ilTorinese

Lotta al gelo invernale: accoglienza e inclusione sociale dei senza dimora e delle persone fragili

Via libera  dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli – a un provvedimento che, nell’ambito degli interventi previsti dal “Piano inclusione della Città” (potenziato nel periodo invernale per far fronte alle maggiori difficoltà delle persone senza dimora e di quelle economicamente e socialmente più fragili), approva e finanzia una serie di progetti presentati da onlus, cooperative e realtà cittadine del privato sociale.

Più nel dettaglio, per quanto riguarda gli interventi di rete per i cittadini in condizione di marginalità estrema, sono diciassette (Diaconia Valdese, Arci Torino, Opportunanda, Aeris, Asili Notturni Umberto I, PG Frassati, Fermata Autobus, Comunità Papa Giovanni XXIII, Terramia, San Lorenzo dei Romeni, Croce Rossa Italina, Gruppo Arco, Relamondo ODV, Materiali di ScARTO, Progetto Leonardo onlus, Damamar, Parrocchia San Luca Evangelista) le realtà che, attraverso i loro diciotto progetti, garantiscono un prezioso apporto all’attività di accoglienza, assistenza e inclusione sociale per le persone senza dimora e che, tra le altre cose, offrono spazi di accoglienza notturna e diurna, assicurano monitoraggio e assistenza in strada, pasti caldi e generi di prima necessità, e organizzazione di attività culturali e di socializzazione.

Sono invece ventitré, tra associazioni, cooperative e organizzazioni senza scopro di lucro (Figlie Maria Ausiliatrice, Progetto Tenda, Frati Minori Piemonte, Caritas, Sermig, Fondazione Difesa Fanciulli, Damamar, Almaterra, Altro Canto, Altrimodi, L’isola di Ariel, Diaconia Valdese CSD, Ufficio per la Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, LiberiTutti, La Fonte Solidale, GVV Servizi Vincenziani, Retedonna, CISV Solidarietà, Terza Settimana, Gruppo Arco, Articolo 10, ERI, Centro Puzzle), le realtà che, attraverso i loro ventisei progetti, sono coinvolte nelle attività di accoglienza solidale e abitare sociale previste dal “Piano comunale di inclusione”.
I progetti di queste realtà, presentati e approvati, offrono a persone singole e a nuclei familiari soluzioni abitative temporanee per far fronte alla loro condizione di fragilità economica e sociale e, al contempo, le accompagnano in un percorso finalizzato ad acquisire autonomia lavorativa e a trovare condizioni abitative stabili.

Il valore complessivo delle progettualità approvate stamani dall’esecutivo di Palazzo civico è di 4 milioni e 135mila euro.

“In relazione alle iniziative di rete per l’accoglienza temporanea, l’inclusione sociale e la ricerca di soluzioni abitative stabili per le persone in difficoltà economiche, vulnerabili e che vivono una condizione grave marginalità, tra gli obiettivi prioritari della coprogettazione del “Piano cittadino di inclusione sociale” – ricorda l’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli – vi è quello di sviluppare un sistema territoriale in grado di offrire opportunità differenziate e, anche in via preventiva, di essere capace di intercettare e rispondere alla crescente e sempre più complessa e articolata domanda di accoglienza, proponendo, anche attraverso approcci innovativi e soluzioni personalizzate, percorsi che possano aiutare concretamente le persone a uscire dalla situazione di estremo disagio, sociale ed economico”.

Ex Embraco: 7 mila euro un tragico epilogo

EX-EMBRACO, COSTANZO (ALTERNATIVA): “LIQUIDAZIONE DOPO ANNI DI FALSE PROMESSE”

 

“Con la cassa integrazione che finirà il 22 gennaio senza possibilità di proroghe e la Naspi alle porte, la proposta “prendere o lasciare” da 7mila euro lordi a testa per liquidare 391 lavoratori ex-Embraco è l’ultimo atto di un vergognoso balletto che da 4 anni si consuma sulla pelle dei lavoratori. Il tragico epilogo di questa vicenda è la pietra tombale sull’intera classe dirigente, locale, regionale e nazionale che ha solo saputo promettere senza mantenere una sola parola”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (Alternativa).

TFF. A Giuseppe Piccioni il “Premio Maria Adriana Prolo”

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A consegnarlo, al Cinema “Massimo” di Torino, sarà Margherita Buy

Venerdì 3 dicembre, ore 20

Più di trent’anni di gloriosa e prolifica attività. Giuseppe Piccioni (Ascoli Piceno, 1953) è sicuramente oggi fra i più grandi e singolari registi del cinema italiano, anche se il suo è  un “cinema di piccole storie e grandi speranze, un cinema intimo, capace di scavare nei sentimenti ma anche di raccontare grandi sogni e grandi cambiamenti…in cui le donne sono quasi sempre protagoniste, e che Piccioni sa ritrarre con originalità e profondità”. A lui, in occasione del 39° Torino Film Festival, l’“Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC)” ha deciso di conferire il Premio “Maria Adriana Prolo alla Carriera 2021”, che sarà assegnato al regista marchigiano venerdì 3 dicembrealle ore 20, nella Sala 3 del Cinema “Massimo” di Torino. A consegnarlo sarà un ospite d’eccezione, una delle attrici più note e amate del cinema italiano, Margherita Buy, presenza importante nel cinema del regista, che nel corso degli anni e di molti film ha dato vita a tanti personaggi diversi: divertenti, drammatici, e anche commoventi, come quello di suor Caterina in “Fuori dal mondo” (1999), il film di Piccioni – vincitore del “David” e nominato dall’Italia come candidato all’ “Oscar” per il miglior Film Straniero – che sarà proiettato dopo la cerimonia di  premiazione. Intitolato a Maria Adriana Prolo (Romagnano Sesia 1908– 1991), storica della stagione pionieristica del cinema italiano e fondatrice nel 1956 del “Museo Nazionale del Cinema” (prima sede, un’ala del Palazzo Chiablese), il premio è un riconoscimento assegnato dal 2002 a una personalità del mondo del cinema che si sia particolarmente distinta nel panorama italiano. In passato, a riceverlo sono stati i registi Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Massimo Scaglione, Cecilia Mangini, Daniele Segre, Bruno Bozzetto, Lorenza Mazzetti, Costa-Gavras e David Grieco. Con loro gli attori e attrici Piera Degli Esposti, Lucia Bosè, Ottavia Piccolo, Roberto Herlitzka, Elio Pandolfi, il compositore Manuel De Sica, lo sceneggiatore Giorgio Arlorio, il film-maker, artista e operaio Pietro Perotti e l’esercente e storico del cinema Lorenzo Ventavoli. Quest’anno, a seguire la premiazione – come già detto – sarà proiettata una copia 35 mm conservata dalla “Cineteca Nazionale” del film “Fuori dal mondo” (1999, 100’), prodotto da Lionello Cerri per la “Lumière & Co.”. La storia inizia quando Caterina (Margherita Buy), una suora sul punto di prendere i voti perpetui, si vede consegnare tra le braccia un bambino abbandonato in un parco. Dopo averlo portato in ospedale, suor Caterina va alla ricerca della madre del bambino, e nella lavanderia dove la donna lavora conosce Ernesto (Silvio Orlando), anche lui, a suo modo, coinvolto nella vicenda. Immerso nelle atmosfere invernali di Milano, il film è un “racconto commovente dove si incontrano solitudini saldamente costruite e diversamente motivate, ma capaci, in circostanze non ordinarie, di aprire una breccia nella propria corazza e di scoprire le possibilità che derivano dall’apertura all’altro”.

Il Premio “Maria Adriana Prolo” è un’iniziativa curata dall’ “Associazione Museo Nazionale del Cinema” nell’ambito del progetto “Nuovo Cinema Piemonte 2021”, sostenuto da Regione Piemonte e “Fondazione CRT”.

  1. m.

Per info: “Associazione Museo Nazionale del Cinema”, via Montebello 15 D, Torino; tel. 011/8138560 o www.amnc.it

Nella foto:

–         Giuseppe Piccioni e Margherita Buy sul set del film  “Il rosso e il blu”

Torino e la Fiat ieri e oggi

Andrea Agnelli, presidente dell Juventus ha le sue gatte da pelare.  L’accusa è ben precisa: falso in bilancio per alterazioni sopravenienze attive o passive.  Praticamente, sostengono gli inquirenti,  “giocavano” con i valori dei cartellini dei giocatori.  Direi nulla di nuovo sotto il sole. A mio parere, modestissimo parere difficile da dimostrare.

Comunque la procura ci tenta. Il momentaccio è anche in campo.  Ma qui mi taccio visto la mia manifesta incapacità nel giudicare. Ma  non erano bravissimi nell’amministrare e produrre utili? I sapientoni hanno sempre detto di sì.  Eppure la stirpe degli Agnelli da decenni fa sempre acqua. Fosse un problema solo loro,  va be’. Ci potrebbe anche stare.  Ma sono più di 40 anni che ne paghiamo le colpe (m noi torinesi. Oltre 40 anni di totale e radicale decadenza. Vero che in passato ne abbiamo goduto.  Per l’appunto un passato oramai remoto. Migliaia e migliaia di metri cubi totalmente inutilizzati. Sicuro, non colpa solo  degli Agnelli. Il loro negativo contributo lo hanno dato.  L’ignavia della locale politica ne è  testimonianza. Ora il cerino in mano è  passato  a Stefano lo Russo.  E lui si sta organizzando.  Coadiuvato dal fido Valle e assessore segretario Mimmo Carretta decide le sorti di Torino.  Per ora si limitano alle cariche nei vari enti.  Poi si vedrà. Così tengono fuori dalla lista del PD per la Città metropolitana i sindaci di Grugliasco e di Collegno. Obbiettivo mettere uno di loro a vice presidente.  Obbiettivo successivo: indicare i vari consigli di amministrazione dei vari enti. Ma non basta. Ci sono anche le nuove nomine delle fondazioni  bancarie.  Prima fra tutte il SanPaolo. Controllate le banche! Si sa, non è uno scherzo.  Come si sa che banche e Fiat erano accomunate dalla presenza della massoneria.  Massoneria che ha dimenticato i valori risorgimentali ed anche quel connaturato antifascismo per diventare uno dei più importanti ed oscuri poteri d’Italia. Torino non è solo stata capitale dell’auto. A detta di molti a Torino la massoneria l’hafatta da padrona.  Addirittura due logge. Piazza Vittorio e piazza Castello.

Inquietante perché non se ne debbono conoscere gli iscritti. Tra i cosiddetti poteri forti. E in questa campagna elettorale che cosa hanno fatto? I bene informati sostengono che avrebbero prima appoggiato Damilano, poi fiutata l’aria si sono  defilati. Sempre pronti a ritornare in pista. Come al solito basta aspettare per vedere dove tira il vento.  Nel mentre Super Mario Draghi avrebbe sbloccato la Tav. Tanto rumore per nulla. Solo persi altri 2 anni. Ed ora la Tav si incontrerà o si scontrerà con la politica green . Anche qui vedremo. Vedremo soprattutto si che cosa sarà capace una città come Torino con circa un milione di cittadini. Una cosa è certa.  Stavolta vietato sperare negli Agnelli. Hanno da decenni altro in testa.  Sono sicuramente contenti gli azionisti Fiat.  Le azioni che valevano 15000 euro ora ne valgono almeno 60000. Con le banche sempre pronte a monetizzare. Concretamente prendere le azioni come garanzia di prestito.  Piove sul bagnato, direi. Solo che è cambiato l’interesse economico.

Viva la finanza.  Ed in questo gli operai poco ci stanno. Ma come si dice , ognuno dei suoi soldi ne fa quello che vuole. Purtroppo non tutti.  Lo Stato ad esempio.  Solo un anno fa Fca prendeva 6 miliardi come contributo Covid.  Con l’obbiettivo di aumentare la produzione in Italia e Torino.  Nulla di tutto questo è avvenuto. Con la successiva fusione con Citroen si è fatto il resto. Sempre secondo i bene informati chi conta sono solo i francesi, con la famiglia Agnelli ben contenta di dividersi i dividendi. Ma qua non vogliamo ne’ possiamo fare moralismi e dunque demagogie. Una città non campa con i soldi dei dividendi di altri. Campa con il lavoro.  Lavoro retribuito che produce spendendo, risparmiando ed investendo.

Sarò alla vecchia maniera, ma non vedo altre soluzioni. Sia ben chiaro il decadimento della nostra città non è dipeso solo dagli Agnelli.

Anzi,  loro hanno giocato fino in fondo il loro ruolo.  Come alla Juventus.  Perseguendo solo il loro tornaconto. E’ mancata totalmente la politica ma rimane una speranza: che Stefano lo Russo sia diverso imboccando una strada diversa.

Patrizio Tosetto

A Moncalieri il Natale è in controluce

A Moncalieri natività e presepe irradieranno di luci calde e colorate il Giardino delle Rose, offrendo ai visitatori del Giardino l’occasione di una toccante, festosa immersione nello spirito del Natale. Si comincia giovedì 2 dicembre, e si andrà avanti per tutti i giovedì del mese, sempre in orario serale a partire dalle 17, fino alla festa conclusiva nel giovedì che precede il Natale (23 dicembre). Una nuova proposta che nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura di Moncalieri e l’associazione culturale Giardino forbito, per un Natale all’insegna dell’arte e delle buone pratiche. Una progettazione che è il frutto di un lavoro di ricerca e coordinamento delle migliori risorse del territorio, da sempre.

Con il prezioso contributo di Controluce – Teatro d’ombre e dell’Accademia Albertina di Torino Cattedra di Scenografia Ajani, verrà realizzato un suggestivo allestimento di luci, silhouette, forme e colori che riporterà alle atmosfere del tempo in cui antiche lanterne affascinavano grandi e piccini con magiche proiezioni di immagini colorate e in movimento. Così le silhouette proiettate trasformeranno il Giardino delle Rose del Castello Reale di Moncalieri in un mondo altrove e incantato, in cui le rose bianche delle aiuole, alcune ancora in fiore, godranno dell’ombra di palme e file di cammelli stagliati sui muri mattone del castello. Il grande albero al centro del Giardino si trasformerà in un’inedita Magnolia di Natale e le lanterne dei porticati si tingeranno di verde in segno di solidarietà a quelle lanterne che in questi freddi mesi ai confini dell’Europa segnalano accoglienza e aiuto ai profughi.

La natività e il presepe saranno svelati dalla scenografia materica realizzata dagli studenti dell’Accademia Albertina che donerà alle ombre del teatro Controluce un’avvolgente e calda sensazione.

A cominciare da giovedì 2 dicembre, in cui si inaugurerà e accenderà questo speciale Natale in controluce, ogni giovedì del mese, dalle ore 17 alle 21, il Giardino delle Rose così illuminato e allestito si animerà con giochi di luce e colori accogliendo il pubblico di adulti e bambini con intrattenimenti di giocoleria, teatro, musica e acrobazie. Ogni giovedì non mancheranno piacevoli momenti di ristoro con le merende e le goloserie di pasticceria Medico e con il buon vino proposto da Renato Castagno, nonché la gioia di un angolo fiorito per profumare le case di fiori e ghirlande con SofiaViridarium Flower Farm.

Ogni giovedì, durante il laboratorio “L’albero dei desideri” i bambini potranno realizzare insieme un grande albero addobbato con le frasi e i desideri che ciascuno di loro avrà scritto su cartoncini tondi variopinti e, giovedì 23, per festeggiare la chiusura di questo magico avvento, la Santa Claus Street Band lo illuminerà di voci, ritmo e fantasia.

Giovedì 2 e giovedì 16 dicembre troverà posto il Mercatino di Natale di Fondazione Forma che anche quest’anno porterà qualche momento di gioia ai bimbi dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Giovedì 9 e giovedì 16 dicembre l’Orchestra Multietnica Mom di Moncalieri, vestita dei colori del Natale, allieterà il programma con una performance da strada che porterà suoni e atmosfere delle antiche novene tra le vie del centro storico ai piedi del Castello Reale. L’appuntamento sarà entrambi i giovedì a partire dalle ore 15 in via San Martino, per poi concludere alle 18 nel Giardino delle Rose per la performance finale.

Il sindaco Paolo Montagna invita i moncalieresi a seguire il ricco programma di eventi, di giovedì in giovedì “per riscoprire la bellezza dei momenti forti dell’anno vissuti insieme, come comunità che torna a trovarsi e a gustare il fascino delle ricorrenze che nutrono lo spirito. Per farsi vicini e augurarsi buon Natale ‘in presenza’ – dichiara Montagna – Veniamo da tempi molto complicati e abbiamo ancora davanti sfide impegnative, che richiederanno la disponibilità di tutti. E’ fondamentale cogliere le occasioni per tornare ad alimentare le ragioni dello stare insieme, e non ho dubbi che da questo punto di vista la scelta di puntare sul Castello e sul suo Giardino delle Rose è quella giusta”.

Valorizzare il Giardino delle Rose in chiave natalizia è la carta vincente di questo progetto, che abbiamo fortemente voluto – dichiara soddisfatta l’assessore alla Cultura Laura Pompeo e il Giardino e il Castello si confermano in tal modo più che mai il cuore simbolico delle nostre strategie culturali, coordinate nel grande progetto Moncalieri città nel verde. La bellezza e la luce del Natale, il valore dell’incontro e della comunità, mettendo al centro bambini e famiglie: al Giardino si celebrerà tutto questo nei 4 giovedì di dicembre che precedono il Natale, con una grande festa di chiusura giovedì 23.

Natale in controluce è la quarta installazione luminosa artistica realizzata negli anni dall’Assessorato alla Cultura. “Una tradizione che il pubblico ha sempre mostrato di gradire, avviata fin dalle festività natalizie del 2016 con il progetto Bridge-Builders che aveva illuminato il ponte dei Cavalieri templari – prosegue Laura Pompeoe tornata a maggio 2017 nel Giardino con il Giardino di delizie e a Natale 2019 alla biblioteca Arduino con Scintillae”.

Pompeo sottolinea infine il ricco e qualificato programma teatrale e musicale che sta per allietare le prossime settimane, proprio in vista del Natale, “che avrà come location il Teatro Matteotti, le Fonderie Limone, le nostre chiese più cariche di bellezza e storia (Collegiata e San Francesco) con ben 20 diversi appuntamenti teatrali e concerti, diversi dei quali a scopo benefico”, conclude Pompeo.

Il Castello di Moncalieri con le sue pertinenze è un grande palcoscenico che fa da riferimento per la città di Moncalieri e più in generale per l’area sud-est di Torino e provincia – dichiara Riccardo Vitale, neodirettore del Castello Reale – Natale in Controluce si inserisce a pieno titolo tra gli eventi delle festività che maggiormente invitano a meditare sul nostro tempo e sullo “spirito” del Natale, così la musica, le luci, la natura, le degustazioni, i giochi e gli eventi per grandi e piccoli, diventano sì occasioni di piacevolezza e svago, ma anche momenti di riflessione e condivisione. Il rapporto di collaborazione tra Direzione Regionale Musei e città di Moncalieri si salda sempre più, nell’ottica comune della valorizzazione del territorio e del monumentale Castello, da cui tanta storia è passata”.

PROGRAMMA

  • Giovedì 2 DICEMBRE – Accensione delle luci di Natale in controluce, inaugurazione e conferenza stampa. Appuntamento con le bolle di Clown Idà e i Trampolieri di Natale. Laboratorio “L’albero dei desideri”. Mercato natalizio di Forma Onlus. Area ristoro e Angolo fiorito. Set fotografico

  • Giovedì 9 DICEMBREAnimazioni luminose. Appuntamento con il Teatro di figura del Mago Giò. LaboratorioL’albero dei desideri”. Mercato natalizio di Fondazione Forma. Performance musicale di zampogne e ciaramelle dell’Orchestra Multietnica di Moncalieri. Area ristoro e Angolo fiorito. Set fotografico

  • Giovedì 16 DICEMBREAnimazioni luminose. Appuntamento con lo spettacolo di contorsionismo e fuoco di Arianna. LaboratorioL’albero dei desideri”. Mercato natalizio di Fondazione Forma. Performance musicale di zampogne e ciaramelle dell’Orchestra Multietnica di Moncalieri. Area ristoro e Angolo fiorito. Set fotografico

  • Giovedì 23 DICEMBRELaboratorio “L’albero dei desideri” e festa di chiusura con il concerto della Santa Claus Street Band. Area ristoro e Angolo fiorito. Set fotografico

Dalle ore 17 alle 21

ACCENDIAMO IL NATALE – Illuminiamo d’ombre e luci il Giardino delle Rose per un Natale in controluce nel Castello Reale di Moncalieri. L’allestimento scenografico che rimarrà acceso tutte le sere dal 2 al 27 dicembre. Nelle serate del 2, del 9, del 16 e del 23, in concomitanza con le attività in programma, le luci d’artista si esprimeranno in tutta la loro bellezza con effetti speciali e d’animazione.

In collaborazione con Controluce – Teatro d’Ombre e Accademia Albertina delle Belle Arti

ATTIVITÀ

GIOCOLERIAAttività d’intrattenimento per bambini tutti i giovedì. Bolle di Natale, trampolieri, giocoleria acrobatica, teatro di figura.

In collaborazione con Agenzia Clown Idà.

L’ALBERO DEI DESIDERICreazione di un albero “scritto con i bambini delle scuole. Tutti i giovedì di dicembre, con festa e musica di chiusura giovedì 23.

In collaborazione con Ludovica Gallo Orsi.

ACQUISTI DEL CUORE – Il 2 e il 16 dicembre Fondazione Forma Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita allestirà un prezioso Mercatino di Natale per la consueta raccolta fondi destinata ai bimbi dell’Ospedale.

ANTICHE NOVENE – Il 9 e il 16 dicembre performance musicale da strada di zampogne e ciaramelle.

In collaborazione con Orchestra Multietnica di Moncalieri

AREA RISTORO – Attiva tutti i giovedì con merende, stuzzicherie e aperitivi.

In collaborazione con Pasticceria Medico

ANGOLO FIORITO – Attivo tutti i giovedì con speciali creazioni floreali per le feste

In collaborazione con Sofia Viridarium Flower Farm

FESTA DI CHIUSURAgiovedì 23 dicembre

In collaborazione con Santa Claus Street Band – musicisti itineranti in costume

natalizio con repertorio jazz, pop, folk e naturalmente brani inerenti alle festività.

Brindisi al Barbaresco conclude “Alba industriale”

ALLA SCOPERTA DEI LUOGHI ALBESI DELLA CULTURA D’IMPRESA
Mercoledì 8 dicembre 2021

SPECIALE NATALE CON DEGUSTAZIONE CONCLUSIVA DI BARBARESCO “PIO CESARE”
L’associazione “Turismo in Langa”, a conclusione di un ciclo di appuntamenti dedicato ai luoghi e alla storia della cultura si impresa albese, propone un appuntamento finale nel quale, oltre al tour dedicato alla Alba industriale, si potrà degustare il Barbaresco 2018 delle cantine Pio Cesare e visitare il nuovo allestimento sotto il portico della chiesa di San Giovanni dedicato alla storia del quartiere.
Giunti quasi al termine di un anno di iniziative realizzate per celebrare l’imprenditoria locale, Turismo in Langa chiuderà il 2021 con una edizione speciale del tour guidato di “Alba Industriale”, mercoledì 8 dicembre alle ore 15, che si concluderà con un brindisi: una degustazione guidata di Barbaresco Pio Cesare, storica cantina albese, tappa del nostro percorso.
Alba, meta turistica di fama internazionale, capitale dell’enogastronomia e scrigno di preziosi luoghi di arte. Ma esiste un’altra storia di Alba che va raccolta e raccontata nell’anno in cui la città del tartufo banco diventa capitale italiana della cultura d’impresa. È la storia di un’Alba molto diversa da come la percepiamo oggi, una città industriale, in fermento, dove si produceva e si scambiava quanto veniva prodotto all’interno del centro storico, o poco più in là.
Confindustria Cuneo, in collaborazione con l’Associazione Turismo in Langa di Alba, ha proposto per tutta la durata dell’anno celebrativo un percorso guidato dal titolo “ALBA INDUSTRIALE. Sulle strade della cultura d’impresa albese”, alla scoperta dei luoghi dove le grandi industrie albesi hanno avuto origine, ma anche dei siti di archeologia industriale di cui Alba è ricca. Luoghi nascosti e segreti, individuati con l’occhio del ricercatore e del curioso, che raccontano di una città e una società ormai passate, ma ancora in grado di condizionare il presente.
Durante il periodo di Alba Capitale della Cultura di Impresa – da maggio a dicembre – sono stati proposti 11 appuntamenti aperti al pubblico su prenotazione da maggio a dicembre, con oltre 200 partecipanti totali, e 6 tour su misura per altrettanti gruppi organizzati.
L’itinerario tocca i principali luoghi della cultura di impresa del centro storico di Alba, permettendo di ripercorrere memorie e storie degli imprenditori e dei tanti operai che in quei posti hanno lavorato nel corso dei decenni. I Ferrero, i Miroglio, dinastie di personaggi straordinari, che hanno creato le condizioni per lo sviluppo industriale, turistico e commerciale della città. Le grandi intuizioni di Don Giacomo Alberione, beato, editore, “industriale”, fondatore della congregazione della Famiglia Paolina e della casa editrice Edizioni San Paolo con i suoi infiniti prodotti editoriali come Famiglia Cristiana, Il Giornalino, Jesus. O Giacomo Morra, che fece del suo Hotel Savona il centro mondiale di consumo e promozione del Tuber Magnatum Pico, il tartufo bianco d’Alba. Pio Cesare, fondatore della cantina rimasta ancora oggi all’interno del centro di Alba. Ed ancora Egea, erede delle prime imprese albesi di produzione elettrica: pochi sanno che l’azienda nacque negli anni Cinquanta nei pressi della stazione ferroviaria.
Parlare dell’industria albese, inoltre, vuole anche dire riscoprire le sedi delle proto-industrie di fine Ottocento, oggi veri e propri luoghi di archeologia industriale: la segheria, la fabbrica dei chiodi, il lavatoio pubblico, la fabbrica delle botti, la fabbrica del ghiaccio e l’antico mattatoio, luoghi di assoluto fascino post-industriale, i cui muri racchiudono storie di centinaia di lavoratori, clienti, imprenditori, fornitori.
Il tour guidato è esclusivamente su prenotazione con un massimo di 50 partecipanti. Il costo per il pubblico è di 10 € a persona comprensivo di degustazione, 8 € per i ragazzi fino a 18 anni, gratuito fino a 6 anni.
Per poter consentire il distanziamento, sia durante le spiegazioni lunghe le vie del centro storico, sia durante la degustazione finale, verrà utilizzato un sistema di audio guide, pertanto è necessario essere muniti di proprio smartphone con connessione a internet, preferibilmente con cuffie. Inoltre, per poter brindare insieme, in ottemperanza alle norme anti-Covid, per questa particolare edizione sarà necessario esibire il GreenPass all’atto dell’accredito.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Turismo in Langa | Corso Torino, 4 Alba | 0173-364030 – SMS 331.9231050 | info@turismoinlanga.it | www.turismoinlanga.it

(a cura di Chiara Vannini)

Da dove arrivano gli inquilini di Torino? Analisi su chi affitta casa

Per comprendere meglio quali siano stati gli spostamenti sul territorio da parte di chi affitta casa, l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le locazioni realizzate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete in alcune grandi città italiane nel 2020. Per ogni grande città si è calcolata la percentuale di inquilini già residenti in città, in arrivo dall’hinterland ed in arrivo da altre province italiane.

 

 L’analisi mette in evidenza che Torino, Milano e Bologna sono le città con le percentuali più alte di affitti da parte di inquilini in arrivo da altre province (rispettivamente 28,3%, 25,6% e 22,2%). Rispetto al 2019 si tratta comunque di percentuali in calo, un anno fa infatti a Torino gli inquilini in arrivo da altre province si attestavano al 31,2%, a Milano al 35,2% e a Bologna al 30,0%: è evidente come lo smart working e la didattica a distanza abbiano inciso negativamente su questo segmento del mercato delle locazioni.

In generale a Milano nel 2020 si registra il 69,2% di affitti da parte di residenti, il 5,1% in arrivo dall’hinterland e il 25,6% in arrivo dalle diverse province dello stivale. Queste ultime sono così suddivise: il 15,4% proviene dal Nord Italia, il 7,7% dal Sud e il 2,6% dal Centro. Le regioni più attive sono la Lombardia, il Piemonte ed il Veneto per quanto riguarda il Nord, la Puglia per il Sud ed il Lazio per il Centro. Anche nel 2019 erano gli inquilini in arrivo dal Nord Italia a primeggiare (15,8%), seguiti anche in questo caso da Sud Italia (12,7%), per finire con il Centro (6,7%).

Torino nel 2020 il 60,6% delle locazioni riguarda inquilini già residenti in città, l’11,0% riguarda inquilini in arrivo dall’hinterland ed il 28,3% riguarda persone in arrivo dalle altre province italiane. Queste ultime arrivano nel 13,4% dei casi dal Sud Italia, nel 9,1% dal Nord e nel 5,9% dal Centro. Le regioni più attive sono la Puglia, la Sicilia, la Campania e la Calabria per quanto riguarda il Sud, la Lombardia, il Piemonte e la Liguria per il Nord ed il Lazio per il Centro.

Rispetto al 2019 a Torino si registra un sorpasso degli acquirenti provenienti dal Sud rispetto a quelli in arrivo dal Nord: un anno fa, infatti, era il Nord a primeggiare per quanto riguarda gli inquilini in arrivo da altre province d’Italia (13,6%), seguiti molto da vicino dalle regioni del Sud (13,4%), mentre quelli in arrivo dal Centro si fermavano al 4,2%.

Nel 2020 per quanto riguarda Bologna si registra un 69,4% di locazioni effettuate da persone già residenti in città, un 8,3% di affitti conclusi da inquilini in arrivo dall’hinterland ed un 22,2% di contratti stipulati da persone in arrivo dalle altre province d’Italia. Seguono le altre grandi città che hanno una più bassa percentuale di contratti di locazione stipulati da persone in arrivo da altre province: Verona 18,7%, Roma 17,6%, Firenze 10,7%, Palermo 5,2% e Napoli 3,9%.

Spesso chi arriva da fuori è un lavoratore, a Milano ad esempio il 42,2% degli inquilini che arriva da altre province si trova in città per motivi di lavoro, a Torino il 23,4%. Alte anche le percentuali di studenti universitari in arrivo da altre province: a Milano si tratta del 20,5% sul totale delle locazioni, mentre a Torino si arriva al 22,8%.

Dato interessante quello che mostra come in alcune delle grandi città ad affittare siano quasi esclusivamente persone già residenti: a Palermo ben l’89,8%, a Napoli l’87,5% e a Roma il 79,6%.

Il 2020 è stato segnato dall’emergenza Covid, i risultati dell’indagine evidenziano quindi nuove tendenze rispetto al 2019: nel 2020 infatti, nelle grandi città analizzate, la media di inquilini in arrivo da altre province si attesta al 14,9%, quota nettamente più bassa rispetto a quella del 2019 che arrivava al 25,2%. Anche per quanto riguarda gli inquilini provenienti dall’hinterland si notano percentuali in calo: nel 2020 il tasso medio delle grandi città è al 7,4%, nel 2019 era all’11,5%.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Il Consiglio regionale risparmia più di 7 milioni

La prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, ha approvato l’assestamento di bilancio del Consiglio regionale. Il documento accantona oltre 7 milioni di euro risparmiati sul bilancio 2020 per destinarli a investimenti. Le risorse saranno destinate alla manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare del Consiglio e all’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche e informatiche.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha sottolineato “l’attenzione di tutto il Consiglio regionale nell’utilizzo al meglio dei soldi pubblici, e la soddisfazione per l’importante stanziamento destinato agli investimenti, grazie a una oculata gestione delle risorse a disposizione”.

La prima Commissione ha anche dato il via libera al Documento di economia e finanza regionale, incardinato la nota di aggiornamento al Defr e continuato l’esame della variazione di bilancio. Finora sono stati approvati 9 articoli, con i sei emendamenti presentati dalla Giunta. Restano da esaminare altri 169 emendamenti, presentati quasi tutti dalle minoranze. L’assessore Andrea Tronzano ha annunciato che se necessario, a termini di regolamento, il 4 dicembre richiamerà il provvedimento in aula.

Natale nei beni Fai del Piemonte

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) Castello della Manta (CN) da sabato 4 dicembre 2021

Natale è tornare a casa, ritrovare la propria famiglia, godere dell’affetto di genitori e amici. È il momento più magico dell’anno, tanto atteso da grandi e piccini: l’occasione più bella per trascorrere insieme giornate diserenità, allegria e pace. Per questo anche nel 2021 il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano invita a visitare i Beni “vestiti a festa” e a condividere con le persone più care lo splendore di ville, castelli e palazzi signorili riccamente addobbati, la suggestione dei presepi allestiti secondo le tradizioni locali e la bellezza di aree naturalistichee boschi imbiancati di neve e immersi nella fioca luce dicembrina.

Numerosi eventi allieteranno il pubblico durante le Festività. Sabato 4 e domenica 5, sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 dicembre alle ore 10.45 e 11.45 il Castello e Parco di Masino, Caravino (TO) ospiterà uno speciale percorso per bambini e famiglietra le sale del maniero allestite per Natale, alla scoperta delle usanze che caratterizzavano la ricorrenza del 25 dicembre nella millenaria dimora della nobile famiglia Valperga: dalla tradizione dellAdorazione di Gesù di scuola piemontese nel Salotto Rosso – uno degli ambienti più preziosi del castello, aperto in via eccezionale – al ricco Presepe in corallo di manifattura trapanese nella Galleria dei Poeti, fino ai ricordi della Vigilia del 1959 e del 1960, di cui si conservano le registrazioni audio nell’archivio del castello.

Mercoledì 8, domenica 12 e 19 dicembre alle ore 11, 14 e 16 piccoli e grandi potranno partecipare a Feste in tavola, una visita guidata straordinaria tra i servizi da tè e da cioccolata e la tavola preparata nella Sala da pranzo estiva, fino al grande abete allestito nel Salone degli Dei.Al termine, si terrà un laboratorio ispirato ai preziosi servizi in porcellana del castello, durante il quale i bambini potranno creare un segnaposto per le Feste. Biglietti per “Natale al Castello” e “Feste in tavola”: intero € 20; Bambini 6-18 anni €10; Iscritti FAI € 6; Bambini fino a 5 anni gratuito; Studenti fino ai 25 anni: € 15.

Ancora, domenica 12 dicembre alle ore 11.30 e alle 15 e domenica 19 dicembre alle ore 11 e alle 15, appuntamento con L’Arte di accogliere, con la collaborazione eccezionale dell’Associazione Italiana Maggiordomi: unoccasione unica per visitare l’allestimento natalizio del castello focalizzandosi sulle tavole imbandite con i pregevoli servizi della famiglia Valperga. Nel laboratorio si daranno consigli e dimostrazioni sull’arte di ricevere gli ospiti, l’apparecchiatura della tavola e le cortesie che oggi, come nel Settecento, rendono indimenticabili i momenti conviviali durante il Natale. Biglietti: intero € 35; Iscritti FAI € 20.

Gli eventi di Natale 2021 al Castello e Parco di Masino si svolgono con il Patrocinio di Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Sabato 4 e domenica 5, mercoledì 8, sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 dicembre, alle ore 11.30 e alle 15.30, il Castello della Manta (CN) aprirà per visite speciali incentrate sul Natale: nel percorso dalla Chiesa di Santa Maria del Rosario alle sale affrescate si racconteranno le tradizioni e le pratiche più diffuse legate ai simboli natalizi, dalla corona dell’Avvento allalbero addobbato, dal Presepe alle ghirlande, dallagrifoglio al vischio. Gli ambienti decorati per l’occasione accoglieranno i visitatori che scopriranno la storia della fortezza medievale tra aneddoti e gli splendidi affreschi testimoni della cultura cavalleresca. Biglietti: intero € 15; Bambini 6-18 anni € 7; Studente 19-25 anni € 9; Famiglia € 42; Iscritto FAI € 5; Bambini fino a 5 anni gratuito. Nelle stesse date, alle ore 14.30 e 16.30, saranno in programma percorsi straordinari dedicati ai bambini dai 4 ai 10 anni: occhi aperti per cogliere tutti gli indizi natalizi nascosti nelle sale delcastello e orecchie spalancate per ascoltare le fiabe di Natale che gli indizi rivelano. Al termine, laboratori manuali per realizzare addobbi per la casa e per l’albero, centritavola e ghirlande, chiudi pacco e biglietti d’auguri(prenotazione consigliata). Biglietti: intero € 12; Bambini € 5; Famiglia € 32; Iscritto FAI € 3; Bambini fino a 5 anni gratuito.

Gli eventi di Natale 2021 al Castello della Manta si svolgono con il Patrocinio di Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Manta.

I visitatori, inoltre, potranno curiosare nei Negozi del Castello di Masino e del Castello della Manta e lasciarsi ispirare per gli acquisti natalizi.Tra le proposte regalo si potranno trovare libri selezionati, un coloratissimo assortimento di oggettistica e prodotti gastronomicirealizzati con le materie prime provenienti dai Beni, come le marmellate di agrumi antichi del Giardino della Kolymbethra, l’olio extravergine dagli ulivi secolari della Baia di Ieranto e il sale integrale delle Saline Conti Vecchi. Doni esclusivi, originali e “di valore” perché l’acquisto va a sostegno della missione del FAI per la tutela e la valorizzazione dello straordinario patrimonio d’arte e natura dell’Italia.Gli Iscritti FAI avranno l’opportunità di usufruire del 10% di scontosu tutti i prodotti in vendita.

Amore contrario Incontro con Luisio Luciano Badolisani

Venerdì 3 dicembre 2021

IL VENERDì DELLO SCRITTORE

 

Moncalieri, ore 18

Diretta sulla pagina facebook @bibliomonc della Biblioteca civica Arduino

Ernesto è un insegnante settantenne in pensione. Solitario e all’apparenza burbero, si ritrova a ripercorrere gli amori passati, a ricordare le donne con cui avrebbe potuto essere felice, se solo avesse concesso loro la possibilità di amarlo. Ma perché? Quali sono le ferite che hanno portato Ernesto a respingere l’amore? Quella di Amore contrario è una trama ricca di sorprese e colpi di scena, in grado di tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina. Amore contrario offre diversi spunti di riflessione su più temi: da un lato la scelta di non farsi amare per non soffrire, che conduce inevitabilmente alla solitudine. Dall’altro, le difficoltà familiari e la violenza e infine la diversità, che spaventa e induce le persone a isolarsi e isolare. Durante la diretta Marta Brentan e Noemi Badolisani, della neonata casa editrice Argonauta Edizioni, parleranno dell’imprenditoria giovanile in ambito culturale e dell’importanza di investire sui libri.

Nel testo di Badolisani ritroviamo il racconto di un legame affettivo che incontra difficoltà e diventa fonte di sofferenza commenta l’assessore alla Cultura Laura PompeoCi si immerge pagina dopo pagina nella dinamica dolorosa che trasforma i legami più intimi da luogo di protezione e di amore nel loro opposto”.

Luisio Luciano Badolisani

Formatosi a Torino alla fine degli anni Settanta, è nato artisticamente come autore e interprete teatrale. Ricordi sincronizzati e Ultimo atto sono alcuni dei suoi monologhi più significativi di quegli anni. Nello stesso periodo è stato interprete di alcuni videotape underground, diventati dei veri cult-movie degli anni Ottanta. In televisione ha preso parte allo sceneggiato Passioni, girato sulle colline torinesi, trasmesso da Rai Uno. Ha svolto l’attività cli critico teatrale per la rivista Sipario.