ilTorinese

Una nuova casa per i dieci anni di “Flashback Art Fair”

In Borgo Crimea, a Torino, nasce “Flashback Habitat” aperto, con iniziative culturali le più varie, tutto l’anno

Un bel regalo per il suo decennale. Dopo il “Pala Alpitour”  e la “Caserma” di via Asti, “Flashback Art Fair” (la Fiera dove “l’arte è tutta contemporanea”, come da sempre recita il suo claim) spegnerà infatti, quest’anno, le sue prime dieci candeline inaugurando un nuovo importante spazio nel quartiere di Borgo Crimea, in corso Giovanni Lanza al civico 75, a Torino, in quella che nell’Ottocento fu la villa del noto banchiere Luigi Marsaglia e che, dal 3 al 6 novembre prossimi, ospiterà l’attesa “Fiera d’Arte” diretta da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe ma che, fra i suoi obiettivi, vanta anche quello ben preciso – e assai importante – di tenere le porte aperte tutto l’anno. “Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee”: questo il progetto e il nome (per esteso) della nuova location, sede delle attività dell’“Associazione Flashback”, un grande hub culturale, nato con l’obiettivo di dare nuova vita a un immobile inutilizzato, che oggi rinasce grazie allo strumento urbanistico dell’uso temporaneo deliberato dal Comune di Torino e a un accordo stipulato da “Flashback” con il “Gruppo Cassa Depositi e Prestiti”, cui appartiene l’intera area. Sotto la direzione artistica di Alessandro Bulgini (artista di origini tarantine ma torinese d’adozione ed ideatore del progetto “Opera Viva Barriera di Milano”“Habitat” concretizza l’intento di “far entrare l’arte – afferma Bulgini – nella quotidianità di ciascuno di noi e di ridare vita a quanto è stato dimenticato, trascurato, siano esse opere, luoghi o persone”. L’idea è da sposare, ma non semplice. Non semplice, poiché innesca un processo di rinnovamento urbano in Borgo Crimea che ha l’obiettivo di rigenerare più di 20mila metri quadri di spazio attualmente in disuso dato in concessione all’Associazione e immerso in una grande e area verde, dalle enormi potenzialità espositive. Cui, a partire dagli anni Venti, si sono aggregati altri quattro edifici che hanno ospitato l’ “Istituto Provinciale per l’Infanzia e la Maternità (IPI)” e successivamente la sede della “Provincia di Torino”“Borgo Crimea – sottolineano Ginevra Pucci e Stefania Poddighe – è un quartiere nato con un’anima duplice, da un lato la collina dall’altro il fiume Po, da un lato le proprietà nobiliari dall’altro l’attività dei lavandai, un quartiere dove la natura conserva ancora un importante ruolo di spartiacque”. E dove appaiono ancor oggi necessari interventi di aggregazione sociale che proprio attraverso seri e coraggiosi progetti di attività culturali possano arrivare ad acchiappare lo scopo. “Il termine ‘habitat’ indica il posto – ancora Bulgini – dove ‘abitiamo’, dove viviamo e cresciamo, quel luogo inserito in un ecosistema dove interagiamo tra di noi e l’ambiente che ci circonda; ‘Flashback Habitat’ vuole essere proprio quell’ambiente dedicato all’arte e alla cultura dove sviluppiamo la nostra creatività e troviamo quel nutrimento essenziale per l’anima, un luogo parte di un ecosistema aperto, proteso verso le relazioni, uno spazio sia espositivo che di formazione con studi, laboratori, sale di consultazione e di produzione, perché è proprio attraverso la multidisciplinarietà che si crea un luogo dove fruire dei contenuti, crearne e imparare, dove incontrarsi, discutere e far vibrare energie creative, anche dedicando un’area all’incontro, alla ristorazione e all’acquisto e consultazione di libri”“Flashback si riafferma quindi – conclude – come un format innovativo anche nella scelta della sede, concentrandosi sulla capacità di guardare a ciò che già esiste, a ciò che è stato trascurato per ribadirne l’esistenza e la forza, esportando lo stesso modus operandi che è stato il tratto distintivo sia della fiera d’arte antica e moderna che delle attività nelle periferie”. E mentre si lavora alla sistemazione del nuovo quartier generale di corso Lanza, in attesa del via alla “Fiera” (il 3 novembre prossimo), si tirano le somme certamente positive degli ultimi anni, con il numero dei visitatori arrivato ad oltre 18mila nel 2021 e il numero degli espositori che quest’anno toccano quota 50 adesioni.  Il che, ancora una volta, consolida l’evento come un “unicum” nel panorama italiano delle fiere d’arte.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Da sin. Alessandro Bulgini, Stefania Poddighe, Ginevra Pucci

–       “Flashback Habitat” esterni

A “CuneiForme”, luce puntata sui “d(I)ritti”

Il prossimo incontro a Racconigi con la filosofa romana Donatella Di Cesare

Venerdì 9 settembre, ore 21

Racconigi (Cuneo)

Noto volto televisivo, sarà Donatella Di Cesare, docente di “Filosofia Teoretica” alla “Sapienza” di Roma, autrice di numerosi libri (tradotti e discussi anche all’estero, l’ultimo “Se Auschwitz è nulla” – Bollati Boringhieri 2022) che affrontano questioni fra l’attualità e la storia, come le migrazioni, le rivoluzioni, il potere e i diritti umani, la prossima ospite della terza edizione della rassegna “CuneiForme” ideata e realizzata dall’Associazione “Progetto Cantoregi” e “Le Terre dei Savoia”, dedicata quest’anno al tema “d(I)ritti”“DIRITTI umani e civili – affermano gli organizzatori – che ancora vengono violati, per capire come invece affermarli, come lottare e rimanere DIRITTI e fermi sui principi di solidarietà, umanità, cura e rispetto, affinché le conquiste dei diritti non si rivelino fragili e di carta e per ragionare su come fare emergere la consapevolezza e come limitare le loro violazioni”. In quest’ottica, ben si inserisce l’appuntamento di venerdì 9 settembre (ore 21) alla “Soms” di via Costa 23 a Racconigi, con Donatella Di Cesare che terrà una “Lectio magistralis” su “Diritti e democrazie”, una “riflessione per ragionare se le Democrazie riescano ancora a garantire i diritti fondamentali umani”.

A seguire altro “Incontro con l’autore”. Dopo Donatella Di Cesare, la “Soms”venerdì 23 settembre (ore 21), ospiterà lo psichiatra genovese Paolo Milone che a Racconigi porterà la sua personale esperienza lavorativa a contatto con umane realtà di grande spessore emozionale, presentando il suo libro “L’arte di legare le persone”, edito da “Einaudi”. A moderare l’incontro, sarà Mara Barcella, psichiatra presso il “Centro di Salute Mentale” di Savigliano. “Quante volte parliamo dei medici come di eroi, martiri, vittime. In verità, fuor di retorica, uomini e donne esposti al male. Appassionati e fragili, fallibili, mortali”. Paolo Milone ha lavorato per quarant’anni in un “Centro di Salute Mentale” e in “Psichiatria d’urgenza”, e ci racconta esattamente questo. “Nudo e pungente. Con una musica tutta sua ci catapulta dentro il ‘Reparto 77’, dove il mistero della malattia mentale convive con la quotidianità umanissima di chi, a fine turno, deve togliersi il camice e ricordarsi di comprare il latte”.

Gli appuntamenti di “CuneiForme” (fra Lectio, Incontri con l’autore e Teatro) proseguiranno fino al 19 febbraio 2023.

Ingresso libero per Lectio e Incontri, Spettacoli teatrali 10 Euro intero8 Euro ridotto. Prenotazione non obbligatoria

Per info e programma:

“Progetto Cantoregi” , “Soms”, via Costa 23, Racconigi (Cuneo); tel. 349/2459042 o www.progettocantoregi.it

g.m.

Nelle foto:

–       Donatella Di Cesare

–       Paolo Milone

Earthink Festival, capire l’ambiente attraverso il teatro

Dal 9 al 17 settembre torna l’unica rassegna teatrale in Italia sulla sostenibilità ambientale. Quattro prime nazionali, due produzioni internazionali, circo, danza, performance collettive all’aperto e talk, la maggior parte portate in scena da artisti U35, per esplorare la natura e i suoi ecosistemi in modo autentico e interattivo.

 

Tutto è pronto per l’XI edizione di Earthink Festival, il primo festival in Italia e che dal 2012 usa il teatro per parlare di ambiente, ecologia e natura, di nuovo a Torino da venerdì 9 a sabato 17 settembre.

Earthink Festival, nato nel 2011 da un’idea di Serena Bavo dell’associazione Tékhné, per l’edizione 2022 ha in programma un ricco calendario di eventi che animeranno Torino per nove giorni con spettacoli di teatro, danza, circo, performance immersive e itineranti, conferenze musicali e talk. La riflessione sul rapporto uomo-natura, da sempre caratteristica di Earthink, si concentra quest’anno sulle azioni e sulle strategie da mettere in campo nel futuro prossimo: filrouge di molti spettacoli è l’urgenza di ripensare subito la nostra esistenza sulla terra in sinergia e sincronia con gli altri ecosistemi. Sedici gli spettacoli in programma di ETHF22 tra cui quattro prime nazionali, due produzioni internazionali, sei produzioni U35 e l’intera giornata di venerdì 16 dedicata al Goal 5 dell’Agenda2030 con tre appuntamenti per riflettere e confrontarsi sul gender equality.

Gli spettacoli, tutti a ingresso libero e pensati per un pubblico di grandi e piccoli, vedranno arrivare a Torino tanti giovani artisti da tutta Italia e dall’estero.

Si parte venerdì 9 settembre alle 21 allo Spazio Atelier Teatro Fisico con “Apocalisse tascabile” produzione U35 della compagnia Fettarappa-Guerrieri di Roma. Un atto unico eroicomico in cui Dio compare all’improvviso in un supermercato della periferia di Roma annunciando la fine del mondo. L’Apocalisse, affrontata dal punto di vista dei protagonisti, due giovani “scartati”, diviene per loro occasione di vendetta e rivincita. Un lavoro che con grande autoironia porta sulla scena la rabbia di una generazione esclusa.

Tra gli appuntamenti più attesi, il debutto di “Secret Life – Vita segreta degli umani” in programma mercoledì 14 alle 21 presso il Salone delle Arti del Cecchi Point. Dal testo di David Byrne fino a oggi mai tradotto né portato in scena in Italia, prodotto da LST – Teatro di Montepulciano per la regia di Manfredi Rutelli in coproduzione con Tékhné, è nato lo spettacolo che parte da un fatto realmente accaduto, il ritrovamento di documenti segreti dello scienziato, matematico e filosofo Jacob Bronowski, per ragionare su una serie di quesiti fondamentali: cosa significa essere umani? La nostra è realmente un’ evoluzione? O stiamo distruggendo la nostra specie e l’intero pianeta?

Grande fibrillazione anche per le due produzioni internazionali. Sabato 10 settembre alle 20 presso lo Spazio Kairòs andrà in scena “2071 – Una visita guidata al pianeta terra” di LAC Lugano Arte e Cultura, una mostra spettacolo che pone l’attenzione sul tema del surriscaldamento globale mescolando narrazione e fotografia d’autore. Domenica 11 alle 16:50 e alle 18 presso Cascina Filanda sarà la volta invece di “Users’ guide for planet heart” prima nazionale della produzione U35 nata dalla collaborazione tra Eunemesi (Milano) e la compagnia LUIT (Francia). Una performance itinerante in cui il pubblico verrà catapultato nel 2050 e, alla stregua di un gruppo di archeologi, visiterà la terra del futuro. Nel corso della visita saranno gli spettatori a ipotizzare la società dei prossimi decenni, scrivendo collettivamente il Manuale di istruzioni per il pianeta terra.

Domenica 11 alle 11 presso il Cecchi Point sarà invece il turno di “Ciclonica – monologo per donna in bicicletta” spettacolo di circo e clownerie della Compagnia Stradevarie e Campsirago Residenza. Liberamente ispirato alla Critical Mass e a Don Chisciotte, Ciclonica è la storia di una donna che sogna di mettersi in sella alla sua “velocipede Ronzina” per raddrizzare il mondo. Un’eroina indomita, moderna e visionaria che lotta contro il popolo delle auto, dei motori e dei rumori.

Sempre domenica 11 alle 16,30 in Cascina Filanda andrà in scena “EffettoSerra” di Tecnologia Filosofica, una performance di danza che racconta la parabola dello sradicamento dell’uomo dalla natura, indagando come lo sfruttamento dell’ambiente influenzi l’esistenza umana. Alle 17 sempre in Cascina Filanda un appuntamento per tutta la famiglia con “Hanà e Momò” produzione U35 della compagnia Principio Attivo (Lecce). Liberamente ispirato a “Favola d’amore” di Hermann Hesse, le due protagoniste Hanà e Momò dopo un allegro scontro incontro, danno vita a una coinvolgente sfida tra bambini, per raccontare l’importanza del far insieme e dell’accogliere l’altro.

Martedì 13 alle 21 presso lo Spazio Kairòs “Blue revolution – L’economia ai tempi dell’usa e getta getta” del collettivo PopEconomix. Uno spettacolo che usa il giornalismo d’inchiesta per spiegare alcuni grandi temi dei nostri tempi. Un one man show che unisce tre storie (l’economia dell’usa e getta, l’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky) per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente.

Giovedì 15 presso l’Atelier Teatro Fisico alle 21 “Cambiare il clima” conferenza spettacolo con musica dal vivo di Faber teatro. Un viaggio a tappe, condotto dai due attori-ingegneri della compagnia, per raccontare in un’ottica positiva e non catastrofista il tema del cambiamento climatico, lasciandosi guidare dal linguaggio semplice e coinvolgente della divulgazione scientifica.

Venerdì 16 settembre sarà la giornata interamente dedicata al Goal 5 dell’Agenda2030 sulla parità di genere.
Si parte alle 11 presso il Cubo Teatro con “Cenerentola” di Zaches teatro Firenze (in replica dopo il debutto di giovedì 15 alle 17 presso il Cubo teatro). Una rivisitazione della celebre favola che recupera anche le versioni orali più antiche, per mettere in scena una fiaba iniziatica in cui la difficile strada per la maturità parte dal distacco con il passato. Si prosegue al pomeriggio con il talk “Culture e sociale, il ruolo delle donne e la parità di genere” e con la performance multimediale “La stanza” di Asterlizze, un’esperienza in realtà virtuale in cui ripercorrere il Coordinamento Femminista di Enna del 1975 e il movimento di emancipazione femminile degli anni ’70 vestendo i panni di una bambina degli anni ’90 che impara a conoscere sua madre e il proprio passato. Alle 21 infine, sempre al Cubo Teatro, sarà il turno di “Madres. Racconti da Plaza de Mayo” di Monica Luccisano con Olivia Manescalchi. Due donne, una Madre di Plaza de Mayo e la giovane figlia: la prima racconta lo strazio del sequestro e della tortura subiti dalla figlia infine “desaparecida”, uccisa in uno dei terribili “voli della morte” e che in quelle condizioni terribili e disumane è diventata a sua volta madre.

Gran finale sabato 17 al Valentino per una giornata di spettacoli immersi nella natura. In tripla replica (ore 11:30, 15 e 17) presso l’Imbarchino “In Natura” una produzione di Tékhné dedicata al benessere per la quale sono stati selezionati e coinvolti artisti U35. Un percorso partecipato di wellness culturale realizzata da un gruppo misto di professionisti e non, per riconnettere il pubblico con la parte più intima e sincera di sé, immersi nel verde del parco. In tripla replica (ore 11:30, 15 e 17) “Experia – La natura si fa maestra attraverso i suoi colori” prima nazionale della Compagnia Eminia. Una performance per uno spettatore alla volta della durata di 5 minuti in cui, partendo da una situazione di isolamento, si troverà la strada per il ritorno a una vita più agevole, seguendo il ritmo della Natura immersi in una stanza piena di colori, forme e immagini. Alle 21 sarà la volta di “Fire Charmers – L’ammaliafuoco” produzione U35 di Fossik Project. Uno spettacolo di musica e animazione analogica che racconta l’incendio di un bosco e del gruppo di animali che vanno alla ricerca dell’origine del fuoco.

Tutti gli spettacoli saranno a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per prenotazioni andare sul sito earthinkfestival.it

Earthink Festival è un progetto di Tékhné realizzato con il sostegno di Lavazza, TAP Città di Torino, Fondazione CRT, Circoscrizione Sette, Cooperativa ASTRA, Le Erbe di Brillor con la collaborazione di Imbarchino del Valentino, Radio Banda Larga, Co Abitare Impresa Sociale, TYC, OffTopic, Cecchi Point, Atelier Teatro fisico, Spazio Kairòs, ARCI, C.Ar.Pe, GreenTo, La Piattaforma. La Città Nuova. Natura, paesaggio e riti nella danza contemporanea di comunità.

Ambrogio (FdI): “luci accese in pieno giorno in piazza Castello”

Riceviamo e pubblichiamo

“Mentre da un lato l’Amministrazione Lo Russo impone sacrifici ai torinesi – termostati più bassi e
luce dei lampioni più fioca durante la notte –, dall’altro non si cura di mettere in atto misure di
semplice buon senso. Oggi ne abbiamo avuto una prova: in Piazza Castello i lampioni erano in
funzione come nelle ore più buie della notte.
È il caso di dire che quest’amministrazione – come tante del passato di Torino – “predica bene e
razzola male”.

Paola Ambrogio Consigliere Comunale Fratelli d’Italia

Uncem contro la desertificazione degli sportelli bancari

Il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più agenzie bancarie: record in Piemonte (13,8%), ma il fenomeno è particolarmente marcato nel Mezzogiorno e nelle isole, dove l’11% degli abitanti non ha uno sportello bancario “sotto casa”. La Campania è la prima regione per numero di abitanti senza banca: sono 700mila. Cresce il rischio di allontanare milioni di soggetti dal circuito legale della finanza e dell’economia. [ https://www.fabi.it/2022/08/12/la-desertificazione-bancaria-piu-di-4-milioni-di-italiani-senza-banca/ ]

“I dati diffusi  dalla FABI, Federazione Autonoma dei Bancari italiani, conferma quello che Uncem ripete da tempo. E cioè che la smobilitazione delle banche dai territori è un problema nazionale, che Uncem ha rappresentato da dieci anni a oggi ad ABI, Banca d’Italia, Consob, Istituti di Credito. Abbiamo portato in piazza i Cittadini con i Sindaci arrabbiati, abbiamo detto a tutti di cambiare banca se quella banca chiude. Abbiamo spinto le comunità a fare azioni ‘di rottura’, togliendo i conti correnti. Lo diciamo ancora. I dati FABI confermano che i Sindaci avevano e hanno ragione. Alcuni hanno avuto risposte concrete, con la banca che ha chiuso e poi è tornata, accorgendosi dell’errore, come a Monticello d’Alba. Servono azioni istituzionali per mettere un argine alla smobilitazione dei servizi, compresi quelli bancari. E ad esempio per trovare nuove soluzioni con uffici mobili, sportelli organizzati diversamente dal passato, un nuovo modello di banca dei territori e delle comunità a prova di futuro. E un primo passo per avvicinare le banche ai territori, è azzerare i costi e le commissioni per i pos negli esercizi commerciali. Ora sono troppo alte, naturalmente a beneficio dell’Istituto di credito, che se ne va e continua a guadagnare”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

90 anni di bollicine, una mostra a Palazzo Mazzetti

Decenni di fatica e di lavoro paziente tra le vigne di intere generazioni di contadini, di famiglie e di casati. Solo l’anno scorso oltre cento milioni di bottiglie sono state vendute in tutto il mondo.

Sono i numeri di un grande vino piemontese, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, una lunga storia iniziata nel dopoguerra con due milioni di bottiglie. Oggi sono oltre 10.000 gli ettari di vigneti diffusi tra Monferrato e Langa e disseminati in una cinquantina di comuni nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo. È un gran bel compleanno per l’Asti Spumante e il Moscato festeggiato con la mostra “90 anni di bollicine” allestita a Palazzo Mazzetti, ad Asti. La rassegna fa rivivere i primi 90 anni di storia dei produttori dell’Asti uniti sotto il simbolo del Consorzio attraverso una piacevole e interessante esposizione di immagini pubblicitarie. Una galleria di manifesti che presenta la crescita e la trasformazione dello storico spumante italiano alla vigilia del suo 90esimo anniversario, il prossimo dicembre. In vetrina le campagne di comunicazione che hanno fatto conoscere in tutti i continenti l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti. Dalle prime pubblicità ai poster di artisti come Armando Testa e Leonetto Cappiello, dai Caroselli televisivi degli anni ’50, in bianco e nero, agli spot degli anni 2000, rimasti saldamente nella nostra memoria anche per la presenza di grandi divi del cinema e star di Hollywood. Il Consorzio di tutela è nato ad Asti nel 1932 ed è tra i più antichi d’Italia. Si ammirano manifesti pubblicitari che partono dall’inizio del Novecento, pubblicità televisiva e fotografie, una storia quasi centenaria narrata per tappe lungo un percorso curato da Pier Ottavio Daniele, con la collaborazione di Giancarlo Ferraris, Andrea Triberti, Massimo Branda, Luca Percivalle, Zeta Solution, Designstudio25. C’è il manifesto “Moscato Spumante” disegnato da Saccaggi per Gancia alla fine dell’Ottocento, il primo in Italia nel settore del vino, un Bacco bambino in sella a un asinello di Rodolfo Paoletti del 1920 e locandine che spaziano dai primi del ‘900 fino agli anni Sessanta con le grandi aziende spumantiere, da Bosca a Cora, da Cinzano a Riccadonna, da Contratto a Martini&Rossi. Una sezione della mostra presenta inoltre gli spot raccolti in un video con i “Carosello” anni Sessanta, con Paolo Ferrari e Scilla Gabel che brindano Asti Spumante oppure gli spot più recenti con George Clooney e Naomi Campbell. Non mancano, nell’ultima parte della mostra, le ricette a base di Asti e Moscato scritte da Alessandro Borghese e dagli chef piemontesi. La mostra “Novant’anni di bollicine” è aperta a Palazzo Mazzetti (Asti) fino al 16 ottobre, da martedì a domenica, 10-18, ingresso gratuito.
 Filippo Re
Foto gallery da La voce di Asti.it

Claudio Leone (Lega): “Oggi si va a scuola in bottega, il progetto della Regione Piemonte”

Riceviamo e pubblichiamo

Per favorire l’artigianato coinvolgendo i giovani

Da oggi la Regione Piemonte potenzia gli investimenti per il futuro dell’artigianato in Piemonte con il progetto “Bottega Scuola”, che vuole favorire la trasmissione ai giovani delle conoscenze tecniche, delle competenze e delle abilità attraverso tirocini presso le imprese artigiane in possesso del marchio di eccellenza artigiana.

“E’ stato messo a disposizione delle imprese un contributo totale di 1.800 euro per sei mesi mentre 2.700 euro andranno ai giovani tirocinanti per lo stesso impegno semestrale – commenta il leghista Claudio Leone -, da sempre la Regione Piemonte persegue l’obiettivo di creare le migliori condizioni per lo sviluppo delle imprese artigianali, elevandone la competitività. Con questa formula si dà impulso all’artigianato, puntando sui giovani e la loro naturale capacità di innovare, mettendo a loro disposizione la tradizione di chi da anni garantisce le eccellenze dei manufatti piemontesi”.

“Il bando – conclude il canavesano Leone -, reperibile sul sito della Regione Piemonte, propone ai ragazzi un programma formativo finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie che saranno verificate con il coinvolgimento dell’artigiano che aderisce a ‘Bottega Scuola’, che seguirà anche la parte di informazione sulle opportunità contrattuali del comparto artigianale”. 

Italia Liberale Popolare si presenta a Torino e in Piemonte

Riceviamo e pubblichiamo
Anche in Piemonte inizia l’attività dell’Associazione Italia Liberale Popolare, un progetto politico teso a riunire competenze e personalità che si propongono di lavorare nel solco della tradizione liberale, riformista e repubblicana del nostro Paese.
La finalità di questo progetto è quella di creare una rete politico-culturale di cittadini accomunati dal desiderio di contribuire alla crescita e alla promozione dei territori in una prospettiva ispirata ad un liberalismo maturo, ancorato a valori non negoziabili di fratellanza, uguaglianza e aiuto reciproco, che pensi allo Stato non come un ostacolo, ma come un istituto snello necessario per garantire alla società civile di esprimersi al massimo delle proprie potenzialità.
“Con Italia Liberale Popolare continueremo a lavorare in Piemonte perseguendo l’obiettivo di riportare centrali i valori e le idee espressione del mondo liberale a partire da territori”, così Claudio Desirò, Segretario Nazionale di Italia Liberale Popolare e Responsabile della rete piemontese.
“La nostra squadra riunisce fin d’ora profili politici e professionali di alta qualità che metteranno le proprie esperienze competenze a servizio della comunità”, continua Desirò.
“Nella nostra regione ci faremo promotori di iniziative che fungano da ponte tra territorio ed istituzioni ambendo a diventare riferimento per gli amministratori che si riconoscono nella nostra area”, conclude Desirò presentando il progetto.
I torinesi Alessandra Girardello, Alberto Del Noce, Alberto Busca, Leonardo Parisi e Federico Mele, insieme al Responsabile della Provincia di TorinoPietro Piazzolla, faranno parte del Direttivo Regionale.
“Vogliamo continuare l’esperienza positiva iniziata sul territorio negli ultimi anni, un lavoro del gruppo piemontese che ha contribuito in diverse circostanze a portare a conoscenza delle istituzioni istanze di interesse della collettività, proponendo soluzioni nel merito”, così Piazzolla presentando l’attività.
Italia Liberale Popolare – Piemonte, attraverso i propri canali social, rimane a disposizione di tutti coloro che saranno interessati ad avere maggiori informazioni sulla nostra attività, a partire dai semplici cittadini che hanno a cuore la crescita del proprio territorio.

Cade da una giostra: ferito bimbo di tre anni

Un bimbo di tre anni è caduto da una giostra nel parco giochi di Novara.  Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118. Il bambino è stato trasferito in ospedale con ferite da codice giallo.

Torino Musei, gli appuntamenti della Fondazione

9 – 15 settembre 2022

 

 

VENERDI 9 SETTEMBRE

 

Venerdì 9 settembre

稍息 RIPOSO! CINA 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti

MAO – apre la mostra

Il MAO è lieto di ospitare la mostra fotografica “稍息 Riposo! Cina 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti”, esposizione promossa dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino. Il progetto espositivo inaugura una nuova fase di collaborazione fra il Museo e l’Università di Torino, che coinvolgerà in particolare le discipline di studio sull’Asia, con un ampio ventaglio di proposte culturali e formative.

Il titolo dell’esposizione, “稍息 Riposo!”, richiama quegli anni quasi sospesi, in cui il paese prendeva fiato dopo la fine di un periodo drammatico e prima che iniziasse la corsa tumultuosa verso la modernità.

In occasione dell’esposizione, al Museo d’Arte Orientale saranno esposte oltre 70 immagini in bianco e nero scattate in Cina fra l’81 e l’84, che saranno messe in dialogo con alcune opere delle collezioni del MAO, in un contrappunto capace di stimolare riflessioni inedite e fornire nuove chiavi di interpretazione per leggere l’opera di Cavazzuti e comprendere una Cina che sta scomparendo.

Ingresso incluso nel biglietto di accesso alle collezioni.

SABATO 10 SETTEMBRE

Sabato 10 settembre ore 15

IL PALAZZO DELLE MADAME REALI

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero. La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria. Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Sabato 10 settembre ore 16.30

I FASTI DEL BAROCCO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Entrare in museo per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione concentrata su un periodo ben definito: il Barocco. I fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante, convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

DOMENICA 11 SETTEMBRE

 

Domenica 11 settembre ore 15

DA CASTELLO A MUSEO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Palazzo Madama è un sito che si trasforma nei secoli. In origine fu porta romana facente parte della cinta muraria, poi divenne fortezza medievale e castello dei principi d’Acaia, proseguendo quale residenza delle due Madame Reali e divenendo successivamente la sede del primo Senato Subalpino. Dal 1934 assume un nuovo ruolo: si inaugura la sede del Museo Civico d’Arte Antica con un patrimonio che vanta oltre 70.000 opere. La visita guidata rivela ogni aspetto di questo articolato percorso, scandendo ogni passaggio che, nei secoli, in questo luogo si è verificato. Architettura, arte e apparati decorativi, passando dalla struttura agli arredi: venti secoli di storia senza interruzione, nel centro della città.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

Domenica 11 settembre ore 16.30

VENTI DAL NORD. L’INFLUSSO DELL’ARTE FIAMMINGA IN PIEMONTE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

I territori del ducato sabaudo, situati a cavallo delle Alpi, nel XV secolo rappresentano il punto di incontro fra le esperienze artistiche locali e quelle del Nord. Qui le novità introdotte dagli artisti borgognoni e fiamminghi non passarono inosservate. Partendo dal Coro di Staffarda e soffermandosi su alcuni tesori conservati nella Sala Acaja, i visitatori verranno proiettati dalla “sfera magica” del Gotico Internazionale di Giacomo Jacquerio e di Jean Bapteur per proseguire con il “più moderno” mondo rinascimentale rappresentato da Giovanni Martino Spanzotti, Defendente Ferrari e Ambrosius Benson. Ad arricchire il percorso non solo opere dipinte, ma anche sculture, miniature e oggetti preziosi, nell’ottica di assaporare le varie declinazioni dell’Ars nova fiamminga nei diversi campi artistici.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

MERCOLEDI 14 SETTEMBRE

 

Mercoledì 14 e 21 settembre ore 16.30

IL GIARDINO AROMATICO: TRA STORIA E BOTANICA, MITI E LEGGENDE

Palazzo Madama – due appuntamenti con il curatore botanico Edoardo Santoro

Due chiacchierate all’ombra e al fresco della pergola nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama per scoprire curiosità e aneddoti di quattro piante aromatiche, che hanno fatto la storia e che continuano a essere largamente coltivate e usate in ambito alimentare, erboristico e cosmetico: lavanda e menta, artemisia e salvia sono le protagoniste degli incontri in giardino per il mese di luglio.

Mercoledì 14 settembre ore 16.30Lavanda e Menta

La lavanda italiana, il “lavandin” francese o la “English Lavender”: che differenze ci sono e che viaggio hanno fatto le lavande in Europa? Mente acquatiche, di bosco e dei prati, sono più di 30 solo quelle presenti in Italia. Parleremo di vini medicamentosi per curare il mal di testa e antiche ricette di sciroppi alle erbe, oltre che degli aspetti di coltivazione e dei trucchi per crescere piante sane e rigogliose.

Mercoledì 21 settembre ore 16.30Artemisia e Salvia

Artemisia è l’assenzio ma anche genepì, canfora o dragoncello. Di salvie nel mondo ce ne sono oltre 900, una diversa dall’altra, ma noi utilizziamo solo la Salvia officinalis; con una rapida e facile analisi botanica scopriremo di più su queste piante che, proprio per la grande varietà, ci consentono di sfruttare portamenti, fogliami e fioriture di ogni tipo per il giardino e il balcone.

Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ per la visita guidata

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it