ilTorinese

Disastro Toro e Juve in regresso

Qui Toro: terza sconfitta consecutiva per i granata di Giampaolo e notte fonda per un futuro sempre più complicato.Un’altra sconfitta casalinga per 3a2 contro un Cagliari volitivo e ben organizzato. Belotti encomiabile, papera di Sirigu sul terzo gol del Cagliari, Meitè impalpabile.Una squadra allo sbando, ultima in classifica e con il chiaro obiettivo ,a questo punto, di lottare per non retrocedere.Prossima gara, fuori casa, contro il lanciatissimo Sassuolo.

Qui Juve: giornata di riflessione in casa bianconera dopo il pareggio contro il Crotone in terra calabrese. Una Juve piuttosto confusionaria, ancora un cantiere aperto,con un modulo di gioco ancora non deciso. Pesano e tanto le assenze di Ronaldo e Dybala. Mister Pirlo ha tanto lavoro da svolgere.Prossima gara,in casa, contro il tosto Verona di Juric.

Vincenzo Grassano

Totosindaco a Torino

Finalmente Forza Italia cala la carta della candidatura di Claudia Porchietto, deputata e soprattutto imprenditrice ex Presidente dell’Api torinese.

 Sotto la sua Presidenza l’associazione ha avuto notevole sviluppo. Candidata alla presidenza della Provinca di Torino ed Assessore regionale al lavoro nella Giunta Cota. Indubbiamente competente con il solo limite si essere targata come berlusconiana , dunque non simpatica a Meloni e Salvini che aspettano il sì definitivo dell’ imprenditore Damilano. L’assessore  alla Sanità Icardi probabilmente lascia, criticato  perché in tempo di emergenza Covid ha preferito il viaggio di nozze. Il salviniano doc va a casa? Il Capitano ultimamente non ne azzecca una. In Europa la Meloni va con i moderati e Lui con i fasciopopulisti. Sarebbe dovuto succedere l’ opposto. Ed anche con Attilio Fontana non ha fatto una gallata.  La Lombardia, unica regione d’Italia che non ha il vaccino antinfluenzale. La proverbiale efficienza lombarda messa a dura prova. Tegola in testa  ad Enzo La Volta candidato alle primarie del PD per il Sindaco di Torino.  Dopo tre anni sono state chiuse le indagini preliminari anche per Giulio Muttoni e l‘ex senatore Stefano  Esposito. Vicenda tutta interna ad un pezzo della sinistra che non parla di toghe nere e il garantismo è  d‘obbligo. Stefano Lo Russo capogruppo Pd ex assessore si candida alle primarie per il sindaco, incassando l’appoggio di Valentino Castellani ex primo cittadino. Escludere il ritiro del Senatore Mauro Laus sarebbe arbitrario. La Sinistra sbrindellata chiede a Mauro Salizzoni di candidarsi e mi sa che pezzi della sinistra PD lo vorrebbero. Igor Boni ( radicale ) già candidato. Conclusioni: praticamente, pochissimi nel Pd vogliono Saracco, Rettore del Politecnico come Sindaco di Torino. E pare che anche nel mondo universitario ci siano molte personalità che la pensano così. I pentastellati sono oramai un ologramma.  Destra e sinistra se la giocheranno. Magari vince il meno indeciso dei  due.
Patrizio Tosetto

Il Piemonte punta sulla raccolta differenziata

La Regione Piemonte potenzia la raccolta differenziata: 1 milione e 720mila euro ai Consorzi per la gestione dei rifiuti urbani

La Giunta ha approvato la delibera, presentata dall’assessore all’Ambiente, con la quale si finanziano misure per il raggiungimento degli obiettivi della raccolta differenziata, per la riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e per potenziare il loro recupero.  Marnati: “Raccolta differenziata ed economia circolare sono le nostre priorità e grazie a questi investimenti cresceremo ogni anno. Un passo in avanti per un Piemonte sempre più green”.

Un milione e 720mila euro dalla Regione ai Consorzi per la gestione dei rifiuti urbani. La Giunta questa mattina ha approvato la delibera, presentata dall’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, inserita come misura specifica nel Piano Riparti Piemonte, la cui finalità è il potenziamento della raccolta differenziata anche alla luce delle esigenze, e delle criticità, emerse nel periodo della pandemia. Obiettivo: finanziare i consorzi per la gestione dei rifiuti urbani (21 sul territorio regionale) per progetti che consentano di raggiungere gli obiettivi sia di raccolta differenziata che di riduzione della produzione dei rifiuti indifferenziati e, parallelamente, il loro recupero nell’ottica dello sviluppo e del potenziamento dell’economia circolare.  Tra le tipologie di azioni “finanziabili”, la riorganizzazione dei servizi di raccolta, con il passaggio dalla raccolta stradale a quella porta a porta nelle zone in cui non è ancora in essere; lo sviluppo e l’incentivazione della tariffa puntuale, ossia la tariffa da applicare ai cittadini calcolata sulla base della reale produzione dei rifiuti; la realizzazione o l’adeguamento dei centri di raccolta rifiuti e delle aree per lo stoccaggio e la valorizzazione di quelli destinati al recupero. Finanziabili anche quelle misure che vanno nella direzione di risolvere e superare le criticità emerse la scorsa primavera per effetto della pandemia, e che potrebbero ripresentarsi nell’autunno inoltrato o nell’inverno. Per l’avvio vengono messi a disposizione dalla Regione nel bilancio 2021, 1 milione e 720mila euro. “La raccolta differenziata e l’economia circolare – commenta l’assessore all’Ambiente – sono le nostre priorità. E grazie a questi investimenti cresceremo ogni anno. Un passo in avanti per un Piemonte sempre più green”.

Studenti positivi a scuola, le nuove procedure

La Regione Piemonte ha adeguato, alla luce della nuova circolare del 12 ottobre del Ministero della Salute, le disposizioni riguardanti la gestione dei casi Covid in ambito scolastico e le procedure che devono essere seguite da un alunno risultato positivo al virus, dai suoi compagni di classe, dalle famiglie e dai docenti.

Ad illustrarle sono stati questa mattina il commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di Crisi, Antonio Rinaudo, e il responsabile del Settore Prevenzione della Regione, Bartolomeo Griglio.

Fino ad oggi, nel caso di un alunno positivo, il servizio sanitario territoriale provvedeva a una indagine dei “contatti stretti” fra i compagni di classe e gli operatori scolastici, disponendo per tali contatti l’isolamento fiduciario e un tampone molecolare di verifica dopo 4-5 giorni.

Adesso invece, in linea con quanto previsto dalle disposizioni ministeriali, nel caso di positività di uno studente la classe sarà posta in quarantena per 14 giorni, con una sorveglianza sanitaria per monitorare l’evoluzione delle condizioni di salute. Nel caso non insorga nessun sintomo durante la quarantena, gli studenti potranno riprendere la normale quotidianità e l’attività scolastica al 14° giorno, senza necessità di tampone. Nel caso invece dovesse manifestarsi durante la quarantena la presenza di sintomi, dovrà essere contattato il medico/pediatra per valutare la necessità di un tampone di verifica.

Per alleggerire il carico della quarantena che grava sulle scuole e sulle famiglie, la Regione Piemonte ha deciso però, non appena saranno disponibili i test rapidi, di applicare la possibilità prevista dal Ministero di una quarantena ridotta a 10 giorni con tampone di verifica.

Se il test rapido darà esito negativo lo studente sarà immediatamente libero al 10° giorno. Se invece risulterà positivo verrà effettuato un test molecolare di conferma.

“Potremo ridurre la quarantena a 10 giorni non appena disponibili i test rapidi, che danno il risultato nell’arco di 10 minuti – hanno spiegato Rinaudo e Griglio – a differenza dei tempi di un tampone molecolare tradizionale per il quale l’esito è disponibile dopo circa 48 ore. Una tempistica che porterebbe in pratica a ridosso della fine dei 14 giorni di quarantena, senza un beneficio concreto per le famiglie e il sistema scolastico, ma con il rischio invece di sovraccaricare inutilmente il sistema sanitario. Contiamo di partire con i test rapidi nell’arco di un paio di settimane”.

“A mio avviso oggi la scuola è uno dei luoghi più sicuri perché sono previste prescrizioni così rigide che pongono i frequentatori, studenti, docenti e personale, al sicuro”, ha sostenuto Rinaudo, tanto che “dal 20 settembre a ieri abbiamo avuto 650 studenti positivi a fronte di 8.152 tamponi fatti. Significa circa l’8%, un dato che non è tale da giustificare al momento misure drastiche”.

Dall’inizio della scuola il 14 settembre all’11 ottobre i positivi in età scolare, rispetto alla totalità dei contagi riscontrati in quel periodo in Piemonte, sono circa il 20%: nella fascia 0-2 anni il 2,3%, 0-5 anni il 2%, 6-10 anni il 4,7%, 11-13 anni il 3,7% e 14-18 anni il 7,7%.

Gli operatori scolastici risultati positivi ad oggi sono invece 226 a livello regionale.

Ricapitolando le linee guida per la gestione delle positività a scuola:

Studente risultato positivo a tampone a seguito di segnalazione da parte della scuola

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni;

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia);

– nel caso il tampone dei conviventi dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni;

– immediata quarantena per tutti i compagni di classe per 14 giorni; disposizione da parte del Dipartimento di Prevenzione della quarantena con sorveglianza passiva per i compagni;

– i familiari dei compagni di classe del soggetto positivo essendo contatti d contatto stretto non sono sottoposti ad alcuna restrizione qualora non vi siano sintomi compatibili con la COVID 19 o indizi di ordine epidemiologico;

– immediata quarantena per gli operatori scolastici; sulla base delle valutazioni anamnestiche ed epidemiologiche, gli stessi potranno essere classificati, o come “contatto stretto” oppure “contatto casuale”; nel primo caso, conformemente a quanto riportato per i compagni di classe saranno sottoposti a quarantena per 14 giorni; nel secondo caso saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia) e, in caso di tampone negativo e in assenza di sintomi sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni.

Studente risultato positivo con sintomi rilevati presso il proprio domicilio

Nel caso in cui i tempi di insorgenza della sintomatologia manifestata dallo studente consentano di escludere un coinvolgimento della scuola, cioè siano intercorse più di 48 ore dall’ultima frequenza scolastica, si applicano le seguenti misure:

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia);

– nel caso il tampone dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva sempre per 14 giorni.

Nel caso in cui non sia possibile escludere un coinvolgimento della scuola, si applicano le misure di cui al punto precedente.

Operatore scolastico risultato positivo a tampone presso la scuola

– immediato isolamento del soggetto per 14 giorni;

– i conviventi saranno sottoposti a tampone nell’arco di 4-7 giorni (tempi compatibili con l’incubazione della malattia);

– nel caso il tampone dia esito negativo, non vi siano sintomi e le condizioni logistiche dell’abitazione garantiscano l’isolamento dal soggetto infetto sarà possibile adottare la cosiddetta quarantena attiva per i conviventi (esclusivamente casa-lavoro, lavoro-casa) con sorveglianza attiva;

– se sono rispettate le misure di prevenzione, non si applicano provvedimenti di quarantena nei confronti degli studenti o degli altri operatori scolastici;

– nel caso in cui vi sia il fondato sospetto del mancato rispetto delle misure anticovid, gli studenti delle classi e gli operatori scolastici identificabili quali contatti stretti saranno sottoposti a quarantena;

– per i familiari dei predetti, trattandosi di contatti di contatti stretti valgono le disposizioni di cui sopra.

Incenso, profumo sacro

Profumo viene da per fumum, tramite il fumo, la sostanza che per definizione deve disfarsi, confondersi con l’aria e , per questo, tramite ascendere al cielo, sede degli dei, lasciando a noi mortali soltanto l’ombra lieve della sua persistenza.

Se l’etimologia è latina, certamente l’interpretazione del profumo come qualcosa destinato ad un luogo naturale diverso dalla pesante materia terrestre è comune a tutte le culture: è con questo fine che, da un paio d’anni, i Musei Reali di Torino propongono piccole mostre dedicate al tema.

Le iniziative si svolgono in collaborazione con l’associazione Per fumum, fautrice della riscoperta di ciò che attiene al mondo dell’olfatto tramite iniziative culturali che vanno dalla conferenza al laboratorio, occasioni per riflettere su di un senso ambiguo, meno diretto della vista, dei cinque sensi quello culturalmente, artisticamente, persino linguisticamente e socialmente dominante; meno materiale del gusto; negletto rispetto alla musica, arte dell’udito prediletta da filosofi ed esteti, tuttavia capace più di tutti di farsi prodotto commerciale, raffinato ma assieme ingannevole, destinato a celare altri, più sgradevoli e assieme più “naturali” odori e lezzi, proustiano evocatore di ricordi e, assieme, il senso per eccellenza del predatore, umano come canino.

Quest’anno tocca all’incenso, voce latina medioevale che rievoca la necessità di bruciarlo per sentirne scaturire gli effluvi, e suona certo un po’ paradossale che, nell’anno dell’inevitabile mascherina, all’ingresso della mostra, posta al termine del percorso espositivo del Museo di Antichità, ci siano grandi boccioni colmi delle differenti varietà della resina, dalla mirra al più pregiato, il franchincenso.

Una piccola esposizione di oggetti, dalle tavolette cuneiformi che testimoniano i primi utilizzi della sostanza in Mesopotamia fino ai turiboli per l’indispensabile uso liturgico cristiano, passando per singolari incensieri romani a forma di castrum, piccoli e talvolta incredibilmente moderni unguentari, bruciatori orientali islamici, cinesi e giapponesi, testimoni di una devozione per l’incenso che attraversa tutti i continenti, legandoli tra di loro in vie dell’incensoche hanno come crocevia l’Oman.

È infatti a questa Arabia estrema, un territorio compreso tra le sponde somale ed etiopi del mar Rosso da una parte, yemenite ed omanite dall’altra, che il mondo antico, medioevale e moderno si volge per saziare il proprio continuo bisogno di incenso, accettando di solcare deserti e mari, comprando a peso d’oro le linfe solidificate delle piante del genere boswellia, la cui corteccia secerne la resina odorosa per difendersi dai parassiti e proteggere le ferite che pure occorre infliggerle per coglierne le secrezioni.

Una mostra, prima ancora che di oggetti – tutto si riassume in una stanza e in un pugno di teche – di concetti.

Si scopre cosìcome si faccia presto a dire incenso quando, invece,la spezia si ramifica in varietà, di diversa origine e pregio, e si ha l’occasione di scoprire la terra dell’Oman, un tempo Hadramaut, margine dell’Arabia Felix proteso tra le rotte antiche note ad Egizi, Greci e Romani, cos come verso il cuore dell’Asia, dalla Persia all’India via via sino alla Cina, a portata di mano e remoto,ugualmente tentatore per i due capi della civiltà euroasiatica, destinati a ricongiungersi con i viaggi di Marco Polo.

Una terra tutt’oggi con una propria originalità, sede di un Islam sui generis, né sciita né sunnita, un tempo sultanato capace di trasformare i fiumi di ricchezze che i signori di ogni dove versavano ai suoi mercanti per le sue spezie in un potente impero esteso da Zanzibar al Pakistan, in gara con inglesi, olandesi e portoghesi, punteggiata di importanti testimonianze archeologiche dell’Arabia preislamica, di città perdute e religioni scomparse, mondo assieme altro e liminare alla più nota civiltà mediterranea,ma capace, con il commercio e l’economia, di influenzare il mondo della storia a noi consueta e di venirne, a sua volta,influenzata.

La mostra, aperta per ragioni sanitarie solo di venerdì, sabato e domenica con orario ristretto, resta visitabile fino al 10 gennaio; nel sito ufficiale, https://www.perfumumtorino.com/, le informazioni su ulteriori iniziative.

Il visitatore dovrà attraversare obbligatoriamente l’intero percorso dei Musei Reali: non se ne crucci, perché potrà, in questo modo,non solo riscoprire le collezioni permanenti, ma anche due esposizioni di arte fortemente contemporanea.

Nella prima, TOward2030, diciassette street artist dicono la loro su altrettanti obiettivi di sostenibilità e giustizia sociale promossi dall’ONU per il 2030; nella seconda, intitolata “Beyond Walls“,l’artista Saype propone varie declinazioni sul tema della collaborazione, nel contesto di varie grandi città sparse per il mondo, compresa Torino, nello spazio tra le Porte Palatine ed il teatro romano.

Andrea Rubiola  

La farmacia che regala il kit anti-covid ai bimbi

Castagnole Piemonte – Il virus sta avanzando, a Castagnole Piemonte e nei paesi limitrofi il numero di positivi è tornato ad essere in aumento. Dobbiamo correre ai ripari per salvaguardare la salute dei cittadini ed in particolare dei bambini rientrati a scuola in emergenza COVID-19. In che modo?

Diffondendo sempre di più la cultura della prevenzione e rinforzando il sistema immunitario. Rinforzare le naturali difese dei singoli significa creare un sistema immunitario “fortificato” di comunità.

 

Per aiutare la Comunità, la Farmacia degli Angeli di Castagnole Piemonte ha pensato di allestire centinaia di kit scuola antivirus da distribuire gratuitamente alle famiglie.

 

“Abbiamo riscontrato in molte mamme paura e incertezza sul come poter affrontare al meglio il rientro a scuola dei figli. Da qui l’idea di provare ad essere d’aiuto fornendo gli strumenti base necessari, tra cui un braccialetto erogatore di gel per poter disinfettare al bisogno le mani, mascherine chirurgiche e un integratore per dare energia e sostegno” – afferma la dottoressa Silvia Boggiatto, titolare della Farmacia.

“Mai come quest’anno abbiamo ritenuto importante dare spazio al ruolo sociale che ha la Farmacia sul territorio. Abbiamo cercato di rispondere con questo piccolo contributo a un bisogno che la comunità castagnolese ha esternato”.

 

Nel kit è presente anche un piccolo pensiero ludico, per affiancare all’importanza del rispetto delle regole con impegno e disciplina anche la voglia di sognare e sorridere che nessun bambino dovrebbe perdere mai.

 

La Farmacia non è nuova a queste iniziative: già a marzo 2020 ha distribuito gratuitamente centinaia di kit “antivirus” agli abitanti del paese.

 

Il kit scuola anti-COVID viene distribuito su richiesta dalla Farmacia degli Angeli, p.zza Vittorio Emanuele II n.4 Castagnole Piemonte (TO).

 

Per approfondimenti:

Silvia Boggiatto 349.67.69.388

Coronavirus, i nuovi contagi sono oltre 1100

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

29.308 PAZIENTI GUARITI E 651 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti sono 29.308 (+62 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3577 (+4) Alessandria, 1666 (+0) Asti, 923 (+7) Biella, 2885 (+19) Cuneo, 2746 (+11) Novara, 14.859 (+12) Torino, 1402 (+2) Vercelli, 1046 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 204 (+5) provenienti da altre regioni. Altri 651 sono “in via di guarigione”.

I DECESSI SONO 4198

Due i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 419deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 688 Alessandria, 257 Asti, 214 Biella, 402 Cuneo, 388 Novara, 1848 Torino, 227 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 43.990, +1123 rispetto a ieri di cui 687 (61%) asintomatici.

Di questi 1123 casi: il motivo del tampone riguarda 357 screening, 471 contatti di caso, 295 con indagine in corso; la distinzione per ambiti ne riporta 140 in Rsa, 179 nella scuola, 804 tra la popolazione generale; 3 gli importati.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 4926 Alessandria, 2370 Asti, 1430 Biella, 4868 Cuneo, 4051 Novara, 22.346 Torino, 1895 Vercelli, 1379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 357 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 368casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5(+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 780 (+79 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 8998.

I tamponi diagnostici finora processati sono 859.206 (+9721 rispetto a ieri),di cui 455.553 risultati negativi.

Testimoni di fratellanza

Lunedì 26 ottobre si terrà la consegna ufficiale del Premio internazionale “TESTIMONI DI FRATELLANZA”, istituito nel 2018 da Artaban, Onlus di cooperazione e aiuto umanitario, operante in Burkina Faso, Mali, Nicaragua, Ecuador e Perù.

La cerimonia si svolgerà nel corso di una cena solidale presso la “Locanda sul Po” di Torino, Viale Parco Michelotti, 21/A. Per esigenze connesse al Covid, è richiesta la prenotazione entro e non oltre mercoledì 21 (salvo esaurimento anticipato dei posti disponibili, chiamando i nn. 335.5733801 Roberto Veglia – 331.5024259 Artaban Onlus – 333.5807549 Paolo Pensa/Le Rose Nere). Il menù allestito dallo chef Damiano prevede: Vitello tonnato, Insalata tonno e fagioli con cipolla di Tropea, Insalata viennese, Melanzane imbottite e Flan di zucca con fonduta: Penne alla campagnola e Rabaton alla alessandrina; Bocconcini di cinghiale al civet, con contorno; Dolce della casa; Vino, acqua e caffè. Il contributo richiesto è di 35,00 euro, tutto incluso.
Con questa iniziativa, Artaban intende offrire un riconoscimento tangibile a chi si è distinto in attività concreta di aiuto al prossimo, senza farsi distrarre dal falso mito della fama e della notorietà. Si tratta di una serie di riconoscimenti tangibili da assegnare a chi si è davvero adoperato sul campo, e non davanti alle telecamere o nei convegni, per garantire il proprio sostegno – economico e morale – a chi è esempio di fratellanza e non trasforma l’aiuto in un business personale o di gruppo.
La prima edizione ha visto come protagonista del 2018 fr. Albino Vezzoli, dei Fratelli della Sacra Famiglia, per la totale dedizione nei confronti di chi era più in difficoltà, trasformando il suo gesto d’amore in opportunità di sviluppo per tutto il Burkina Faso.
Quest’anno, Artaban Onlus ha individuato in Paolo Fornetti e in Paolo Pensa i nuovi “Testimoni di fraternità”, ex-aequo per il loro impegno: un cammino nel mondo del rugby solo apparentemente diverso, entrambi sospinti da uno scopo di solidarietà, quella vera e concreta che sa fare la differenza e costruire ponti per ridurre le sofferenze e la solitudine dell’emarginazione, della fame, del disagio sia in Italia che in altri Paesi.
Il mondo del rugby è infatti perfettamente in linea con il concetto di fratellanza alla base del premio: prima in campo, dove il senso della squadra è sempre prevalente sul singolo, e poi in quello che si definisce “Terzo tempo”, nel dopo partita quando le squadre avversarie si ritrovano per brindare e mangiare insieme.
Pensa e Fornetti hanno aggregato attorno a sé giovani richiedenti asilo, per lo più sbandati o in difficoltà oggettive. Attraverso la pratica del rugby, con le sue regole rigorose, li hanno aiutati ad inserirsi tra la popolazione che li ospita e – oggi – tifa per loro, hanno trovato loro un lavoro, li sostengono nello studio e nell’apprendimento della lingua italiana.

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Evitare gli assembramenti ma non penalizzare le attività economiche. Le proposte della Regione

Si è appena concluso il videocollegamento con gli altri Presidenti di Regione per discutere con il Governo le prossime misure di contenimento

Scrive su Facebook il presidente del Piemonte  Alberto Cirio:”Abbiamo chiesto di non penalizzare ulteriormente i locali con altre riduzioni di orario, mentre è fondamentale evitare gli assembramenti che si creano fuori dagli esercizi pubblici dopo la chiusura, altrimenti si vanifica il sacrificio che questa misura già comporta per il settore. Sulla scuola abbiamo chiesto al Governo di alleggerire il carico del trasporto locale attraverso il potenziamento della didattica a distanza, limitata però agli ultimi anni delle superiori. Il Governo ascolti la nostra voce fatta di prudenza, ma anche di buonsenso”.

Per la Juve solo 1-1 a Crotone. All’Olimpico i Granata contro il Cagliari

Anticipo serale per i bianconeri a Crotone e granata che giocheranno alle 15 di domenica contro il Cagliari

Qui Juve: trasferta non felice per la squadra bianconera allenata da Pirlo.Solo pareggio per 1-1 a Crotone contro la squadra locale Una Juve camaleontica,priva del suo asso Ronaldo fermo per la positività al coronavirus.
La gara è vibrante per larghi tratti, i bianconeri troverebbero anche il gol del vantaggio, peraltro con l’uomo in meno per via del rosso rifilato all’esordiente Chiesa, con Morata, poi annullato dopo tre minuti per offside. La squadra di Pirlo paga l’utilizzo esagerato di tante  alternative contemporanee quali Frabotta, Portanova e Demiral, per un risultato che pare tutto sommato giusto.

Qui Toro: molto carica la squadra granata,pronta davvero conquistare i primi 3 punti contro un avversario ostico come il Cagliari di Di Francesco.
Un Toro che ha ritrovato i 10 nazionali autori di ottime prove con le rispettive nazionali.Certo l’impiego di Rodriguez come terzino sinistro,Verdi dietro le punte Belotti e l’esordiente Bonazzoli.
Una panchina ricca di alternative considerate prime scelte dal tecnico granata Giampaolo.
Alle ore 15 stadio Olimpico Grande Torino. Torino – cagliari.3 punti importanti per non farsi risucchiare nella lotta per la retrocessione.

Vincenzo Grassano