ilTorinese

 Ruba cibo non per indigenza ma per rivenderlo

I 5 obblighi di presentazione alla P.G. non sono sufficienti, andrà in carcere.

Lo stesso giorno in cui era uscito dal carcere, il 14 Gennaio scorso,  era stato di nuovo arrestato per furto aggravato; altri episodi analoghi avvenivano il 22 Marzo ed il 28 Aprile. La tecnica del 50enne era sempre la stessa: si introduceva all’interno dei supermercati, asportando derrate alimentari quali formaggi pregiati, tonni, salumi e poi li rivendeva. L’uomo ha collezionato ben nove precedenti per furto ed uno per rapina negli ultimi mesi, denotando una totale indifferenza sia nei confronti delle condanne subite che dei provvedimenti a suo carico: la sottoposizione a ben 5 obblighi di presentazione alla p.g. non solo non ha costituito un valido deterrente per lui ma un’ulteriore giustificazione per delinquere in quanto, dovendosi presentare in vari commissariati cittadini per assolverli,  il cinquantenne asseriva di non avere tempo per lavorare. Per l’uomo, attualmente in carcere per altri delitti, le misure cautelari più tenui sono state, dunque, convertite  in quella, più grave, della custodia cautelare in carcere.

Da metà giugno le montagne piemontesi saranno Covid – free

Il presidente Cirio con gli assessori Icardi e Carosso: “Si inizierà il 21 maggio da Alagna Valsesia a vaccinare tutti coloro che vivono e lavorano nei nostri Comuni montani”

Il Piemonte è la prima Regione in Italia che renderà le sue montagne “Covid free” ricorrendo alla vaccinazione di tutti i residenti e lavoratori dei 500 Comuni montani e di alta collina che presentano presidi sanitari minimi, analogamente a quanto già fatto con le isole minori.

L’iniziativa rientra nel Piano vaccinale nazionale e richiama quanto previsto dalla circolare del 5 maggio 2021, trasmessa alla Conferenza delle Regioni dal generale Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid, sulle aree isolate e più difficilmente raggiungibili.

Si inizierà venerdì 21 maggio da Alagna Valsesia (VC).

L’intervento riguarderà innanzitutto i Comuni montani del Piemonte individuati a “priorità alta” (oltre 200 sui 500 totali) in base alla combinazione di parametri che riguardano l’altitudine, la distanza dall’ospedale più vicino e l’omogeneità territoriale (sulla base del criterio richiamato nella circolare nazionale del generale Figliuolo).

In particolare:

– nelle aree alpine, in tutti i Comuni sopra i 700 metri di altitudine e quelli tra i 600 e i 699 metri che distano più di 25 minuti da un ospedale;

– nelle aree appenniniche e di alta collina, come la Langa cuneese o astigiana, in tutti i Comuni sopra i 500 metri di altitudine e quelli fra i 400 e i 499 metri che distano più di 25 minuti da un ospedale.
La mappa è stata definita sulla base delle tempistiche per raggiungere un ospedale elaborate dal 118.

Non sono inclusi i Comuni montani che si trovano a meno di 25 minuti da un ospedale. Di concerto con il territorio e le Asl sarà possibile valutare eventuali casi di comuni a “priorità media” che per ragioni specifiche sono da ritenere a “priorità alta”.

L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una videoconferenza stampa dal presidente della Regione Alberto Cirio, con il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Presenti anche il commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo e il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo.

“Siamo la prima Regione in Italia che avvia un processo di questo genere, ci siamo attivati non appena il Governo ha aperto a questa possibilità – dichiara il presidente Cirio, con gli assessori Icardi e Carosso -, perché un paese di montagna vive la stessa situazione di marginalità di un’isola. In Piemonte abbiamo colto al volo questa possibilità con una proposta concreta che oggi ha ottenuto l’assenso del generale Figliuolo. Saremo la prima regione d’Italia a rendere le proprie montagne Covid free e questo crediamo sia anche il miglior invito per i tantissimi turisti che da sempre amano le vette del Piemonte”.

Sono circa 110 mila i residenti vaccinabili nei Comuni montani a priorità alta. Le Asl convocheranno le circa 71 mila persone residenti che non sono ancora state vaccinate (altre 39 mila hanno già ricevuto almeno una dose perché rientrano nelle categorie già in fase di vaccinazione). I paesi dotati di un centro vaccinale si organizzeranno per concludere l’operazione in un fine settimana, mentre gli abitanti dei paesi senza centro vaccinale potranno farlo in quello più vicino.

Il progetto non determinerà nessun rallentamento sul proseguimento della campagna vaccinale di massa della popolazione piemontese. Saranno infatti circa 2 mila i vaccini giornalieri destinati al progetto delle Montagne Covid free (sui circa 30 mila in media che vengono somministrati ogni giorno in Piemonte, sulla base delle attuali disponibilità di vaccini).

“Da metà giugno – concludono il presidente Cirio e gli assessori Icardi e Carosso – le nostre montagne saranno quindi Covid free: un posto altamente sicuro per trascorrervi le proprie vacanze”.

Un premio alle imprese

IR20, LUNEDI’ LA PREMIAZIONE DELLE IMPRESE

La cerimonia di consegna la sera del 24 maggio sarà trasmessa in diretta streaming dalla prestigiosa sede del Museo Egizio. L’assessore regionale all’Innovazione, Marnati: “Un premio a chi innova in Piemonte, un premio al Piemonte che innova”

Valorizzare il sistema regionale dell’innovazione e della ricerca, elementi fondamentali per lo sviluppo del Piemonte: questo l’obiettivo del Premio IR20, Piemonte Innovazione e Ricerca, istituito dalla Regione Piemonte, quest’anno alla sua prima edizione, che avrà il suo momento conclusivo nella serata di lunedì 24 maggio – inizio alle 20 – con la consegna dei premi ai vincitori nella prestigiosa sede del Museo Egizio.

A condurre la serata, che sarà trasmessa in diretta streaming sul sito regionale e sulla pagina Facebook della Regione (https://www.regione.piemonte.it/web/consegna-premi-ir20), sarà Marco Berry, attore e conduttore televisivo torinese.

Nel corso della serata verrà trasmesso un contributo video di Alberto Angela a colloquio con il direttore del Museo Egizio, Christian Greco.

Un premio fortemente voluto dall’assessore regionale all’Innovazione, Matteo Marnati, che fin dai primi giorni del suo insediamento ha visitato molte imprese del territorio. “Molti dei traguardi innovativi raggiunti dagli imprenditori piemontesi – spiega Marnati – erano per lo più sconosciuti ai nostri cittadini”. Per questo è nato il Premio IR20: “un premio che vuole celebrare il Piemonte che innova, un premio a chi innova in Piemonte. Vogliamo far conoscere a tutti i piemontesi, e non solo, i successi quotidiani del sistema dell’innovazione regionale, vogliamo promuovere le imprese che ogni giorno credono e investono nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, fattori che hanno un ruolo sempre più importante per la nostra ripresa economica”.

Due le sezioni del premio: green economy – per favorire sviluppo sostenibile e economie circolari – ed health economy – per promuovere soluzioni innovative in campo sanitario anche per far fronte all’emergenza pandemica. Tre le categorie di imprese: start up, imprese senior e partnership pubblico-privato.

97 le candidature pervenute ed esaminate da una qualificata giuria di esperti composta, tra gli altri, dai tre rettori di Politecnico, Università di Torino e Università del Piemonte Orientale, personalità del mondo scientifico e della divulgazione scientifica come Mario Rasetti e Piero Bianucci; 19 i finalisti, tra i quali verranno individuati i vincitori delle singole categorie.

La lista dei finalisti e tutte le informazioni relative al premio sono consultabili sul sito istituzionale della Regione Piemonte all’indirizzo:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/fondi-progetti-europei/fondo-europeo-sviluppo-regionale-fesr/24-maggio-alle-20-diretta-streaming-consegna-dei-premi-ir20

Sarà inoltre conferito un premio speciale al miglior progetto in assoluto.

Donne di Torino Quasi Invisibili

Caro direttore, le donne di Torino devono ancora fare molta strada per essere riconosciute e considerate per ciò che meritano. Questo non è solo un problema dei nostri giorni, ma nella Storia la visibilità delle donne torinesi non ha brillato.

In questo incontro impariamo a conoscere meglio importanti donne torinesi a partire dalla toponomastica cittadina e scopriamo il progetto Torino Città per le Donne.

Quante strade di Torino sono intitolate a donne? E quante statue di donne possiamo incontrare passeggiando per la città? A partire da queste considerazioni facciamo un viaggio con domande e risposte per conoscere meglio alcune donne torinesi che hanno dato contributi molto importanti alla città e al mondo.

L’incontro online sarà trasmesso in diretta:

Insieme a Chantal Balbo e Giovanna Giordano, autrici di “Esageruma – Un sogno per Torino“, interverranno:

Per rendere l’incontro più vivace giocheremo con quiz a risposta multipla alla scoperta di fatti storici curiosità. Scopriremo quante strade di Torino sono intitolate a personaggi femminili, quali donne si celano dietro a nomi che non rendono loro onore e vedremo che fine hanno fatto le Madame Reali nella toponomastica cittadina.

Fincantieri e Comau insieme per la robotica

FINCANTIERI E COMAU PER INNOVARE I PROCESSI PRODUTTIVI GRAZIE ALLA ROBOTICA

Le società realizzeranno un nuovo e avanzato robot-veicolo di saldatura da destinare ai cantieri navali

 

Trieste/Grugliasco (Torino), Fincantieri e Comau, due eccellenze italiane leader globali nei rispettivi settori di riferimento, hanno sottoscritto una lettera di intenti per lo sviluppo di soluzioni robotizzate prototipali per la saldatura dell’acciaio, e successivamente per la realizzazione delle relative serie di macchine, da destinare inizialmente agli stabilimenti di Fincantieri. L’accordo è stato firmato da Paolo Carmassi, CEO di Comau, e Fabio Gallia, Direttore generale di Fincantieri.

Il primo progetto congiunto, per il quale i dettagli operativi sono in via di perfezionamento e i test presso i siti di Fincantieri sono previsti nella prima metà del 2022, riguarderà un robot-veicolo di saldatura, composto da un robot antropomorfo e da un veicolo cingolato, che sarà guidato per mezzo di un sistema a controllo remoto.

Fincantieri e Comau saranno comproprietarie del know-how e della proprietà intellettuale generati durante lo sviluppo del progetto di nuova concezione, e successivamente esploreranno la possibilità di commercializzare questi robot per la saldatura non solo nell’ambito dell’industria cantieristica, bensì anche in segmenti attigui, come quello della realizzazione di grandi manufatti in acciaio per opere infrastrutturali e speciali, ovvero di strutture continue per ponti sospesi e strutture per sistemi di sollevamento di grosse dimensioni.

Le società hanno inoltre stabilito di proseguire la valutazione e lo studio di ulteriori opportunità per la creazione di soluzioni e contenuti altamente innovativi all’interno del più ampio ambito di Digital Factory.

 

Paolo Carmassi, CEO di Comau, ha rilevato: “Comau è da sempre impegnata nella progettazione e nello sviluppo di processi e tecnologie all’avanguardia, per poter fornire ai propri clienti e partner soluzioni uniche e rispondere alle sfide di un mercato in continua trasformazione. La collaborazione con Fincantieri ci offre l’opportunità di unire le forze con quelle di un’altra azienda leader per un progetto innovativo, con l’obiettivo di estendere i benefici dell’automazione e della robotica a settori sempre nuovi”.

 

Fabio Gallia, Direttore generale di Fincantieri, ha dichiarato: “Questa collaborazione rappresenta un’importante novità per l’industria navale. Oltre che a beneficio della tutela della sicurezza dei lavoratori e al miglioramento delle condizioni ergonomiche in cui operano, queste soluzioni garantiranno un decisivo passo in avanti nella ricerca della competitività del nostro sistema produttivo. La possibilità di sviluppare i progetti insieme a Comau, inoltre, in prospettiva ci offre una grande opportunità per ampliare ulteriormente le competenze tecnologiche del nostro Gruppo”.

Museo del Tessile di Chieri: Lisa Fontana: tRame – legami, interruzioni, mutazioni

Mostra personale – fino al 5 giugno 2021

 

In occasione della riapertura del Museo del Tessile di Chieri con nuovo allestimento, Lisa Fontana, giovane artista di origini toscane ma chierese acquisita, esordisce in una mostra personale che crea un’atmosfera rarefatta, ineffabile ma pungente: «tRame – legami, interruzioni, mutazioni» è ospitata fino al 5 giugno nella sala della Porta del Tessile, in via Santa Chiara 5.

In mostra una quindicina di lavori d’arte tessile in cui Lisa Fontana (1988), Premio “Navetta di rame 2021”, ha reinterpretato disegni di tradizione in chiave contemporanea utilizzando vari materiali-dal lino al rame, dal bambù alla seta-e tessendo ai telai storici del Museo del Tessile.

 

La mostra fa parte del progetto «ARS ET INDUSTRIA» realizzato dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile con il patrocinio del Comune di Chieri, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte e di UICI (sezione di Torino), il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e la sponsorizzazione tecnica di Cascina Gilli.

Prenotazione obbligatoria (prenotazioni@fmtessilchieri.org, tel.329/4780542)

costo del biglietto 6 euro (Museo + mostra)

Orari: Martedì, Mercoledì e Venerdì: 9:30-12:30 Sabato: 14:00-18:00 Domenica 10:00-12:00

 

«Qui Lisa Fontana espone due suoi libri d’artista, che le sono valsi il Premio “Navetta di rame” per essersi distinta nel reinterpretare tecniche e disegni tessili di tradizione attualizzandoli nella contemporaneità. Il rame è il metallo che più di altro veicola energia ed è tessendo trame di fibre naturali e rame che Lisa Fontana ha riallacciato i fili del passato e presente. Così facendo, ha dato nuova linfa vitale a un “fare” che reca in sé la memoria di un contesto dalla forte vocazione tessile, ma è presente da millenni nelle diverse civiltà. Come afferma l’Artista, “la creazione in trama disegna simboli, forme, immagini, consce o inconsce, del nostro vissuto, del nostro presente; intreccia la nostra storia con mondi, materiali e storie diverse; rispecchia il nostro immaginario, il futuro che cerchiamo, lunione con quel che non conosciamo. Alla ricerca di uno spazio, tessere e detessere insieme materiali naturali e primordiali, come il rame, primo metallo lavorato dall’uomo”.

Di grande raffinatezza stilistica ed esecutiva sono le sue garze in canapa, un materiale povero che le sue abili mani hanno trasformato in delicati, morbidi intrecci che lasciano intravedere o immaginare scorci di vita operosa declinata al femminile ma non solo.

Per Lisa Fontana, la creazione attraverso il medium tessile si declina anche nella ricerca di uno spazio-tempo in cui esprimere “il nostro continuo desiderio di legami, interruzioni, mutazioni”. È questo il senso, ad esempio, di Una lettera per te (2021), in cui la tessitura di ortica e bambù si sovrappone alla scrittura su un piano virtuale.

 

Di particolare suggestione, i Mirrors di Lisa Fontana offrono uno spaccato sulla nostra storia, sulla nostra percezione della realtà attraverso i sensi in un originale gioco di specchi che il nodo Ghiordes, usato da secoli dai turchi per la realizzazione di tappeti (si esegue avvolgendo con un doppio nodo un filo di lana a due catene di ordito), “lega” ai fili di lana merinos. Libeccio e Tramontana inevitabilmente riportano il pensiero al nostro Mediterraneo, il mare di Ulisse, il mare di una umanità ferita in balia dei venti laddove i confini si fanno liquidi.

Altre opere in questa mostra riflettono il sentire di Lisa Fontana, giovane artista e madre, che tesse poesia sulla scena artistica contemporanea e, in questa sua mostra personale, propone “una contrapposizione di caldo e freddo, morbido e rigido conduzione, unione, caos ed intreccio. Sono tramandi e rimandi, riflessi diversi di quel che siamo: comunità diffusa, mescolanza dispersa, impaurita umanità in cerca di un segno, di una trama, di uno spazio in cui Ri-Conoscersi. Uno spazio in cui interrogarsi – chi sono io? Chi è l’altro?”

Da Firenze, dove si è formata all’Accademia di Belle arti prima di perfezionarsi alla Fondazione Lisio, Lisa Fontana è ora artist in residence impegnata nella propria ricerca artistica e nella docenza. La sfida condivisa con il Museo del Tessile è quella di ispirare giovani e meno giovani all’arte tessile e alle sue diverse forme senza dimenticare le arti applicate, troppo spesso a torto deprivate della loro valenza “spirituale”. Eppure, come già ricordava Marta Graham, Madre della Modern Dance, “when weaving a blanket, an Indian woman leaves a flaw in the weaving of that blanket to let the soul out” (nel tessere una coperta, una donna Indiana lascia una falla nella tessitura di quella coperta per lasciar evadere l’anima). Allora, è forse nelle fughe delle armature di lana, seta, canapa, bambù, ortica e rame tessute da Lisa Fontana che possiamo spaziare con il pensiero e le emozioni».

 

Melanie Zefferino

Presidente

Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile

“Puliamo il tuo parco” – 2a edizione. Fino al 30 giugno si potrà votare il parco del cuore

Vallelata e Legambiente ancora insieme in Piemonte per tutelare il verde cittadino e sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente. 

Fino al 30 giugno si potrà votare il parco del cuore tra i 100 in lista in tutta Italia. In Piemonte l’iniziativa vede in lizza 7 parchi e alcune scuole di Torino, Cuneo, Nichelino, Alpigiano, Caluso, Dormelletto, Casale Monferrato. I venti parchi più votati, uno per ogni regione, verranno ripuliti e le scuole ad essi associate saranno premiate con un percorso didattico su tematiche ambientali tenuto dagli esperti di Legambiente.

 

 Vallelata, in collaborazione con Legambiente, torna con la seconda edizione di “Puliamo il tuo parco”, l’iniziativa nazionale di mobilitazione alla cura del verde cittadino. Per fare ancor più rete e chiamare quante più persone all’azione, quest’anno gli organizzatori hanno coinvolto un interlocutore che avrà un ruolo fondamentale: le scuole. Proprio la sensibilizzazione e l’educazione delle giovani generazioni al rispetto dell’ambiente, infatti, sarà il motore di questa nuova edizione dell’iniziativa lanciata con successo lo scorso anno.

Fino al 30 giugno sul sito puliamoiltuoparco.vallelata.it i consumatori potranno votare il loro parco del cuore tra i 7 in lista in Piemonte, abbinati ad alcune scuole del territorio:

  • Torino: Parco della Pellerina
  • Nichelino (TO): Parco Naturale di Stupinigi – I.C. Nichelino 4 Rita Levi-Montalcini
  • Alpignano (TO): Parco Bellagarda – Scuola elementare Turati Alpignano
  • Caluso (TO): Parco Spurgazzi – I.C. Caluso, scuola primaria G. Giacosa
  • Cuneo: Parco Fluviale Gesso e Stura – I.C. “Viale Angeli”
  • Dormelletto (NO): Parco del Ticino Lago Maggiore – I.C. “Eugenio Montale”
  • Casale Monferrato (AL): Area verde Oltreverde – Scuola primaria XXV Aprile

Al termine delle votazioni il parco più votato in ogni regione verrà ripulito nel corso di una simbolica giornata di volontariato, mentre Legambiente regalerà alla scuola abbinata un percorso didattico sulle tematiche ambientali.

“Siamo davvero entusiasti di portare avanti questa iniziativa lanciata lo scorso anno. L’impossibilità di viaggiare a causa della pandemia ci ha portato a riscoprire le nostre città piccole e grandi e il verde che le abbellisce, rendendo ancor più importante la tutela dei parchi”, ha commentato Mauro Frantellizzi, Direttore Marketing Galbani Cheese. “In occasione della seconda edizione abbiamo voluto fare un passo in più, coinvolgendo le scuole del territorio perché proprio la formazione delle future generazioni a rispettare e difendere il nostro Pianeta è fondamentale, e lo è anche che i brand si spendano per spronare i giovani a farsi portatori di un cambiamento per vivere in un mondo più sano e pulito”.

“L’anno scorso la sinergia nata tra Legambiente e Vallelata ha permesso ai cittadini e ai nostri circoli di ridare dignità al cuore verde delle nostre città. – ha dichiarato Federica Sisti, responsabile Campagne di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Rinnoviamo con entusiasmo l’iniziativa in questa seconda edizione dedicata alle nuove generazioni. Dobbiamo dare voce ai giovani e al mondo scolastico, tra i più colpiti in questa pandemia. Quale modo migliore che coinvolgere insegnanti e bambini all’interno di un percorso di educazione ambientale, iniziando dalla cura del parco fuori da scuola?”.

 

Per tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa esprimendo il proprio voto, infine, Vallelata mette in palio 20 esclusivi monopattini elettrici.

 Gli sfreccia davanti a bordo del monopattino che gli aveva rubato

Trentacinquenne marocchino arrestato dagli agenti del Com.to San Donato

Gli aveva rubato il monopattino lo scorso 9 maggio nei pressi del Parco Dora. Nel pomeriggio di lunedì, il ladro sfreccia casualmente in via Fossata proprio davanti al proprietario, che non può fare a meno di notarlo. Così non ci pensa due volte e gli va dietro, comunicando nel frattempo alla centrale del 112 NUE la posizione. I poliziotti del Comm.to San Donato in servizio di Volante accorrono e rintracciano il fuggitivo  all’interno del parco Sempione; lui, vedendola pattugli avvicinarsi, cerca di dileguarsi. Vistosi però raggiunto dagli agenti li spintona più volte e li minaccia di lasciarlo perdere, altrimenti sarà peggio per loro. Nonostante la resistenza opposta, il trentacinquenne marocchino viene definitivamente fermato. Oltre al monopattino elettrico, la cui proprietà effettivamente verrà riconosciuta al richiedente, l’uomo aveva all’interno di uno zaino 277 biglietti “gratta e vinci”, alcuni dei quali integri ed altri con aree abrase, per un totale complessivo di 1330 €. Il fermato ha proseguito col suo atteggiamento ostile e minaccioso anche negli  uffici della Polizia Scientifica ove è stato sottoposto agli accertamenti del caso, che hanno fatto emergere a suo carico numerosissimi precedenti per stupefacenti. Pe lui sono scattate le manette per minacce e resistenza a P.U., oltre alla denuncia per il furto in trascorsa flagranza del monopattino, per ricettazione dei gratta e vinci e per violazione della legge sull’immigrazione, essendo  irregolare sul Territorio Italiano.

Giachino: “Perché mi candido Sindaco di Torino”

di Mino GIACHINO

 

L’Economia di Torino si è fermata da oltre 10 anni e pertanto risente molto di più delle gravi ferite dovute ai tanti Lockdown e a Ristori molto al di sotto delle necessità.  

 

Nel commercio, tra le partite IVA, i professionisti, il mondo della ristorazione, del turismo e delle palestre si è perso oltre il 50% del fatturato. In questi ultimi dieci anni molti non hanno fatto la loro parte, molti grandi manager hanno pensato più a se stessi che agli interessi di Torino.
Molte aziende se ne sono andate e i Sindaci non sono stati capaci di trattenerle. Più aumentavano gli stipendi dei grandi manager,  più aumentavano le quotazioni di Borsa delle aziende e più aumentavano le difficoltà del lavoro, degli occupati a tempo parziale, dei pensionati con la minima etc.etc.
Il nuovo Sindaco dovrà avere una sensibilità che lo metta in grado di rendersi conto delle difficoltà delle piccole aziende, delle partite IVA , della metà della Città che sta male e non scambi le piste ciclabili con gli interventi a favore dello sviluppo della Città unico modo per iniziare a curare le ferite economiche e sociali.
Se guardiamo lo stato economico e sociale di Torino con gli occhi del Medico dobbiamo rilevare che io sono stato il primo a denunciare nel 2008  la crescita inferiore alla media nazionale , ma chi governava la Città si giro dall’altra parte.
Così la malattia di Torino, cioè la sua minore crescita economica, è stata capita troppo tardi e non si sono prese le contromisure. Se mi ascoltavano nel 2008 si poteva  accelerare la costruzione della TAV, della Linea 2 della Metropolitana, si sarebbe dovuto fermare il trasferimento della Direzione  della Telecom, della Fiat, dell’Oreal etc.etc.
Oggi dopo la vendita a Peugeot della Fiat le decisioni sugli stabilimenti torinesi e italiani vengono prese in Francia. Torino , cioè, non ha più tutto il destino nelle sue mani.
Che i partiti, in particolare quelli che hanno amministrato la Città negli ultimi 20 anni non si siano accorti del declino e non abbiano preso le contromisure lo si vede dal fatto che le uniche novità di questi anni arrivano dalla cosiddetta Società Civile.
Nel 2013 io lanciai l’idea e lavorai insieme ad alcuni parlamentari per portare a Torino la Autorità dei Trasporti con duecento posti di lavoro a tempo indeterminato. Attorno alla Autority dei trasporti c’è un giro di affari indotto dall’arrivo a Torino di tutte le imprese di trasporto e dei loro esperti per far valere le loro ragioni.
Nel 2018 lanciai le manifestazioni per difendere la TAV insieme alle imprese e alle madamin. Come ha riconosciuto Salvini a maggio 2019 , in un comizio a Settimo, “se si farà la TAV lo si deve soprattutto a Giachino”.
Nel 2020 per merito della iniziativa di Don Luca Peyron Torino ha avuto la promessa da Giuseppi di avere il Centro per la Intelligenza Artificiale.
Negli ultimi mesi l’ignavia del governo giallorosso ha tenuto fermi per quasi 2 anni i lavori della TAV e ha rischiato di farci perdere il Centro per la Intelligenza artificiale. Questo dimostra che non basta conoscere i problemi  ma occorre anche avere la competenza e la capacità di governo per passare dalle parole ai fatti.
Rispetto a tutti i Candidati Sindaci sono l’unico ad avere avuto la esperienza di stare al Governo del Paese. Con quella esperienza avrei chiesto a Giuseppi di inserire nella Legge di Bilancio dello Stato il finanziamento del Centro della Intelligenza artificiale. Così mi sarei incatenato alla porta del Ministro Demicheli (PD) pur di sbloccare il progetto della tratta italiana della TAV, così come dopo la visita alla FIAT insieme a Giuseppi avrei preteso che nel Bilancio dello Stato fossero stanziati più fondi per la rottamazione delle vecchie auto. In Francia hanno stanziato 8 miliardi, Giuseppi che piace tanto alle Donne, neanche 500 milioni.
Candidarsi a Sindaco di una Città in crisi come TORINO e’ il servizio più bello anche se il più impegnativo  per il futuro della Città e dei suoi Cittadini.
Lo faccio perché non vedo Candidati alla altezza dei grandi Sindaci che hanno rilanciato Torino dopo la perdita della Capitale nel 1864 e dopo la seconda Guerra Mondiale.
Per Torino ho fatto cose importanti e quindi sono più credibile nel promettere  alla Città la ripartenza della economia e del Lavoro, sia quello dipendente che quello autonomo di cui il governo giallorosso si è assolutamente dimenticato.
Nessuno mi condiziona,  non il Sistema Torino, non i Salotti che peraltro sono meno sensibili della regina Antonietta.
Come sono stati usati i soldi delle Fondazioni Bancarie se la Città è sempre più povera e noi dobbiamo contare sulla Assistenza della Caritas, del Cottolengo, del Sermig , della Comunità di S. Egidio etc.etc.
Per la Assistenza come per il ruolo di Vice Sindaco penso a una Donna. Tutti saranno chiamati a fare di più per far ripartire la economia e il lavoro. Chi ha avuto tutto e tanto da Torino deve fare la sua parte, non limitarsi a giocare in borsa o a puntare su qualche START-up.
Rilancerò le Fiere che qualcuno ha abbandonato, riporterò a Torino il Salone dell’auto , rilancerò turismo e commercio,  rilancerò l’aeroporto .
Non prometto cose irrealizzabili ma le cose che servono davvero. Più sicurezza mentre Torino oggi rischia di perdere ben due Commissariati.
Per la Movida e per la pulizia di strade e dei nostri magnifici porti penso a una Donna come Assessore .
Lavorerò insieme fin da subito al Sindaco di Genova, un caro amico, al Sindaco di Lione e a quello di Milano per mettere insieme le eccellenze e a trovare le sinergie economiche e sociali .  L’area economica che unisce queste 4 Città vale più di 600 miliardi di euro e ha potenzialità nella ricerca, nei servizi e nella manifattura che la porrà ai primi posti e potrà candidarsi a diventare la Silicon Valley d’Europa.
Ho scritto queste prime cose non tanto  per  evitare che vengano copiate ma perché ognuno possa attribuirne la responsabilità a chi sa di cosa ha bisogno Torino per ripartire con più lavoro dipendente e autonomo.
Sarò lieto di leggere i commenti e i suggerimenti,
Mino Giachino 
Candidato Sindaco di Torino 
Appoggiato dalle Liste
-SITAV SILAVORO 
-Lista SGARBI

Partita del cuore: la squadra della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro sfiderà la Nazionale Italiana Cantanti

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IL 25 MAGGIO TORNANO ALL’ALLIANZ STADIUI CAMPIONI PER LA RICERCA PER SOSTENERE LA BATTAGLIA CONTRO IL CANCRO

La squadra della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro sfiderà la Nazionale Italiana Cantanti. In campo, tra gli altri, Buffon, Pirlo, Allegri, i piloti della Ferrari Leclerc e Sainz, John Elkann e Andrea Agnelli. Tanti i modi per sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e l’Istituto di Candiolo-IRCCS. Diretta televisiva su Canale 5 dalle 21.

 

 Tornano in campo i “Campioni per la Ricerca”, la squadra della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro composta da personaggi dello sport, dello spettacolo e dell’imprenditoria nata nel 2013 per sostenere le attività di ricerca e cura dell’Istituto di Candiolo-IRCCS. Il prossimo martedì 25 maggio i “Campioni per la Ricerca” sfideranno la Nazionale Italiana Cantanti del capitano Enrico Ruggeri nella 30/ma edizione della “Partita del Cuore”, che si svolgerà all’Allianz Stadium di Torino. Una serata di spettacolo, sport e solidarietà trasmessa in diretta dalle ore 21 su Canale 5, con la conduzione di Federica Panicucci, i commenti di Pierluigi Pardo e le interviste di Giorgia Rossi.

Anche quest’anno in tanti hanno deciso di scendere in campo per dare un contributo alla lotta contro il cancro: tra gli altri, John Elkann, Andrea Agnelli, Neri Marcorè, Pavel Nedved, i piloti della Ferrari Lecrerc e Sainz, Shade, Antonio Giovinazzi, Gigi Buffon, Andrea Pirlo, Davide Cassani. Ma le sorprese saranno ancora tante.

Tre i partner principali che da sempre sono vicini alla Fondazione e che non si sono tirati indietro di fronte a questa chiamata: Jeep, Intesa Sanpaolo e Grimaldi Lines; grazie a loro, nonostante l’assenza del pubblico, si potranno destinare importanti risorse alla cura e alla ricerca del cancro dell’Istituto di Candiolo-IRCCS.

Per Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: “La trentesima edizione della Partita del Cuore vedrà ancora una volta una partecipazione significativa di esponenti del mondo dello sport, dello spettacolo, della cultura e dell’imprenditoria, che si sfideranno per una grande causa: sostenere la ricerca sul cancro. Pur senza la tradizionale cornice di pubblico, che nelle ultime edizioni ha sempre fatto registrare il tutto esaurito all’Allianz Stadium, sarà una serata speciale dedicata alla nostra Fondazione che proprio nel 2021 compie trentacinque anni: siamo sicuri che non mancheranno l’affetto e il sostegno delle persone, che in questi trentacinque anni hanno consentito la nascita e lo sviluppo dell’Istituto di Candiolo IRCCS”.

Anche da casa si potrà giocare un ruolo fondamentale e fare molto a favore dei Campioni per la Ricerca e della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro: è attivo (e lo rimarrà fino al 3 giugno) il numero solidale 45527. Si possono donare 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Poste Mobile, Coop Voce e Tiscali. Chiamando lo stesso numero da RETE FISSA TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Tiscali, si possono donare 5 o 10 euro. Chiamando da rete fissa TWT, Convergenze, Poste Mobile si possono donare 5 euro.

Si potrà anche essere presenti all’Allianz Stadium “virtualmente” con l’iniziativa “Non ci sono, ma dono” attraverso il sitowww.ticketone.it: acquistando un biglietto (10 euro) si riceverà un attestato di partecipazione che potrà essere scaricato e postato sui propri social. Le prime cinque persone che lo faranno riceveranno in omaggio una chitarra autografata dai partecipati della Partita del Cuore.

Inoltre, sarà possibile donare anche aderendo al progetto “Partita del Cuore 2021 – scendi anche tu in campo!” aperto a tutti fino a luglio sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo, Platinum Sponsor dell’iniziativa (www.forfunding.it), oppure direttamente tramite bonifico bancario all’Iban di For Funding IT32T0306909606100000047402 con causale “CUORE2021” e attraverso il sistema di pagamento “Satispay”.

For Funding è la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo che consente alle persone – fisiche e giuridiche – di donare e prestare denaro a selezionati progetti Non Profit in modo diretto, gratuito e senza l’utilizzo di intermediari. La piattaforma garantisce sicurezza e trasparenza, con una rendicontazione pubblica sia sull’andamento della raccolta, sia sul successivo utilizzo del denaro.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.

L’Istituto di Candiolo IRCCS è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

La Fondazione ha previsto per i prossimi anni un importante piano di sviluppo che permetterà all’Istituto di crescere ulteriormente, dotandosi così di nuovi spazi da mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’obiettivo è di curare sempre più persone e sempre meglio.

La raccolta fondi di quest’edizione della Partita del Cuore sarà destinata al rinnovo del parco tecnologico della Radioterapia dell’Istituto di Candiolo IRCCS, e in particolare alla sostituzione di una delle due Tomoteraphy, con apparecchiatura di ultima generazione e dalla tecnologia avanzata, che permetterà di offrire un servizio di altissima qualità nei trattamenti radioterapici ai pazienti.

www.fprconlus.it