ilTorinese

Parlaconme: “ “Formazione e informazione in ambito digitale e nuove tecnologie”

Giovedì 8 Luglio 2021 – ore 18.00 – 19.00

William NonnisFull Stack & Blockchain Developer Ministero della Difesa

Marco Santarelli – Intelligence | Sicurezza | Humint| Antiterrorismo – Docente Semiotica, Intelligence, Security by Design

Formazione e informazione in ambito digitale e nuove tecnologie

Nella puntata di #Parlaconme di domani 8 luglio alle ore 18:00 avremo due ospiti eccezionali e di altissimo livello come tutti i nostri relatori, ma con loro vogliamo fare un passo avanti importante e di altissimo livello.

Affronteremo ancora una volta il tema della formazione, dell’informazione e della comunicazione in ambito digitale e delle nuove tecnologie. Di Blockchain ne abbiamo parlato più volte e con William Nonnis ne avevamo parlato nella prima edizione.  Ci eravamo lasciati con un appello alle istituzioni,considerando la grande carenza di informazione tra le persone di quello che è la blockchain e a cosa serveed avevamo proposto di creare una task force di docenti preparati per preparare i nostri giovani ad un futuro più tecnologico al fine che sia l’uomo a gestire la tecnologia e non l’inverso. I nostri giovani devono presentarsi al mondo del lavoro, soprattutto nel nostro settore, più formati se si vogliono avere giovani del futuro più preparati.

Abbiamo molti giovani che si vogliono avvicinare al settore agro-alimentare, il nostro messaggio è quello di portare la formazione al centro afffinche’ la nostra nazione possa essere tecnologica e all’avanguardia come avviene in molte nazioni vicine.

Ma la new entry è il Professor Marco Santarelli che ci parlerà di Intelligence delle Cose, disciplina di “creazione”. Un tema complesso e delicato, ma importante. Ve ne diamo un’anticipazione:

INTELLIGENCE DELLE COSE: Le cose sono fatti (filosofia della relazione, orizzonte storico). Il controllo non avviene nell’oggetto in sé e per , tutta la tematica di Internet delle cose non ricade nelle cose o oggetti così come le vediamo noi, avviene tramite un collegamento, avviene prettamente nella comunicazione. Nel protocollo. Nell’informazione che si instaura tra gli attori e i giocatori in gioco. Noi studiamo la maggior parte dei casi quando le cose sono già accadute. Non ci preoccupiamo di come le cose accadono e del perché. Oppure le relazioni e la comunicazione che esiste già tra le cose che si può migliorare affrontare o altro.

Internet delle cose va in qualche modo evoluto con quello che possiamo chiamare intelligence delle cose perché non sono più dialoghi tra oggetti statici che determinano la nostra realtà quotidiana, ma la capacità che tali oggetti riescono a cambiarci automaticamente la vita e che sono in connessione automaticamente con noi creando dei sistemi sociali.

In questi sistemi sociali si evolvono anche i pericoli e le insicurezze.

Non è focalizzare l’attenzione sull’importanza primaria dell’uomo o della macchina, ma bisogna focalizzare l’attenzione sulla possibilità che tale rapporto possa avere un senso solo se e come comunicazione, ovvero informazioni. Queste cose sono reperibili anche nel terrorismo o nella cybersecurity o nella vita di tutti giorni. Ovvero la capacità di individuare ciò che mette in pericolo la nostra esistenza non più da canali tradizionali ma da interfaccia totalmente insospettabili. Li ricade lo studio di Intelligence delle Cose.

Di Marco Santarelli ci teniamo particolarmente presentarlo meglio al nostro settore per cercare di farne emergere il motivo per il quale siamo onorati averlo in trasmissione.

SHORT BIO: Professore di Semiotica, Design Management, Corsi in Security by Design, Filosofia delle Relazioni e Intelligence delle Cose. Responsabile Laboratorio IC2 Lab di Intelligence, Communication and Complexity. Presidente della Commissione Ricerca e Cibernetica in Poliarte, Accademia di Belle Arti e Design. 

Direttore Scientifico ReS On Network – Intelligence and Global Defence di Londra e Fondazione Margherita Hack

Visiting Professor nel Master in Comunicazione Digitale, Mobile e Social dell’Università di Parma. 

Lead Auditor 27001 e 19011 sulla Sicurezza delle informazioni. Master Executive in “Security e Intelligence” presso l’Università Internazionale di Scienze della Sicurezza e della Difesa Sociale; Diploma in “Terrorismo, Analisi e metodologie di prevenzione e contrasto” presso la SIOI – Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale e la NATO Defense College Foundation; Corso di Alta Formazione in “Humint: tecniche operative di intelligence e counter intelligence per le nuove sfide alla sicurezza nazionale” presso l’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici. Svolge come Responsabile progetti per ambiti di difesa internazionale e sicurezza nell’area “The Sensitive Future, Intelligence of Things e Humint” con studi verticalizzati in Data Science, Logica, Filosofia ed Ermeneutica nel campo di Teoria delle Reti, Scienze Sociali e della Complessità. 

Dopo gli oltre 10 anni di collaborazione con Margherita Hack, di cui è stato coautore, si occupa per la Fondazione a suo nome di divulgazione e promozione di borse di studio. Conduce la trasmissione televisiva “La Scienza in Valigia” in onda su Marcopolo (AlmaTv, canale 65 dgt, 5065 Sky), BFC Media, Il Sole 24 Ore, Forbes.

La digital transformation è già in atto.

>>> Allinterno della puntata, inoltre, verrà ricordato anche il sito di Parla Con Me www.parlaconmeofficial.it con allinterno di tutti i podcast della scorsa stagione, di quella attuale e il salottino di Parla Con Me è ONLINE!

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Per collegarsi ed ascoltare la trasmissione:

– collegarsi al sito www.vidanetwork.it

–  app ufficiale RADIO VIDA NETWORK scaricabile gratuitamente per IOS e ANDROID

– nei maggiori aggregatori di radio

– su speaker Alexa e Google Home

REPLICHE:

–  REPLICA il giorno successivo – venerdì – alle ore 9.00 

–  REPLICA il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30 

Controlli serali dell’Arma, due arresti

Nella serata di sabato e fino a notte fonda, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno effettuato vari servizi di controllo del territorio per fronteggiare le dinamiche delinquenziali metropolitane e i fenomeni che generano allarme sociale. L’attività ha permesso di arrestare due persone.

 

Sabato notte in un locale di Corso Moncalieri a Torino, uno studente di 17 anni ha strappato due collane d’oro dal collo di un diciottenne ed è scappato. Il giovane si è accorto della rapina e ha bloccato il ladro, ma dopo una breve colluttazione non è riuscito a trattenerlo. Alcuni testimoni hanno chiamato il 112 e il tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile ha permesso di rintracciare il rapinatore ancora nel locale e di arrestarlo. Il minorenne è stato sottoposto alla misura della permanenza domiciliare. Le due collane non sono state ritrovate mentre la vittima è stata visitata all’ospedale CTO e dimessa con una prognosi di quattro giorni per una escoriazione al collo.

Sempre a Torino, in Via Cumiana, quartiere Borgo San Paolo, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un operaio di 20 anni, di Torino, per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo alticcio ha litigato con la fidanzata e con un altro ragazzo fuori da un locale, poi ha aggredito e minacciato anche i carabinieri intervenuti sul posto su richiesta di alcuni testimoni che hanno segnalato al 112 una violenta lite in strada. Il 20enne è stato arrestato.

Da Fondazione Crt 75 mezzi per la Protezione civile

Settantacinque nuovi mezzi della Protezione civile, acquistati con il contributo della Fondazione CRT per oltre 760.000 euro, entreranno in funzione in tutte le province del Piemonte e in Valle d’Aosta per il trasporto di persone e attrezzature sul territorio locale e nazionale.

 

Sul sito www.fondazionecrt.it sono pubblicati i risultati del bando Mezzi Protezione civile, con l’elenco delle 75 organizzazioni non profit cui sono assegnati i contributi per l’acquisto dei veicoli.

 

“Quest’anno Fondazione CRT ha aumentato le risorse per poter accogliere quasi il doppio delle domande rispetto al 2020, molte delle quali legate alla gestione della pandemia e al piano vaccinale in corso: un aiuto prezioso per il sistema della Protezione civile, che può disporre di ulteriori strumenti per prendersi cura delle persone e del territorio”, affermano il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci.

 

Dei 75 enti beneficiari dei contributi di Fondazione CRT, 21 sono del Torinese (Comune di Ceres; CRI di Chieri; Associazione E.R.V. – Chivasso; AIB di Coazze; Associazione volontari Protezione civile Coazze; CRI di Fiano; Gruppo di Protezione civile delle valli Chisone e Germanasca; CRI di Rivoli; Sorveglianza aerea territoriale di Rivoli; AIB Rocca Canavese; Radio club Piemonte di Settimo Torinese; AIB di Susa; Associazione I Falchi di Daffi; Croce giallo-azzurra di Torino; Associazione volontari alpini di Torino; CRI di Trofarello; AIB di Vaie; AIB di Varisella; AIB di Villar Dora; C.B. Stella di Villastellone; Comune di Virle Piemonte); 17 enti della provincia di Cuneo (Associazione di Protezione civile Città di Busca; AIB di Canale; CRI di Centallo; Gruppo civico volontari di Protezione civile – Cherasco; AIB di Chiusa di Pesio; Associazione di Protezione civile Corneliano d’Alba; ANFI Cuneo; Associazione 1 Papa golf di Fossano; Comune di Lequio Tanaro; Comune di Limone Piemonte; Comune di Moretta; gruppo volontari di Protezione civile di Novello; Comune di Priola; Protezione civile di Rodello; Unione dei comuni “Terre della pianura”; CRI di Sommariva Bosco; Comune di Venasca); 12 dell’Alessandrino (Nucleo provinciale ANC Alessandria; Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della provincia di Alessandria; CRI di Alessandria; AIB di Bistagno; CRI di Casale Monferrato; Comune di Frugarolo; Gruppo volontari di Protezione civile del Comune di Gavi; Comune di Ovada; Associazione volontari Protezione civile valli Curone Grue Ossona; Comune di Strevi; Organizzazione europea vigili del fuoco volontari di Protezione civile di Valenza; Comune di Villadeati); 5 dell’Astigiano (Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della provincia di Asti; CRI di Asti; CRI di Canelli; ANC di Asti; CRI di Montegrosso d’Asti); 5 del Novarese (CRI di Arona; AIB di Briga Novarese; UVERP di Galliate; Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Novara; Volontari del soccorso Cusio sud ovest di San Maurizio d’Opaglio); 5 del Verbano-Cusio-Ossola (Comune di Beura Cardezza; Comune di Craveggia; ANA di Domodossola; ANA di Intra; I Giovanniti sez. Verbania); 5 del Vercellese (CRI di Borgosesia; AIB di Borgosesia; ANA Valsesiana di Vercelli; Gruppo presidio volontario Protezione civile provincia di Vercelli; CRI di Vercelli); 3 del Biellese (ANA di Biella; Comune di Campiglia Cervo; CRI di Cavaglià); 2 della Valle d’Aosta (ANA Sezione Valdostana di Aosta; Associazione psicologi per i popoli emergenza di Sarre).

 

Fondazione CRT ha erogato complessivamente fino ad oggi oltre 7,5 milioni di euro per l’acquisto di 653 mezzi per la Protezione civile e 6,3 milioni per la costituzione e il mantenimento della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile, dotata di mezzi pesanti in grado di intervenire nei casi d’emergenza regionale e nazionale.

La nazionale fa sognare Il calciomercato anche!

l’Italia è in finale agli europei ed i tifosi sognano ad occhi aperti la coppa Europa ma anche gli acquisti della propria squadra del cuore.

Il Toro sta provando a mettere a segno il doppio colpo Sony Messias dal Crotone,il difensore Gunter dal Verona ed un laterale sinistro che è fondamentale nel gioco di Juric.Il tutto sarà finanziato dalla cessione di capitan Belotti per 30 milioni.
In casa bianconera la appena effettuata ricapitalizzazione fa pensare che la Juve alzerà il budget per il mercato.Pjanic e Locatelli arriveranno a breve,in attacco se andrà via Ronaldo ecco Vlahovic per una Juve sempre più competitiva che punterà decisamente alla conquista della Champions League.

Vincenzo Grassano

Nubifragio con forti raffiche di vento, dehors spazzati via

Trenta millimetri di pioggia in mezz’ora di temporale nel pomeriggio nel centro di Torino

La pioggia è iniziata pochi minuti prima delle 17 accompagnata da forti raffiche di vento a 50-70 chilometri orari. I danni maggiori si sono verificati nei dehors di bar e ristoranti, in piazza Vittorio sedie e ombrelloni sono letteralmente volati via. Pioggia anche a San Mauro e Chivasso e nei quartieri torinesi di San Salvario, Lingotto e Mirafiori.

Tav, tunnel di base: affidati lavori per 3 miliardi di euro

E’ via libera ai lavori dello scavo del ‘tunnel di base’ della Torino-Lione per  57,5 km.

Telt, il promotore pubblico che ha il compito  di costruire la nuova linea ferroviaria, ha affidato le gare per 3 miliardi di euro.

Sono quelle relative ai 45 km in territorio francese della maxi-galleria.

Al via le procedure per le gare per i 12,5 km della galleria sul versante italiano, per un valore di 1 miliardo.

«Assistiamo oggi – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi ad un ulteriore passo in avanti nella realizzazione della Torino Lione, che abbiamo dichiarato ‘irreversibile’ fin dall’inizio del nostro mandato. Sono infatti arrivate a distanza di pochi minuti due notizie molto importanti per il proseguimento del progetto.

Da un lato, l’affidamento delle gare per lo scavo del tunnel di base in territorio francese per un valore di 3 miliardi stimola tutti a non perdere nemmeno un giorno per concretizzare la stessa operazione sul versante italiano. Dall’altro lato l’Europa, inserisce la Tav tra le opere finanziabili con i fondi Cef da 30 miliardi per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e di elevata efficienza confermando così la bontà e la strategicità dell’opera.

Poter contare su risorse economiche certe e sull’attenzione che finalmente anche il governo italiano sta ponendo sulla Torino Lione, recentemente concretizzata con la nomina del Commissario di governo, da noi richiesto con insistenza ai vari Ministri dei Trasporti che si sono succeduti, ci fa guardare alla realizzazione dell’opera con maggiore serenità.

Siamo felici di poter contare sull’appoggio concreto dell’Europa e continueremo a tenere alta la guardia affinché non vi siano più intoppi e l’iter possa procedere speditamente».

Covid, il bollettino di mercoledì 7 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 31 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3 dopo test antigenico), pari allo 0,3 % di 11.819 tamponi eseguiti, di cui 7.037 antigenici. Dei 31nuovi casi, gli asintomatici sono 17 (54,8%).

I casi sono così ripartiti: 11 screening, 15 contatti di caso, 5 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 2 scolastico, 29 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.156 così suddivisi su base provinciale: 29.615 Alessandria, 17.501 Asti, 11.536 Biella, 52.970 Cuneo, 28.293 Novara, 196.501 Torino, 13.751 Vercelli, 12.989 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 69 (-15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 624.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.534.634 (+11.819 rispetto a ieri), di cui 1.801.543 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Per il nono giorno consecutivo nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.761 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.761 (+ 47 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.988 Alessandria, 16.770 Asti, 11.048 Biella, 51.453 Cuneo, 27.306 Novara, 190.552 Torino, 13.190 Vercelli, 12.603 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Inaugurato il parco Lionello Venturi

Il parco compreso tra corso Mortara, piazza Baldissera e corso Principe Oddone, da questa mattina porta il nome di di Lionello Venturi, storico dell’arte ed antifascista, tra i docenti che si opposero, nel 1931, al giuramento di fedeltà al fascismo.

All’interno della stessa area verde, sono state ricollocate quattro lapidi, rimosse durante i lavori di riqualificazione della piazza, dedicate ad altrettanti partigiani (Morando Maggiorino, Fiorioli Mario, Mussa Emilio, Torre Luciano), caduti all’indomani del 25 aprile 1945, quando in città erano ancora in corso combattimenti tra partigiani, da un lato, ed esercito tedesco e repubblichini dall’altro.

In questa rotonda, chi passerà potrà venire a conoscenza di due fatti diversi ma uniti dal grandissimo momento della Liberazione della città e dell’antifascismo”, ha sottolineato la vice presidente del Consiglio Comunale, Viviana Ferrero.

L’aver saputo dire no alla rinuncia della libertà, ha evidenziato, accomuna le persone alle quali sono state dedicate le lapide scoperte questa mattina.

L’auspicio, ha concluso, è che questo possa diventare un luogo collegato al museo diffuso della Resistenza raccordato con tutti gli altri luoghi della memoria”.

Maria Grazia Sestero, portando il ringraziamento dell’Anpi provinciale alla Città, ha ricordato come quest’anno ricorra il novantesimo anniversario da quel 1931 durante il quale fu richiesto ai docenti universitari un giuramento di fedeltà al fascismo, pena la perdita dell’incarico di insegnamento. “E’ stata, ha ricordato, una tappa di fascistizzazione dell’Italia e di consolidamento della dittatura fascista. A Torino, ha sottolineato, furono tre i docenti che rinunciarono al giuramento: oltre a Venturi, Francesco Ruffini e Mario Carrara, ai quali sono stati dedicati altrettanti parchi cittadini. Non erano militanti dell’antifascismo, ha evidenziato Sestero, non erano politici ma col loro no difesero la libertà la dignità e la libertà degli studi e del sapere. Questa vicenda, ha aggiunto, ci racconta ancora una volta cosa sia stato il fascismo e cosa potrebbe essere se dovessero prevalere oggi tutti quelli che sono indifferenti e quelli che si propongono con simboli e slogan di quella dittatura. Con Lionello Venturi, ha concluso, ricordiamo quattro partigiani caduti nei giorni dell’insurrezione di Torino. Questa pluralità di opposizione al fascismo ha permesso al popolo italiano di liberarsi dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista”.

Silvano Montaldo, presidente del Sistema museale d’ateneo dell’Università di Torino, ricordando Venturi ha spiegato come, in realtà, ci fu un sistema complesso di selezione dei docenti vicini al regime, iniziata già prima del 1931.

Secondo la propaganda del regime, ha ricordato, furono 12 su 1200 coloro che non accettarono il giuramento, un 1%, un’infima minoranza, facile da memorizzare. In realtà il numero fu superiore, altri docenti seguirono percorsi diversi per esprimere il dissenso, dimettendosi, chiedendo il pensionamento, trasferendosi all’università cattolica (che essendo privata non prevedeva il giuramento), altri rimasero all’estero, altri giurarono e poi si dimisero.

Prima dello scoprimento delle targhe, il saluto e il ringraziamento di Marco Novello e Claudio Cerrato, rispettivamente presidenti delle circoscrizioni 5 e 4, confinanti proprio nell’area del giardino di piazza Baldissera.

“Io sono Giorgia”, tutto esaurito a Torino per la leader di Fdi

Giovedì 8 luglio alle ore 18.00, Giorgia Meloni sarà alla “Tettoia” di Parco Dora di Torino per presentare il libro «Io sono Giorgia».

Insieme a lei sul palco il direttore Gianmarco Chiocci, che intervisterà il presidente di Fratelli d’Italia.

I posti, su prenotazione in base alle norme anti covid, sono già tutti esauriti.

Polizia, Lipani Segretario Generale Les Piemonte

Il Segretario Generale Nazionale, del sindacato di polizia LeS (Libertà e Sicurezza) Giovanni Iacoi, ha nominato alla carica di Segretario Generale della Regione Piemonte un giovane poliziotto di Torino, laureando in medicina, Marco Lipani.

“Marco è prim’ancora un amico oltreché un collega coraggioso, preparato e d’esperienza che ha dimostrato di essere legato a LES divenendo un punto di  riferimento valido e credibile ed ha raggiunto risultati positivi. In bocca al Lupo Marco e buon lavoro”.
Questa la prima dichiarazione di Iacoi dopo la firma dell’atto ufficiale.
D.: Lipani, dopo aver ricevuto questo prestigioso incarico sindacale cosa si sente di dire?
R.: Ovviamente ringrazio l’amico Iacoi, ma anche tutti i Segretari della Regione Piemonte che hanno supportato la scelta della Segreteria Nazionale.
D.: Come intende procedere, so che avete un programma di tutto rispetto e di grande impatto.
R.: Certo, un programma d’impatto positivo per la collettività. Siamo convinti, infatti, che quella in cui prestiamo servizio non è la Polizia che meritiamo: noi vogliamo una Polizia nuova, efficiente e soprattutto meritocratica”.
D.: Lei da oggi si trova davanti ad una notevole sfida.
R.: Il nostro territorio Regionale è di fatto una realtà di lavoro che vede il personale della Polizia di Stato, dai giovani agenti ai Questori, impegnati in prima linea per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. Certo, ricoprire un incarico così nel mio sindacato, è la sfida che considero più importante e impegnativa e darò tutto me stesso per la crescita di LeS.
D.: Lipani, quale sarà il suo primo obiettivo?
R.: Siamo un sindacato di cambiamento, e non possiamo attendere inerti che qualcosa accada. In questi giorni si stanno raccogliendo le firme per il referendum, proposto dal partito di Matteo Salvini sulla riforma della giustizia, che ha come punto centrale la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, la responsabilità diretta dei magistrati, e la separazione delle carriere tra magistratura giudicante. Tema più volte dibattuto e mai veramente portato ad una sostanziale definizione, quindi, come primo atto andrò a firmare il referendum ed esorterò i miei amici a seguire il mio esempio.