ilTorinese

E’ morto Adolfo, il papà della pallavolo

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DAL PIEMONTE

Adolfo Bonfantini  insieme con Lorenzo De Felici, è stato il “papà” del volley a Verbania. E’ morto  nella notte all’età di 95 anni. 

Fu cofondatore e presidente di Altiora negli anni 70, nata dal motto «ad altiora semper» (sempre in alto) al posto del vecchio nome «Santa Maria», l’istituto scolastico di Pallanza.

Era molto conosciuto non solo nel VCO e apprezzato dal mondo sportivo. I funerali lunedì 17 gennaio.

Grattacielo della Regione, meglio tardi che mai. Ma i costi?

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda

Non si vogliono avanzare dubbi sull’assicurazione data dal Presidente Cirio sul completamento dell’immobile. Tuttavia, partendo dalla sua affermazione per cui “il primo modo di rispettare i cittadini è quello di rispettare i loro soldi”, interessa soffermarsi sugli elementi economici riguardanti l’opera, peraltro solo vagamente citati nel corso della conferenza-stampa in cui è stato annunciato che il grattacielo sarò consegnato il prossimo 10 ottobre.

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/01/13/leggi-notizia/argomenti/economia-allo-specchio/articolo/grattacielo-della-regione-piemonte-meglio-tardi-che-mai-ma-si-dica-il-costo-reale-e-complessivo-d.html

Resta in carcere il patrigno di Fatima, ma l’accusa cambia: omicidio colposo

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Azhar Mohssine, il marocchino di 32 anni fermato dalla polizia a Torino per la morte di Fatima, la  bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino, resta in carcere. Il gip Agostino  ha però riformulato l’accusa nei suoi confronti: non più omicidio volontario con dolo eventuale, come era stato ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo.

Sempre più in alto Juve!

22esima giornata di campionato A

Juventus-Udinese 2-0
Dybala McKennie

E la Juve va:sempre più in alto.Vola in zona Champions League,missione al momento compiuta dopo una lunga rincorsa.41 punti e 3 agguantati contro una tosta Udinese.La squadra bianconera si è ritrovata,compatta ed attenta con grande equilibrio.Belle trame di gioco efficaci e pratiche.Pochi fronzoli e tanta sostanza.Proprio come vuole mister Allegri che pare aver trovato la quadra sia come modulo che come giocatori,vista la rosa molto valida a disposizione.Ora attenzione a non perdere questa unità di squadra in vista dei prossimi impegni per nulla facili.Come si sa ci vuole poco a ricadere nei vecchi vizi quando si pensa d’aver già raggiunto uno dei tanti agognati obiettivi.

Enzo Grassano

Le disuguaglianze del Pnrr che privilegia le aree urbane e trascura la montagna

“Sul PNRR stanno arrivando le conferme delle preoccupazioni che Uncem ha espresso nell’ultimo anno, sia al Presidente Conte sia al suo successore Draghi e ai relativi Governi. Cioè la necessità, che oggi non si sta verificando, di superare delle sperequazioni territoriali reali, storiche e future nel Paese. Che non sono solo tra nord e sud dell’Italia, come qualcuno ideologicamente continua a credere.”

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem,  l’unione delle comunità ed enti montani, a sottolineare come alcune aree del Paese (interessata anche la nostra regione, pensando alle aree montane che rappresentano la maggior parte del territorio piemontese) siano penalizzate.

“Sono sperequazioni tra aree urbane e montane, tra zone rurali e zone metropolitane”, aggiunge infatti Bussone. Che prosegue: ” Sperequazioni che determinano disuguaglianze. Il PNRR avrebbe dovuto colmarle. Ma se per le graduatorie di bandi come la “Rigenerazione urbana” si adotta l’effimero e non realistico ‘Indice della vulnerabilità sociale e materiale’, siamo punto a capo. Le regioni del nord vengono fortemente penalizzate sugli investimenti e sulle strategie per vincere le sfide climatiche, pandemica, energetica, economiche. Dunque serve un cambio di passo e lo chiediamo al Governo, oltre che alle strutture che stanno scrivendo bandi e facendo graduatorie. Sia interne sia esterne ai Ministeri, se è vero che vi sarebbero consulenti di società pagati lautamente per scrivere bandi su temi che conoscono poco e male. Anche su questo, su quei 300 esperti che effettivamente ci sono, i Comuni chiedono un chiarimento”.

Il bollettino Covid di domenica 16 gennaio: la situazione a Torino e in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 8.857 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.713 dopo test antigenico), pari al 14,8% di 60.00tamponi eseguiti, di cui 50.759 antigenici. Degli 8.857 nuovi casi gli asintomatici sono 7.157 (80,8%).

I casi sono così ripartiti: 7.363 screening, 1.097 contatti di caso, 397 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 697.936, così suddivisi su base provinciale: 58.337 Alessandria, 32.870 Asti, 25.146 Biella, 98.467 Cuneo, 54.555 Novara, 363.274 Torino, 24.711 Vercelli, 26.346 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.427 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 10.803 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.016 (+7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 165.136

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.993.09(+60.00rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.291

Sono 235 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.291 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.621 Alessandria, 745 Asti, 461 Biella, 1.508 Cuneo, 983 Novara, 5.893 Torino, 568 Vercelli, 396 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

518.350 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 518.350 (+6.512 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 44.827 Alessandria, 25.747 Asti, 17.926 Biella, 73.946 Cuneo, 43.324 Novara, 269.219 Torino, 18.199 Vercelli, 20.012 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.939 extraregione e 3.211 in fase di definizione.

Bilancio dei primi tre mesi da Non Eletto in Consiglio Comunale di Mino Giachino 

“Se i politici pagati da noi fossero costretti a presentare il Resoconto del loro lavoro forse ci sarebbero più fatti e il Paese e Torino  si riprenderebbero?”

 
Caro direttore, la politica è in crisi di risultati e di credibilità , il Paese è in declino e Torino ancora di più, perché dal 1996 (25 anni) cresce meno della media nazionale senza che mai uno degli eletti e ben pagati ve lo abbia detto . L’unico che lo ripete dal 2008 è il sottoscritto e non a caso non è stato candidato in Parlamento .Eppure gli eletti  in Parlamento o nelle Amministrazioni hanno la grande possibilità , se conoscono i problemi se hanno esperienza amministrativa e competenza…e se sentono dentro la passione per la propria Città e per il proprio Paese, di migliorare leggi o gli stanziamenti decisi dai Governi. Possono fare molto se vogliono e se sono in gamba, soprattutto se non vogliono solo pensare alla gnocca o al sole come disse un giorno un simpatico deputato.
Negli ultimi anni la qualità purtroppo è diminuita molto . Il declino del Paese e di Torino in particolare dipende dalla perdita di tante aziende, dal trasferimento di tante aziende ma anche dalla minore qualità della sua classe politica.
La politica è in crisi ma per rilanciare Torino, la sua economia e il lavoro, occoree una grande politica e una grande amministrazione .
Se i politici fossero costretti a render conto ufficialmente al Paese e agli elettori ogni anno di cosa hanno fatto forse le cose andrebbero meglio. E questo sarebbe anche utile per far ritornare la gente a votare . D’altronde gli eletti dal Parlamento  sino ai Comuni sono retribuiti e molte bene con i soldi pubblici. Così come fanno gli Amministratori di una azienda  privata che presentano i conti almeno una volta all’anno se non ogni trimestre anche gli eletti ogni anno dovrebbero presentare l’elenco delle cose fatte, così le maggioranze .
La Nuova amministrazione Comunale di Torino non ha neanche presentato il programma dei primi 100 giorni e  mi pare non abbia ancora chiaro il programma per rilanciare Torino la sua economia e il lavoro, malgrado le dolci sollecitazioni che Luigi La Spina, grande giornalista torinese, ogni tanto scrive su La Stampa.
Per dare il mio contributo al cambiamento voglio presentare ai torinesi il Bilancio del mio impegno per Torino dopo tre mesi dal giorno delle elezioni dalle quali io non sono stato eletto Consigliere Comunale. Perché si può fare politica con risultati importanti , vedi il risultato ottenuto per  la TAV, anche se non si è  eletti.
Partendo sempre dai dati economici non brillanti di Torino e dall’aumento della disoccupazione e della povertà ,
A) il 10 Novembre ho presentato la proposta della TAV VALLEY, la prospettiva di sviluppo e di rilancio economico che ci darà la realizzazione della TAV.
B) il 3 Dicembre con Giovanna Giordano abbiamo tenuto una Conferenza Stampa per sollecitare la accelerazione dei lavori della TAV, i cui ritardi vengono pagati dalla  economia e dal lavoro di Torino e della Bassa Valle di Susa.
C) mi sono occupato della assoluta mancanza di Sicurezza in Barriera di MILANO e in particolare nella zona attorno alla Parrocchia della Pace scrivendo più volte al Sindaco e al Prefetto . Il Prefetto Ruberto mi ha risposto e soprattutto su richiesta dell’Arcivescovo NOSIGLIA ha organizzato un positivo incontro del Comitato di Sicurezza che ha messo in moto l’intervento di Carabinieri e Polizia. Ieri sono intervenuti anche i Vigili Urbani.
D) PROPOSTA SETTORE AUTOMOTIVE. Visto che nella Legge di Bilancio del 2022 o legge finanziaria non erano previsti stanziamenti per un settore in grande trasformazione che vale ancora 1/4 della economia piemontese , ho lanciato la proposta di un TAVOLO AUTO NAZIONALE formato dai parlamentari delle 7 Regioni che avrebbe un peso enorme col Governo. L’obiettivo è una politica industriale dell’automotive che sostenga un settore che per l’Italia vale più di 1 milione di posti di lavoro e tanti miliardi di esportazioni e di entrate fiscali per lo Stato. Dentro il settore auto vi è tanta ricerca e innovazione e Torino e l’Italia hanno competenze uniche da salvaguardare per continuare ad essere importanti nella Mobilità del futuro. Le ricadute sul lavoro, sui giovani, sui Politecnici e sulle Scuole professionali sarebbero enormi e salverebbero aziende centenarie vedi la Cornaglia per fare un nome. Non si tratta di fare un favore agli eredi Agnelli ma al lavoro italiano.
Sulla mia proposta ho ricevuto pareri favorevoli dai Deputati e Senatori del PD, di Italia Viva, della Lega , di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Ora la Lega sta preparando una Mozione che verrà discussa con i Ministri Giorgetti e Cingolani.
Nei prossimi mesi continuerò ad impegnarmi per il rilancio di Torino con la Tav, l’Aeroporto , la Linea 2 della Metro e sulla Assistenza sociale.
Mino Giachino
Associazione SILAVORO

Addio a Luca, 19 anni. Una tragica morte

Luca Ferro aveva 19 anni e frequentava la quarta classe dell’Istituto tecnico economico ‘Calamandrei’ di Crescentino. Viveva a Verrua Savoia con la famiglia, i genitori ed un fratello più piccolo. Era un ragazzo gentile, educato, buono, in perfetta sintonia con i suoi compagni di classe, con tutti i problemi e le speranze della sua età. La sa vita si è interrotta sabato sera intorno alle 20 a causa di un terribile incidente stradale avvenuto nella frazione Mogol, in territorio del Comune di Brusasco, sulla strada provinciale 590 che da Cavagnolo porta a Brozolo. Il sinistro è avvenuto in un tratto dove, purtroppo, gli incidenti non sono infrequenti. La sua Opel Corsa si è scontrata frontalmente con la Passat condotta da L.C., un 44enne di Brozolo per cause che sono ancora in via di accertamento da parte dei carabinieri di Cavagnolo, Castiglione Torinese e del Nucleo radiomobile di Chivasso. Sul posto sono intervenuti anche il servizio 118 e i vigili del fuoco di Montanaro, Chivasso e Livorno Ferraris, in quanto nell’urto le due auto avevano avuto un principio (contenuto) di incendio.  Per Luca Ferro, nonostante l’intervento dei soccorritori non c’è stato più nulla da fare mentre il conducente della Passat è stato trasportato all’ospedale di Chivasso ma non è in pericolo di vita. La morte del giovane sta suscitando un’enorme impressione in tutta la Valcerrina, a Crescentino e nel Chivassese, dove era molto conosciuto e benvoluto da tutti. Al momento non sono ancora state fissate le date delle esequie.

Massimo Iaretti

Lupi sventrano vacca gravida. Gli allevatori: “situazione fuori controllo”

«Ormai i lupi non si fermano più nemmeno davanti alle stalle e aggrediscono le prede senza nulla temere».

E’ l’amara constatazione del presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto, di fronte all’ennesimo caso di predazione che questa volta non è avvenuto in montagna, ma ai piedi della collina torinese, a Monteu da Po, dove venerdi mattina il personale della cooperativa Agricola Corneliana, un allevamento di 250 capi bovini di razza piemontese, ha ritrovato agonizzante una vacca gravida di sei quintali, sventrata nella notte da un branco di lupi, secondo l’ipotesi accreditata dal veterinario che per primo è stato chiamato sul luogo dell’accaduto.

L’animale, che si trovava in stabulazione libera, è morto in mattinata, insieme al vitellino che portava in grembo, senza che nulla si potesse fare per salvarli e senza che ci fossero nemmeno le condizioni per la macellazione d’urgenza.

 

«Per quanto riguarda il possibile indennizzo del danno – osserva il direttore di Cia Agricoltori delle Alpi, Luigi Andreis -, esiste il bando regionale, scaduto il 3 dicembre scorso, che confidiamo venga riaperto in un prossimo futuro, includendo anche il presente periodo. Ma occorrerà che la Regione adegui le condizioni dei risarcimenti, comprendendo tra i beneficiari non solo più gli allevatori che esercitano il pascolo, ma anche chi subisce le predazioni nelle stalle, altrimenti, per questi ultimi, oltre al danno si aggiungerebbe la beffa».

 

Il presidente Rossotto ricorda l’azione che da tempo Cia delle Alpi svolge in tutte le sedi per denunciare il problema dei gravi danni prodotti dalla fauna selvatica alle aziende agricole, chiedendo l’istituzione di un commissario ad hoc per l’emergenza: «La situazione è fuori controllo – dichiara Rossotto –, non c’è più tempo da perdere, se le autorità continueranno a far finta di niente, molti agricoltori saranno costretti a chiedere le aziende».