ilTorinese

Coronavirus, il Piemonte si prepara ad affrontare una eventuale seconda ondata

Miglioramento della capacità di prelievo e di analisi dei tamponi e test sierologici per la popolazione, per il sistema sanitario regionale, per la rete dell’accoglienza (Rsa, Raf, Raa, centri per disabili, minori), scuola e strutture religiose; interventi sulla gestione delle risorse umane (per i prelievi), dotazione Dpi e capacità di laboratorio per le analisi, maggiore capacità di tracciare i contatti e gestire i focolai.

È quanto prevede la Regione per affrontare una eventuale ripresa epidemica in autunno. Il piano regionale, a detta di una nota dell’assessore alla sanità, Luigi Icardi, letta in aula in risposta ad un interrogazione del Partito democratico, prevede  inoltre la creazione di due centri di gestione delle segnalazioni realizzati e gestiti dal DIRMEI che supportino le Asl nella ricerca attiva dei casi.

L’assessorato sta inoltre lavorando per assicurare le adeguate dotazioni organiche presso i dipartimenti di prevenzione in modo da disporre di personale competente per l’effettuazione degli approfondimenti epidemiologici. In vista di una seconda ondata Covid, verrà rafforzata la collaborazione con la rete dei medici di famiglia nell’ambito dell’accordo Aircovid mentre sono in fase di revisione le procedure e in miglioramento le funzionalità della piattaforma Covid 19 Regione Piemonte anche ai fini della gestione degli isolamenti e delle quarantene. L’assessore ha inoltre anticipato che è in fase di definizione la programmazione dei piani di vaccinazione per pneumococco e per l’influenza stagionale per  prevenire forme di malattia sovrapponibili dal punto di vista sintomatico al Covid 19  e che si sta lavorando sui protocolli per la terapia domiciliare per ridurre ai soli casi gravi le ospedalizzazioni.

Per il capogruppo Pd Raffaele Gallo le risposte rilasciate dall’assessore alla Sanità sono generiche, senza dati, senza indicazioni delle risorse economiche destinate alle azioni previste. Durante la Fase 1 della pandemia, continua l’esponente dem,  la situazione del Piemonte si è presentata, fin da subito, drammatica e gli attuali dati internazionali sui contagi, anche in Europa, testimoniano che la battaglia non è vinta e fanno crescere la preoccupazione per una nuova recrudescenza del virus che potrebbe ripresentarsi nei prossimi mesi insieme all’influenza stagionale che, caratterizzandosi per sintomi analoghi, causerà, inevitabilmente, una confusione nell’individuazione della malattia. Quello che il gruppo Pd si aspettava nel ricevere risposta al question time, era un programma dettagliato di interventi, con indicazioni precise che entrassero nel dettaglio delle quantità delle forniture di dispositivi di protezione previste, dei presidi e dei laboratori che si occuperanno di effettuare i test sierologici e i tamponi, di un piano concreto e articolato che coinvolga i medici di famiglia nella prima gestione dei casi. Per il capogruppo Pd non ci si può permettere di arrivare impreparati ad affrontare una possibile seconda ondata di un virus per il quale, attualmente, non esistono né un vaccino, né cure specifiche, per questo il partito democratico chiederà subito un’audizione in commissione sanità per l’ inizio di settembre per tenere alta l’attenzione.

 

Bollettino Covid: una vittima e otto nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

26.152 PAZIENTI GUARITI E 637 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.152 (+16 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3215 (+3) Alessandria, 1577 (+0) Asti, 843 (+0) Biella, 2441 (+0) Cuneo, 2359 (+0) Novara, 13.476 (+9) Torino, 1106 (+3) Vercelli, 963 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 172 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 637sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4132

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4132 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1824 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.719 (+ 8 rispetto a ieri, di cui 5 asintomatici. Degli 8 casi, 1 screening, 6 contatti di caso, 1 con indagine in corso. I casi importati sono 2 su 8) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4111 Alessandria, 1886 Asti, 1056 Biella, 2933 Cuneo, 2821 Novara, 15.998 Torino, 1358 Vercelli, 1154 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 270 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 132 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (+ 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 95 (+ 6 rispetto aieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 691

I tamponi diagnostici finora processati sono 508.134, di cui 278.773risultati negativi.

Canalis-Gallo, Pd: “La Regione faccia di più per le misure sanitarie in carcere”

Anche nelle carceri piemontesi permangono drammatici problemi di sovraffollamento e di carenza di poliziotti, educatori ed assistenti sociali, problemi aggravati dall’emergenza Covid.

Oggi, a seguito della relazione annuale del garante Bruno Mellano, abbiamo chiesto alla maggioranza di fare un approfondimento specifico in quarta commissione consiliare sulla gestione sanitaria delle carceri, che è competenza delle Asl e quindi della Regione, e sulle misure di prevenzione dei nuovi contagi.
Il Piemonte in questi mesi ha avuto un terzo dei contagi carcerari del nostro Paese: è segno che Icardi ed il resto della Giunta, in raccordo con le amministrazioni carcerarie, devono fare di più per la salute dei detenuti e di chi lavora in carcere.

Monica Canalis – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale
Raffaele Gallo – capogruppo Pd in consiglio regionale

Triplice scontro in corso Francia: auto sbalzate abbattono semafori

Tre autovetture (una Fiat 500, una Citroen C3 e una Giulietta Alfa Romeo) si sono scontrate violentemente e, in maniera rocambolesca, probabilmente a causa dell’eccessiva velocità, sono rimbalzate sullo spartitraffico andando ad abbattere due paline semaforiche in corso Francia all’incrocio con corso Brunelleschi.

 

All’arrivo degli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale lo scenario che si è presentato era simile a quello di un set cinematografico, con pezzi di auto (motore, ruote, paraurti) sparsi su tutto l’incrocio. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco che hanno dovuto lavorare per estrarre dalle lamiere i tre conducenti, tutti soli a bordo del veicolo, poi trasportati in codice giallo all’Ospedale Martini dal personale del 118.

 

Gli agenti della Polizia Municipale hanno effettuato i rilievi dell’incidente, ma la dinamica è ancora da definire. Al momento dell’impatto il semaforo era funzionante e per la ricostruzione di quanto accaduto saranno sentiti i testimoni e acquisite le immagini delle telecamere.

 

Il Comandante Bezzon, che da settimane pone l’attenzione ed esprime la sua preoccupazione sui comportamenti degli automobilisti in violazione delle regole del Codice della strada, commenta così l’accaduto: “Fortunatamente i danni alle persone non sembrano gravi come lo scenario dell’incidente lascerebbe ad immaginare, ma sinistri del genere sono la conseguenza di violazioni al Codice della  Strada, e in particolare del semaforo rosso, che mettono in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti, anche di quelli che non trasgrediscono. Sono ormai mesi, che cerchiamo di contrastare con tutte le nostre forze questi comportamenti poco responsabili. Ogni giorno registriamo ancora troppe infrazioni intollerabili e pericolose. Oltre alle violazioni di semaforo ci sono eccessi di velocità, assurdi in un contesto urbano con punte registrate oltre 150 Km/h, e troppe persone che non allacciano la cintura di sicurezza. Così non va, ci si fa male. Sto seriamente pensando che forse occorrerebbe una massiccia azione comunicativa su quei comportamenti sbagliati che mettono più a rischio la sicurezza degli automobilisti e non solo”.

E’ morta la donna caduta a bordo del bus della linea 11

Circa un mese fa aveva battuto il capo cadendo su un autobus Gtt

Lei era Carmela Verrecchia, di 80 anni,  morta all’ospedale San Giovanni Bosco dove era ricoverata dal 27 giugno.

Era rimasta ferita sul bus della linea 11.

Le  figlie e i nipoti hanno affidato ai propri avvocati una causa contro  il Gruppo Torinese Trasporti.

Ragazza salvata grazie a mini pace-maker senza fili

Impiantato innovativo mini-pacemaker salvavita ad una 27enne

 

Maria Pia Hospital di Torino è centro di Alta Specialità per l’ambito cuore e tra i primi ospedali ad impiantare l’innovativo mini-pacemaker senza fili MICRA AV

 L’evoluzione continua dei dispositivi per il trattamento delle aritmie cardiache risponde sempre più puntualmente all’esigenza delle oltre 20mila persone, solo in Italia, che necessitanodi un pacemaker (dato AIAC 2018, numero di primi impianti di un pacemaker).

Tra i principali centri a livello nazionale per l’applicazione clinica delle nuove scoperte vi è Maria Pia Hospital di Torino, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale, che è punto di riferimento per il trattamento delle patologie cardiache e aritmiche. Qui è stato recentemente effettuato un intervento salvavita su una 27enne, una giovane mamma di due bambini.

La paziente soffriva di episodi di svenimenti con perdita di coscienza, sintomo che l’ha portata ad effettuare un ECG in occasione del primo parto che ha riscontrato un problema della conduzione elettrica del cuore. Un holter ECG e una conferma diagnostica grazie ad un registratore di eventi sottocutaneo (loop recorder) hanno documentato delle pause patologiche del ritmo cardiaco che potevano mettere a rischio la vita della paziente.

Si è resa necessaria la decisione di impiantare un pacemaker – commenta il dott. Saverio Iacopino, Coordinatore nazionale del dipartimento di Aritmologia di GVM Care & Research, gruppo ospedaliero di cui fa parte Maria Pia Hospital – e, considerata la giovane età della paziente e la disponibilità di un innovativo device, piccolissimo e senza fili (leadless), abbiamo optato per l’impianto di Micra AV.

Il MICRA AV è il più piccolo pacemaker senza fili mai realizzatoe, grazie alla possibilità di sincronizzare il ventricolo con l’atrio, ne consente l’utilizzo per una popolazione ancora più ampia rispetto ai modelli precedenti.

“L’introduzione del nuovo mini-pacemaker nella pratica clinica rappresenta una pietra miliare nella storia dell’elettrostimolazione cardiaca – commenta il dott. Saverio Iacopino, che già nel 2015 è stato tra i primi medici in Italia ad aver impiantato il più piccolo pacemaker all’epoca disponibile (la versione precedente del Micra) –. Si conferma un’altra sfida tecnologica che ha già permesso di cambiare la percezione del paziente verso l’intervento. Infatti, la persona a cui viene impiantato il nuovo pacemaker non subisce tagli e non ha fili nel cuore, l’avanguardia tecnologica a beneficio del paziente”.

L’installazione del pacemaker senza fili avviene grazie ad un’iniezione del device attraverso una vena femorale per giungere fino al cuore. Il MICRA AV è particolarmente indicato per pazienti che presentano pause patologiche del cuore o con blocchi atrio-ventricolari e necessitano di stimolazione ventricolare guidata dall’atrio.

L’intervento, riuscito nella sua complessità generale, ha permesso il ritorno della paziente alla sua vita quotidiana in breve tempo.

Le indicazioni del Politecnico per la riapertura delle scuole in sicurezza

Indicazioni per i Dirigenti scolastici, un approfondimento su nidi e scuole dell’infanzia e percorsi estivi e autunnali per il recupero e il potenziamento alla base delle appendici appena pubblicate dal gruppo di esperti coordinati dall’Ateneo

 

 Il 14 di settembre la campanella suonerà di nuovo per gli oltre 8 milioni di studenti del nostro Paese e i Dirigenti scolastici sono al lavoro per garantire una riapertura sicura. Il Politecnico di Torino, proprio per contribuire a fornire indicazioni utili alla ripresa delle lezioni in aula, ha approfondito il Rapporto “Scuole aperte, Società protetta”, pubblicato nel mese di maggio da un gruppo di lavoro coordinato dall’Ateneo nell’ambito del progetto “Imprese aperte, lavoratori protetti”, che ha fornito le prime indicazioni per una ripresa di servizi e attività produttive nella Fase 2 e si è poi arricchito di approfondimenti tematici sui diversi settori della società per i quali il perdurare dell’emergenza sanitaria impone nuove regole. Il Rapporto sulla riapertura delle scuole è stato redatto con il contributo di Città di Torino, Città Metropolitana, Regione Piemonte, Ufficio Scolastico Regionale, Ordine degli Ingegneri e di numerose associazioni e istituzioni che operano nel settore dell’educazione e della scuola.

Nella versione aggiornata del Rapporto sono stati inseriti alcuni nuovi contenuti, per rispecchiare le nuove informazioni provenienti dal Comitato Tecnico Scientifico. In particolare, sono stati valutati i layout delle aule e le indicazioni relative al distanziamento e all’utilizzo delle mascherine e, ad integrazione di quanto già descritto nelle prime versioni, sono state fatte nuove proposte operative relativamente a spunti per la formazione dei ragazzi sul corretto distanziamento. Inoltre, il rapporto propone indicazioni relative all’organizzazione dei pasti scolastici, con diverse alternative in refettorio o in classe.

Gli approfondimenti tematici sono invece stati raccolti in tre appendici che riguardano tre ambiti specifici: Proposte operative per i Dirigenti scolastici; Nidi e scuole dell’infanzia; Percorsi estivi e autunnali per il recupero e il potenziamento.

La prima appendice pubblicata si rivolge direttamente ai Dirigenti scolastici, che saranno chiamati a garantire un rientro in sicurezza, con proposte circa le misure da adottare per l’accesso a scuola, il distanziamento (sia in aula, che nelle zone di transito), le buone pratiche di igiene e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale, ma anche la sanificazione e il ricambio d’aria. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi che ciascun istituto autonomamente potrà decidere come implementare, si consiglia la strutturazione in sottogruppi di apprendimento, costanti nel tempo, e il rientro in presenza delle intere classi con priorità per le prime e le ultime di ciascun ciclo. Dove fosse necessario organizzare dei turni, l’Appendice propone anche esempi che alternano attività in aula e in luoghi differenti dall’aula classica, come spazi esterni alla scuola e palestre. In particolare, ai Dirigenti sono proposti metodi operativi e checklist per fotografare la situazione esistente e ipotizzare soluzioni e lay-out per i prossimi mesi.

Nella Appendice 2, dedicata a Nidi e scuole dell’infanzia, si riportano i risultati delle analisi svolte dal Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino con un gruppo di lavoro coordinato dalla professoressa Elena Vigliocco, relativamente ai Beta test svolti per la fascia 0-6 anni su 5 strutture edilizie che accolgono Servizi Educativi Prescolari (4 edifici per la fascia 0-3 anni e 1 per quella 3-6 anni) a Torino. I risultati indicano che la capacità di “rientro” varia molto in base alla conformazione della struttura e dal numero di metri quadri disponibili per bambino: anche nella condizione migliore non sarà possibile accogliere la totalità dei bambini precedentemente iscritti. Per aumentare la capacità di accoglienza, sarà necessario individuare nuovi spazi e aumentare il numero degli operatori. La proposta è quella di trattare la questione nella sua dimensione sistemica complessiva, coinvolgendo tutti gli stakeholder, in primo luogo famiglie e insegnanti.

Nella Appendice 3 si presenta il progetto “Nessuno resta indietro: percorsi estivi e autunnali per il recupero e il potenziamento”, una collaborazione tra Università d Torino e Politecnico di Torino per le fasce più deboli della popolazione scolastica. Il progetto è attualmente in svolgimento e vede la cooperazione di un gruppo di lavoro esteso sotto il coordinamento delle professoresse Paola Ricchiardi e Angelica Arace dell’Università di Torino. Il progetto considera i grandi ostacoli emersi durante il periodo della chiusura delle scuole: carenza di formazione specifica sulle strategie efficaci di Didattica a distanza per le singole fasce d’età e di competenze tecnologiche, carenza di supporti da parte degli allievi (pc, tablet…) o di reti adeguate, possibilità differenziate nel supporto genitoriale, carenze culturali. La proposta si concretizza nella realizzazione di percorsi a distanza di recupero e potenziamento delle competenze scolastiche essenziali per favorire la motivazione e la riuscita di alunni o studenti in difficoltà. Si va dal potenziamento delle competenze di base, allo sviluppo della curiosità nei confronti della scienza e all’acquisizione del senso ludico dell’apprendimento. Si tratta di attività didattiche sfidanti che favoriscano la stimolazione cognitiva e lo sviluppo della motivazione per l’apprendimento, la scoperta, e l’acquisizione o il consolidamento di competenze fondamentali, con focus specifici ad esempio sulle materie STEM e sulle abilità linguistiche.

“La scuola e i servizi educativi per la prima infanzia sono essenziali per garantire il ritorno del Paese a una normalità ormai sempre più necessaria”, commenta il Rettore Guido Saracco, che prosegue: “Le esigenze e i diritti dei più piccoli sono stati, forse inevitabilmente, compressi nei primi mesi dell’emergenza, ma ora è il momento di ritornare in classe, per garantire a tutti il diritto all’istruzione e cercare di recuperare quelle disuguaglianze sociali tra i più giovani che l’epidemia ha senza dubbio reso ancora più evidenti”.

“È difficile dire ‘mi dispiace'”

Music tales, la rubrica musicale

Tutti hanno bisogno di stare un po’ di tempo lontani,

L’ho sentito dire da lei, gli uni dagli altri

Anche gli innamorati hanno bisogno di una vacanza

Lontani gli uni dagli altri

Stringimi ora

è difficile per me dire mi dispiace

Io voglio solo che tu resti”

Hard to say I’m sorry (“È difficile dire ‘mi dispiace’ “) è una romantica canzone pop-rock, incisa dal gruppo musicale statunitense Chicago nel 1982 su etichetta Fool Moon e WEA/Warner Bros./WEA e facente parte dell’album Chicago 16. Autori del brano sono Peter Cetera, David Foster e Robert Lamm.

Il singolo, prodotto da David Foster, raggiunse la prima posizione in vari Paesi, tra cui gli Stati Uniti, la Svizzera e l’Italia e il quarto posto nel Regno Unito. La versione dell’album è più lunga rispetto a quella del singolo, in quanto vede l’aggiunta in “coda” al brano del pezzo Get Away.

Il brano partecipò anche al Festivalbar 1982.

Hard to say I’m sorry è una delle canzoni d’amore che preferisco perché non è zuccherosa da farti salire la glicemia come a un diabetico, non contiene la parola amore (come Something dei Beatles) ed è l’ammissione di un uomo alla sua donna (che vorrebbe una pausa di riflessione n.d.r.) che invece ha bisogno di lei. Alla faccia dell’uomo duro che, come diceva una vecchia pubblicità, “non deve chiedere mai”.

‘You’re just a part of me I can’t let go’ significa ‘sei una parte di me che non posso perdere’ e rende molto chiaramente l’idea di quanto lui abbia paura di dover rinunciare a questo amore.

I Chicago sono un gruppo rock statunitense, formatosi proprio a Chicago nel 1967. Autodefinitisi come “band di rock and roll coi fiati”, i Chicago cominciarono come rock band impegnata politicamente e talvolta sperimentale, muovendosi poi tra il progressive rock ed il jazz rock fino ad approdare ad atmosfere più melodiche e commerciali. L’apice del successo fu raggiunto negli anni settanta ed ottanta, quando spesso raggiunsero il numero 1 delle classifiche di Billboard: tra i gruppi americani, solo i Beach Boys hanno fatto registrare più hit nelle classifiche di Billboard (sia di singoli che di album). I Chicago sono annoverati tra le band rock più longeve e di maggior successo della storia, avendo venduto più di 100 milioni di dischi. Secondo Billboard, negli anni settanta i Chicago furono leader assoluti negli Stati Uniti nella vendita di singoli con oltre 40 milioni di copie nei soli Stati Uniti, che fruttarono 23 dischi d’oro, 18 di platino e 8 di doppio-platino. Nel corso della loro storia hanno avuto cinque album al numero uno e 21 singoli da top-ten.

Dal volgere degli anni ottanta, pur mantenendo una notevole fama, hanno visto un lento e graduale declino delle loro fortune discografiche.

Tutti abbiamo perso qualcosa o qualcuno. Un amore, una battaglia, una speranza, o semplicemente un soffio di vento, una manciata di stelle nella mano, il riflesso di uno sguardo sul vetro. Smettetela di tornare nello stesso posto in cui avete perso la felicità.”

Oggi vorrei “regalarvene”una versione un po’ insolita. Ascoltate, se volete, e ditemi che pensate.

https://www.youtube.com/watch?v=KeIVtoX2_3I

 
Chiara De Carlo

Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

Il Retail Park “Settimo Cielo” di Settimo Torinese, il grande parco commerciale alle porte di Torino, propone per questa particolare estate 2020 il Drive-In per tornare a vedere i film come negli anni ’50. L’evento a Torino è organizzato in collaborazione con Cinema Drive-in®.
Dal 17 di luglio al 30 agosto 2020, il venerdì, sabato e domenica, dalle ore 21.30, il Drive In di Settimo Torinese vi aspetta con una serie di grandi classici del cinema. Le proiezioni, senza prenotazioni e a ingresso gratuito, si svolgeranno nel parcheggio “area food” di fronte al supermercato Carrefour. L’accesso è consentito fino ad esaurimento posti.
Durante la proiezione sarà attivo anche il servizio di Food & drink delivery: basterà collegarsi al sito  http://www.cinemadrivein.it per ordinare bibite e snack che riceverete direttamente nella vostra auto.
                   scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Finge di ordinare una pizza per denunciare il compagno violento

Arrestato dalla Polizia di Stato per lesioni alla donna e al bambino di lei 

“Una pizza in via  XXXX per favore!!”, questa frase, proferita in tono concitato l’altra sera durante la chiamata all’operatore della Polizia di Stato della Centrale Radio,

è stato lo stratagemma utilizzato  da una donna sudamericana per chiedere aiuto. Poco prima, rincasando, l’uomo si era accorto che il televisore non funzionava bene

ed aveva accusato del malfunzionamento  la donna e il bambino di lei, di 10 anni: aveva percosso entrambi, dopo aver rotto lo schermo della tv.

La donna, terrorizzata, ha allora fatto finta di voler prendere una pizza al bambino e si è appartata per fare la telefonata.

L’operatore che le ha risposto ha subito compreso che non si trattava di un errore e che qualcosa non andava bene in casa.

Pertanto,  ha inviato all’indirizzo fornito una pattuglia della Squadra Volante, mentre teneva la donna in linea dandole delle indicazioni utili per sottrarsi ad ulteriori attacchi.

Quando il campanello di casa ha suonato, il compagno violento è andato ad aprire la porta ma con suo grande stupore,

al posto del fattorino con la pizza, ha trovato i poliziotti. L’uomo, che risiede nel quartere Barriera Milano, è stato arrestato per lesioni ed allontanato dalla casa familiare.

Ville e castelli aperti di sera

Un ricco calendario di eventi e visite speciali per vivere  all’aperto e in tutta sicurezza i Beni del FAI fino a tarda sera

SERE FAI D’ESTATE NEI BENI DEL PIEMONTE

Tra le proposte più belle in PIEMONTE, gli aperitivi nel parco al Castello di Masino, Caravino (TO) e i picnic all’imbrunire al Castello della Manta (CN) a partire da venerdì 17 luglio 2020

PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA SU WWW.SEREFAI.IT

È arrivata l’estate e mai come quest’anno, dopo i mesi trascorsi in casa, abbiamo voglia di uscire e di trascorrere qualche ora o un’intera giornata, all’aperto, in tutta sicurezza, al fresco e a contatto con la natura, in un luogo speciale ma vicino casa. Molti italiani quest’estate sceglieranno di fare “vacanze in Italia”, e i Beni del FAI sono una meta ideale: luoghi da scoprire a portata di mano, perfetti per una vacanza a breve raggio, ma di grande soddisfazione, alla scoperta delle meraviglie del patrimonio di storia, arte e natura dei nostri territori. Complici le molte ore di luce e le gradevoli temperature delle sere d’estate, è anche tanta la voglia di proseguire le attività della giornata dopo il tramonto e vivere l’incanto del crepuscolo nei luoghi più belli, e così il FAI lancia le Sere FAI d’Estate. Nei mesi di luglio e agosto 2020 si allunga fino a tarda sera l’orario di apertura dei suoi Beni, per diluire l’afflusso di pubblico garantendo totale sicurezza, ma soprattutto per offrire un’inedita esperienza di visita, arricchita da una eterogenea proposta di eventi appositamente pensati per le sere d’estate, tutti con prenotazione obbligatoria sul sito www.serefai.it.

Il ricco calendario delle Sere FAI d’Estate coinvolge 23 Beni della Fondazione che resteranno aperti per oltre 130 serate in 14 regioni, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte alla Sardegna, dalle Marche alla Puglia. In programma eventi ricreativi, ludici e sportivi, o solo di piacevole svago serale, ma anche e soprattutto attività culturali, come visite o passeggiate guidate, incontri e concerti, laboratori e lezioni a tema, con particolare attenzione alla “cultura della natura”, ovvero alla promozione della conoscenza del patrimonio verde, di paesaggio e ambiente, del nostro Paese, al fine di una sua più efficace e diffusa tutela e valorizzazione.

 

Le Sere FAI d’Estate si svolgono al Castello di Masino venerdì 7 e 14 agosto, fino a mezzanotte, con gli appuntamenti straordinari di Astronomi per una notte, speciali visite guidate per scoprire la nascita dell’astronomia moderna sulle orme dell’abate Tommaso Valperga di Caluso, uno dei protagonisti della storia del castello tra Settecento e Ottocento e membro della famiglia che lo ha abitato fino al 1987, letterato, matematico, esperto di lingue orientali, raffinato collezionista, primo direttore dell’Osservatorio Astronomico di Torino, insieme ad Antonio Vassalli Eandi, e tra gli scopritori di Urano. Il percorso si snoderà tra preziose pubblicazioni – come i rari volumi di Galileo, raccolti nella Biblioteca di Masino e proibiti fino al 1966 – e strumenti di osservazione che hanno dato inizio allo sviluppo delle moderne tecniche di osservazione dello spazio. La visita toccherà anche le nove meridiane e orologi astronomici dipinti alla metà del Seicento sulle facciate delle Terrazze degli Oleandri e dei Limoni, restaurate dal FAI. Qui si potranno osservare le stelle e, con un po’ di fortuna, lo sciame delle Perseidi.
In esclusiva, sabato 7 agosto, grazie alla collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Alpette e con il professor Walter Ferreri, sarà possibile scrutare il cielo notturno con uno speciale telescopio che permetterà l’osservazione ravvicinata delle stelle e di Saturno, particolarmente visibile quest’anno, in totale sicurezza. Si consiglia di indossare abiti comodi e di portare con sé una coperta e un repellente per zanzare.

Venerdì 17, 24 e 31 luglio anche il Castello della Manta, in provincia di Cuneo si svelerà straordinariamente nella luce del tramonto: picnic in giardino all’imbrunire e speciali visite serali tra le sale della fortezza offriranno agli ospiti la possibilità di godere dell’incanto del giorno che volge al termine e di cogliere il fascino notturno del castello, con i suoi preziosi affreschi quattrocenteschi e cinquecenteschi. Il cestino picnic è da prenotare al numero 017587822.

Le serate proseguiranno ad agosto: venerdì 7 e sabato 8, venerdì 14 e a Ferragosto le aperture avranno come protagoniste le stelle con Astronomi per una notte e gli ospiti potranno imparare a orientarsi nel cielo e a riconoscere le stelle principali grazie a videoproiezioni e al programma Stellarium, un planetario virtuale, a cura della Società Ar.Te.C. Le Sere FAI d’Estate al Castello della Manta si concluderanno, poi, venerdì 21 e 28 agosto.

Per partecipare alle SERE FAI D’ESTATE è obbligatoria la prenotazione online.

Per informazioni su eventi, giorni e orari di apertura dei Beni, costi e prenotazioni:
www.serefai.it

N.B. Il calendario degli appuntamenti è in costante aggiornamento e può subire variazioni.

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MODALITÀ DI VISITA IN SICUREZZA
Per consentire al pubblico di visitare i Beni nella massima sicurezza, il FAI si è preoccupato di garantire il pieno rispetto dei principi definiti dal Governo a partire dal mantenimento della distanza interpersonale o fisica. In tutti i Beni la visita sarà contingentata per numero di visitatori e, ove possibile, organizzata a “senso unico” per evitare eventuali incroci. Le stanze più piccole e quelle che non permettono un percorso circolare saranno visibili solo affacciandosi; le porte saranno tenute aperte onde ridurre le superfici di contatto. Sarà d’obbligo indossare la mascherina per tutta la durata della visita. Saranno inoltre a disposizione dispenser con gel igienizzante sia in biglietteria che nei punti critici lungo il percorso.

Il giorno precedente l’appuntamento, i partecipanti riceveranno una mail con le indicazioni sulle modalità di accesso e un link da cui scaricare materiali di supporto alla visita nel Bene, a cura dell’Ufficio Affari Culturali FAI. Gli stessi materiali, che non saranno più distribuiti in formato cartaceo, saranno accessibili in loco su supporti digitali grazie a un QR Code scaricabile direttamente in biglietteria.

L’accesso alla biglietteria, al bookshop e ai locali di servizio sarà permesso a un visitatore o a un nucleo famigliare alla volta; nei negozi FAI i clienti dovranno indossare la mascherina, e saranno a disposizione guanti monouso, qualora fossero preferiti all’igienizzazione delle mani. Si invita inoltre a effettuare gli acquisti con carte di credito e bancomat, per ridurre lo scambio di carta tra personale e visitatori. L’accesso è vietato a chi abbia una temperatura corporea superiore a 37.5°.

Le Sere FAI d’estate si svolgono con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Provincia di Cuneo, Comune di Caravino, Comune di Ivrea e Comune di Manta.
Il calendario delle Sere FAI d’estate 2020 è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al prezioso contributo di FinecoBank, realtà leader nel trading online e nel Private Banking main sponsor del progetto.
Grazie anche a Pirelli che conferma per l’ottavo anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI, Porsche Italia dal 2017 prestigioso sostenitore, Golia Herbs che rinnova nel 2020 il suo sostegno agli eventi verdi e Nespresso nuovo importante sponsor della Fondazione.
Grazie a Rai, Main Media Partner dell’iniziativa, che come sempre racconterà al pubblico il ricco e variegato palinsesto di Sere FAI d’Estate grazie anche alla capillare collaborazione della Testata Giornalistica Regionale.

Per informazioni sul calendario delle SERE FAI D’ESTATE e per prenotazioni: www.serefai.it

Per ulteriori informazioni sul FAI: www.fondoambiente.it