ilTorinese

Troppa gente all’interno: chiusa discoteca in centro città

Lo stato d’emergenza è finito e con esso anche alcune delle restrizioni varate dal Governo per il contenimento della diffusione del Covid-19, ma per la Polizia Locale, così come per le altre Forze dell’Ordine, i controlli di vigilanza continuano.

Nelle prime ore del mattino di sabato, a seguito di numerose segnalazioni su presunte inosservanze della normativa Covid-19, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale hanno effettuato un controllo ispettivo in abiti civili all’interno di una discoteca in via Andrea Doria, recentemente già chiusa per 15 giorni dalla Questura.

Il numero dei clienti all’interno del locale era di gran lunga superiore rispetto al limite stabilito dalla Commissione di Vigilanza. Nel locale erano infatti presenti 458 persone, un numero equivalente a più del doppio del limite di 225 deliberato dall’Organo competente.

La capienza doppia oltre il limite stabilito ha reso impossibile il mantenimento delle distanze di sicurezza e reso inevitabili gli assembramenti. La quasi la totalità dei presenti, anche quelli che non stavano ballando, non indossava i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Il locale è stato chiuso per 5 giorni per inosservanza della normativa Covid-19, mentre il titolare, oltre ad essere stato sanzionato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per inosservanza delle prescrizione sul limite di capienza.

Mobili Ikea direttamente nelle case dei torinesi con Poste italiane

Da oggi è possibile ricevere il proprio ordine IKEA comodamente a casa grazie alla nuova alleanza omnicanale di Poste Italiane con IKEA Italia.

L’accordo conferma ancora una volta che Poste Italiane è il partner logistico strategico per l’Italia, offrendo ai cittadini della provincia di Torino un’esperienza di acquisto più veloce e flessibile. La garanzia offerta dal brand Poste Italiane e la sua capillarità sono al servizio di tutti i clienti IKEA, per acquisti online e negli store IKEA presenti su tutto il territorio nazionale.

Il servizio messo a punto da Poste Italiane mira a rispondere a esigenze di personalizzazione della consegna. Per tutti gli ordini con un peso inferiore ai 50 kg, i clienti possono scegliere la data di consegna e il luogo di ritiro più comodo grazie al servizio SDA Extralarge.

Una soluzione che, grazie alla solida presenza di Poste Italiane nel tessuto sociale ed economico italiano, consente a IKEA di essere più vicino ai cittadini della provincia di Torino. Ad oggi infatti il 94% degli italiani si trova a non più di 5 minuti di distanza da un punto di erogazione dei servizi di Poste Italiane. Un dato che conferma l’ampiezza della rete fisica e digitale offerta dall’Azienda e che mette a disposizione dei cittadini della provincia di Torino una serie di servizi fruibili per tutti secondo le proprie necessità.

Italexit in piazza contro la visita di Draghi

Riceviamo e pubblichiamo

SIT-IN : “IL PREMIER BURATTINO DI UE E NATO VUOLE DISTRUGGERE L’ITALIA”. PRESENTE ANCHE GIANLUIGI PARAGONE

In occasione della visita in città di martedì 5 aprile di Mario Draghi per la firma del “Patto per Torino” con il Sindaco Lo Russo, Italexit ha organizzato un presidio di protesta a oltranza dalle ore 10.00 in Piazza Castello angolo Via Palazzo di Città.

Mentre in Sala Rossa la maggioranza del PD e la finta opposizione del centrodestra batteranno le mani al “vile affarista” (secondo la definizione dell’ex Presidente della Repubblica Cossiga), fuori dal Palazzo ci sarà la Torino che soffre ma non intende arrendersi: i lavoratori sospesi per colpa del Green Pass, le famiglie e i piccoli imprenditori che non riescono a far fronte al caro-bollette, i giovani e gli studenti a cui viene precluso il diritto allo studio e alla socialità. Queste categorie porteranno in piazza le loro testimonianze e le loro istanze, a dimostrazione che la cosiddetta “cura Draghi” sta spingendo Torino e l’intera Nazione verso il baratro. Insieme a loro ci sarà anche il Senatore Gianluigi Paragone.

Sulla locandina che annuncia la manifestazione, il Premier è raffigurato come un burattino tenuto in piedi da diversi fili – l’Unione Europea, l’Euro, la NATO e Big Pharma. Secondo Italexit, “sono i centri di potere che alimentano e indirizzano l’azione del Governo dei Peggiori. Draghi non risponde né al Parlamento né tantomeno al popolo italiano: è un ex banchiere a cui è stato dato il compito di concludere il processo di liquidazione dell’Italia avviato 30 anni fa con il Trattato di Maastricht. Questa visita è un insulto per una città che ha perso e perderà decine di migliaia di posti di lavoro e di piccole imprese: i torinesi sapranno accoglierlo come si merita”

Anche l’ufficio introvabile dell’assessore è un piccolo segno di decadenza

Idea bislacca: i Torinesi pur di non far vincere Damilano, che arriva dalla provincia Granda hanno votato Lo Russo chiaramente di origine meridionale.

Storico l’odio ed amore tra le due realtà.  Torino capoluogo di Regione ma oramai una nobile decisamente decaduta e Cuneo sempre in sviluppo con le sue Langhe, capoluogo mondiale di cucina vino ed arte. Vecchia storia questa rivalità. Dai tempi dell’Einaudi,  quando Cesare Pavese rifiutava di pubblicare i libri di Beppe Fenoglio. Arrivò il ligure Italo Calvino per pubblicare il miglior libro sulla resistenza,  Il partigiano Johnny. Negli anni 60 partivano dei pullman  da Alba per Mirafiori. Operai alla catena di montaggio Fiat.  Ora in corso Settembrini il silenzio totale.  E non è un segreto per nessuno che i pochi alti dirigenti ex Fiat rimasti si guardano intorno mandando curriculum in giro o si mettono il cuore in pace e si approntano per fare le valigie e trasferirsi a Parigi.  Così Torino 50 anni fa famosa in tutto il Mondo non conta più nulla. Encomiabili le azioni di Cirio e Lo Russo. Purtroppo rimangono tali.  Manco più gli occhi per piangere. I francesi assicurano: qualcosa si farà. Prima il motore elettrico, poi le batterie che alimentano i motori e poi sperimentazione e progettazione.  Di cosa?  Si vedrà.  Comunque tutto è possibile se ci sarà un massiccio impegno economico dello Stato italiano.  Insomma ci risiamo. I francesi hanno imparato il mestiere. Paga pantalone.  Boccheggiano i sindacati. Speranzosa la Flm, defilata la Uil e come al solito arrabbiata la fiom. Mi viene voglia di piangere.  Nulla cambiando,  e di fatto  ulteriormente peggiorata la situazione. Poco lavoro e tanta miseria. Miseria che tocchi con mano.  L’intera città è diventata un giaciglio per i senza tetto. L’assessore Gianna Pentenero ha realizzato un accordo con la croce rossa.
Davanti al Duomo, fino a poco tempo fa,  tende da campo per dare loro un’assistenza, soprattutto di notte.  Insomma, Lo Russo non ha la Bacchetta magica e l’Appendino – sostengono in molti –  ne ha fatti di danni.
Ed ora un piccolo raccontino personale.  Debbo incontrare un Assessore.  Lasciamo stare nomi e luoghi.  L’assessorato è in un palazzo a più piani.  Ci arrivo puntualissimo ed ad accogliermi ci sono ben sette persone che non fanno assolutamente nulla, non hanno mascherina e il misuratore non funziona. Che faccio? Entri pure. Deve compilare la presenza. Bene, il caldo mi ha appannato gli occhiali ma con un gesto eroico riesco a fare tutto.  Cortesemente, a che piano è  l’assessore? Quarto piano ma prima di prendere l’ascensore mi raggiunge una voce: no, ci sbagliavamo, è al terzo piano. Bene , raggiungo il terzo piano. Nel gabbiotto sono sedute due donne intente nel giocare con il telefonino. Scusate ? Dove posso trovare l’ufficio dell’assessore?  “Qui non c’è nessun assessore , in tutti i 5 piani, deve  provare  in un altro edificio”Scherzate?  No, assolutamente non scherzavano.
Mi arrendo e telefono all’addetta stampa.
Eureka. La risposta: siamo al secondo piano.  Ma perché tanta sciatteria e menefreghismo?
Ai posteri l’ardua sentenza. E anche qui mi viene voglia di piangere. In queste condizioni è difficile farcela.  O forse è pressoché impossibile.  Oramai mi limito a constatare ciò che avviene. Senza nessuna velleità che cambi qualcosa in meglio.
Peccato per questa nostra bella e decaduta Torino,  delle stelle del passato alle stalle  di questo ingrato presente.

Patrizio Tosetto

Una task force per realizzare nuovi alloggi e residenze per universitari, interventi per 200 milioni di euro

SINERGIA TRA EDISU, UNITO, POLITO E UPO

Si è riunito il primo tavolo di confronto e progettazione con rappresentanti degli atenei e dell’Ente di via Madama Cristina  per programmare interventi per circa 200 milioni di euro.

Edisu, Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale hanno costituito la cosiddetta “Task Force 338”: nei giorni scorsi nella Sala Consiliare dell’Ente di via Madama Cristina si sono riuniti per la prima volta sei professionisti, tra cui due dirigenti, in rappresentanza del sistema universitario del Piemonte proprio per cominciare a programmare e progettare interventi finalizzati all’accrescimento dei servizi sul territorio regionale. accedendo ai fondi messi a disposizione dallo stato attraverso la Legge 338/2000 che prevede il cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per universitari.

Il gruppo di lavoro, nato dal Comitato Regionale di Coordinamento e formalmente distaccato in EDISU grazie alla disponibilità dei Rettori e dei Direttori Generali degli atenei piemontesi, si occuperà di definire il più grande investimento in residenzialità universitaria pubblica che il Piemonte abbia messo in atto.

La Task Force 338 è formata da Sandro Petruzzi e Renato Rossi per l’Università di Torino, Concetta Di Napoli e Caterina Arnò  per il Politecnico, Claudio Tambornino per l’Università del Piemonte Orientale e Mauro Meneghetti per Edisu.

L’obiettivo sarà quello di candidare progetti a carattere regionale per un intervento complessivo di circa 200 milioni di euro.

Ancora in fase di definizione le aree individuate e sulle quali sviluppare i progetti; quelli che non dovessero rientrare per mancanza di copertura nell’ambito di questo intervento potranno essere  candidati quando verrà bandita la prossima misura.

Per l’Assessore Regionale al Diritto allo Studio Universitario Elena Chiorino: “Il bando rappresenta un’occasione straordinaria che conferma l’attrattività del nostro sistema universitario. La Regione ha deciso di investire risorse importanti, proprio perché il diritto allo studio universitario deve passare attraverso un sistema meritocratico, garantito da servizi adeguati per tutti gli studenti che scelgono il Piemonte per il proprio percorso di studi. Questa azione sinergica territoriale dimostra la massima attenzione di questa Giunta nei confronti di ogni singola realtà universitaria, mettendo a disposizione servizi rispondenti alle necessità espresse dai singoli territori”

Per il Presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti: “ecco un esempio concreto di come, unendo le forze e facendo rete, si possa competere a livello nazionale ed internazionale. Questo è il Sistema Universitario del Piemonte, questo è ciò su cui abbiamo creduto e puntato negli ultimi due anni per creare nuovo valore e prospettive per il Piemonte. Abbiamo gettato le fondamenta, ora costruiamo insieme un nuovo futuro”.

Il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna osserva: “confronto e collaborazione sono elementi essenziali per ogni politica a sostegno del diritto allo studio. Ancora una volta il sistema universitario piemontese si è dimostrato unito e coeso per migliorare la vita degli studenti che scelgono il nostro territorio per la formazione universitaria. La residenzialità è parte necessaria dello svolgimento di questo percorso a garanzia di un diritto allo studio concreto che mette al centro proprio gli studenti. Siamo pronti a lavorare insieme per progettare e realizzare uno straordinario piano di investimento per alloggi e residenze”

Commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “la costituzione della Task Force 338 testimonia nel concreto la nostra capacità di ‘fare sistema’ a livello regionale. Insieme ai nostri partner piemontesi ci troviamo di fronte al più grande investimento in residenzialità universitaria degli ultimi anni e abbiamo deciso di unire le forze per definire come usare questi fondi in chiave strategica a favore di chi sceglie Torino e il Piemonte per i propri studi, per garantire strutture e servizi adeguati e moderni, a fronte di una formazione di prim’ordine riconosciuta a livello internazionale. L’obiettivo è dare a studenti e studentesse la possibilità di pensare con serenità al proprio futuro, potenziando il diritto a beneficiare di posti letto quanto mai necessari per i prossimi anni”

Per il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi: “il Coordinamento dei Rettori e degli istituti di alta formazione piemontesi ha fortemente perseguito l’obiettivo di un progetto regionale unitario di realizzazione di residenze studentesche. La creazione di una task force regionale che renda organico lo sviluppo di questo progetto è sicuramente un’ottima notizia poiché ne sancisce l’unitarietà e la volontà degli Atenei di collaborare alla sua realizzazione sotto l’egida di EDISU Piemonte. L’università è il luogo aperto per antonomasia, il terreno fertile in cui, grazie all’incontro tra le persone, è possibile far crescere le idee. Avere nuovi spazi anche nelle sedi UPO ad Alessandria, Novara e Vercelli, ci consentirà di essere più attrattivi nei confronti degli studenti italiani e stranieri, che riconoscono al Piemonte un ruolo importante nel panorama delle eccellenze nazionali”.

Ultimo saluto allo storico pasticcere

DAL PIEMONTE

E’ morto a Beinette, Giovanni Battista Bella Bonino,  titolare  da molti anni del laboratorio di pasticceria B. B. G. di Cuneo.

Nato  a Mondovì, imparò l’arte della pasticceria durante il servizio militare a Roma. Lavorò per anni in Lombardia e tornando  Cuneo, nel 1983  in via Alba, il laboratorio B. B. G.. Produceva croissant, pizze, torte,  stuzzichini per aperitivi. Molto stimato e conosciuto , era vedovo  dal 2019 della moglie Franca che lavorava con lui.  Lascia due figli che continua nell’attività di pasticceria  e quattro nipoti. I funerali si sono svolti questa mattina nella chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo a Beinette.

(foto archivio)

Le “Grandi Langhe 2022” ritornano in presenza alle OGR

Le OGR sono la cornice d’eccellenza che ospita “Grandi Langhe 2022”, l’appuntamento con l’eccellenza vinicola delle Langhe, che ritorna finalmente in presenza, lunedì 4 e martedì 5 aprile.

Il 4 aprile, riservata agli operatori del settore, è in programma la degustazione del DOCG e DOC Langhe e Roero dalle 10 alle 17.
Dalle 18.30 alle 21.30 è revista l’apertura ai soci AIS e agli appassionati del mondo del vino.
Martedì 5 aprile dalle 10 alle 17, riservata agli operatori del settore, si terrà la degustazione della DOCG e DOC di Langhe e Roero. Dalle 17 alle 19.30 avrà poi luogo un convegno dal titolo “CHANGES – Ambiente e Etica nelle Langhe del futuro”.
Per maggiori informazioni info@grandilanghe.com
L’ingresso è consentito previa prenotazione o invito.
OGR Torino, corso Castelfidardo 22, Torino

Mara Martellotta

Chic Charming Chef, l’associazione dalla parte dei cuochi

Chic significa elegante, charming significa affascinante. Nella ristorazione, spesso, sono aggettivi affidati alla descrizione di una cucina di alto livello, chiusa in una narrazione d’elite.

Non è sempre così: esiste un’associazione fatta di persone, addetti del settore e personalità esperte,  nata nel 2009 –  CHIC, Charming Italian Chef – che riunisce un centinaio di grandi professionisti, volti alla proposta di  una cucina creativa, nel rispetto delle materie prime di cui è ricca l’Italia. I soci, suddivisi per regione, danno vita a percorsi di dialoghi culturali, con la volontà di fare sistema, che cercano di trovare risposte alle esigenze attuali della ristorazione italiana e di proporsi come forte traino per lo sviluppo del settore, così duramente colpito a seguito delle varie chiusure a causa della pandemia.  Particolarità di CHIC, unica nel panorama associativo italiano, è la presenza nel gruppo di professionalità diverse, tutte di grandissimo profilo, quali chef di ristoranti, pizzaioli, pasticcieri, gelatieri, e panettieri e, soprattutto, imprenditori: il futuro della ristorazione guarda soprattutto all’ascolto verso coloro che hanno un occhio diretto alle dinamiche economiche che si sviluppano in Italia e non solo. Gli eventi organizzati da Chic, come cene e convegni, sono una preziosa occasione di confronto con la categoria.

Tre i principi che caratterizzano lo status dell’associazione e che i soci perseguono nello sviluppo della propria attività: la semplicità, intesa come umiltà nel proprio lavoro nel dare equilibrio ed emozione; la sostenibilità, promossa attraverso l’utilizzo delle risorse naturali insieme all’uso consapevole delle tecnologie e al loro impatto sull’ambiente; e la salubrità  concetto molte volte omesso, ma molto importante nel dare attenzione alle esigenze del cliente e che prevede la promozione di una corretta alimentazione, attraverso la proposta di ricette realizzate con i prodotti del del territorio regionale di appartenenza.

La volontà dei soci chic è quella di creare un punto di riferimento per il consumatore  con lo scopo di educarlo alla cucina di alta qualità, al suo gusto e a tutta la filiera culturale di cui si fa portatrice, arricchente e densa di narrazione del territorio. Il senso di amicizia e di collaborazione che anima in particolare gli chef, ha portato a riunirsi al congresso annuale, che quest’anno si è svolto il 29 e del 30 marzo a Roma presso il Crowne Plaza St.Peter’s Hotel, durante il quale i Referenti regionali si sono fatti portatori della volontà di migliorare la comunicazione dei principi fondanti dell’associazione e di dare maggior voce a tutti gli associati.


Durante la prima giornata di congresso, sono stati anche presentati i 27 nuovi soci, fra chef e imprenditori. Animati dal piacere di essere entrati a far parte di “ Chic” , si sono espressi in maniera particolarmente entusiasta a favore del focus di narrazione che parte dalla valorizzazione delle filiere agroalimentari e agricole tipiche della regione di appartenenza.

La seconda giornata, dedicata ai dibattiti sulla situazione attuale e futura della ristorazione, ha suscitato davvero molto interesse.

Andrea Petrini, guru della comunicazione gastronomica fin dagli anni 90, così si è espresso: “ Difficile dire dove sta andando il mondo, allo sbaraglio sembrerebbe. Ma proprio per questo, perché i giornalisti, i media e l’industria culturale sono in balia dei potenti, proprio perché non vi è più curiosità, occorre tornare a modelli di comunicazione semplici, nei quali il cuoco e i suoi piatti sono raccontati nella loro essenza più profonda. Il pubblico si aspetta questo e Chic ha tutte le carte in regole per poter lavorare in tal senso “ .

Il secondo momento, forse quello più coinvolgente a livello evocativo per gli appassionati di sport, è stato quello – condotto in maniera puntuale dal critico enogastronomico Marco Colognese – dove, a salire sul palco, è stato l’ex allenatore di calcio Alberto Malesani, oggi produttore di vini di grande qualità in Valpolicella. Per descrivere le caratteristiche sulle quali l’associazione deve puntare perché si possa parlare di un futuro di qualità nel settore enogastronomico, dice il Mister , “ bisogna confidare nello spirito di squadra e nella forza di ogni elemento che la compongono. Ognuno, col proprio contributo e con la propria professionalità, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi desiderati. La cucina e un’associazione non sono poi così realtà diverse nelle modalità di raggiungimento di un obiettivo: il rispetto dei valori e la definizione dei ruoli, sono elementi fondamentali che accomunano le due realtà nel loro operato”

La due giorni si è conclusa con un brindisi finale di augurio da parte di tutti e per tutti, rivolto al comparto della ristorazione: ripartire insieme dopo anni di difficoltà lavorative, economiche ed emotive. Sempre sotto il segno di Chic.

Per informazioni sulle modalità di associazione e sugli eventi organizzati charmingitalianchef.com

“Il giorno prima del voto” Michele Paolino e Sergio Chiamparino

Attenti a quei due!

Ricordando il famoso telefilm degli anni ’70 con protagonisti Tony Curtis e Roger Moore anche a Torino abbiamo il piacere  di presentare una supercoppia da poco formata, in campo letterario,ma già di grande qualità in campo politico: stiamo parlando di Michele Paolino, già presidente di circoscrizione e consigliere comunale a Torino e Sergio Chiamparino già sindaco di Torino e presidente della regione Piemonte, autori a quattro mani del libro il Giorno prima del voto,un giallo noir,raffinato che tiene il lettore col fiato sospeso. Michele Paolino è al suo terzo libro, nuovo successo editoriale scritto in maniera semplice e coinvolgente: il lettore non fa alcuna fatica ad immedesimarsi nei protagonisti, proprio come se stesse vedendo un film.La narrazione scorre veloce, l’impatto è avvolgente. Chi legge, scrivente compreso, si isola da tutto ciò che lo circonda e diventa coprotagonista della trama.
“Il giorno prima del voto” narra di un brutale fatto di sangue che avviene  nelle Langhe:una discendente di una grande e conosciuta famiglia di produttori di vino Barolo viene trovata uccisa nella sua cantina con un forcone conficcato nella schiena.Intanto a Torino,in contemporanea,s’infiamma la campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco. Ci sono vari dibattiti e la presenza di un ministro che accende gli animi della vecchia guardia e dei nuovi giovani leoni che vorrebbero acquisire il potere economico della città.Intanto nelle Langhe cominciano le indagini e si scopre che… acquistate il libro e leggetelo tutto d’un fiato: ne vale proprio la pena perché rimarrete piacevolmente sorpresi.

Enzo Grassano