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Garante per l’infanzia e l’adolescenza: 158 segnalazioni

Sono state complessivamente 158 (92 nel 2022 e 66 nel 2023) le segnalazioni giunte alla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Ylenia Serra, che ha illustrato  al Consiglio regionale la relazione sull’attività del proprio ufficio nell’ultimo biennio.

“Le cause – ha spiegato – riguardano i casi di affidamento condiviso e i rapporti con i servizi del territorio nell’attuazione di provvedimenti dell’autorità giudiziaria, cui seguono le problematiche segnalate dai tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna), il diritto allo studio, al trasporto e all’assistenza scolastica dei minori disabili o con problemi di salute cronici, le criticità nelle strutture di accoglienza di minori, i contenuti impropri o lesivi nei programmi televisivi od online e la cosiddetta ‘continuità affettiva’ nei casi di affidamento eterofamiliare che evolvono verso l’adozione”.

Per quanto riguarda i Msna, la Garante ha evidenziato “l’aumento del numero dei minori non accompagnati accolti in Piemonte e in Valle d’Aosta, pari a 2.011 nel 2022 e a 2.245 nel 2023, il progressivo abbassamento dell’età media a 16 anni e mezzo e la provenienza in prevalenza dall’Africa nordoccidentale, seguita da Albania e Turchia”.

“Uno dei temi – ha spiegato – è il benessere dei minori. Secondo i dati della direzione Sanità, la sofferenza psicologica ed emotiva della popolazione infantile e in età adolescenziale è in crescita. In particolare, il 4,4% dei bambini e ragazzi piemontesi è in carico ai servizi di psicologia delle Asl o delle Aso e l’8% a quelli di neuropsichiatria infantile (negli anni precedenti era il 7%)”.

Le principali diagnosi dei pazienti in carico – ha evidenziato – sono di lievi ritardi, disturbi del linguaggio espressivo, autismo infantile e altri sintomi che interessano le funzioni cognitive e lo stato di coscienza.

Tra gli strumenti utili a favorire il benessere del singolo e le relazioni tra pari spicca lo sport, occasione di inclusione che favorisce il dialogo e l’accoglienza.

“Per questo nel 2023 – ha chiarito – con il Difensore civico, abbiamo sottoscritto un protocollo con la Figc per realizzare nel mondo del calcio giovanile regionale attività d’informazione e diffusione della cultura del rispetto dell’altro, dell’uguaglianza e dell’inclusione”.

“Una delle chiavi per promuovere il benessere dei minori – ha concluso – è creare le condizioni per il dialogo: lavorare insieme ai ragazzi affinché la famiglia, la scuola, la squadra di pallavolo, di atletica o l’oratorio siano dei luoghi sicuri, con professionisti preparati e formati, disponibili all’ascolto”.

Il dibattito è stato aperto da Monica Canalis, intervenuta per il Pd con Gianna Pentenero ed Emenuela Verzella, che ha sottolineato come la tutela dell’infanzia sia “responsabilità dell’intera comunità e non solo delle figure genitoriali” richiamando la necessità “di un’efficace integrazione tra i servizi educativi, sanitari e sociali e di ripensare i diversi interventi in modo non frammentario ma organico, promuovendo la collaborazione tra i servizi e garantendo maggiore omogeneità nella loro erogazione sul territorio”.

Pentenero ha evidenziato come “l’integrazione dei minori stranieri, l’inclusione di quelli con disabilità e l’accompagnamento dei nuclei famigliari più fragili necessitino innanzitutto di personale competente e di servizi capillari più estesi”, mentre Verzella ha ammonito sulla necessità di “trovare soluzioni per far fronte alla dispersione scolastica soprattutto negli ultimi anni della scuola dell’obbligo e del biennio delle superiori”.

Vittoria Nallo (Sue) si è soffermata in particolare sui temi legati “alla salute mentale degli adolescenti, messa alla prova con la chiusura delle scuole durante la pandemia, sull’autolesionismo e sul rischio suicidario: situazioni che ci interrogano sulla necessità del dialogo e di occasioni di confronto per prevenire le degenerazioni di una mancata ‘cultura del fallimento’”.

Federica Barbero, intervenuta per Fdi con Alessandra Binzoni, si è detta colpita “dal numero di minori affidati agli enti gestori delle funzioni socioassistenziali: “Per quanto meritoria possa essere la loro attività – ha dichiarato – è decisivo il ruolo della politica nel mettere in atto misure che possano arginarne il fenomeno in primo luogo attraverso interventi sulle famiglie. È fondamentale, in questo senso, quanto il Governo sta realizzando per il sostegno alla famiglia e il lavoro che la Giunta ha svolto nella scorsa legislatura e continua a perseguire, anche attraverso il finanziamento dei servizi educativi all’infanzia”.

Binzoni ha sottolineato “l’urgenza di misure per incentivare la natalità” ricordando alcune iniziative già intraprese dalla Giunta “come il Fondo vita nascente e l’estensione dell’orario degli asili nido comunali ai contributi ai Comuni per aree per il gioco all’aperto e arre ludico-inclusive”.

Giulia Marro (Avs) ha messo in guardia dalle possibili conseguenze “del Decreto ministeriale dell’ottobre 2023 che permette ai Msna sopra i 16 anni di essere accolti nei Centri di accoglienza straordinaria per adulti: una misura non ideale e non educativa per giovani che arrivano nel nostro Paese con traumi e bagagli pesanti” e chiesto “che vengano messi in priorità come destinatari per i tutori volontari e che sia potenziata la relazione con persone della medesima cultura d’origine presenti sul territorio”.

Gianna Gancia (Lega) ha sottolineato come “siano state finora le donne a intervenire, perché questo è un argomento ‘nostro’” e ha esortato “tutte le colleghe ad abbandonare ogni ideologia e a lavorare su punti comuni guardando al Piemonte del 2024, a considerare la famiglia come comunità che la vita compone, ricompone e scompone”.

Annalisa Beccaria (Fi), ha apprezzato, tra l’altro, “i riferimenti al diritto alla salute e alla partecipazione, anche per i minori con disabilità, al contesto sportivo per diffondere la cultura del rispetto, della tolleranza e dell’inclusione perché il mondo dello sport, in particolare quello di squadra, costituisce un volano importante per sensibilizzare i giovani ai valori del fair play, del rispetto e dell’educazione”.

Silvio Magliano (Lista Cirio) ha indicato “alcuni temi su cui il Consiglio potrà lavorare, come l’inclusione scolastica, a cominciare dalla formazione e dalla specializzazione degli insegnanti di sostegno, la prevenzione del rischio suicidario” e ha espresso soddisfazione “per la crescente collaborazione tra Garante e Difensore civico per l’accesso scolastico e alle cure”.

 

In Piemonte censiti 1,15 milioni di cani e 1,2 milioni di gatti

“Pur considerando importantissima la relazione uomo animale, soprattutto dal punto di vista emozionale ed educativo, è necessario rilevare come questo presenti alcune criticità legate alla cattiva gestione degli animali e alla scarsa conoscenza delle loro caratteristiche biologiche e comportamentali”. Lo ha detto Paolo Guiso, il Garante per i diritti degli animali nella sua relazione annuale al Consiglio regionale.

Sul territorio della nostra regione sono stati censiti 1.154.159 cani e circa 1.200.000 gatti.

Il Garante ha la funzione di assicurare anche agli animali la presenza di una figura istituzionale che li tuteli concretamente in quei diritti che, sebbene riconosciuti dalla nostra legislazione, spesso vengono trascurati.

Considerato il numero esiguo delle segnalazioni e vista la difficoltà dei cittadini nel presentare istanze, il Garante ha puntato sullo strumento degli incontri settimanali con gli stessi cittadini e con le associazioni, e sulla comunicazione esterna promuovendo convegni e partecipando a eventi come il Salone del libro di Torino.

“È stato istituito un gruppo di lavoro tecnico con lo scopo di esaminare e proporre possibili soluzioni ai numerosi problemi legati alla presenza sul territorio di animali di diverse tipologie e specie. Nello specifico gli animali selvatici, anche in relazione a problemi di ordine pubblico e alla diffusione di malattie trasmissibili, e il maltrattamento genetico” ha spiegato Guiso.

Si è poi sviluppato il dibattito. Sarah Disabato (M5s) si è soffermata sugli ambulatori veterinari sociali per le persone in difficoltà e sul trasporto in emergenza. Nel chiedere di implementare le risorse a disposizione del Garante per sviluppare la sua attività, ha poi trattato anche la problematica dei centri di recupero degli animali selvatici e, parlando di caccia, ha chiesto una verifica sul prelievo degli animali.

Per Giulia Marro (Avs) “a proposito di razze, termine che peraltro viene impiegato spesso in modo improprio in ambito umano, ci teniamo a sottolineare che sono frutto di manipolazione genetica dell’uomo che non si è curato di possibili conseguenze sulla salute dell’animale e ha rincorso fini estetici o utilitaristici”.

Nadia Conticelli (Pd) è ritornata sul tema della detenzione a catena, per poi chiedere la messa in sicurezza dei canali a difesa degli stessi animali. Ha poi sollecitato la modifica delle zone di addestramento dei cani da caccia e ha toccato la problematica del contenimento dei piccioni.

Laura Pompeo (Pd), nel ribadire l’importanza della pet therapy, ha sollecitato interventi per prevenire l’accattonaggio sfruttando gli animali, con il distinguo dei cani che accompagnano i senza fissa dimora.

Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha ricordato la legge regionale 16 del 2024 che riordina la materia della tutela degli animali da affezione e la prevenzione del randagismo: “Può essere implementata, ad esempio coinvolgendo gli animali esotici e approfondendo il tema delicato del possesso responsabile, al quale fanno riferimento le aggressioni all’uomo”.

Da Valentina Cera (Avs) è gunta infine la sollecitazione ad aumentare gli sforzi per contrastare il randagismo, unitamente all’aumento delle risorse per le sterilizzazioni dei gatti e per il recupero degli animali selvatici. Anche lei ha chiesto la modifica delle zone di addestramento dei cani da caccia, vietando le cavie vive.

Una monumentale Colomba della Pace sorvola le montagne

E’ atterrata nei giorni scorsi al centro della Piazza d’Armi del “Forte di Bard” la grande opera, inno alla Pace, dello scultore biellese Paolo Barichello

In esposizione fino al 24 novembre

Bard (Aosta)

Si intitola “Dx Peace Sx” la nuova monumentale opera realizzata dall’artista biellese Paolo Barichello, dedicata al tema (oggi di grande e dolorosa attualità) della “Pace” e, da giorni, esposta al valdostano “Forte di Bard”, dove resterà in visione fino a domenica 24 novembre. Si tratta di una gigantesca “Colomba”, simbolo per antonomasia di “Pace” e “Riconciliazione”, con le ali spiegate e raffigurante le sagome dei continenti, in un dialogo di forme geometricamente astratte ed incastri metallici “dove l’uomo è il saldante indissolubile che unisce i popoli in un messaggio inequivocabile di speranza e fratellanza”.

Interamente realizzata in acciaio (materiale che vanta, in campo artistico, una lunga storia che parte dal Medioevo, per arrivare alla modernità dei grandi: dalle sottili figure umane di Giacometti alla plastica genialità di Umberto Mastroianni fino alla monumentalità di Henry Moore e alla geometrica luminosa visionarietà del danese Olafur Eliasson, solo per fare alcuni pochi nomi), l’opera, dal peso di 550 chilogrammi, è alta 4,80 metri e larga 2,80. Firmata a Biella da centinaia di persone, ha sorvolato il Monte Biancoil Cervino ed il Rosa,  per raggiungere, infine, il“Forte” sabaudo di Bard dove, domenica 22 settembre è stata presentata al pubblico nella centrale “Piazza d’Armi” in anteprima assoluta, inserita nella sommità superiore di un missile a simboleggiarne l’impossibilita del lancio.

Il risultato finale è un’installazione alta complessivamente 7,80 metri con una base di circa sette metri, del peso totale di due tonnellate, corredata di illuminazione alimentata da “pannelli solari” e oggi affiancata da una serie di quadri dipinti su metallo e sculture dello stesso artista, che nel tempo ha saputo perfettamente coniugare le artigianali conoscenze sui “materiali” ad un’originale e suggestiva produzione artistica. Opere riferite alla “pace possibile” – alcune vogliono evidenziare la grave e disumana situazione che direttamente e indirettamente stiamo oggi vivendo- le troviamo esposte nelle “Sale del Corpo di Guardia” della Fortezza, dove saranno anche trasmesse immagini e video del volo e delle fasi di lavorazione, atte a dimostrare come la forza e la durevolezza di un materiale come l’acciaio possano tradursi, nel gioco sapiente di mani e anima, in forme di pura “bellezza ed emozione”.

In “Dx Peace Sx”, l’artista “si ispira – sottolinea la presidente del ‘Forte’, Ornella Badery – alla visione del planisfero, simbolo di ordine e precisione, ma trasforma questa immagine in qualcosa di più: un’opportunità per ridisegnare la mappa del mondo e immaginare un futuro di pace possibile. Attraverso le sue opere, Barichello esprime la convinzione che solo attraverso l’incontro e la collaborazione tra diverse culture e popoli si possa raggiungere la pace”. E conclude: “I confini tra i continenti vengono simbolicamente eliminati e si riuniscono in un dialogo di forme e materiali, guidati dall’umanità come collante indissolubile”. Pensiero forse  utopico, alla luce degli ultimi incessanti eventi bellici, su cui tuttavia è, più che mai, lecito mantenere vive le speranze.

Gianni Milani

“Dx Peace Sx”

“Forte di Bard”, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel.0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 24 novembre

Orari: dal mart. al ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19

 

Nelle foto:

–       Paolo Barichello: “Dx Peace Sx”, esposta nella “Piazza d’Armi” del Forte

–       La scultura “in volo”

–       Ornella Badery e Paolo Barichello alla presentazione dell’opera

Rivoluzione digitale: nuove frontiere dell’intelligenza artificiale

Giovedi 3 ottobre dalle ore 9.30 al CTE NEXT – Casa delle Tecnologie Emergenti – Corso Unione Sovietica 216, Torino, si terrà il convegno “Rivoluzione digitale: nuove frontiere dell’intelligenza artificiale”.

Al convegno porterà i saluti in video collegamento il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo

Interverranno
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
L’assessore regionale all’Ambiente, Intelligenza artificiale, Innovazione, Matteo Marnati
L’assessore regionale al Bilancio, Finanze e Sviluppo Attività Produttive, Andrea Tronzano
La presidente del CSI Piemonte, Letizia Maria Ferraris

 

Nel corso del convegno si terranno due tavole rotonde:

 

“AI, una rivoluzione per cittadini e imprese”

parteciperanno:

-L’assessore regionale all’Ambiente, Intelligenza artificiale, Innovazione, Matteo Marnati

-L’assessore regionale al Bilancio, Finanze e Sviluppo Attività Produttive, Andrea Tronzano
-Il direttore CSI Piemonte, Pietro Pacini

Il presidente di Formez Responsabile task force IA Funzione Pubblica, Giovanni Anastasi
Il Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Paolo Corgnati
Il presidente del Centro dell’Intelligenza Artificiale AI4Industry, Fabio Pammolli

 

“Etica, lavoro e territorio nell’era dell’AI”

parteciperanno:

Giuliana Fenu, direttore Competitività del Sistema regionale Regione Piemonte

Umberto De Julio, presidente Anfov

Marco Bussone, presidente Uncem

Michele Pianetta, vicepresidente Anci Piemonte

Paolo Turati, economista

 I temi saranno moderati da Mila Fiordalisi, Direttore Corcom e Spaceconomy 360

PIR: un’opportunità da rilanciare

 

I Piani individuali di risparmio: strumento “dimenticato”

Lanciati nel 2017, i piani individuali di risparmio a lungo termine (PIR) sono una forma di investimento finanziario pensata per stimolare i risparmiatori ad investire i loro risparmi in maniera innovativa e conveniente, generando contemporaneamente un flusso di capitali a favore delle piccole e medie aziende.

Non si tratta quindi di nuovi titoli o di nuovi strumenti, ma di un modo di entrare nel mondo dei titoli quotati in maniera simile a quella già esistente da tempo nel settore del “risparmio gestito” (gestioni individuali, fondi comuni, ETF).

I PIR hanno avuto un forte successo al momento del loro lancio, soprattutto per la forte agevolazione fiscale prevista dalla legge istitutiva (vedi il paragrafo successivo), ma da alcuni anni stanno conoscendo una crisi, evidenziata da un esodo di capitali che supera largamente le nuove sottoscrizioni.

Come aprire un PIR

I Piani possono essere attivati solo presso una banca, aprendo un dossier titoli a parte, appositamente denominato “Deposito PIR”.

All’interno si possono collocare esclusivamente strumenti che rispettano le norme di composizione dei portafogli; le modalità con cui costituire un PIR sono molto flessibili. I risparmiatori possono ricorrere a strumenti del risparmio gestito come fondi comuni, contratti di assicurazione e gestioni patrimoniali, per i quali sono gli intermediari a occuparsi del rispetto delle condizioni necessarie a ottenere il beneficio fiscale. La forma più diffusa di PIR è quella dei fondi di investimento (i cosiddetti fondi PIR o fondi “PIR compliant”), sia nella forma tradizionale di fondo gestito, sia in quella di fondo “passivo” (ETF).

La sottoscrizione è riservata a persone fisiche, ed ognuno può essere intestatario di un solo PIR (non è consentito aprirne in più banche); inoltre è vietata la cointestazione. Per patrimoni di proprietà di coniugi o parenti, è necessario quindi aprire un deposito per ogni componente il nucleo familiare.

Sono fissati limiti massimi di investimento, pari a 40.000 euro annui, con una vita massima di cinque anni; ogni sottoscrittore quindi potrà sottoscrivere al massimo 200.000 euro.

Il portafoglio dei fondi PIR

Poiché la finalità dei piani è quella di avvicinare i risparmiatori all’investimento, la legge ha fissato parametri stringenti per la composizione del portafoglio.

E’ previsto infatti che:

– almeno il 70% del piano sia investito in strumenti finanziari emessi da società italiane (o europee con stabile organizzazione in Italia);

– di questo 70% almeno il 30% deve essere investito in società non incluse nell’indice azionario della Borsa principale e il 5% in società non incluse nell’indice FTSE Mid Cap (o equivalente).

– su una singola società emittente, inoltre, non può essere investito più del 10% del PIR.

E’ chiaro che la legge ha voluto costruire uno strumento che offra il massimo della diversificazione al fine di contenere il rischio insito in un investimento che è prevalentemente azionario.

Significativo, nell’ottica dello stimolo alle piccole e medie impresa, il peso riservato ad aziende non inserite nell’indice principale, che devono rappresentare almeno il 21% del patrimonio totale.

Le agevolazioni a favore dei sottoscrittori

Il progetto PIR, studiato per stimolare gli investimenti nell’economia italiana, è stato accompagnato da agevolazioni fiscali per assicurarne il successo.

E’ previsto infatti che i sottoscrittori non paghino l’imposta sul capital gain (attualmente pari al 26%) purché la posizione sia mantenuta per almeno cinque anni (la durata è calcolata per ogni tranche versata). Peraltro l’investimento non è vincolato, ma liquidabile in qualunque momento, con l’unica avvertenza che il disinvestimento effettuato prima dei cinque anni comporta il pagamento del capital gain.

Inoltre il PIR è esente dall’imposta di successione, unico caso nella legislazione fiscale italiana (esenzione finora prevista esclusivamente per i BTP e simili).

A chi interessano i PIR

I PIR sono utili per i risparmiatori che intendono investire a lungo termine su titoli di aziende italiane ottenendo un’agevolazione fiscale unica. Data la struttura, possono essere considerati strumenti a rischio medio, grazie alla forte diversificazione del portafoglio ed alla componente dei titoli di Stato (30% del totale).

Ma sono anche utili per le imprese italiane (soprattutto quelle medio-piccole) perché garantiscono un ampliamento del mercato dei loro titoli che, senza l’intervento dei PIR, correrebbero il rischio di generare transazioni ridotte, fatto che ne limita l’appeal.

Non bisogna per contro sottovalutare che, a fronte di rendimenti tendenzialmente interessati grazie all’esenzione fiscale, i costi medi sono piuttosto alti (le commissioni di sottoscrizione e di gestione sono tra le più care nel comparto del risparmio gestito). Però, grazie al lancio degli ETF “formato PIR” si sono aperte nuove interessanti opportunità riducendo del 70-80% i costi e rendendo il prodotto molto conveniente.

Va tenuto inoltre presente che la liquidità potrebbe non essere totale, perché la quota destinata alle PMI è negoziabile per importi modesti.

PIR: strumento da rilanciare

Nel complesso il giudizio sui PIR è positivo.

Purtroppo, come accennato, dopo l’exploit iniziale, le sottoscrizioni si sono fortemente ridotte ed i rimborsi (chiesti da coloro che avevano ottenuto consistenti guadagni negli anni precedenti ed hanno monetizzato la plusvalenza) sono cresciuti.

Sarebbe opportuno quindi avviare un’ampia azione di rilancio dei PIR nell’interesse del mercato finanziario.

Azione che dovrebbe coinvolgere le banche (che da tempo hanno smesso di inserire i PIR fra gli strumenti suggeriti alla clientela), lo Stato (che potrebbe lanciare una campagna informativa e pubblicitaria per stimolarne la conoscenza e rilanciare le sottoscrizioni), e le associazioni di tutela dei risparmiatori (che dovrebbero evidenziare i vantaggi dei PIR fra i loro associati).

 Gianluigi De Marchi 

demarketing2008@libero.it

Auto in crisi, Stellantis: stop 500 elettrica fino al 1° novembre. Ma l’azienda promette nuova batteria a Mirafiori

Il futuro dell’auto a Torino sembra sempre più grigio: il gruppo Stellantis ha prolungato il blocco della  produzione della 500 elettrica alle Carrozzerie di Mirafiori fino al prossimo  primo novembre.

Eppure l’azienda conferma che grazie ad un investimento di 100 milioni di euro, nello storico stabilimento torinese presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e “con una nuova batteria ad alto potenziale”,  come riporta il Sole 24 Ore, impiegando  nuove tecnologie per renderla più fruibile  e migliorare l’esperienza della clientela.

Il surplus di sospensione di produzione è stato annunciato  da Stellantis ai sindacati  ed è dovuto alla mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa,  in forte crisi. Nota positiva:  la 500e nei primi due quadrimestri  dell’anno rappresenta il  40% delle vendite nel segmento Ev delle city car – Segmento A in  tutta Europa.

 

Il francobollo della prima trasmissione televisiva

Poste Italiane comunica che il 1° ottobre 2024 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze italiane dello spettacolo” dedicato alla radio televisione in Italia: prima trasmissione televisiva, nel 70° anniversario, relativo al valore della tariffa B pari a 1.25€.

Tiratura: duecentomilaquattro esemplari.

Foglio: ventotto esemplari

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetto a cura di Rai Direzione Comunicazione e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

La vignetta raffigura la sigla di apertura delle trasmissioni Tv Rai che mostra, sullo sfondo del cielo, un traliccio dove convergono alcune onde radiotelevisive; suggella la composizione un riquadro blu in cui si incastonano le lettere “T” e “V”, acronimo di televisione. Il francobollo prende spunto da grafiche d’epoca del designer e pubblicitario italiano Erberto Carboni. In alto, a sinistra, è riprodotto il logo realizzato dalla Rai per celebrare l’anniversario dei 100 anni della prima trasmissione radiofonica e i 70 anni della prima trasmissione televisiva.

Completano il francobollo le legende “70ANNI DI TELEVISIONE” e “RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione tariffaria “B”.

L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso Spazio filatelia Torino.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

La Consolata in dialogo con Torino

Al Santuario della Consolata ripartono i dibattiti pubblici sui grandi temi di attualità organizzati dal settimanale cattolico “La Voce e il Tempo” con i responsabili del Santuario. Il ciclo autunnale 2024 si apre lunedì 7 ottobre alle ore 21 sul tema “Giuseppe Allamano, serve ancora annunciare il Vangelo?”. Interverranno monsignor Marco Prastaro, vescovo di Asti e don Giuseppe Tuninetti, storico e delegato arcivescovile per le Cause dei Santi della Diocesi di Torino. Lunedì 4 novembre alle ore 21 la pedagogista Paola Bignardi parlerà sul tema: “Chi ha detto che i giovani non cercano Dio?”. Lunedì 2 dicembre alle 21 Emma Avezzù, magistrato e procuratore dei minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta, tratterà il delicato argomento della grande sfida della criminalità minorile. Le serate sono a ingresso libero e moderate dai giornalisti del settimanale diocesano La Voce e il Tempo.
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Al Politecnico di Torino la Giornata dello Sport in collaborazione con il CUS Torino

Si è svolta martedì 1 ottobre, la Giornata dello Sport al Politecnico di Torino, una manifestazione organizzata dall’Ateneo in collaborazione con il CUS Torino (Centro Universitario Sportivo torinese).

Dalle ore 10:00 alle ore 15:00 presso il cortile centrale di Corso Duca degli Abruzzi è stato possibile visitare i diversi corner sportivi e provare le attività proposte rivolte alla comunità studentesca e al personale dell’Ateneo: scherma, parkour, danza, lotta, karate, canottaggio, braccio di ferro, basket, tennis, orienteering, ping pong e hockey su prato.

Alle 12:00 il Vice rettore per la Società, la Comunità e per l’Attuazione del programma Stefano Sacchi e il presidente del CUS Riccardo D’Elicio hanno dato il via alla dodicesima edizione della PoliTour Run, la corsa podistica di 1 miglio tra i corridoi dell’Ateneo. Alla corsa hanno preso parte il prorettore Elena Baralis, il consigliere del CUS Torino Stefano Longhi, studenti e studentesse dell’ateneo e atleti del CUS Torino. Presenti anche altri componenti del consiglio direttivo cussino: il Vice Presidente Vicario Marcella Ioppolo, il Vice Presidente Tiziana Di Crescenzo, i consiglieri Alessandro SagliettiDavide D’Elicio ed Enrico Macii, delegato nel consiglio CUS per il Politecnico di Torino.

 A questo link l’ordine di arrivo: https://api.endu.net/r/r/94775.

In occasione della manifestazione i presenti hanno avuto modo di conoscere le iniziative che il Politecnico dedica allo Sport, come il progetto Dual Career e l’opportunità di entrare a far parte delle squadre Rappresentative di Ateneo: calcio, canottaggio, volley, basket e tennis.

A seguire le fasi dell’evento, la radio del Politecnico di Torino, Onde Quadre, ha raccontato la giornata con le testimonianze degli ospiti e dell’organizzazione. Obiettivo: documentare un evento all’insegna dello sport e della convivialità.

Il Politecnico di Torino considera centrali i principi e l’etica dello sport nei percorsi formativi – sottolinea il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati – Inoltre, con il progetto Dual Career, l’Ateneo offre l’opportunità agli/alle studenti di valorizzare pienamente anche il loro talento sportivo, durante il loro percorso di studi. Inoltre le nostre rappresentanze sportive stanno raggiungendo importanti risultati in molte discipline e questo aiuta a creare un forte senso di appartenenza nella nostra comunità. Per il nostro Ateneo, lo sport è un elemento fondamentale per il benessere, la qualità della vita e l’aggregazione”.

“Lo sport torna protagonista nei corridoi del Politecnico di Torino; un evento importante per lo sport universitario torinese all’interno di uno degli atenei più importanti d’Italia. – ha dichiarato Riccardo D’ElicioPresidente del CUS Torino – È ritornata anche la Politour Run, la corsa podistica nei corridoi del Politecnico, un evento nell’evento che dà un’ulteriore unicità a questa manifestazione. Inoltre la consegna della polo agli studenti e alle studentesse trasmette ogni anno un senso di appartenenza all’ateneo stesso. Da sempre ritengo che lo sport e l’attività fisica siano due elementi fondamentali per supportare l’integrazione e la socializzazione tra gli studenti e le studentesse: la pratica sportiva è alla base infatti di solidi rapporti di amicizia e legami profondi”.

 le foto della partenza della Politour Run 2024 e del cortile centrale del Politecnico di Torino (FOTO MARIO SOFIA)