ilTorinese

“Anime”, prossimamente al Miit la personale di Vito Garofalo

Giovedì 4 luglio, alle ore 18, inaugurerà al Museo MIIT la personale di Vito Garofalo

 

Il Museo MIIT è pronto ad aprire le porte per ospitare la mostra “Anime”, la personale di Vito Garofalo che inaugurerà giovedì 4 luglio alle ore 18. L’esposizione comprenderà una trentina di opere dell’artista, tra lavori a olio, acrilici, tecniche miste e un divertente corner shop dedicato ai gadget firmati VG Vito Garofalo.

Le Anime di Garofalo abitano le case, i giardini, i fiumi, le città e le strade, una quotidianità che si tramuta, però, in visione agli occhi dell’artista. In modo molto poetico Vito Garofalo esprime intensamente la propria interiorità in modo sincero, senza sovrastrutture, lasciando la possibilità di capire e cogliere i significati della sua opera agli osservatori, secondo la sensibilità individuale. Il colore, la linea che disegna lo spazio, la stesura pittorica scavata nel pigmento rendono ogni suo lavoro un percorso emozionale.

In una sorta di “arte-terapia” che permette all’artista di scavare in profondità nella sua anima e di liberare a nuova vita il proprio vissuto, il percorso della mostra si presenta come un susseguirsi di emozioni mai uguali a se stesse, una metamorfosi continua di spirito attraverso le metafore della vita che cambia. Con ironia e disincanto, Garofalo tratteggia il proprio mondo consegnando al fruitore il piacere della scoperta, dell’interpretazione che, come in un gioco delle parti, permette di immedesimarsi nei suoi personaggi, riconoscendone altri, tutti immersi in una quotidianità dinamica, sempre in movimento. Nelle sue opere l’artista imprime, attraverso la pennellata, la potenza e la forza espressiva con una purezza di linguaggio dal sapore fanciullesco, in cui ognuno di noi ha la possibilità di riflettersi.

Vito Garofalo è nato a Torino nel 1966. Il suo percorso artistico inizia con la frequentazione della Scuola di Mimo Marcel Marceau e la Scuola di Clown di Jango Edwards. Dopo anni di spettacoli tra mimo, clown e cabaret, un improvviso cambiamento famigliare ha generato una trasformazione artistica che lo ha portato verso l’arte pittorica. Sostenuto dal Museo MIIT di Torino, le sue opere cominciano a girare il mondo, con collettive a Torino, Milano, Perugia, New York, Chicago, Stoccarda e Barcellona.

La mostra “Anime” al Museo MIIT rimarrà aperta da giovedì 4 a domenica 14 luglio.

Museo MIIT Italia Arte, Corso Cairoli 4, Torino

Telefono: 011 812977 – Mail: info@italiaarte.it

 

Gian Giacomo Della Porta

Re Peperone una ricchezza per il territorio

PRESENTATA LA 75ESIMA EDIZIONE DELLA FIERA NAZIONALE DEL PEPERONE DI CARMAGNOLA

 

La più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo in programma dal 30 agosto all’ 8 settembre 2024

Carmagnola, 26 Giugno 2024 – É stata presentata questa mattina presso l’Abbazia Santa Maria di Casanova, a Carmagnola, la 75esima edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (TO), un appuntamento cultural-gastronomico imperdibile per gli amanti dell’ottimo cibo, che celebra uno dei prodotti più pregiati e caratteristici del territorio e che si terrà dal 30 agosto all’8 settembre. La manifestazione oltre a celebrare le eccellenze del territorio, offre un ricco palinsesto di appuntamenti con showcooking, degustazioni guidate, intrattenimento musicale e tanto altro adatto a tutte le età.

Il sindaco di CarmagnolaIvana Gaveglio, nell’aprire la presentazione ha voluto ricordare che “la Fiera non è solo un evento gastronomico, ma una celebrazione della nostra cultura, delle nostre tradizioni e dell’innovazione agroalimentare. Ci si potrà immergere in dieci giorni di festa, con un ricco programma che spazia da eventi gastronomici con piatti tipici e creativi, a spettacoli, concerti e appuntamenti culturali. Non mancheranno momenti dedicati alla sostenibilità, con l’uso di materiali ecosostenibili e iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione, nostro importante obiettivo da diversi anni”.

La manifestazione coinvolgerà e valorizzerà tanti punti del nostro bellissimo centro storico, con un’importante novità: l’ampliamento dell’area della fiera con un nuovo anello che si estenderà fino a Corso Sacchirone e al Villaggio delle Pro Loco. – prosegue l’Assessore alle Manifestazioni, Commercio e Mercati, Domenico La Mura – Quest’anno ci sarà l’obbligo per tutte le attività di somministrazione di alimenti di includere una pietanza al peperone nel loro menu. E anche gli stand commerciali dovranno avere il nostro ortaggio simbolo, valorizzando così l’eccellenza agroalimentare del territorio”.

 

“La prima domenica di fiera, il 1° settembre, sarà un momento particolarmente significativo con il tradizionale Concorso del Peperone. Questo Concorso mostra/mercato, riservato ai coltivatori locali, celebra la qualità e l’eccellenza del nostro prodotto simbolo. Parallelamente, riproponiamo il contest “Peperone Urbano”, in collaborazione con il Consorzio del Peperone e il Comune di Carmagnola. Una competizione aperta a cittadini, scuole e associazioni, che premia la coltivazione domestica del peperone”. – spiega l’Assessore all’Agricoltura e Attività ProduttiveRoberto Gerbino.

 

 

“É un’annata decisamente positiva quella di quest’anno, nonostante il mal tempo, sembra che i peperoni stiano crescendo bene. Questo grazie all’andamento contenuto delle malattie, ma soprattutto, grazie alla coltivazione sotto serra. – afferma il Presidente Consorzio del peperone di Carmagnola, Domenico Tuninetti – È importante incentivare i giovani ad entrare a far parte di questa lunga tradizione agricola che richiede un impegno continuo ma altrettanto soddisfacente. Per tutelare la produzione del Peperone sarebbe opportuno che lo stato mettesse in affitto dei terreni per dare la possibilità ai giovani di agraria di poter lavorare in questo settore”. 

“Per noi è un onere e un onore organizzare una manifestazione con un brand così consolidato e una storia lunga 75anni. – spiega Stefano Pellicciardi, SGP Grandi Eventi – L’obiettivo principale è di riuscire a dare alla manifestazione anche maggior visibilità mediatica grazie alla sinergia con Il Foro festival per attrarre un pubblico variegato. La proposta per questa edizione sarà un format che comprende diversi contenuti, dagli spettacoli di animazione e intrattenimento anche sul Palco di Piazza Sant’Agostino, ai grandi nomi che parteciperanno tra i quali Raspelli, Massobrio, Tinto, Sergio Muniz, Matilde Brandi oltre a grandi chef del panorama gastronomico italiano, ma anche tanti eventi POP come il “processo al peperone” e il Premio Peperone D’Oro tutto questo ovviamente per dare ampia visibilità al prodotto celebrato dalla festa con svariati showcooking e appuntamenti di degustazione. Un palinsesto corposo per attrarre un pubblico quanto più ampio e variegato. Una grande sfida che siamo pronti a vincere”.

“L’edizione 2024 de Il Foro Festival vuole coinvolgere un pubblico più variegato – spiega Paolo Di Nita, Responsabile Il Foro Festival – non solo gli amanti della musica ma ampio spazio anche a teatro e divertimento per una proposta culturale a tutto tondo. Gli ospiti di quest’anno saranno un mix perfetto di cultura e intrattenimento.”

La Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, distinguendosi come una delle più prestigiose nel settore enogastronomico e la più grande in Italia dedicata ad un prodotto agricolo è diventato ormai uno storico appuntamento non solo per il comune di Carmagnola, ma per tutto il Piemonte e il resto d’Italia. SGP Grandi Eventi si occuperà della sua organizzazione per tre anni, con l’obiettivo principale di una crescita internazionale.

Approvate le tariffe Tari

Il Consiglio comunale ha approvato tre diverse delibere presentate dalla Giunta, riguardanti: la validazione dell’aggiornamento biennale del Piano economico finanziario (PEF) 2024-25 del servizio integrato per la gestione dei rifiuti, le modifiche al Regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) e l’approvazione delle tariffe TARI con relative agevolazioniNel dettaglio, sulla base dei nuovi parametri tariffari proposti da Arera (l’Autorità di regolazione per Energia, reti e ambiente) è stato approvato l’aumento del 6,67% della tassa sui rifiuti rispetto all’anno precedente, per garantire la totale copertura dei costi del servizio e quale adeguamento alla crescita dell’inflazione e all’aumento dei costi. Un adeguamento comunque inferiore rispetto alla quota massima che Arera ha stimato del 13,3% per il biennio 2024-2025.

Diverse le voci riguardanti le agevolazioni, per un totale complessivo di quasi 8 milioni di euro. Quelle per le famiglie in difficoltà prevedono uno stanziamento in base ai parametri ISEE (fino ai 24mila euro di reddito) pari a 6,9 milioni di euro, modificati da un emendamento dell’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli che, accogliendo le istanze delle organizzazioni sindacali, ha così modificato le tre voci: la prima fascia, fino 13mila euro, passa dal 40 al 45% di sconto; la seconda fascia, compresa fra i 13mila a 17mila euro, passa dal 25 al 30%; la terza fascia, da 17mila a 24mila euro, modifica la percentuale dello sconto dal 15 al 20%. Altri 260mila euro sono destinati, quale riduzione fino al 10% della parte variabile della tariffa, alle utenze domestiche che abbiano registrato migliori risultati in termini di incremento della percentuale di raccolta differenziata rispetto allo scorso anno.

Ulteriori agevolazioni vengono previste a favore delle attività commerciali ed artigianali insediate in quelle zone della Città nelle quali si svolgono lavori di pubblica utilità e che subiscono disagi a causa dell’allestimento di uno o più cantieri per una durata superiore ai sei mesi (200mila euro)Ancora: 10mila euro di agevolazione sono destinati ai locali destinati ai culti religiosi riconosciuti dallo Stato; 50mila euro a favore di onlus, fondazioni di assistenza sociale e sanitaria, cooperative sociali, gestori di protagonismo giovanile e Case di Quartiere20mila euro per le utenze non domestiche che cedono gratuitamente le eccedenze alimentari per fini di solidarietà sociale.

Le modifiche al regolamento riguardano invece l’ampliamento dei soggetti che possono rientrare nella categoria “32” che permette di usufruire di specifici benefici. In particolare le associazioni del Terzo Settore ecome previsto dall’entrata in vigore dalla riforma organica dello sport in vigore nel luglio 2023, tutte le società che fanno parte dell’associazionismo sportivo.

Con un emendamento, presentato dal consigliere di Fratelli d’Italia Ferrante De Benedictis e approvato dall’Aula, la data utile per iscriversi al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS) e al Registro Associazioni sportive dilettantistiche (RASD o RAS) viene spostata dal 31 dicembre 2024 al 30 giugno 2025.

Oltre alle tre delibere, il Consiglio comunale ha approvato anche una mozione d’accompagnamento, presentata da tutte le forze della maggioranza, che impegna Sindaco e Giunta comunale ad avviare un confronto con le organizzazioni sindacali con l’obiettivo di rivedere e migliorare, per l’anno prossimo, le agevolazioni sulla TARI previste per i nuclei familiari in situazione di disagio economico. E un confronto deve essere aperto anche con le associazioni dei commercianti sull’ipotesi di un aumento delle rate da versare per il pagamento della TARI. Il documento propone poi di incrementare i controlli sulle dichiarazioni ISEE, per evitare la concessione di benefici a chi non ne ha diritto, e il potenziamento della struttura incaricata del recupero dell’evasione della TARI. Con AMIAT si dovranno aggiornare gli indici di produzione delle categorie ritenute maggiormente critiche relative ai rifiuti non domestici, in particolare i locali della ristorazione e degli esercizi commerciali che vendono beni alimentari. La mozione chiede anche di implementare il controllo dei rifiuti urbani abbandonati e la relativa sanzione e la possibilità, per alcune attività, di sperimentare una tariffa puntuale per la raccolta dei rifiuti. Non manca la richiesta di un aumento dello sconto per le quelle zone della città che ottengono migliori risultati nella raccolta differenziata (attualmente lo sconto è del 10%) e per quegli utenti che si comportano in maniera virtuosa, nel produrre una minore quantità di rifiuti.

Respinta, infine, una mozione di accompagnamento presentata dal consigliere della Lega Fabrizio Ricca, che chiedeva a Sindaco e Giunta di non imporre ulteriori aumenti di tariffe e tasse fino alla conclusione del mandato.

La delibera riguardante le tariffe e le agevolazioni per l’anno 2024 è stata approvata con il voto favorevole di Partito Democratico, Sinistra Ecologista, Moderati, Torino Domani, Lista Civica per Torino, Alleanza dei democratici – DemoS e quello contrario di Lega, M5S, Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Da Ilaria a Giorgia, i temi del dibattito politico

La Sinistra sbrindellata non si smentisce mai.
Ora corre dietro la Salis:  occupare le case altrui è un diritto. Vero che c’è l’emergenza abitativa. Vero, ci sono 10 milioni di case non utilizzate. Vero, oltre un milione sono le famiglie povere che faticano nell’avere un alloggio. Ma è anche vero che da molti decenni la sinistra italiana ha abbandonato l’ idea che la proprietà privata è un furto. Poi queste cosiddette forme di lotta come l’occupazione abusiva sono sempre state dei “gruppettari” da lotta continua e soci.
Nel 1975 il partito comunista non aveva dubbi: l’occupazione delle case è una lotta tra poveri. Dunque è sempre stato contrario.

Questa tornata elettorale non è stata maluccio per la sinistra. In Piemonte, per il Pd qualcosa non torna. Rivoli è tornata ad essere di centro sinistra. Ma tranne Torino e dintorni e Cuneo città, tutti i capoluoghi di provincia sono destra – destra centro.
Con Fratelli d’Italia primo partito.
Prevedo qualche regolamento dei conti all’interno del Pd.
E la nostra amica Giorgia che fa? Mi sembra che annaspi. Ovviamente i suoi sodali continuano a dire: siamo bravissimi, vinciamo sempre e lei è bravissima e vince sempre. Non mi pare che i democristiani e socialdemocratici europei la pensino allo stesso modo. Non vogliono i conservatori in maggioranza, o perlomeno non vogliono i conservatori che flirtano con la Le Pen o i fascisti di Vox spagnoli.
Pensate un po’, La maggioranza politica in Europa vuole rimanere antifascista.
Che assurde pretese hanno. Tajani cerca di mediare con molte difficoltà e l’accoppiata Salvini Vannacci ha un fulgido futuro.

Sulle morti sul lavoro una sola considerazione. Miserabili questi  cosiddetti imprenditori che riducono i schiavitù i lavoratori. Ma anche decisamente riprovevole lo Stato italiano che da 15o anni si volta dall’altra parte coprendo di fatto questi riprovevoli sfruttatori.

Finendo,  buon lavoro alla nuova giunta del Piemonte augurandoci tutti che il Mef ed altri fondi siano appieno utilizzati. Il Piemonte e Torino ne hanno bisogno come l’aria che respiriamo.

PATRIZIO TOSETTO

La rendicontazione delle scuole è Pop

Dall’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller,” primi in Italia, parte il progetto per la realizzazione del primo Bilancio POP della Scuola

La prima realizzazione del Bilancio POP (Popular Financial Reporting) di un’istituzione scolastica parte dall’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller” di Torino. Si tratta di un’importante iniziativa che segna un passo significativo verso una maggiore trasparenza e partecipazione nella gestione dell’istituto.
Questo progetto innovativo, finanziato anche con fondi del PNRR, è il risultato di una collaborazione fruttuosa tra l’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller”, il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino. Il Bilancio POP è sviluppato utilizzando il Metodo ODCEC Torino, adattato specificamente alle esigenze dell’istituto, al fine di fornire una rendicontazione sociale chiara e accessibile.
“Il Bilancio POP – sottolinea il professor Paolo Biancone, responsabile scientifico dell’iniziativa – rappresenta uno strumento di trasparenza e comunicazione progettato per facilitare la comprensione delle attività finanziarie e patrimoniali dell’Istituto. La sua struttura user-friendly permette di coinvolgere una vasta gamma di stakeholder, tra cui studenti, genitori, docenti e la comunità locale, promuovendo una maggiore partecipazione alla vita scolastica”.
La progettazione del Bilancio POP– spiega il Dirigente del Sommeiller Barbato Vetrano – coincide con il 70o anniversario dall’inaugurazione della sede dell’Istituto “Germano Sommeiller”, un traguardo significativo che testimonia il nostro impegno continuo nel fornire un’istruzione di qualità e preparare i nostri studenti per le sfide future. Nel corso di questi anni, abbiamo assistito a un cambiamento nel percorso degli studenti, con un crescente numero di diplomati che scelgono di proseguire gli studi universitari.
“La redazione del Bilancio POP ha coinvolto e coinvolgerà attivamente gli allievi delle classi quinte, i loro docenti e il team costituito da professionisti dell’ODECEC di Torino e dai ricercatori del Dipartimento di Management, dimostrando il nostro impegno per un’educazione partecipativa e inclusiva. Siamo orgogliosi di sottolineare l’assenza di disparità di genere tra studenti e personale, un riflesso del nostro impegno per l’uguaglianza e la diversità.”
In questa prima fase del progetto, le classi quinte hanno realizzato, in via sperimentale, alcuni “prototipi” (https://www.itcsommeiller.edu.it/progetto-bilancio-pop/), uguali nel contenuto, ma diversi nella narrazione, con focus sui progetti di investimento e le iniziative sostenibili, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Evidenziando, inoltre, i risultati raggiunti dall’Istituto e gli obiettivi di miglioramento in termini di inclusione, eccellenza educativa e innovazione. Il progetto proseguirà nel prossimo anno scolastico per consolidare il coinvolgimento degli studenti e degli altri stakeholder nelle politiche dell’Istituto.
Il Bilancio POP dell’Istituto – evidenziano i referenti dell’Ordine – offre agli studenti, accanto all’interazione con il mondo accademico e professionale, un’opportunità preziosa per comprendere il valore della propria scuola, sviluppando un senso di orgoglio e appartenenza che diventerà una qualità personale importante e duratura nel corso della loro vita.

Per ulteriori informazioni, contattare: Maria Carmela Scandizzo, docente dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Germano Sommeiller” – 011 5178054- mariacarmela.scandizzo@itcsommeiller.edu.it
Fine del Comunicato

Un giovane studente ricorda Bruno Caccia

In occasione della commemorazione dell’assassinio del procuratore della Repubblica, Bruno
Caccia, avvenuta il 26 giugno 1983 a Torino, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina
dei Diritti Umani, propone per ricordarlo il contributo del giovanissimo studente Nicholas Corrado
classe III sez. C del Liceo scientifico “Filolao” di Crotone, che così scrive:
“Il 26 giugno 1983, la città di Torino fu scossa da un atto di violenza che segnò una delle pagine
più buie nella lotta dello Stato contro la criminalità organizzata. Bruno Caccia, Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Torino, fu assassinato dalla ‘Ndrangheta. Questo tragico evento
non solo spense la vita di un uomo incorruttibile, ma rappresentò anche un duro colpo per tutti
coloro che credono nella giustizia e nella legalità.
Bruno Caccia dedicò la sua vita a combattere l’illegalità in tutte le sue forme. Iniziò indagando
sulle violenze e sui pestaggi che caratterizzavano ogni sciopero dell’epoca. La sua azione
investigativa si estese poi ai terroristi delle Brigate Rosse e ai traffici illeciti della ‘Ndrangheta in
Piemonte, rivelando una determinazione e un coraggio che lo resero un bersaglio per le
organizzazioni criminali.
La sera del 26 giugno, una domenica, Bruno Caccia aveva deciso di lasciare a riposo la propria
scorta. Una scelta dettata forse dalla fiducia nella propria città, che si rivelò fatale. Alle 23:30,
mentre portava a passeggio il suo cane, fu avvicinato da un’auto con a bordo due sicari. Senza
scendere dal veicolo, gli spararono 14 colpi, e per essere certi della sua morte, lo finirono con tre
colpi di grazia.
Le indagini iniziali puntarono sulle Brigate Rosse, in un periodo segnato dagli anni di piombo e
dalla lotta al terrorismo. Tuttavia, la rivendicazione dell’omicidio da parte delle Brigate Rosse si
rivelò presto falsa. La svolta arrivò grazie alla collaborazione di Francesco Miano, un boss della
cosca catanese detenuto a Torino, che tramite i servizi segreti raccolse le confidenze di Domenico
Belfiore, uno dei capi della ‘ndrangheta torinese. Belfiore confessò che fu proprio la ‘ndrangheta a
decretare la morte di Bruno Caccia, poiché “con il procuratore Caccia non ci si poteva parlare”.
Le indagini di Bruno Caccia furono troppo incisive e pericolose per la sopravvivenza della
‘ndrangheta in Piemonte. Questo coraggio e questa dedizione alla giustizia costarono la vita a un
uomo che non si piegò mai davanti alla criminalità. Nel 1993, Domenico Belfiore fu condannato
all’ergastolo come mandante dell’omicidio, ma la ferita inferta alla giustizia italiana rimane ancora
aperta.
Bruno Caccia non è stato solo un magistrato, ma un simbolo della lotta contro la criminalità
organizzata. La sua memoria deve continuare a vivere nelle azioni di chi crede nella giustizia, nella
legalità e nella dignità umana. Ricordare Bruno Caccia significa mantenere vivo l’impegno per un
futuro libero dalle mafie, onorando il sacrificio di un uomo che ha dato la vita per i valori in cui
credeva.”
Ricordare oggi la figura di Bruno Caccia a quarantuno anni dal suo omicidio nelle aule scolastiche
significa far sventolare la bandiera della legalità e accendere nei cuori sentimenti di gratitudine per
chi ha esercitato con onore il proprio ruolo e manifestato la propria responsabilità nei confronti
della collettività.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani rileva come il progetto
“#inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità” stia diffondendo tra le giovani generazioni volti,
storie, episodi veramente straordinari per la loro valenza educativa.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

Film Music Concert. Le più belle colonne sonore

Cortile d’Onore Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO)

Venerdì 28 giugno, ore 21

Film Music Concert

Le più belle colonne sonore eseguite dall’Orchestra e Coro Magister Harmoniae, con un tributo a Ennio Morricone, special guest Carlo Romano, oboista del Maestro

 

 

L’ultimo spettacolo della stagione del Teatro Superga, in programma venerdì 28 giugno nel Cortile d’Onore della Palazzina di Caccia di Stupinigi, è “Film Music Concert” dell’Orchestra e Coro Magister Harmoniae con la direzione del M° Elena Gallafrio.

Da Ennio Morricone ad Hans Zimmer, da John Williams ad Astor Piazzolla, passando da Adele, Luis Bacalov e altri: il concerto ripercorre le musiche e le colonne sonore di alcuni film entrati nella storia.

Ospiti: l’armonicista internazionale Alberto Varaldo, le cantanti Marta Lauria, Antonia Piccirillo e Julie Blax, con la partecipazione straordinaria del coro The White Gospel Group di Grugliasco. Special guest: Carlo Romano, oboista del Maestro Morricone nel brano “Gabriel’s Oboe” dal film “The Mission”.

L’Orchestra Magister Harmoniae di Grugliasco è formata da giovani professionisti e vanta collaborazioni con musicisti internazionali, come Stefano Bollani, e una straordinaria esibizione nel 2023 nel tempio della musica mondiale, il “Musikverein di Vienna” dove è stata invitata nuovamente a partecipare a luglio 2024 per il prestigioso “Summa Cum Laude International Youth Musica Festival”.

 

PROGRAMMA

Caruso (Lucio Dalla 1943–2012)

Pirates of the Caribbean (Hans Zimmer 1957-*)

Jurassic Park (John Williams 1932-*)

C’era una volta in America (Ennio Morricone 1928-2020)

Libertango (Astor Piazzolla 1921-1992)

Skyfall (Adele 1988-*)

Il Postino (Luis Bacalov 1933-2017)

Mission Impossible (Lalo Schifrin 1932-*)

Stand by Me (Ben E. King 1938-2015)

Medley Morricone (Ennio Morricone 1928-2020)

Gabriel’s Oboe dal Film “The Mission” (Ennio Morricone 1928-2020)

The Avengers (Alan Silvestri 1950-*)

The Greatest Showman (Pasek & Paul)

Chevaliers de Sangreal (Hans Zimmer 1957-*)

Music (John Miles 1949–2021)

 

INFO E BIGLIETTI

Palazzina di Caccia di Stupinigi, piazza principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino

Biglietti su Ticketone

Prezzo: da 23 a 34,50 euro

www.teatrosuperga.it

L’artista iraniana Bahar Heidarzade tra fughe e dolori e ricordi

Dieci anni” alla Galleria Riccardo Costantini Contemporary

Ha abbandonato il proprio paese a ventisei anni Bahar Heidarzade, quell’Iran in cui non può esprimere una propria opinione, in cui le è impedito un accenno di trucco o un abito, in cui le è proibito studiare musica o ballare o cantare, dove non può togliere l’hijab, anzi più volte è arrestata per il modo in cui lo indossa. Nel 2007 si trasferisce in Armenia e successivamente in India: ma è l’Italia che raggiunge sei anni dopo, scegliendo Torino per quelle montagne – dice – “che alle spalle della città ricorda i luoghi dove sono nata e ho vissuto”, s’iscrive all’Accademia Albertina frequentando il corso di Pittura. Sperimentando differenti tecniche pittoriche e linguaggi differenti d’espressione, tra pittura installazioni fotografia e performance dà il via a una produzione artistica che la porterà a esporre al torinese Palazzo Barolo, a Venezia e Genova, alla Fondazione Sandretto e al Castello di Govone, a Paratissima e al Castello Scaligero di Malcesine.

Sino al 22 settembre (con chiusura per l’intero mese di agosto), Heidarzade espone alla Riccardo Costantini Contemporary di via Goito 8 a Torino, la mostra s’intitola “Dieci anni”, dieci anni incastonati in una vita, accompagnata dalla cura di Elena Radovix. Che introduce e parla nel nome dell’artista: “Può la memoria riemergere da un passato mai raccontato? Quasi fosse materica e onnipresente alla vita di ognuno. Taci, non racconti, sembra che tutto passi… ti illudi che tutto passi e mentre continui il cammino della tua vita, improvvisamente nel lacerante silenzio, qualcosa in te urla.” E allora sono ricordi e visi e momenti che affiorano lentamente e poi si spalancano, sono immagini ed esperienze che ritornano, che sono antidoto ai dolori, sono fantasmi che si ripresentano alla mente e ai quali tu devi con impellenza restituire un luogo e un tempo. Prendi coscienza di una consapevolezza, la necessità d’esprimere un ricordo attraverso gli acrilici e la tecnica mista, attraverso il leggero magma cromatico che s’imprime, il colore e il gesso e la cera, il colore che si libera in estrema libertà, finché la tela si riempie, grande o quasi impercettibile nella vasta parete, senza più ritegno, dentro una liberazione ricercata per anni. Ma sono anche ricordi difficilmente tollerabili, facce su cui è meglio stendere un largo tratto di colore blu, a nascondere, a dimenticare, a fuggire; non soltanto dipinti ma fotografie in bianco e nero (ma sono anche anfratti forse d’abitazioni: altro tempo, altro ricordo, altra dolorosa suggestione) di donne e bambini (“Memorie”), sono personaggi giovanili che sembrano materializzarsi e prendere consistenza, sono frazioni, frammenti inseriti nella tela, sono visi che si fa di tutto per camuffare, incappucciati e divenuti anonimi, centrati con il loro colore in una cornice bianca.

Non sempre di facile lettura, il lavoro di Heidarzade tuttavia affascina, ti conduce per mano, senza forzature ma con garbo, come è garbata Bahar quando si presenta, si fa ricerca all’occhio di chi guarda e ti spinge al convincimento, lavoro rarefatto, sospeso, evanescente e senza tempo, anche se per l’artista quel tempo è ben determinato. Ci sentiamo obbligati a confrontarci, per un attimo a entrare in quelle immagini e in quei ricordi, tutti e senza distinzione, pensare a una terra e a un affetto abbandonati, partecipi di una verità (troppo?) lontana da noi, un lavoro che necessita “della nostra empatia, di silenzio, di ascolto”. Arte e vita s’incrociano, l’uno entra nel territorio dell’altra, mentre “in questo processo di condivisione l’artista si espone in tutta la sua fragilità e forza enigmatica coinvolgendoci in una profonda riflessione umana, a noi il compito di continuare la narrazione con profondo rispetto”.

Bahar da quando ha lasciato l’Iran, non vi è più tornata.

Elio Rabbione

Nelle immagini, alcune opere di Bahar Heidarzade.

Softball, l’Avigliana Bees ha vinto il titolo regionale

Con la doppia vittoria di sabato sul Genova Rookies finisce la regular season del campionato U15 softball, al termine della quale l’Avigliana Bees ha vinto il titolo regionale.
Un progetto nato ad inizio stagione con la collaborazione fra la società presieduta da Alessandro Rolle e la Canavese Academy Castellamonte diretta da Mauro Gaido, che ha dato subito i suoi frutti.
Nel roster ne fanno parte oltre che le atlete delle due società menzionate, anche alcune dell’Avigliana Rebels così a rinforzare già un competitivo gruppo.
Lo staff tecnico della formazione è composto dalla manager Ernestina Bellotti e dai tecnici Vanni Pellegrin ed Emanuela Iannone (Canavese Academy).
Ora la squadra campione del Piemonte proseguirà gli allenamenti, in vista dell’impegno nel girone di semifinale 3 nazionale in programma sabato 14 settembre, dove è in programma con la vincente del Friuli Venezia Giulia.
Al secondo posto si è piazzata il Porta Mortara Novara che rinuncia alla fase nazionale per concentrarsi sull’U13, al terzo Softball La Loggia che passa alla fase nazionale e affronterà la seconda classificata della FIBS CR Lombardia.
Alle atlete della squadra vincitrice il titolo regionale ed il suo staff tecnico, nonché tutte le squadre coinvolte la fase regolare comprese quelle appartenenti al C.R. FIBS Liguria, più sinceri complimenti da parte della presidente Sabrina Olivero, dei consiglieri e dei collaboratori del C.R. Piemonte.

A Settimo sportello di facilitazione ai servizi digitali

In via Fantina 20/G, al Punto P.U.O.I., è stato attivato uno sportello di Facilitazione digitale dedicato alle persone che hanno bisogno di accedere a servizi e strumenti digitali ma hanno difficoltà a utilizzarli.

COSA POSSO FARE ALLO SPORTELLO?
Allo sportello, grazie al supporto di operatori qualificati, si può:
Accedere ai principali servizi online della Pubblica Amministrazione (sanità, fisco, assistenziali, ecc). Per esempio prenotare visite mediche, l’appuntamento per rinnovare i documenti, richiedere un bonus, eccetera
Attivare e gestire la propria identità digitale. Ad esempio richiedere lo SPID e utilizzare i servizi pubblici e privati che ne fanno uso.
Navigare in rete e fare pagamenti
Attivare o utilizzare i servizi di posta elettronica e messaggistica (inviare email, effettuare videochiamate con whatsapp, ecc)

QUANDO È ATTIVO LO SPORTELLO?
Lo sportello è aperto, ad accesso libero, dalle 9 alle 13 del lunedì. Lo sportello è in via Fantina 20/G (vicino alla Coop e alla Posta), al Punto Unico di Opportunità e Inclusione (P.U.O.I,) . È possibile accedere anche su appuntamento chiamando il numero 0118028966.

Nei prossimi giorni partirà una campagna informativa con locandine e volantini, per arrivare il più possibile ai destinatari.

Il servizio è gestito dall’Unione Comuni Nord Est Torino . «Proseguiamo nel lavoro di supporto alle categorie più fragili, in questo caso penso soprattutto agli anziani – spiega la sindaca Elena Piastra – L’innovazione moltiplica l’utilizzo di strumenti digitali, ma in questa rivoluzione le persone che faticano a utilizzarli vanno accompagnate. Una prima azione di facilitazione digitale era giù partita con i progetti “Cura del vicino” e “Sottocasa”. Grazie al PUOI la rendiamo strutturale».

(Facebook Città di Settimo Torinese)