ilTorinese

Malmenava la convivente: arrestato

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare le violenze di genere, i carabinieri hanno arrestato 2 persone.

In particolare a Torino, nel Quartiere San Salvario, i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti presso l’abitazione di un 56enne rumeno che durante un litigio familiare stava malmenando la convivente. L’intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccare l’uomo evitando più gravi conseguenze per la donna, la quale ha dichiarato di subire simili condotte oramai da diversi mesi.

A Chieri, nell’hinterland torinese, analoga sorte è toccata ad un italiano di 52 anni che a seguito di un diverbio avuto con la coniuge l’ha più volte colpita al volto con una scarpa. Anche in questo caso la tempestiva azione dei carabinieri della locale Compagnia ha permesso di fermare l’aggressore, consentendo alla donna di ricorrere alle cure mediche.

Entrambi gli arrestati sono ora ristretti in carcere.

Infortuni sul lavoro, Piemonte in “zona arancione”

ALTRE 104 VITTIME SUL LAVORO REGISTRATE IN ITALIA NEL SOLO MESE DI GIUGNO. COSÌ IL PRIMO SEMESTRE 2021 SI CHIUDE CON 538 MORTI BIANCHE.

 

ED ECCO LA MAPPA DEL PAESE ELABORATA DALL’OSSERVATORIO VEGA ENGINEERING CHE SEGNALA LE REGIONI IN CUI È PIÙ PERICOLOSO LAVORARE: DALLA ZONA ROSSA ALLA ZONA BIANCA. LOMBARDIA E TOSCANA TRA LE PIÙ SICURE. CAMPANIA E PUGLIA TRA QUELLE MENO SICURE.

 

L’emergenza morti bianche continua nonostante lo smart working e nonostante le attività produttive non siano ancora ripartite a pieno regime a causa dell’emergenza sanitaria.

 

E a finire in zona rossa nel primo semestre del 2021 con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio pari a 19,4 morti ogni milione di lavoratori) sono: Puglia, Campania, Basilicata, Umbria, Molise e Abruzzo.

 

In Zona ArancioneLazioPiemonte, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

In Zona Gialla: Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia, Valle D’Aosta. In Zona Bianca: Toscana, Lombardia, Sardegna, Liguria e Marche.

(In allegato e sul sito vegaengineering.com sono disponibili i grafici e i dati).

 

 

“Da esperti di sicurezza sul lavoro da quasi un trentennio, ribadiamo che questo è il rischio reale di morte sul lavoro nel nostro Paese – spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio mestrino – Perché, è proprio attraverso il calcolo dell’incidenza della mortalità sulla popolazione lavorativa che si descrive con maggior precisione l’emergenza. Così accade, ad esempio, che sebbene la Lombardia risulti essere la regione con il maggior numero di infortuni mortali sul lavoro, faccia invece rilevare l’incidenza di mortalità tra le più basse del Paese. Risultato: la Lombardia è una delle regioni più sicure per i lavoratori e rimane in zona bianca.”

 

I NUMERI ASSOLUTI DELLE MORTI SUL LAVORO IN ITALIA.

 

Con i numeri assoluti la Lombardia, come sempre, è la regione in cui si conta il maggior numero di vittime in occasione di lavoro a causa dell’elevato numero di lavoratori. Nel primo semestre 2021, in Lombardia si sono registrati 52 decessi. Seguono: Campania (49), Lazio (47), Puglia (41), Piemonte (38), Emilia Romagna (35), Veneto (32), Abruzzo (23), Sicilia (22), Toscana (21), Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (12), Molise e Umbria (11), Calabria (9), Marche (8), Liguria e Basilicata (7), Sardegna (6), Valle D’Aosta (1). Nel report allegato il numero delle morti in occasione di lavoro provincia per provincia.

 

Nei primi sei mesi del 2021 sono 538 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste sono 444 quelle rilevate in occasione di lavoro, mentre 94 sono quelle decedute a causa di un incidente in itinere. Rispetto a fine maggio 2021, ci sono 104 vittime in più.

Il settore delle Costruzioni è quello che conta il maggior numero di lavoratori deceduti (51 dall’inizio dell’anno, 8 in più rispetto a maggio). Seguono: Attività Manifatturiere (41), Trasporto e Magazzinaggio (40 vittime da inizio anno), Commercio, Riparazione di autoveicoli e motocicli (31), Amministrazione Pubblica e Difesa (14), Sanità e Assistenza Sociale (13).

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 45 e i 64 anni (314 su un totale di 444).

 

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo semestre 2021 sono 40 su 444.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro nei primi sei mesi del 2021 sono 58.

Il lunedì continua ad essere il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni nei primi sei mesi dell’anno.

 

*La pandemia ci ha obbligati da diversi mesi a vivere l’Italia “a colori”. Ma ci ha anche insegnato che i colori possono raccontare l’emergenza in modo più semplice ed efficace. Per questo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre – che da oltre un decennio elabora indagini statistiche sulle morti bianche nel nostro Paese – ha deciso di utilizzare gli stessi colori per descrivere in modo più leggibile e incisivo le tragedie che si consumano nella quotidianità lavorativa. Si tratta, dunque, di una zonizzazione sulla base della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, parametrata su un’incidenza media nazionale (Im=19,4).

Case abusive, TorinoinMovimento contro il degrado

Caro direttore, da mesi teniamo alta l’attenzione sulle occupazioni abusive nelle case Atc di Corso Lecce, abbiamo depositato 2 esposti con firme: uno dai vigili e l’altro al commissariato di polizia. Assieme ai residenti abbiamo sempre segnalato la situazione di continuo degrado. Era stata portata via anche un’automobile rubata, parcheggiata nel cortile. Finalmente qualcosa si muove, restano ancora 2 occupazioni.

Comitato TorinoinMovimento

#occupazioneabusiva#sgombero#caseatc

La grande storia nel nostro piccolo nella frazione di Rochemolles

Per la rassegna di musica-teatro di Bardonecchia. Ingresso gratuito.

Scena 1312: giovedì 12 agosto

Alle 21 uno spettacolo itinerante con l’Accademia dei Folli

 Giovedì 12 agosto alle 21 il piccolo borgo di Rochemolles, frazione di Bardonecchia, ospita lo spettacolo itinerante La grande storia nel nostro piccolo, nell’ambito di Scena 1312, rassegna di musica-teatro promossa dal Comune di Bardonecchia.

 

Per una sera, il suggestivo borgo a 1619 metri di altitudine con vista sulla punta Sommeiller si trasforma in un palcoscenico naturale per uno spettacolo teatrale itinerante tutto da ridere. Un eccentrico professore apre un varco temporale e riunisce davanti al pubblico alcuni dei più celebri personaggi che hanno segnato le pagine dei libri di storia, provenienti da epoche e Paesi diversi. Un variegato quanto pittoresco gruppo in cui Giuseppe Garibaldi cerca di contare i suoi uomini, Giovanna d’Arco è intenta ad ascoltare voci divine e Stalin vuole mandare tutti in Siberia. L’Accademia dei Folli si prepara a servire una notte d’estate fatta di aneddoti in bilico tra la storia e il mito, colpi di scena e una buona dose di ironia.

 

Caterina II di Russia, da ragazzina poco avvenente, con labbra sottili, naso troppo lungo e un terrificante sguardo di ghiaccio è diventata Caterina La Grande e la Madre di tutte le Russie. Che sia stato per gli spaventosi occhi azzurri o per la sua grande determinazione non lo sapremo mai, di certo di carriera ne ha fatta la nobildonna che, interpretata da Giovanna Rossi, non fa mistero dei suoi numerosi amanti, sempre uno solo alla volta ci tiene a precisare, e della sua abilità nel giocare a Whist che le è valsa una mano vincente da cui è nato il primo nucleo della meravigliosa collezione dell’Ermitage.

 

Proseguendo tra le strade del borgo incontriamo una ragazzina, sembra proprio Greta Thunberg (interpretata da Zahira Berrezouga): nonostante la giovane età si è già aggiudicata un posto tra le leggende. Se sia davvero la celebre ambientalista svedese oppure no sarà lei stessa a svelarlo, non prima di aver condiviso il suo messaggio, il suo grido di aiuto che pare provenire direttamente dal cuore del nostro pianeta.

 

Nelle vesti di Giuseppe Garibaldi incontriamo Enrico Dusio. Il celebre generale ha appreso l’arte del biografo da un illustre maestro, il romanziere francese Dumas, e inizia a raccontare la sua vita. Ha una grande passione per gli stivali, per le camicie e per Costanza, la sua prima nave, e un forte rammarico: non essere nel Guinness World Records anche se, a parere suo, ne avrebbe pieno diritto.

 

E poi c’è Stalin, proprio lui, Iosif Vissarionovič Džugašvili, segretario generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica dal 1922 al 1953, anno della sua morte. Gianluca Gambino veste i panni dell’uomo di ferro che non è certo passato alla storia per il suo buon carattere, ma forse non tutti sanno del suo debole per le barzellette, anekdòty in russo, mentre dell’altra sua grande passione, la Siberia, sono in molti ad averne pagato le conseguenze.

 

Tra grandi dittatori, rivoluzionari e guerrafondai ci voleva proprio un uomo celebrato in tutto il mondo per la non violenza, un animo gentile, anzi una Grande Anima, il Mahatma Ghandi (interpretato da Valter Schiavone). Lo incontriamo in una veste un po’ insolita, stranamente nervoso, intervistato per l’occasione da Carlo Roncaglia nelle vesti di Gigi Marzullo.

Il gran finale spetta a Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orléans. È Dominique Evoli a dare vita alla grande eroina proclamata santa patrona di Francia che, a dar retta alle “voci” di Arcangeli e Santi, è passata sì alla storia per le sue virtù ma anche per il rogo sul quale è stata bruciata.

 

L’ingresso è gratuito, prenotazione obbligatoria presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, piazza De Gasperi 1, tel. 0122 99032.

 

 

La grande storia nel nostro piccolo

Giovedì 12 agosto ore 21

Ingresso gratuito

Borgo di Rochemolles – Bardonecchia

 

con Gianluca Gambino, Enrico Dusio, Giovanna Rossi, Carlo Roncaglia, Dominique Evoli, Zahira Berrezouga, Valter Schiavone
testo Carlo Roncaglia
luci e fonica Andrea Cauduro

regia Carlo Roncaglia

 Furto in abitazione nella notte: tre arresti

Si sono introdotti nel cuore della notte di domenica scorsa all’interno di un appartamento nel quartiere San Donato, approfittando dell’assenza del proprietario. I tre, 2 quarantaduenni ed un trentatreenne di origini georgiane, hanno rubato dall’appartamento 3000 euro in contanti, alcune bottiglie di profumo di marca, un pc portatile  ed altro materiale tecnologico. Una pattuglia del Comm.to Dora Vanchiglia   intercettava uno dei tre in corso Principe Oddone mentre si allontanava dall’alloggio appena visitato. L’uomo, 42 anni, era verosimilmente rimasto indietro rispetto ai complici: in una borsa di cui il fuggitivo cercava di disfarsi alla vista dei poliziotti, gli agenti hanno rinvenuto parte della refurtiva, principalmente materiale tecnologico, nonché un cacciavite, delle forbici, uno scalpello e tre mini torce. Dagli accertamenti svolti, gli agenti sono risaliti ad una struttura ricettiva sita nei pressi, ove con ogni probabilità il quarantaduenne dimorava: la perquisizione ha avuto esito positivo. Infatti, nella camera erano presenti i suoi complici, sorpresi  a preparare frettolosamente le valigie in quanto avevano notato, a distanza, la cattura del connazionale: nella stanza, gli agenti hanno rinvenuto i 3000  euro in contanti appena trafugati, i profumi e gli occhiali da sole sempre appartenenti alla vittima del furto, nonché altro materiale utile per la commissione dei furti, quali una corda doppia con otto nodi, atti a creare dei gradini, della lunghezza di 3 metri circa, 4 rotoli di scotch, un flessibile elettrico. Uno dei tre georgiani ha precedenti specifici per furto aggravato; tutti e tre sono stati arrestati per furto aggravato in abitazione in concorso.

 

 

Pragelato, un’estate ricca di eventi

Iniziative e manifestazioni. Un’offerta turistica plurale.

“Seppur nel rigoroso rispetto di tutte le normative sanitarie, l’estate pragelatese è ricco di eventi, iniziative e manifestazioni. È un’offerta turistica plurale e che punta a valorizzare le eccellenze che caratterizzano questa località olimpica. Le feste religiose delle varie borgate sono accompagnate da una rilettura storica e culturale di quelle suggestive località da parte di vari esponenti locali. Sempre per quanto riguarda le borgate campeggia l’iniziativa ’Frazioni fiorite’ dove una giuria assegnerà i primi tre premi alle borgate più ricche di fiori. Venerdì 6 agosto nella piazza Pragelatesi nel mondo ci sarà la manifestazione annuale ‘Gusta Pragelato’ e Beer & food, prodotti locali spiegati e illustrati ai cittadini. Domenica 8 agosto sarà il momento degli intagliatori del legno che subiranno diverse opere del settore. All’interno di questa iniziativa ci sarà anche una panchina che verrà installata e dedicata a Patrick Negro e Cala Cimenti, due alpinisti scomparsi recentemente. Arte e cultura proseguono per tutto il mese di agosto: alla galleria Tinber la mostra di Michele Baretta dove si possono ammirare le opere del celebre artista piemontese. Prosegue, intanto, la Fiera del Libro presso la Palestra Comunale.

L’11 agosto presso la Chiesa parrocchiale si terrà il concerto annuale ‘Altenote’. Alla sera cinema all’aperto. Il 14 agosto è previsto il Concerto d’Opera nella Piazza Pragelatesi. A Ferragosto la Fiera in Piazza del mercato e alle 11 Santa Messa officiata dal Vescovo di Pinerolo, mons. Derio Olivero, nel prato attiguo alla piazza Pragelatesi nel mondo.

Una vasta gamma di iniziative, eventi e manifestazioni che si possono scorrere e visionare presso l’Ufficio Turistico di Pragelato”

Gli archivi del Politecnico di Torino entrano in 9CentRo

Crescono le fonti consultabili online su 9CentRo, hub degli archivi del Polo del ‘900. In un unico spazio digitale oltre mezzo milione di foto, video, documenti sulla storia del Novecento

Oltre mezzo milione di fotografie, video, documenti, manifesti, giornali, libri e percorsi per esplorare la storia del Novecento in un unico spazio digitale: questo è 9CentRohub degli archivi degli Enti partner del Polo del ‘900 e di altre importanti realtà piemontesi e liguri. Si tratta di fonti di inestimabile valore storico e civico che custodiscono la memoria del secolo scorso con i grandi movimenti del lavoro, le lotte e i diritti conquistati, la storia e le voci della Resistenza, il pensiero dei grandi protagonisti del Novecento da Gramsci a Bobbio, da Levi a Gobetti, e molto altro ancora. A implementare il patrimonio disponibile, il Politecnico di Torino rende consultabili su 9CentRo gli archivi storici dell’architettura e dell’ingegneria conservati presso la sezione Archivi della Biblioteca Centrale di Architettura “Roberto Gabetti” e il Laboratorio di Storia e Beni Culturali del Dipartimento Interateneo di Scienza Progetto e Politiche del Territorio (DIST). Sono archivi donati e depositati presso l’Ateneo, a partire dagli anni Settanta, da protagonisti e protagoniste dell’architettura e dell’ingegneria che hanno progettato e costruito a Torino, in Piemonte e sul territorio nazionale, nel corso dell’ultimo secolo. Navigando tra le carte si possono scoprire progetti che hanno trasformato la città e il territorio, così come quelli che, rimasti irrealizzati, rivelano la città immaginata. Inoltre, attraverso le lenti dell’architettura e della pianificazione urbana e territoriale è possibile leggere i grandi temi del Novecento: la casa economica e la scuola (fondi Berlanda, B.C.R., Dolza, e Collettivo di Architettura), la ricostruzione e l’edilizia quantitativa (fondo Clara), i monumenti alla Resistenza (fondo Berlanda), i luoghi del lavoro (fondi Rosani, Morelli), la pianificazione urbana e territoriale (fondi Abbate, Berlanda, Collettivo di Architettura).

“Si tratta di un traguardo eccezionale per la documentazione conservata presso il Politecnico di Torino”, sottolinea Sergio Pacereferente del Rettore per Biblioteche, archivi e museo. “Un patrimonio di risorse di straordinario valore, indispensabile per ricostruire come è cresciuta la città di Torino nel corso degli ultimi decenni, entra a far parte di un hub archivistico che, a propria volta, si candida a diventare una delle fonti principali per comprendere la storia, a Torino e in Piemonte, non soltanto del Novecento, ma anche del tempo presente”.

Il Politecnico di Torino non è il primo partner esterno che si aggrega a 9CentRo. Nato nel 2018 ad opera di Promemoria Group, l’hub ha visto negli anni crescere le fonti consultabili in maniera esponenziale – i record archivistici sono passati da 85.000 a 256.000, i media digitali da 16000 a 74.000, i record bibliografici sono 354.700 – grazie al progressivo ingresso, oltre degli istituti membri del Polo, di Fondazione 1563 per l’arte e la cultura della Compagnia di San PaoloILSREC (Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea), Fondazione Sandro PennaCREO (Centro ricerca etnomusica oralità) e Museo Leone di Vercelli.

Come spiega Alessandro Bollodirettore del Polo del ‘900: “9CentRo è un ecosistema digitale in continua evoluzione, passato in poco più di due anni da piattaforma per la comunicazione degli archivi del Polo a hub per la valorizzazione integrata dei patrimoni archivistici e bibliografici aperto alle realtà esterne. L’interoperabilità è la parola chiave, una modalità che consente ai patrimoni di dialogare tra loro con un unico punto di accesso che apre a un universo di straordinarie potenzialità. Un punto di riferimento per la ricerca e gli studi sul Novecento pensato per studiosi, archivisti, studenti ma anche per chi si approccia per la prima volta: appassionati, curiosi, artisti e certamente insegnanti che possono usare le fonti d’archivio e i percorsi multimediali realizzati dagli Enti del Polo a supporto della didattica. Inoltre, alla novità dell’ingresso degli archivi del Politico di Torino si aggiunge un restyling grafico e strutturale di 9CenTro che adesso si presenta in una nuova versione che rende più intuitiva e dinamica la ricerca tra la grande mole di contenuti”.

Oltre all’incremento degli istituti coinvolti, 9CentRo annuncia un’altra novità. Infatti, si è concluso a maggio 2021 il restyling del sito che si presenta con una nuova struttura e un nuovo design, risultato di un corposo intervento di reingegnerizzazione dei contenuti e dei punti di accesso. Attualmente scorrendo l’homepage di 9CentRo è possibile esplorare gli inventari dei singoli enti e più di 500 fondi, navigare tra più di 40mila nomi di personaggi storici, sfogliare le collezioni dei periodici (ultima new entry il Fuori! prima rivista italiana di emancipazione del movimento omosessuale) e consultare più di 70mila oggetti multimediali con descrizione annessa e la possibilità di scaricare l’immagine digitalizzata (per info, consulenza e consultazione, scrivere a archivio.biblioteca@polodel900.it). È stata inoltre sviluppata la pagina “Notizie da 9centRo” e ristrutturata la sezione “Storie e percorsi“, pensata come canale di pubblicazione di contenuti narrativi (su Repubblica, Liberazione, Donne, Trasformazioni urbane ecc.) via via prodotti nell’ambito delle attività di ricerca e progettazione culturale degli enti aderenti al sistema 9centRo.

Negli anni molti sono stati i progetti sviluppati a partire dagli archivi del Polo in un ottica di valorizzazione e sperimentazione. Tra gli altri lo spettacolo “Vogliamo tutto!” sul ‘68 co-prodotto dal Polo e da TPE (2018); il progetto SAS – Smart Archive Search (2018) con il centro di ricerca HER che applica l’intelligenza artificiale alla ricerca archivistica; le mostre “Superarchivi” (2019) e “Phylum” (2021) durante il Festival Archivissima; WER IST WER (2019), escape room a tema muro di Berlino in collaborazione con We Are Müesli e il prossimo autunno la mostra “50 anni del Fuori!” con la Fondazione Penna.

Nel 2020, con 9centRo, il Polo del ‘900 si è aggiudicato il Premio Gianluca Spina per l’Innovazione digitale nei Beni e Attività Culturali, promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano.

Covid, il bollettino di giovedì 12 agosto

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 301 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 25 dopo test antigenico), pari all’1,9 % di 15.557 tamponi eseguiti, di cui 10.521 antigenici. Dei 301 nuovi casi, gli asintomatici sono 120 (39,9 %).

I casi sono così ripartiti: 70 screening, 151 contatti di caso, 80 con indagine in corso; 10 Rsa/Strutture Socio-Assistenziali.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 372.311 così suddivisi su base provinciale: 30.304 Alessandria, 17.646 Asti, 11.680 Biella, 53.672 Cuneo, 28.982 Novara, 198.724 Torino, 13.929 Vercelli, 13.265 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.533 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.576 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5 (+ 1 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 114 (+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.166.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.109.007 (+15.557 rispetto a ieri), di cui 1.939.146 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.704

Sono 1 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.704 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.567 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.593 Torino, 526 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

357.322 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 357.322 (+216 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.292 Alessandria, 16.858 Asti, 11.126 Biella, 51.789 Cuneo, 27.662 Novara, 191.722 Torino, 13.274 Vercelli, 12.738 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.448 extraregione e 2.413 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di mercoledì 11 agosto

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 367 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui40dopo test antigenico), pari al 2% di 18.405tamponi eseguiti, di cui 11.588 antigenici. Dei 367 nuovi casi, gli asintomatici sono 136 ( 37,1%).

I casi sono così ripartiti: 56 screening, 214 contatti di caso, 97con indagine in corso; RSA/Strutture Socio-Assistenziali: 10 casi; casi importati: 2 dall’estero .

Il totale dei casi positivi diventa quindi 372.010così suddivisi su base provinciale: 30.277 Alessandria, 17.632 Asti, 11.668 Biella, 53.621 Cuneo, 28.928 Novara, 198.610 Torino, 13.919 Vercelli, 13.247 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.531 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.577 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 111 (+6rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.086

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.093.450(+ 18.405rispetto a ieri), di cui 1.934.772risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.703

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.703deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.593 Torino, 526 Vercelli, 374 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

357.106GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 357.106(+297rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.266 Alessandria, 16.854 Asti, 11.114 Biella, 51.749 Cuneo, 27.630 Novara, 191.640 Torino, 13.265 Vercelli, 12.729 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.447 extraregione e 2.412 in fase di definizione.

Info Covid, il numero Whatsapp della Regione

L’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha attivato un numero dedicato via whatsapp 334 6681342 per informazioni sul Covid19 ed in particolare, in questa fase, sul rilascio della certificazione verde (cd “Green pass”). Il servizio è operativo da oggi e sarà attivo 365 giorni all’anno 24 ore al giorno.

Il cittadino accedendo al numero 334 6681342 potrà sapere come funziona il certificato verde, come ottenerlo e dove utilizzarlo, cosa fare in caso di mancata generazione del green pass (greenpass help) per ciascuna delle condizioni previste dalla normativa (vaccinazione, effettuazione del tampone molecolare o rapido e avvenuta guarigione da Covid).

“Abbiamo deciso di aprire un nuovo canale informativo whatsapp, la chat di messaggistica istantanea che con 2 miliardi di utenti attivi è la più utilizzata al mondo. Una scelta non casuale, perché whatsapp è diffuso e  largamente usato anche dalle persone più anziane a differenza di mail e sms. In questo modo, possiamo fornire informazioni in modo rapido ed in tempo reale. Questo numero whatsapp si aggiunge al call center per l’emergenza (numero verde 800.95.77.95) ed ai servizi telematici tra i quali la piattaforma COVID e la piattaforma per l’attuazione della campagna di vaccinazione anti covid-19 (www.ilpiemontetivaccina.it) che si sono rilevati particolarmente efficaci nella gestione della pandemia”- afferma l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi.

 

Lo sviluppo del progetto è stato affidato alla Etinet di Savigliano (Cuneo), azienda piemontese che è stata confermata dall’indagine di mercato condotta dal CSI-Piemonte.

Etinet, che tra le altre attività sta portando avanti da oltre un anno una piattaforma conversazionale per imprese e pubbliche amministrazioni basata proprio su whatsapp, ha sviluppato il sistema di risposta automatico in collaborazione con CSI Piemonte e la piattaforma di gestione delle comunicazioni.

 

“Stiamo lavorando anche all’integrazione di un servizio che fornisca al cittadino, che li richiede, i dati aggiornati quotidianamente su contagiati, guariti, ricoveri e altre statistiche. Nel corso dei prossimi mesi, il servizio sarà ulteriormente evoluto  adottando un sistema che riconosca le domande aperte e porti l’utente alla risposta più coerente ed estendendo il perimetro dei servizi informativi offerti: sarà possibile, ad esempio, consultare i dati di sintesi del contagio della malattia e l’avanzamento della campagna di vaccinazione.”- sottolinea l’assessore Icardi.

Il sistema potrà essere esteso in un secondo tempo per attività di notifica e di richiamo degli appuntamenti legati al sistema sanità (visite, vaccinazioni), attività che oggi vengono svolte via SMS.

 

Come fare per attivare il servizio nella fase pilota

Per attivare il servizio è sufficiente salvare il numero 334 6681342 sulla rubrica dello smartphone – nominandolo “Regione Piemonte” – e poi inviare un messaggio tramite Whatsapp.

Con l’invio del messaggio di iscrizione al numero il cittadino:

• accetta di entrare nella lista dei contatti whatsapp della Regione Piemonte;

• accetta il trattamento dei dati che lo riguardano;

• accetta di non poter né chiamare, né inviare SMS al di fuori del canale  whatsapp.

Attraverso questo numero l’utente potrà mandare un messaggio generico alla Regione: il sistema gli risponderà con un post di benvenuto che proporrà le opzioni disponibili di approfondimento permettendogli di approfondire argomenti di suo interesse.

Il sistema prevede un alberatura che permette all’utente di partire da un argomento e scendere fino alla risposta: esempio Green pass / green pass dove / Green pass bancone…

Inoltre, alla fine di ogni post è stato inserito un link Click To Call per richiamare velocemente il numero della Regione, funzionalità può risultare molto utile sui messaggi inoltrati ad utenti che ancora non conoscano il servizio.

Per disattivare il servizio relativo alla prima fase pilota è sufficiente cancellare dalla rubrica dello smartphone il numero di Regione Piemonte.