ilTorinese

I carabinieri arrestano due corrieri della droga

Torino. Controlli antidroga dei carabinieri, arrestati due corrieri e sequestrati 6,6 kg di cocaina nascosti nel cruscotto di un’autovettura

I carabinieri, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal Comando Provinciale, hanno arrestato due corrieri e sequestrato 6,5 kg di cocaina.
Il fatto è successo a Susa, nell’hinterland torinese, dove i militari della locale Compagnia hanno sottoposto a controllo due uomini che si stavano allontanando velocemente con le loro vetture dal parcheggio di corso Inghilterra, dopo che si erano scambiati un pacco sospetto.
Sono stati bloccati a bordo delle rispettive automobili e identificati in due cittadini albanesi, residenti rispettivamente nel milanese e a Susa. Nella vettura dell’uomo che vive a Susa è stato rinvenuto il pacco che si erano poco prima scambiati, all’interno del quale era contenuta cocaina del peso di 1,1 kg.
Nella vettura del corriere milanese i carabinieri sono stati invece attirati dal cruscotto, che sembrava non ben fissato. Infatti al suo interno, tra l’autoradio e il volante, era ricavato un vano in cui erano stati occultati 5,5 kg di cocaina suddivisa in 3 panetti da 1 kg e 5 panetti da 500 grammi.

Polizia: 264 pattuglie nei controlli in stazione

8 indagati, 3.899 persone controllate di cui 886 positive con precedenti di polizia. 264 pattuglie impegnate nelle stazioni e 22 in abiti civili per attività antiborseggio  per contrastare i furti in danno dei viaggiatori. 81 i servizi di vigilanza a bordo di 190 treni. 22 i servizi lungo linea e 39 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

In particolare, a Torino nella stazione di Porta Nuova i poliziotti hanno indagato un ventisettenne italiano per possesso di sostanza stupefacente, tipo hashish,, rintracciato anche grazie all’ausilio delle Unità Cinofile della Questura di Torino, durante i servizi di vigilanza congiunti nelle aree ferroviarie.

Sempre nello scalo di Porta Nuova una minore di nazionalità rumena, di 17 anni, fermata per un controllo, è stata denunciata per possesso di oggetti atti ad offendere. La minore è stata trovata in possesso di un martelletto frangivetro in dotazione ai treni, presumibilmente asportato da un convoglio ferroviario. La 17enne è stata successivamente riaffidata ad una Comunità di accoglienza della provincia dalla quale si era allontanata.  Un marocchino di 18 anni è stato denunciato per possesso di un coltello multiuso. Un ventiquattrenne italiano è stato denunciato per possesso di un coltello della lunghezza di 17 cm. Tutti gli oggetti sono stati sottoposti a sequestro.

 

La Squadra Informativa/Amministrativa compartimentale ha controllato 6 persone dedite abitualmente all’attività di parcheggiatori abusivi nella zona adiacente la stazione di Torino  Porta Nuova. Nei confronti dei soggetti, tutti gravati da diversi ordini di allontanamento dalla stazione, sono stati segnalati al Questore di Torino per l’emanazione della misura del daspo urbano.

 

Ad Asti gli operatori del Posto Polfer hanno rintracciato all’interno dello scalo ferroviario un’italiana di 16 anni, allontanatasi da una Comunità di accoglienza cittadina, cui è stata riaffidata nella stessa giornata.

 

Ad Alessandria un nigeriano di 34 anni è stato indagato per resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e rifiuto di esibire un documento. L’uomo in evidente stato di alterazione psicofisica, è stato accompagnato presso gli uffici di polizia di stazione, dove ha iniziato a denudarsi e dare in escandescenza, danneggiando anche alcuni arredi presenti. Bloccato, è stato affidato alle cure dei sanitari e trasportato presso il locale nosocomio. Sempre ad Alessandria, un 23 enne ecuadoriano è stato denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento.  L’uomo era a bordo di un treno regionale sulla tratta Alessandria – Savona, all’atto della controlleria da parte del capotreno ha da subito iniziato ad assumere un atteggiamento nervoso, in quanto privo di regolare biglietto. Dopo essere sceso alla stazione di Acqui terme (AL) ha lanciato alcuni sassi in direzione del convoglio in partenza, rompendo due finestrini. Il treno, soppresso per la messa in sicurezza della carrozza, ha maturato complessivamente 40 minuti di ritardo.

Meritocrazia Italia: “La moda sia strategica per il Governo”

Anche in Piemonte a causa della pandemia il settore della moda ha avuto una evidente flessione, strettamente legataalla crisi in ed alle interruzioni, più o meno prolungate, dellattività di vendita al dettaglio, dei commercianti di abbigliamento ed accessori.

Meritocrazia Italia ha analizzato il problema a livello nazionali, proponendo alcune soluzioni.

Con un fatturato che supera gli 80 miliardi di euro e con quasi 500mila addetti, la filiera della moda rappresenta l’8,5% del turnover e il 12,5% dell’occupazione dell’industria manifatturiera in Italia.

A fronte della crisi economica e sociale ancora in corso, il settore ha mostrato una resilienza resa possibile dal sempre più marcato posizionamento della produzione su segmenti di alta qualità e artigianalità, che consentono alle aziende italiane di posizionarsi nella nicchia di mercato luxury. La dimensione delle imprese impegnate è di gran lunga inferiore rispetto alla media europea, ma proprio questa caratteristica, bilanciata dalla capacità di fare rete e da quella, pure elevata, di innovazione e trasformazione, ha permesso, nel tempo, di acquisire flessibilità e un alto grado di specializzazione.

Tanto che oggi le imprese italiane della moda sono fortemente competitive a livello internazionale e riscuotono notevole apprezzamento sul mercato europeo ed extraeuropeo. Il sistema di subfornitura (service di prodotti lavorati e/o semilavorati) fornisce il 60% della moda di qualità nel mondo e l’industria tessile italiana raggiunge il 77,8% del totale delle esportazioni europee.

Il dato è confortante, ma è vero anche che tutta la filiera della moda, dalla raccolta delle materie prime alconfezionamento del prodotto finale, è stata tra le più esposte agli effetti della crisi pandemica.

Soltanto nel mese di aprile 2020, il crollo è stato dell’81% su base annua a causa del mancato ritiro da parte dei venditori delle collezioni primavera/estate, a sua volta dovuto alla contrazione delle vendite al dettaglio, quasi totale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un minimo giro daffari è stato consentito soltanto dalle vendite online.

Ma il fatturato complessivo, nel corso del 2020, si ècomunque ridotto del 26,9% in uno scenario base e del 34,8% grave.

Anche il tasso di disoccupazione ha oscillato tra il 30,4% e il 38,3%, rispettivamente in un’ipotesi di scenario base ed estremo.

In prospettiva e senza interventi tempestivi a risanamento, nel lungo periodo, gli effetti saranno i) una profonda contrazione dei consumi, specie per beni di non primaria importanza, per via della riduzione del reddito disponibile, ii) un cambiamento nelle catene internazionali di distribuzione e di valore, che tenderanno a riportarsi a una dimensione regionale o nazionale, piuttosto che globale; iii)una progressiva digitalizzazione del settore, con probabile pregiudizio per negozi di prossimità e grave rischio occupazionale.

Consapevole dellimportanza di definire nuove linee di programmazione in grado di assicurare valore nel lungotermine e innovazione nei modelli di business, Meritocrazia Italia reputa fondamentale:

prevedere incentivi fiscali e definire diverse formulazioni di crediti di imposta, con un minimo non inferiore al 50%, su tutto linvenduto di magazzino dellanno 2020 e con possibilità di rivalutazione e successiva patrimonializzazione dei beni immateriali (Marchi e Brevetti di fabbrica) fino ad un tetto massimo di 1 milione (previa perizia estimativa a titolo gratuito);

identificare nuove aree produttive e distributive mediantela previsione di unArea Economica Speciale nella qualele imprese interessate possano accedere a sistemi di defiscalizzazione del costo del personale, con esenzione,per almeno cinque anni, dalle imposte sulla produttività aziendale e sugli investimenti strumentali;

incentivare gli investimenti delle imprese italiane con sede legale soltanto in Italia, attraverso finanziamenti a fondo perduto fino all’80% per nuovi modelli di businessMade in Italy in chiave digitale e di sostenibilità, come previsto dal piano Next Generation UE;

semplificare e velocizzare l’accesso al credito di finanziamento e funzionamento (con limite massimo a 60 giorni dalla richiesta) garantiti da Cdp, Sace e MedioCredito Centrale, attraverso studi di fattibilità del progetto di rivalutazione e riqualificazione delle imprese facenti parte della filiera tessilemoda, escludendo fino al 2026 gli indici di rating di merito creditizio attualmente considerati;

attuare un processo formativo, informativo e divulgativo in coordinamento con gli enti comunali a sostegno delle attività commerciali facenti parti alla filiera della moda, destinando parte dei tributi locali al sostentamento delle attività che in alcune città rappresentano parte integrante e stimolante per il turismo italiano;

creare nuove linee di cooperazione tra forze dellordine, ove possibile anche a livello europeo, per elaborare piùefficaci strategie di contrasto dei crimini diffusi nel settore e impedire l’infiltrazione della criminalità, semplice ed organizzata, sottraendo spazio di manovra per reati quali contraffazione, usura ed estorsione, che spesso conduconoanche all’acquisizione delle attività commerciali in crisi.

Meritocrazia Italia

Il Presidente Walter Mauriello

Il bollettino Covid di giovedì 21 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 761 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 137dopo test antigenico), pari al 4,4 % dei 17.448tamponi eseguiti, di cui 11.693antigenici. Dei761nuovi casi gli asintomatici sono 302 (39,7%).

I casi sono così ripartiti: 170 screening, 395 contatti di caso, 196 con indagine in corso; per ambito: 53RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 58 scolastico, 650popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 219.306 così suddivisi su base provinciale: 19.577 Alessandria, 11.359Asti, 7.594 Biella, 30.422 Cuneo, 17.116 Novara, 114.306Torino, 8.249 Vercelli, 7.792 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1.128 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.763 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 159(- 6rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2419(47rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.998.

I tamponi diagnostici finora processati sono2.311.605(+17.448rispetto a ieri), di cui 990.690risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.525

Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.525deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.293 Alessandria, 558 Asti, 364 Biella, 977 Cuneo, 711 Novara, 3.877 Torino, 393 Vercelli, 271 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

197.205 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 197.205(+ 1044rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.157 Alessandria, 9.954 Asti,6.804Biella, 27.541 Cuneo, 15.400 Novara, 103.466 Torino, 7.385 Vercelli, 6.871Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.022 extraregione e 1605 in fase di definizione.

Misure antismog: scatta il livello arancio, fermi i diesel euro 4 e euro 5

Da  venerdì 22 gennaio, le misure di limitazioni del traffico passeranno al livello arancio. La concentrazione di PM10 nell’aria ha infatti superato i 50 microgrammi al metro cubo per più di quattro giorni consecutivi.

Alle limitazioni permanenti già in vigore, per il traporto persone si aggiungeranno dalle ore 8 alle 19 i blocchi sui veicoli diesel fino a Euro 5 e sui veicoli benzina fino a Euro 1.

Per il trasporto merci (categorie N1, N2, N3) scatterà invece il divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 dalle 8 alle 19 (nei giorni festivi dalle ore 8.30 alle 14 e dalle ore 16 alle 19).

Lunedì prossimo i nuovi rilevamenti curati da Arpa Piemonte ci diranno se il livello arancio proseguirà o potrà essere revocato.

Si ricorda che sono previste una serie di esenzioni per garantire in primo luogo la mobilità al personale sanitario e di assistenza che è impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Per questo motivo medici, infermieri, operatori socio-sanitari, operatori assistenziali (compresi i volontari che operano per enti o associazioni che erogano servizi di assistenza), ma anche pazienti e loro accompagnatori che si recano presso strutture sanitarie per terapie, interventi o esami diagnostici, sono esentati dalle limitazioni della circolazione negli spostamenti necessari alla loro attività. Sono compresi in questa lista anche tutti i mezzi dei servizi di soccorso e i veicoli utilizzati per il rifornimento di medicinali e per il trasporto di pasti. Sono inoltre esentati i veicoli degli incaricati dei servizi di pompe funebri e quelli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie funebri.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Hanno percepito 100 mila euro di reddito di cittadinanza e ne hanno giocati altrettanti alle slot

La Guardia di Finanza di Torino, dopo un’indagine durata quasi un anno, ha denunciato 7 persone che hanno percepito il “reddito di cittadinanza” senza averne diritto.

 

Dagli accertamenti svolti dai Finanzieri della Tenenza di Lanzo Torinese è emerso che cinque soggetti, simulando una condizione di povertà non corrispondente al vero e dichiarando falsamente il possesso di esigue risorse finanziarie sui loro conti correnti, erano, invece, accaniti giocatori d’azzardo, soprattutto sulle piattaforme di gioco on-line, dediti a puntare cospicui importi non congrui rispetto alla loro dichiarata situazione di indigenza.

 

Si pensi che, mediamente, le suddette persone hanno “sfidato la sorte” al gioco movimentando, complessivamente, somme di denaro fino a 100 mila euro.

 

Ma la casistica delle violazioni accertate dagli inquirenti si è ulteriormente arricchita, sul piano investigativo, quando è stato riscontrato che nelle dichiarazioni presentate a sostegno della domanda per l’ottenimento del “reddito di cittadinanza”, alcuni dei beneficiari erano ricorsi a insidiosi stratagemmi. Il caso più singolare quello di un uomo che, addirittura, si è “dimenticato” di essere sottoposto a misura cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria omettendo l’indicazione di tale circostanza nella relativa istanza di ammissione al beneficio, fatto che, di per sé, costituisce causa impeditiva alla concessione della peculiare misura di contrasto alla povertà.

 

I sette percettori del sussidio, pertanto, tutti residenti nelle Valli di Lanzo e nel ciriacese, che fino ad oggi hanno indebitamente riscosso quasi 100.000 euro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea. Rischiano sino a sei anni di reclusione.

 

Gli stessi sono inoltre stati segnalati all’I.N.P.S. per la revoca e la conseguente restituzione degli importi illegalmente ottenuti.

 

 

Pirata della strada investe donna sulle strisce e scappa

È in prognosi riservata al Cto di Torino la trentenne  investita sulle strisce pedonali da un Suv scuro il cui conducente  è poi fuggito

L’incidente è avvenuto a Torino in corso Sebastopoli all’angolo con via Gorizia, nel quartiere Santa Rita.
La Polizia Municipale cerca testimoni per individuare il pirata della strada.

Chi è in grado di fornire elementi utili può contattare la Polizia Municipale Ufficio Sinistri RadioMobile – tel.011.01126510 – 011.01126284

Alla ricerca della credibilità perduta

I punti si contano quando le bocce sono ferme. Saggezza popolare. Mi sa che questa partita sul governo non è ancora finita. Ma ci sono già gli eroi del caso. Primo fra tutti il Senatore Ciampolillo.

Vota un po’ in ritardo ma il ragazzo ha imparato il mestiere. Da Bari vorrebbe fare il Ministro dell’Agricoltura. Mi sembra del tutto legittimo visto che fanno i ministri Di Maio e Bonafede. Altro eroe è Clemente Mastella. Manda avanti la moglie che ha come progetto politico essere la moglie di Clemente Mastella.  Tutti hanno già ottenuto qualcosa: ulteriore spostamento dell’asse del governo verso gli interessi del Sud. Ed infine lui: Nencini. 30 anni fa si è comprato il simbolo del Psi ( quello di Bettino Craxi , per capirci ) ed ha fatto la sua fortuna. Toscano e non dimentico delle sue origini, grande amico di Matteo Renzi. Ha perso Matteo Renzi? A me non pare proprio. Al di la’ delle ciance, contano i numeri.  Conte al senato deve sempre e necessariamente passare per le forche caudine di Italia  Viva. Vero,  non è andato a casa, ma mi sa che la resa dei conti è solo rinviata. Il toscanaccio continua ad avere un grande alleato: nessuno vuole andare a votare. Per Matteo Salvini altra caduta di stile.  Attacco frontale ai senatori a vita perché hanno votato la fiducia. Figura becera. Mentre la Senatrice Segre è stata stupenda e meravigliosa come la sua vita. E Matteo Salvini non è  stato meraviglioso come non è stata meravigliosa la sua vita,  almeno quella politica visto che , tra le altre cose era e vuole essere un epigono di Trump.
Così non ci siamo proprio ed intanto l’Europa boccia il progetto del ricoveri fine. Non è credibile. Non siamo proprio messi bene. Tanto rumore per nulla? Questo non si può dire in assoluto.
Direi un’altra cosa: tanto rumore per perdere ancora in credibilità. Le destre incalzano: impossibile che dietro Matteo Renzi non ci sia qualcuno di potente. Magari si è lasciato andare.  Se si fermava prima era meglio anche per lui. Oramai siamo al dopo. Come siamo al dopo a Torino per la scelta del candidato Sindaco del centro sinistra. Il tentativo di mediazione tra Salizzoni e Lo Russo è naufragato imponendo alla direzione del PD di dover scegliere tra i due. Dal Nazareno arriva ( forse ) il salvagente. Le primarie si faranno online. Come , dove , quando e soprattutto con chi non è dato sapere, almeno per ora. Ciò che si sa è il rinvio ad ottobre causa Covid. Cinquestelle e PD prendono la palla al balzo non sapendo che pesci prendere. Dispiace per la Sindachessa per la ennesima  minaccia ricevuta dagli antagonisti anarchici per lo sgombero dello stabile di Corso Giulio Cesare. La legalità è sempre un buon viatico per il fare e cambiare. Sullo sfondo come spendere i soldi che arriveranno. Anzi che dovrebbero arrivare e poi essere bene spesi. L’ulteriore spostamento verso gli interessi del Sud non depone a favore del rilancio economico della nostra Città. Grande can can per la quotazione in borsa di Stellantis.
Lontani, lontanissimi i tempi del dopo guerra quando Valletta trovava i fondi necessari per il rilancio produttivo della Fiat. Li trovava non solo con il piano Marshall. Volava a Londra ed anche lì trovava i fondi. Ora Torino,  Roma ed Europa dovrebbero essere un tutt’uno. Dovrebbero ma ho decisamente paura che non sia così. La nostra Città rischia di essere la Cenerentola di turno.
Vediamo. Sperando che il nostro pessimismo sia smentito dai fatti. Per ora i fatti al Senato come a Torino confermano i nostri timori.  Il nostro pessimismo.

Patrizio Tosetto

Un roadshow per rivitalizzare il commercio

È partito ieri il «Roadshow dei Distretti del Commercio», voluto dall’Assessore regionale al Commercio Vittoria Poggio per condividere e misurarsi con i sindaci di tutto il Piemonte sul bando di istituzione dei distretti.

La Regione Piemonte, infatti, darà vita entro il 2021 ai primi Distretti del Commercio diffusi su tutto il territorio, grazie alla collaborazione tra le amministrazioni comunali e le associazioni di categorie.

Di fronte alla necessità di ripartire da una prossimità di relazioni attiva contestualmente al periodo difficile per tutto il mondo del terziario di mercato, il Distretto rappresenta uno strumento per organizzare e accompagnare interventi di sistema per la ripresa, per promuovere le risorse del territorio, per riportare la fiducia esercitando la responsabilità del fare comune, per dare una risposta alla domanda di sviluppo che sale dal basso e un riconoscimento del ruolo svolto dagli attori locali.

«L’istituzione – sottolinea l’assessore al Commercio, Vittoria Poggioè il primo passo per avviare una strategia pubblico-privato volta a realizzare progetti di riqualificazione e rigenerazione, iniziative atte a contrastare la desertificazione commerciale e di rafforzare l’attrattività dei centri delle città. Saranno una espressione di politica attiva a sostegno del commercio come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle specificità tipiche».

Oggi si sono svolti i primi due incontri con i Comuni della Provincia di Alessandria e di Asti; si proseguirà oggi con la Provincia di Biella, il 25 gennaio con quella di Cuneo e di Novara. Il 27 invece sarà la volta della Provincia di Torino e del Verbano-Cusio-Ossola. Questo primo «Roadshow» terminerà giovedì 28 gennaio con la Provincia di Vercelli.

«Obiettivo principale – ha concluso l’Assessore – è far crescere l’attrattività e rigenerare il tessuto urbano sostenendo la competitività delle imprese commerciali».

Una situazione devastante molto pericolosa

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Non ho voluto commentare a caldo il voto in Senato sul Governo Conte bis che con i suoi 156 voti (tre senatori a vita alcuni ascari e trasformisti vari) non ha la maggioranza assoluta per governare

Non ho voluto farlo perché l’infame e improvviso  voltafaccia del socialista  Nencini, ad esempio, necessiterebbe di parole che non appartengono al mio linguaggio. Dovrebbe vergognarsi di dirsi socialista: un voltagabbana che Conte ha promosso a “raffinato intellettuale” in Senato. Così come necessiterebbero di parole durissime i voti dei due fuggitivi dà FI (una è amica dell’ ex fidanzata di Berlusconi e riporta necessariamente il discorso sul partito personale fatto da amici e amiche che tanto danno ha provocato, in primis, a se’ stesso); altrettanto si dovrebbe dire per uno dei più nefasti politici recenti, quel Mario Monti che vota disinvoltamente per un governo il cui presidente ha abolito la legge Fornero ed ha delle resposansabilita’ gravissime nell’aver contribuito a distruggere la nostra economia, introducendo leggi come il reddito di cittadinanza. Non commento la trasferta milanese della novantenne senatrice a vita, per rispetto alla sua veneranda età. Sul voto di fiducia dei senatori a vita ho già scritto in un altro recente articolo. La figura più ambigua appare comunque Matteo Renzi che critica con asprezza e coraggio il governo, mettendone in luce tutte le negatività e poi vota per l’astensione, impedendo che si inabissi. Se il governo non si è rivelato all’altezza ne’ nell’affrontare la pandemia, ne’ la crisi economica e in tante occasioni è apparso sgradito a Renzi ( e non solo a lui ), doveva essere mandato a casa o almeno costretto a cambiare i peggiori ministri. Il cambio dei ministri più incapaci resta un dovere civico che forse toccherebbe anche le competenze del Capo dello Stato che ebbe da ridire sulla nomina di un ministro del Conte 1.  Anche l’ opposizione, ancora una volta, non si è rivelata all’altezza perché non è andata oltre alla violenza polemica. L’ opposizione manca di una guida capace di creare le condizioni di un cambiamento reale . Non è posssibile pensare di guidare alla veneranda età di 84 anni un partito senza avere collaboratori validi; così, anche in questa occasione, è apparsa la insufficienza politica dei due altri oppositori rampanti, amici di Trump : L’“intelligenza“politica di Bossi con le sue rozzezze intollerabili si rivela incompatibile con il battutismo di Salvini. Anche la leader dei Fratelli d’ Italia si è rivelata inadeguata ad un ruolo che non è il suo . I gregari restano sempre gregari. Solo l’odiato Fini riuscì a traghettare un partito impresentabile al governo con l’aiuto di Tatarella, dell’acqua Fiuggi e di Berlusconi. Questi oppositori non ispirano fiducia, mancano di strategia, sono ripetitivi strafottenti e impacciati, malgrado il governo annaspi .Servono a sollevare polveroni, ma sono privi di intelligenza politica. Al loro confronto Guido Crosetto appare un gigante non solo fisicamente. Raccogliere per due anni un’ Italia distrutta non sarebbe certo un buon affare per l’opposizione odierna. Il paradosso è che sia stato proprio Matteo Renzi, l’unico davvero politicamente intelligente e capace, diabolico inventore di questo pessimo governo giallo -rosso, a portarlo davanti alle Camere, senza poi avere il coraggio di andare fino in fondo per mandare a casa Conte. Renzi avrebbe una sicura capacità, ma è troppo “democristiano” nel senso peggiore, incapace cioè di atti di coraggio, malgrado una presunzione smisurata e spesso indisponente .Quando si tratta di decidere diventa Forlani o Rumor. E non dimentichiamo mai il suo idillio con Verdini. Il dato che emerge è che siamo un’ Italietta con politici di infimo livello.  Persino Prodi appare un personaggio importante rispetto a Conte . Questo ,insieme alla pandemia,  è  il nostro dramma irrisolvibile che ci porterà a fondo. Nessuno può, in buona fede, tessere elogi e dare sostegno a questo “mostro” formato da grillini e democratici. Voglio ricordare che il Pd sarebbe l’erede di due grandi partiti come il pci e la Dc, mentre oggi i resti di quei due partiti storici sono innaturalmente alleati con i grillini. Zingaretti ha riportato al potere un partito battuto alle elezioni, accettando però di essere subordinato ai grillini. E’ un personaggio di transizione che ha preso gusto al potere, trascurando senza resposansabilita’, in tempi terribili, i suoi doveri prioritari di presidente della Regione Lazio . E’un ex dirigente della federazione giovanile comunista che si sarebbe dovuto fermare al ruolo di consigliere comunale di Roma o di presidente della Provincia. Con gente così ,lo ripeto, finiremo a fondo.
Si sono presi alla Camera anche il voto di una ex fascista come la Polverini, costretta a dimettersi da presidente della Regione Lazio per gli scandali clamorosi che oggi nessuno più ricorda.

Bettini,il nuovo vecchio comunista gran pensatore del Pd per conto di Zingarettti ha avuto persino la sfrontatezza di ipotizzare una quarta gamba a sostegno del governo formata da liberali . Sono davvero curioso di che idea possa avere Bettini dei liberali e soprattutto quali sarebbero i liberali disposti a sostenere Conte e il suo governicchio. Non c’ è più da stupirsi di nulla, ma associare i liberali a Conte e ai suoi compagni è una follia .Se ci sono dei liberali in giro, non dovrebbero dimenticare che cent’anni fa al posto di Conte c’era Giovanni Giolitti. Un confronto che fa rabbrividire .
In tempi di pandemia le riunioni di fatto sono vietate , è prescritto il distanziamento sociale .Questo ha conseguenze nefaste anche nella vita dei partiti in cui non si discute più. Quando la discussione cessa, c’è il pericolo che ne risenta anche la libertà. E una certa puzza di conformismo se non di pre -regime si sta già respirando.
Io nutro ancora fiducia nel Presidente della Repubblica come suprema garanzia dello Stato democratico. Spero esca dal suo riserbo e faccia sentire la sua voce ed eserciti i suoi poteri. La crisi di rappresentatività democratica che c’è oggi in Italia, potrebbe portare a conclusioni devastanti e incontrollabili proprio sotto il profilo della sicurezza democratica. Chi non sa o non vuole ricordare, si studi cosa accadde in Italia nel 1922.