ilTorinese

Liguria medievale

Dolceacqua affascinò Claude Monet, “il luogo è superbo, scrisse il pittore impressionista verso la fine dell’Ottocento, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza”.

È il vecchio ponte sul torrente Nervia che insieme alle rovine del castello dei Doria attira ogni anno migliaia di turisti mentre dall’altro lato del Ponente nel piccolo borgo di Noli, nel savonese, spicca la chiesa di San Paragorio, un gioiello di architettura romanica. In mezzo al Ponente ligure c’è naturalmente tanto altro, svettano cattedrali e battisteri a Ventimiglia, Sanremo e ad Albenga, monumenti medievali a Taggia, Triora, nell’entroterra di Imperia e di Finale, a Savona e a Varazze. E ancora Pigna sui colli con le sue terme, Sant’Ampelio a Bordighera, Andora e Apricale, uno dei borghi più incantevoli della Liguria, dove, come a Dolceacqua, è possibile passeggiare nei suggestivi vicoli del paese fino ai resti del castello della Lucertola. “Liguria medievale”, il libro del novarese Simone Caldano, Edizioni del Capricorno, ci accompagna a scoprire e visitare 55 tra paesi, borghi e città, da ponente a levante, oltre a Genova. Un libro in più da portare in vacanza in Liguria che d’estate viene presa d’assalto da migliaia di piemontesi. E per ricordarci che questa regione non è solo una terra di belle spiagge e raffinati ristoranti ma c’è anche altro che merita di essere conosciuto e ammirato. A Levante, seguendo il percorso ideato da Caldano, docente e storico dell’architettura e dell’urbanistica, scopriremo, tra l’altro, Camogli con il castello della Dragonara, l’Abbazia di San Fruttuoso tra Portofino e Camogli, Rapallo, San Nicolò dell’Isola a Sestri Levante, Levanto, le chiese medievali di Vernazza e Riomaggiore nelle Cinque Terre, Porto Venere e il castello di Lerici, una fortezza sul mare così grandiosa da sembrare, scrive l’autore, “un imponente vascello pronto a salpare e a solcare i mari”. La Commenda di San Giovanni di Prè, di fronte al Museo del Mare Galata e al Porto antico, apre la sezione del libro dedicata a Genova e al suo entroterra, perché, spiega Caldano, “è il monumento medievale che “dà il benvenuto” al visitatore che si avventura in città, sia per la posizione fuori dalle mura sia per la vicinanza alla stazione Principe. In una città importante come la Superba non poteva certo mancare un prestigioso insediamento dei Cavalieri di San Giovanni, i futuri Cavalieri di Malta”. Per secoli la Commenda fu un essenziale punto di riferimento e di ritrovo per pellegrini e viandanti che si imbarcavano a Genova diretti alle Crociate in Terra Santa. E poi il duomo di San Lorenzo, “da sola questa splendida cattedrale basterebbe a sfatare i preconcetti di coloro che vedono in Genova una città povera in termini di patrimonio artistico. Attorno al complesso vescovile lo storico Caldano ci invita a seguire due itinerari che toccano le chiese di San Donato, Santa Maria di Castello, Santi Cosma e Damiano, il Museo di Sant’Agostino, Porta Soprana, San Matteo e Santo Stefano. Nell’entroterra genovese raggiungiamo Montoggio con il castello dei Fieschi, di cui oggi restano soltanto alcuni ruderi. Posto a guardia dell’alta Valle Scrivia divenne nel Quattrocento proprietà dei Fieschi, una delle più potenti famiglie genovesi dell’epoca. A Vobbia invece scopriremo le rovine del castello della Pietra nel parco regionale dell’Antola. Ora buona lettura e godetevi il fascino della Liguria..                                         Filippo Re

Borseggiatore si tuffa nel fiume per sfuggire alla polizia

Mercoledì mattina, durante un servizio di controllo del territorio nel quartiere Aurora, in prossimità del Ponte Mosca e Corso Giulio Cesare, dove da qualche settimana gli agenti in Formazione Operativa in forza al Reparto Radiomobile della Polizia Locale coordinati dai loro istruttori inquadratori stanno effettuando dei presidi di sicurezza urbana e stradale,  sono stati avvicinati da un uomo che li ha informati di essere stato vittima di un furto. Un giovane, secondo quanto raccontato, gli aveva rubato il  telefonino.

Gli agenti, sulla base delle indicazioni fornite dalla vittima, si sono messi subito sulle tracce del presunto ladro e poco dopo lo hanno individuato in lungo Dora Firenze. Alla vista delle divise dei ‘civich’, il sospettato si è dato alla fuga ed è sceso lungo le sponde del fiume Dora, subito tallonato dagli agenti.

Sentendosi braccato, l’uomo si è lanciato in acqua per attraversare il fiume e trovare una via di fuga sulla sponda opposta di lungo Dora Savona, ma ad attenderlo dall’altra parte ha trovato un’altra pattuglia di vigili che lo ha preso in custodia per poi accompagnarlo al Comando di Via Bologna dove è stato identificato.

Il giovane ventiseienne è stato tratto in arresto per i reati di rapina, resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di generalità e successivamente tradotto presso le camere di sicurezza del Commissariato San Paolo in attesa del processo per direttissima disposto dal Magistrato.

Intesa tra Regione e Cai per attività in ambiente naturale

Valorizzare e promuovere il patrimonio naturale, culturale e paesaggistico delle montagne e sviluppare forme eco-compatibili di gestione e di sviluppo del turismo montano, compreso l’utilizzo delle tecnologie digitali, sono gli obiettivi che si pone il protocollo d’intesa stipulato tra Regione Piemonte e Gruppo regionale Piemonte del Club Alpino Italiano.

Il documento, valido tre anni, è stato presentato  dal Vicepresidente e Assessore alla Montagna della Regione Piemonte e dal Presidente e dal Vicepresidente del Gruppo regionale Piemonte del CAI.

Il Vicepresidente della Regione ha potuto così annunciare la continuazione di una collaborazione consolidata da alcuni anni, che permetterà alle persone che vogliono praticare la montagna di percorrere sentieri sempre curati e di essere consigliate sull’utilizzo di un corretto equipaggiamento. Ha inoltre affermato che questa Amministrazione ritiene il miglioramento dell’economia dei territori montani fondamentale per lo sviluppo dell’intero Piemonte e che la pandemia ha insegnato che il ripopolamento della montagna necessita della disponibilità di servizi adeguati.

Presidente e vicepresidente del Gruppo regionale Piemonte del CAI hanno sottolineato l’importanza che riveste questo nuovo accordo con la Regione, in cui credono molto, ed hanno garantito l’impegno dei propri associati per rendere sempre più accessibili e sicuri i percorsi escursionistici nella Regione e per adeguare i rifugi CAI anche alle nuove esigenze dettate dai cambiamenti climatici in atto.

Cosa prevede il protocollo

Regione e CAI si impegnano a favorire la frequentazione della montagna nel rispetto di adeguate condizioni di sicurezza, ad assicurare la tutela dell’ambiente montano, a promuovere la Carta etica della Montagna tramite azioni volte a valorizzare l’economia locale secondo una frequentazione turistica sostenibile e socialmente inclusiva che presenti percorsi innovativi di fruizione capaci di coinvolgere anche le le famiglie, i bambini e le persone con difficoltà.

Per ottenere questi risultati sono previsti diversi interventi:

* adeguamento normativo e miglioramento della qualità dell’offerta dei rifugi alpini ed escursionistici di proprietà del CAI;

* verifica delle caratteristiche, della frequentazione e della ricettività dei percorsi, delle vie ferrate e dei siti di arrampicata inseriti nella rete escursionistica regionale, con particolare attenzione alla Grande Traversata delle Alpi, alla Via Francigena e agli itinerari storico-devozionali;

* manutenzione dei sentieri e ripristino della segnaletica direzionale e di richiamo della rete sentieristica di rilevanza regionale e della Grande Traversata delle Alpi, nel rispetto delle priorità e delle indicazioni stabilite dalla Regione Piemonte;

* formazione degli operatori per la manutenzione dei sentieri;

* condivisione di azioni di divulgazione, comunicazione e promozione dell’offerta turistica e di promozione culturale della montagna piemontese nel rispetto del patrimonio ambientale, storico e culturale in coerenza con gli obiettivi della Carta Etica, anche con l’organizzazione di specifiche iniziative di sensibilizzazione dei giovani.

Le risorse necessarie verranno reperite dalle fonti di finanziamento regionali, nazionali e comunitarie.

Le attività previste dal protocollo saranno coordinate da una cabina di regia composta da quattro persone, due nominate dalla Regione e due dal CAI.

Siccità, oltre 200 interventi finanziati in Piemonte

 

Quasi 6,8 milioni di euro per opere di somma urgenza e più di 800 mila euro per trasportare acqua con le autobotti

 

Con l’accoglimento della richiesta dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, sono in arrivo in Piemonte 7,6 milioni di euro per intervenire sull’emergenza idrica che da settimane sta mettendo a dura prova il territorio. In particolare, quasi 6,8 milioni di euro sono destinati a 102 interventi di somma urgenza e più di 800 mila euro vengono utilizzati per 142 interventi di trasporto dell’acqua con le autobotti.

«Si tratta di un primo stanziamento per le somme urgenze che ci sono state segnalate dai territori più colpiti. Abbiamo però trasmesso a Roma una ricognizione più approfondita di interventi meno urgenti, ma che riteniamo comunque necessari per prevenire il ripetersi in futuro di situazioni come questa e ci auguriamo che anche su queste altre opere possa arrivare al più presto un sostegno – commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, coordinatore delle attività del tavolo per l’emergenza idrica e l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi –. Siamo in presenza di un’emergenza in cui la rapidità degli interventi è determinante. Siamo perciò soddisfatti della velocità con cui il governo ha risposto alle nostre richieste stanziando subito una prima tranche di risorse da destinare alle somme urgenze. Questo è il primo passo di un percorso più strutturale che dobbiamo però fare tutti con rapidità se vogliamo dare un vero aiuto ai territori che maggiormente stanno soffrendo in questo momento».

«Ora auspichiamo che con altrettanta rapidità il Governo accolga anche la richiesta della stato di calamità per l’agricoltura – aggiunge l’assessore alla Agricoltura Marco Protopapa – indispensabile sia per ristorare i nostri agricoltori di fronte ai danni causati da questa prolungata siccità, ma anche per attivare gli investimenti necessari per una futura nuova gestione dell’acqua».

Gli interventi riguardano le interconnessioni di rete, la sostituzione o il potenziamento di pompe, le opere di progettazione per il potenziamento di sorgenti o di sostituzione della rete idrica e il ripristino di pozzi già esistenti e abbandonati, ovvero opere che servono per evitare il picco di criticità dei mesi estivi. Sono inclusi anche gli interventi di distribuzione di risorse idriche con autobotti nei Comuni che ne hanno dichiarato la necessità.

In particolare, alla provincia di Alessandria sono destinati 95.000 euro per due interventi con autobotti.
Alla provincia di Biella vanno quasi 111.000 euro per 19 interventi: circa 42.000 euro sono destinati alle autobotti e 69.000 alle somme urgenze.
In provincia di Cuneo arrivano quasi 3,3 milioni di euro per 34 interventi quasi interamente in somma urgenza.
Alla provincia di Novara sono destinati oltre 1,7 milioni di euro per 22 interventi, di cui 68.000 per le autobotti e il resto per opere di somma urgenza.
In provincia di Torino sono in arrivo oltre 209.000 euro per 23 interventi, di cui 155.000 euro vanno alle somme urgenze e 54.000 per le autobotti.
In provincia di Vercelli vanno circa 17.000 per 7 interventi, la maggior parte dei quali per interventi con autobotti per un importo di 12.000 euro e la rimanente parte per le somme urgenze.
Per il Verbano Cusio Ossola sono stati stanziati oltre 2,1 milioni per 65 interventi: quasi 1,6 milioni sono destinati agli interventi di somma urgenza e oltre 540.000 euro alle autobotti.

A Quattordio l’unico evento italiano del campionato mondiale di Gravel: aperte le iscrizioni

Alessandria, luglio 2022. Sono aperte le iscrizioni per l’unica tappa italiana delle UCI Gravel World Series, il campionato mondiale di Gravel, che si svolgerà a Quattrodio il prossimo 3 settembre. Un appuntamento dedicato agli appassionati del ciclismo di tutto il mondo, che verrà organizzato nell’ambito della Monsterrato-Strade Bianche Monferrato, e che trasformerà ufficialmente l’Alessandrino nel riferimento italiano del mondo del Gravel Internazionale.

Nata nel Midwest degli Stati Uniti circa 15 anni fa, la gravel è cresciuta in popolarità e ora è in crescita in tutto il mondo. Popolare tra i piloti alla ricerca di nuove sfide, combina elementi di strada e mountain bike, e si svolge principalmente su strade non chiuse al traffico (ghiaia, piste forestali, strade agricole, ciottoli, ecc).

La UCI Gravel World Series coinvolge partecipanti da tutto il mondo, con gare su quattro continenti dove i piloti potranno qualificarsi per i nuovi Campionati del mondo UCI Gravel che si svolgeranno in autunno. La serie di  dodici gare internazionali, iniziata il 3 aprile nelle Filippine con un evento di 85 chilometri, è poi proseguita negli Stati Uniti, in Australia e alla fine è approdata in Europa. Dopo il turno del Belgio, la nona tappa si terrà il 3 settembre a Quattordio, con la possibilità di scelta tra due percorsi: da un lato il “Diavolo Rosso Gerbi”, di circa 65 chilometri, e dall’altro l'”Elisio Rivera”, di 125 chilometri. I percorsi sono caratterizzati da fondo misto strade bianche, strade sterrate e strade asfaltate, e la partecipazione è aperta a Gravel Bike, MTB, bici storiche e vintage con le gomme larghe. La gara sarà appunto valida come prova di qualificazione al campionato del mondo.

Dopo la gara di qualificazione al campionato UCI Gravel, si terrà domenica 4 settembre la classica cicloturistica de La Monsterrato, in libera escursione personale sugli stessi due percorsi che il giorno prima hanno ospitato la prova agonistica.

Informazioni per l’iscrizione

L’iscrizione alla Monsterrato Race Trek Uci Gravel World Series di sabato 3 settembre ha un costo di 60 euro dal 1 maggio al 1 settembre, e di 70 euro per chi si iscrive il 2 settembre.

L’iscrizione alla 6/a La Monsterrato-Strade Bianche Monferrato, randonnée cicloturistica in libera escursione personale di domenica 4 settembre ha un costo di 35 euro dal 1 giugno al 1 settembre, e di 40 euro per chi si iscrive il 2 settembre.

L’iscrizione a entrambe le prove entro il 31 agosto ha un costo di 70 euro totale in offerta speciale.

Sia liscrizione alla Monsterrato Race del 3 settembre che alla 6/a La Monsterrato Strade Bianche Monferrato del 4 settembre sono riservate a tesserati in possesso di un certificato medico-sportivo di idoneità alla pratica del ciclismo agonistico. Chi avesse tale certificato medico sportivo ma non fosse tesserato, dovrà pagare unassicurazione giornaliera di 10 euro, sottoscrivendo il tutto possibilmente per ragioni logistiche e di tempo nella giornata di venerdì pomeriggio presso la Pro Loco di Quattordio

Tutti gli iscritti alla gara, in particolare lungo i tratti asfaltati, si impegnano al rispetto del codice della strada.

Per i non tesserati è previsto alla partenza o meglio, il venerdì 2 , il pagamento per assicurazione di giornata (Euro 10 circa). Non è previsto il pacco gara. Allarrivo,pasta party (un piatto di pasta, acqua o un bicchiere di vino) 

Liscrizione online viene effettuata tramite il portale www.ENDU.net 

Per informazioni: https://www.lamonsterrato.it

Per informazioni e materiale stampa

Valentina Dirindin | valentinadirindin@yahoo.it | press@alexala.info | 393 9196933

I “giramenti di testa”, le vertigini e le false percezioni

I “giramenti di testa”, le vertigini e le false percezioni possono essere dovute ad alterazioni del sistema vestibolare, ma non solo.

Siamo in pieno periodo di vacanze, programmiamo le ferie e non è escluso che, fra i vari metodi utilizzati per spostarci, possano essere contemplati navi, traghetti e imbarcazioni in genere.

Al ritorno da lunghi, o brevi, viaggi può succedere che molti, fra quanto hanno viaggiato via mare, avvertano una sensazione di sbandamento mentre camminano e debbano faticare a riacquistare la loro andatura normale, una volta tornati sulla terra ferma.

Le loro membra possono sentirsi traballanti per qualche minuto, o il terreno può sembrare che si muova sotto i loro piedi. Chi soffre della cosiddetta “sindrome dello sbarco” non sfugge mai a questa sensazione. Molto tempo dopo essere sbarcati, si sentono costantemente in movimento o fuori equilibrio.

La condizione è solitamente causata dal viaggio, soprattutto dopo lunghi periodi di tempo in barca come in crociera. È opinione ormai accettata dalla maggior parte degli studiosi che tale disturbo si verifica quando il cervello non riesce a riadattarsi velocemente alla terraferma, dopo essersi adattato al beccheggio e al rollio di una barca; per alcune persone, la guida e altri tipi di movimento tendono a calmare la fastidiosa sensazione di dondolio e di vertigine.

Si tratta di una sensazione di ondeggiamento, che ritroviamo descritta magistralmente dal noto scrittore Jack London, in uno dei suoi romanzi migliori, fra i più letti in assoluto: Martin Eden.

Ecco come il romanziere descrive il fastidio provato dal protagonista del racconto, marinaio di lungo corso, nell’attraversare il salone di un palazzo elegante:

“….(Martin) mentre camminava alle calcagna dell’altro, dondolava le spalle e, senza rendersene conto, teneva le gambe divaricate, come se l’immobile pavimento si alzasse e si abbassasse, sollevato e sospinto dal mare. Le ampie stanze parevano troppo strette per la sua andatura dinoccolata, e nutriva il segreto terrore che le larghe spalle potessero urtare contro gli stipiti delle porte o tirar giù i ninnoli dalla mensola bassa del camino. Non faceva che ritrarsi di scatto dai vari oggetti in cui s’imbatteva, moltiplicando i pericoli che in realtà albergavano solo nella sua mente.

Tra il pianoforte a coda e il tavolo centrale su cui erano accatastate alte pile di libri c’era spazio sufficiente per il passaggio di cinque o sei persone che camminassero a due a due, e tuttavia si cimentò nella traversata pieno di trepidazione. Le braccia pesanti e scoordinate gli penzolavano lungo i fianchi. Non sapeva che farne di quelle braccia e delle mani, e quando, nella sua visione alterata, un braccio si avvicinò fin quasi a sfiorare i libri sul tavolo, indietreggiò barcollando come un cavallo impaurito, mancando per un soffio lo sgabello del pianoforte.

Osservò l’andatura disinvolta dell’uomo che lo precedeva e per la prima volta si rese conto di avere un’andatura diversa da quella delle altre persone. Provò una momentanea fitta di vergogna per quell’andatura da villani. Il sudore gli imperlava la pelle della fronte di minuscole goccioline, e si fermò un momento ad asciugarsi il viso abbronzato con il fazzoletto…”

La “sindrome da sbarco” è conosciuta anche come “mal di terra” ed è una vera e propria sensazione di squilibrio o dondolio, che spesso viene avvertita e addirittura vista dal paziente che, una volta sceso dalla nave, ma anche dall’aereo, può continuare a sentirsi come se fosse ancora in viaggio e può venire innescata anche da altri spostamenti su differenti tipologie di mezzi.

Si tratta di un disturbo raro e relativamente poco conosciuto del sistema vestibolare che provoca una percezione fantasma del movimento di sé, tipicamente descritta come dondolio, oscillazione o ondeggiamento.

Paradossalmente i sintomi tendono a esacerbarsi quando il paziente non è in movimento, ad esempio quando dorme o sta fermo.

In questa patologia può persistere, per mesi o anni, una significativa compromissione dell’equilibrio. I sintomi possono diminuire nel tempo o ricomparire spontaneamente o dopo un altro viaggio, ma il fattore scatenante, per eccellenza, è rappresentato dalle crociere e le attività acquatiche in genere.

Tra i fattori scatenanti meno comuni, vi sono i viaggi in aereo, ma anche il semplice dormire su letti ad acqua, può favorire la comparsa dei fastidiosi sintomi.

Altri disturbi comuni riferiti da questi, sono la sensazione di camminare su di un terreno irregolare mentre è raro che i pazienti con sindrome da sbarco soffrano di vere e proprie vertigini rotatorie o cinetosi.

La sensazione di alterazione dell’equilibrio è un disturbo comune a tutti i pazienti; talvolta i sintomi possono aumentare se il paziente compie movimenti rapidi, oppure se viene a trovarsi di fronte a luci stroboscopiche o intermittenti, come quelle presenti in alcuni negozi, anche un impegno visivo intenso, come giocare ai videogiochi, può essere causa della comparsa del malessere soggettivo.

Sul lungo periodo si può instaurare una ingravescente difficoltà a concentrarsi e insorgenza di stati d’ansia e depressivi.

La causa dell’incapacità del sistema dell’equilibrio di compensare e adattarsi in modo appropriato è ancora controversa e, pur non essendovi farmaci in grado di azzerare rapidamente il disturbo, vi è di positivo che, con qualche presidio farmacologico sintomatico prescritto dallo specialista, il disturbo nella maggior parte dei casi, ha una risoluzione positiva nella maggior parte dei casi.

Riapre (in parte) la Mandria dopo il nubifragio

Ha riaperto oggi in parte i battenti, dopo il nubifragio del  30 giugno che ha abbattuto numerosi alberi oggi, sabato 9 luglio, il Parco La Mandria. Al momento riaprirono solo  gli ingressi di Venaria Reale: Ponte Verde, Tre Cancelli, Brero e gli appartamenti Reali del Castello, la cascina Brero, il ciabot degli animali, le cascine Prato Pascolo, Rampa, Vittoria e Oslera, questa aperta nell’area verde ma senza possibilità di accedere alla sentieristica e al resto del parco e ai laghi.

Un giorno di fiori, foglie e bellezza a Bardonecchia

Domenica 10 luglio 2022

Per il quinto anno consecutivo FLOR Estate si sposta in montagna e torna a Bardonecchia, nel cuore della Val di Susa piemontese.

L’appuntamento è in programma domenica 10 lugliodalle 9 fino alle 19 per una manifestazione gratuita che, negli anni, è diventata un punto fermo per gli amanti della natura e delle sue eccellenze floreali e per i villeggianti che potranno godersi in altura il meglio del vivaismo piemontese.

Sara la centralissima Via Medail, cuore nevralgico di Bardonecchia, a fare da palcoscenico di Flor Estate, trasformandosi in un vero e proprio giardino grazie alla presenza di circa una quarantina tra i migliori espositori del Piemonte: florovivaisti con le profumate eccellenze di stagione ma anche piccoli agricoltori e artigiani ceramisti per una festa all’insegna dei colori e della natura in tutte le sue forme.

Accanto alle numerose tipologie di piante tipiche delle coltivazioni di montagna, non mancheranno proposte più tradizionali, che ben si adattano sia alla coltivazione in piena terra che in vaso, tra cui erbacee annuali e perenni a fioritura estiva, violette, piante aromatiche come la lavanda, il timo e il genepi, orchidee, ortensie, bonsai, piccoli frutti.

Passeggiando per via Medail, la natura prenderà poi altre forme, a cominciare dalle proposte alimentari grazie alla presenza di piccoli produttori che proporranno le loro eccellenze “naturali”, dal miele ai distillati alpini, dall’aglio di Caraglio ai formaggi e ancora i gustosi taralli, erbe aromatiche, liquirizia, frutta disidratata e marmellate. Ci saranno anche proposte naturali per la bellezza e la salute come il latte d’asina, creme, saponi, oli per il corpo e il viso e tisane.  Parteciperanno a FLOR Estate Bardonecchia alcuni piccoli produttori di artigianato e ceramica per l’arredo del giardino.

A partire dalle 18 poi, nella zona bassa di Via Medail, Flor proporrà una degustazione guidata dei diversi genepì realizzati in Valle di Susa e un laboratorio per scoprire come produrre questo saporito liquore alpino.

Organizzata da Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) con il Patrocinio del Comune di Bardonecchia e promossa dal Consorzio Turismo Bardonecchia, FLOR Bardonecchia apre le porte, con i suoi colori e i suoi profumi, a un’estate ricca di appuntamenti ed eventi per il borgo valsusino.

Flor Estate Bardonecchia

Domenica 10 luglio 202

Dalle 9 alle 19

Via Medail – Bardonecchia (TO)

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

Fiammata dalla motosega: due ustionati, morto il cane

Due giovani  di 29 e 27 anni di Grugliasco sono ricoverati al Cto per le ustioni provocate dall’incendio della benzina che stavano versando in una motosega.  Il ritorno di fiamma per una scintilla e una perdita dal serbatoio hanno causato l’incendio.  La fiammata ha investito la tanica di benzina, ha ferito  i due e ucciso il loro pastore tedesco.

100 e lode: giovane eccellenza canavesana all’alberghiero Artusi

LUISA ACOTTO, ECCELLENZA SCOLASTICA CANAVESANA A CASALE MONFERRATO, 100 E LODE ALL’ESAME DI STATO.

 

“Il voto finale mi ha stupito. Speravo nel 100 ma la lode è stata una vera, e piacevole, sorpresa”. A parlare è Luisa Acotto, canavesana di Courgnè, che ha terminato il suo corso di studi all’Istituto Artusi di Casale Monferrato con il massimo dei voti, un 100/esimi e lode. Per lei, arrivata a Casale Monferrato in seconda è stato il coronamento di un percorso che l’ha vista conseguire sempre ottimi risultati di anno in anno. L’abbiamo raggiunta telefonicamente a Cogne dove sta lavorando (la sua specialità è quella di addetto sala/bar) e pieno ritmo. Per il futuro pensa che seguirà dei corsi di perfezionamento, naturalmente inerenti il suo titolo di studio, nei prossimi mesi. Luisa come hobby, nel poco tempo libero che le rimane, ha quello di disegnare oppure quello di ‘costruire’ creazioni floreali di centro tavola.