ilTorinese

Codici bianchi in farmacia

farmaciaL’iniziativa intende permettere ai pronto soccorso piemontesi di seguire al meglio le “vere emergenze”

 

Il Piemonte finanzierà il progetto che prevede la gestione da parte delle farmacie di pazienti che altrimenti affollerebbero i pronto soccorso con accessi impropri.

 

Il progetto è nato dalla necessità di permettere ai pronto soccorso piemontesi di seguire al meglio le “vere emergenze”, alleggerendoli dai pazienti che sono gestibili sul territorio. Seguendo questo obiettivo, la farmacia risulta essere un filtro di fronte ai sintomi riferiti da soggetti dismessi dall’ospedale e gestibili con pratiche quali il monitoraggio della pressione arteriosa o la misurazione del peso corporeo. Nel caso in cui si osservi un quadro clinico alterato, verrà suggerito ai pazienti di rivolgersi al medico di famiglia.

 

Giorni fa, Antonio Saitta, assessore alla Sanità, ha affermato che il 90% delle visite in pronto soccorso è inappropriato e la medicina del territorio deve fare la sua parte per evitare che pazienti per nulla o poco urgenti affollino i pronto soccorso. D’altro canto la figura del farmacista in farmacia è il punto di riferimento per il paziente che nella maggior parte dei casi è fedele ad una farmacia e vede più spesso il farmacista di quanto non veda il medico di base.

 

L’obiettivo del progetto, dunque, è la presenza e la collaborazione tra farmacisti e medici di famiglia, per una via via minore frequentazione dei pronto soccorso.

 

 

(Farmacia 33 – Foto: il Torinese)

Investito da auto un 19enne perde gamba

polizia munL’arto destro amputato sotto il ginocchio

 

Un sabato sera drammatico per un ragazzo di 19 anni di Moncalieri. E’ stato Investito da un’auto mentre attraversava la strada ieri sera poco lontano da casa. I medici hanno dovuto praticare l’amputazione della gamba destra poco sotto il ginocchio. L’uomo che l’ha investito era al volante di una Fiat Idea, è un 30enne anche lui abitante a Moncalieri. E’ risultato negativo all’alcoltest. Sull’incidente sta indagando la polizia municipale.

 

(Foto: il Torinese)

 

Ebola, quali precauzioni?

EbolaAudizione presso le commissioni pari opportunità e servizi sociali del Comune di Torino

 

L’epidemia di Ebola comporta attualmente per la Regione Piemonte un livello di rischio basso: livello 1 su una scala di 4 gradi. Per questa ragione le istituzioni sanitarie regionali, le due aziende sanitarie torinesi in specifico, con i dipartimenti di emergenza e accettazione, medici di famiglia, pediatri, guardia medica e 118, sono da mesi impegnati in attività di aggiornamento e formazione sulla base delle periodiche informative provenienti da Regione Piemonte e Ministero della salute. Esistono accordi per la vigilanza sanitaria anche negli aeroporti di Caselle e Levaldigi. La formazione per il personale ospedaliero più esposto consiste anche in esercitazioni pratiche nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (tute, calzari, guanti) che, come ha dimostrato il caso dell’infermiera spagnola contagiata, rappresenta potenzialmente una fase critica per la sicurezza.

 

L’audizione prende le mosse dalle richieste di comunicazioni del consigliere Silvio Viale e raccoglie attorno al tavolo della commissione pari opportunità (presieduta da Domenica Genisio) e servizi sociali (presieduta da Lucia Centillo) direttori sanitari delle Asl To 1 e To 2 dell’Azienda ospedaliera Mauriziano, della Città della salute e dell’Amedeo di Savoia, che hanno illustrato le procedura emanate dalla Regione e messe a punto dall’Ufficio d’Igiene e dall’Amedeo di Savoia. E’ Gianfranco Corgiat, responsabile della prevenzione per la Direzione regionale della sanità della Regione Piemonte ad esordire inquadrando lo stato delle azioni e delle contromisure adottate ad oggi.

 

Attualmente i pochi allarmi giunti sono risultati infondati, tuttavia, hanno detto i sanitari, il livello di attenzione è alto, le informazioni vengono condivise ed aggiornate costantemente in tutta la rete ospedaliera e sanitaria. Sono stati predisposti negli ospedali torinesi locali ad uso esclusivo degli eventuali casi sospetti, e la formazione a piccoli gruppi del personale procede a ritmo giornaliero e non trascura neppure il personale amministrativo che lavora in accettazione. L’ospedale di riferimento regionale per le malattie infettive, Amedeo di Savoia, in ordine all’individuazione del virus Ebola collabora con gli ospedali Sacco di Milano e Spallanzani di Roma, a cui presto sarà in grado di affiancare i suoi laboratori estremamente specializzati.

 

La convinzione espressa da tutti i sanitari presenti è che l’attenzione al rischio vada concentrata sul personale sanitario che rientra dai paesi interessati dall’epidemia, al quale è stato richiesto di informare sui propri spostamenti le strutture sanitarie di riferimento, mentre non vi è un rischio per i cittadini che, per esempio, prendono l’autobus, o vanno a cena con un gruppo di amici, magari africani.Silvio Viale e Lucia Centillo, hanno espresso l’esigenza di fornire informazione preventiva anche alla popolazione. Il direttore della Divisione servizi sociali del Comune, Monica Lo Cascio, ha rappresentato la necessità di azioni informative per il personale dei servizi del Comune e delle realtà del privato sociale esposte al contatto con persone in condizioni di fragilità.

 

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)

Parola di ministro: “La Tav si farà e non costerà un euro in più”

TUNNEL2Secondo il “Sole 24ore” il costo complessivo dell’opera, tunnel di base e stazioni internazionali, previsto sugli 8,5 miliardi, salirebbe a causa delle regole contabili diverse tra Italia e Francia a circa  12 miliardi, a cui si aggiungono 1,6 miliardi per studi e progettazione già finanziati

 

Parola di ministro: ” martedì lo confermerò nell’audizione al Senato: il costo della Torino-Lione per la quota italiana sarà quello preventivato e cioè 2,9 miliardi aggiornato al costo dell’inflazione”. Così il titolare delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nell’intervista che appare oggi sulla Stampa. E tutta la querelle sui costi scatenatasi nei giorni socrsi? Solo confusione, sostiene il ministro: «Purtroppo c’è stata troppa confusione su questa vicenda. Da una parte c’è chi ha espresso con troppa forza la sua preoccupazione e dall’altra c’è chi ha strumentalizzato”. Sarà, ma in questa vicenda è diventato davvero difficile capirci qualcosa.

 

Erano state le indiscrezioni dei giornali su un possibile aumento dei costi per la Tav da 2,9 a 7 miliardi, a fare andare su tutte le furie il senatore Stefano Esposito, da sempre a favore della Torino-Lione. L’esponente Pd aveva così chiesto una audizione urgente in Commissione Trasporti dei vertici di Rfi e del ministro Maurizio Lupi. “Se la cifra fosse confermata – ha dichiarato – non indugerò un solo minuto a presentare una mozione parlamentare per chiedere l’interruzione dei lavori e di rinunciare all’opera”.

 

Rfi, la società controllata dalle  Ferrovie che gestisce la rete ferroviaria e le nuove linee nel Contratto di programma 2012-2016 firmato con il ministro delle Infrastrutture Lupi ha dovuto fare i conti con la lunga durata del cantiere e con  i probabili incrementi dei costi (per esempio legati all’inflazione) . Ma il commissario  straordinario per la Torino-Lione Mario Virano afferma: “non ci saranno altri costi. Si tratta soltanto di criteri di calcolo differenti.”

 

Secondo il “Sole 24ore” il costo complessivo dell’opera, tunnel di base e stazioni internazionali, previsto sugli 8,5 miliardi, salirebbe a causa delle regole contabili diverse tra Italia e Francia a circa  12 miliardi, a cui si aggiungono 1,6 miliardi per studi e progettazione già finanziati. Insomma, a conti fatti, il finanziamento italiano dell’opera dovrebbe salire  a 6,9 miliardi, e se verrà confermato il finanziamento Ue del 40%, la quota italiana dovrebbe risultare di 4,1 miliardi, contro i 2,9 contabilizzati fino ad oggi. Forse si capirà qualcosa con l’audizione di martedì a Palazzo Madama.

 

 

Un caffè per combattere l’ Alzheimer

ASVAD

Una delle idee più brillanti è stata quella di organizzare il Caffè Alzheimer, una serie di incontri tra i familiari degli ammalati, per trascorrere tre ore scambiandosi pensieri e opinioni, con i l supporto del Centro di salute psicofisica

 

L’Associazione Asvad (solidarietà e volontariato a domicilio)  opera  dal 1990 a Torino ed è una Onlus  riconosciuta dalla Regione Piemonte. Si rivolge in primis alle persone in difficoltà e sostiene le famiglie dei malati di Alzheimer, patologia neurologica degenerativa che colpisce le cellule cerebrali inducendo  il malato ad uno stato di non autosufficienza, creando una situazione difficile per la famiglia che lo deve accudire.

 

Su questo tema una delle idee più brillanti dell’associazione torinese è stata quella di organizzare il Caffè Alzheimer, una serie di incontri tra i familiari degli ammalati, per trascorrere tre ore scambiandosi pensieri e opinioni, con i l supporto degli esperti del Centro di salute psicofisica. Missione dell’Asvad è  non solo offrire un valido aiuto ma principalmente contrastare l’isolamento dei famigliari e malati e dare loro un  adeguato sostegno morale. La demenza  non è provocata soltanto da malattie che colpiscono il cervello.

 

“Le malattie che provocano demenza – spiegano i responsabili dell’associazione – sono oltre 60 ed hanno esordio, durata e prognosi diverse, in relazione alla causa che ne ha provocato l’insorgenza. Esistono delle forme di demenza dette primarie, di origine sconosciuta, in cui la demenza è il sintomo principale del quadro clinico (per esempio la malattia di Alzheimer), e forme dette secondarie, in cui la malattia fa parte di un quadro clinico più complesso, che può coinvolgere altri organi oltre al sistema nervoso centrale: in questi casi la causa è conosciuta (ne sono esempio le demenze conseguenti ad alterazioni vascolari cerebrali come quelle multi-infartuale)”. Tra le iniziative dall’associazione segnaliamo lo Sportello di accoglienza e ascolto, il sostegno psicologico e la tutela ei diritti del malato.

 

Il sito web dell’associazione è: www.asvadtorino.org

Mercatino “padano” tra libri e oggetti antichi

borghezioUn tocco di celodurismo prima maniera al Mercatino dell’Antiquariato di Casale Monferrato. Tra le bancarelle si aggirava l’eurodeputato torinese della Lega Mario Boghezio

 

L’edizione di novembre del Mercatino dell’Antiquariato di Casale Monferrao ha registrato ieri, sabato 8 novembre, un tocco di “celodurismo” prima maniera. Tra i visitatori, infatti, ve n’era uno particolare, l’eurodeputato leghista (eletto in quella che i padani chiamano “Etruria” secondo la divisione delle tre Italie fatta da Gianfranco Miglio) Mario Borghezio, avvocato torinese da anni in politica attiva. L’esponente storico del Carroccio, lontano dai toni battaglieri che gli sono soliti, si aggirava tra le bancarelle del Mercato Pavia nel tardo pomeriggio, come uno dei tanti visitatori, distinguendosi solo per la cravatta ed il fazzoletto verde nella tasca della giacca. L’appuntamento mensile che si ripete ogni seconda domenica del mese e sabato che la precede, a cura di Monferrato Eventi in liquidazione, prosegue anche per l’intera giornata di oggi, domenica, con molte curiosità di interesse e, in questa occasione, davvero tanti libri interesanti. Sempre numerosi i visitatori e gli espositori torinesi.

 

Massimo Iaretti

Marcello Mastroianni, l’icona di stile italiano a Torino

MASTROIANNINei numerosi ricordi di Marcello della città sabauda ci sono gli anni delle elementari alla scuola Manzoni, la casa di via Nicola Fabrizi 76 e in seguito 14 in cui ha vissuto tra il 1928 e il 1933, quando poi si trasferirà a Roma con la famiglia

 

Quattro giorni di convegno che si sono conclusi nella splendida cornice dell’Università Gastronomica di Pollenzo per celebrare l’icona internazionale di stile italiano Marcello Mastroianni, un evento organizzato e voluto fortemente dalla facoltà del DAMS dell’Università degli Studi di Torino e dal CRAD (Centro Ricerche Attore e Divismo). Il convegno internazionale di studi è solo uno degli innumerevoli appuntamenti che la città di Torino dedica al grande attore italiano scomparso prematuramente nel 1996.Fino a marzo 2015 si susseguiranno una serie di eventi che aiuteranno a scoprire Mastroianni tra dimensione pubblica e privata con alcune serate dedicate al ricordo di amici, come Elio Pandolfi e delle figlie dell’attore, Barbara e Chiara Mastroianni, e altre che ne ripercorreranno la carriera. 

 

Nei giorni del convegno si è tenuta anche una mostra dal titolo Marcello Mastroianni, un divo da copertina, organizzata dalla Biblioteca Mario Gromo del Museo Nazionale del Cinema di Torino e allestita negli spazi della Biblioteca Arturo Graf di via Po 17. Tra le collaborazioni che il DAMS dell’Università di Torino ha attivato per questo evento ci sono oltre al MNC che, oltre alla mostra e ad alcune serate presso la Biblioteca Mario Gromo (e ad aver messo a disposizione alcune immagini del fondo Frontoni che ritraggono l’attore), ha organizzato una rassegna di proiezioni di film con Marcello Mastroianni che avranno luogo nella sala 3 del cinema Massimo nelle prossime settimane, anche FCTP, Piemonte Movie, l’Università degli studi di Pavia e di Bologna-Rimini. 

 

Torino è stata una città molto cara a Marcello Mastroianni che ha trascorso qui diversi anni della sua infanzia, oltre che essere stata la città natale del fratello Ruggero, divenuto in seguito montatore per molti importanti film italiani. La famiglia di Mastroianni, come si è a lungo ricordato in questi giorni, era una famiglia di artisti sia il nonno che poi il celebre zio, Umberto Mastroianni, che proprio a Torino inizia la sua attività di scultore si trasferiscono qui nei tardi anni Venti da Fontana Liri. Anche il padre di Mastroianni li seguirà poco dopo e nei numerosi ricordi di Marcello della città sabauda ci sono gli anni delle elementari alla scuola Manzoni, la casa di via Nicola Fabrizi 76 e in seguito 14 in cui ha vissuto tra il 1928 e il 1933, quando poi si trasferirà a Roma con la famiglia.

 

Casa che gli fu molto cara e  che andrà a cercare quando successivamente tornerà in Piemonte per girare prima I Compagni (M.Monicelli, 1962), poi a Torino per La Donna della Domenica (L.Comencini, 1975). «Torino nella mia carriera ha un ruolo piuttosto strano. È un po’ come un ciclico avvicinamento, al quale fa seguito una lontananza più o meno lunga. Qui ho abitato dal ’28 al ’33, qui ho iniziato le elementari. Un affetto mi è rimasto. Arrivai da Fontana Liri con la mamma, il nonno e tutta la tribù della famiglia. Torino mi impressionò moltissimo, anche se i primi giorni ero piuttosto disorientato. Mi facevano paura soprattutto le rotaie dei tram. Cercavo attentamente di evitarle perché temevo che calpestandole avrei preso la scossa. Vent’anni dopo quando sono tornato a girare La Donna della Domenica sono andato a rivedere i posti che avevo conosciuto: le elementari Manzoni, dove andavo a scuola, e soprattutto casa mia in via Nicola Fabrizi. Che impressione!» Dopo il già citato La Donna della Domenica dal romanzo di successo di Fruttero e Lucentini Mastroianni tornerà quasi vent’anni dopo a Torino per il sequel televisivo in due puntate diretto da Nanni Loy, A che punto è la notte, trovando una città notevolmente cambiata rispetto ai ricordi di bambino. Una Torino che ancora oggi lo celebra e che continuerà a farlo nei prossimi mesi.

 

Cristina Colet

Accoltella il figlio 48enne che rincasa tardi

carabinieri xxLa vittima del ferimento è stata colpita a una mano mentre cercava di difendersi

 

Ha preso suo figlio a coltellate, cercando di ucciderlo. Era tornato a casa tardi e aveva insultato il padre, un pensionato di 79 anni, di Nichelino. Questo è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. La vittima del ferimento è un operaio di 48 anni, è stato colpito a una mano mentre cercava di difendersi. Le sue condizioni non sono comunque gravi.

Castagnata nel cuore di Rivoli

castagnaCaldarroste, cioccolata calda, mele, vin brulè e zucche sono i protagonisti dell’evento enogastronomico

 

Domenica 9 Novembre alle 15 in Piazza San Rocco a Rivoli, si terrà la nona edizione della “Castagnata”: caldarroste, cioccolata calda, mele, vin brulè e zucche sono i protagonisti dell’evento enogastronomico organizzato dall’Associazione Commercianti e Artigiani “San Rocco”. Per chi volesse giocare, ecco i numeri del lotto associati all’evento proposti dalla tabaccheria della piazza: 9-11-14. Buona fortuna e buon divertimento!

 

Angela Barresi

Immobili, tutto sul nuovo contratto

Il Convegno promosso dalla FIAIP e CONFEDILIZIA Martedì 11 novembre alle 9,30 in Comune presso Sala delle Colonne

 

casa

Il Decreto Legge n. 133 del 12 settembre 2014 (il cosiddetto Sblocca Italia) ha istituito con l’art. 23 una nuova formula contrattuale “il RENT to BUY”. Di cosa si tratta? A pochi giorni dall’entrata in vigore del Decreto Legge, la FIAIP e CONFEDILIZIA organizzano per martedì 11 novembre dalle 9,30 alle 13 nella Sala Colonne del Comune in piazza Palazzo di Città 1 un Convegno dal titolo “Il contratto di Rent to Buy”. Sarà l’occasione per chiarire e approfondire la disciplina del nuovo tipo di contratto e spiegare in che modo potrà contribuire al mercato immobiliare, alle esigenze di chi deve vendere o acquistare, ai problemi dell’emergenza abitativa.  I relatori del convegno saranno l’avvocato Pier Paolo Bosso, presidente di Confedilizia Piemonte e Valle d’Aosta e il professor Maurizio Capanna, notaio e docentedell’Università di Torino.

 

Seguirà una tavola rotonda a cui parteciperanno Paolo Papi Vice Presidente Nazionale ed Aurelio Amerio Presidente Provinciale Torino FIAIP, il Dottor Alessandro Cherio, Presidente ANCE, un rappresentante di ANCI, un rappresentante del Comune di Torino, l’Avvocato Pier Luigi Amerio dell’organismo di mediazione Aequitas, l’Avvocato Erasmo Besostri Grimaldi Presidente Ape Torino e Gian Luca Pozzato dell’Area Manager Piemonte Auxilia Finance. Modera Gianluca Palladino, Direttore di Italia-Casa.

 

(Foto: il Torinese)