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Covid, il bollettino di domenica 13 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.145 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1.719dopo test antigenico), pari al 7,4% di 29.160 tamponi eseguiti, di cui 22.534 antigenici. Dei 2.145nuovi casi gli asintomatici sono 1.860 (86,7%).

I casi sono così ripartiti: 1.812 screening, 248 contatti di caso, 85 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 947.592, così suddivisi su base provinciale: 77.506 Alessandria, 43.448 Asti, 36.605 Biella, 128.202 Cuneo, 72.296 Novara, 502.715 Torino, 33.664 Vercelli, 33.768 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.624 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.764 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 83 (-7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.640 (13 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 69.498

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.091.346 (+29.160 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.834

Sono7, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.834 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.704 Alessandria, 775 Asti, 490 Biella, 1.579 Cuneo, 1.032 Novara, 6.118 Torino, 595 Vercelli, 415 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

864.537 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 864.537 (+3.524 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 71.195 Alessandria, 40.420 Asti, 33.312 Biella, 118.896 Cuneo, 68.128 Novara, 459.622 Torino, 30.731 Vercelli, 31.321 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.372 extraregione e 7.540 in fase di definizione.

Mentre guida si sente male Si ferma e muore poco dopo

Questa mattina a Nichelino una donna stava guidando la propria auto.

A un certo punto in via Superga, all’angolo con via Sassari, si è dovuta fermare per un improvviso mal di testa.

Chiamato il personale del 118, questo ha effettuato le manovre di rianimazione. La donna, del  1963, residente a Carignano è purtroppo deceduta poco dopo.

Martiri delle Foibe e vandalizzazione della sede di Azione Studentesca e FUAN

“L’altra sera – insieme a 150 persone – ho partecipato alla manifestazione in ricordo dei martiri delle
Foibe, in piazzale Duca d’Aosta.

Una commemorazione purtroppo macchiata da un gruppo di antagonisti in cerca di visibilità che non
solo inneggiava ai partigiani titini, autori dell’eccidio che ha macchiato la storia del popolo italiano,
ma che – distaccandosi dal luogo della manifestazione – ha operato un lancio di uova e di vernice per
imbrattare la sede cittadina di Azione Studentesca e de FUAN-Azione Universitaria.
Ritengo gravissimo l’atteggiamento che sta assumendo l’Amministrazione Lo Russo nei confronti
dei centri sociali, lasciati liberi e senza controllo. Non paghi di ciò, un corteo di antagonisti ha tentato
di assaltare la stessa sede, arrivando a 10 metri di distanza senza intervento delle forze dell’ordine.
Se sono questi i presupposti della linea morbida e di completo asservimento decisa da Lo Russo, le
conseguenze non potranno che essere catastrofiche.
Mi auguro che questi eventi gravissimi non siano la scintilla che possa far ripiombare la nostra Città
in anni tristi della nostra storia nazionale, che la mia generazione ha dovuto vivere.
Ritengo gravissimi gli avvenimenti di questa sera, accaduti durante una commemorazione pacifica, e
chiederò chiarimenti al Sindaco attraverso una richiesta di comunicazioni urgenti.
Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità immediatamente: nessuno spazio ai centri
sociali e antagonisti!”.

Paola Ambrogio

Consigliere comunale Fdi Torino

Furto di gruppo in un negozio di via Roma Due giovani arrestati, due minori denunciati

Sono entrati in 4, tre ragazze e un ragazzo, in un negozio di abbigliamento di via Roma e sin da subito i loro movimenti hanno attirato l’attenzione di un addetto alla sicurezza il quale li vede prendere cosmetici e capi di abbigliamento per poi dirigersi nei camerini.

Vedendoli uscire senza i prodotti, l’addetto, in un primo momento, appura che non li abbiano lasciati lì nei camerini ma all’interno trova solo le confezioni vuote e danneggiate. Per tale motivo, l’addetto aspetta i giovani all’uscita alla barriera delle casse. Una volta fermati, il giovane nega l’addebito mentre le ragazze riconsegnano i cosmetici. Dallo zaino, però, il ragazzo tira fuori tre pantaloni privati dell’etichetta e poco dopo consegnerà anche due maglioni occultati sotto il suo giubbotto. Il valore commerciale della merce asportata, danneggiata e non rivendile, risulterà superiore ai 250 euro.

I due maggiorenni del gruppo, il ragazzo ventenne e una diciottenne, vengono arrestati e posti ai domiciliari per tentato furto dagli agenti del Commissariato Centro. Le altre due ragazze, due minorenni, invece, per lo stesso reato, vengono deferite all’A.G. in stato di libertà.

 

 

 

Controlli in corso Marconi, via Pescatore e san Tommaso: chiusi alcuni esercizi

Controlli nelle aree della “movida” Chiusi per 5 giorni 4 esercizi

 

Questa notte hanno avuto luogo i servizi straordinari interforze disposti con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, finalizzati a prevenire e sanzionare condotte irregolari di esercenti ed avventori e verificare l’osservanza delle prescrizioni Covid-19.

I controlli si sono concentrati soprattutto in zona San Salvario e Piazza Vittorio Veneto dove sono state riscontrate diverse irregolarità. Nello specifico, sono 4 gli esercizi commerciali che a seguito dei controlli sono stai chiusi per 5 giorni per la violazione delle norme volte al contenimento della pandemia e ubicati in:

·        uno in via Matteo Pescatore;

·        due in corso Marconi;

·        uno in via San Tommaso.

Quest’ultima chiusura è stata operata dalla Polizia Municipale. In tutti i casi è stata riscontrata la violazione dell’obbligo di indossare la mascherina.

Si valuterà ora se i locali sono già stati oggetto di sanzioni in passato ai fini della contestazione della recidiva.

 

Rock Jazz e dintorni Raf & Umberto Tozzi e Seeyousound

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Teatro Colosseo secondo concerto consecutivo per Raf & Umberto Tozzi.

Martedì. Al Jazz Club suona la The Bright Humansband.

Mercoledì. Al Capolinea 8 si esibisce l’Homelanders Trio. Al Jazz Club è di scena la Big Harp Blues Night Jam con ospite Roberto Zorzi.

Giovedì. Al Cafè Neruda suona il chitarrista Matteo Salvadori.Al Jazz Club si esibisce il trio Greselin- Defilippi-Bradascio. All’Hiroshima Mon Amour è di scena il cantautore Giancane.

Venerdì. Al Capolinea 8 suona il quartetto Train Power Blues.Allo Ziggy sono di scena i Bone Rattler. Al cinema Massimo si inaugura Seeyousound con la proiezione del film di Stephen Kijak “Shoplifters of The World” sulla fine degli Smiths,preceduto dalla sonorizzazione del cortometraggio “Suf” di Titus Meszaros a cura della compositrice Ginevra Nervi. Al Cafè Neruda suona il trio Gurrisi-Piccirilo-Fasano. Al Folk Club si esibisce Peppe Voltarelli.

Sabato. Al Jazz Club suona il trio del pianista Davide Cabiddu. Al Cafè Neruda sono di scena gli Ecgi  Soul Gang. Per il programma di Seeyousound due film di Stephen Kijak : “Stones in Exile” e “Sid &Judy”. Al Capolinea 8 suona il quartetto di Lorenzo Minguzzi mentre allo Ziggy si esibiscono i Fratelli Lambretta. Al Blah Blah sono di scena Battilastra e Ozora.

Domenica. Al Jazz Club suona il quartetto del trombettista Mauro Brunini con il chitarrista Max Gallo. Per Seeyousound proiezione de “L’Inferno” con musica di Enrico Gabrielli e anche “A-Ha:The Movie” del regista Thomas Robsahm.

Pier Luigi Fuggetta

Legambiente: “Servono impianti di recupero materia, non nuovi inceneritori”

DAL PIEMONTE 

Riceviamo e pubblichiamo 


Novi Ligure: Il capogruppo della Lega annuncia l’incarico per uno studio preliminare per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore.

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta: “Costruire impianti di incenerimento laddove non si raggiungono nemmeno i modesti obiettivi previsti dal Piano Regionale è una scelta miope che allontana dall’obiettivo di una gestione virtuosa dei rifiuti.

La Provincia di Alessandria nemmeno si avvicina agli obiettivi di raccolta differenziata e produzione rifiuti previsti dalle norme nazionali e regionali.

Si investa, da subito sul raggiungimento degli obiettivi (modesti) del vigente piano regionale. Ed eventualmente su impianti di recupero materia, laddove necessari

 

L’amministrazione di Novi Ligure ha annunciato di voler incaricare Acos SpA (società a partecipazione pubblica che si occupa di energia, acqua e servizi ambientali) di uno studio preliminare per la realizzazione di un nuovo inceneritore di rifiuti sul territorio comunale, a servizio dell’area vasta.

La pianificazione impiantistica è in capo alla Regione Piemonte e, in assenza di una posizione ufficiale dell’Ente regionale, non si comprende come un Comune possa fare una fuga in avanti di questo genere.

 

Secondo gli ultimi dati ufficiali pubblicati a fine 2021, la Regione Piemonte (unica regione del Nord Italia con Valle d’Aosta e Liguria) ancora non raggiunge gli obiettivi di raccolta differenziata (65%) fissati per il 2012 ed è decisamente lontana dagli obiettivi di produzione (455 kg di rifiuti/anno pro capite, 159 kg/anno di rifiuto indifferenziato) che essa stessa si era prefissata per il 2020 con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti licenziato nel 2016. La Provincia di Alessandria, dove si vuole costruire il nuovo impianto, con il suo 61% di raccolta differenziata (45% nel capoluogo) e i suoi 209 kg/anno pro capite di rifiuti indifferenziati prodotti (311 nel capoluogo) nemmeno si avvicina agli obiettivi di raccolta differenziata previsti per il 2012 dalla norma nazionale e successivamente dal piano regionale per il 2020.

Se il Piemonte raggiungesse gli obiettivi del suo Piano Regionale al 2025 ci troveremmo a gestire 520.000 tonn/anno di RSU, per i quali sarebbe ampiamente sufficiente l’impianto del Gerbido.

Obiettivi regionali che, come denunciato da Legambiente alla sua approvazione sono comunque molto timidi e comunque inferiori ai risultati già ottenuti nel 2019 da Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

 

“Nella situazione in cui ci troviamo – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – sembra francamente poco previdente pensare a un nuovo, ventilato, impianto di incenerimento da affiancare a quello del Gerbido e da posizionare nel territorio dell’alessandrino. Sarebbe il secondo totem all’inefficienza di un sistema di gestione che graverebbero per decenni sull’ambiente e sulla salute dei piemontesi, zavorrando lo sviluppo di una gestione sostenibile dei rifiuti, proprio là dove ci sarebbe bisogno di un’ulteriore spinta verso l’implementazione di sistemi di raccolta differenziata efficienti ed efficaci. E, dati i dieci anni in media necessari per la costruzione di un impianto in Italia, arriverebbe ampiamente fuori tempo massimo.

In epoca di lotta ai cambiamenti climatici, inoltre, la costruzione dell’impianto prima e il funzionamento dello stesso in un secondo tempo, rappresenterebbero una fonte di CO2 aggiuntiva con un impatto estremamente significativo sul bilancio delle emissioni, contrariamente a quanto richiesto dalle norme europee e nazionali che puntano ad una decarbonizzazione veloce. L’inceneritore del Gerbido, ad esempio, è la prima fonte di emissioni di CO2 della città di Torino”.

 

“I tre anni che ci separano dalla presunta emergenza – continua Giorgio Prino – vengano utilizzati per lavorare, in accordo con la normativa europea, su riduzione, riuso e raccolta differenziata. Lo stesso Piano Regionale Di Gestione Dei Rifiuti indica al 2025 come obiettivo il 70% di raccolta differenziata ed una produzione di 420 kg per abitante all’anno. E come sempre si tratta di obiettivi minimi. In quattro anni, volendolo fare, si può andare ben oltre e lo stesso Piano regionale indica chiaramente la strada per perseguire risultati di eccellenza: raccolta porta a porta e tariffazione puntuale. La metodologia che, anche secondo AGCM (IC 49 2016), garantisce risultati di eccellenza in termini di performances ambientali, economiche e occupazionali”.

 

Meno tasse statali? E Torino aumenta l’Irpef. Pochi pagheranno di più, gli altri risparmieranno di meno

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Il gianduiotto di Torino tra storia e curiosità

Il gianduiotto di Torino può sembrare un cioccolatino come tanti altri ma è uno dei simboli della finissima arte dolciaria del capoluogo piemontese. 

Basta guardarlo e si nota subito la sua forma inconfondibile a barchetta rovesciata, Assaggiandolo, poi, si può riconoscere il gusto caratteristico del gianduia che gli dai nome e lo rende unico e amato da adulti e bambini.

Ma qual è la storia del gianduiotto? Scopriamola insieme.

… continua a leggere:

Il gianduiotto di Torino: tra storia e curiosità

La squadra piemontese di Noi di Centro

“Noi Di Centro, il partito di centro guidato a livello nazionale da Clemente Mastella e Giorgio
Merlo, ha completato la sua squadra anche a livello piemontese, come in tutte le altre regioni
italiane. Dopo la struttura regionale, sono stati nominati i responsabili politici in tutte le province
piemontesi. Una dirigenza con un obiettivo politico definito e chiaro: e cioè, ricostruire il centro nel
nostro paese attraverso il contributo e la ‘Federazione’ di tutte le forze, i partiti e i movimenti già in
campo che non si riconoscono nel populismo dei 5 stelle, nel massimalismo della sinistra e nel
sovranismo di alcuni settori della destra.
E anche dal Piemonte, dunque, parte questo progetto politico e culturale dopo la costruzione
della rete organizzativa definita in queste ultime settimane. Nei primi giorni di marzo è prevista la
prima iniziativa pubblica a Torino con la presentazione del partito, dei suoi dirigenti e del progetto
di centro in vista delle prossime elezioni politiche generali. Un obiettivo che punta a superare gli
attuali schieramenti politici che, com’è ormai evidente a tutti, sono di fatto azzerati dopo le
contraddizioni che li hanno caratterizzati in questi ultimi mesi. È giunto il tempo, cioè, di far
ripartire la politica dopo una stagione dominata dal populismo grillino e dall’estremismo di
alleanze posticce e ingessate e miseramente fallite alla prova del governo. È ora, cioè, di aprire
una nuova fase politica. E ‘Noi Di Centro’ è nato per centrare questo obiettivo”.

Luca Pedrale Presidente regionale Noi Di Centro.

Renato Zambon Segretario regionale Noi Di Centro