ilTorinese

Le Regioni del Nord chiedono interventi per le ferrovie

Gli  assessori ai Trasporti di Piemonte (Marco Gabusi), Lombardia (Claudia Maria Terzi), Veneto (Elisa De Berti), Liguria (Giovanni Berrino) e Friuli Venezia Giulia (Graziano Pizzimenti) commentano le parole dell’Ad di Fs Battisti

«L’Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, in questi giorni sta parlando di miliardi di investimenti da mettere in campo. Si tratta, al netto di proclami propagandistici, semplicemente di interventi che le nostre Regioni attendono invano da molto tempo. Non si comprende dunque quale sia la necessità di annunciare in pompa magna opere o risorse già previste. Da Fs ci aspettiamo più concretezza e meno annunci. Certo, concordiamo con Battisti quando dice che realizzare le infrastrutture di cui ha tanto bisogno l’Italia potrebbe far ripartire la nostra economia. Ne siamo tanto convinti che lo abbiamo sempre chiesto a gran voce. Un rilancio delle opere pubbliche, unito a una profonda semplificazione della normativa e della burocrazia, permetterebbe finalmente di dare risposte concrete ai nostri territori, alle nostre aziende e ai nostri cittadini. Insomma, attendiamo con ansia il dettaglio dei tempi certi in cui questi interventi si realizzeranno, sperando che sia la volta buona»,

Notturno

La poesia / di Alessia Savoini

***
Luna aberrante
baiadera della notte
alla terra concedi ora la sua requie.
Sicaria del giorno,
non muore la tua catarsi
ad ogni novilunio.
Sugli starli di saggitario
la tua viscera siderale
trafigge le mie chimere.

Ruffino (Fi): “Scudo legale Asl? la politica si autoassolve”

Preoccupa i medici impegnati in trincea e costretti spesso a combattere a mani nude contro un nemico impietoso come il Covid-19 sapere che lo scudo legale che li tutela contro danni, civili e penali, si vuole estenderlo con un emendamento anche alle aziende sanitarie, cioè a direttori e manager che hanno la responsabilità di organizzare il lavoro, di provvedere all’efficienza dei reparti e all’incolumità del personale sanitario

In un’ora tanto grave, non serve lo spettacolo di una politica che si autoassolve da ogni responsabilità perché, in fondo, è sempre la politica che in qualche misura nomina, i vertici delle aziende sanitarie. E se la direzione di un ospedale non provvede a sanificare il Pronto soccorso dove è transitato un paziente Covid, può ritenersi esente da ogni responsabilità civile e penale? E se la distribuzione dei Dip ritarda per l’imperizia  di un dirigente sanitario e i medici o gli infermieri vengono contagiati,  ci sono responsabilità? Se le cose vanno così allora tanto valeva seguire la linea, abbandonata poi dallo stesso Trump, sull’immunizzazione di gregge. Lo legale esteso alle aziende non deve mortificare e umiliare la battaglia dei medici e degli infermieri. Occorre  rendere onore alla memoria dei caduti fra di essi.

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Epatite fulminante, giovane salvato da trapianto alle Molinette

Ragazzo colpito da epatite fulminante salvato con trapianto di fegato in emergenza nazionale, presso l’ospedale torinese

 

In questi giorni un ragazzo di 29 anni di origine albanese é stato salvato con un trapianto di fegato eseguito in emergenza nazionale, quando le sue condizioni erano ormai disperate, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.

Per essere trapiantato e salvargli la vita, era stato trasferito alle Molinette urgentemente dall’ospedale San Luigi di Orbassano (un ospedale oggi dedicato prevalentemente a pazienti Covid-19), dove il giovane uomo era arrivato sabato scorso in Pronto soccorso in stato di coma ed insufficienza respiratoria, situazione che poteva far sospettare una malattia da coronavirus. Invece gli ulteriori approfondimenti epatologici hanno evidenziato che il problema respiratorio era legato ad un’insufficienza epatica acuta gravissima determinata da un’infezione fulminante da virus dell’epatite B. Grazie all’attenzione della Direzione e del personale si è mantenuto infatti nell’ospedale Molinette un percorso libero da contaminazioni del coronavirus (comprese Rianimazioni e Terapie intensive) per la cura di pazienti in emergenza, di cui ha beneficiato questo trapiantato. Nella giornata di domenica il paziente é stato inserito in lista trapianto di fegato in emergenza nazionale e così è iniziata la corsa contro il tempo nel tentativo disperato di salvargli la vita. Il lunedì il decesso a seguito di un incidente di un ragazzo a Roma, che già in vita si era generosamente dichiarato donatore presso la propria anagrafe. Questo ha permesso, grazie al coordinamento tra Centro Nazionale Trapianti ed i Centri regionali delle Regioni coinvolte, che il fegato del donatore potesse arrivare a Torino e fosse trapiantato nella notte successiva. L’intervento, effettuato dall’équipe del Centro Trapianti di fegato delle Molinette (diretto dal professor Renato Romagnoli), è stato eseguito in stretta collaborazione con l’équipe dell’Anestesia e Rianimazione 2 (diretta dal dottor Roberto Balagna) ed é tecnicamente riuscito. Il paziente é ora uscito dal coma e respira autonomamente, mantenuto sotto attenta sorveglianza in terapia intensiva.

Questa storia dimostra ancora una volta che in una situazione di grande emergenza, quale quella legata al Covid-19, il Sistema Sanitario Regionale e la Città della Salute di Torino stanno dando prova di capacità davvero straordinaria, ovvero di saper non solo arginare l’infezione da coronavirus, ma anche di saper affrontare tutte le altre emergenze quotidiane non-Covid, a cominciare da quelle che richiedono trapianti d’organo salvavita. Grazie all’attenzione della Direzione e del personale si è mantenuto infatti nell’ospedale un percorso libero da contaminazioni del coronavirus per la cura di pazienti in emergenza, di cui ha beneficiato questo trapiantato.  Questo lo si deve all’impegno corale di tutto il personale sanitario piemontese, non solo di chi esegue i trapianti e degli ospedali dove questi si realizzano.

Poesie e racconti dei soci Unitre ai tempi del coronavirus

Tenere in esercizio mente e fisico, stando a casa. Questo è l’obiettivo che si è data l’Unitre Torino, invitando i suoi soci a tenersi attivi e mantenere i rapporti coi docenti degli oltre 180 corsi di quest’anno

L’Unitre Torino ha inoltre lanciato la proposta di condividere emozioni, difficoltà e impressioni sull’attuale periodo delicato. Sensazioni, stati d’animo e suggestioni su quello che sta accadendo e sugli effetti che potrà avere sulla nostra vita e sulla collettività potranno essere descritte attraverso racconti o poesie, fotografie, disegni o dipinti.

Verrà istituito un Concorso-Premio per opere espressione di arti grafico-figurative e letterarie sul tema “La vita ai tempi del coronavirus”, cui verrà dedicata anche una giornata celebrativa una volta tornati alla normalità. Tutte le informazioni per prendere parte al concorso verranno pubblicate sul sito dell’Unitre Torino. La partecipazione è riservata ai soci ed è a titolo gratuito.

 

(foto archivio)

“Garantiamo la sicurezza e la salute di chi lavora in prima linea”

Covid-19; Grimaldi (LUV): “Presidente Cirio, altrimenti non serve prendersela con chi corre 100 metri in più o in meno e alzare le sanzioni”

“Sono già passati venti giorni da quando abbiamo sollevato il tema di chi non ha casa (condizione che riguarda anche tante famiglie) e del duro lavoro degli operatori e delle operatrici di bassa soglia e altri livelli, i cui servizi sono essenziali ora più che mai e che perciò si espongono ed espongono i propri cari ogni giorno al rischio di entrare in contatto con il Covid-19”. Inizia così la lettera che Marco Grimaldi (LUV) ha inviato  al presidente della Regione, Alberto Cirio e all’Assessore Luigi Icardi.

“Da settimane – prosegue Grimaldi – questi lavoratori chiedono alle istituzioni di non essere lasciati soli e di avere a disposizione luoghi dedicati alla quarantena per gli utenti che si ammalano, e in generale ripari diurni per coloro che di giorno sono costretti a vagare per la città. Chiedevano mascherine, tute, occhiali e calzari necessari in caso di persone con sintomi, per poter continuare ad assistere i tantissimi senza dimora delle nostre città. Ora c’è altro”.

“Proprio ieri – continua a Grimaldi – mi è stato segnalato un gravissimo problema di contagio, che riguarderebbe gli operatori sociali, in un dormitorio in via Reiss Romoli dove, tra l’altro, l’equipe è in larga parte in malattia e alcuni ospiti sono già ricoverati in ospedale. Benché i casi siano stati segnalati e siano stati richiesti i dispositivi di protezione, la cooperativa non ha ricevuto alcuna risposta. Vanno inoltre tenute in osservazione le situazioni degli altri dormitori della città, in quanto il rischio potenziale è molto alto”.

“Chiedo nuovamente – prosegue la lettera – che la Regione si faccia carico di questa situazione gravissima. Secondo Grimaldi “serve innanzi tutto personale aggiuntivo per fronteggiare una situazione estremamente allarmante, servono alberghi, housing, condomini sociali, foresterie militari, scuole in disuso o altre strutture per consentire l’auto isolamento per i casi sospetti o accertati che non necessitano di ricovero, poiché se rimangono nelle strutture di accoglienza non è possibile garantire loro un efficace isolamento. Non solo: serve che quelle strutture vengano sanificate prima che possano ospitare nuovamente persone in difficoltà e l’Unità di Crisi dovrebbe garantire di venire a prendere le persone a fronte di febbre e tosse persistente; per i compagni di stanza o per chi è entrato in contatto con un positivo 2 o 3 giorni prima dei sintomi occorre trovare una sistemazione idonea (che non può essere il dormitorio) per la quarantena. E, naturalmente, bisogna sottoporre al tampone tutti gli operatori e gli ospiti immediatamente”.

“Presidente Cirio – conclude Grimaldi –, a che serve prendersela con chi corre 100 metri in più o in meno ealzare le sanzioni, se non garantiamo la sicurezza e la salute di chi lavora in prima linea per tutti noi? Domando a lei e all’Assessore Icardi che la situazione venga affrontata già dalle prossime ore e chiedo che venga relazionato quanto fatto nella prima seduta di commissione utile”.

Forza Italia Giovani: “Ministro Azzolina nel caos”

Esame maturità: “Modalità svolgimento esami siano chiare e da sub

 “Ci saremmo aspettati, a due mesi dall’esame di maturità, risposte certe per consentire agli studenti di prepararsi e non il grave annuncio del Ministro Azzolina, poi mezzo smentito, del tutti promossi. È come dire oggi agli studenti che non serve né impegnarsi né studiare, oltre che mortificare i docenti che con fatica si stanno impegnando nella didattica a distanza. Per noi conterà sempre il merito e non il 6 politico, anche in un periodo di emergenza. Ministro, gli studenti non possono aspettare oltre, è necessario comunicare quanto prima le modalità di svolgimento dell’esame di maturità tenendo necessariamente presente che ci sono migliaia di studenti che non hanno i dispositivi nemmeno per seguire le lezioni online e i computer di molti sono obsoleti e devono funzionare con connessioni ad Internet lente e difficoltose. Nessuno deve essere lasciato indietro. Ministro, chiediamo meno dichiarazioni e risposte concrete, subito”

A lanciare questo appello al Ministro Azzolina e al Governo è il il movimento giovanile di Forza Italia a Torino per voce del Coordinatore provinciale Tommaso Varaldo

Senza guanti e mascherina cerca di rapinare il parroco

<<Mio figlio è morto e ho bisogno di soldi>>, ma era tutto falso

Torino, 5 aprile I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Oltre Dora hanno arrestato con l’accusa di tentata estorsione un italiano di 49 anni, residente a Torino, che alle ore 15 di venerdì scorso ha fatto irruzione nell’ufficio parrocchiale della Chiesa di Santa Caterina da Siena, di Via Sansovino e, senza mascherina e guanti per incutere ancora più timore, ha minacciato il sacerdote e due sue collaboratrici per farsi consegnare tutto il denaro in loro possesso.  Di fronte al loro rifiuto, l’uomo ha iniziato a gridare e a sbattere le porte rompendo il vetro di una di esse. Una collaboratrice è riuscita ad avvisare i carabinieri che sono arrivati dopo pochi minuti e hanno fermato l’aggressore in Via Sansovino mentre scappava a piedi.
È questo solo l’ultimo degli episodi estorsivi subiti dall’ecclesiastico.  Da qualche tempo, infatti, il 49enne si recava in Chiesa per ottenere denaro; inizialmente poche monete, poi importi sempre più cospicui accampando scuse spesso inverosimili (la nascita o la morte di un figlio). L’uomo è stato arrestato e accompagnato in carcere.

“Le cure sanitarie (profilassi) sono garantite per tutti”. Ma è proprio così?

Riceviamo e pubblichiamo

Al presidente del Consiglio dei Ministri
Al Dipartimento di Protezione Civile
Al ministero della Salute
Al ministro dell’Interno

Art 2 e art 32 Costituzione: “le cure sanitarie (profilassi) sono garantite per tutti”. Ma è proprio così?

L’esame diagnostico del corona virus è fortemente razionalizzato per la nostra Regione (e non
solo), che conta meno di tre tamponi eseguiti per ogni contagio, contro gli undici del Lazio, i dieci
della Toscana e gli otto della Puglia (dati aggiornati al 30 marzo).
È una possibilità negata soprattutto al personale della prima linea costretto a lavorare allo stremo
perché la chiusura dei servizi di emergenza sarebbe una catastrofe di proporzioni immani.
In questo momento drammatico ci inchiniamo tutti i giorni di fronte a un sistema sanitario
nazionale che tenta ancora di garantire l’equità delle cure nonostante sia stato spolpato per anni
da torme di avvoltoi. È anche per questo che salgono rabbia e indignazione quando leggiamo di
corsie preferenziali riservate a personaggi famosi, Vip, calciatori professionisti, politici o affini che
hanno avuto la possibilità di eseguire uno, due o più tamponi per poi sbandierarne l’esito a favore
di telecamere o di interviste (nel mentre operatori della sicurezza e dell’emergenza, quand’anche
sintomatici, attendono di essere sottoposti al tampone). Il divario sociale non si misura più con le
auto di lusso o con i Rolex esibiti al polso, ma con il numero di tamponi che ci si può permettere di
comprare. La salute per quanto ci riguarda deve essere tutelata allo stesso modo e a tutti; a noi
pare evidente che stia diventando una mera è insopportabile questione economica e di Status, tra
l’altro ostentato senza ritegno. Se ci sbagliassimo saremo felici di essere smentiti.
#Insiemevinciamo.

LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI LAVORATORI – REGIONE PIEMONTE

POLIZIA DI STATO PROFESSIONI INFERMIERISTICHE VIGILI DEL FUOCO

SIULP: E. Bravo NURSIND: F. Coppolella CONAPO: A. Maglione
SAP: A. Perna CONFSAL: S. Astrella
FNS – CISL: A. Mazzitelli
UIL – PA: R. Molino

Un video del Regina Margherita per spiegare il virus ai più piccoli

Nasce il primo video sul Coronavirus dedicato ai bambini

 Questo video è stato realizzato dalla Psicologia Clinica di Area Pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino (diretta dalla dottoressa Marina Bertolotti), grazie alla collaborazione con un gruppo di psicologi in pediatria di Belfast, che hanno consentito l’adattamento e la traduzione in italiano.Vuole essere un aiuto per gli adulti, operatori sanitari o anche genitori, per spiegare ai bambini tra i 4 e i 10 anni, cosa è il coronavirus. Ma soprattutto destinato ai bambini.
Guarda il video: