (Ennio Morricone 1928-2020)

The Avengers (Alan Silvestri 1950-*)

The Greatest Showman (Pasek & Paul)

Chevaliers de Sangreal (Hans Zimmer 1957-*)

Music (John Miles 1949–2021)

 

INFO E BIGLIETTI

Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

Biglietti su Ticketone

Prezzo: da 23 a 34,50 euro

www.teatrosuperga.it

L’artista iraniana Bahar Heidarzade tra fughe e dolori e ricordi

Dieci anni” alla Galleria Riccardo Costantini Contemporary

Ha abbandonato il proprio paese a ventisei anni Bahar Heidarzade, quell’Iran in cui non può esprimere una propria opinione, in cui le è impedito un accenno di trucco o un abito, in cui le è proibito studiare musica o ballare o cantare, dove non può togliere l’hijab, anzi più volte è arrestata per il modo in cui lo indossa. Nel 2007 si trasferisce in Armenia e successivamente in India: ma è l’Italia che raggiunge sei anni dopo, scegliendo Torino per quelle montagne – dice – “che alle spalle della città ricorda i luoghi dove sono nata e ho vissuto”, s’iscrive all’Accademia Albertina frequentando il corso di Pittura. Sperimentando differenti tecniche pittoriche e linguaggi differenti d’espressione, tra pittura installazioni fotografia e performance dà il via a una produzione artistica che la porterà a esporre al torinese Palazzo Barolo, a Venezia e Genova, alla Fondazione Sandretto e al Castello di Govone, a Paratissima e al Castello Scaligero di Malcesine.

Sino al 22 settembre (con chiusura per l’intero mese di agosto), Heidarzade espone alla Riccardo Costantini Contemporary di via Goito 8 a Torino, la mostra s’intitola “Dieci anni”, dieci anni incastonati in una vita, accompagnata dalla cura di Elena Radovix. Che introduce e parla nel nome dell’artista: “Può la memoria riemergere da un passato mai raccontato? Quasi fosse materica e onnipresente alla vita di ognuno. Taci, non racconti, sembra che tutto passi… ti illudi che tutto passi e mentre continui il cammino della tua vita, improvvisamente nel lacerante silenzio, qualcosa in te urla.” E allora sono ricordi e visi e momenti che affiorano lentamente e poi si spalancano, sono immagini ed esperienze che ritornano, che sono antidoto ai dolori, sono fantasmi che si ripresentano alla mente e ai quali tu devi con impellenza restituire un luogo e un tempo. Prendi coscienza di una consapevolezza, la necessità d’esprimere un ricordo attraverso gli acrilici e la tecnica mista, attraverso il leggero magma cromatico che s’imprime, il colore e il gesso e la cera, il colore che si libera in estrema libertà, finché la tela si riempie, grande o quasi impercettibile nella vasta parete, senza più ritegno, dentro una liberazione ricercata per anni. Ma sono anche ricordi difficilmente tollerabili, facce su cui è meglio stendere un largo tratto di colore blu, a nascondere, a dimenticare, a fuggire; non soltanto dipinti ma fotografie in bianco e nero (ma sono anche anfratti forse d’abitazioni: altro tempo, altro ricordo, altra dolorosa suggestione) di donne e bambini (“Memorie”), sono personaggi giovanili che sembrano materializzarsi e prendere consistenza, sono frazioni, frammenti inseriti nella tela, sono visi che si fa di tutto per camuffare, incappucciati e divenuti anonimi, centrati con il loro colore in una cornice bianca.

Non sempre di facile lettura, il lavoro di Heidarzade tuttavia affascina, ti conduce per mano, senza forzature ma con garbo, come è garbata Bahar quando si presenta, si fa ricerca all’occhio di chi guarda e ti spinge al convincimento, lavoro rarefatto, sospeso, evanescente e senza tempo, anche se per l’artista quel tempo è ben determinato. Ci sentiamo obbligati a confrontarci, per un attimo a entrare in quelle immagini e in quei ricordi, tutti e senza distinzione, pensare a una terra e a un affetto abbandonati, partecipi di una verità (troppo?) lontana da noi, un lavoro che necessita “della nostra empatia, di silenzio, di ascolto”. Arte e vita s’incrociano, l’uno entra nel territorio dell’altra, mentre “in questo processo di condivisione l’artista si espone in tutta la sua fragilità e forza enigmatica coinvolgendoci in una profonda riflessione umana, a noi il compito di continuare la narrazione con profondo rispetto”.

Bahar da quando ha lasciato l’Iran, non vi è più tornata.

Elio Rabbione

Nelle immagini, alcune opere di Bahar Heidarzade.

Softball, l’Avigliana Bees ha vinto il titolo regionale

Con la doppia vittoria di sabato sul Genova Rookies finisce la regular season del campionato U15 softball, al termine della quale l’Avigliana Bees ha vinto il titolo regionale.
Un progetto nato ad inizio stagione con la collaborazione fra la società presieduta da Alessandro Rolle e la Canavese Academy Castellamonte diretta da Mauro Gaido, che ha dato subito i suoi frutti.
Nel roster ne fanno parte oltre che le atlete delle due società menzionate, anche alcune dell’Avigliana Rebels così a rinforzare già un competitivo gruppo.
Lo staff tecnico della formazione è composto dalla manager Ernestina Bellotti e dai tecnici Vanni Pellegrin ed Emanuela Iannone (Canavese Academy).
Ora la squadra campione del Piemonte proseguirà gli allenamenti, in vista dell’impegno nel girone di semifinale 3 nazionale in programma sabato 14 settembre, dove è in programma con la vincente del Friuli Venezia Giulia.
Al secondo posto si è piazzata il Porta Mortara Novara che rinuncia alla fase nazionale per concentrarsi sull’U13, al terzo Softball La Loggia che passa alla fase nazionale e affronterà la seconda classificata della FIBS CR Lombardia.
Alle atlete della squadra vincitrice il titolo regionale ed il suo staff tecnico, nonché tutte le squadre coinvolte la fase regolare comprese quelle appartenenti al C.R. FIBS Liguria, più sinceri complimenti da parte della presidente Sabrina Olivero, dei consiglieri e dei collaboratori del C.R. Piemonte.

A Settimo sportello di facilitazione ai servizi digitali

In via Fantina 20/G, al Punto P.U.O.I., è stato attivato uno sportello di Facilitazione digitale dedicato alle persone che hanno bisogno di accedere a servizi e strumenti digitali ma hanno difficoltà a utilizzarli.

COSA POSSO FARE ALLO SPORTELLO?
Allo sportello, grazie al supporto di operatori qualificati, si può:
Accedere ai principali servizi online della Pubblica Amministrazione (sanità, fisco, assistenziali, ecc). Per esempio prenotare visite mediche, l’appuntamento per rinnovare i documenti, richiedere un bonus, eccetera
Attivare e gestire la propria identità digitale. Ad esempio richiedere lo SPID e utilizzare i servizi pubblici e privati che ne fanno uso.
Navigare in rete e fare pagamenti
Attivare o utilizzare i servizi di posta elettronica e messaggistica (inviare email, effettuare videochiamate con whatsapp, ecc)

QUANDO È ATTIVO LO SPORTELLO?
Lo sportello è aperto, ad accesso libero, dalle 9 alle 13 del lunedì. Lo sportello è in via Fantina 20/G (vicino alla Coop e alla Posta), al Punto Unico di Opportunità e Inclusione (P.U.O.I,) . È possibile accedere anche su appuntamento chiamando il numero 0118028966.

Nei prossimi giorni partirà una campagna informativa con locandine e volantini, per arrivare il più possibile ai destinatari.

Il servizio è gestito dall’Unione Comuni Nord Est Torino . «Proseguiamo nel lavoro di supporto alle categorie più fragili, in questo caso penso soprattutto agli anziani – spiega la sindaca Elena Piastra – L’innovazione moltiplica l’utilizzo di strumenti digitali, ma in questa rivoluzione le persone che faticano a utilizzarli vanno accompagnate. Una prima azione di facilitazione digitale era giù partita con i progetti “Cura del vicino” e “Sottocasa”. Grazie al PUOI la rendiamo strutturale».

(Facebook Città di Settimo Torinese)

Inaugurato Bar Lab

Impresa Formativa avviata da Città di Nichelino ed ENGIM

Grazie a un accordo tra l’Amministrazione e ENGIM, si è completamente rinnovata la gestione del bar tra il Centro “Nicola Grosa” e l’Informagiovani in via Galimberti 3. È nato Bar Lab.

“Abbiamo deciso di avviare e sostenere un percorso di rilancio del bar che è una sorta di trait d’union tra due spazi di aggregazione molto importanti per la città – raccontano il Sindaco di Nichelino Giampiero Tolardo e l’Assessore al Lavoro e alle Politiche giovanili Fiodor Verzola -. Lo scopo era duplice, da un lato l’esigenza di migliorare qualitativamente la fruizione dei locali e, dall’altro, puntare a una forma di gestione finalizzata alla valorizzazione di percorsi di inserimento di giovani nel mondo della formazione professionale, favorendo apprendimento e l’autonomia. Per procedere ci siamo affidati all’Impresa Sociale Formativa Non Simulata”.

A supporto dell’Amministrazione, allo scopo di rendere concreta l’iniziativa. l’Ente di formazione Fondazione ENGIM Piemonte Ets.

«L’inaugurazione dell’impresa formativa Bar Lab accanto all’Informagiovani e al Centro Sociale “Nicola Grosa” del Comune, ci fa sentire ancora più vicini al territorio nel quale la nostra sede formativa è radicata sin dalla fine degli Anni ’70 – affermano Davide Bonino e Costantino Sanfilippo, responsabili della sede ENGIM di Nichelino -. La grande opportunità che il Bar Lab offrirà ai nostri allievi per fare esperienza con clienti reali, va di pari passo con la soddisfazione di poter assumere un ex allievo nell’impresa formativa, confermando la formazione professionale come un percorso completo che accompagna gli allievi nella loro crescita per il mondo del lavoro».

Le Imprese Formative avviate da ENGIM hanno l’obiettivo di far sperimentare gli allievi in luoghi di lavoro reali, dove i ragazzi continuano a formarsi, ma hanno già a che fare con clienti e commesse vere. Sono realtà che consentono ai giovani di entrare “gradualmente” nel mondo del lavoro, in cui a tutti viene data la possibilità di sperimentarsi in un luogo di lavoro “protetto”, adatto anche ai più fragili.

Le Imprese Formative ENGIM sono veri e propri hub in cui è incoraggiata la partecipazione delle comunità locali per favorire i legami sociali del territorio e valorizzare il ruolo delle persone che vi abitano.

Bar Lab è la terza impresa formativa ENGIM aperta in Piemonte – dopo il BARtigianelli di Torino e La Bottega di LEO a Pinerolo – e la tredicesima sul territorio nazionale.

“Engim ha coinvolto direttamente gli studenti e le studentesse dei corsi per il conseguimento della qualifica biennale di operatore Sala e Bar, oltre ad ed ex studenti che negli anni passati hanno conseguito positivamente il titolo – hanno spiegato il Sindaco Tolardo e l’Assessore Verzola -. Lo stesso ente individua i docenti e i tutor delle attività e delle progettualità avviate all’interno del punto bar, oltre alla figura professionale che sarà responsabile e gestore del Bar. A queste vanno aggiunte eventuali altre figure di supporto, eventuali altre figure professionali assunte con contratto, tirocinanti e collaboratori, coinvolgendo eventuali studenti/lavoratori fragili. L’Impresa Formativa si impegna a dare massima visibilità e valorizzazione agli studenti partecipanti al processo di Impresa Sociale Non Simulata. Una grande opportunità per i nostri giovani”.

Il progetto di restyling è stato pensato in evoluzione, con diverse fasi di gestione oraria in graduale estensione alle quali andrà di pari passo un maggior numero di risorse umane direttamente coinvolte.

Estate a Bardonecchia: sport, musica, incontri, mostre e tanti, tanti appuntamenti

Daniele Silvestri, Fabrizio Bentivoglio, Paola Turci, la Compagnia di Circo Les Farfadais, gli spettacoli di Estemporanea ed Accademia dei Folli. Sono alcuni dei protagonisti dell’Estate 2024 a Bardonecchia.

Tanti appuntamenti di musica, cultura, sport senza dimenticare le feste tradizionali della cittadina e delle sue borgate per accogliere al meglio quanti sceglieranno la “Perla delle Alpi” per le loro vacanze.

Al Palazzo delle Feste, la Stagione Scena 1312, diretta da Lucia Marino, proporrà un ricco calendario di spettacoli, presentazioni letterarie e mostre. Si comincia il 22 giugno con la Collettiva di fotografia e gli scatti di Cristina De Stefani, Fabrizio Orsini e Giorgio Violino, per proseguire a luglio con un’esposizione dedicata al Bivacco del Sommeiller e ad agosto con la
mostra fotografica di Vittorio Palma. Dal 17 agosto al 15 settembre spazio alla mostra sulle Universiadi per iniziare il viaggio verso l’importante appuntamento di Gennaio 2025, che vedrà anche Bardonecchia tra le città protagoniste.

Tante presentazioni letterarie per grandi e piccini anche presso la Biblioteca Comunale, che per l’estate 2024 lancerà l’iniziativa “A tavola con gli autori”: più scrittori, più racconti, più condivisione per gli amanti della lettura.

Altrettanto ricco si presenta il calendario delle attività sportive ed escursionistiche proposte dalla Polisportiva di Bardonecchia, dalle Guide Alpine ma anche dalla piscina, dal maneggio e dal campo di golf di Pian del Colle. Si partirà con la Nazionale Femminile di Judo, che svolgerà una
sessione di preparazione pre-olimpica a Bardonecchia dal 24 al 29 giugno, quindi dal 9 al 13 luglio ci sarà la Federscherma, che svolgerà il preolimpico in vista dei Giochi di Parigi. La squadra di spada femminile nelle precedenti olimpiadi (Tokyo 2020) conquisto’ il bronzo.
Seguiranno poi la squadra olimpica degli azzurrini. Non mancheranno i Camp di basket, pallavolo e ci sarà il ritorno del Perugia Calcio, che ha scelto, ancora una volta, Bardonecchia per gli allenamenti estivi, l’agonistica di nuoto ed il sincronizzato nuoto Caluso, che ha appena
conquistato il titolo regionale.

E tra gli appuntamenti per sport e famiglia, prossimo 6 luglio si terrà a Bardonecchia Just for kids, nato in collaborazione con Just the Woman. Un evento rivolto a bimbi e ragazzi, tra I 6 e gli 11 anni, che prevede: un incontro con il nutrizionista, un laboratorio con l’ospedale dei Ragazzi, giochi di abilità e yoga.
Durante le attività dei bambini si terrà un talk con il tema “alimentazione dei bambini”con il Dott. Giacomo Astrua.
Un’estate ricca di sport outdoor ed indoor per Bardonecchia, con grandi appuntamenti preolimpici, senza dimenticare i grandi eventi futuri: i Mondiali ICF di Canicross ad ottobre, le Universiadi a gennaio ed i Mondiali di Special Olympics tra meno di un anno.
Ed ancora i mercatini organizzati dalla Pro Loco, Flor Estate 2024 domenica 30 giugno in Via
Medail e Crocetta Più in Tour, in programma il 20 agosto.

A fine agosto, dal 23 al 25, si svolgerà la seconda edizione del Festival BardoNoir, con un autori di uno dei generi letterari più seguiti, provenienti da diverse parti d’Italia.

“Il programma dell’Estate 2024 a Bardonecchia – dice il sindaco Chiara Rossetti – si presenta molto ricco e vario adatto alle diverse fasce di età e di interesse di chi frequenta la nostra località. Stiamo ancora superando le difficoltà dovute alla rovinosa esondazione dello scorso
mese di agosto ma abbiamo voluto comunque, anche se non è stato facile, proporre un bel calendario. Voglio ringraziare tutti quanti hanno lavorato alla realizzazione di queste proposte. Il gioco di squadra ancora una volta ha funzionato. Bardonecchia – conclude – è pronta ora ad
accogliere quanti vorranno trascorrere con noi questa estate”.

 

Between Good and Evil, tra spirito e forma

Sabato 8 giugno scorso abbiamo assistito a una bella mostra collettiva presso Open ADA, una vivace realtà artistica sita a Torre Pellice in via Repubblica 6, dal titolo “BetweenGood and Evil, TRA SPIRITO E FORMA. Hanno partecipato 33 Artisti, esponenti di arti visive e plastiche che  si sono concentrati su temi che coinvolgono la quotidiana fragilità bifronte del mondo contemporaneo, mai come ora sospeso fra il Bene e il Male.

L’avvenimento è a cura de La Natura torna ad Artecontesto critico dell’esposizione (che si protrarrà con altri avvenimenti culturali fino al 3 agosto) gestito dalla dott.ssa Monica Nucera Mantelli.

Il giorno del vernissage, ci siamo mossi sui due piani dei generosi spazi di OPEN DATA, fruendo la bellezza di dipinti, fotografie, sculture, digital art e installazioni, confermando l’avvenuto successo promesso dalla locandina (che purtroppo non sempre si raggiunge nelle collettive a tema).

Infatti il corpus della ricerca è stato centrato da artiste e artisti che hanno saputo inquadrare secondo stili e sensibilità personali le varie tematiche connesse al tema del Bene e del Male nella natura, sia nel singolo, che nella società.

In un pomeriggio primaverile ma dai toni plumbei per tante nuvole cariche di pioggia, sono stati parimenti apprezzati la partecipazione di un gran Maestro nel settore filosoficonaturalistico di Bonsai, che ha esposto una sua magnifica pianta (prodotto assolutamente in tema con la mostra) e le improvvisazioni al sax del musicista Dario Paone.

L’intelligente titolo della mostra Between Good and Evil è spaventosamente d’attualità e nessuno di noi può considerarsi estraneo da questo dilemma. Infatti tutti ci siamo da sempre immersi, perché il mondo continua ad essere contraltare fra il bene e il male, un male che tutti teoricamente sfuggiamo ma che ci è sempre compagno di banco.

Sant’Agostino di Ippona (recentemente ripreso dal filosofo Paul Ricoeur), con una sorprendente modernità, scrissequasi 1700 anni fa: “Si Deus est, onde malum?”

Già … se esiste un Dio, da dove verrebbe il male?

Si tratta di quesiti che hanno fatto tremare i polsi alle menti più eccelse della teologia e della filosofia, anche se in queste righe non saranno fortunatamente da dibattere.

Il tema però rimane ed è fondamentale per tutti. Possiamo fare il Bene, rispettando ogni essere umano ed animale?

La risposta è retorica, perché indirettamente presente nella domanda. Fare del Bene è un dovere morale, come un attuale dovere è parlare di Ambiente, problematica collettiva dove Good and Evil sono ancora una volta drammaticamente connessi.

Il tema è enorme e la creatività di chi ha esposto i suoi lavori a Torre Pellice non ha purtroppo la bacchetta magica. Molto pragmaticamente, la curatrice dell’evento ha però voluto provocare la fantasia, l’intelligenza, gli stili e i metodi in questi 33 artisti per verificare le loro prese di posizione sull’argomento e soprattutto per portare il pubblico alla riflessione.

Perché l’arte ha un’enorme responsabilità, oltre ad educare al Bello: far crescere le coscienze di chi Arte vedrà e fruirà.

FERRUCCIO CAPRA QUARELLI

 

Tutte le info alla pagina: FB OPEN ADA

Per motivi gestionali lo spazio Open ADA di Torre Pellice rimarrà chiuso il 28 e il 29 giugno ed il 26 e il 27 luglio 2024.

La galleria è APERTA nei consueti giorni e orari di visita: Venerdì e Sabato ore 15 – 18 del 21 e 22 giugno, 5 e 6 luglio, 12 e 13 luglio, 19 e 20 luglio, 2 e 3 agosto.