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Tra le priorità regionali ricerca e cultura

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO LASCARIS

Investire sui poli di innovazione, focalizzare risorse sullo sviluppo di nuove tecnologie in campo ambientale e sanitario, favorire il collegamento e il trasferimento di competenze tra gli Atenei piemontesi e il sistema imprenditoriale: l’assessore alla Ricerca e ai rapporti con gli Atenei, Matteo Marnati, ha illustrato oggi pomeriggio in sesta Commissione le linee di indirizzo nelle materie di competenza.

Punto di partenza l’ascolto delle esigenze dei territori, per poi elaborare dei piani di azione attraverso un processo partecipato su alcuni grandi temi: cambiamenti climatici, sovranità digitale, green economy, industria 4.0, biotecnologie e tecnologie per le eccellenze enogastronomiche piemontesi.

Sul fronte cultura, l’assessore Vittoria Poggio ha annunciato in Commissione la volontà di rivedere le modalità di finanziamento agli enti culturali partecipati, parlando della necessità di ridurre progressivamente il numero di convenzioni in essere e riconvertire gli interventi di sostegno all’interno dei bandi, il cui sistema andrà dunque rivisto. Tra le priorità la valorizzazione del patrimonio culturale, l’ottimizzazione e innovazione del sistema museale, anche attraverso la realizzazione di un programma “Museo vivo” che preveda brevi cicli di rappresentazioni artistiche dentro alle sedi museali, la salvaguardia delle tradizioni piemontesi e delle piccole manifestazioni locali con un dispositivo ad hoc, il supporto alla produzione cinematografica, per far crescere l’identità del territorio e favorirne la conoscenza.

Molti gli interventi dei consiglieri di opposizione sulle due relazioni.

Infanzia, detenuti e difensore civico. Le relazioni dei garanti regionali

Da Palazzo Lascaris

Nella seduta di Consiglio di martedì 10 settembre sono state presentate e discusse le relazioni annuali del Difensore Civico, del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e della Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

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Difensore Civico

Sono le questioni relative all’assistenza sanitaria quelle su cui il difensore civico Augusto Fierro ha voluto porre l’accento nel corso della sua relazione all’Aula. A cominciare dai problemi nella presa in carico anziani non autosufficienti rispetto alle leggi regionali e l’adeguamento alle disposizioni a livello nazionale che ha aggiornato i Lea.
Fierro ha sottolineato di registrare un costante aumento dei reclami e delle segnalazioni proprio sul tema, anche nella sua qualità di garante della salute. Esiste un’emergenza ignorata: in Italia ci sono 4 milioni di famiglie con parente non autonomo e il Piemonte è fra le regioni più in difficoltà.
Esiste, secondo il difensore civico, una discrasia innegabile tra le previsioni dei Lea a livello nazionale e quanto prevede la normativa regionale. Da Roma si prescrive la presa in carico della persona, mentre in Piemonte il percorso prevedeva la domiciliarità: si è assistito alla trasformazione di un diritto ad una sorta di “elastico” dell’applicazione della normativa.
La conseguenza, dal suo osservatorio, è una permanente conflittualità tra famiglie degli anziani che si esprime con le opposizioni al ricovero e che presentano difficoltà economiche.
In generale, Fierro ha ricordato che con la legge omnibus è stato previsto il controllo da parte del difensore civico sulla efficienza qualità del servizio sanitario piemontese. Ha pertanto richiesto che il Consiglio e in generale la Regione gli risponda, altrimenti tutto diventa irrilevante.
A seguito dell’intervento, si sono susseguiti quelli dei consiglieri di maggioranza e opposizione. Ciascuno con le sue posizioni, si è però convenuto di approfondire i temi e i problemi sollevati nella relazione, anche con ulteriori audizioni e dibattiti nelle Commissioni consiliari competenti.

Garante dei detenuti

Negli ultimi dieci anni il numero dei detenuti nelle 13  carceri piemontesi è aumentato in modo preoccupante: al 31 maggio 2019 erano  4592, per 3972 posti disponibili, con un tasso di sovraffollamento del 115 per cento, un dato tra l’altro falsato che non tiene conto della capienza effettiva delle strutture, con celle temporaneamente inagibili o chiuse per lavori. La situazione è particolarmente critica nel carcere di Alba, ad oggi l’istituto penitenziario italiano con il più alto tasso di sovraffollamento reale: su 142 posti 109 non sono disponibili perché nella parte chiusa a causa della legionella. Situazione simile a Cuneo, dove  su 428 posti 140 non sono disponibili. Oltre ai detenuti in carcere ci sono poi 8850 persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale seguite all’esterno.
Sono alcuni dei dati riportati nella relazione annuale del Garante regionale Bruno Mellano, che ha ricordato come il Piemonte sia una regione virtuosa per quanto riguarda le misure rivolte alla formazione e all’inserimento lavorativo delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, ma ha anche evidenziato una serie di criticità, a partire dal sovraffollamento e dalla necessità di un piano su base regionale di manutenzione straordinaria degli edifici esistenti.
Mellano ha anche posto l’accento sulla situazione del Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, “significativamente peggiorata a seguito del taglio del budget all’ente gestore e del conseguente forte ridimensionamento del personale dedicato”.
Infine, il Garante ha parlato delle problematiche della sanità penitenziaria, in particolare in relazione al numero di posti letto destinati agli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi all’interno delle Residenze  per l’esecuzione di misure di sicurezza (Rems).
Al dibattito sono intervenuti i consiglieri Alberto PreioniSara ZambaiaAlessandro Stecco, Riccardo Lanzo e Federico Perugini (Lega), che hanno sottolineato la difficile situazione in cui operano gli agenti di polizia penitenziaria e il personale socio-sanitario all’interno delle carceri, Marco Grimaldi (Luv) e Maurizio Marrone (FdI), che si sono soffermati sui problemi del Cpr, Maurizio MarelloDomenico Rossi (Pd), Francesca Frediani e Ivano Martinetti (M5s), che hanno posto l’accento sugli aspetti rieducativi della pena.

Garante per l’infanzia

La garante Rita Turino ha sollevato forte l’allarme sul numero dei minori che versano in stato di povertà e quelli di famiglie che non riescono a far fronte ai bisogni essenziali. Una questione che merita ancora maggiore attenzione da parte delle istituzioni che devono assicurare, sempre secondo la garante, che ogni bambino e ragazzo viva, cresca e sia educato dai propri genitori nelle migliori condizioni.
Una parte importante dell’attività si è concentrata sulla tutela dei minori stranieri non accompagnati: sono state 750 le domande in risposta a un bando pubblico, sono stati attivati 5 percorsi di formazione che hanno coinvolto circa 500 persone, 300 i minori assegnati a 200 tutori nominati.
Altre situazioni di sofferenza dei minori si registrano nelle famiglie con separazioni irrisolte, un’emergenza – di cui la garante è stata consapevole fin dall’inizio del mandato – dovuta all’incapacità dei genitori di separarsi con livelli accettabili di conflittualità.
Infine la garante ha richiamato un fenomeno di cui il Consiglio si è molto occupato, ovvero l’aumento di episodi di bullismo e di cyberbullismo che, a causa di un utilizzo discorso delle nuove tecnologie, colpisce gravemente un numero crescente di ragazze e ragazzi.
Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Alessandro Stecco e Sara Zambaia (Lega), Monica Canalis (Pd), Carlo Riva Vercellotti (Fi) e Giorgio Bertola (M5S).

Pericoloso inseguimento per arrestare i malviventi

DAL PIEMONTE
Penango, resistono al controllo dei Carabinieri. Arrestati 
I Carabinieri della Stazione di Castello di Annone nel tardo pomeriggio del 10
Settembre hanno arrestato Z.Z.O., marocchino ventunenne residente in Asti, e A.I.,
brasiliano ventiquattrenne residente in Asti, con l’accusa di resistenza a P.U. in
concorso, tentato furto in concorso e ricettazione. La Centrale Operativa del
Comando Provinciale CC di Asti inviava la pattuglia della Stazione di Castello di
Annone in Penango, dove era stato segnalato un tentativo di furto in atto ed i
responsabili si erano allontanati a bordo di un’autovettura FIAT Panda di colore
grigio, risultata rubata in Asti il giorno precedente. Al km 23 della S.P. 457, nei pressi
di Calliano, i militari di Castello d’Annone intercettavano l’auto in fuga che, alla vista
dei militari, accelerava repentinamente, non fermandosi all’alt più volte intimato.
Durante l’inseguimento, il conducente della Panda effettuava a velocità folle
manovre e sorpassi assai pericolosi per la circolazione stradale e l’incolumità degli
automobilisti, al punto che, nel concentrico di Calliano (AT), l’auto in fuga collideva
dapprima contro il muro di un’abitazione e poi contro il rimorchio di un T.I.R.,
riuscendo tuttavia a proseguire la fuga. L’inseguimento terminava nella Frazione di
Portacomaro Stazione dove, sul ponte della tangenziale, l’autovettura in fuga veniva
finalmente bloccata anche grazie alla pattuglia della Stazione Carabinieri di
Moncalvo mandata in ausilio. Una volta fermati ed identificati gli occupanti, la
perquisizione effettuata a carico degli occupanti consentiva di rinvenire un coltello
multiuso con lama di 7 cm; inoltre, a bordo dell’autovettura, veniva trovato
materiale vario di verosimile provenienza furtiva, del quale i fermati non erano in
grado di giustificarne la provenienza ed il possesso.
Considerati i numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio a carico dei
malfattori, la flagranza del reato e il grave allarme sociale arrecato, i due venivano
tratti in arresto e su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di
Asti, Dottor Gabriele FIZ, posti agli arresti domiciliari presso le loro residenze a
diposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente.
Nella vicenda è rimasto coinvolto anche un minorenne, deferito in stato di libertà
alla competente autorità per i medesimi reati.

Arte “ecologica” al Teatrum Botanicum

Venerdì 13 Settembre alle ore 19.00 inaugura Teatrum Botanicum, quarta edizione del festival dedicato ad artisti e curatori emergenti la cui indagine si colloca nello spazio interstiziale tra pratiche e riflessioni artistiche ed ecologiche proprie del centro d’arte contemporanea. Il programma del festival, quest’anno principalmente orientato ai linguaggi performativi e all’immagine in movimento, si svolgerà nel corso delle serate di venerdì e sabato. 

Tra apocalittici e integrati e critici fiduciosi, l’arte contemporanea ha generato una pluralità di letture relative al tentativo di superare la dicotomia tra cultura e natura, cercando di comprendere una contemporaneità i cui tempi sono cadenzati tanto dalla velocità di Internet e delle tech companies quanto delle scadenze imposte dal cambiamento climatico. Quasi certamente, le narrazioni più utili e vitali si trovano ben lontano dalle aule delle art schools europee e statunitensi, bensì in prossimità di ecosistemi remoti, habitat di animali umani e non umani che non rispondono a quella concezione di umanità, che si vuole universale, determinata nella storia da uomini bianchi, occidentali, cis, eterosessuali e borghesi. Affermare fino a che punto l’arte contemporanea possa arrogarsi il diritto di immaginare mondi è forse un compito al di là della nostra portata, ma nondimeno c’incoraggia richiamare le parole di Rosi Braidotti che, di fronte alla platea del museo Fridericianum di Kassel, parla degli artisti come bridge builders, non-accademici per eccellenza che si sono storicamente arrogati il diritto di costruire ponti tra sistemi di pensiero e discipline convenzionalmente condannate a non comunicare, non intersecarsi.

Provando a focalizzarci sul piano locale, pur seguendo un autore come James Bridle nel pensare una cultura costitutivamente “non-locale e intrinsecamente contraddittoria”1, crediamo che le richerche degli artisti italiani che animano questa edizione di Teatrum Botanicum riflettano proprio sulle logiche della narrazione della contemporaneità e dell’ambiente contemporaneo, sulla possibilità di continuare a leggere ed immaginare mondi. Storytelling è un termine già troppo carico di significati a noi piuttisto distanti, una parola che oggi preferiremmo non utilizzare. Preferiremmo, piuttosto, parlare di forme di narrazione non lineare che manifestano, seguendo nuovamente le parole di Bridle, un alto grado di attenzione che non viene messa narcisisticamente al servizio di cosiddetti processi di self-improvement né finalizzata ad un escapismo distratto, ma che invece si sforza di comprendere -ed agire – esattamente qui, dove ci troviamo2.

Arrivato alla sua quarta edizione, Teatrum Botanicum persiste nell’assumere una postura ben diversa da quella di una mostra curata – non per avversare a prescindere il più classico tra i formati espositivi, ma perchè siamo persuasi del fatto che lanciarci annualmente in tentativi d’interpretazione, specie in chiave generazionale dello scenario dell’arte emergente italiana, sarebbe un esercizio quantomeno non necessario. Un esercizio sicuramente non adatto ad una contemporaneità che, più che a tassonomizzare il presente, ci sfida a pensare per reti estremamente complesse e costruire ponti. È quindi a posteriori della selezione degli artisti che emergono i fili conduttori tra le diverse modalità di narrazione, con le quali un piccolo spaccato dello scenario dell’arte italiana, può azzardare racconti della contemporaneità. Un piccolo spaccato che, come ogni anno, è inevitabilmente parziale, contingente, accidentale ma nondimeno cerca di rispondere ad urgenze tanto estemporanee quanto vivide, oneste e, speriamo, condivise.

 

Con Altalena, Dario Bassani e Nelle Gevers, Derek MF Di Fabio, Alessandro Di Pietro, Donato Epiro, Marco Giordano, Isabella Mongelli, Gianmarco Porru, Giovanna Repetto, Jacopo Rinaldi, Caterina Erica Shanta, Luca Staccioli, Natália Trejbalová e Bellagio Bellagio, Francesco Venturi.

Anche quest’anno, vi rifocilleremo con la collaborazione di Isola Torino.

La mostra e il convegno sono realizzati con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.

 

1 – J. Bridle, Nuova Era Oscura (New Dark Age, Verso Books, 2018), trad. it. Fabio Viola,  NERO Editions, Collana Not, Roma, 2019.

2 – J. Bridle, Phenomenological Mismatch, pubblicato su Becoming Digital, collaborazione editoriale tra e-flux Architecture e Ellie Abrons, McLain Clutter, e Adam Fure del Taubman College of Architecture and Urban Planning.

*Il titolo del festival è un omaggio al lavoro di Uriel Orlow, Theatrum Botanicum

 

Campionati del Mondo di Nuoto: gli atleti da Mattarella

Benedetta Pilato è stata in udienza a Roma dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme a una rappresentanza delle atlete e degli atleti vincitori di medaglie ai recenti Campionati del Mondo di Nuoto a Gwangju 2019.

Il presidente della Repubblica ha cercato di seguire quante più gare possibili, “le tre d’oro, qualcuna d’argento, mi è sfuggita quella di Benedetta Pilato. Vedo che i capelli sono tornati dello stesso colore”, è la battuta che ha riservato alla giovane azzurra.

 

Ricordiamo che Benedetta Pilato è la nuova stella del nuoto italiano, o meglio la stellina, giovanissima di appena 14 anni. Nei 50 rana ha vinto la medaglia d’argento a Gwangju, dietro la campionessa statunitense Lilly King, che l’ha preceduta di un soffio di soli 16 centesimi di secondo. L’aveva battuta nelle semifinali realizzando il record italiano dei 50 rana con 29”98, mentre la statunitense aveva chiuso con 30”18. A questa medaglia d’argento ha poi successivamente aggiunto la medaglia d’oro ai Mondiali di nuoto juniores a Budapest.

 

La squadra azzurra è stata accompagnata dal Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e dal Presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli.

Sono stati presenti gli atleti che hanno raccolto medaglie di Nuoto, Pallanuoto, Nuoto di Fondo e Nuoto Sincronizzato con i rispettivi Direttori Tecnici.

“Le chiedo di proteggere il nostro mondo perché lo sport in Italia, che può migliorare, funziona e continua a far crescere nel segno del sacrificio e del fair play”. Lo ha detto Federica Pellegrini, per l’occasione, rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

 

Federica Pellegrini, ha poi ricordato che è “un dovere far capire alle nuove generazioni che fare sport insegna a rispettare valori importanti nella vita. In 16 anni e 4 Olimpiadi, che spero diventino 5, ho affrontato tanti sacrifici che sono il tratto comune di noi atleti. Lo sport è un modo molto appassionato e concreto di vivere l’adolescenza e la gioventù”.

 

“Lo sport indica ai giovani i valori autentici della vita, di impegno, di misurarsi con se stessi, di sacrificio. Voi trasmettete questo messaggio importante e la vostra Federazione è un esempio in questa direzione. Fate comprendere che lo scopo finale, accanto ai successi, è convincere sempre di più i giovani a impegnarsi” ha riferito il Presidente della Repubblica.

Successivamente ha sottolineato come la Federnuoto possa annoverare un ampio bacino di praticanti “da cui si attinge per far emergere le eccellenze, ma è anche il punto finale e di ricaduta in cui si riflettono i successi, spronando i ragazzi a impegnarsi nello sport. Tutto questo è merito vostro – ha aggiunto rivolgendosi agli azzurri – e accresce il valore delle medaglie e dei vostri successi”.

 

E tornando ai Mondiali di Gwangju, ha ricordato come sia stato un evento che “ha coinvolto tanti nostri concittadini, in tanti vi hanno seguito con partecipazione, coinvolgimento e affetto e io ero fra questi”.

Della finale della pallanuoto ha visto solo “terzo e quarto tempo, immaginavo di trovare una gara sul filo di lana e invece ho visto che avevamo tre gol di vantaggio e mi sono rasserenato”.

 

“Federica Pellegrini – ha proseguito – ci ha abituato a rimonte di successo ma l’andamento di quest’ultima e’ stato particolarmente emozionante”, poi i complimenti per Paltrinieri, per Quadarella, per Campagna e a tutta una Federnuoto che è “una raccolta di capacità, di eccellenze sportive”.
“Quindici medaglie – ha detto ancora Sergio Mattarella – sono un patrimonio importante. Davanti a voi sono arrivate soltanto nazioni che sono dei continenti. Avete fatto risuonare spesso l’inno di Mameli e avete dimostrato l’orgoglio di aver misurato ed espresso al meglio le capacità di cui disponete”.

Vito Piepoli       

Presenze turistiche in calo negli hotel torinesi, si spera nel Natale

Diminuiscono  le presenze turistiche a Torino. Il  calo ad agosto è del 5% del tasso di occupazione delle camere d’albergo rispetto allo stesso mese del 2018.
“Colpa dell’assenza di eventi, mostre, manifestazioni e iniziative capaci di portare turisti nella nostra città – sostiene il presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio – e della mancanza di una programmazione di lungo periodo che permetta agli operatori alberghieri di strutturare un’offerta commerciale accattivante”.  Nota positiva è stata  la partita Juve-Napoli. Ma,  prosegue Borio “Non possiamo rimanere aggrappati solo al calcio per salvare una stagione. Al momento  non conosciamo il calendario eventi del 2020 che ci era stato promesso per luglio né sappiamo che cosa la Città intenda organizzare per il Natale 2019 e Capodanno”. L’assessore comunale Sacco replica invece che i turisti, considerando anche il settore Airbnb sarebbero cresciuti del 7 per cento.

(foto Roberto Barranca)

Fisco: ecco tutte le scadenze di settembre

Dalla parte dei consumatori

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Buongiorno, Avvocato: quali gli appuntamenti inderogabili settembrini con le tasse? Grazie, Mirella.

Un settembre denso di impegni per i contribuenti italiani. Si tratta di obblighi finanziari che riguarderanno un po’ tutti gli operatori economici (titolari di aziende, piccoli imprenditori e liberi professionisti) che, dopo una serie di proroghe, rinvii e a seguito della pausa estiva del Fisco, saranno di nuovo chiamati ad adempiere ai propri doveri di contribuenti.

Di seguito il calendario da tenere bene a mente: da16 settembre 2019 si dovrà procedere con l’emissione e la registrazione delle fatture differite per i beni consegnati con documenti di trasporto relativi al mese precedente. Al 30 settembre 2019, invece, sono stati rinviati tutti i versamenti relativi alla già avvenuta presentazione delle dichiarazioni. Fino al 30 settembre 2019: verifica risultati Isa, liquidazione Iva e versamento ritenute.

Durante tutto il mese di settembre, e fino al 30 settembre 2019, gli studi professionali, per conto dei clienti che seguono e rappresentano, dovranno procedere con una verifica dei risultati ottenuti dall’applicazione degli Indici Sintetici di Attività (gli Isa, che hanno sostituito gli studi di settore). Dai risultati ottenuti, di fatto, dipenderà l’importo delle imposte dovute dal contribuente al Fisco, così come l’attribuzione o meno di specifici premi e agevolazioni.

Entro settembre, inoltre, bisognerà procedere con il versamento delle ritenute relative a provvigioni, cessione di titoli e valute, redditi di capitale e lavoro autonomo e provvedere alla liquidazione Iva relativa al mese di agosto, oltre che al versamento dell’Iva dovuta dalle pubbliche amministrazioni.

Il cibo è salute. La sfida della Regione

Gli assessori regionali Icardi e Protopapa: “La cura del cibo è prioritaria per la qualità della vita dei cittadini”

Su iniziativa dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi e d’intesa con l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa si è insediato a Torino, nella sede dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, il tavolo regionale di consultazione sulla salute alimentare “Il cibo è salute”.

Una sorta di convocazione degli Stati generali della salute alimentare ai quali hanno partecipato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria, dell’Industria agroalimentare, del Commercio, dell’Artigianato, degli organi pubblici di controllo, dell’Università di Torino, degli Enti e delle Fondazioni interessate, oltre che le Direzioni degli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura e singoli esperti di settore.

Il Tavolo di consultazione ha principalmente tre obiettivi: l’analisi degli strumenti di programmazione regionale e delle loro relazioni con la normativa vigente e valutazione delle eventuali possibilità di miglioramento o modifica per armonizzare la loro applicazione nel settore agroalimentare al fine di assicurare un elevato livello di sicurezza per i cittadini e di valorizzare le produzioni regionali; la predisposizione di linee di indirizzo di carattere tecnico-scientifico e/o organizzativo su argomenti proposti alla discussione dai componenti del tavolo; l’individuazione di una strategia di comunicazione autorevole e scientificamente corretta per contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sui prodotti alimentari e sulla loro sicurezza.

«Agricoltura e Sanità giocano sul cibo la stessa partita: produttori e sistema pubblico di prevenzione e controllo lavorano entrambi al servizio del consumatore, garantendo la qualità del Made in Italy nel mondo, cioè quel valore aggiunto alla produzione agroalimentare che rappresenta una forza trainante dell’economia piemontese. – commenta  l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Per questa ragione abbiamo ritenuto di instaurare un rapporto continuativo ed organico con le differenti componenti della filiera agroalimentare, in modo da poter  ragionare tutti insieme sulla molteplicità delle normative europee, nazionali e regionali che spesso generano difformità interpretative, con conseguenti ritardi e contenziosi in buona parte evitabili attraverso una migliore consultazione preventiva tra le parti. E’ necessario armonizzare l’approccio alle problematiche del comparto, contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sulla sicurezza dei prodotti alimentari che finiscono per causare danni materiali e d’immagine devastanti. La cura del cibo riveste un’importanza prioritaria nella qualità della vita dei cittadini e riguarda l’intera filiera alimentare».

«Con molto piacere saluto la nascita del Tavolo di consultazione “il cibo è salute” – osserva l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -, istituito per definire standard adeguati di sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari. Da quest’anno, l’Assessorato all’Agricoltura si occuperà anche degli aspetti legati al cibo, con particolare riguardo alla valorizzazione della filiere di produzione, che a mio avviso devono garantire in primo luogo salubrità e tracciabilità per un’adeguata tutela del consumatore finale. Il mio augurio è che il Tavolo di consultazione possa dare adeguate risposte alla numerose richieste che ci giungono dai consumatori sempre più attenti alla qualità degli alimenti che consumano, tenuto conto anche della necessità di estendere l’utilizzo dei prodotti piemontesi nelle nostre scuole e nelle mense aziendali».

Produzione, i distretti su cui puntare

DA PALAZZO LASCARIS

Il Piemonte, per un rilancio del settore produttivo, punterà su nove distretti: agroalimentare e agroindustriale; fibre naturali; energia da fonti rinnovabili; automotive; aerospaziale; logistica integrata e intermodale; biomedicale, biotech e bioenginering; edilizia innovativa; elettrodomestici e accessoristica.

Lo ha spiegato in Terza commissione (presidente Claudio Leone) l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano, anticipando ai commissari le linee guida che verranno presentate.

“Dobbiamo tornare a programmare e in questa fase stiamo elaborando, grazie ad un gruppo di lavoro molto ampio, la strategia più corretta per scrivere il Piano della competitività che dovrebbe uscire a novembre. Il tentativo è basato su precise direttrici per ridare occupazione e smalto alle imprese: fare sistema, quindi meno diffidenza e più collaborazione, cercando di trasferire la ricerca e lo sviluppo in produzione. Per quanto riguarda il capitale umano, vogliamo migliorare la performance dei lavoratori e degli studenti indirizzandoli alle esigenze del mercato, utilizzando lo strumento di collaborazioni con soggetti altamente qualificati come il Politecnico. È poi importante istituire una progettualità comune tra Giunta, Consiglio, imprese, sindacati e tutto il mondo territoriale” ha detto Tronzano.

“Si tratta di creare un ‘cluster tridimensionale’, dove ai cicli produttivi e alla collaborazione tra imprese si affianchi l’attenzione per il territorio”, ha aggiunto l’assessore. “Se riusciremo a coinvolgerlo creando una sorta di megadistretto, avremo il cluster tridimensionale utile soprattutto alle piccole e microimprese, a cui noi daremo molto spazio senza dimenticare però le grandi, quelle che aiutano a crescere il settore produttivo in un’ottica collaborativa e di sistema” ha concluso.

Per la Maggioranza, a sostegno delle linee guida, sono intervenuti Paolo Bongioanni di Fdi (“Le piccole imprese sono il valore aggiunto dell’economia piemontese, ma serve una semplificazione legislativa”) e Michele Mosca della Lega (“Si incomincia a fare sistema. Sarà importante l’internazionalizzazione delle nostre aziende e l’Alta velocità è un’occasione di sviluppo”).

Per Ivano Martinetti (M5s) si dovranno evitare le delocalizzazioni delle aziende che hanno beneficiato di finanziamenti regionali.

Marco Grimaldi (Luv), facendo riferimento alla cospicua somma stanziata dalla precedente Giunta regionale per agevolare l’insediamento di nuove aziende, ha chiesto spiegazioni circa le notizie trapelate a mezzo stampa dell’intenzione di erogare incentivi alle imprese che assumono residenti in Piemonte da almeno cinque anni.

Richiesta avanzata anche da Raffaele Gallo (Pd), che ha poi chiesto di relazionare in commissione sui Fondi europei.

Maurizio Marello (Pd) è intervenuto sulla necessità di una modifica nazionale, nell’ottica della ripresa economica, del Decreto crescita per non penalizzare ulteriormente i piccoli artigiani. Ha poi sollecitato una specifica attenzione per l’immissione nel mondo del lavoro di quei dipendenti che sono stati costretti ad uscire per via della crisi.

Per Sean Sacco (M5s) è sempre più importante guardare alla mobilità elettrica, investendo sull’automotive dedicato.

Infine il capogruppo del Pd Domenico Ravetti si è detto preoccupato per i territori che sono stati spazzati via dalla crisi e necessitano di essere rigenerati: “Proponiamo la creazione di tavoli per lo sviluppo da attivare in ogni Provincia”.

Non paga le consumazioni e minaccia la barista

Arrestato per rapina dalla Polizia di Stato
Un cittadino marocchino di 31 anni è stato arrestato nella notte di martedì per rapina dagli
agenti della Squadra Volante.
L’uomo dopo aver fatto ingresso in un bar di via Belfiore ha consumato diverse birre per poi
allontanarsi senza pagare. Circa un’ora dopo, è tornato nel locale e con fare prepotente ha
chiesto una nuova birra. Al diniego della barista, l’uomo ha prelevato una bottiglia dal frigo.
Quando la donna gli ha chiesto d pagare quanto consumato in precedenza, lo straniero ha
preso un coltello dal bancone e brandendolo ha minacciato la barista. Quest’ultima, però,
nel frattempo stava comunicando via chat con il proprio compagno, il quale, alla luce dei
messaggi ricevuti, ha contattato la polizia, cosa che ha permesso agli agenti di arrivare sul
posto e bloccare il trentunenne.
A seguito di accertamenti, è emerso che il cittadino marocchino oltre ad essere irregolare
sul Territorio Nazionale aveva precedenti di polizia dello stesso tipo a carico.