ilTorinese

Lo rapina degli occhiali in pieno centro

L’uomo arrestato da una volante giunta subito sul posto

I fatti sono accaduti venerdì mattina, in pieno centro. Intorno alle ore 9:30 la prima vittima è stata avvicinata con una richiesta d’aiuto e, dopo l’aggressione, è stata privata degli occhiali che indossava. L’uomo ha cercato di far desistere il ladro, avvisandolo che gli occhiali in questione erano graduati e quindi non immediatamente rivendibili. Il gesto, però, non ha fatto altro che accrescere la rabbia del soggetto che,  in risposta, ha danneggiato gli occhiali e li hai poi gettati  a terra.

Dopo aver chiamato le forze dell’ordine, la vittima ha seguito l’uomo, un 33enne di origine tunisina con precedenti di polizia, che poco più avanti aggrediva un secondo passante, prima di essere arrestato dagli agenti della Squadra Volante giunta sul posto in pochi minuti.

Sicurezza, petizione sulle telecamere: il commento di Fissolo

Da Palazzo Civico


INSTALLAZIONE DI TELECAMERE TIPO ARGO INTERFACCIATE CON LA POLIZIA TRA VIA MASSERANO E MARIA AUSILIATRICE

Il Commento del Capogruppo dei Moderati in Comune Simone Fissolo

Le nuove tecnologie ci permettono di aumentare la sicurezza delle nostre strade con attività molteplici.
Serve un’infrastruttura digitale in grado di permettere il collegamento di telecamere mobili e fisse in base alle esigenze specifiche dei vari luoghi.
È necessaria l’integrazione tra telecamere pubbliche e private che lo richiedano.
Dobbiamo fornire doverose risposte ai fenomeni di spaccio, prostituzione e atti vandalici. Certamente dobbiamo tutelare la privacy dei cittadini ma di fronte all’illegalità ritengo che la tecnologia possa funzionare da deterrente per tali fenomeni, che nessuno ama avere nei dintorni di casa propria o della propria attività. La privacy dei cittadini è maggiormente tutelata proprio quando il loro intorno vive senza pressioni di natura criminale. Ogni giorno concediamo alle aziende i nostri dati in maniera non controllata tramite il nostro smartphone; l’uso di telecamere è invece regolamentato e segue disposizioni specifiche che però aiutano in molti casi dove vi sia illegalità.

Piazza d’Armi, rimossa la roulotte bruciata

Ieri il Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Locale ha completato l’intervento di rimozione dei veicoli abbandonati, iniziato la scorsa settimana, sulla Piazza d’Armi.

Venerdì scorso, infatti,  durante le operazioni di pulizia dell’area, il mezzo utilizzato per la rimozione dei veicoli ha avuto un guasto tecnico al braccio meccanico sul quale era agganciata la pinza di sollevamento e, pertanto, non era stato possibile completare l’intervento.

Sul posto era rimasta ancora una carcassa di roulotte bruciata che oggiil personale specialistico della Polizia Locale ha provveduto a rimuovere mediante l’utilizzo di un carro attrezzi.

Al Museo Accorsi Ometto le luci e i colori dei costumi teatrali di Caramba

In scena in una mostra di grande fascino

Il mese di aprile si apre al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto con una mostra di eccellenza, dal titolo “In scena! Luci e colori nei costumi di Caramba”. Si tratta di un omaggio alla bellezza intesa non soltanto come eleganza delle forme, ma anche preziosità dei tessuti e cura dei particolari, attraverso un’esposizione dedicata al maestro dei costumi teatrali Luigi Sapelli, in arte Caramba.

La mostra mette in risalto l’elevato livello della produzione del costumista piemontese, attraverso una quarantina di suoi costumi, scelti tra gli oltre tremila appartenenti alla collezione Devalle di Torino. La Casa d’Arte Caramba fu fondata a Milano nel 1909. Tra i pezzi più iconici da lei realizzati figurano preziosi esemplari per il dramma dannunziano “Parisina” e per la prima rappresentazione della Turandot di Puccini, avvenuta nel 1926, con la direzione del maestro Arturo Toscanini al teatro alla Scala di Milano. Figurano anche i costumi rinascimentali realizzati con i preziosi velluti di Mariano Fortuny e i costumi per Elisa Cegani e Luisa Ferida, firmati da Gino Carlo Sensani nel film intitolato “La corona di ferro”, realizzato dal regista Alessandro Blasetti nel 1941.
Sono presenti in mostra anche diversi tessuti della manifattura Mariano Fortuny, a sottolineare la collaborazione tra i due artisti, che prese avvio all’indomani della creazione della Casa d’Arte Caramba, in cui si riunivano molteplici professionalità, dalle ricamatrici ai sarti, dai calzolai ai fabbri, in grado di dar vita a costumi di grande valore artistico.
Sono anche presenti i bozzetti della collezione della Sartoria teatrale Pipi di Palermo, che mostrano raffinati dettagli dal punto di vista pittorico rispetto alla consueta produzione di Caramba.
Ricerche e studi intrapresi per la realizzazione dell’esposizione hanno permesso di compiere entusiasmanti scoperte, tra cui quella dello splendido manto piumato esposto in mostra che, fino a oggi, non si sapeva per quale opera fosse stato realizzato. Finalmente è stato assegnato alla “Parisina” di Pietro Mascagni su libretto di Gabriele d’Annunzio. E stesso destino è capitato al manto usato da Elisa Cegani nel film “La corona di ferro”, che ha ricevuto una corretta attribuzione. È stato indossato dalla celebre soprano Maria Callas per il Nabucco, andato in scena al teatro San Carlo di Napoli, il 20 dicembre 1949.
Caramba fu un vero e proprio “Mago del costume”, artista e imprenditore, capace di rivoluzionare il campo dei costumi teatrali. Aboli’ la tradizione del “trovarobato”, figura cui era affidata la scelta de costume di scena, fondando la propria Casa d’Arte omonima e imponendo la sartoria teatrale come un autonomo atelier e vestendo con abiti nuovi dai protagonisti fino all’ultima comparsa.
Caramba, nome d’arte di Luigi Sapelli, nacque a Pinerolo nel 1865 e morì a Milano nel 1936. Costumista e scenografo, iniziò la sua carriera da autodidatta come caricaturista a Torino, disegnando poi gli allestimenti per le compagnie d’opera Dalla Guardia, Vitale, Marchetti. Quando fondò la Casa d’Arte Caramba, iniziò a fornire abiti di scena ai maggiori teatri, La Scala, la Fenice di Venezia, il Regio di Torino, l’Opera di Roma, il Metropolitan di New York, realizzando costumi storici e contemporanei e collaborando anche con il Vate. Fu il vero interprete del costume di scena in chiave moderna e innovativa, rivoluzionandone la concezione. Direttore dell’allestimento scenico alla Scala dal 1923 fino alla morte, realizzò anche costumi di fantasia liberamente ispirati alla storia, curati nei particolari, nella scelta dei colori, nei disegni e nel taglio. Oggi sono conservati nei depositi del Teatro alla Scala o al teatro dell’Opera di Roma. Ispirati alcuni all’antico Egitto, altri al costume esotico, al Settecento e Ottocento, i suoi abiti di scena, pur ricalcando un’epoca, la interpretano in maniera assolutamente innovativa. Fu amico dell’artista e scenografo catalano Mariano Fortuny e fu capace di usare formule nuove per i tessuti e creare effetti di luce per valorizzare la scena. La sua bravura consisteva nella capacità di curare i particolari, da un bottone a un’asola.
La sua vita fu anche ricca di rapporti con importanti personalità del mondo artistico e musicale dell’epoca, quali Toscanini, Puccini, Mascagni, Leoncavallo, Eleonora Duse, Emma Gramatica, Guido Marchetti, Ruggero Ruggeri, il coreografo Massine, Marco Praga, Sem Benelli e gli artisti Wildt e Bistolfi.

Mara Martellotta

La mostra sarà aperta dal 7 aprile al 4 settembre 2022 presso il Museo Accorsi Ometto in via Po 55.
Orari: martedì, mercoledì, venerdì dalle 10 alle 18
Giovedì dalle 10 alle 21
Sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19.
Chiusura il lunedì.
Tel 011837688

Arriva Draghi, presidio di Rifondazione

NO AL GOVERNO DELLA GUERRA E DEL CAROVITA!

Martedì 5 aprile il Presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Torino. Rifondazione Comunista, insieme ad altre realtà politiche, sindacali, associative manifesterà a partire dalle ore 14 in piazza Castello per protestare contro un governo che, anziché adoperarsi per una soluzione di pace in Ucraina, invia nuove armi e aumenta le spese militari, proprio nel momento in cui esplode il carovita e viene rilanciata la privatizzazione dei servizi locali.

Il Governo Draghi, afferma Fausto Cristofari segretario provinciale di Rifondazione Comunista, anziché adoperarsi per la cessazione immediata delle ostilità e per una soluzione diplomatica della crisi, propone come fondamentale l’aumento del sostegno militare all’Ucraina.
Ma davvero Draghi pensa che la pace si realizzi alimentando l’economia della guerra?
Rifondazione Comunista vuole in questo modo sottolineare la necessità di un’alternativa politica e sociale all’economia di guerra del governo Draghi, che ancora una volta si vuole far ricadere sulle spalle delle classi popolari. NO ALLE SPESE MILITARI, SI ALLE SPESE SOCIALI: SCUOLA, SANITÀ, WELFARE, AMBIENTE!
Partito della Rifondazione comunista

Il Tavolo della crisi idrica in Piemonte

L’assessore regionale Marco Protopapa: “Importante momento di confronto sulla gestione delle acque in agricoltura”

Si è tenutoa Torino il tavolo regionale per l’irrigazione e la bonifica, convocato dall’assessore Marco Protopapa, con lo scopo di supportare e fornire indirizzi alle politiche regionali in materia. Al tavolo hanno partecipato i rappresentanti dei consorzi irrigui, delle organizzazioni professionali e delle cooperative degli agricoltori, del mondo scientifico.

Il confronto assume particolare importanza nel periodo attuale caratterizzato da un’estrema preoccupazione per la scarsissima disponibilità di acqua a scopo irriguo. I partecipanti hanno infatti evidenziato l’assoluta anomalia del momento che rischia di determinare, per la scarsità di precipitazioni e soprattutto di riserve idriche, una riduzione molto intensa della produzione agricola regionale ed in molti casi la stessa semina delle colture, come ad esempio nel caso del riso per cui risultano in molti casi  non possibili gli allagamenti delle camere delle risaie.

“Il tavolo di confronto è stato proficuo – afferma l’assessore Protopapa – grazie alla disponibilità di tutti gli intervenuti e sono emerse idee su come agire attivamente sulla programmazione dei prossimi anni nella gestione delle acque. Saranno calendarizzati prossimi tavoli tecnici per dare maggiore supporto alle future decisioni.

In particolare è stata apprezzata dai rappresentanti del mondo agricolo la scelta della Regione Piemonte di attivare nelle prossime settimane un bando per oltre 2 milioni di euro, che abbiamo  condiviso, a sostegno dei consorzi per interventi sulla rete irrigua del Piemonte per l’adeguamento al cambiamento climatico in atto che tende a modificare le caratteristiche del nostro territorio”..

Il bando è rivolto ai consorzi gestori di comprensorio e canali demaniali per il finanziamento delle spese di progettazione di opere infrastrutturali finalizzate a migliorare e rendere più efficiente la gestione dell’irrigazione in Piemonte.

Torino meta ambita per le vacanze di Pasqua da italiani ed europei (soprattutto spagnoli e portoghesi)

Torino è tra le mete preferite da europei e italiani per la Pasqua 2022 secondo Jetcost
Le ricerche di voli e hotel sono già su livelli simili al 2019, l’anno prima della pandemia
La ripresa del turismo è un dato di fatto dopo questi due anni difficili di pandemia e sembra siano tornate anche la fiducia e la voglia di viaggiare per godersi finalmente una meritata vacanza; secondo il potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, le ricerche di voli sono aumentate del 150%, mentre quelle di alberghi sono aumentate del 210% nei primi tre mesi del 2022. Infatti, le ricerche per la Pasqua sono già tornate su livelli simili al 2019. Inoltre, gli utenti passano il 30% di tempo in più nella ricerca di diverse soluzioni, budget e date alternative, il che dimostra che c’è un interesse concreto e una reale intenzione di viaggiare e trovare una buona occasione.
Molti degli europei che hanno deciso di viaggiare durante la Pasqua 2022 stanno scegliendo l’Italia. L’alto livello di vaccinazione della popolazione, la diminuzione dell’incidenza e il minor pericolo della variante Omicron, insieme al piacevole clima primaverile nel Bel Paese, la ricchezza di cultura, paesaggi, tradizioni, così come la ricca offerta di enogastronomia e ospitalità hanno fatto in modo che l’Italia sia diventata il secondo paese più ricercato su Jetcost per trascorrere queste vacanze, dietro alla Spagna e prima del Portogallo.
Jetcost.it analizza regolarmente le ricerche effettuate attraverso il suo sito, in modo da ottenere dati molto affidabili visto che si tratta di ricerche reali e non di sondaggi. I dati che analizzano i risultati delle ricerche di voli durante la Pasqua 2022 indicano che una grande maggioranza ha optato per Torino, che è diventata la nona città più richiesta dai viaggiatori spagnoli e l’undicesima dai portoghesi.
Le città italiane più ricercate dai turisti europei durante Pasqua 2022:
Tedeschi……..Britannici………Francesi……….Spagnoli……..Olandesi……..Portoghesi
1. Roma…………1. Milano……….1. Roma…………1. Roma……….1. Roma………..1. Roma
2. Milano………..2. Roma………..2. Venezia………2. Milano………2. Napoli……….2. Milano
3. Napoli………..3. Venezia………3. Napoli……….3. Venezia……..3. Milano ……..3. Venezia
4. Catania………4. Napoli………..4. Palermo……..4. Firenze……..4. Bari………….4. Firenze
5. Palermo……..5. Firenze……….5. Milano……….5. Napoli……….5. Venezia…….5. Napoli
6. Venezia………6. Pisa ………….6. Bari………….6. Bologna……..6. Firenze……..6. Bologna
7. Bari…………..7. Verona……….7. Firenze………7. Pisa………….7. Palermo ……7. Palermo
8. Firenze………8. Bologna………8. Catania…….. 8. Palermo…….8. Catania…….8. Cagliari
9. Lamezia……..9. Catania………9. Cagliari………9. Torino ………9. Verona……..9. Pisa
10. Olbia……….10. Palermo…….10. Olbia………..10. Bari………..10. Pisa……….10. Bari
11. Cagliari……11. Genova……..11. Pisa………….11. Genova……11. Bologna…..11. Torino
12. Genova……12. Cagliari……..12. Bologna…….12. Catania……12. Olbia………12. Alghero
Anche per gli stessi italiani è Torino la 22esima città più ambita al mondo per trascorrere questi giorni di riposo e svago. Inoltre, le capitali e le città principali dei paesi europei sono, insieme ad altre città italiane, le prime destinazioni più desiderate: Barcellona al quarto posto, Parigi al sesto, Amsterdam al settimo, Madrid al nono, Lisbona all’undicesimo, Londra al tredicesimo, Siviglia al sedicesimo, Valenzia al diciassettesimo e Tenerife al ventesimo. Quelli che hanno scelto destinazioni a lungo raggio hanno optato invece per Dubai al 14esimo posto e New York al 15esimo.
Le città più ricercate dai turisti italiane durante Pasqua 2022:
1. Roma
2. Catania
3. Napoli
4. Barcellona
5. Palermo
6. Parigi
7. Amsterdam
8. Milano
9. Madrid
10. Bari
11. Lisbona
12. Lamezia Terme
13. Londra
14. Dubai
15. New York
16. Siviglia
17. Valenzia
18. Venezia
19. Bologna
20. Tenerife
21. Brindisi
22. Torino
23. Cagliari
24. Firenze
25. Fuerteventura
Ignazio Ciarmoli, Direttore Marketing Jetcost, ha detto: “Dopo due anni di pandemia sta finalmente tornando la normalità nelle nostre vite e con essa anche il desiderio degli europei di viaggiare. È una grande notizia vedere che l’interesse dei turisti per Torino si sia mantenuto per un’altra Pasqua e che continui a essere una delle principali destinazioni turistiche del mondo, tra i buoni prezzi che offre, in confronto ad altre città, la sua ricchezza culturale e le sue bellezze in questo periodo dell’anno; la sua variegata offerta gastronomica e i suoi buoni hotel e servizi continuano a sedurre un gran numero di turisti per essere una delle città italiane preferite sul motore di ricerca Jetcost. Non sorprende quindi che con le sue numerose attrazioni sia ancora una volta anche una delle città più ricercate dagli italiani per pasqua 2022”.
Su Jetcost:
Jetcost è un motore di ricerca per tariffe aeree, hotel e autonoleggi.

“Ghiaccio”, angosciosa e lucida messinscena intorno alla mente del serial killer

Il testo di Bryony Lavery sul palcoscenico del Gobetti, sino a domenica 10 aprile

C’è un grumo rosso (come quello che attraversava l’orrore del ghetto di Cracovia sotto l’occhio in bianco e nero di Steven Spielberg in “Schindler’s List”, la bambina tragicamente smarrita e avvolta nel suo cappottino) sul palcoscenico del Gobetti che fino a domenica 10 aprile ospita “Ghiaccio” dell’autrice inglese Bryony Lavery, nella traduzione di Monica Capuani e Massimiliano Farau e messo in scena da Filippo Dini. È l’impermeabile della piccola Rhona, una Cappuccetto Rosso che non è uscita dalla penna dei Grimm ma che è travolta e immersa nell’orrore del nostro quotidiano, che mentre portava alla nonna un paio di cesoie da giardino ha incontrato il lupo cattivo, Ralph, un pedofilo, uno stupratore e killer seriale di bambine e ne è rimasta sopraffatta.

Il testo della pluripremiata (dopo il debutto nel 1998 al Birmingham Repertory Theatre) Lavery – che nel 2019 “The Indipendent” incluse nella sua classifica dei 40 testi teatrali migliori mai scritti – non è una favola, non è neppure l’amaro resoconto di un caso realmente avvenuto pochi o più anni fa, è un raggrupparsi di tante storie diverse, di attimi neri catturati qua e là, laceranti e sconvolgenti, che si raccolgono nella disperazione di una madre, Nancy, e nella distruzione di una intera famiglia, nella tragedia in cui si dibatte il mostro, nello scompiglio della sua mente criminale, nella esistenza angosciosa di una psichiatra americana di origini islandesi, Agnetha, che combatte con il ricordo della morte di un amico e che tra attacchi di panico tenta di portare avanti il proprio intervento, “Serial killer: si può perdonarli?”, e un personale studio secondo cui viene attribuito “a lesioni nei lobi frontali l’assenza di inibizione che induce comportamenti criminali”. Sottolineando che “il mio intervento è un esame critico delle differenze tra crimini frutto di malvagità e crimini frutto di patologia”.

Non soltanto questi tre personaggi. Non li vediamo in scena, ma ne avvertiamo la presenza, debolissima di Bob, il marito di Nancy, ben più presente quella di Ingrid, la figlia maggiore della coppia, attraverso le parole della madre un dolore che muta, che all’inizio affonda nella pretesa consapevolezza di una dolorosa sopravvivenza per poi passare ad una ribellione e al rifiuto di vivere nel culto della vittima, per affrontare un percorso buddistico, un viaggio verso l’Oriente all’inizio poco credibile, un misticismo di profonde radici che saprà liberarla dalle colpe che lei ha immaginato. Il risultato visivo sono quelle interminabili file di bandierine tibetane con cui Dini inonda nella conclusione la sala teatrale, multicolori, leggere, riappacificatrici. Due zone, un prima e un poi, per tutti. Le tre vite principali intrise di crimine e di vendetta, la determinazione a sopravvivere nel gelido stato, nel ghiaccio della conservazione, nel tentativo, nel mestiere di vivere: poi, dopo giorni mesi anni di disperazione e sempre eguali la scoperta del perdono da un lato, l’affrontare con il suicidio la propria cruenta realtà dall’altro. La vita riprendere a scorrere, non è più quella di prima ma porta finalmente con sé un alleggerimento, uno sguardo diverso, lo scioglimento di quel ghiaccio. La disgregazione in qualche modo si ricompone. “Ghiaccio” è uno spettacolo da vedere e applaudire, duro, di massima tensione, “crudele” nelle parole e negli atti, lo sguardo esatto da parte di Dini delle angosce dei personaggi, della disperazione, della morte dentro, che ci mette lucidamente di fronte ad una realtà troppe volte letta sui giornali o vista nei tiggì, in monologhi o in un dialogo aspro e faticoso e rotto, che riversa la propria ansia giù tra il pubblico, in un freddo labirinto inventato da Maria Spazzi, corridoi e plastica, sotto le luci improvvise o accecanti di Pasquale Mari. Uno spettacolo con tre spettacolari interpreti, che rendono appieno gli spasimi, i dolori, le incertezze, il cammino completo di Nancy, di Ralph, di Agnetha: Mariangela Granelli rende con una bravura rara ogni particolare del dolore e dell’inimmaginabile perdono di una madre, Filippo Dini concretizza la fragilità e il terrore come il rimorso del suo killer, Lucia Mascino disegna con magnifica convinzione i momenti di paura e il denso pensiero della sua psichiatra.


A proposito di perdono. Chi frequenti il cinema ricorderà un film del 2009 di Peter Jackson tratto dal romanzo omonimo di Alice Sebold, “Amabili resti”, dove la giovane protagonista Susie – come la Rhona della Lavery – è vittima del vicino di casa, che la violenta e la uccide. Si ritroverà a “sopravvivere” in un passaggio intermedio, tra il mondo terreno e il paradiso, ad osservare anche qui lo sfacelo della propria famiglia e le mosse dell’assassino. Considerate dopo le proiezioni di prova le reazioni degli spettatori, che considerarono le scene della morte del killer non troppo soddisfacenti e rivolte piuttosto ad un’agonia e ad una fine più cruda e atroce, Jackson s’impegnò a rifarle, “ho dovuto creare una scena di morte piena di sofferenza solo per dare alla gente la soddisfazione che desiderava”. Il perdono, in quell’occasione, rivolse gli occhi da un’altra parte. E non credo fosse soltanto pretesa spettacolarizzazione.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Luigi De Palma

Belle Époque, un ritratto che prende vita!

PINACOTECA ALBERTINA

Sabato 9 aprile 2022 – ore 15.00 e 16.30

 

Un evento coordinato dall’Associazione Abbonamento Musei, con molti musei aderenti tra Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia.

Come per magia, i ritratti della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti torneranno in vita per mettersi in posa di fronte ai bambini e raccontarci la moda nella Belle Époque, tra Ottocento e Novecento. Gli allievi dell’Accademia di Belle Arti aiuteranno i bambini a colorare i loro disegni e a tutti i partecipanti verrà regalata una tavoletta di cioccolato di Baratti & Milano, con una preziosa busta dorata da collezione.

Un evento imperdibile, adatto a bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni, divisi in differenti gruppetti di disegno a seconda dell’età e posizionati di fronte ai rievocatori storici dell’Associazione Le Vie del Tempo!

COSTO PER I BAMBINI E PER GLI ACCOMPAGNATORI ADULTI:

7 euro a persona  

+ biglietto d’ingresso al museo (INTERO 7 euro, RIDOTTO 5 euro, GRATUITO con la tessera dell’Abbonamento Musei).

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:

pinacoteca.albertina@coopculture.it – 0110897370

Pinacoteca Albertina, via Accademia Albertina 8, Torino

Simone Campa & La Paranza del Geco Dalla Puglia al Piemonte

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Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino Mercoledì 6 aprile, dalle ore 20

Un viaggio tra tradizioni, cibo e storia sul filo di Margherita di Savoia, prima regina d’Italia e cittadina pugliese

Dalla Puglia al Piemonte – ideato da Simone Campa, Osteria Rabezzana, Casa Puglia Piemonte e Pastificio Giustetto – vuole valorizzare l’incontro tra Puglia e Piemonte e celebrare le rispettive tradizioni culturali ed enogastronomiche, musicali e artistiche attraverso l’esperienza, il gusto, la musica popolare.

Un evento all’insegna dell’esperienza conviviale che parte alle ore 20 con un incontro dedicato a Margherita di Savoia, la cittadina pugliese affacciata sul golfo di Manfredonia, a sud del Gargano, sede delle saline più grandi d’Europa. La località è stata intitolata nel 1879 alla prima regina d’Italia, figura storica che più ha influenzato il costume del suo tempo. Un collegamento con il Piemonte pensato in occasione della mostra che Palazzo Madama dedicherà alla regina nel prossimo ottobre.

Si prosegue alle 20.15 con il menù a carta dello chef Giuseppe Zizzo, integrato per l’occasione da piatti della tradizione “margheritana”. Colonna sonora dell’evento, i suoni, i canti ed i ritmi de La Paranza del Geco, vera e propria istituzione culturale di Torino, con i suoi vent’anni di attività artistica in Italia e all’estero.

PROGRAMMA

Ore 20 – L’INCONTRO

Margherita di Savoia, la regina d’Italia, padrona di casa delle più grandi saline d’Europa sulla costa pugliese a sud del Gargano.

Ore 20,15 – LA CENA

Incontri di sapori e ricette pugliesi e piemontesi, con il menù alla carta dello chef Giuseppe Zizzo, affiancato dai piatti della tradizione garganica: incontro tra la Regina e il Re (cipolla bianca di Margherita igp al forno con salsiccia di Bra e crema di toma di Lanzo), zuppetta di mare del Gargano con crostini, fave e cicoria.

Ore 21,30 – IL CONCERTO

I suoni della tradizione con Simone Campa & La Paranza del Geco. Un repertorio speciale dedicato al tema della vita legata al mare, dai canti dei marinai ai lavoratori delle saline, ai testi che si rivolgono alle tradizioni delle sponde nostrane dell’Adriatico e del Mediterraneo. In programma anche musiche dedicate al ballo ed alla festa, attraversando in un viaggio sonoro tutta la ricchezza culturale della Puglia: pizzica e taranta del Salento, tarantelle del Gargano, canti d’amore e serenate dalla Bassa Murgia. Musiche suonate con l’energia coinvolgente ed entusiasmante de La Paranza del Geco, la compagnia musicale fondata e diretta da Simone Campa che festeggia oltre mille concerti realizzati in Italia ed in tutto il mondo e che da oltre vent’anni sintonizza Torino sui ritmi del sud.

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it