ilTorinese

la Liguria penitenziaria si vuole sganciare dal Piemonte

 Riceviamo e pubblichiamo – E’ un “apprezzamento convinto e sincero” quello che esprime la Segreteria Regionale della Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria all’iniziativa di Fratelli d’Italia in Regione Liguria che ha presentato un Ordine del Giorno (a firma del capogruppo di FdI Stefano Baleari e dei consiglieri regionali Sauro Manucci e Veronica Russo) con cui si impegnano il Presidente Giovanni TOTI e la Giunta regionale ad intraprendere tutte le azioni e le interlocuzioni necessarie, nelle sedi istituzionali che riterrà più consone ed opportune, affinché la Liguria possa tornare ad ospitare la sede del Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria, al fine di porre prontamente rimedio alle continue e numerose problematicità, che stanno quotidianamente emergendo negli Istituti di pena regionali”.

“E’ un provvedimento che va nella giustizia direzione e che auspichiamo venga approvato trasversalmente da tutte le forze politiche presenti in Regione”, commenta il segretario regionale SAPPE Vincenzo Tristaino, che ricorda come il SAPPE, in più occasioni “ha chiesto pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità dei penitenziari liguri che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso mandati qui dal Provveditorato regionale di Torino, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione”. Rincara la dose Tristaino: “Ora la Liguria dipende dal Piemonte e, come la segreteria regionale ligure del SAPPE ha denunciato in più occasioni, l’ufficio regionale di Torino si sbarazza dei detenuti più pericolosi e problematici mandandoli in Liguria. Non a caso, buona parte dei gravi eventi critici violenti che accadono vedono protagonisti proprio detenuti assegnati da Torino. Insomma, la Liguria e le sue carceri sono diventate la discarica sociale del Piemonte. Questo è inaccettabile! E siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto emulazione per gli altri ristretti violenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno. Per questo l’iniziativa del capogruppo di FdI Stefano Baleari e dei consiglieri regionali Sauro Manucci e Veronica Russo va nella giustizia direzione e auspichiamo abbia la condivisione unanime dei gruppi politici in Regione Liguria”.

E’ stato un grave errore politico sopprimere, a Genova, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, accorpando tutto a Torino, che non a caso manda tutti i detenuti più problematici dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta in Liguria”, aggiunge il segretario generale SAPPE Donato Capece. “. Già si sta prevedendo la riapertura del Provveditorato regionale a Pescara. Genova deve essere messa in condizione di avere un proprio Provveditorato regionale, con una piena autonomia organizzativa e gestionale da parte di un Dirigente, certamente utili ai servizi di Polizia Penitenziaria ed alla gestione dei detenuti. E questo sarebbe utile anche per accelerare i tempi per la costruzione di un nuovo carcere a Savona il cui territorio, dopo la chiusura del S. Agostino sta pagando un grande prezzo in termini di territorialità della pena e operatività del personale di Polizia e dell’Amministrazione penitenziaria. Io credo che la Regione Liguriapotrebbe dare un segno tangibile di riconoscenza ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri della Regione per quel che quotidianamente fanno, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va anche il ringraziamento del SAPPE; perché se le carceri liguri continuano a reggere alle costanti criticità penitenziarie è solamente merito loro”.   

 

Go Wine, Nespolo Maestro di “Bere il territorio”

Sabato 23 settembre ore 17,30

Castello di Grinzane Cavour

Sala delle Maschere

 

UGO NESPOLO è “Il Maestro”

DELLA XXII EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO

BERE IL TERRITORIO

 

Un Premio Speciale a Alessandro Masnaghetti

per l’attività editoriale di Enogea e delle mappe per percorrere i territori del vino italiano

Si conclude con la Cerimonia finale di premiazione il percorso della XXII° edizione del Concorso Nazionale Letterario Bere il territorio, promosso da Go Wine.

In questa edizione l’evento si colloca in settembre e si inserisce in un programma di eventi legati alla Festa del Vino che l’associazione promuove ad Alba e nel territorio circostante.

 

La cerimonia di premiazione di Bere il territorio si terrà sabato 23 settembre p.v. alle ore 17 presso la prestigiosa sede del Castello di Grinzane Cavour, con la collaborazione dell’Enoteca Regionale Piemontese che nel Castello ha sede.

Un momento di incontro e di cultura del vino, alla presenza della Giuria del Concorso, dei premiati e del pubblico che da anni segue questo appuntamento.

Parteciperanno all’evento anche delegazioni di soci Go Wine, che staranno due giorni ad Alba e sul territorio condividendo nel corso della domenica il meeting nazionale dei soci e, al pomeriggio, il percorso festoso degli assaggi nel centro storico di Alba.

Ugo Nespolo, disegnatore, artista e scrittore, è “Il Maestro” del Concorso Letterario Nazionale Bere il territorio, promosso dall’associazione Go Wine e giunto nel 2023 alla ventiduesima edizione.

Il riconoscimento gli verrà assegnato durante la cerimonia presso la Sala delle Maschere del Castello di Grinzane Cavour, Sala delle Maschere.

 

Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza.

 

Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois, Maurizio Molinari, Paolo Pejrone e Tullio Pericoli.

 

Alla presenza della Giuria del Concorso Letterario verranno premiati anche i vincitori delle varie sezioni del Concorso.

Fin da ora si annuncia che un Premio speciale verrà assegnato ad Alessandro Masnaghetti per l’attività editoriale di Enogea e, in particolare, per il prezioso lavoro svolto nella redazione delle mappe di molti territori del vino italiano.

 

La Giuria del concorso Bere il territorio si compone della cortese presenza di: Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Piero Bianucci (scrittore, giornalista scientifico), Bruno Quaranta (La Repubblica) e Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

 

Ugo Nespolo è nato a Mosso, nel Biellese, nel 1941. Artista versatile di statura internazionale, dalla pittura al cinema alla scultura. Anticipa l’Arte Povera di Germano Celant esordendo a Milano nel 1968, Galleria Schwarz, con la mostra “Macchine e oggetti condizionali” presentata da Pierre Restany. A Torino appare, sempre in quegli anni, alla galleria Il Punto, sotto l’egida di Reno Pastori. Nel 1967 è pioniere del Cinema Sperimentale Italiano, sulla sica del New American Cinema.

Risale al 1968/1969 il suo film “Buongiorno Michelangelo”, un cortometraggio di diciotto minuti, realizzato con Michelangelo Pistoletto e Alighiero Boetti, curatrice Daniela Palazzoli. 

 

Chiamato a esporre in tutto il mondo, Ugo Nespolo allestì nel 2007 ad Alba la mostra “My way”, in contemporanea alla Fiera internazionale del tartufo. Nello stesso anno – a esemplificare una sua ulteriore sensibilità – ideò e realizzò per il festival Puccini scenografie e costumi della Madame Butterfly. Nel 2006 aveva ideato immagini, video e vetrofanie per la Metropolitana di Torino e realizzato due personali in occasione dei Giochi Olimpici. 

 

Tre le opere di Ugo Nespolo, i sette metri di acciaio colorato all’inizio del lungomare di San Benedetto del Tronto “Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare”. Il trittico “Nespolo legge Dante”, commissionato dalla De Agostini. Il “Monumento alla Stufa”, opera permanente nella città di Castellamonte. La nuova insegna del “Camparino”, lo storico caffè della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Il calendario dei Carabinieri. I manifesti realizzati, tra le altre occasioni, per Azzurra, il Salone internazionale dell’auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela.

 

Diplomatosi in Pittura con Enrico Paulucci, fra i Sei di Torino, Ugo Nespolo è laureato in Lettere moderne e ha ricevuto (2019) la laurea honoris causa dall’Università di Torino in Filosofia. Tema della lectio magistralis “Et in academia ego”: “Sono certo sarebbe stato più prudente iniziare e concludere questa mia lectio prestando fede – e mettendo in pratica – quanto scrive Ludwig Wittgenstein nel 1923 in Pensieri diversi quando dice: ‘In arte è difficile dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente’”.

Ugo Nespolo è autore di numerosi libri. Da “Maledette belle arti” (Skira) a (con Enrico Baj) “Nespolo ovvero il pretesto del funzionale” (Skira), da “Per non morire d’arte” (Einaudi) al recente “Vizi d’arte” (Skira), con la prefazione di Alberto Manguel.

Mai più Hiroshima e Nagasaki

La serata iniziata puntualmente alle h 21.00 e terminata verso le h 22.30, si è articolata su diversi momenti: alcuni dedicati all’inquadramento storico politico della situazione, altri alla riflessione e alla testimonianza e altri ancora alle proposte da portare avanti nei prossimi mesi. La conduzione dell’evento è stata di Zaira Zafarana – esponente di A.gi.te. – che ha dato spazio alle molte opinioni presenti.

Il documento fondamentale – condiviso da tutte/i – è stato molto ben illustrato da Giorgio Mancuso storico esponente di “Casa Umanista”, una cui esponente ha concluso l’incontro con una riflessione di alto profilo spirituale.

Fra gli interventi – legittimamente non sempre in piena sintonia tra loro – i rappresentanti di diverse associazioni e movimenti pacifisti, del Segretario di Rifondazione Comunista e del Portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi” Giampiero Leo, anche nella sua veste di Vice Presidente del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte.

Leo nel complimentarsi per l’iniziativa e per tutti gli sforzi a favore della Pace, ha voluto sottolineare che, come dice anche Papa Francesco, non esiste Pace giusta senza il rispetto dei diritti umani e che il possesso di armi nucleari da parte di Stati brutali e totalitari come la Corea del Nord (in rinnovato feeling con Putin), costituisce un oggettivo fortissimo puntello al mantenimento del regime.

Quindi per tutte le ragioni già addotte, ma anche per quest’ultima, è indispensabile giungere al bando totale delle armi nucleari.

Infatti la manifestazione si è conclusa con il richiamo di A.gi.te. a riprendere con vigore la mobilitazione affinchèil trattato adottato dell’ONU nel 2017 ed entrato in vigore nel 2021, sia sottoscritto da tutti i Paesi del mondo, Italia compresa.

 

Tenta di violentare due donne ma lo mettono in fuga: identificato due mesi dopo

Nel giro di un paio d’ore, un 31 enne nigeriano aveva tentato di violentare due donne nelle vie del centro storico di Trecate, nel Novarese. Le vittime erano riuscite, reagendo, a scappare. I fatti risalgono al 15 giugno. Dopo meno di due mesi di indagini, i carabinieri di Trecate sono riusciti a trovare  il responsabile,  al quale è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove già si trova per altri reati. E’ accusato di duplice tentata violenza sessuale.

Istituita la Zona 30 a Susa

La rete stradale urbana del centro di Susa, prevede ora il limite di velocità di 30 chilometri orari. La scorsa settimana sono stati eseguiti a tal proposito i lavori di installazione di due dossi rallentatori con attraversamento pedonale in Via XX settembre all’altezza di Piazza Trento e di Via Mazzini davanti alla Scuola d’Infanzia.

Prosegue “Barriera a cielo aperto 2023”, un’estate di spettacoli fa rivivere il quartiere

L’antica “Barriera ‘d Milan” o “Barriera dl’Emme” diventa per tre mesi vivace scena teatrale, con oltre 60 appuntamenti in 8 diversi spazi e 8 realtà coinvolte

Dal 16 giugno al 26 settembre

Dopo il grande successo delle prime due edizioni, torna per il terzo anno consecutivo  la Rassegna estiva “Barriera a cielo aperto” che animerà per tre mesi l’estate dell’antica “Barriera di Milano” (storico quartiere della periferia Nord di Torino, nato nel 1853, esattamente dov’è adesso piazza Crispi, dopo il via dato alla prima cinta daziaria) con una ricca programmazione di oltre 60 appuntamenti, frutto della collaborazione progettuale di 8 realtà locali, che si attiveranno in 8 diversi spazi del quartiere, guidate dall’“Associazione Museo Nazionale del Cinema”. In agenda, film popolari e pellicole indipendenti, concerti musicali, feste di quartiere, talk su tematiche ambientali, esposizioni temporanee, workshop, concerti in radio con palco su strada e quant’altro.

Il via nelle giornate di venerdì 16 e sabato 17 giugno, in una due giorni di festa e condivisione il cui centro nevralgico sarà piazza Foroni  che, dalle 17 alle 23 di venerdì, diventerà metaforicamente il palcoscenico a cielo aperto di un intero quartiere ospitando giochi, musica, libri, ecosostenibilità e cinema, senza dimenticare l’“area Bimbi”. Sarà anche possibile giocare a basket , farsi fare un ritratto , realizzare disegni per terra con gessetti e vivere un’esperienza video-grafica interattiva basata su “Romeo e Giulietta” di Shakespeare con l’“Associazione Enchiridion”. Alle 21.30, la proiezione in piazza della commedia “Grazie ragazzi” di Riccardo Milani (2023), film interpretato da Antonio Albanese, Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco e Fabrizio Bentivoglio. Si continuerà sabato 17 giugno, già dalla mattina, all’“Orto Urbano del Boschetto” con una serie di momenti conviviali, mini-corsi, talk fino alle 19 quando inizieranno i festeggiamenti per il nono compleanno del “Community Hub” di via Baltea: dal tardo pomeriggio a sera i coabitanti festeggeranno nella nuova pedonale “Baltea Lido” con musica e attività per grandi e piccini.

Tutti gli appuntamenti si terranno presso l’“Arena Monterosa” (10 le proiezioni in programma), il “Community Hub” di Via Baltea 3( con 14 eventi, di cui 12 legati alla Rassegna musicale “Suoni dal Lido”, i “Barriera Talks” e la mostra fotografica “Linea di confine” con scatti in b/n di Nicolò Taglia) , la “Casa del Quartiere Bagni Pubblici” di Via Agliè (che ospiterà 13 eventi, fra cui cinque concerti di musica live curati da Marco Piccirillo), l’Orto Urbano del Boschetto di AgroBarriera” (con incontri di “agroecologia” accanto a passeggiate legate ai segreti del verde urbano e a laboratori di pianificazione)  e il “Centro Interculturale” della Città di Torino (che ospiterà un workshopdi cinema condotto da Hleb Papou, regista de “Il legionario”, premiato al “Festival di Locarno” 2021 per la miglior regia nel Concorso “Cineasti” del presente”), oltre a Piazza ForoniPiazza Botticelli e ai Giardini Saragat per appuntamenti singoli.

“Come Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) siamo contenti – commentano Vittorio Sclaverani e Valentina Noya, presidente e vicepresidente dell’‘Associazione’ – di poter coordinare per il terzo anno il progetto ‘Barriera a cielo aperto’ . Il lavoro di tutti i partner coinvolti ha permesso di costruire delle proposte di condivisione dove i linguaggi e i pubblici si possono incontrare e muovere in un contesto vitale come è, storicamente, il quartiere di Barriera di Milano. L’estate 2023 è significativa per la nostra realtà, perché il 7 luglio festeggeremo il 70° anniversario della nostra Fondazione avvenuta per opera della lungimirante Maria Adriana Prolo; per l’occasione saranno in programma molteplici attività, tra le quali siamo felici di poter organizzare a fine giugno la restituzione di progetti importanti come ‘Ragazzi in Città’ e ‘Cinema Plurale’, pensando sempre a una cultura inclusiva, accessibile a tutti, in particolare alle nuove generazioni”.

“Barriera a cielo aperto 2023” è dedicata a Paola Gargale, Adonella Marena, Carla Massaglia, Laura Mattarella, Federico Biasin, Nino Casciaro, Piero Gilardi, Ivano Marescotti, Gianni Minà e a Mario Minchilli, il “cestaio” di Via Baltea.

Per info e programma completo“Associazione Museo Nazionale del Cinema”, via Montebello 15 D, Torino; tel. 011/0765039 o www.amnc.it – info@amnc.it

g. m.

 

 

I premi del “Pannunzio” il 9 agosto ad Alassio

Mercoledì 9 agosto alle ore 21,30 ad Alassio, nell'”Auditorium “R. Baldassarre” della Biblioteca civica (piazza Airaldi e Durante, 7), con il Patrocinio della Città di Alassio, il Centro “Pannunzio” conferirà i Premi Alassio 2023:  “Premio Mario Pannunzio” a Paolo Petroni, Presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina;  “Premio Ennio Flaiano” a Carmine Festa, giornalista redattore capo del “Corriere della Sera”;  “Premio Alfredo Biondi” a Tiziana Parenti, avvocato ed ex magistrato; “Premio Mario Soldati” a Franco Sanlorenzo, Maestro pasticciere.
Interverranno il Sindaco di Alassio arch . Marco Melgrati ed il Direttore del Centro “Pannunzio” prof . Pier Franco Quaglieni, storico e giornalista .
Introduzione e coordinamento di dott. Anna Ricotti e dott.  Marco Servetto. Interverranno il Gen. Franco Odello, il dott. Roberto Pirino, la giornalista Marialuisa  Alberico, l’avv. Giuseppe Piccardo.

Cotoletta e toma: due regine piemontesi conquistano la tavola

Tre sindaci delle valli lanciano la cotoletta ‘piemontese’ ideata  da Mino Giachino. Carne impanata e toma, la ricetta di Pragelato, Sauze e Ceres

Non solo “milanese”. Oggi tre sindaci delle valli alpine, vogliono mettere il marchio del Piemonte sulla bistecca impanata, lanciando una “nuova ricetta”, che si chiama “la piemontese”, spiega l’agenzia Ansa. Si tratta, secondo Mino Giachino (già sottosegretario ai Trasporti, politico di Fratelli d’Italia e uno dei fondatori del movimento Si Tav) di
“un nuovo piatto della cucina piemontese” da lui stesso ideato. “E’ una cotoletta di carne di razza piemontese, la migliore carne italiana – commenta Giachino – impanata e con formaggio
fuso di una delle valli piemontesi, accompagnata da un buon vino piemontese”.


“Oggi – annuncia Giachino – è in corso la degustazione con tre diverse tome di alpeggio dalla valle di Lanzo (Ceres) alla val di Susa (Sauze d’Oulx) e dalla val Chisone (Pragelato), alla presenza dei sindaci Davide Eboli, Marco Meneguzzi e Giorgio
Merlo che hanno portato la toma di alpeggio dei rispettivi paesi. Al ristorante Pollastrini di Torino presente anche il sindaco di Caselle, Giuseppe
Marsaglia Cagnola, che condivide molto l’iniziativa”.

“La cotoletta ‘la piemontese’ – conclude – è un piatto di alta qualità che valorizza le produzioni e i produttori locali dagli alpeggi ai produttori della carne. Da domani, scrive ancora l’Ansa,  il piatto sarà inserito nei menu di ristoranti e trattorie delle vallate alpine ma anche in città.


Mi ha fatto molto piacere che il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, attualmente in vacanza, abbia apprezzato l’idea”.

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto. Turi Rapisarda: Satiro

9° edizione

Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni

 

Terzo appuntamento:

Lunedì 7 agosto 2023

ore 18.30

Torino, Barriera di Milano, Piazza Bottesini

Per il terzo appuntamento dell’anno di Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto, è Turi Rapisarda con l’opera Satiro (1990) a inaugurare il 7 di agosto alle ore 18.30 in Barriera di Milano a Torino.

Il progetto/opera di arte pubblica ideato nel 2015 da Alessandro Bulgini negli anni ha ospitato più di 50 artisti italiani e stranieri, interpreti dello spazio pubblico di 6×3 metri di Piazza Bottesini a Torino.

L’edizione 2023, intitolata “Opera Viva, Luigi l’addetto alle affissioni” si concentra sul concetto di ribaltamento: nessuna figura curatoriale, soltanto gli artisti e Luigi, l’addetto alle affissioni, che appenderà tutte le immagini capovolte.

Rapisarda per l’occasione presenta Satiro, uno ritratto fotografico realizzato nel 1990.

Il satiro è una figura mitica maschile, che abita nei boschi e sulle montagne, personificazione della fertilità e della forza vitale della natura, solitamente raffigurata come essere umano nudo e barbuto, comicamente orribile, dal viso ferino e naso camuso.

In questo ritratto appare evidente la ricerca che l’artista compie sul corpo e sulla sua relazione con lo spazio circostante. Quali significati celano le movenze dei nostri corpi, perchè scegliamo una postura piuttosto che un’altra, in che modo il corpo occupa lo spazio?

L’artista trae ispirazione dal teatro di Samuel Beckett, inserendosi da un lato in quell’indagine sulla perfezione della forma del fotografo Robert Mapplethorpe, dall’altro rendendosi interprete, anche per le origini siciliane, del cinema di strada dei registi palermitani Ciprì e Maresco dove il grottesco gioca sulla coincidenza degli opposti, di sacro e profano.

Una sperimentazione artistica sul corpo, quella di Rapisarda, tra austerità e malinconica comicità, connessa alla ricerca filosofica, all’immaginario scientifico dei primi anni Novanta e alla personale esperienza.

 

Ma anche l’opera di Rapisarda subisce il cambiamento che la vita stessa può portare: affissa al contrario dall’addetto Luigi, l’opera si ritrova ribaltata. Quali nuovi significati assume l’opera? Che valore ha l’intervento di Luigi? Quale relazione si instaura tra l’autore dell’opera e l’autore del ribaltamento? Tutti questi temi che legano arte e vita faranno parte di un dibattito al termine della rassegna, a Flashback Art Fair.

Vivono e lavorano a Torino gli artisti selezionati per l’edizione 2023, per sottolineare ancora una volta l’importanza del tessuto culturale e artistico della città di Torino: Sergio Cascavilla, Gianluca e Massimiliano De Serio, Luigi Gariglio, Turi Rapisarda, Pierluigi Pusole e Alessandro Bulgini.

Treni in ritardo per gli incendi lungo la linea Torino-Savona

Ieri  disagi per chi rientrava in treno  dalle località  di mare. Per una serie di incendi di sterpaglie, alimentati dal forte vento,  lungo la ferrovia Torino-Savona tra Villastellone e Santena sono intervenuti i vigili del fuoco con le squadre di Torino centrale, Chieri, Riva presso Chieri e Santena. I convogli sono rimasti fermi tre ore fra le 19 e le 22. In fiamme due chilometri di sterpaglie sulla massicciata. I roghi sono probabilmente di origine dolosa.