ilTorinese

Tenta di rubare un notebook nell’aula universitaria

Arrestato dagli agenti della Squadra Volante

Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un cittadino italiano di 55 anni per furto aggravato.

I poliziotti sono intervenuti presso la School of Management and Economics in corso Unione Sovietica a seguito di un tentativo di furto subito da una studentessa. La giovane, infatti, aveva lasciato in aula studio zaino e notebook per andare in bagno. Al suo rientro, la ragazza ha visto il cinquantacinquenne prelevare denaro contante dal suo portafogli. L’uomo, inoltre, aveva preso il notebook dal tavolo e lo aveva già riposto nella borsa porta computer, con ogni probabilità per impossessarsene.

A seguito di accertamenti, è emerso che l’uomo aveva precedenti a carico. Nel febbraio del 2017, fu arrestato per un reato simile. In quella circostanza, fu tratto in arresto per aver asportato un computer portatile dall’interno di una facoltà universitaria.

Legge elettorale: le minoranze intervengono sul Referendum delle Regioni

PD, LUV, Moderati, Monviso: “Se la Lega pensa di usare a suo piacimento il Consiglio Regionale, sappia che daremo battaglia”

Durante l’odierna riunione dei Capigruppo del Consiglio Regionale, la maggioranza ha espresso l’intenzione di presentare già nella prossima seduta di consiglio una delibera sulla richiesta di referendum sulla legge elettorale. Le regioni coinvolte sono Lombardia, Veneto, Liguria, Basilicata e Sardegna. La proposta, infatti, deve essere avanzata da almeno cinque Consigli regionali. L’intenzione è di arrivare a un sistema totalmente maggioritario come avviene per l’elezione dei sindaci.

“Quando Salvini ha chiesto al Parlamento pieni poteri si è visto come è andata a finire” – dichiarano i consiglieri di Partito Democratico, Liberi Uguali Verdi, Moderati e Lista Monviso. – “Se la Lega nostrana pensa di usare a suo piacimento il Consiglio Regionale, sappia che daremo battaglia. Ci coordineremo con le opposizioni delle altre regioni interessate per respingere questa delibera. Amareggia il fatto che la Giunta regionale non abbia idee proprie e sembri senza direzione, salvo ritrovare la verve quando può copiare qualche provvedimento lombardo o quando riceve una direttiva dall’ex Ministro dell’Interno. Se la maggioranza è a corto di proposte che interessino davvero i piemontesi, ci chieda suggerimenti, ne abbiamo in gran numero”.

Serve un moderno partito riformista

di Giorgio Merlo
Diciamoci la verità, che ormai quasi tutti sanno. Oggi, e non ieri, ci sono tutte le condizioni
politiche, culturali, sociali, istituzionali e ambientali finalizzate a dar vita ad una forza politica che
sappia rappresentare ed intercettare istanze, bisogni, domande esigenze e anche desideri che non
trovano più spazi nei partiti tradizionali che vanno dal Pd alla Lega, dai 5 stelle a ciò che resta di
Forza Italia. Sarebbe inutile, e anche un po’ puerile, negarlo. E Renzi ha saputo, nel momento
giusto, ridiscendere in campo. Al netto della valutazione sul merito e sulla tempestività del progetto
politico. Come, del resto, l’iniziativa intrapresa da Richetti e da Calenda.
Ora, però, quello su cui merita richiamare l’attenzione e’ sulla bontà e sul profilo di questo progetto
politico. E di governo, nonché culturale se qualcuno pensa di dargli anche una veste ideale. Non a
caso ci sono almeno 4 elementi che evidenziano la validità di questo progetto.
Innanzitutto la progressiva trasformazione del Partito democratico. Esaurita la “vocazione
maggioritaria” è tramontata anche l’antica sfida di riunificare nel medesimo soggetto politico le
migliori e piu’ qualificate culture politiche riformiste del nostro paese. Inevitabilmente, e
comprensibilmente, il Pd e’ ridiventato il partito della sinistra italiana. Anzi, il principale ed esclusivo
partito della sinistra italiana. In perfetta continuità con la tradizione del Pci/PdsDs. E, giustamente,
la guida politica di Zingaretti rientra a pieno titolo in questo progetto ed è perfettamente coerente
con quel profilo e con quella prospettiva.
In secondo luogo il progressivo ed irreversibile tramonto di Forza Italia. Al di là dei meriti e del
ruolo che quel partito ha giocato ed ha avuto nella politica italiana, e’ un fatto abbastanza noto, e
per molti versi anche comprensibile, che quella esperienza politica volge al termine. Un bacino
politico ed elettorale che però chiede di essere rappresentato nella cittadella politica italiana. Non
tutto quel mondo, al contempo, si riconosce meccanicamente nella prospettiva e nel progetto della
Lega di Salvini,. Probabilmente, a giudizio di quasi tutti gli osservatori, c’è una forte domanda
“moderata” e di “centro” che sale da ciò che resta di Forza Italia e che chiede di essere
rappresentata a livello politico ed elettorale.
In terzo luogo, dopo gli anni del bipolarismo selvaggio o del ritorno degli “opposti estremismi” – a
cui stiamo assistendo da qualche mese con una destra radicale a cui si contrappone una sinistra
sempre più massimalista – c’è, paradossalmente, ma neanche tanto, una richiesta di una
rinnovata, moderna, attuale e contemporanea “politica di centro”. Non un centro nostalgico o
legato alle categorie del novecento, ma un luogo politico dove si cerca di arginare la
radicalizzazione della lotta politica a vantaggio di una cultura politica e di governo che prescinde
dalla permanente delegittimazione morale e politica dell’avversario. In questo caso specifico del
“nemico” politico.
In ultimo, il potenziale richiamo del “proporzionale”. Dopo l’ubriacatura del maggioritario e del
dogma del bipolarismo – con scarsi risultati e deludenti prove di governo – si fa sempre più largo
nella società italiana la richiesta di riavere un sistema elettorale proporzionale che sia in grado, al
contempo, di garantire la governabilità e un minimo di stabilità dei governi. Pur senza entrare nei
dettagli del futuro sistema elettorale sempre più al centro del dibattito politico, e’ indubbio che con il
potenziale ritorno del sistema proporzionale, riacquistano un nuovo e rinnovato significato sia la
“cultura delle alleanze” da un lato e sia, soprattutto, le culture politiche – o quello che è rimasto –
dall’altro. Due elementi decisivi che spiegano e giustificano le iniziative politiche di questi ultimi
giorni.
Ecco perché la duplice iniziativa di Matteo Renzi e di Carlo Calenda non possono essere liquidate
semplicisticamente come operazioni di puro posizionamento politico o di banale gioco di potere. Si
tratta, a mio avviso, di iniziative che colgono un vuoto di rappresentanza politica ed istituzionale a
cui occorre dare una risposta politica credibile, seria e il più possibile coerente con le enunciazioni
fatte in questi ultimi e tormentati giorni.
Giorgio Merlo

Europei, cinque medaglie Master per Bruna Ravera. In gara gli azzurri

A Riccione sono iniziati in settimana i Campionati Europei di nuoto per salvamento, che nelle prime giornate hanno visto in campo gli atleti Master. Diversi record mondiali e continentali hanno caratterizzato il martedì e la mattinata di ieri, dedicati alle gare in vasca e vissute allo Stadio del Nuoto della cittadina adriatica. Nel pomeriggio si sono quindi accesi i riflettori sul lungomare verso Misano, teatro delle prove oceaniche. In evidenza nelle prime giornate degli Europei Bruna Ravera, atleta piemontese classe 1967 tesserata per l’Aquatica Torino, quattro volte sul gradino più alto del podio e una volta seconda nella categoria F50. Cinque medaglie in altrettante gare per Bruna, da molti anni protagonista a livello internazionale Master, tra campionati europei e mondiali. Martedì ha esordito con l’oro nei 200 ostacoli in 2’50’’63 e ha proseguito con le vittorie nei 100 manichino pinne e torpedo (1’16’’34) e nei 50 manichino (47’’66), quest’ultima in volata sulla britannica Donna Wickens. Ieri ha chiuso il programma in piscina con l’oro dei 100 manichino pinne in 1’13’’43, quattro decimi meglio della tedesca Stephanie Dittschar. E ha conquistato una bella medaglia d’argento anche nella sua prima prova in mare, piazzandosi seconda nella gara con tavola alle spalle della storica rivale Norma Cahill, irlandese classe 1965.
Gli Europei Master continueranno oggi e domani. Domani sarà anche la prima giornata di gare per le nazionali assolute e giovanili, che debutteranno con la prova denominata SERC – Simulated Emergency Response Competition, in pratica una simulazione di salvataggio in situazione di emergenza. Sabato sono in programma 200 ostacoli, 4×50 ostacoli, line throw (lancio della corda), 100 percorso misto, 4×50 lifesaver mixed e 100 manichino pinne e torpedo; domenica 100 manichino pinne, 50 manichino, 4×25 manichino, 200 super lifesaver e 4×50 mista. Al mattino si svolgeranno le qualifiche, al pomeriggio le finali. Lunedì le nazionali assolute e giovanili si sposteranno sul lungomare di Riccione per le prove oceaniche, che proseguiranno anche martedì. Le cinque giornate di gara saranno trasmesse in streaming sul sito www.federnuoto.it.
Sono 23 le nazioni partecipanti – numero record per la manifestazione – e oltre all’Italia ci sono Albania, Austria, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Irlanda, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, San Marino, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera. 350 gli atleti complessivamente presenti tra Open e Youth. Tra gli azzurri sono convocati anche sette atleti piemontesi. Nella squadra assoluta ci sono Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino), Federico Gilardi (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) e Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani), in quella Youth Francesca e Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani), Andrea Vivalda e Mattia Faccinti (Sa-Fa 2000 Torino). Responsabile tecnico della nazionale giovanile è Gianni Anselmetti, allenatore dei Nuotatori Canavesani, mentre nello staff della nazionale maggiore c’è Stefano Foggetti, tecnico della Rari Nantes Torino.

Parte da Torino il treno del Sacro Monte

Partirà  domenica 22 settembre 2019 alle ore 08.30, alla stazione di Torino Porta Nuova  il Treno del Sacro Monte diretto a Varallo Sesia con fermate a Chivasso, Santhià, Vercelli, Novara, Romagnano Sesia e Borgosesia.

 

A bordo saranno presenti l’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi e il Direttore Generale della Fondazione FS Luigi Cantamessa.

Il treno arriverà alla stazione di Varallo Sesia alle 12.50. In programma una breve cerimonia con la stipula del contratto di concessione di alcuni carri storici al Museo Ferroviario Valsesiano.

 

Il treno di ritorno partirà da Varallo Sesia alle ore 17.00 con le stesse fermate del viaggio di andata e arrivo a Torino Porta Nuova alle ore 21.22.

 

Angeli custodi del mare

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Dalla Liguria

LA GUARDIA COSTIERA AL 59° SALONE NAUTICO DI GENOVA

IL BILANCIO DELLA STAGIONE ESTIVA 2019

                       

Quest’oggi a Genova, nella cornice della 59esima edizione del Salone Nautico, dopo l’inaugurazione e la visita allo stand della Guardia Costiera della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Paola De Micheli, la Guardia Costiera ha incontrato la Stampa per fare il bilancio sull’attività estiva e sulle azioni intraprese a tutela dell’ambiente marino e costiero.

Alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino e del Direttore Marittimo della Liguria, Ammiraglio Ispettore Nicola Carlone, il Capitano di Vascello Cosimo Nicastro, Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, ha presentato i risultati ufficiali dell’operazione Mare Sicuro 2019, un’attività che da quest’anno è stata anticipata per la prima volta al 1° giugno e che fino al 15 settembre ha visto impegnati 3.000 uomini e donne del Corpo, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei dislocati lungo gli 8.000 km di coste del Paese, sul Lago di Garda e sul Lago Maggiore, per la sicurezza in mare di bagnanti e diportisti, per vigilare sul regolare svolgimento delle attività ricreative, commerciali e a tutela dell’ecosistema marino.

Nel corso della presentazione, sono stati illustrati i dati relativi alle campagne Spiagge Libere e Acque Libere – da quest’anno incardinate nella più ampia operazione Mare Sicuro – svolte rispettivamente a tutela dell’ambiente marino e della pubblica fruizione dei litorali, come pure i dati relativi alla campagna Traghetti Sicuri a tutela della sicurezza della navigazione.

La partecipazione della Guardia Costiera al Salone Nautico ha rappresentato un’importante occasione per avvicinare ancora di più il grande pubblico della nautica e i numerosi visitatori alla cultura della protezione del mare attraverso le numerose attività operative del Corpo.

Nel suo intervento l’Ammiraglio Pettorino ha sottolineato i risultati raggiunti con l’operazione Mare Sicuro: “Abbiamo salvaguardato 40 milioni di persone e un milione di unità da diporto che anche quest’estate hanno potuto godere delle nostre spiagge e dei nostri mari in completa serenità e sicurezza. La sicurezza” ha poi proseguito l’Ammiraglio “non è uno slogan, ma un valore essenziale per la nostra vita. Ci rendiamo conto dell’importanza della sicurezza quando la perdiamo. Per non perderla, ogni giorno, ci sono gli uomini e donne del Corpo che la consegnano al nostro Paese”.

A testimoniare l’importanza che l’operazione ha ricoperto a livello nazionale, ecco alcuni dati salienti:

  • 2.205 persone salvate;
  • 692 unità da diporto soccorse;
  • 11.940 attrezzature balneari sequestrate;
  • 376.924 mq, tra spiagge e specchi acquei, restituiti alla libera fruizione;
  • il 100% della flotta Ro-Ro/Passeggeri ha garantito il collegamento tra i principali porti nazionali con regolarità e senza far registrare incidenti di rilievo.

Dall’analisi dei dati, facendo un veloce raffronto con gli anni precedenti, nonostante sia stata considerata una finestra temporale più ampia (1 giugno – 15 settembre), il numero dei soccorsi alle unità da diporto rimane stabile, segno che la vera chiave di successo per innalzare il livello di sicurezza è l’attività di informazione e prevenzione. Si consolida anche il numero dei controlli alle imbarcazioni da diporto: grazie all’iniziativa “Bollino Blu” – quest’anno sono stati rilasciati ben 6.300 bollini – i diportisti virtuosi hanno potuto evitare l’inutile duplicazione dei controlli.

L’evento è poi proseguito con la presentazione del libro “Mare Sicuro”, all’interno del quale – ha raccontato l’autrice Annachiara Valle – sono riportate quattro storie che mettono in evidenza l’abnegazione e la professionalità di chi ogni giorno è chiamato a salvare vite umane in mare, a tutelare l’ambiente marino e costiero e a controllare l’intera filiera ittica.

Riprendendo la parola, il Comandante Nicastro si è quindi soffermato sulla campagna ambientale “PlasticfreeGC“, promossa su tutto il territorio nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto su mandato del Ministero dell’Ambiente, e volta a sensibilizzare la collettività sul problema dell’inquinamento da plastica nei nostri mari e sulle nostre coste. Degno di nota il successo raggiunto dallo spot istituzionale, che nel solo periodo compreso tra il 12 luglio e il 25 agosto ha portato a ben 180 milioni di contatti. Infine il Comandante Nicastro ha annunciato lo sbarco, sugli store iOS e Android, dell’app dedicata – PlasticFreeGC – con la quale i più giovani potranno divertirsi a ripulire il mare dalla plastica ricevendo preziosi consigli per imparare a rispettare l’ambiente. Con una ulteriore funzione dell’app, che verrà presto implementata, sarà anche possibile segnalare l’avvistamento di cetacei al largo delle nostre coste, contribuendo a censire la presenza e la salute di questi importanti mammiferi marini.

Di seguito è intervenuta la dott.ssa Sabina Airoldi che ha presentato i risultati della seconda stagione della campagna “Cetacei, FAI attenzione!“, ideata dall’Istituto di ricerca Tethys e condotta insieme alla Guardia Costiera. Rispetto al 2018 c’è stato un incremento delle segnalazioni di avvistamenti di cetacei da parte di diportisti, operatori di whale watching, associazioni e naturalmente dalla Guardia Costiera di oltre il 50%, passando dalle 556 dello scorso anno alle 839 ricevute fino ad oggi. Tale aumento dimostra il crescente interesse da parte dei fruitori del mare a contribuire alla ricerca scientifica e alla protezione di queste specie chiave per l’ecosistema. Ben 11 quelle segnalate, fra cui due considerate accidentali in Mediterraneo, la megattera e la pseudorca. Di rilevante importanza sono state le 16 segnalazioni di grampo, il delfino scomparso dal mar Ligure occidentale.

Successivamente è stato proiettato un video in ricordo della violenta mareggiata che nella giornata del 29 ottobre 2018 ha colpito Santa Margherita, Rapallo e Portofino. Gli interventi del Comandante Generale e del Tenente di Vascello Antonello Piras, insignito della Medaglia d’Oro al Valor di Marina, hanno evidenziato il ruolo determinante della Guardia Costiera nelle operazioni di soccorso.

A conclusione dell’evento è stato presentato il backstage del calendario 2020 della Guardia Costiera, dedicato quest’anno alle bellezze paesaggistiche dell’ambiente marino e costiero sul quale gli uomini e le donne del Corpo sono chiamati a vigilare quotidianamente.

“La partita NEL cuore” al palasport di Collegno

I GIORNATA MONDIALE SUI TUMORI GINECOLOGICI:

Il 20 settembre tutti in campo: soci Acto, pazienti, sanitari, giocatori e giocatrici professionisti del Basket Collegno e della PMS Moncalieri. L’evento benefico di sport e informazione è organizzato da ActoPiemonte Onlus.

Ore 18.00 – Palazzetto dello Sport di Collegno, Via Antica di Rivoli 21, Collegno

Il 20 Settembre la Società Europea di Ginecologia Oncologica (ESGO) e ENGAGE, il network internazionale di associazioni di pazienti, promuovono in tutto il mondo un evento sportivo (basketball, volleyball, calcio) in cui le “Survivors” giocheranno con gli “Health Care Professionals” per focalizzare l’attenzione su tutti i tumori ginecologici e sulle migliori possibilità di prevenzione, diagnosi e cura.

In Piemonte la I GIORNATA MONDIALE SUI TUMORI GINECOLOGICI, sarà celebrata da ACTO PIEMONTE (Alleanza contro il Tumore Ovarico) al Palazzetto dello Sport di Collegno (Via Antica di Rivoli 21) con una serata di sport, di informazione e di riflessione che avrà come momento clou una partita di basket solidale: La partita NEL cuore, perché le donne sono nel cuore di tutti noi”, organizzata in collaborazione con il Collegno Basket.

Un evento benefico per celebrare le donne che combattono ogni giorno con una diagnosi di tumore ginecologico. Si affronteranno due squadre miste composte da soci Acto, pazienti, sanitari e giocatori di basket professionisti (fra cui i giocatori e le giocatrici del Basket Collegno e della PMS Moncalieri di A2).

“Sarà un open day che coinvolgerà pazienti, parenti, amici, professionisti della sanità e anche bambini”, spiega la Dott.ssa Elisa Picardo, Presidente di Acto Piemonte Onlus. “L’obiettivo dell’incontro – aggiunge – è quello di poter condividere un momento di sport e riflessione per tracciare un cammino di speranza per le pazienti colpite da tumori ginecologici”. I tumori ginecologici rappresentano il 10-15% del totale delle neoplasie che colpiscono le donne. I più comuni sono il cancro ovarico, endometriale e della cervice uterina, meno conosciuti il carcinoma vaginale e vulvare: “Per tutti questi tumori – afferma ancor Elisa Picardo – dovrebbe essere data maggiore importanza alla prevenzione primaria: è necessario avere uno stile di vita corretto, specialmente in perimenopausa e menopausa, che vada a contrastare stati di obesità o condizioni metaboliche ritenute fattori di rischio certi”.

“Sebbene i tumori ginecologici siano frequenti nelle donne, – dice la dott.ssa Annamaria Ferrero, Dirigente Medico Ginecologia A.O. Ordine Mauriziano di Torino, Membro del Consiglio Direttivo ESGO – spesso non attraggono un’elevata attenzione pubblica e le donne stesse talvolta sottovalutano i sintomi o sono reticenti a sottoporsi a controlli. Al fine di accrescere la sensibilità pubblica su questi temi è nato il “World GO Day”, la “Giornata Mondiale sui Tumori Ginecologici”, che verrà celebrata il 20 Settembre di ogni anno a livello mondiale, col fine di promuovere la collaborazione tra le associazioni di pazienti, attirare l’attenzione pubblica locale ed internazionale sui Tumori Ginecologici e promuovere l’informazione delle donne sulla prevenzione, la diagnosi ed il trattamento di questi tumori”.

“Sono felice di Ospitare al PalaCollegno questo evento così importante – spiega Massimo Pianotti Presidente del Basket Collegno – la collaborazione con ActoPiemonte è diventata ormai un sodalizio”.

“Negli ultimi decenni abbiamo fatto grandi progressi in molte neoplasie ginecologiche, purtroppo però i tumori di origine ginecologica sono una realtà multiforme – dice il Dott. Saverio Danese Direttore SC4 Ginecologia e Ostetricia, Ospedale Sant’Anna e Responsabile Day hospital Oncologico – e comprendono patologie con prognosi molto differente e una storia clinica complessa ed articolata. In alcuni casi la prevenzione, sia intesa come procedure di screening (ad esempio Pap Test e diagnosi dell’infezione dal virus HPV) che come procedure sanitarie attive (vaccinazione contro virus HPV), ha profondamente modificato la storia clinica. In altri casi è invece la modifica di abitudini di vita (riduzione dell’obesità, prevenzione e cura del diabete e dell’ipertensione) a modificarne l’incidenza. Ben vengano quindi i nuovi farmaci, il sempre migliore impegno chirurgico e l’attività di associazioni come Acto Piemonte per diffondere cultura e consapevolezza tra le donne, in modo da intervenire già ai primi sintomi”.

Questo – continua il Professor Paolo Zola, Coordinatore Gruppo di Studio Tumori Ginecologici – Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta – si può realizzare solo in Centri di Riferimento che, concentrando i casi, permettano di raccogliere le professionalità necessarie e maturare adeguate esperienze per realizzare le migliori e avanzate politiche di trattamento sotto una regia chiara e definita. Di fatto, in attesa di eventuali nuove molecole e/o tecnologie che permettano di migliorare i tassi di guarigione, il fatto di poter accedere a Centri di Riferimento deve essere considerato un valore aggiunto per le donne affette da queste malattie. Questo è l’obiettivo della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta che da 20 anni lavora per realizzare questo risultato”.

Ingresso ad offerta libera partendo da 5 euro (gratuito per i bambini sotto i 12 anni). 

I biglietti sono acquistabili presso

PalaCOLLEGNO Via Antica di Rivoli, 21, Collegno (TO)

Studio Ginecologico Ostetrico Dott. M. Mitidieri Dott.ssa E. Picardo Via Torino 149, Nichelino (TO)

Salone Franco Curletto Torino Corso Ferrucci 34/a, Torino

Borgo D’Este Via Balme, 27, Torino

CAS PELVI – Ospedale Sant’Anna AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Corso Spezia 60 – 1° Piano, Torino

e direttamente la sera dell’evento presso il Palazzetto dello Sport di Collegno.

Durante la serata ci sarà un banchetto Informativo ACTO (sarà presente una delegazione della rete ACTO ITALIA, con membri di ACTO PIEMONTE, ACTO CAMPANIA, ACTO LOMBARDIA, ACTO BARI) con la presenza di ginecologi degli ospedali Piemontesi.

Juve sprecona, ma che spettacolo nel secondo tempo!

Ieri sera a Madrid gli uomini di Sarri hanno offerto una prestazione convincente, specie nel secondo tempo, quando la gara si è trasformata in una partita sanguigna, intensa, bellissima.
Giusto lo 0-0 alla fine del primo tempo: la Juve inizia bene spingendo molto, cerca di sfruttare la velocità di Ronaldo – molto ben marcato, comunque – e ha un paio di occasioni con Pjanic (sventola da fuori area al 34′, deviata) e Matuidi, che al 44′ si trova una buona palla sui piedi, ma la prende malissimo e ne esce un tiraccio innocuo. I padroni di casa, agguerriti, cercano di sfruttare il fattore campo e fin dai primi minuti impegnano Szczesny non poco. Alla mezz’ora, la partita è piacevole, con continui cambi di fronte, anche se a mettersi in evidenza sono più le difese che non i reparti offensivi. Il secondo tempo inizia alla grande per i bianconeri, che passano in vantaggio al 47′ st con una bellissima azione corale: lancio di Bonucci da dietro per Higuain, che s’invola sulla sinistra e fa partire un prezioso assist sul quale si avventa Cuadrado, che sbuca da dietro e la mette in rete con un bel tiro sotto l’incrocio: 0-1 Juve.
Fatto il gol, il colombiano si scatena, sarà il migliore in campo: al 53′ st ad esempio, parte da lui una bella azione dalla destra, scarica la palla su Danilo che però non alza la testa e non vede CR7 ben appostato in centro area, quindi il suo tiro risulta troppo basso e il portiere avversario può intercettarlo. La Juve, galvanizzata dal vantaggio, cresce e sviluppa un ottimo gioco, tanto che al 65′ st arriva il raddoppio: azione che stavolta transita da Ronaldo, arriva ad Alex Sandro (la cura Sarri pare averlo rinvigorito…) che sforna un assist per il capoccione di Matuidi sul quale Oblak nulla può. Ma l’Atletico, si sa, è squadra rognosa: nonostante le due reti subite non si arrende e accorcia subito le distanze al 69′ st, quando, sugli sviluppi di una punizione, Savic beffa Szczesny di testa. Al 72′ st la Juve ha un’occasione d’oro per andare sull’1-3, ma Higuain pecca di egoismo e non la passa a CR7 libero davanti alla porta, mentre il suo tiro viene parato da Oblak.
Nel frattempo, Sarri sostituisce Khedira con Bentancur e Higuain per Dybala, che al 79′ st si rende protagonista di una buona azione, ma la difesa avversaria ci mette una pezza. Nel finale la Juve cerca di contenere le sfuriate dell’Atletico, che vuole rabbiosamente il pareggio e alla fine lo ottiene: all’89’ st, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Herrera anticipa tutti e segna di testa. Nel recupero, Ronaldo s’inventa un’azione strepitosa partendo dalla sinistra, ne scarta tre ma il suo tiro rasoterra finisce a lato di un niente: peccato davvero. La partita finisce sul 2-2, la Juventus recrimina (e non poco, visto che sono altri due goal presi su palle inattive…) ma dobbiamo sottolineare quanto c’è stato di buono, e cioè una prestazione convincente, a tratti spettacolare, giocata con grinta e carattere: considerando la difficoltà del fattore campo e il tenore dell’avversario, si può essere soddisfatti.
Ovunqueecomunque#finoallafine

Rugiada Gambaudo

Sanex libera l’arte. Anche a Torino

Modalità e creatività per introdurre una linea di prodotti in una nuova area di mercato ce ne sono tante. Per far conoscere agli italiani “Sanex” il gruppo Colgate-Palmolive ha pensato di “scardinare” le classiche leve della pubblicità tout court ed, in partnership con Fondaco Italia, ha deciso di investire nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico del nostro Paese con l’obiettivo di intraprendere un rapporto diretto con le comunità locali e con i consumatori.

Dal 9 settembre, otto opere d’arte, in cinque regioni d’Italia (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Lazio) saranno in gara per tornare all’originario splendoregrazie alla partecipazione attiva di tutti i cittadini italiani, che sono invitati a votare l’opera preferita sul sito www.sanex.com/it-it Il processo è semplice e veloce, non sarà necessario registrarsi o fornire alcuna informazione personale. La proclamazione della vincitrice, l’opera più votata, avverrà il 9 ottobre e la riconsegna dell’opera restaurata è prevista entro gennaio 2020L’auspicio è che attraverso Sanex il progetto trovi la più ampia diffusione e grazie ad un’energia contagiosa si scateni una grande partecipazione attiva!

Il connubio tra i prodotti Sanex e l’arte non è casuale. Infatti le splendide opere d’arte del nostro Paese sono soggette a deterioramentoAllo stesso modo anche la pelle nasce perfettamente sana e levigatama, inesorabilmente, l’inquinamento e gli agenti esterni, come lo stress o l’uso di prodotti chimici aggressivi, con il passare del tempo, agiscono causandone il deterioramento. La linea a marchio Sanex mantiene la pelle sana attraverso prodotti rigorosamente formulati riducendo al minimo gli ingredienti chimici non necessari e gli allergeni.

 

TORINO                                                                                                                                                                                                                                                  La statua, in marmo bianco e di grandezza leggermente superiore al vero (circa m 2), è collocata nel cortile d’onore del Palazzo Reale di Torino. Raffigura la dea Artemide/Diana in corsa, nelle vesti di cacciatrice, con un chitone corto e accompagnata da una cerva, uno dei suoi attributi più frequenti.

Si tratta probabilmente di una pregevole copia commissionata, forse a Giuseppe Gaggini, dal re Carlo Alberto di Savoia-Carignano tra il 1835 e il 1847 per decorare, insieme ad altre statue antiche, lo scalone del Palazzo.  Oltre che per la finezza della lavorazione, l’opera è molto importante per la sua iconografia. Il modello a cui si ispira è infatti la celebre “Artemide di tipo Versailles”, oggi al Louvre, una statua di età romana imperiale, copia marmorea di un originale bronzeo attribuito al grande scultore greco Leochares, attivo intorno al 370 a.C. e documentato fra gli autori del Mausoleo di Alicarnasso.  Arrivò da Roma come dono di papa Paolo IV al re Enrico II nel 1556 e conobbe in Francia una grandissima fortuna, divenendo l’immagine di Artemide per antonomasia.  Nella seconda metà del XVIII secolo, l’opera fu riprodotta, in grande e in piccolo, in diversi materiali, e nel corso dell’Ottocento viene inclusa nelle serie dei grandi calchi in gesso che arredavano musei e dimore signorili.

Il restauro consentirà di meglio apprezzare la qualità della copia di Torino e di approfondire gli studi sulle circostanze della sua realizzazione.

Benvenuti nel nascondiglio di Carsico

Prendete il live di “Chelsea Hotel n2” di Leonard Cohen. I 3 minuti antecedenti l’inizio della canzone sono il fluire della sua voce calda e buia, bassa e profonda. Beh, quando Carsico mi saluta da dietro i suoi occhi piccoli e timidi, mi vengono in mente immediatamente quei 3 minuti.

Un suadente miscuglio sonoro tra le voci di Leonard Cohen e Barry White. “no, Barry White no, che fa subito Natale. Preferirei Eddie Vedder.” Scherza Francesco Cavecchi, in arte Carsico.

M “Quando ti sei accorto di avere la voce che hai?”

F “E’ stato faticoso lavorare sulla mia voce perchè ha un suono molto grave e io per indole l’ho sempre tenuta un po chiusa, nascosta, in gola. Poi un giorno una persona cara mi ha detto che i cavalli di razza vanno lasciati correre

M “il tuo ultimo album si chiama Carsico. E’ un nome curioso”

F “Carsico nasce due anni fa, dalla consapevolezza che il nome che era stato scelto per il disco dalla persona con la quale ho scritto il disco, Anna Barbero, era in verità espressione di una mia condizione generale. E’ un disco che ci ha messo tanto a venire fuori, perchè io per primo ci ho messo tanto a venire fuori”

M “Dietro ad ogni artista c’è sempre una musa. Chi è Anna?”

F “Non una musa, una compagna d’intenti. Anna è un’eccellente pianista e una donna di grande cultura. Alcune canzoni dell’album sono state scritte interamente da lei, tutti i pezzi sono stati da lei riarrangiati. Questo album è figlio d’entrambi. In un altro spazio e in un altro tempo saremmo stati qualcosa di altro, ma il destino ha voluto donarci la musica e ce ne siamo presi cura come abbiamo potuto”

M “di cosa parla Carsico?”

F “Tutto il disco è attraversato da una tensione: la compresione di sè e di sè rispetto all’altro. Carsico raccoglie brani distanti tra loro nel tempo, dunque brani che raccontano di stagioni lontane, come nell’ombra e al contempo di stagioni che ancora lasciano qualche traccia nel presente, come non sai. E’ un album carico di negazione: in molti titoli è presente l’avverbio non.”

M “Il tuo pezzo preferito?”

F “Non è per te. Un altro non. Mio malgrado avevo cercato di esorcizzare la fine scrivendo un pezzo sulla fine, e invece la fine è arrivata”

M “gira voce tu stia scrivendo un nuovo album”

F “Ebbene si. Dopo una grande sofferenza affettiva ci si emancipa da quel nucleo di dolore per abbracciare una porzione di mondo e di sentimento molto più grande. Ho cominciato ad affacciarmi ad una realtà molto più ampia di quella che non fosse solo il mio cortile sentimentale. Devo ringraziare Manuel Volpe che sta arrangiando questo disco, che ha creduto in me un po come lo aveva fatto Anna.”

M “quali differenze troveremo nel nuovo album, rispetto a Carsico? Carsico album e Carsico persona, intendo”

F “Nei testi vi è un respiro più ampio: parlo del difficile rapporto tra un padre e un figlio, all’amore per il primo cane stretto tra le braccia. C’è una maggiore consapevolezza non della propria forza quanto dei propri limiti. E poi la voce, la mia voce ora è più contundente. Stiamo cercando un nuovo editore, crediamo tanto in questo disco. Abbiamo interrotto le date dei live proprio per concentrare tutte le nostre forze su questa nuova scommessa”

M “regalaci un messaggio”

F “Seguite le piccole cose. Seguite quelli che non hanno un nome ma che sanno credere in un’idea”

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Quello di Francesco è un nascondiglio con il tappetino di benvenuto sull’uscio, per chi ha capito oramai dove cercare: sono gli angoli bui a custodire il meglio delle persone. Come un piccolo fiore delicato, in un mondo di abeti grigi altissimi.

 

Martina Calissano