ilTorinese

Tentata rapina, Casolati (Lega): “vicinanza a gioielliere, sempre con chi lavora onestamente”

“Esprimo, come collega, cittadina e politico piemontese, la massima solidarietà e vicinanza al gioielliere Mario Roggero ed alla sua famiglia.

Provenendo da quel settore produttivo, conosco bene i rischi, le angosce, le paure e quel senso di solitudine e di abbandono delle istituzioni che chi è in prima linea con la propria attività spesso purtroppo prova. Ora la magistratura farà il suo lavoro e le indagini il loro corso: al signor Roggero resteranno però l’affetto ed il calore di chi sa bene da quale parte schierarsi tra chi lavora in silenzio e con abnegazione e chi usa violenza e sopraffazione”. Così la senatrice piemontese della Lega Marzia Casolati

Agricoltura italiana? Coldiretti: “La più green in Europa”

Accordo con “Cascina Pulita” per raccolta e gestione rifiuti a livello nazionale
L’agricoltura italiana grazie ai suoi primati green in Europa riveste un ruolo strategico per la
transizione ecologica prevista dal nuovo Recovery Plan italiano.

E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della firma della convenzione nazionale per promuovere un approccio sempre più
sostenibile alle produzioni grazie a un circuito organizzato di raccolta per i rifiuti con l’agricoltura
italiana che vanta un livello di scarti agricoli di gran lunga inferiore agli altri settori e rappresenta
appena il 7% di tutte le emissioni a livello nazionale rispetto a industrie e trasporti con un trend
in calo rispetto alla crescita registrata invece da Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.

La convenzione quadro fra Coldiretti e Cascina Pulita – società di riferimento in Italia per la
gestione dei rifiuti agricoli – è nata per compiere un ulteriore balzo in avanti nel sistema di gestione e raccolta dei rifiuti, regolato oggi su base regionale e provinciale, e fornire un quadro
unitario di riferimento, assicurando maggiori semplificazioni degli adempimenti burocratici a carico dei produttori agricoli nell’ambito di un miglior coordinamento dei compiti e delle responsabilità tra aziende agricole e gestori del ritiro dei rifiuti. Attraverso un servizio di raccolta semplice,
efficiente e continuativo Coldiretti intende favorire il corretto stoccaggio, la differenziazione, il
recupero e l’ottimale smaltimento dei rifiuti agricoli, contribuire alla semplificazione degli oneri
burocratici a carico delle imprese e contenere i costi per le imprese agricole.

“L’agricoltura italiana è una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese per questo dobbiamo mettere in campo gli
strumenti per aiutare tutte le aziende nei processi di innovazione e di maggiore sostenibilità” spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la
gestione corretta e trasparente dei rifiuti permette di agevolare la transizione verso
il modello di economia circolare per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse con
una semplificazione burocratica e dei servizi”.

Con il suo progetto ZeroScarti, a cui è improntato il circuito organizzato di raccolta, Cascina
Pulita mira a raggiungere la completa circolarità di questi rifiuti e riesce oggi a valorizzarne il
95%, anche grazie ad un impianto Clean Wash unico in Italia, che permette di effettuare la
bonifica dei contenitori di fitofarmaci – tra gli scarti agricoli più diffusi che rimanevano tuttavia
ancora non reimmissibili nel circuito virtuoso del riciclo – e di destinarli al recupero di materia
anziché alle discariche o all’incenerimento. Cascina Pulita è punto di riferimento nazionale per
la gestione dei rifiuti agricoli, in diverse parti d’Italia: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna,
Toscana ma anche Veneto, Lazio, Umbria, Marche e Friuli Venezia Giulia.

“Siamo molto felici di essere riconosciuti come il partner ideale per la costituzione di
un circuito organizzato di raccolta dei rifiuti agricoli su base nazionale – afferma
Marco Vergero, Presidente di Cascina Pulita – I nostri continui sforzi per incrementare una raccolta diffusa di questi rifiuti e aumentarne le possibilità di valorizzazione
a beneficio dell’economia circolare sono stati ancora una volta premiati. E questo ci
dà un nuovo, ulteriore incentivo per supportare i nostri clienti nella gestione sostenibile delle attività agricole e cercare soluzioni innovative per sviluppare sempre più la
filiera del riciclo.”

www.cascinapulita.it
www.coldiretti.com

Federico Gozzelino e Alda Merini, una grande sincera amicizia

Sarà forse stato scritto nel destino che un musicista ed una poetessa, entrambi di talento, si incontrassero per instaurare una meravigliosa storia di sincera amicizia approdando ad una costruttiva collaborazione artistica.

Non è raro che questo succeda in quanto ogni disciplina artistica si intreccia con le altre sollecitandosi a vicenda, mi piace però pensare che tutto sia avvenuto grazie alla forte determinazione di Federico Gozzelino desideroso di musicare le poesie di Alda Merini e di conoscerla personalmente, non solo attraverso la lettura come era stato riguardo Jacques Prevert in “Metro de la vie”, Garcia Lorca in “Duende”e Cesare Pavese in “Discrepanze”

Conosco il musicista da tanti anni, dal giorno in cui, alla fine di un suo concerto a Casale, mentre usciva dalla sala lo fermai quasi strattonandolo per un braccio e gridandogli con veemenza “Lei è un genio, avrà un grande avvenire”. A distanza di tempo, ogni volta che ci incontriamo ci divertiamo nel ricordare quell’episodio che aveva stupito l’artista non ancora abituato agli apprezzamenti essendo ancora poco conosciuto. Il meritato successo conseguito è sicuramente frutto di talento innato e degli studi nel Conservatorio di Vercelli e di Alessandria ma anche è dovuto alla forza di volontà nel raggiungere i traguardi prefissati. A conferma le sue parole “Sono nato musicista, in seguito divenuto psicologo ho esercitato la professione ma ognuno deve realizzare ciò che è nascosto nel profondo del proprio essere, il mio desiderio era diventare compositore”. Così è stato, è ritenuto uno dei compositori italiani viventi con il maggior numero di composizioni ed ha ricevuto il prestigioso premio Ignazio Silone per la cultura. Pur avendo una formazione musicale classica si è prestato anche alla musica meno colta, pop, rock, folcloristica e jazz esibendosi come pianista nei night club in Italia e all’estero. In un interessante esauriente libro su di lui il critico Guido Michelone osserva “Si tratta di un caso unico e raro di formazione originale e completa”.
Alberga infatti nelle sue opere un connubio di spirito classico e spirito moderno, di passato e contemporaneità, aperti ad ogni espressione artistica sia essa musica, poesia, canto, arte figurativa, tutte stimolanti e che denotano una profonda cultura umanistica.

Lo studio dell’animo umano dello psicologo e la sensibilità del musicista si sono alleati nel conquistare Alda Merini al fine di ottenere il consenso di musicare sue poesie.
L’impresa, che pareva impossibile per la proverbiale diffidenza della poetessa verso gli sconosciuti, tanto più nel caso di uno psicologo appartenente ad una categoria che secondo lei commette errori, andò in porto grazie all’abilità di Gozzelino che coraggiosamente, una mattina del 2000, bussò alla porta della sua abitazione sui Navigli a Milano. Alda aprì guardinga ma inaspettatamente, osservandolo, esclamò “Oh che bell’uomo entri, entri pure” forse era stata conquistata dall’abbigliamento elegantemente originale che gli conferiva vagamente un aspetto di artista alla francese, come mi ha detto Federico durante un nostro recente incontro per intervistarlo.
Entrato, si presentò come musicista tralasciando di essere anche psicologo, sarebbe stato controproducente rivelarlo vista la sua avversione verso questa categoria, quindi escogitò un espediente dicendo di sentirsi in colpa di una cosa inconfessabile di cui si vergognava. Alla richiesta di sapere il perché rispose “Sono uno psicologo!” Alda capendo di trovarsi di fronte ad una persona sensibile e comprensiva si confidò raccontando molti episodi della propria vita, in particolare i drammatici ricoveri in manicomio.

Dopo aver ascoltato e ammirato l’interpretazione musicale e i testi di Prevert che Gozzelino le aveva consegnato accettò che questi musicasse alcune sue poesie.
Uscì così il disco “Ebrietudine”, titolo scelto dalla stessa Merini, come sinonimo di ebbrezza per significare l’unificazione delle due dimensioni di corpo e mente in modo che non restino dimezzati mentre i brani sono stati definiti “Cantate” riportando in vita la nobile tradizione iniziata da Bach. “Ogni mattina il mio stelo”, “Non voglio che tu muoia”, “Io sono folle folle folle”, “Viene il mattino azzurro”, “Io ho sofferto il dolore”, “I versi sono polvere chiusa”, descrivono gli stati d’animo altalenanti tra coraggio-paura, dubbio-certezza, follia- razionalità, eros-thanatos e vengono musicati con potenza espressiva. I suoi racconti, osserva il musicista, sono un insieme di realtà e fantasia, anche i suoi tanti innamoramenti di cui parla sono a volte falsati dall’immaginazione poiché “Traduce in canto lirico tutto ciò che vede, sente, vive; tutto è subordinato al suo essere animale poetico”.

La bella amicizia, liberatoria per Alda, costruttiva per Federico che si ritiene fortunato di averla conosciuta, è terminata nel 2009 con la morte della poetessa.
Unico rammarico, mi confessa Gozzelino durante l’intervista, è quello di non avere accolto, per difficoltà logistiche e organizzative, la calda proposta della Merini di recitare ella stessa i testi in Ebrietudine. In compenso, per la copertina della seconda edizione, Alda volle una foto che li ritraesse insieme, tenendo in mano il disco per fargli pubblicità.
Cosa che il musicista non aveva minimamente pensato ma che gli fece capire quanto la poetessa lo ritenesse un vero amico meritevole del suo apprezzamento e non un profittatore come i tanti che le stavano intorno da quando divenne famosa.

Giuliana Romano Bussola

La poesia dedicata dalla Merini a Gozzelino

 

La Commissione Europea inserisce il Parco Storico nella EU Geen Week 2021

Il Parco Storico del Castello Reale di Moncalieri entra ufficialmente, con una visita guidata, nel panel di eventi e iniziative selezionati dalla Commissione Europea per la Eu Green Week 2021.

La conferma è arrivata velocemente, proiettando “Moncalieri città nel verde” in uno dei più significativi progammi internazionali di sensibilizzazione e impulso all’“obiettivo inquinamento zero”.

Un focus qualificato, in calendario in tutti i paesi dell’Unione dal 31 maggio al 4 giugno, su progetti per il clima, strategia in materia di sostanze chimiche e altri programmi nel campo di energia, industria, mobilità, agricoltura, pesca, salute e biodiversità.

La candidatura del Parco Storico nell’area tematica “promozione della salute e del benessere” è stata avanzata dall’Assessorato alla Cultura insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Univeristà di Torino (Disafa). “La conferma dell’inserimento del progetto su cui investiamo le nostre energie migliori da 6 anni e della sua qualità è arrivata non a caso giovedì, Giornata mondiale della Terra – commenta con palese soddisfazione l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Potremo così dare la giusta visibilità, ben oltre i confini nazionali, non solo alla visita guidata che faremo il 4 giugno, ma anche alla nostra città e al suo prezioso patrimonio verde, su cui abbiamo puntato le strategie peculiari della nostra proposta e del nostro mandato. Dai convegni internazionali ‘Dialoghi sul paesaggio’ e ‘Si può fare’ al Premio della Rosa, dagli itinerari sul Po in dragon boat a Fiorile, l’evento che ogni anno a ottobre chiude le nostre stagioni culturali”.

Il 23 maggio la Gran Fondo Laigueglia – Lapierre

Un invito – chiaro e deciso – a “non aver paura” e a partecipare “in maniera serena” alla Gran Fondo Laigueglia – Lapierre.

A firmarlo il patron del Gs Alpi Vittorio Mevio che ricorda gli “elevati standard di sicurezza” della manifestazione ligure, garantendo che – pur nel rigoroso rispetto dei protocolli anti-Covid – quella del prossimo 23 maggio sarà comunque una “grande festa di sport”.

“Finalmente – scrive Mevio – fra qualche settimana torneremo sui pedali. Lo faremo nel rigoroso rispetto dei protocolli, garantendo a tutti i partecipanti i più elevati standard di sicurezza. Dal Bike-Village al pasta party in modalità ‘take-away’, dai ristori con sacchetti monouso sigillati all’utilizzo di tutti i dispositivi di protezione, siamo pronti ad accogliervi per tornare a vivere finalmente un’altra splendida giornata di sport all’insegna della passione e della condivisione”.
“Non è la prima volta – aggiunge – che, come Gs Alpi, allestiamo un appuntamento ciclistico durante la pandemia. Sul piano organizzativo abbiamo già sperimentato i nuovi format durante l’ultima Gran Fondo di Alassio che, seppur con una platea di partenti più modesta, ci ha permesso di collaudare e migliorare l’intera macchina organizzativa. Per questo, il nostro invito è quello di venirci a trovare senza alcun timore. Il prossimo 23 maggio troverete i più alti livelli di sicurezza, paesaggi unici e il nostro tradizionale spirito di accoglienza e di ospitalità”.

La rassegna dei libri più letti del mese

In aprile torniamo a occuparci dei libri più letti e commentati dai membri del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri.

Questo mese, il dibattito tra lettori è stato animato da Milkman, di Anna Burns, che affronta il tema della guerra civile in Irlanda, tema che rischia di tornare tristemente attuale; La Ballata Di Ned Kelly, di Peter Carey che permette di aprire una finestra sulla narrativa australiana contemporanea; La Festa Del Raccolto di Thomas Tryon, un horror vecchio stampo martoriato da un’orribile traduzione.

 

In attesa che sia possibile incontrare dal vivo i nostri autori preferiti, questo mese NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato quattro scrittori che proprio in aprile hanno pubblicato i loro nuovi lavori: Azalea Aylen esordiente autrice del fantasy Gli Infiniti Passi Dell’Anima (Edizioni Carpa Koi), Mauro Zanetti che torna in libreria con il giallo Tracce Parallele (Nulla Die Edizioni), Domenico Celestino che presenta La Gioventù Perduta il suo romanzo di esordio ambientato negli anni 70 e Adriano Moruzzi, autore di Jona, il piccolo astronauta (Vertigo), pensato per i lettori più giovani ma perfetto per ogni età.

Se siete appassionati lettori o semplici curiosi in cerca di nuovi titoli, venite a trovarci ed entrate nella comunità di lettori più frequentata di Facebook: Un libro tira l’altro ovvero il passsaparola dei libri!

 

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

In piena attività il cantiere del grande museo della fotografia di piazza san Carlo

Entrano nel vivo i lavori per la realizzazione delle Gallerie d’Italia a Torino, il museo di Intesa Sanpaolo che nascerà in Piazza San Carlo.

Giovedì il Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli e il Presidente Gian Maria Gros-Pietro hanno visitato il cantiere accompagnati da Michele De Lucchi, architetto curatore del progetto, Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, e Luca Tedesi, Executive Director Immobili e Logistica della Banca.

 

Nel cantiere di 11 mila metri quadri lavorano a ritmo incalzante 40 progettisti e 22 imprese. Nei prossimi giorni una gru gigante, alta 45 metri con un braccio lungo 52, dalla portata di 5 tonnellate sarà montata nel cortile della Banca. L’apertura è ipotizzata nei primi mesi del 2022.

 

Il nuovo museo, quarta sede delle Gallerie d’Italia con Milano, Napoli e Vicenza, sarà dedicato alla fotografia e alla video arte ed esporrà, oltre a mostre temporanee, una selezione di opere dalle collezioni di Intesa Sanpaolo, tra cui l’Archivio Publifoto, costituito da circa 7 milioni di scatti fotografici su eventi, personalità, luoghi realizzati dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del ‘900.

Lanciano droga dal finestrino dell’auto in fuga

Arrestati due italiani

 

Mercoledì sera, transitando in corso Lombardia, all’altezza di via Luini, gli agenti della Squadra Volante notano due persone che alla vista degli agenti salgono sulla loro auto in sosta. I poliziotti li raggiungono per sottoporli a controllo invitandoli a fermarsi. Con una manovra repentina, però, il conducente fa un’inversione di marcia e imbocca via Luini a folle velocità.

Incurante dei pericoli della velocità sostenuta, il guidatore percorre via Forlì, via Gorresio, via Borsi, via Foligno per poi ritornare in via Forlì. Durante la fuga, l’uomo alla guida del veicolo lancia delle bustine dal finestrino. Gli agenti all’inseguimento riescono, però, a bloccare l’auto all’intersezione tra via Gorresio e via Borsi. Nella VW Golf ci sono un trentaseienne, il conducente, e un diciottenne, entrambi italiani con precedenti di polizia a carico. Il più giovane dei due viene trovato in possesso di alcune dosi di marijuana, altre dosi della stessa sostanza e di hashish, quelle lanciate dal finestrino, verranno recuperate poi dagli agenti ripercorrendo il percorso di fuga dell’auto.

A seguito di accertamenti, è emerso che l’auto era sprovvista di copertura assicurativa e il trentaseienne alla guida non aveva mai conseguito la patente. Alla luce dei fatti, il conducente dell’auto è stato arrestato per resistenza a P.U. e detenzione di sostanza stupefacente, al diciottenne, invece, è stato contestato solo il secondo reato.  

Contrordine, il TAR riapre i supermercati il primo maggio

Il Tar del Piemonte ha accolto il ricorso di Federdistribuzione

contro la delibera con cui il governatore del Piemonte Alberto Cirio aveva disposto la chiusura dei supermercati per la giornata del  primo maggio. L’efficacia del Decreto 52 del 29 aprile è dunque sospesa, quindi sabato potranno aprire regolarmente le medie e grandi strutture di vendita a Torino  e in Piemonte.

Un primo maggio di festa e di lotta. Rifondazione Comunista in piazza Castello

 In connessione con le diverse piazze    

Le piazze per il primo maggio di quest’anno a Torino, stante la pandemia e l’impossibilità di un unico grande corteo, saranno più di una. La scelta di Rifondazione  Comunista- Sinistra Europea è di ritrovarsi in piazza Castello a partire dalle 9,30. Saremo in piazza Castello stando al tempo stesso in connessione con le diverse piazze, i diversi ritrovi che si terranno in città nella stessa mattinata. Saremo presenti con un’unica voce rivolta contro le politiche governative imperniate sul primato d’impresa, del sistema finanziario, del profitto privato, contro il deterioramento delle condizioni di lavoro, la disoccupazione, la precarietà, la riduzione del reddito e dei diritti. Saremo presenti per dire No al governo Draghi le cui scelte puntano ad allungare la durata del lavoro, a diminuire i salari, a privatizzare i servizi pubblici, a tagliare drasticamente gli ammortizzatori sociali. Proroga del blocco dei licenziamenti e degli sfratti, uso sociale delle risorse del Recovery fund, reddito di base garantito a tutte e tutti, riduzione dell’orario di lavoro e dell’età pensionabile, rilancio della sanità e più in generale investimenti in tutto il comparto  pubblico, imposte ai ricchi e alle imprese, no allo spreco di denaro pubblico in grandi opere speculative come il Tav, nuovo modello di sviluppo, questi alcuni temi che animeranno il nostro primo maggio di festa e di lotta.

  Ezio Locatelli, segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino