ilTorinese

“Che Capodanno! … a Chieri” con Marta Viola

 

In piazza Cavour, il nuovo anno si apre con la voce della giovane, talentuosa promessa del canto italiano, Marta Viola e il “Gran Galà” di “Cirko Vertigo”

Domenica 31 dicembre, ore 22,30

Chieri (Torino)

Dalle luci di “Canale 5”, dove mercoledì scorso ha stravinto la quinta edizione di “Io canto Generation”, il programma condotto da Gerry Scotti (che ha visto sfidarsi ben 24 giovani interpreti dai 10 ai 14 anni) al palco di piazza Cavour, allestito a Chieri per la magica notte di Capodanno, sarà proprio la giovane (14 anni!) chierese Marta Viola ad aprire (alle 22,30) il “Gran Galà” di fine anno “Le Cirque Magnifique”, organizzato dalla “Città di Chieri”, da “Fondazione Cirko Vertigo” e dall’Associazione “L’Albero del Macramè”.

Sicuramente la voce che incanta di Marta (che aveva già rappresentato l’Italia, a Gliwice in Polonia, allo “Junior Song Contest” del 2019 con il brano “La voce della Terra”), sarà accolta con il massimo dell’entusiasmo dal pubblico di casa, come si conviene ad una vera stella nascente del firmamento della musica italiana. Fra i brani da lei proposti, non mancheranno quelli proposti a “Mediaset”, da “My Hearth Will Go On” di Celine Dion a “Di Sole e d’Azzurro” di Giorgia.

A seguire in attesa dello scoccare della mezzanotte, si potrà assistere alle “meraviglie” di “Cirko Vertigo”, con artisti straordinari e di caratura mondiale, protagonisti di  emozionanti numeri di cerchio e tessuti aerei, roue cyr, mano a mano, corda molle, bandiere, scala di equilibrio. Tutti gli artisti in scena fanno parte di compagnie di teatro danza e circo contemporaneo del territorio e internazionali. A condurre la serata, l’attrice comica Luisella Tamietto, affiancata sul palco dagli acrobati e danzatori Sara Frediani, Eleni Fotiou, Simone Menichini, Michelangelo Merlanti, Elisa Mutto, Vladimir Ježić, Carlos Rodrigo Parra Zavala, Gabriel Taiar e Filippo Vivi. Al termine dello spettacolo si terrà il count-down per salutare l’anno nuovo assieme al sindaco Alessandro Sicchiero e alla Giunta comunale.

L’ingresso all’evento é gratuito ma è necessaria la prenotazione su www.eventbrite.it. Per maggiori informazioni: info@cirkovertigo.com  – tel. 011/ 071 4488.

“Il Capodanno in piazza – sottolineano il sindaco Alessandro Sicchiero e l’assessora alla Cultura, Antonella Giordanoè uno speciale momento di festa che la nostra Amministrazione ha voluto introdurre in questi anni. La collaborazione con la ‘Fondazione Cirko Vertigo’ ci permette di proporre uno spettacolo straordinario per accogliere insieme il 2024. Ci ritroveremo in piazza Cavour vestita a festa grazie alla video proiezione sulla ‘Chiesa dei SS. Bernardino e Rocco’ e con un’ospite speciale, la nostra Marta Viola, vincitrice in questi giorni della trasmissione televisiva ‘Io canto Generation’. La seguiamo da sempre e siamo certi che il suo talento le offrirà grandissime opportunità nel futuro”.

E non finisce qui.

A chiudere il periodo delle vacanze natalizie, sarà infatti il “Befana show” sempre con “Cirko Vertigo”, in programma sabato 6 gennaio in piazza Umberto, a Chieri, dalle 16 alle 17: uno spettacolo di circo contemporaneo con gli artisti di “Fondazione Cirko Vertigo”e l’animazione di una “simpatica” Befana.

Per info: info@cirkovertigo.com  – tel. 011/ 071 4488

g.m.

 

I cellulari e le coscienze dei “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese

Si replica sino al 7 gennaio, al Carignano

Sedici milioni di euro l’incasso totale, più di venticinque remake tuttora sparsi ad ogni latitudine, i visi e le storie di un cult che nel 2016 invadeva gli schermi, i due David di Donatello e i tre Nastri d’argento per non contare altri premi, un viaggio oltreoceano e un premio per la miglior sceneggiatura al Tribeca Film Festival: “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese è diventato presto un caso cinematografico, l’idea, lo svolgersi della vicenda e i dialoghi, gli attori, tutto perfetto. Perché, s’è detto il regista, non incrociare la storia in altro ambito e trasportarla tra le tavole di un palcoscenico. Adattabilissima, senza alcun intoppo, anzi magari più immediata sotto la presenza e lo sguardo del pubblico che quasi la “tocca”, che la riconosce, che “se la ripassa”, che ancora una volta è coinvolto dal “gioco” affidato a quella scatola nera delle nostre coscienze che sono i cellulari, alle bugie, alle confessioni, alle invenzioni, ai sotterfugi, al voler cancellare ad ogni costo, a quell’è stato o non è stato, a quell’abbiamo giocato oppure no, a quelle “sliding doors” delle nostre esistenze, che coinvolgono i sette amici che, metti, una sera a cena, decidono di rivelarsi l’uno all’altro. Ogni cosa sotto il respiro di un’eclisse di luna che li osserva e che anche noi, per pochi secondi, osserviamo.

Sono Eva, analista, e Rocco, chirurgo plastico (“in fondo io e te facciamo lo stesso mestiere, tu salvi i cervelli e io salvo i culi e le tette”), ad aver deciso quella cena, per commentare anche di quella coppia d’amici comuni che si sono divisi, in un momento in cui anche per loro le cose non è che filino al riparo da venti contrari. C’è anche il rapporto tesissimo di Eva con Sofia, la figlia sedicenne, che la giudica niente più che una stronza mentre al padre s’è attaccata per consigli e appoggi di ogni genere, vuoi anche per la notte che potrebbe essere l’occasione della sua prima esperienza sessuale. C’è la scoperta del fatto che Rocco, da sempre contrario, s’è messo in analisi ma da un collega della moglie e c’è la decisione di Eva a rifarsi le tette, ma non sotto l’esperienza di Rocco ma grazie al nominatissimo professor Blanchard, svizzero, manco a dirlo, perché così ha consigliato caldamente papà, che di quel genero non ha mai saputo granché cosa farsene. E poi Lele e Carlotta, Cosimo e Bianca, e il solitario Peppe che avrebbe dovuto farsi accompagnare da una misteriosa Lucilla ma che alla porta si presenta soltanto con due bottiglie in mano e un sorriso largo così, pronto a essere spento di lì a poco.

Storie troppo conosciute per particolareggiarle ancora qui, semmai le lasciamo scoprire a quei pochi, ma davvero pochi, che non abbiano visto il film: un mare di peccati e peccatucci, nulla di innocuo, niente che non lasci una pena, messaggi, scambi quantomai sciagurati di cellulari, telefonate, voci di donne angosciate e foto compromettenti, uomini che sono ansiosi di baci, segreti inconfessati, bugie che si sommano a bugie, tutto cala da quella nuova tecnologia, lasciata sul tavolo della casa, che ha rovinato le esistenze. Con il panorama nero e traumatico di relazioni offese e terremotate, con l’affronto di problematiche che mai oseresti affrontare, con la fragilità che invade le coppie e l’omofobia che deflagra tra quelle quattro pareti. Genovese riadatta ai nuovi spazi, taglia e cuce con intelligenza e con spirito sempre nuovo, intensifica e comprime nel chiuso del palcoscenico i sentimenti che fanno acqua dappertutto, gioca quasi di montaggio ritagliando personaggi e scene sotto la ristrettezza di una luce, come degli a parte di coppia, costruisce 80’ di spettacolo interrompendo quel ricordo iniziale dello schermo che potremmo avere (e che immancabilmente abbiamo) per farci godere appieno di questa nuova riscrittura. Alla quale, inutile dirlo, concorre un cast che sembra raggruppato lì da secoli, tanta la naturalezza, la padronanza del proprio personaggio, il cogliere la più piccola piega dell’attimo, della sensazione, della bruciatura dell’animo, della scoperta amara. Uno per tutti, non rimpiangiamo Giallini quando qui Paolo Calabresi, con il suo personale Rocco, offre alla figlia i suoi consigli di padre per la serata che forse affronterà. Con lui, Valeria Solarino, Dino Abbrescia, Lorenza Indovina, Marco Bonini, Alice Bertini e Massimo De Lorenzo, tutti applauditi a scena aperta e al termine della serata, composta in quel divertimento sfacciato e amaro allo stesso tempo che lascia un’impronta anche nel cosiddetto teatro “leggero”. Repliche (da non perdere, è un consiglio, caldo, di fine anno) sino al 7 gennaio, al Carignano, per la stagione dello Stabile torinese.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Salvatore Pastore

Il Natale nel mondo: tradizioni e curiosità

Il Natale e’ una festa che coinvolge tutto il globo, da oriente ad occidente i cristiani celebrano l’anniversario della nascita di Gesu’. Le tradizioni e i simboli di Natale sono diversi come la decorazione dell’albero, il presepe con i suoi personaggi piu’ importanti, il tanto atteso scambio di regali, i baci sotto al vischio con l’augurio di abbondanza e prosperita’, l’auspicio di buona fortuna con l’agrifoglio e poi i canti di Natale che tutti conosciamo sin da bambini. Come non aggiungere, poi, alle consuetudini natalizie anche quelle culinarie come il delizioso panettone, farcito in mille modi, il pandoro, il torrone o il mandorlato meglio se accompagnati da bollicine, vin brule’ o cidro caldo? Le luci, inoltre, decorano le nostre citta’ e le scaldano, c’e’ aria di festa e un tripudio di rosso, oro, verde e argento, tutto sembra un fiaba, una sospensione dalla realta’, un momento di magia.

Le tradizioni e i riti della festa piu’ amata cambiano o si aggiungono se si butta uno sguardo in giro per il mondo; alcuni di questi sono molto curiosi e bizzarri, mentre altri decisamente spiacevoli, soprattutto se si pensa che molti sono rivolti ai piu’ piccoli.

In Islanda, per esempio, i bambini che si sono comportati bene avranno dentro le scarpe, posizionate sul davanzale di casa, un dolce o un regalino, chi invece e’ stato non troppo bravo trovera’ una patata. Sono i Jólasveinar (ragazzi del Natale), figli dell’orchessa Grýla, a ricordare loro queste due possibilita’ ed a spingerli a comportarsi bene.

In Lettonia si usa chiudere con le sfortune e gli eventi negativi passati e lo si fa con uno speciale ceppo natalizio che assorbe le cose brutte dell’anno appena trascorso. Il ceppo viene poi bruciato come simbolo del passato che va via e da’ il benvenuto al futuro e alle cose belle.

A Caracas, in Venezuela, dal 15 al 23 dicembre si va alla messa giornaliera, chiamata Misa de Aguinaldo con i pattini a rotelle. E’ una abitudine molto praticata tanto che molte strade chiudono al traffico per permettere ai pattinatori di muoversi in sicurezza.

In Guatemala, invece, le pulizie non si fanno a Pasqua, ma a Natale. In questo paese si crede che il diavolo e gli spiriti maligni si nascondano tra la sporcizia e nel periodo delle feste, quindi, si puliscono a fondo le proprie case, la spazzatura viene poi ammassata in una pila e una immagine del diavolo viene posizionata sulla cima, il tutto poi viene bruciato come segno di purificazione.

In Messico, nella regione di Oaxaca, si celebra la Noche de Rabanos, la Notte dei Ravanelli. Tutti gli anni, il 23 dicembre, gli artigiani competono per la scultura piu’ bella, fatta di ravanelli appunto, che viene premiata con una somma di denaro che servira’ anche per continuare a perpetuare questa tradizione.

In Estonia il 24 dicembre non si fa il cenone, la famiglia, invece, si riunisce in sauna. Niente brindisi , grandi mangiate e tombola, il popolo estone passa ore ed ore al caldo umido nudi e sudati, tutti insieme: genitori, figli, zii, nipoti e nonni. Niente calorie, solo detox e relax.

In molti paesi europei, soprattutto dell’est, esiste il Babbo Cattivo, il Krampus, che “punisce” i bambini che non si sono comportati bene e che ha un nome diverso nei diversi paesi: Parkelj in Slovenia e Croazia, Père Fouettard in Francia, Hans Trapp in Alsazia, Zwarte Piet nei Paesi Bassi, Houseker in Lussemburgo, Schmutzli in Svizzera. In Austria e in Germania al posto della calza appesa al camino si lascia uno stivale fuori dalla porta: i bambini buoni riceveranno un regalo mentre a quelli “cattivi” il Krampus, un demone abbastanza brutto e inquitante, lascerà solo un bastoncino di legno.

MARIA LA BARBERA

Con Ewiva paghi le ricariche elettriche con il Pos

In 14 stazioni di ricarica piemontesi sarà possibile pagare la ricarica della propria auto elettrica con carta di credito/debito direttamente alla colonnina. Si amplia così il progetto innovativo firmato Ewiva.

 Importanti novità per tutti gli e-driver che viaggiano in elettrico in Piemonte. Ewiva, la joint venture di Enel X Way e Gruppo Volkswagen, nata con l’obiettivo di rendere sempre più capillare e accessibile la ricarica ad alta potenza dell’auto elettrica in Italia, annuncia l’ampliamento a 14 siti della regione della funzionalità che permette di pagare la ricarica con la propria carta di credito o debito.

Il servizio prevede la possibilità di pagare direttamente alla colonnina Ewiva in modalità contactless attraverso carte di debito, credito o prepagate dei circuiti Mastercard, Visa, Vpay e Maestro, o tramite Apple Pay e Google Pay. In questo modo Ewiva garantisce la ricarica del proprio mezzo elettrico anche a clienti occasionali, come ad esempio ai turisti, a chi ha attivato un noleggio a breve termine di un veicolo elettrico o a tutti coloro che non possiedono già un abbonamento con un fornitore di servizi di ricarica (MSP).

Inoltre, la soluzione di pagamento con carta è pensata per offrire un’alternativa a chi è orientato alla ricarica a consumo, inclusi gli e-driver abituali che, in caso di emergenza, potrebbero aver bisogno di metodi di pagamento differenti per poter usufruire della ricarica.

Siamo molto orgogliosi di poter annunciare la fine della fase pilota e l’avvio della fase operativa del progetto che arriva in 14 stazioni di ricarica ad alta potenza del Piemonte – ha dichiarato Federico Caleno, CEO di Ewiva e Head of Enel e-Mobility Italia -. In qualità di CPO – Charging Point Operator, è per noi fondamentale rendere la ricarica di veicoli elettrici accessibile a un numero sempre più ampio di e-driver, garantendo un’esperienza veloce, intuitiva e confortevole. Attraverso questo progetto, saremo in grado di rispondere in modo adeguato anche alle esigenze di ricarica occasionale”.

Avviata a marzo 2023 nella stazione HPC – High Power Charging – di Ceprano (FR), la sperimentazione è stata ampliata negli ultimi mesi ad altri 5 siti, selezionati per tasso di utilizzo, traffico di turisti o di automobilisti in generale, e vicinanza ad eventuali punti di interesse per gli e-driver.

Il progetto è entrato ora nella sua fase più matura e verrà esteso – entro la fine del 2023 – da Nord a Sud in tutte le stazioni della rete di ricarica ultra-veloce di Ewiva in Italia che fanno parte del progetto europeo Miliar-E, in linea con la normativa AFIR (Alternative Fuels Infrastructure Regulation) della Commissione Europea.

Le stazioni di ricarica HPC Ewiva del Piemonte già dotate del nuovo servizio di pagamento con carta sono:

  • Centro Commerciale Mondovicino – Mondovì (CN)

  • Via Borgomanero, 46/c – Paruzzaro (NO)

  • Via Giovanni Coppo 1b – Orfengo (NO)

  • Via Fortunato Postiglione – Moncalieri (TO)

  • Centro Commerciale del Canavese – Banchette (TO)

  • Centro Commerciale Le Fornaci – Beinasco (TO)

  • Piazza della Repubblica – Susa (TO)

  • Hotel Rondissone, Via XX Settembre 96A – Rondissone (TO)

  • Centro Commerciale Carmagnola – Carmagnola (TO)

  • Leroy Merlin Collegno, Via Nazioni Unite 8 – Collegno (TO)

  • Le Isole Shopping Center – Gravellona Toce (VC)

  • Albergo L’Angolo, Via Torino, 3 – Carisio (VC)

Inoltre, entro l’anno, il servizio sarà attivato anche nelle seguenti stazioni HPC Ewiva:

  • Piazza Assone – Albiano D’Ivrea (TO)

  • Mercatò Extra Alba San Cassiano, Corso Europa, 150– Alba (CN)

Ewiva è la joint venture di Enel X Way – la società del Gruppo Enel interamente dedicata alla mobilità elettrica – e di Volkswagen Group, creata per accelerare la diffusione della mobilità elettrica in Italia.

Ewiva unisce gli investimenti dei due Gruppi per creare la più grande rete di ricarica ultra-veloce aperta a tutti i veicoli elettrici e capillare in tutto il Paese, con 3.000 punti di ricarica fino a 350 kW in 800 siti entro il 2025. A oggi Ewiva ha realizzato 280 stazioni di ricarica con oltre 950 punti di ricarica, dislocati su tutto il territorio nazionale, da Nord a Sud. L’attività di Ewiva si focalizza sulle principali arterie extraurbane e nelle aree urbane e suburbane per garantire una adeguata disponibilità di ricarica ultra-veloce a tutti gli utenti.

Cascina Marchesa, l’operetta a Capodanno

Dopo 15 anni un grande ritorno…. Torino Teatro Operetta a Capodanno. Il Teatro Auditorium Cascina Marchesa ospita 150 anni di musica, una cavalcata meravigliosa nella storia musicale, con operetta, varietà, canto lirico, balletto, lustrini e champagne. La serata sarà spettacolo e non solo. Un ricco buffet! Si ride, ci si commuove, si brinda insieme ad uno scintillante 2024!  Ultimi posti disponibili!

Un Gran Galà della Danza per chiudere l’anno

Sabato 30 dicembre ore 21
INTERNATIONAL BALLET COMPANY ITALIA
Un Gran Galà della Danza con i brani più significativi del repertorio classico tra cui il Grand Pas de Deux dal Don Quixote, il Gran Pas de Deux dal Corsaro, l’Adagio del Cigno bianco e Cigno nero tratto dal celebre Lago dei Cigni, il passo a due dello Schiaccianoci, il Gran Pas di Paquita, Giselle e tanti altri, ma anche nuove creazioni coreografiche con celebri canzoni, così da ottenere un coinvolgimento totale del pubblico e mostrare le molteplici capacità artistiche, interpretative e stilistiche dei ballerini della Compagnia International Ballet Company Italia.
Saranno proprio i Solisti e Primi Ballerini provenienti dal Moscow State Ballet, dal Balletto di San Pietroburgo, dall’Arena di Verona, dall’Opera di Spalato, dal Balletto Nazionale Ucraino e Polacco a esibirsi durante questa serata di grande danza.
La biglietteria è aperta tutti i sabati dalle ore 10 alle 13
Abbonamenti e biglietti sono in vendita anche su Vivaticket.com
PREZZI BIGLIETTI PLATEA
Intero 22 € + 2 € diritti di prevendita
*Ridotto Over65 – 18 € + 2 € diritti di prevendita
*Ridotto Under20 – 15 €
PREZZI BIGLIETTI GALLERIA
Intero 15 € + 2 € diritti di prevendita
*Ridotto Over65 e Under20 – 12 € + 2 € diritti di prevendita

Merlo: Elezioni Piemonte, unità delle forze centriste in Europa e alle regionali

 

“L’unità delle forze centriste è fondamentale per le ormai prossime elezioni europee. Sarebbe, del
resto, semplicemente ridicolo che forze, partiti e movimenti politici che si riconoscono nel
medesimo gruppo a livello europeo si presentassero con liste diverse a livello nazionale.
E, sullo stesso versante, è quantomai auspicabile che la stesse forze centriste si presentino unite
anche a livello regionale piemontese. Anche se, su questo versante, si tratta di una consultazione
che si qualifica di più sul terreno amministrativo che non su quello politico come il voto europeo.
E anche una ‘lista civica’, purchè abbia un marcato e visibile profilo centrista, può essere la casa
politica più accogliente e coerente per dare voce e consistenza per una rinnovata ‘politica di
centro’. Anche e sopratutto a livello regionale piemontese”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale ‘Tempi Nuovi-Popolari uniti’.

Riaperta dopo il restyling la biblioteca “Arpino” di Nichelino

La Biblioteca G. Arpino ha riaperto a pieno regime dopo i lavori di restyling.  Nuovi scaffali per ospitare libri, riviste, fumetti… Nuove postazioni per ospitare gli studenti e le studentesse con i loro computer, Area bimbi rinnovata e tante altre opportunità.  (Facebook Città di Nichelino)

Startup piemontesi a Las Vegas

L’AI CHE INNOVA LA MEDICINA E L’AGRICOLTURA MA ANCHE SOLUZIONI PER CASE E CITTÀ INTELLIGENTI. LE 50 STARTUP ITALIANE AL CES DI LAS VEGAS

Dal cestino smart che differenzia i rifiuti autonomamente all’AI generativa multilingua per l’advertising. Le realtà innovative della missione di Agenzia ICE al CES di Las Vegas

Un’intelligenza artificiale che diagnostica il cancro con un calcolo delle probabilità, un coating per superfici che purifica l’aria e riduce lo smog, ma anche tante soluzioni in realtà aumentata e virtuale per l’apprendimento e lo studio del patrimonio culturale. Sono alcune delle innovazioni delle startup del padiglione italiano al CES di Las Vegas, il più grande e importante evento tech al mondo, in programma dal 9 al 12 gennaio 2024. Una missione guidata dall’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, allo scopo di supportare l’ecosistema innovativo italiano nel suo percorso di affermazione sui mercati internazionali.

 

Tra gli stand delle startup italiane troveranno spazio tante soluzioni per rendere smart e a prova di futuro le case e le città, grazie all’automazione, alla sensoristica avanzata, a nuovi modi di concepire la mobilità, dalla logistica aerea al trasporto pubblico su strada modulare. E ancora, il Web3 e la blockchain che supportano l’agrifood tracciando le filiere, la gestione di documenti notarili, il marketing. Ultime, ma non per importanza, le innovazioni della digital health, e i supporti per l’accessibilità motoria e digitale: dalla biopsia virtuale dell’architettura ossea alle carrozzine self-driving per gli aeroporti.

 

Il padiglione Italia

Sono 50 le startup che compongono la delegazione italiana al CES 2024, provenienti da 13 regioni. La Lombardia mantiene una solida maggioranza relativa, ma il Sud è ben rappresentato, con startup da Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il padiglione coprirà un’area di 600 mq nel cuore dell’Eureka Park, dove sono presenti tutte le startup che espongono al CES. A livello istituzionale, la missione è supportata dalla Regione Sardegna. Partner storico dell’iniziativa italiana a Las Vegas è l’ente nazionale di ricerca Area Science Park, che anche quest’anno ha organizzato l’academy dedicata alle startup: un percorso di formazione per insegnar loro come trarre il massimo, in termini di opportunità di business e visibilità, dall’esperienza al CES.

 

Oltre agli stand delle startup, il padiglione è costruito intorno a un’arena che nel corso dei quattro giorni di expo sarà animata da panel tematici in cui interverranno alcuni dei principali stakeholder del mondo dell’innovazione italiana, oltre a numerosi partner commerciali statunitensi ed europei. Tutte le startup avranno inoltre la possibilità di raccontarsi alla platea di visitatori dell’Eureka Park, in sessioni dedicate.

 

Il CES 2024

L’edizione 2024 del CES racconta una fiera che continua la sua ri-crescita dopo la pandemia: per l’edizione di quest’anno sono attesi più di 3500 espositori, numero cresciuto di oltre un terzo rispetto al 2023; di questi un migliaio sono le startup che animeranno l’Eureka Park, area espositiva storicamente allestita all’interno dell’hotel Venetian che ospita i “piccoli” innovatori, molti dei quali riuniti in diverse delegazioni nazionali. A Las Vegas sono attesi anche molti più visitatori rispetto allo scorso anno, oltre 130 mila secondo le stime degli organizzatori.

 

Le startup

3DNextech, AI4IV, Aindo, Aitem, Alba Robot, Alert-Genius, ARIA Sensing, ArtCentrica, Athics, Blockchain Italia, BrainWaves, Certy, Coderblock, Contents, Develop-Players, Domethics (CES Innovation Awards 2024 Honoree), EZ Lab, Fifth Ingenium, Flywallet, Ganiga, Genuino, Hexagro, Innoitaly, Innova, It’s Prodigy, Kintana, Levante, Light On Your Side, M2Test, MyCulture, NExT,  Partitalia, Powandgo, Protom Robotics, REair, SAM, Searcode, Skyproxima, SnapAll,  Sport Business Lab Consultancy, Sunspeker, Tecnojest, The Meter, The Nemesis, The Thinking Clouds, TMP Group, Travel Verse, Truesense, Visual Note, Vitrum Design.

Stazione di Chivasso, nuova illuminazione a led

Nuova illuminazione a led all’ingresso della stazione ferroviaria di Chivasso. In piazza Garibaldi, sono stati sostituiti tutti i 28 vecchi proiettori con lampade al sodio da 250 W ormai obsolete. Al loro posto sono stati installati nuovi proiettori a led da 31 W che consentono un notevole risparmio energetico.

L’opera di relamping rientra nell’ambito degli interventi di efficientamento energetico concordati tra l’Amministrazione comunale e la società Edison Next Government S.r.l. che gestisce gli impianti di illuminazione comunale. (Facebook Città di Chivasso)