ilTorinese

Grimaldi (LUV): “Icardi vuole dare il colpo di grazia al servizio pubblico”

Privati nei Pronto Soccorso

“Durante la scorsa legislatura sono stato il solo, in maggioranza, a oppormi alla ‘parificazione’ tra profit e no profit nella gestione del Gradenigo. La ragione è semplice: una S.p.a. non può gestire un presidio pubblico, banalmente perché usa quella veste per accaparrarsi nuovi clienti. ‘Clienti’, avete sentito bene, non certo cittadini titolari di un diritto”.

Così il Capogruppo di LUV, Marco Grimaldi, commenta l’ultima spregiudicata mossa dell’Assessore Icardi, che ha inaugurato un tavolo con i privati per aprire loro le porte dei pronto soccorso.

“Icardi dice di voler mettere fine a un’ipocrisia, ma lo fa uccidendo il paziente: la nostra sanità pubblica non può cedere il passo ai privati, specie nei pronto soccorso. Il privato non ha alcun interesse a contenere i costi evitando esami inutili, perché gli viene tutto rimborsato con ovvia lievitazione della spesa (pubblica). Inoltre non sono certo pochi i casi in cui – anche oggi – per le patologie più gravi i pazienti sono comunque costretti a rivolgersi alla sanità pubblica, l’unica in grado di garantire le giuste cure a ciascuno, a tutte le condizioni: sebbene sia sottofinanziata è ancora eccellente e giusta.”

Confagricoltura, il presidente scrive al Commissario UE

Un inasprimento delle tariffe già in essere su formaggi, salumi e agrumi e l’applicazione di nuove tasse su vino e olio spingerebbero i nostri prodotti fuori mercato

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha scritto al Commissario europeo al commercio, Phil Hogan, in vista della missione negli Stati Uniti, che avrà inizio martedì 14 gennaio, riprendendo alcuni temi già affrontati con lui nell’incontro di dicembre a Bruxelles in relazione ai dazi che potrebbero essere applicati già nelle prossime settimane su vini e olio d’oliva italiani.
Attualmente i dazi USA applicati nell’ambito del contenzioso sugli aiuti pubblici al consorzio Airbus sono già in vigore sulle nostre esportazioni di formaggi, salumi e agrumi.
Le consultazioni con gli operatori economici promosse dall’amministrazione statunitense per questa seconda tornata di dazi si concluderanno il 13 gennaio, il giorno prima della missione di Hogan. Le nuove tariffe potrebbero scattare al massimo nel giro di un mese. Per l’Italia significa andare a colpire due comparti che rappresentano 2 miliardi di euro, la metà dell’intero valore delle esportazioni agroalimentari verso gli States.

“Sono convinto che il sistema agroalimentare in Italia e a livello europeo – scrive Giansanti – abbia molto da perdere nell’eventualità di un inasprimento delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Pertanto il nostro auspicio è che possa essere avviato un negoziato diretto per evitare l’aumento dei dazi e le inevitabili misure di ritorsione. La firma della ‘fase uno’ dell’accordo con la Cina e l’intesa raggiunta con il Giappone, che riguarda anche i prodotti del settore agroalimentare, fanno ritenere che, con tutta probabilità, le pressioni degli Stati Uniti si concentreranno ora sull’Europa. Ogni possibile iniziativa va posta in essere da parte dell’Unione per evitare questo scenario fortemente negativo”.

Un inasprimento delle tariffe già in essere su formaggi, salumi e agrumi e l’applicazione di nuove tasse su vino e olio spingerebbero i nostri prodotti fuori mercato rispetto alla concorrenza dei Paesi terzi, con danni economici enormi per le imprese italiane e anche per il sistema americano basato sul florido business agroalimentare con l’Italia.

“I negoziati diretti possono dare risultati positivi anche per il settore agricolo – conclude Giansanti – in attesa dell’auspicabile rilancio del sistema multilaterale di gestione del commercio internazionale. Ovviamente, dal nostro punto di vista, esistono alcuni punti fermi non negoziabili, quali la massima sicurezza alimentare, la protezione delle risorse naturali e la salvaguardia della normativa europea in materia di indicazioni geografiche protette”.

“Siamo ovviamente molto preoccupati perchè il comparto vitivinicolo è considerevole nella regione Piemonte e perchè molte nostre aziende esportano verso gli Stati Uniti” commenta Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria, inquadrando la questione in un’ottica locale.

Pansa, dalla sua Casale una richiesta: intitolargli un premio storico-giornalistico

La morte di Giampaolo Pansa è, al di là del lutto per la famiglia e del termine del suo cammino terreno, una perdita enorme non solo per Casale ed il Monferrato, ma anche per il Piemonte e l’Italia intera

 

Pansa è stato per tutti un maestro di giornalismo e uno storico onesto che ha saputo cogliere con la sua penna, da un lato, le caratteristiche della società italiana e della sua classe politica con il passare dei decenni, dall’altro ha avuto il coraggio di vedere – non coprendosi gli occhi – le brutture della Guerra Civile, da ogni parte. e – soprattutto – del dopo Guerra.

Questo lo ha esposto ad uno strano fenomeno: quelli che prima lo osannavano gli hanno voltato le spalle, criticandolo, e viceversa. Ma così è l’Italia. Credo che, invece, per apprezzarlo, vada valutata la sua opera nell’insieme, dall’inizio alla fine. E in ogni caso c’è sempre uno stile che farà scuola e rimarrà nel tempo. Con questo Concittadino ho avuto un solo contatto telefonico e ci siamo visti pochi minuti tanti anni fa, ma li ho entrambi ben in mente. Era il 1994, l’anno in cui uscì ‘Ma l’amore no’, il suo primo romanzo. Gli telefonai, facendogli una lunga intervista con dei tratti anche toccanti. Mi disse che veniva a Casale poco, perché qui lo assaliva la malinconia, il ricordo dei genitori che non c’erano più. Che quando era venuto per commemorare la Banda Tom aveva fatto una corsa nella nebbia. E un momento per me emozionante fu quando gli chiesi se conosceva Lucia Baù, sua compagna di scuola al Liceo e lui mi disse ‘Certo la ricordo come una bella ragazza’. Al che gli risposi che Lucia era mia madre ed era mancata da diversi anni. Poi lo vidi davanti alla Libreria Giovannacci e mi presentai, ma fu solo un incontro fugace di uno- due minuti al massimo. Però ho sempre continuato a leggerlo e seguirlo. Pansa è stato un figlio di Casale che ha Casale ha dato molto e che a Casale, nonostante successo e notorietà è sempre rimasto legato. Per questo ho apprezzato molto il lutto cittadino proclamato dal sindaco Federico Riboldi. Ma credo che la Città di Casale Monferrato debba fare subito un passo in più per questo suo figlio che se ne è andato: valutare di istituire un Premio letterario–storico a lui intitolato. al di là ed al di sopra di tutto. E’ una proposta che formalizzerà con una lettera al Sindaco ed all’Assessore alla Cultura a strettissimo giro di posta.

Massimo Iaretti

 

Marito uccide la moglie con una balestra e si toglie la vita

Tragedia familiare  ad Avigliana, dove i carabinieri hanno trovato all’ora di cena marito e moglie morti in casa. Dovrebbe trattarsi di omicidio-suicidio. L’uomo, che soffriva di problemi psichici, dopo un litigio, avrebbe colpito la moglie con un badile e dopo le avrebbe sparato con una balestra con la quale si sarebbe poi ucciso.

Regione, al via il disegno di legge sull’allontanamento zero

L’assessore alle Politiche della Famiglia e dei Bambini, Chiara Caucino, ha presentato, lunedì 13 gennaio in Commissione Sanità, il disegno di legge sull’Allontanamento zero

“Questo provvedimento, a cui tengo particolarmente – ha sottolineato Caucino – ha l’obiettivo di tutelare al massimo i bambini, istituendo, in particolare, l’obbligatorietà dei Progetti educativi familiari (Pef) per garantire condizioni adeguate a mantenere il minore nel nucleo originario.

Nessun minore allontanato e nessuna comunità familiare, infatti, dimenticherà mai, e per tutto il corso della propria vita, un trauma tanto doloroso come l’allontanamento forzato dalla famiglia naturale. Nel momento in cui si rileva un disagio le Istituzioni hanno il dovere di restare accanto ai genitori, cercando di evitare inutili sofferenze per i piccoli. Vogliamo dare massima centralità al nucleo familiare, puntando a ridurre il 60 per cento di allontanamenti anche attraverso un eventuale sostegno economico alle famiglie; mentre l’inserimento in strutture semiresidenziali e residenziali dovrà avvenire in via residuale ed eccezionale”.

“Che sia possibile – aggiunge Caucino – ridurre gli allontanamenti, lo dimostrano i dati disaggregati per Consorzio. A parità di numero di minori, esistono Consorzi che allontanano anche tre volte in più rispetto ad altri con percentuali inferiori al 2 per mille complessivo di minori allontanati. Vogliamo assolutamente evitare continui traumi ai bambini che già vivono situazioni di estrema difficoltà, sostenendo le famiglie attraverso i Piani educativi per le famiglie”.

I costi

Per sostenere azioni di prevenzione è prevista la destinazione di una quota non inferiore al 40 per cento delle risorse del sistema integrato dei servizi sociali e delle politiche familiari.

Nel 2017 sono stati spesi 44 milioni di euro in rette di Comunità, 11 milioni per sostenere gli affidi e 1 milione per attività preadottive.

La legge in pillole

  • Art. 2: prevenire l’allontanamento con la redazione di un Progetto educativo personalizzato (Pef) senza il quale, salvo differente disposizione dell’Autorità giudiziaria, non sarà possibile procedere ad un allontanamento.

  • Art. 3: prevedere interventi di sostegno alla genitorialità con un progressivo superamento degli inserimenti in struttura.

  • Art. 4: il 40% delle risorse sono destinate per azioni di sostegno alle famiglie e per la prevenzione all’allontanamento.
  • Art. 5: impossibilità di allontanamento di un minore per indigenza del nucleo familiare.

  • Art. 7: valutazione multidisciplinare della situazione di disagio familiare con relazioni suffragate dall’autorità scolastica, da associazioni sportive, enti religiosi, per non “lasciare soli” i servizi territoriali in una decisione così traumatizzante come l’allontanamento.

  • Art. 9: obbligo di coinvolgere la comunità familiare fino al 4° grado di parentela negli affidi come prevede la legge dello Stato, che però nella maggior parte dei casi non viene, ad oggi, applicata.

L’assessore Caucino ha infine sottolineato come “l’allontanamento non è un’azione preventiva ma un fallimento. Come rappresentanti delle Istituzioni siamo certi che ridurre gli allontanamenti sia necessario più che mai in questo momento, soprattutto alla luce delle recenti cronache di Frosinone che testimoniano gli errori commessi da un sistema di leggi che non funziona. Lavoreremo, disponibili all’ascolto delle minoranze, per ridurre a zero questo problema, che incide fortemente sul presente e sul futuro dei nostri piccoli, convinti di poter solo fare passi avanti migliorando la qualità della vita sociale, affettiva e psicologica dei bambini che oggi vivono situazioni traumatiche e difficoltose, grazie a una legge ormai superata. Il disegno di legge, condiviso e fortemente voluto dalla maggioranza, non si presta a strumentalizzazioni politiche ma agisce, e lo ribadisco ancora una volta, nell’interesse esclusivo del minore”.

“Non voglio ammettere che ti amo”, l’amore non è logica

Barbara Perucca alla Feltrinelli con il suo romanzo di esordio: Non voglio ammettere che ti amo – Edizioni Helicon

Giovedì 30 gennaio ore 18 alla Feltrinelli di Torino in piazza Castello Barbara Perucca presenta il suo primo romanzo, adesso alla terza edizione e vincitore di due premi letterari. La scrittrice fiorentina di piemontese ha solo il cognome: il suo bisnonno era il famoso Eligio Perucca, titolare della cattedra di Fisica al Politecnico di Torino e autore di diverse pubblicazioni. Già il titolo del romanzo Non voglio ammettere che ti amo ci suggerisce una contraddizione interna: questo è l’amore che, nella sua irrazionale imprevedibilità, semplicemente accade. E le vicende dei personaggi del libro si sviluppano nella dicotomia tra ragione e sentimento dove “il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” (Pascal). Tutto nasce da una separazione tra due dei personaggi principali: Elena e Giuseppe, dopo due anni di convivenza ed un tradimento con una collega di ufficio. Sembrerebbe una trama banale, in realtà nel corso della narrazione entrano in scena diversi personaggi, e niente è come sembra. L’autrice ama Pirandello ed il suo relativismo. Le maschere e la società da palcoscenico. La difficoltà di vivere i sentimenti in maniera autentica, le scelte di vita e le sorprese dell’amore: non siamo noi a cercarlo, ma è lui a trovare noi. Separazioni, matrimoni, nascite, partenze e traslochi, una madre invadente, un vicino di casa sui generis e un mix di emozioni.

 

In questo romanzo di formazione alla fine l’ultima parola nelle vicende dei diversi personaggi spetta proprio all’amore vero: non quello ovvio e scontato, ma quello sentito e vissuto nella sincerità del cuore. L’autrice spera di realizzare presto un film da questo suo primo libro, nel frattempo ha già un secondo romanzo nel cassetto, non collegato con il primo e ancora inedito. La strada è lunga. Intanto questo è un altro tassello della sua carriera letteraria.

L’amore non è logica, non segue la ragione, ma imprevedibilmente accade

 

 

Allontanamento zero, Fdi: “Molto flash, poco mob”

“Stamattina attendevamo la protesta indetta davanti al Consiglio Regionale contro il nostro ddl ‘allontanamenti zero’, ma non si è visto nessuno”

AFFIDI, MARRONE:  SU CHANGE POCHE FIRME, MENO DEI BAMBINI ALLONTANATI NEL SOLO PIEMONTE”

“Stamattina attendevamo la protesta indetta davanti al Consiglio Regionale contro il nostro ddl ‘allontanamenti zero’, ma non si è visto nessuno: diciamo che è stata una manifestazione molto flash ma poco mob” ironizza Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, che aggiunge: “Scherzi a parte contro la nostra proposta si stanno mobilitando solo quelle lobby interessate, spesso anche economicamente, dal sistema dell’allontanamento selvaggio dei minori dalle loro famiglie. A sottoscrivere la petizione lanciata su change.org, però, dopo un mese on line sono appena duemila persone in tutta Italia, meno dei bambini allontanati nel solo Piemonte, ben 2597. Rassicuriamo le vittime di soprusi che andremo fino in fondo”.

Carro-attrezzi in gara violano 21 volte il codice della strada

E’stata una folle gara  di velocità tra carroattrezzi quella di ieri notte alla periferia Nord di Torino. Due mezzi di sono rincorsi a più di  120 chilometri orari tra corso Vercelli e piazza Rebaudengo, viaggiando a zigzag tra le auto e superando in contromano altri veicoli. Hanno anche invaso la corsia opposta, attraversando gli incroci con il semaforo rosso. I due autisti sono stati fermati dalla polizia municipale ed è stata ritirata loro la patente. I Civich hanno contestato bel 21 violazioni del Codice della strada per un totale di 2700 euro di sanzione.

Donna investita alla fermata del bus rischia amputazione della gamba

Rischia l’amputazione di una gamba la donna travolta ieri da un suv a Carmagnola,  mentre aspettava l’autobus alla fermata

L’incidente  è avvenuto in via Torino per cause  in corso di accertamento da parte dei carabinieri. La malcapitata era seduta alla fermata del bus e intorno alle 13 è stata travolta da una Opel Frontera. Il conducente è un uomo di 65 anni, ascoltato dai militari dell’Arma intervenuti sul posto. Soccorsa  è stata portata in codice rosso al Cto di Torino.

Appendino non affiancherà Di Maio: “Sono concentrata su Torino”

Chiara Appendino replica su Facebook alle notizie secondo cui la sindaca dovrebbe affiancare Luigi Di Maio nella gestione del Movimento 5 Stelle

 

“Ho letto in questi giorni – scrive la prima cittadina – molte suggestioni riguardo un mio ipotetico ‘affiancamento’ a Luigi Di Maio nel suo ruolo di capo politico del MoVimento 5 Stelle. Si tratta soltanto di ricostruzioni giornalistiche. Rinnovo la mia fiducia in Luigi, già nota, per il delicato e difficile ruolo che sta svolgendo con grande impegno  e ribadisco che da sindaca sono concentrata su Torino e sui tanti progetti che in questo 2020 andranno a compimento”.