Il difficile viaggio dei migranti nelle fotografie di Stefano Stranges

“Il confine della libertà”

In mostra nella Precettoria di “Sant’Antonio di Ranverso”

Fino al 12 settembre

Buttigliera Alta (Torino)

La location è ideale. Monumento nazionale dal 1883, appartenente oggi all’“Ordine Mauriziano” e tipico esempio di gotico d’oltralpe, fondata nel XII secolo (su volere del conte Umberto III di Savoia) dall’Ordine Ospedaliero di “Sant’Antonio di Vienne” per accogliere i malati ma anche i viaggiatori e i pellegrini che percorrevano la via Francigena, la “Precettoria di Ranverso”, a Buttigliera Alta, si presta infatti alla perfezione (nell’intento di rimarcarne le origini) ad ospitare le toccanti fotografie dei migranti – e di tutto il loro carico di dolore, sofferenze e speranze – scattate dal fotoreporter Stefano Stranges per la mostra “Il confine della libertà”. Una quarantina gli scatti esposti (estratti da un progetto fotografico in cinque tappe), attraverso i quali Stranges – fotografo e fotoreporter italiano indipendente, da anni attratto, dopo gli inizi nel mondo della moda, dalle tematiche sociali più problematiche del Pianeta – ripercorre la rotta migratoria dalle porte d’Europa (Lesbo, Lampedusa, Leros) ai confini italiani per chi arriva dalla rotta balcanica (Trieste), per poi approdare in Francia, attraverso il vicino valico alpino di Briançon, dove continua il viaggio dei migranti. Tratto da alcuni reportages fotogiornalistici, realizzati dal febbraio 2020 al marzo 2022 e pubblicati su riviste nazionali e internazionali, “il tema viene affrontato – dicono gli organizzatori – non solo dal punto di vista delle persone che migrano da luoghi di conflitto, carestie e violazioni dei diritti umani, ma anche da chi affronta il problema sul campo, come i tanti volontari e i tanti attivisti presenti al confine italo-francese”. Alla “Precettoria di Ranverso”, la mostra documenta, attraverso scatti in cui il racconto si fa struggente veicolo di forti emozioni, un percorso che da anni porta l’artista a stretto contatto con le più inumane ingiustizie del nostro mondo. Di mondi a sé. Invisibili ai più. Dove l’urlo della tragedia spesso annulla la forza della speranza. E di destini ignorati pur anche nei loro esiti finali di drammatica, perfino incredibile, verità. In giro per il mondo, Stranges ha immortalato lo sfruttamento legato alla produzione degli strumenti tecnologici, gli abitanti del Congo nelle miniere di “coltan”, l’immensa discarica tecnologica del Ghana, in un reportage che lo ha portato ad essere premiato con diversi riconoscimenti internazionali e a diventare argomento di una talk al “TEDx di Rovigo 2019”. Ha trattato, inoltre, la questione dell’infanticidio di genere nelle aree del sud dell’India e quella delle problematiche ambientali nel nord dello Zimbabwe in una lunga collaborazione con l’“Ong Terre des Hommes”. Alcune sue fotografie fanno parte della collettiva “Exodus”, mostra che nel 2019 ha ricevuto la “Medaglia d’oro al valore sociale” dal presidente della Repubblica.

Erin viene dalla Florida, ha 32 anni. Da alcuni mesi si è trasferita in Romania con la famiglia, in un paese a 3 ore dalla frontiera di Siret. Da circa una settimana è qui al confine ucraino con l’associazione della chiesa avventista ADRA. ” Tenere in braccio questi bambini mi fa sentire meno in colpa per aver lasciato i miei 3 figli” mi confida Edrin.

Numerose le riviste su cui Stefano Stranges ha pubblicato e pubblica i suoi reportages: da “Rolling Stone”, al “Millenium” del “Fatto Quotidiano”, a “Reporterre Jesus Magazine”, ad “Africa”, fino a  “Il Manifesto”, “La Stampa”, “La Repubblica”, “Left Magazine”, “Famiglia Cristiana” e “Inside over”. I suoi lavori sono stati esposti in varie mostre, personali e collettive, in Italia e in Europa. “Ciò che rende il mio lavoro una emozione – racconta Stranges – non è sempre legato a una pubblicazione importante. Non è legato all’aspetto economico, effimero. Vi sono arricchimenti più forti: il magnifico aspetto umano”.

Gianni Milani

“Il confine della liberta”

Precettoria di “Sant’Antonio di Ranverso”, Sant’Antonio di Ranverso – Buttigliera Alta (Torino)

Fino al 12 settembre

Per info e prenotazioni: tel. 011/9367450 o www.ordinemauriziano.itranverso@ordinemauriziano.it

Nelle foto:

–       “Lesbo”, 2020

–       “Confine di montagna”, Francia, 2020

–       “History at thr edge of the war”, 2020

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