ilTorinese

Chieri: salviamo le api e gli apicoltori

LA CAMPAGNA PER NUOVE REGOLE SULL’USO DEI PESTICIDI

Approvato dal Consiglio comunale un Ordine del giorno a sostegno dell’iniziativa “Save Bees and Farmers”

 

Sostenere la raccolta firme e la campagna “Salviamo le Api e gli Agricoltori” e sollecitare Governo e Parlamento a procedere alla revisione dei regolamenti sull’uso dei pesticidi: è la richiesta contenuta nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Chieri, e presentato dalla consigliera di minoranza Rachele SACCO (Progetto per Chieri-Salviamo l’ospedale insieme).

«Le api ricoprono un ruolo fondamentale nell’ecosistema-spiega la consigliera SACCO-non sono solo una fonte di guadagno economico per l’attività degli apicoltori ma anche un tassello vitale della vita sul nostro pianeta, e l’uso indiscriminato di sostanze chimiche nell’agricoltura provoca spesso morie di api, pertanto una regolamentazione sull’uso di questi prodotti garantirebbe una maggiore tutela. Nel novembre del 2019 è stata lanciata a livello europeo l’iniziativa “Save Bees and Farmers”, avanzando richieste e proposte alla Commissione Europea in tema di agricoltura e biodiversità. La raccolta firme è attualmente in corso e una maggiore pubblicità e sostegno aiuterebbe a raggiungere l’importante traguardo».

«La protezione delle api è protezione della biodiversità, ed è importante che anche a livello locale si perseguano azioni a sostegno di questi obiettivi-commenta la consigliera  Gaia Gunetti(Partito Democratico)-per questo abbiamo votato a favore dell’Ordine del giorno a sostegno dell’iniziativa dei cittadini europei “Salviamo le Api e gli Agricoltori”, perché oltre ad essere rilevante negli obiettivi che si pone, è coerente con gli scopi della nostra amministrazione, in particolare la campagna informativa “Come fai a non vederlo?”, che richiama l’attenzione sui cambiamenti climatici, che sono uno dei fattori che sta mettendo a rischio la vita delle api».

Prenotazione delle prestazioni ambulatoriali al Cup, ritiro dei referti e pagamento ticket: siglato l’accordo

TRA REGIONE, FEDERFARMA ED ASSOFARM PIEMONTE. ACCORDO OPERATIVO DAL 15 SETTEMBRE.

 

Prenotazione delle prestazioni ambulatoriali attraverso il Cup regionale, ritiro dei referti e pagamento dei ticket. Sono i tre punti dell’accordo siglato in Regione, dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, dal direttore regionale alla Sanità, Mario Minola, dal Presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana e da Mario Corrado, presidente di Assofarm Piemonte.

 

“Nella sanità regionale le Farmacie svolgono un ruolo importante per capillarità e prossimità, non solo per l’erogazione dei farmaci, ma anche come punto di riferimento per i cittadini per tutta una serie di servizi. Il sistema delle farmacie è un partner sempre più importante della sanità pubblica e i servizi che le farmacie svolgono hanno il pregio di avvicinare la sanità ai cittadini e semplificare il loro accesso ai servizi”- ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. In particolare, l’adesione delle farmacie territoriali rappresenta oggi un percorso imprescindibile per il servizio di prenotazione delle prestazioni ambulatoriali, di ritiro dei referti di laboratorio e di pagamento del ticket.”

 

“Siamo molto contenti dell’accordo raggiunto questa mattina con la Regione Piemonte, relativo alla possibilità per le farmacie di effettuare prenotazioni per visite specialistiche, ritiro referti e pagamento ticket. In un momento come questo, dove le liste di attesa sono estremamente lunghe causa Covid, e il sistema sanitario tutto sta cercando di agevolare il cittadino e rimettersi in pari, risulta importante che le farmacie facciano, come sempre, la propria parte, mettendosi al servizio del cittadino e della Regione, lavorando tutti in una stessa direzione.

Le farmacie, quindi, si dimostrano ancora una volta compatte e  a disposizione delle Istituzioni, mettendo la loro capillare rete a servizio della comunità” hanno dichiarato il dottor Mario Mana, presidente di Federfarma Piemonte e Mario Corrado, Presidente di Assofarm.

 

Il protocollo estende a livello regionale il precedente accordo che era stato sottoscritto con la Asl Città di Torino.

 

Per quanto riguarda le modalità operative delle prenotazioni, le farmacie possono effettuare le prenotazioni esclusivamente per le ricette dematerializzate attraverso la procedura regionale. Confermata la prenotazione, la farmacia rilascia al cittadino un pro-memoria della prenotazione medesima con attestazione del pagamento del ticket (se dovuto) nonché delle eventuali istruzioni necessarie per l’effettuazione della prestazione richiesta.

Le farmacie attraverso il sistema CUP possono inoltre consentire al cittadino la disdetta o la variazione della prenotazione.

Per le modalità operative del ritiro referti di laboratorio, la farmacia rilascia al cittadino un pro-memoria degli esiti del referto di laboratorio, nonché le istruzioni necessarie per consentire lo scarico telematico del referto firmato digitalmente.

 

L’accordo tra Regione, Federfarma ed Assofarm Piemonte sarà operativo dal 15 settembre 2021.

Scoperta officina abusiva nell’interrato di un condominio

LA POLIZIA MUNICIPALE SEQUESTRA ATTREZZATURE E LOCALI. SANZIONATI I GESTORI E I CLIENTI

 

 

Dopo alcune segnalazione di cittadini residenti che lamentavano disagi di vario genere derivanti dalle presunte attività abusive di autoriparazione svolte nell’interrato di un condominio ubicato in via Bollengo, ieri mattina, il Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo ispettivo.

 

Giunti sul posto, gli agenti, vestiti in abiti civili, hanno accertato l’effettiva esistenza di un garage aperto al piano interrato dentro il quale erano parcheggiate alcune auto. Si sono addentrati e hanno visto due uomini di nazionalità marocchina piegati dentro il motore di un’auto che hanno subito capito che non si trattava dei soliti clienti.

 

Considerando che si trattava a tutti gli effetti di un’officina di autoriparazione abusiva, completa di tutte le attrezzature e dei pezzi di ricambio necessari per svolgere l’attività, ma che era  priva dei titoli previsti dalla normativa e che non vi erano garanzie sotto il profilo igienico sanitario e di sicurezza in generale, gli agenti hanno contestato una sanzione pari 5.164 euro per violazione della Legge 122/92 e un’altra di 160 euro per violazione del Regolamento d’Igiene comunale.

 

Tutte le attrezzature sono state poste sotto sequestro amministrativo finalizzato alla confisca, così come anche il locale è stato sequestrato in attesa delle valutazioni dell’Organo competente.

 

Anche i proprietari di tutte le autovetture presenti nel garage (veicoli in attesa di riparazione) saranno contravvenuti con una sanzione pari a 86 euro, ai sensi degli artt. 6-10 della legge 122/92.

 

Il bollettino Covid di martedì 10 agosto

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 147 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui35dopo test antigenico), pari all’1% di 14.993tamponi eseguiti, di cui10.473antigenici. Dei 147 nuovi casi, gli asintomatici sono 85 ( 57,8%).

I casi sono così ripartiti: 49 screening, 80 contatti di caso, 18 con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 4 casi; casi importati: 2 da altre regioni, 1 dall’estero .

Il totale dei casi positivi diventa quindi 371.643così suddivisi su base provinciale: 30.241 Alessandria, 17.626 Asti, 11.659 Biella, 53.570 Cuneo, 28.902 Novara, 198.405 Torino, 13.905 Vercelli, 13.236 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.528 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.571 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 105 (+3rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.024

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.075.045(+14.993rispetto a ieri), di cui 1.930.127risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.701

Nessun decessodi persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.701 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.592 Torino, 525 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

356.809GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 356.809(+177rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.219 Alessandria, 16.848 Asti, 11.109 Biella, 51.701 Cuneo, 27.589 Novara, 191.523 Torino, 13.252 Vercelli, 12.713 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.445 extraregione e 2.410 in fase di definizione.

Anziano solo muore in casa: il corpo scoperto dopo giorni

Un altro dramma della solitudine dopo quello della donna morta sola in casa a Moncalieri e ritrovata mesi più tardi

Un 71enne  è stato trovato privo di vita questa mattina in un appartamento  di via Bussoleno a Gassino Torinese. I vicini di casa che da qualche giorno non avevano sue notizie e hanno  sentito un cattivo odore provenire dall’interno, hanno chiamato  i carabinieri.

Il cadavere è stato trovato dai militari in avanzato stato di decomposizione. L’uomo è morto probabilmente da diversi giorni.

(Foto archivio)

Inaugurato il “terminale intelligente” delle Molinette di Torino: tecnologia, controllo delle temperature e risparmio energetico

/

Oggi è  stato inaugurato il nuovo terminale intelligente del Presidio Ospedaliero Le Molinette dal quale ogni giorno, tra dipendenti e degenti, vengono serviti circa 3900 pasti per la Città della Salute di Torino.

“Abbiamo studiato un sistema di ricevimento, stoccaggio, confezionamento e distribuzione delle preparazioni che, ragionando in termini di nuclei di produzione, ha il pregio di impattare positivamente sulle modalità di preparazione dei pasti, sulla tecnologia impiegata e sul risparmio energetico”, dichiara Luca Discardi, Direttore di Filiale Nord Ovest e Consigliere Delegato Supporto Operazioni Dussmann Service.

“Questo percorso segna un grande passo avanti per la qualità e la gradevolezza dei piatti, che manterranno inalterate le loro caratteristiche organolettiche, grazie alla nuova cottura sottovuoto che garantisce anche una forte riduzione degli sprechi e annulla il rischio di contaminazione batterica. Questo, per 130 mila pasti al mese, destinati alla fascia più fragile della popolazione come anche ai 230 dipendenti che lavorano per noi.” Spiega l’amministratore delegato di Dussmann Service, Renato Spotti.

I lavori alle Molinette sono durati 6 mesi circa e hanno coinvolto tre piani: il seminterrato, dove si trova il terminale intelligente, il piano 0 sul quale si trovano gli uffici di appalto Dussmann – qui posizionati per essere più vicini al servizio e al Cliente, e il piano 1 dove si trova la sala da pranzo per i dipendenti.  I metri quadrati totali su cui sono stati eseguiti i lavori sono oltre 3800 così distribuiti: 1900 circa al piano -1, 330 circa per quanto riguarda gli uffici al piano 0, e 1600 per la sala pranzo dei dipendenti al piano 1.

Tutti gli interventi, sia in termini di organizzazione del servizio che di opere strutturali, si poggiano su tre fondamentali pilastri: l’impiego di tecnologia all’avanguardia, il costante controllo e monitoraggio delle temperature e il risparmio energetico.

Il terminale intelligente

Il terminale intelligente ideato da Dussmann è così composto:

  • ricevimento e stoccaggio
  • rigenerazione delle preparazioni gastronomiche provenienti dal centro di cottura di proprietà Dussmann sito a Caresanablot
  • preparazioni espresse e diete speciali e pasti sterili
  • confezionamento e delivery carrelli per i reparti
  • lavaggio

 

Mensa dipendenti

La mensa verrà rinnovata sia nella sala da pranzo per le aree di somministrazione dei pasti ai commensali che nella realizzazione di un punto cottura esclusivamente dedicato alla fase di rigenerazione delle preparazioni gastronomiche provenienti dal centro di cottura e le preparazioni espresse, realizzato nelle immediate vicinanze della sala da pranzo.

La mensa risulta pertanto autonoma sia per le operazioni di rigenerazione e cottura, che nelle operazioni di lavaggio e sanificazione stoviglie e vassoi, questo per consentire la massima efficienza e personalizzazione del servizio dedicato all’utenza.

La scelta di veicolare alcune preparazioni gastronomiche dal centro di cottura di Caresanablot, impiegando il sottovuoto per aumentare la shelf-life delle derrate preservandone le caratteristiche microbiologiche e nutrizionali, ha portato a una modernizzazione e razionalizzazione dei sistemi di produzione dei pasti. Accanto al tradizionale espresso, che pure rimane, troviamo infatti un impiego più efficiente della tecnologia che ha consentito – tra le altre cose – di impattare positivamente sull’ambiente riducendo in maniera sensibile il numero dei trasporti tramite autocarri refrigerati.

Inoltre, la posizione strategica del terminale intelligente delle Molinette, al centro di Città della Salute, rende agevole il trasporto dei pasti anche agli ospedali Sant’Anna e Regina Margherita, e attraverso i sotterranei di raggiungere tutti i reparti di degenza collegati.

Riduzione dell’impatto ambientale

Le opere di ristrutturazione dei locali sono state eseguite impiegando tecnologie di ultima generazione, quali materiali isolanti e impianti di climatizzazione a controllo digitale che garantiscono la corretta temperatura e umidità relativa in ogni locale, come previsto dalla normativa vigente e dalle linee guida internazionali. Questo ha consentito di ridurre sensibilmente l’impatto ambientale delle attività svolte da Dussmann.

“Eliminando vapore e gas come fonte energetica per la cucina, abbiamo eliminato le relative emissioni di CO2. Abbiamo introdotto l’illuminazione a led con un risparmio del 50% sui consumi. L’attrezzatura di ultima generazione consente un ulteriore taglio del 15%, ad esempio sul consumo di acqua e detergenti per i lavaggi. Inoltre, l’ottimizzazione degli spazi porta un -30% di consumi di riscaldamento e raffreddamento degli ambienti.” Spiega Luca Valota, direzione acquisti tecnici Dussmann.

All’inaugurazione erano presenti l’Amministratore Delegato Dussmann Service Renato Spotti; il Direttore Generale Città della Salute, Giovanni La Valle e il Direttore di Filiale Nord Ovest e Consigliere Delegato Supporto Operazioni Dussmann Service, Luca Discardi. Insieme a loro anche Luca Valota, direzione acquisti tecnici Dussmann.

 

Dussmann Service 

Il Gruppo Dussmann impiega oltre 60.000 persone in 22 paesi. Dussmann Service fornisce l’intera gamma di servizi di facility: Pulizia, Catering, Sicurezza e Reception, Servizi Tecnici ed Energy Management. Nel 2020, il gruppo Dussmann a livello globale ha realizzato un fatturato oltre 2 miliardi di euro, di cui circa 536 Milioni a livello nazionale, che lo rende uno dei più grandi provider di multi-servizi privati di tutto il mondo.

La quadratura dei cerchi

/

Economia / IL PUNTASPILLI di Luca Martina

 

In questo periodo siamo tutti piacevolmente coinvolti nel celebrare le “nostre” vittorie sportive ai giochi olimpici di Tokyo.

Ne va dell’orgoglio nazionale ed anche, più prosaicamente, dell’ indotto economico che ha preceduto ed accompagnerà in futuro gli allori olimpici.

Sorprende sempre, purtroppo, come quando si parla di cultura in Italia (le immagini sono tratte da un articolo del Sole 24 Ore e da un rapporto di Unioncamere e Fondazione Symbola) lo sport non sia minimamente menzionato.

Eppure l’attività sportiva è senza dubbio parte integrante del nostro patrimonio culturale e contribuisce in modo importante alla formazione dell’individuo ed alla sua salute fisica e psicologica.

Dal punto di vista economico le attività sportive ed il loro indotto pesano già intorno al 4% del PIL arrotondando così al 10% quello della cultura “allargata”.

 

Il rapporto “Io sono cultura” evidenzia, inoltre, come un euro investito nel settore generi un beneficio pressochè doppio, innescando e attirando altre attività economiche, al Paese.

 

Si parla quindi, complessivamente, di circa un quinto del Pil nazionale legato, direttamente o indirettamente, alla cultura ed alla creatività.

 

Torino con la sua provincia è al terzo posto (e non troppo distante dalle capolista Milano e Roma) come peso di questo comparto sul totale dell’economia locale e la sua grande tradizione sportiva ed olimpica (rinvigorita dall’ultima nata all’ombra della mole: la federazione internazionale di arrampicata) rappresenta una ulteriore ottima potenzialità da valorizzare, dando un seguito concreto ed organico (non solo episodico) ai prossimi ATP di tennis.

Sarebbe veramente la quadratura del cerchio/cerchi olimpici se cogliessimo l’occasione per fare un salto culturale (appunto…) ed includessimo lo sport tra i settori da valorizzare del nostro Paese.

Solo allora potremo aspirare a salire, come ci compete, sul gradino più alto del podio della cultura.

Per la prima volta salvato un bimbo con un rene trapiantato sul pancreas al Regina Margherita

Potrà finalmente andare alla scuola materna e giocare con gli altri coetanei un bimbo di 4 anni di origine marocchina, dopo un ri-trapianto di rene collegato al pancreas, una tecnica mai utilizzata prima al mondo su un piccolo paziente già trapiantato di fegato.

Il piccolo era arrivato al Pronto soccorso dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino a 2 mesi di vita per vomito persistente e si era scoperta in quella occasione un’insufficienza renale terminale. Da quel momento non ha più lasciato l’ospedale. I reni erano completamente pietrificati a causa di una rara e grave malattia genetica, la iperossaluria primitiva, che nelle forme più gravi porta a calcificazione renale in poche settimane di vita. Il trattamento di questa malattia è consistito nella dialisi per 5 ore tutti i giorni per evitare che i depositi massivi di ossalato di calcio distruggessero anche gli occhi, le ossa e tutto il corpo, in attesa di un trapianto combinato di fegato (che è la sede del difetto congenito dell’enzima necessario per depurare l’ossalato dall’organismo) e di rene. E’ stato seguito passo passo in ospedale nel suo percorso dalla nascita da Licia Peruzzi(responsabile clinico trapianto renale pediatrico della Nefrologia pediatrica del Regina Margherita, diretta dal dottor Bruno Gianoglio).

Il trapianto di fegato-rene è avvenuto a 15 mesi di vita, ma, nonostante un trattamento depurativo intensivo ed il ripristino della funzione enzimatica, il rilascio in circolo di grosse quantità di ossalato di calcio dai depositi tessutali nei quali si era accumulato ha danneggiato irrimediabilmente il rene trapiantato e reso necessario riprendere la dialisi quotidiana, determinando grosse difficoltà di crescita e di alimentazione, che hanno reso impossibile al bambino anche solo andare a giocare al parco o vedere altri bambini.

La situazione clinica si era progressivamente complicata per la trombosi delle vene iliache e della vena cava, che vengono normalmente utilizzate per eseguire un nuovo trapianto di rene, rendendo così impossibile un approccio chirurgico tradizionale.

Attraverso un approfondito studio vascolare si era evidenziato che l’unica via possibile sarebbe stata quella di utilizzare la vena della milza nel suo decorso dentro il pancreas in direzione del fegato, strada mai percorsa finora al mondo in un paziente portatore di trapianto epatico.

Le migliori competenze della Città della Salute sono state così messe in campo per lo studio della fattibilità del trapianto attraverso una biopsia del fegato trapiantato, le misurazioni delle pressioni nelle vene addominali (ad opera della Radiologia interventistica, diretta dal dottor Dorico Righi), lo studio dell’uretere residuo e degli anticorpi dovuti alle trasfusioni ripetute che fortunatamente hanno dimostrato che sarebbe stato tecnicamente possibile.

Il bambino è stato alla fine di questo percorso iscritto in lista per trapianto renale pediatrico con criteri di urgenza, poiché l’accesso vascolare per la dialisi, a cui era legata la sua sopravvivenza in vita, era l’ultimo possibile.

Dopo soli 20 giorni, grazie al Coordinamento regionale trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso), è arrivato l’organo.

L’intervento, che ha visto la partecipazione di una équipe multidisciplinare formata da Renato Romagnoli (Direttore Centro trapianti di fegato ospedale Molinette) e Francesco Tandoi; Aldo Verri (Direttore Chirurgia vascolare ospedaliera Molinette) e Claudia Melloni; Simona Gerocarni Nappo (Direttore Urologia pediatrica Regina Margherita) e Massimo Catti, coadiuvati dagli anestesisti diretti da Roberto Balagna, è durato circa 6 ore e si è svolto esattamente come pianificato nel pre-operatorio. Il nuovo rene, attaccato alla vena della milza dentro il pancreas in direzione del fegato, ha iniziato a produrre urina già in sala operatoria, senza che vi fosse alcuna sofferenza per il fegato trapiantato tre anni prima.

Il paziente ha potuto essere immediatamente svegliato. Dopo soli due giorni la funzione renale era già normalizzata ed il bimbo ha potuto riprendere ad alimentarsi ed a giocare.

Ora finalmente può andare a giocare al parco, vedere il sole anche al mattino dopo 4 anni di mattinate trascorse in ospedale e passare soltanto a salutare gli amichetti della dialisi.

L’ondata di caldo è già arrivata

La prevista ondata  di caldo africano è già arrivata sul Piemonte, ma le temperature si alzeranno ulteriormente  nella seconda metà della settimana

Potrebbe essere superata anche di quattro gradi la media della stagione. Dopo le precipitazioni nel  Vercellese e Verbano sabato scorso, dove Arpa ha registrato 47 millimetri di acqua in un’ora, ecco il grande caldo, il primo dell’estate, con massime oltre i 32 gradi.

La Regione a sostegno del comparto apistico

In arrivo i bandi 2021 per i contributi alle aziende e alle associazioni dei produttori

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, ha approvato una serie di provvedimenti a favore del settore apistico piemontese per gli anni 2021-2022.

Con 1, 3 milioni di euro di risorse finanziarie assegnate dal Ministero delle Politiche agricole al Piemonte per il periodo compreso tra il 1° agosto 2021 e il 31 dicembre 2022, sulla base della ripartizione alle singole Regioni dei fondi derivanti dall’Unione Europea, l’Assessorato all’Agricoltura predispone l’apertura di quattro bandiche saranno pubblicati sul sito della Regione Piemonte nelle prossime settimane.

I bandi regionali andranno a beneficiare le aziende agricole e le associazioni di produttori che richiedono contributi per assistenza tecnica alle aziende; corsi di formazione, azioni di comunicazione, acquisto dei presidi sanitari e analisi dei prodotti dell’apicoltura; attrezzature per le aziende, attrezzature per il nomadismo e il ripopolamento; ricerca.

Inoltre in attuazione della Legge regionale n.20/1998 in materia di sostentamento e sviluppo dell’apicoltura in Piemonte, la Giunta regionale ha assegnato una dotazione finanziaria di 300 mila euro per la richiesta di contributi da parte delle associazioni apistiche riconosciute dalla Regione per la realizzazione del servizio di assistenza tecnica agli apicoltori, in particolare per affrontare le problematiche inerenti alle patologie e ai parassiti delle api; per la formazione e l’aggiornamento degli apicoltori e dei tecnici apistici; per la promozione e valorizzazione dell’apicoltura e dei suoi prodotti.

“Con l’attivazione dei bandi 2021 la Regione dà un aiuto concreto al comparto apistico piemontese che sta registrando gravi criticità a causa del cambiamento climatico, come emerso anche dal tavolo regionale che si è tenuto a luglio – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa – Il Piemonte si distingue a livello nazionale per numero di produttori e per la qualità del nostro miele, caratteristiche che vogliamo mantenere e pertanto ho ritenuto che venissero incrementati i contributi in particolare a sostegno della ricerca e a favore del ripopolamento”.