ilTorinese

Il Cammino dal 5 al 12 settembre con CamminAutismo

In sei giorni percorreranno gli ultimi 114 chilometri del Cammino di Santiago da Sarria al capoluogo della Galizia.

Sono i 13 giovani con autismo, protagonisti del progetto CamminAutismo,
che si svolgerà dal 5 al 12 settembre 2022.
Si arriverà in loco in aereo e sul posto ci sarà un bus navetta per il
trasporto dei bagagli dei partecipanti ed eventuale necessità.
E’ stato presentato,  nella sala trasparenza della Regione
Piemonte, il progetto, realizzato dall’associazione Mulino Sambuy di San
Mauro Torinese, patrocinato dal Consiglio Regionale, dalla Città
Metropolitana, Asl Città di Torino, Asl To4, Città di Torino, Città di San
Mauro, di Settimo e di Castiglione, iniziativa presentata in anteprima alla
Giornata mondiale sulla consapevolezza sull’autismo, in programma
domani 2 aprile 2022.
Un progetto collegiale che vede coinvolte diverse realtà: l’associazione
Mulino Sambuy onlus promotore dell’iniziativa, associazione Ri-Ciclistica
Settimese, Uisp Piemonte, Angsa Torino, Angsa La Spezia, Cooperativa
F.I.ABA, Ancoraadv, CooperativaAnimazioneValdocco.
L’obiettivo, oltre a quello di far conoscere la tematica dell’autismo, è di
creare percorsi di autonomie di vita per ragazzi coinvolti che affronteranno
specifici training durante tutto il percorso e saranno messi a confronto con
situazioni completamente nuove.
I disturbi dell’autismo si stima che siano: 1 su 54 tra i bambini di 8 anni
negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran
Bretagna.
In età adulta pochi studi sono stati effettuati e segnalano una prevalenza
di 1 su 100 in Inghilterra. In Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia
di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico.
Dati dell’Osservatorio Nazionale In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio
Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, 1
bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico
con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più
rispetto alle femmine.
L’equipe che seguirà il progetto comprende, oltre agli educatori, una serie
di figure professionali, che organizzeranno gli allenamenti e punto di
riferimento per i giovani camminatori.
Le famiglie prenderanno parte attivamente al progetto.
Domenica 3 aprile i ragazzi faranno il loro debutto e anche il loro primo
allenamento a Vivicittà nel parco del Valentino con una camminata di 4
km.
Il calendario degli allenamenti previsti è 3-23 aprile, 7-21 maggio, 11-25
giugno, 9-23 luglio, 6-13-20-27 agosto

Gli interventi

Maurizio Marrone, Assessore alle Politiche Sociali, Regione Piemonte
“Sosteniamo con convinzione, questo progetto che rende accessibile, il
pellegrinaggio a Santiago alle persone con disabilità. Uno spunto davvero
interessante per la tratta piemontese della Via Francigena”

Carlo Picco, Direttore generale Asl Città di Torino
“Non è il primo progetto che sosteniamo in Asl. Si è appena concluso
quello per adulti, ripreso con il film sulla Via Francigena. Sono momenti
piacevoli di integrazione”

Jacopo Rosatelli, Assessore alle Politiche Sociali, Città di Torino
“Un progetto dalle tante virtù. Mette in rete enti ed associazioni ed è un
messaggio positivo verso l’autismo. Un contrasto alle paure e il cammino
in questo mondo frenetico offre armonia e ritmo”

Giulia Guazzora, Sindaca della Città di San Mauro Torinese
“Abbiamo accolto con entusiasmo le numerose iniziative, che il Mulino
organizza sul nostro territorio. Il progetto avrà il massimo appoggio ed un
bel percorso di crescita per tutti”

Alessandro Raso, Assessore all’ambiente della Città di Settimo Torinese
“Conosciamo il progetto grazie al film Sentiero Blu e siamo molto contenti
che il Camminautismo abbracci tanti comuni che da tempo collaborano
tra di loro”

Loris Lovera, Sindaco del Comune di Castiglione
“Siamo orgogliosi di ospitare sul nostro territorio chi si occupa di autismo.
Saremo presenti alla tappa finale del cammino.”

Arianna Porzi, ANGSA Torino
“Un’esperienza che mette alla prova le famiglie e offre un tempo dilatato
per stare insieme. I cammini sono l’inizio di grandi opportunità”

Davide Bertello, Cooperativa Valdocco
“Si tratta di una sfida, un momento di svolta e speranza. I fragili hanno
patito molto questi due anni e il progetto è un momento di partecipazione
e condivisione”

Federica Gallina, Cooperativa FiABA
“Siamo un gruppo di psicologi e psicoterapeuti che ogni settimana segue
50 bimbi autistici. Lavoriamo sulle autonomie e il progetto è una sfida con
le disabilità gravi”

Gianni Fina, Ri-Ciclistica Settimese
“Collaboriamo al progetto in cammino. Santiago non sarà una settimana
di vacanza, ma un percorso didattico”

Ippodromo di Vinovo, domenica con 7 corse

Se c’è un mese che meglio rappresenta la storia, le emozioni, la vita dell’Ippodromo di Vìnovo, quello è aprile. Perché arriva la stagione dei Gran Premi, il Costa Azzurra del 10 aprile che ha già un campo partenti da grandi firme e il Città di Torino (con doppio appuntamento) il 17.

 

Ma anche perché d’ora in poi le porte dell’impianto torinese si apriranno per le corse la domenica, in attesa che scatti anche la stagione estiva delle notturne.

Il via domenica aprile con 7 corse a partire dalle 15.05 e appuntamento centrale riservato al Premio Svezia, un doppio km per anziani disposti su tre nastri. All’appello hanno risposto in undici: in fondo allo schieramento Boleo Bar con Edoardo Loccisano e Zamora Font con Massimiliano Castaldo. Al secondo nastro il favorito, Usador Ferm, insieme a Pippo Gubellini e reduce da una bella vittoria sulla pista milanese de La Maura.

La corsa riservata ai gentlemen, il Premio Arvika, vede tra i papabili per la vittoria Banff Mountain con Marco Castaldo, Uisconsis Vol e Matteo Zaccherini ma anche The Eage Grif con il presidente locale della categoria Enrico Colombino. Sarà attiva l’Hippo-Trattoria (con il menù fisso da 10 euro e menù alla carta) e l’ingresso è come sempre gratuito, con Green Pass.

Da lunedì 4, con l’estrazione ufficiale dei numeri, però tutta l’attenzione sarà concentrata sul Costa Azzurra: sono 14 gli iscritti ma saranno al via soltanto in 12, sette nella prima fila e cinque nella seconda (più due riserve). I nomi sono tutti ben conosciuti dal pubblico e promettono spettacolo. In ordine di classifica Zacon Giò, Cokstile (che ha vinto la corsa nel 2020), Vernissage Grif, Blackflash Bar, Bleff Dipa, Dreammoko, Amon You Sm, Vaprio, Banderas Bi, Birba Caf, Digne Et Droit, Zaccaria Bar, Akela Pal Ferm e Atik Dl.

Agganciato e sbattuto a terra da un macchinario: morto giovane operaio

DAL PIEMONTE/ Un macchinario a rotazione lo ha agganciato e gettato a terra. L’operaio ha battuto violentemente la testa morendo sul colpo. Si chiamava Davide Scanio,  di soli 32 anni. È morto nella fabbrica di imballaggi di Arquata Scrivia (Al)  Cavalleri Unipersonale. In base ai primi accertamenti il giovane stava lavorando  a un tornio per controllare il funzionamento, quando è stato agganciato dal macchinario che lo ha trascinato. I carabinieri stanno svolgendo le indagini.

Para Ice Hockey: la Coppa Italia sbarca a Torino nel nome di “Ciaz”

Il PalaTazzoli di Torino farà da cornice all’ultimo appuntamento della stagione di para ice hockey.

Sul ghiaccio sabaudo, sabato pomeriggio alle ore 16, andrà infatti in scena la finale di Coppa Italia che, da quest’anno, assume il nome di “Trofeo Andrea Chiarotti”, in memoria dell’indimenticabile “Ciaz”, pioniere del movimento in Italia nonché portabandiera azzurro ai Giochi di Sochi 2014.

La sfida, che vedrà in pista gli elementi della Nazionale reduce dal quinto posto ottenuto ai Giochi Paralimpici di Pechino, vedrà contrapposte le South Tyrol Eagles, che hanno appena cucito sulle loro maglie il nono scudetto consecutivo, e il Western Para Ice Hockey Team, la squadra che unisce l’Armata Brancaleone della Polha Varese e i Tori Seduti della Sportdipiù di Torino. Le tre edizioni precedenti della manifestazione (2017/2018, 2019/2020 e 2020/2021) sono state vinte dalle South Tyrol Eagles, per cui toccherà al Western Para Ice Hockey Team cercare di interrompere l’egemonia altoatesina.

Oltre alla squadra vincitrice e al miglior giocatore in campo, l’occasione sarà propizia per premiare anche Serena e Lorenzo, rispettivamente mamma e figlio di Chiarotti. Sarà possibile assistere alla partita gratuitamente dagli spalti del PalaTazzoli, previa esibizione del green pass.

Vivicitta’: le modifiche alla viabilità

Domenica 3 APRILE 2022, nella parte Est della Città, con un percorso che si snoderà prevalentemente all’interno del Parco del Valentino, avrà luogo la gara podistica   VIVICITTA’.

 

La gara avrà inizio alle ore 9.30 con partenza e arrivo in Viale Mattioli. La durata prevista della manifestazione è di circa 2 ore e non avrà un grande impatto sulla viabilità.

A partire dalle ore 9.15 e fino alla fine della manifestazione (prevista per le 11.15), il Ponte Isabella sarà chiuso in entrambi i sensi di marcia. Per attraversare il fiume Po si potranno utilizzare i Ponti Balbis, Umberto I e Vittorio Emanuele. Anche il tratto di Corso Dante compreso tra Corso Massimo d’Azeglio e il Fiume Po  sarà chiuso in direzione Corso Massimo d’Azeglio.

Il percorso di gara sarà il seguente: PARTENZA viale Mattioli; viale Virgilio (dir. nord) tutto sino all’Arco all’Arma di Artiglieria (passaggio lato ovest); carreggiata laterale sud di c.so V. Emanuele II in senso opposto di marcia sino intersezione c.so M. d’Azeglio; viale pedonale di c.so M. d’Azeglio (lato sud est contromano) sino all’imbocco di piazza Rita Levi Montalcini; viale Boiardo; viale Turr ; viale Virgilio (dir. nord) tutto sino all’Arco all’Arma di Artiglieria (passaggio lato ovest); carreggiata laterale sud di c.so V. Emanuele II in senso opposto di marcia sino intersezione c.so M. d’Azeglio; viale pedonale di c.so M. d’Azeglio (lato sud est contromano) sino all’imbocco di piazza Rita Levi Montalcini; carreggiata laterale sud-est di c.so M. d’Azeglio (lungo padiglione Torino Esposizioni); v. F. Petrarca (dir. sud-est); c.so Sclopis (fino a ingresso fontana 12 mesi); viale Boiardo (dir. sud); viale Marinai d’Italia; pista ciclabile lungo Po (dir. sud-est) ritornando sul pedonale di c.so Galileo Galilei (dir. nord-est) fino a Marinai d’Italia per imboccare la carreggiata est di Galileo Galilei (dir. nord-est); rotonda c.so Dante imbocco Ponte Isabella (dir. est); pedonale di c.so Moncalieri (dir. nord verso circolo Eridano); discesa verso lungo Po Sardegna (dir. nord- est); imbocco ponte Umberto I (marciapiede ovest); viale Cagni; viale Virgilio per arrivare in viale Mattioli; ARRIVO.

 

La Centrale Operativa della Polizia Municipale  (linea telefonica 011.011.1) risponderà alle richieste dei cittadini sui percorsi consigliati.

Incidenti sul lavoro, Piemonte in “zona bianca” Ma le vittime purtroppo non mancano

L’ultima vittima proprio nelle scorse ore: un operaio 32enne di Arquata Scrivia

ECCO LA MAPPATURA DELL’EMERGENZA DELL’OSSERVATORIO VEGA ENGINEERING:

 

IN ZONA ROSSA: MOLISE, TOSCANA, SICILIA E MARCHE. IN ZONA ARANCIONE: LOMBARDIA, CAMPANIA, ABRUZZO, TRENTINO ALTO ADIGE ED EMILIA ROMAGNA. IN ZONA GIALLA: SARDEGNA, VENETO, PUGLIA E UMBRIA. IN ZONA BIANCA: LAZIO, FRIULI, LIGURIA, PIEMONTE, BASILICATA, CALABRIA E VALLE D’AOSTA

LA ZONIZZAZIONE A COLORI È LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ELABORATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO VEGA ENGINEERING DI MESTRE, PER FOTOGRAFARE, ALLA STREGUA DELLA PANDEMIA, L’EMERGENZA MORTI SUL LAVORO IN ITALIA.

IL RISCHIO DI MORTE, REGIONE PER REGIONE NEL PRIMO BIMESTRE DEL 2022.

DALLA ZONA ROSSA ALLA ZONA BIANCA.

“Dopo appena due mesi il 2022 riporta già un tragico bollettino per le morti sul lavoro. Sono infatti 114 le vittime. Si tratta di 10 decessi in più rispetto a febbraio 2021, in una situazione in cui la pandemia da COVID19 influisce sempre meno sugli infortuni sul lavoro. Contemporaneamente crescono drammaticamente anche le denunce totali di infortunio (+47,6%).

È questa la prima istantanea che rappresenta l’insicurezza sul lavoro in Italia. Una proiezione sconfortante che non basta però a riprodurre correttamente l’emergenza. Perché è l’indice di incidenza della mortalità – cioè il rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa – a descrivere esattamente e obiettivamente l’emergenza, regione per regione”.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, introduce così l’ultima indagine e zonizzazione del rischio di morte per i lavoratori del nostro Paese. E, come sempre, l’Osservatorio mestrino fotografa, alla stregua della pandemia, l’emergenza morti sul lavoro in Italia.

A finire in zona rossa al termine del primo bimestre del 2022, con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 3,7 morti ogni milione di lavoratori) sono: Molise, Toscana, Sicilia e Marche.

In Zona Arancione: Lombardia, Campania, Abruzzo, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.

In Zona Gialla: Sardegna, Veneto, Puglia e Umbria.

In Zona Bianca: Lazio, Friuli, Liguria, Piemonte, Basilicata, Calabria e Valle D’Aosta

(In allegato e sul sito www.vegaengineering.com sono disponibili i grafici e i dati).

I NUMERI ASSOLUTI DELLE MORTI SUL LAVORO IN ITALIA NEL PRIMO BIMESTRE 2022

Numeri assoluti e incidenze producono, come sempre, graduatorie differenti. E infatti, considerando i numeri assoluti la classifica cambia. Tant’è che a guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la Lombardia (20), la regione con la maggior popolazione lavorativa in Italia.

Seguono: Toscana (10), Emila Romagna (8), Sicilia, Campania e Veneto (7), Lazio (6), Puglia (4), Marche (3), Molise, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Sardegna e Piemonte (2), Friuli Venezia Giulia, Liguria e Umbria (1).

Nel report allegato il numero delle morti in occasione di lavoro provincia per provincia.

Da gennaio a febbraio 2022 sono 114 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste, sono 85 quelle rilevate in occasione di lavoro (invariate rispetto a febbraio del 2021), mentre sono 29 quelle decedute a causa di un incidente in itinere (erano 19 nello stesso periodo del 2021), probabile conseguenza della ripresa degli spostamenti per recarsi da casa a lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in cui il COVID limitava ancora le attività produttive.

Ed è il settore Trasporto e Magazzinaggio a contare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 13 (erano 2 nel primo bimestre del 2021.

Seguono: Costruzioni (7), Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli (5), Attività manifatturiere (4), il Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e Sanità e assistenza sociale (3).

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (34 su un totale di 85). Ed è proprio in questa fascia d’età che si rileva anche l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati (7,4). L’incidenza di mortalità minima è invece nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 1), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 4 infortuni mortali ogni milione di occupati. Questo conferma ancora un dettaglio fondamentale nell’analisi dell’emergenza: le fasce di età dei più giovani e, soprattutto dei lavoratori più maturi ed esperti, sono quelle più a rischio di infortunio mortale. Aspetto da tenere in considerazione vista la propensione del legislatore di posticipare l’età di pensionamento.

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo bimestre 2022 sono 7 su 85. In 6 invece hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 9.

Il martedì è il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali.

Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 47,6%). A febbraio 2021 erano 82.634 mentre a febbraio 2022 sono 121.994 (39.360 in più); ben 19.786 di queste sono registrate nel settore Sanità e Assistenza Sociale.

Ancora significativa la variazione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nel Settore Trasporto e Magazzinaggio: sono 11.225 a fine febbraio 2022, ma erano 3.191 a fine febbraio 2021 (+252%).

Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi due mesi del 2022 sono state 58.004, quelle dei colleghi uomini 63.990.

LA ZONIZZAZIONE A COLORI È LA NUOVA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA ELABORATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO VEGA ENGINEERING DI MESTRE, PER FOTOGRAFARE, IL LIVELLO DI SICUREZZA DEI LAVORATORI.

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza Vega dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale
  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell’incidenza media nazionale
  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

Sciamani & Co, viaggio spirituale nell’arte

Casa Museo ZonaRosato annuncia  la mostra personale di Simona Galeotti, Sciamani & Co.
Inaugurazione sabato 2 aprile – Finissage sabato 23 aprile, dalle 17h, nello spazio espositivo indipendente di Gerardo Rosato in Via Exilles 84.
In questa occasione, l’artista invita lo spettatore ad interrogarsi intorno a quesiti tanto semplici quanto esistenziali. Chi siamo? Da dove veniamo? Ma soprattutto, dove andiamo?

Sciamani & Co. riunisce i lavori di Galeotti con l’intento di dare delle possibili risposte; attraverso le opere dell’artista torinese emerge la necessità di un viaggio, non terreno ma spirituale, metafisico. Per l’artista il viaggio inizia nel 2001, quando incontra per la prima volta i personaggi delle sue opere, alla conferenza “Donne di Pace” al Sermig e in Valsavarenche per “La guarigione della madre terra” organizzate dall’ associazione Where The Eagle Fly di Costanzo Allione e Anna Saudin: si tratta di Sciamani, Guaritrici ed Ambasciatori di fede. I vari incontri esperenziali di questi personaggi si concentrano successivamente nella mostra personale al PAV di Torino per il decennale di “Donne di pace 2001 – 2011”, curata da Valentina Bonomonte.
Ciò che accomuna sotto un unico denominatore i soggetti rappresentati è la presenza di un bagliore che splende in ogni raffigurazione, creando un forte legame tra le opere. Il chiarore appare come una sorta di rivelazione, sintomo di una delle fasi sciamaniche, come la chiamata oppure la metamorfosi. Fasi che ogni sciamano deve accettare nella propria vita ed abbracciare come parte del proprio viaggio terreno ed ultraterreno.
L’ascesa, la levitazione e la tendenza verso l’alto sono dei tratti onnipresenti nella vita spirituale e terrena dei soggetti che l’artista rappresenta; infatti, attraverso un sapiente utilizzo della pittura e di diversi materiali (plastica, carta e pigmenti iridescenti, stoffe rare e gioielli), Galeotti è capace di far percepire i movimenti dei suoi personaggi.
L’incontro con queste persone ha portato l’artista a prendere coscienza di nuove dimensioni che ha scoperto di avere già dentro di sé. Ispirandosi al concetto di Africa interiore di Jean Paul Richter, dove nei meandri piu nascosti della mente fluttuano pensieri e vissuti che emergono inaspettatamente nel sogno della nostra realtà, la chiave di lettura dell’esposizione è da intendersi nell’unione di diverse dimensioni: corporeità e spiritualità, emotività e razionalità, quotidiano e metafisico.
Habiba ne è forse l’esempio più nitido. La guaritrice Uzbeka – come gli altri personaggi – tende le mani verso l’alto, quasi mantenendo una posizione di trance ottico-visiva; i suoi abiti e un amuleto lasciato pendere dalla mano destra danno l’idea di un movimento incoscio, come se fosse voluto da Altro e per Altro. Le mani, così come la presenza di precisi focus luminosi rappresentano il fil- rouge che conferisce alle opere una concreta lettura d’insieme.
Come lo sciamanesimo, l’arte di Simona Galeotti è un mezzo per esplorare gli stati di coscienza non ordinari, quelli che sono in comunione con una forza esterna o “spirito”. Per l’artista realizzare un’opera d’arte può implicare un processo di metamorfosi, intuizioni, visioni e sogni.
Collettività e confronto sono i presupposti per affrontare il viaggio ultraterreno che l’artista fa uscire dalle proprie opere: la volontà di concedere il proprio ego alla collettività è da leggersi come il primo passo verso la cosmovisione, un’apertura all’Altro e all’Oltre di sé.
Testo e curatela di Sonja Krstic e Neri Muccini Perfomance sonora di Stefano Giorgi
Sciamani & Co. Inaugurazione sabato 2 aprile – Finissage sabato 23 aprile giorni feriali su appuntamento.

Info: Gerry Rosato 333 163 00 65
Sonja Krstic 340 984 29 79 CasaMuseo ZonaRosato Via Exilles 84

Emergenza finita, Pd. “Ma nessun nuovo inizio per la sanità”

“Cirio ha voluto “celebrare” con una conferenza stampa la fine dello stato di emergenza della pandemia. Peccato che a questa fine non sembra possa seguire un nuovo inizio e la ricostruzione di un sistema sanitario in grado risolvere le criticità che in questi due anni sono emerse e di rispondere alle richieste che provengono dalla società. I tanti grazie rivolti a medici, infermieri, personale sanitario risultano privi di significato in un momento in cui la maggioranza di centrodestra non sa dare risposte al personale precario. Ci troviamo di fronte a una serie di problemi che questa Giunta regionale sembra incapace di risolvere: quello del personale, innanzitutto, che, assunto durante la pandemia con un contratto a tempo determinato, rischia adesso di non essere stabilizzato, di perdere il lavoro e di lasciare scoperti settori chiave della nostra sanità. Altro che abbattere le liste d’attesa! Rischiamo di non poter garantire molti servizi” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

“Dai pochi dati che l’Assessore alla sanità ha portato in Commissione – prosegue Gallo – emerge per il 2022 un quadro decisamente negativo di conti pari a circa 300 – 400 milioni di euro e in questi mancano azioni gestionali legate alle assunzioni del personale e all’abbattimento delle liste d’attesa. Il Partito Democratico sta cercando, in tutti i modi possibili, di fare la propria parte per poter garantire maggiori trasferimenti da parte del Governo. Nei giorni scorsi, insieme agli altri Presidenti dei Gruppi Pd dei Consigli regionali italiani, ho indirizzato un appello al Ministro Speranza per ottenere un rafforzamento del finanziamento nazionale per la sanità pubblica. Tante sono le sfide che ci attendono e che non possiamo permetterci di perdere: stabilizzazione e incremento del personale che deve essere formato, correttamente retribuito e messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro nelle condizioni migliori, abbattimento delle liste di attesa che potrà essere ottenuto soltanto attraverso il potenziamento degli organici, ospedali più efficienti e meglio organizzati per un’offerta sanitaria territoriale più attenta, maggiore attenzione alla prevenzione, più investimenti nelle professioni sanitarie e nell’innovazione tecnologica in medicina”.

“Sulla campagna vaccinale il Presidente Cirio continua a dire cose non veritiere – commenta Valle – Davvero non ci capacitiamo di come si possa sostenere che nelle terze dosi il Piemonte sarebbe in testa alla classifica delle Regioni più grandi d’Italia, quando nessun dato lo conferma: infatti, secondo il Sole 24 Ore, sulle terze dosi il Piemonte si colloca al settimo posto (73,74%) dietro a Lombardia, Lazio, Puglia, Valle d’Aosta, Umbria e Molise, mentre per il ciclo completo, secondo il Gimbe, siamo ben all’undicesima posizione, con una percentuale di popolazione completamente vaccinata dell’82,9% contro la media nazionale dell’83,9%. Nella fascia tra i 5 e gli 11 anni, poi, per trovare il Piemonte bisogna proprio scendere fino agli ultimi posti della classifica, che ci vede al 15° posto (27% contro la media nazionale del 33,6%). Quindi, tanto compiacimento è del tutto privo di fondamento. E lo stesso dicasi per l’acquisto dei dispositivi, definito da Icardi un “lavoro eccezionale”. Riconosciamo che dalla seconda ondata il sistema di acquisti demandato alle singole Asl ha funzionato, ma durante la prima ondata tutti ci ricordiamo il caos e l’impreparazione conseguente alle indicazioni contraddittorie impartite dall’Unità di Crisi. Più che un lavoro eccezionale, una disfatta eccezionale.

“In momenti come questo e di fronte a una situazione tanto allarmante ci saremmo aspettati che il Presidente Cirio ci presentasse un piano d’azione e le linee guida del piano socio sanitario, invece nulla. La pandemia ci ha dimostrato l’importanza della nostra sanità e la necessità di continuare a investire su un sistema sanitario pubblico, universale e accessibile a tutti. E’ il momento di agire, di difenderlo e potenziarlo!” conclude Gallo.

Più tempo per  il Superbonus villette

Il governo apre a proroga al 30 giugno 2022

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Una buona notizia che si accompagna però a una cattiva notizia: il cambiamento repentino e radicale delle policy aziendali adottate da Poste che ha abbassato il plafond di crediti cedibili ad un massimo di 150.000 €, a fronte dei precedenti 500.000 €, e accetta soltanto le prime cessioni di crediti.”

 

Abbiamo accolto con molto favore l’apertura del Sottosegretario all’Economia Federico Freni sulla possibile proroga al 30 giugno per effettuare il 30% dei lavori nelle villette unifamiliari. Condizione necessaria per poter usufruire del Superbonus fino a fine anno. Il Governo non esclude quindi l’idea e ne sta valutando la fattibilità. Dopo gli interventi antifrode sulle cessioni dei crediti, che a inizio anno hanno temporaneamente bloccato il mercato, abbiamo sostenuto la tesi del rinvio durante l’iter del decreto Sostegni ter. Le proposte di modifica non hanno avuto successo, ma non ci siano arresi, riproponendo le stesse richieste anche nel cosiddetto decreto Bollette all’esame della Camera”. Questo il commento di Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte) sulla possibile proroga al 30 giugno per il Superbonus villette.

 

Purtroppo – segnala Felici – abbiamo anche una cattiva notizia, il cambiamento repentino e radicale delle policy aziendali adottate da Poste che ha abbassato il plafond di crediti cedibili ad un massimo di 150.000 €, a fronte dei precedenti 500.000 €, e accetta soltanto le prime cessioni di crediti. Confartigianato è tempestivamente intervenuta con una lettera a Poste Italiane nella quale sottolinea le pesanti difficoltà degli imprenditori con la richiesta di una modifica. A Poste Italiane contestiamo di aver cambiato le regole senza alcuna preventiva comunicazione che consentisse alle aziende una adeguata riprogrammazione della propria attività, magari verso altri operatori intermediari. Il risultato è che oggi gli imprenditori si vedono rifiutate, senza alcuna motivazione, pratiche già avviate e rischiano di veder compromessa la propria attività. Problemi analoghi per tutte le imprese che avevano già ceduto un primo stato di avanzamento lavori a Poste Italiane e che ora si vedono non accettati i successivi”.

“Ci rendiamo conto – conclude Felici – che le circostanze sono complesse anche per gli operatori finanziari, ma cambiare le regole in corsa è un vizio da debellare, a meno di non volere a tutti i costi penalizzare chi lavora, sospetto sempre più concreto.  Occorre piuttosto costruire processi rigorosi di verifica e controllo, al fine di realizzare un sistema che metta al riparo imprese e intermediari dai rischi connessi a possibili truffe”.

Ises: giovani e non nel mondo del lavoro

ISES è  l’acronimo di un’associazione di volontariato nata all’inizio degli anni Novanta grazie all’intuizione del dottorGiovanni Rangoni, che ha desiderato creare una struttura simile ad altre associazioni presenti in Europa, in area tedesca, olandese, francese, spagnola, austriaca e svizzera…

La mission di ISES è  quella di svolgere un’attività a livellointernazionale, inviando esperti in zone del mondo che si trovino in uno stato di necessità o in via di sviluppo, quali l’Estremo Oriente, l’America Latina, l’Africa e alcune aree dell’Europa stessa.

“A causa della pandemia – spiega il Presidente di ISES, il dottor Carlo Bagliani – l’attività internazionale è  stata fortemente ridotta negli ultimi due anni. A parte i contatti a distanza con Egitto, Uganda e Angola, e per il problema sanitario con Cina e Mongolia, l’unica missione in trasferta è  stata quella effettuata nella zona di Rosario e Santa Fe’ dal socio volontario Angelo Ferrero. In questi territori è stata avviata un’iniziativa per sopperire alla carenza di cibo e alla salinità dell’acqua, che viene prelevata attraverso i pozzi dal sottosuolo, realizzando orti comunitari con trattamento idroponico.

In ambito europeo abbiamo dato l’appoggio esterno al progetto “EvolYou”, promosso e organizzato dal past president ISES dottor Enrico Gennaro, che ne è stato il “project leader” per il Centro Servizi per il Volontariato Vol.To. L’iniziativa favorisce l’inserimento lavorativo dei giovani e, oltre all’Italia, vede coinvolti la Germania, la Francia, la Spagna, il Belgio e la Finlandia”.

“A  causa della pandemia  – spiega il Presidente dottor ūCarloBagliani – è  anche iniziata la diffusione on-line in ambito nazionale dell’undicesimo corso di formazione per ISES giovani, rivolto a persone che si trovano in disagio socio economico, sui “Sistemi Elettrici e Fotovoltaici”, tenuta dal nostro volontario Maurizio Palladin, oltre a altre lezioni di carattere generale, propedeutiche alle attività lavorative.

Abbiamo anche avviato la registrazione al dodicesimo corso dal titolo “Dall’agricoltura all’alimentazione”, con referente il socio e volontario dottor Giuseppe Magnaghi. Questi due corsi on-line non sono rivolti soltanto a persone anagraficamente giovani, ma sono aperti a tutti; il numero dei partecipanti per corso è di ventiaspiranti per corso”.

“Il prossimo 27 aprile – aggiunge  il dottor Carlo Bagliani – grazie alla collaborazione con la Fondazione ENGIM (l’ex Collegio degli Artigianelli in corso Palestro 14), è in fase di organizzazione un convegno sul tema dell’importanza del fattore umano nella gestione di una struttura complicata ( il pilota di aereo) e di una struttura complessa ( il chirurgo). Promossa su richiesta del socio Achille Mannini, ingegnere aeronautico, si porrà a confronto  l’influenza del fattore umano nella gestione di un volo aereo con quella presente in un intervento chirurgico. Si tratta di un incontro organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, che darà crediti formativi ai partecipanti”.

“Abbiamo anche in programma – precisa il dottor Bagliani – il supporto per uno spettacolo teatrale che si terrà al teatro dell’istituto San Giuseppe con io filmato dall’opera “Bolero, prigionia di un amore”. Promosso dal Lions Club Solferino e dall’associazione SVS (Soccorso Violenza Sessuale), che opera presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino, con la partecipazione dell’etoile Luciana Savignano.

Una sezione di grande interesse è  poi quella di “ISES Cultura”, che ha visto protagonista la lezione magistrale del professor David Bellatalla, tenutasi presso la Biblioteca Civica Centrale di Torino,  grazie alla collaborazione  con l’associazione AmicoLibro, in occasione della presentazione del libro “Il Grande Viaggio”, Premio Chatwin Viaggi di Carta 2020”.

MARA MARTELLOTTA