ilTorinese

Daniele Fissore, “Natura e vita”

Busca e Cherasco dedicano due ampie e congiunte retrospettive alla grande arte iperrealista del saviglianese 

Fino al 22 giugno

Busca – Cherasco (Cuneo)

Dipinti tanto perfetti nella loro narrazione di segno e colore da sembrare “irreali”. Perfino “impossibili”. Può la realtà pittoricamente trasmessa – viene da chiedersi – spingersi a tanto? E mantenersi tale nei suoi caratteri figurativi e cromatici senza spingersi “oltre”, senza assumere i contorni di un linguaggio metafisico che preclude al “reale” la rivendicazione della propria concreta e mai elusa identità?

 

Le opere dell’indimenticato Daniele Fissore (Savigliano, 1947 – 2017) sembrano proprio confermarcelo. Nel suo fare pittura, la realtà non s’è mai lasciata coinvolgere in funamboliche operazioni di destrutturante visionarietà o a giochi di “post-avanguardie pop” dove il “tutto” era (è) spesso simile al “nulla”, pur mantenendosi a livelli di perfino ossessionante e preciso all’inverosimile rigore linguistico. In tal senso il suo fare arte può collocarsi in quella vasta area di pittura iperrealista o realista “a matrice fotografica”(mai “mimetizzata”, ma invece ampiamente sfruttata nel risalto dialettico apportato agli “effetti cromatici e luminosi dell’intervento manuale”) che negli anni Settanta-Ottanta coinvolse in Italia – come ebbe a scrivere nel 2022 Francesco Poli, in occasione dell’“Antologica” dedicata a Fissore dalla sua città natale e ospitata in Palazzo Muratori Cravetta – “pittori con caratteristiche diverse fra loro come Gianfranco Ferroni e Piero Guccione (ancora legati a valenze specificamente pittoriche) o Luciano Ventrone (autore di illusionistiche ‘nature morte’) e Angelo Titonel, più freddamente oggettivo e pop”. Paragoni possibili e condivisi, in una sfera tuttavia di una singolarità artistica e di un eclettismo pittorico-concettuale, cui Fissore restò fedele in ogni istante del suo intenso operare.

 

E caratteristiche ben riscontrabili nelle due retrospettive dal titolo “Natura e vita”(concetti mai inscindibili per l’artista) a lui dedicate, fino a domenica 22 giugno, con la curatela di Cinzia Tesio, dalle Città cuneesi di Busca e Cherasco, rispettivamente negli spazi di “Casa Francotto” e del seicentesco “Palazzo Salmatoris”. Oltre 140 (realizzate fra il 1973 e il 2017) le opere complessivamenteesposte, un lungo viaggio, rigoroso e ogni volta curioso e appassionato, attraverso la molteplice davvero continua evoluzione dei temi trattati.

Dalle prime serie delle “Cabine telefoniche”(1973/’74) alle “Opposizioni”, frutto di tempi di ribollente fervore politico, la mostra conduce via via al ciclo delle “Simulazioni” e alle “Ricognzioni” (1975/’77), a quel suo guardarsi e riprendersi nel proprio studio o altrove, come nell’“Autoritratto” del ’76 con un aerografo in mano di fronte a un tavolo pieno di barattoli e pennelli e, in fondo, una figura di spalle, “forse lo stesso artista sdoppiato”. La sensazione è di trovarsi di fronte ad una foto in bianco-nero. E l’iter prosegue con la serie dei “Pic–nic” e le novità elaborate durante il suo soggiorno londinese culminato con un’importante mostra alla “House Gallery”, mentre il suggestivo ciclo dei “Muri” (1983) e l’esplorazione del paesaggio ci portano alla serie (di reminescenza inglese) dei “Green” (con quelle distese perfette e ordinate di campi da Golf) e delle “Marine”, dove le acque prive d’ogni minimo sussurro di estraniante ondosità prendono il posto o si accoppiano, con leggere vele in lontananza, alle verdi perfette distese dei prati. E poi l’ultimo periodo. Quello dei “Video spenti” e di “Eroica”, ricerca, quest’ultima, che prende avvio da alcuni quadri dell’ ’85 dedicati a Santorre di Santa Rosa (protagonista dei “Moti piemontesi” del 1821) e ispirati al monumento all’eroe saviglianese opera dello scultore romano Giuseppe Lucchetti Rossi, per sfociare anni dopo, nel 2011, nella grande Antologica “Eroica. Eroi noti e ignoti. Dal Risorgimento al Futuro” presentata al “Museo Regionale di Scienze Naturali” a Torino, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Opera diventata, in seguito, una grande installazione permanente (560 metri quadri) al “Nuovo Parco Dora”, con le gigantografie degli stessi personaggi risorgimentali rappresentati in mostra sui muri dell’ ex fabbrica della “Teksid”. Pienamente esaustiva nel racconto dell’avventura artistica di Daniele Fissore, la doppia rassegna, serve pur anche a far luce sulla necessità di “un’ulteriore valorizzazione – sottolinea a ragione Cinzia Tesioe di un giusto accreditamento all’oggettivo talento” di un artista troppo spesso tenuto in biasimevole e incomprensibile sordina.

L’evento espositivo sarà arricchito durante l’apertura da attività didattiche con le scuole e da eventi collaterali.

Gianni Milani

“Natura e Vita, Daniele Fissore opere dal 1973 al 2017”

“Casa Francotto”, Busca (ven. 15,30/18,30; sab. 10/12 e 15,30/18,30; dom. e festivi 10/12 e 14,30/18,30; tel. 371/5420603 o www.casafrancotto.it ) e “Palazzo Salmatoris”, Cherasco (merc. giov. ven. 14,30/18,30; sab. dom. e festivi 9,30/12,30 e 14,30/18,30; tel. 0172/427050 o www.turismoeventicherasco.it )

Fino a domenica 22 giugno

Nelle foto: Daniele Fissore: “Green e mare”, acrilico su tela, 2000; “Autoritratto”, acrilico su tela, 1976; “Pic-nic”, olio su tela, 1980; “Marina, acrilico su tela, 2012

Tjf, marching band annullata per lutto nazionale

Torino, 23 aprile 2025 È annullato per motivi di lutto nazionale proclamato dal Governo in occasione della morte di Papa Francesco, il tour itinerante della JST Jazz Parade, la marching band in porgramma nell’ambito del Torino Jazz Festival 2025, in calendario oggi per tutta la giornata di mercoledì 23 aprile, a partire dalle 11:30 dal Mercato di Porta Palazzo

La Lectio magistralis di Piergiorgio Odifreddi: “Einstein, scienziato del secolo”

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani 

La Fondazione TRG e Associazione CentroScienza  presentano la Lectio Magistralis di Piergiorgio Odifreddi giovedì 24 aprile alle ore 17.30, dal titolo “Einstein, scienziato del secolo”.

L’evento, dedicato agli insegnanti ma aperto a tutti, è organizzato dalla Fondazione TRG, presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, nell’ambito della 39esima edizione di Giovedì Scienza. L’evento fa parte di Convivio- Esperienze di crescita e conoscenza, un ciclo di incontri dedicato all’approfondimento di tematiche ispirate agli spettacoli  della stagione della Casa del Teatro, in un’atmosfera rilassata e informale. Il progetto nasce con l’intento di di offrire momenti di riflessione culturale sul passato, presente e futuro, rendendo la Casa del Teatro  un luogo di iniziative e di dialogo. Un’iniziativa pensata per esplorare grandi temi, nella convinzione che il linguaggio teatrale sia uno strumento prezioso per la crescita di tutti.

Ogni appuntamento di  Convivio è  articolato in tre momenti distinti, una lectio Magistralis a ingresso gratuito su prenotazione, a cura di un/una ospite speciale, un momento conviviale, in cui, gustando un ottimo aperitivo, si potrà conoscere più da vicino l’ospite, lo spettacolo teatrale, in linea con i temi affrontati dalla lectio.

Durante la Lectio magistralis Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista, noto per la sua capacità di rendere la scienza una narrazione affascinante, condurrà i presenti tra le teorie e le intuizioni che hanno rivoluzionato la nostra visione dell’universo, dalle prime idee sul modello statico del cosmo fino alle più recenti scoperte premiate con il Nobel.

A seguire l’aperitivo conviviale aperto a tutti i partecipanti e l’anteprima dello spettacolo teatrale ‘Albert e D io’, ispirato alla figura del celebre scienziato, coprodotto da Fondazione TRG, Compagnia del Sole, Fondazione Sipario Toscana Onlus di Francesco Niccolini con Flavio Albanese. Si tratta di un viaggio affascinante,  emozionante e poetico che invita il pubblico ad esplorare le profondità delle scienza e della filosofia e a interrogarsi sul senso della conoscenza e a meravigliarsi di fronte all’ignoto.

L’ingresso alla lectio magistralis delle 17.30 è su prenotazione obbligatoria, il biglietto per aperitivo e spettacolo ha un costo di 15 euro.

Per informazioni biglietteria@casateatroragazzi.it

Mara   Martellotta

Selezionati i vincitori del Youth Climate Action Fund 

Sono 18 i progetti che riceveranno i finanziamenti del Youth Climate Action Fund – Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani – della fondazione filantropica Bloomberg, contribuendo concretamente all’impegno assunto dalla Città di Torino per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030.

La graduatoria dei vincitori dei contribuiti a fondo perduto è stata pubblicata  sul sito della Città (http://www.comune.torino.it/bandi/contributi-benefici.shtml).

Numerosi i ragazzi e le ragazze che hanno raccolto la sfida: sono state presentate in tutto 33 candidature.
I 18 i progetti selezionati, proposti da 151 giovani, sostenuti da 18 enti tra associazioni, ETS e incubatori, riceveranno 81.600 euro per essere realizzati. Diversi gli ambiti di intervento, in linea con le priorità del Climate City Contract della Città ovvero mobilità e trasporti, gestione dei rifiuti ed economia circolare, sistemi energetici, infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla natura, con un’attenzione particolare anche per inclusione sociale e contrasto al cambiamento climatico. I progetti toccheranno numerosi quartieri come Vallette, Barriera di Milano, Aurora, Mirafiori, San Donato, San Salvario e Borgo Vittoria e prevedranno attività anche all’interno di scuole, cortili, ospedali.

“Le giovani generazioni – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo– sono il futuro e hanno particolarmente a cuore una delle grandi emergenze del nostro tempo, quella ambientale. Per questo siamo davvero contenti di essere stati scelti per la seconda edizione a far parte di questo programma e di annunciare i progetti vincitori proprio oggi, nella Giornata Mondiale della Terra. Siamo certi che il contributo che ragazze e ragazzi porteranno attraverso questi progetti sarà fondamentale nella strada verso la transizione ecologica che come Città di Torino abbiamo intrapreso”.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma Youth Climate Action Fund –  Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani, istituito dalla Bloomberg Philanthropies in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG) e il Bloomberg Center for Public Innovation (BCPI) della Johns Hopkins University, finanziariamente sponsorizzato da Rockefeller Philanthropy Advisors (RPA), che ha scelto Torino, insieme ad altre 89 città di tutto il mondo, per fornire assistenza tecnica e finanziamenti a giovani cittadini che abbiano a cuore le tematiche ambientali.

Il bando è stato promosso su tutto il territorio cittadino, grazie a incontri di presentazione in collaborazione con la Rete delle Case del Quartiere, che ha svolto attività di animazione e accompagnamento alle candidature, a sinergie attivate con il mondo accademico torinese e con l’hackathon realizzato da Sprintaly Lab APS nell’ambito del progetto europeo SEFIT.

I vincitori avranno tempo fino ad ottobre per completare i loro progetti.

 

Rivoli dà il via alla sperimentazione del Piedibus

 

Scuola primaria Don Milani

A partire dal 28 aprile e fino al termine dell’anno scolastico, prende avvio in via sperimentale il progetto Piedibus rivolto agli alunni della scuola primaria Don Milani. Un’iniziativa promossa congiuntamente dall’Assessore all’Istruzione Lidia Zanette e dall’Assessore alla Viabilità e Mobilità Sostenibile Marco Tilelli, in collaborazione con i genitori della scuola e con il supporto degli uffici comunali.

Gli obiettivi del progetto Piedibus sono: modificare le abitudini delle famiglie per ridurre il numero di genitori che accompagnano i figli in auto a scuola, creare percorsi di autonomia dei ragazzi, migliorare la qualità degli spazi della scuola e del quartiere, intervenire sui comportamenti e sulle attitudini dei ragazzi, utilizzando il divertimento come chiave di accesso.

Il Piedibus è una modalità di accompagnamento a scuola a piedi, in gruppo, lungo percorsi prestabiliti e sotto la guida di adulti volontari. Un modo semplice, sicuro e divertente per promuovere nei bambini l’autonomia, l’educazione stradale, la socializzazione e una maggiore sensibilità ambientale.

La sperimentazione coinvolgerà due itinerari mattutini:
Percorso A: Piazza Bollani – Piazza San Rocco – scuola Don Milani
Percorso B: Piazzale Portici – scuola Don Milani

L’attivazione del progetto nasce da una proposta condivisa con un gruppo di genitori della scuola, che si sono resi disponibili a svolgere il ruolo di accompagnatori volontari. Le iscrizioni saranno raccolte tramite la scuola, dove si terrà anche un incontro informativo con la Dirigente scolastica e il Mobility Manager per presentare l’iniziativa a tutte le famiglie interessate.

La sperimentazione sarà monitorata dagli Uffici Istruzione e Ambiente, mentre il coordinamento operativo sarà affidato a un referente individuato tra i genitori. L’Amministrazione comunale garantirà la copertura assicurativa per gli accompagnatori, utilizzando fondi già stanziati nel bilancio dei Servizi Educativi.

«Offrire ai nostri bambini la possibilità di andare a scuola a piedi in sicurezza – dichiarano gli Assessori Zanette e Tilelli – significa investire sul loro benessere, sulla loro autonomia e sul futuro di una città più vivibile. Il Piedibus è un gesto semplice che può fare una grande differenza».

L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo di Rivoli verso una mobilità più sostenibile, sicura e partecipata.

Danni maltempo, Uncem scrive ai sindaci

Cari Colleghi
e care Colleghe,

abbiamo vissuto tutti e tutte ore drammatiche nell’ultima settimana, che hanno mobilitati i nostri Comuni, tutto il Sistema di Protezione Civile nel quale i Sindaci, il volontariato organizzato, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono un punto fermo.

Ho partecipato all’incontro convocato dal Presidente Cirio con tutte le forze istituzionali regionali, e ho confermato l’impegno dell’Uncem per rispondere a bisogni, esigenze, necessità. Servono risorse economiche, ma anche nuove consapevolezze diffuse.

Due questioni voglio evidenziare con Voi. La prima è relativa all’azione dei nostri Enti, Comuni e Unioni montane, che grazie ai “fondi Ato” ha sempre fatto prevenzione. Trent’anni di azione per ridurre rischio e con efficacia mettere in sicurezza il territorio. Non ci fossero quelle risorse – che sono valorizzazione dei servizi ecosistemici-ambientali che la montagna eroga – la situazione sarebbe ben peggiore. Altre Regioni (penso a Marche e Calabria) stanno provando a copiare il modello che andrebbe replicato a livello statale (nel ddl Montagna ad esempio o nel Decreto sul consumo di suolo, grave quanto l’abbandono). Acqua più forza di gravità vanno letti insieme e la montagna, con i suoi Enti locali e le comunità, svolge una funzione decisiva per generare opportunità ed evitare disagi. Su questo facciamo ovunque rilevare il nostro impegno e il nostro ruolo. Non ci fossero quelle risorse, la situazione sarebbe peggiore.

Il secondo punto lo rimarco anche perché è stato espresso in occasione degli Stati generali della Protezione Civile a Roma dal Presidente nazionale Marco Bussone, al Ministro Musumeci e al Capo Dipartimento Ciciliano. Ovvero, devono essere sbloccati 8 miliardi di euro fermi a livello nazionale per la prevenzione del dissesto. Si parte dall’alto, delle montagne. È urgente. Non c’è più tempo da perdere. Stiamo vivendo, anche in questi ultimi giorni, gli effetti devastanti della crisi climatica che si intreccia alla crisi demografica, ovvero allo spopolamento. Li subiamo e li affrontiamo nelle zone montane prima che nelle aree urbane. Non siamo sprovveduti. Ma abbiamo bisogno di strumenti, progetti finanziati e risorse. Anche per fare invasi dove necessario e consentito. La riduzione degli abitanti accresce l’inselvatichimento dei versanti, assistiamo all’aumento del bosco, alla contrazione della aree coltivabili. Per questo Uncem insiste – e sappiamo che ciascuno ci sta lavorando – sulla pianificazione, gestione, certificazione delle nostre foreste, 1,2 milioni di ettari di piemonte. È un fronte di azione peculiare per le Unioni montane, in accordo con la Regione che moltissimo sta investendo. Dobbiamo crederci e assumere nuovo protagonismo, nuovo impegno per evitare ulteriore fragilità. Tutti e tutte stanno già facendo la loro parte. Rendiamolo più evidente. Dove si fa prevenzione, i danni diminuiscono.

Domani è Pasqua e i migliori auguri ce li facciamo con la coesione, l’unità, la fiducia dei nostri territori. Il sistema istituzionale in questi momenti non deve dividersi. E le nostre Associazioni, Uncem in primis, devono mostrare l’importanza del presidio antropico, democratico, istituzionale, sui territori. I paesi vivi sono antidoto alle crisi che saranno sempre più dure. Risorse economiche e nuova riconosciuta dignità per le nostre montagne vanno insieme.

Grazie a ciascuno per il lavoro che sta facendo
Uncem è al Tuo, Vostro fianco.

Auguri per una Pasqua che ci rigeneri e porti serenità nelle nostre comunità. Auguri!

Roberto Colombero
Presidente Uncem Piemonte
Con la Giunta, il Consiglio
e lo Staff Uncem Piemonte

Pompeo (Pd): “Ospedale Santa Croce, una risposta ‘fuori strada’”

22 aprile 2025 – “Con la mia interrogazione di febbraio avevo chiesto chiarimenti all’Assessore competente in materia di trasporti rispetto all’accessibilità dell’Ospedale Santa Croce di Moncalieri. In particolare, volevo sapere se vi fosse l’intenzione di avviare un confronto per istituire un servizio navetta dedicato tra la città e l’ospedale, sostenuto da Regione Piemonte e Città di Moncalieri, così da garantire un collegamento efficiente con la struttura a cui, vista la posizione, l’accesso risulta difficoltoso per la viabilità, i pochi parcheggi disponibili e la scarsità di mezzi pubblici, utili soprattutto alle persone più anziane. In attesa della realizzazione dell’Ospedale Unico dell’ASL To5 i problemi devono essere affrontati. E questo è uno dei più urgenti” afferma la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“Mi aspettavo una risposta concreta, utile da condividere con i cittadini. Invece, il confronto in Consiglio regionale ha preso una piega piuttosto inattesa ed è andato in scena il teatro dell’assurdo” prosegue la Consigliera Pd.

“La replica, infatti, è arrivata non dall’Assessore ai Trasporti, ma da quello alla Sanità. Una scelta già di per sé curiosa, resa ancor più sorprendente dal contenuto della risposta. Nessuna indicazione su nuovi collegamenti o proposte di navetta, ma un riferimento a un possibile percorso pedonale <tracciato a pavimento> per accedere da Vicolo Tiziano, e un lungo elenco di interventi sulle attrezzature sanitarie e sulle strutture interne dell’ospedale” spiega Pompeo.

“È chiaro che investire nella qualità delle cure e nella strumentazione sanitaria è fondamentale. Tuttavia, la mia domanda era un’altra. Resta dunque del tutto inevasa la questione dell’accessibilità: come si raggiunge, oggi, il Santa Croce? Come possiamo aiutare concretamente le persone, in particolare le più fragili, ad arrivare in ospedale senza difficoltà? La mia sensazione è che si sia preferito evitare, anziché affrontare il tema per quello che è: un problema reale, urgente che necessita di una soluzione pratica, senza cambiare argomento” conclude la Consigliera regionale del PD.

cs

The Daily Telegraph e Le Figaro scoprono Torino

Due prestigiosi quotidiani alla scoperta di Torino grazie al supporto di Turismo Torino e Provincia.

Il 10 aprile è stato pubblicato sul prestigioso quotidiano britannico The Daily Telegraph un articolo dedicato a Torino e da oggi al 24 aprile, toccherà al francese Le Figaro scoprire il capoluogo subalpino con il supporto operativo di Turismo Torino e Provincia.
“Organizzare il programma di accoglienza e di soggiorno di qualificate pubblicazioni Europee – sottolinea Maurizio Vitale Presidente di Turismo Torino e Provincia – è parte del più ampio programma di media relation internazionale che Turismo Torino e Provincia conduce per valorizzare la notorietà del nostro territorio e stimolarne le presenze turistiche. Ringrazio le guide professioniste delle Associazioni di Categoria del prezioso supporto”
Micol Caramello, Presidente Federagit “Accogliamo con grande soddisfazione l’attenzione che importanti testate giornalistiche internazionali come The Daily Telegraph e Le Figaro stanno dedicando a Torino. È per noi motivo di orgoglio aver contribuito, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, alla realizzazione di questi soggiorni stampa offrendo le nostre competenze professionali per accompagnare i giornalisti alla scoperta delle bellezze storiche, artistiche e culturali della nostra città. Il coinvolgimento delle guide turistiche abilitate rappresenta un elemento fondamentale per garantire un racconto autentico, approfondito e valorizzante della destinazione. In un contesto in cui Torino si afferma sempre più come città d’arte, cultura, innovazione e qualità della vita, riteniamo strategico investire sulla promozione internazionale attraverso una narrazione consapevole, coinvolgente e competente”.
“Il coinvolgimento delle guide turistiche abilitate nell’accompagnare i giornalisti di testate internazionali come The Daily Telegraph e Le Figaro – sottolinea Barbara Sapino, Presidente GIA Piemonte – rappresenta un segnale concreto della capacità di Torino di accogliere con competenza e calore chi arriva per raccontarla. La collaborazione con Turismo Torino e Provincia ha permesso di costruire esperienze di visita curate nei dettagli, in cui la conoscenza del territorio si unisce a una narrazione autentica e coinvolgente. Offrire un supporto professionale e qualificato in queste occasioni significa non solo valorizzare il patrimonio culturale della città, ma anche trasmettere un’immagine di Torino aperta, organizzata e consapevole del proprio potenziale. È attraverso queste sinergie che la città si presenta al mondo con voce chiara, credibile e appassionata”.
Il giornalista del quotidiano britannico The Daily Telegrpah ha raccontato il suo viaggio da Londra a Torino passando per Parigi grazie al ripristino della tratta Parigi/Torino.
L’articolo titola così “Il rilancio del treno Parigi-Milano è un gioco da ragazzi per i viaggi. Ero sul primo servizio”. E prosegue “Il mio piano: fermarmi a mangiare nella sottovalutata Torino prima di andare al Portrait Milano, super-swish. Esattamente sei ore dopo, stavo camminando lungo la strada che dalla stazione di Torino Porta Nuova porta al Turin Palace Hotel, recentemente rinnovato. E ancora “Andate a Palazzo Madama per vedere la storia della città in un unico luogo. Torino ha anche un debole per le auto, il cioccolato, i vestiti, il cinema, il vermouth e i caffè Belle Époque. Torino ha 52 musei, ma sono stato convinta dall’attrice Linda Messerklinger (amica di un amico) a visitare il Museo Nazionale del Cinema. Ci siamo incontrati nel bagliore liberty della Galleria Subalpina dopo la sua giornata sul set dell’ultimo film di Paolo Sorrentino. “Sono una star, sai?”, ha dichiarato mentre passeggiavamo verso la brillante mostra su James Cameron (in programma fino al 15 giugno). L’edificio vale da solo la visita
Il Daily Telegraph, noto online e altrove come The Telegraph, è un quotidiano britannico pubblicato a Londra dal Telegraph Media Group e distribuito nel Regno Unito e a livello internazionale. Il magazine registra durante la settimana oltre 1.346.000 lettori al giorno.
I francesi hanno un’immagine di Torino come una città meno attraente di Milano e molto industriale. Credo quindi che Torino si stia affermando come meta di cultura e di arte moderna e contemporanea. In ogni caso, questo è il filo conduttore da sfruttare per creare l’immagine di una destinazione trendy, giovane e vivace“.  Con questa affermazione il giornalista de Le Figaro ha espresso il modo in cui voleva impostare il suo soggiorno a Torino ai fini dell’articolo che uscirà il 19 maggio sul cartaceo ma che rimarrà disponibile sul sito Figaro.fr, il terzo sito più visitato in Francia che raggiunge oltre 22 milioni di utenti.
A seguito di queste parole il programma della due giorni di visite, 23 e 24 aprile, organizzato da Turismo Torino e Provincia alternerà luoghi classici ma anche contemporanei senza tralasciare la buona cucina.
cs

Cresce la voglia di fiori e piante ma il settore teme gli effetti del maltempo

Siamo nel mezzo dei ponti primaverili del 2025 e cresce la voglia di balconi e giardini fioriti, così come scatta la passione per l’orto e le piantine officinali.

Il settore del florovivaismo in provincia di Torino vale circa 300 milioni con 470 aziende di coltivazione diretta con circa 730 addetti, senza contare l’indotto delle attività esclusivamente commerciali che vendono le piante e i fiori coltivati dalle aziende agricole.

Il mercato è partito ma le ondate di maltempo che coinvolgono il nostro territorio spaventa le imprese agricole florovivaistiche.

«Il settore floristico e vivaistico è fortemente influenzato dall’andamento climatico dei primi mesi di primavera – ricorda il presidente di Coldiretti Torino, Bruno mecca Cici – Il bel tempo spinge l’acquisto di fiori e piantine da balcone e da giardino proprio per godere delle fioriture. Ma il momento dei fiori è molto limitato in una pianta: se sta per passare la stagione di quel fiore la gente non compra più la piantina. E più si protrae la primavera piovosa e fredda e più passano le varie fioriture lasciando le piante invendute».

Alle incertezze del meteo si aggiungono i costi di produzione in costante aumento. L’estrazione della torba, materiale alla base dei terricci da vaso, sta subendo forti limitazioni nei Paesi del Nord ed è, quindi, sempre più cara. Ma aumentano anche i costi per i teli plastici, i vasi e vasetti di plastica, i supporti plastici per il trasporto dei vasetti, i costi stessi di trasporto di questi materiali, il costo del personale e soprattutto il costo del riscaldamento necessario per produrre nelle serre alla nostra latitudine e lontani dall’influenza climatica del mare.

Ma una boccata d’ossigeno arriva con un importante risultato sul fronte normativo grazie all’azione di Coldiretti e Filiera Italia: l’esenzione dal Contributo Ambientale CONAI (CAC) per i vasi da florovivaismo impiegati nel ciclo produttivo, indipendentemente dal loro spessore.

«Nel nuovo Regolamento UE 2025/40 sugli imballaggi – spiega il direttore di Coldiretti Torino, Carlo Loffreda – era già stata recepita la proposta italiana che proponeva che tali vasi non fossero considerati imballaggi, bensì beni strumentali alla coltivazione, escludendoli cosi dal contributo. Oggi CONAI precisa che “i vasi impiegati nei rapporti tra imprese come fattori produttivi vengono già esclusi dalla classificazione di imballaggi” indipendentemente dal loro spessore e che “con l’applicabilità del nuovo Regolamento UE 2025/40, saranno espressamente esclusi dalla classificazione di imballaggio”. È prevista la totale esclusione del Contributo Ambientale Conai per gli articoli riutilizzabili adibiti alla movimentazione di merci nell’ambito di un ciclo produttivo».

Un’impresa storica per il curling italiano

Un’impresa storica per il curling italiano e, di conseguenza, per quello piemontese: la Nazionale Junior maschile è campione del mondo di categoria per la prima volta in assoluto dal lontano 1975, anno in cui fu disputata la prima manifestazione iridata.

Dopo una prima fase di round robin pressoché perfetta, chiusa in prima posizione, gli Azzurrini hanno travolto in semifinale la Corea del Sud 9-2 e successivamente la Norvegia nell’atto per l’oro, cogliendo una straordinaria rivincita sugli scandinavi dopo la finale persa nell’edizione 2024. Questa volta il ghiaccio casalingo di Cortina ha sorriso al Tricolore in una sfida iniziata con il piede sull’acceleratore fino al 4-0, salvo poi subire il rientro dei norvegesi che impattano (5-5) all’ottavo end. Ma il nono end si rivela infine determinante con il nuovo allungo dell’Italia fino al 9-5 che sigilla il trionfo dei nostri ragazzi.

Un successo fortemente marchiato dal talento “made in Pinerolo” di Stefano Gilli, Andrea Gilli e Francesco Vigliani (tutti tesserati MJ Academy), accompagnati sul trono mondiale dai bormiesi Stefano e Cesare Spiller.

Meno fortunata, invece, la spedizione al femminile con le nostre ragazze, sempre tesserate MJ Academy, al nono posto finale e condannate alla retrocessione nel Gruppo B iridato. Per Lucrezia Grande, Letizia Gaia Carlisano, Rachele Scalesse e Rebecca Mariani (insieme a Giada Zambelli del C.C. Dolomiti) comunque un’esperienza importante nel percorso di crescita anche in considerazione di un’età media che era la più bassa di tutto il torneo.