ilTorinese

Settimo sostiene la ricerca di Candiolo

La Delegazione locale della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro lancia una raccolta fondi per acquistare un sequenziatore di Dna/Rna

Un progetto di solidarietà che coinvolgerà tutto il territorio settimese per acquistare una nuova sofisticata apparecchiatura per la diagnosi e la cura del cancro. Lo ha presentato la nuova Delegazione di Settimo Torinese della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, nata a dicembre 2021Come hanno spiegato Fabrizio Bontempo, delegato della Fondazione, e Carmen Vizzari, “ufficiale di collegamento” per il territorio di Settimo Torinese, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Levi della Biblioteca Archimede, il progetto è finalizzato all’acquisto di un “sequenziatore di RNA/DNA” per la ricerca di geni alterati nei tessuti tumorali da destinare all’Anatomia Patologica dell’Istituto di Candiolo-IRCCS.

 

Sette passeggiate letterarie domenicali con Portici di Carta

Sette passeggiate letterarie, attesissime ogni anno da lettrici e lettori, in programma domenica 9 ottobre (sei curate da Alba Andreini e una da Rocco Pinto e Giovanna Viglongo), attraverseranno tutti i principali quartieri del centro di Torino, per far scoprire la bellezza nascosta della città che ha ispirato tanti scrittori e che ha fatto entrare i suoi luoghi nel loro immaginario. Si potrà camminare per i Portici di via Po, il Quadrilatero, San Salvario, San Donato, Crocetta, Vanchiglia, sulle orme, fra gli altri, di Fruttero & Lucentini (ricordati in più tappe), Leone Ginzburg, Cesare Pavese, Primo Levi, Mario Soldati, Jean Jacques Rousseau, Edmondo De Amicis, Augusto Monti, Xavier De Maistre, Vittorio Alfieri, Friedrich Nietzsche, Emilio Salgari, Italo Calvino, Pietro Citati, Ernesto Ferrero, Natalia Ginzburg e anche degli scrittori migranti Amara Lakhous e Younis Tawfik. Un itinerario porterà lettori e lettrici nella Torino dei copisti, degli editori, degli stampatori e dei librai, partendo da piazzetta Viglongo. Iscrizione obbligatoria su SalTo+ (saltopiu.salonelibro.it).

A Piazza San Carlo farà tappa anche il Bibliobus, la biblioteca itinerante della Città di Torino, con proposte di attività e servizi, inaugurato nell’edizione 2018 di Portici di Carta. Oltre alla tradizionale offerta di attività e servizi, ospiterà i coordinatori dei numerosi gruppi di lettura delle Biblioteche civiche torinesi per far conoscere i percorsi e le proposte della nuova stagione. Dotato di circa 4000 libri per adulti e bambini, computer e connettività Wi-Fi, il Bibliobus mette gratuitamente a disposizione il prestito libri e documenti, la biblioteca digitale e iniziative per grandi e piccoli.

Portici di Carta ripete la tradizione della serigrafia tirata a mano e ideata dal Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, riservata a tutti quanti si iscriveranno al prestito bibliotecario presso il Bibliobus.

Juve giù! Milan -Juventus 2-0

Nona giornata campionato serie A

Tomori
Diaz

Un Meazza tutto esaurito spinge i rossoneri di Pioli a battere la Juventus e di conseguenza a reagire alla sconfitta patita in Champions League contro il Chelsea.Il Milan conquista 3 punti molto importanti per l’alta classifica. Dopo un quarto d’ora di marca Juventus con due occasioni eccezionali perché Cuadrado e Milik, il Milan ha preso possesso della gara, colpendo due pali con Leao e sbloccandola nel recupero del primo tempo con Tomori . Nel secondo  tempo un errore in palleggio di Vlahovic ha aperto un’autostrada al contropiede di Diaz, partito dalla propria metà campo, per il 2-0 finale.
Per la Juve è crisi nera e la panchina di Allegri è sempre più a rischio.

Enzo Grassano

“Non più un uomo, non più un soldo per l’esercito di Putin!”

Questa mattina si è tenuto nella sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, a Torino, un dibattito organizzato da Radicali Italiani dal titolo “Non più un uomo, non più un soldo per l’esercito di Putin!”.

Al dibattito sono intervenuti: Massimiliano Iervolino (segretario RI); Igor Boni (presidente RI); Massimiliano Melley (giornalista, membro Comitato RI); Giulio Manfredi (Giunta RI).
Dopo il dibattito i partecipanti si sono trasferiti in Piazza Castello, sotto la Prefettura, dove hanno steso a terra un’enorme bandiera dell’Ucraina e lo striscione “Putin all’Aja”:
https://radicali.it/campagne/putin-allaja/

Dichiarazione di Iervolino e Boni:
“Abbiamo parafrasato un vecchio slogan radicale di cinquant’anni fa. “Non più un soldo all’esercito di Putin” significa affrancarsi definitivamente dal ricatto energetico a cui l’Italia è soggiaciuta per vent’anni, a partire dai governi Berlusconi e dalla gestione dell’ENI di Paolo Scaroni, arrivando a comprare il 40% del gas dalla Russia di Putin.
“Non più un uomo all’esercito di Putin” significa incentivare con tutti i mezzi possibili le diserzioni e la non collaborazione dei cittadini russi che sono e saranno chiamati ad arruolarsi per combattere una guerra che non vogliono combattere.
Dobbiamo rispondere alle fake news russe con le “armi di informazione di massa”, con campagne social in russo ed in inglese.
Ma non basta dire ai russi “disertate”; occorre creare qui in Italia le condizioni politiche e giuridiche per permettere a coloro che scappano dalla Russia di essere accolti nel nostro Paese.
Ecco, pertanto, l’utilità di un appello al governo italiano, cha lanciamo oggi, affinché sia concesso l’asilo politico ai russi che rifiutino di partecipare alla guerra di Putin.
L’appello si può firmare da oggi, assieme a quello per l’incriminazione di Putin alla Corte Penale Internazionale dell’Aja, sulla home page di Radicali.it, a questo link:
https://radicali.it/diserta/

Associazione Radicale Adelaide Aglietta

Cosa chiederanno lunedì gli industriali di Torino alla Meloni, a Tavares, alle Banche, a Cirio e Lorusso?

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Giachino: “E cosa chiederanno ai sindacati ma anche ai tanti capitali torinesi dormienti nelle Banche e nelle Finanziarie?

Ora che anche il maggiore giornale torinese parla di quella parte del Nord (Torino e il Piemonte) che e’ poco sopra i dati economici e sociali del Sud , abbiamo bisogno che gli imprenditori , gli unici che creano posti di lavoro e che investono sul futuro , parlino chiaramente a tutti, a Giorgia MELONI, a LORUSSO , a CIRIO, ai partiti se sono ancora interessati, ai parlamentari eletti che e a Roma speriamo difendano meglio e con forza Torino… Lunedì infatti si tiene la annuale Assemblea degli Industriali torinesi alla presenza di tutte le Autorità, civili e religiose, ai sindacati, ai banchieri e ai finanzieri d’affari.
Stimo e ho in grande simpatia Giorgio Marsiaj, imprenditore abile e brillante. Era uno dei cinque interlocutori con cui ai primi di ottobre del 2018,  dopo la tragica caduta del Ponte Morandi, come scrissi su un noto quotidiano online torinese, parlavamo di organizzare una Marcia dei 40.000 per la TAV.
La Assemblea si svolge dopo la denuncia del Presidente di Contromarca, MUTTI, secondo il quale se si aspetta ancora a intervenire sul problema dei costi energetici siamo a rischio di desertificazione industriale , perché le difficoltà a pagare bollette quintuplicate o decuplicate potrebbe  spingere le Banche a prendere misure restrittive del credito alla azienda. Secondo li tempi di arrivo dei componenti dall’estremo Oriente che hanno fatto saltare il must in time mette in difficoltà la filiera.. I concorrenti esteri che nel,loro,Paese hanno costi della energia inferiore del 30/50% potranno mettere fuori mercato alcune nostre aziende.insomma se l ‘Europa non prende urgentemente decisioni forti la nostra manifattura che da due anni stupiva tutti per la sua dinamicità sui mercati internazionali rischia grosso. In questa situazione i nostri concorrenti nel mercato globale, a partire dai tedeschi, farebbero salti di gioia.
Gli industriali torinesi offrano sostegno al Governo scelto dagli italiani e chiedano cose di interesse generale, per il bene del Paese.
1. Gli 8 miliardi che rimangono del fondo Giorgetti per il settore automotive debbono essere usati in parte per incentivare il rinnovo del parco circolante auto e TIR , diminuendo inquinamento , e la metà per una politica industriale del settore che punti sull’auto elettrica ma anche sul diesel ultima generazione e sui nuovi combustibili. Questi fondi non c’erano nella Finanziaria e sono scaturiti  dalla nostra protesta torinese ascolta nella Mozione Molinari e altri .
2)-modificare la norma sull’ area di crisi assegnando straordinariamente a Torino la ZES . Questo aumenterebbe la capacità di attrazione della nostra area in declino degli investimenti esteri.
3. Accelerare i Lavori della TAV perché ogni mese guadagnato porta più lavoro e PIL a Torino.
4. Una soluzione per la tangenziale di Torino e Accelerare i lavori della Asti Cuneo.
4.Sbloccare la Zona Logistica semplificata per sviluppare la logistica anche nella nostra Regione. La logistica piemontese è un po’ come la bela Maria che , grazie alla incompetenza degli Assessori, tutti la vogliono ma nessuno la piglia.
5.Corsi di Logistica nelle Università , negli ITS e nei Licei.
6.Accelerare la istituzione del Centro per la Intelligenza Artificiale.
7.Chiedere ai capitali torinesi impiegati negli investimenti finanziari di credere al futuro di Torino investendo nel territorio e creando opportunità di lavoro e crescita per i neolaureati .
I momenti migliori Torino li deve alla qualità delle sue Amministrazioni, alla intraprendenza dei suoi imprenditori, alla mobilitazione della Società  civile. La marcia dei 40.000 e la Piazza SITAV sono due momenti eccezionali e fecondi e tutti torinesi.
Mino Giachino
SITAV

Entrano nel vivo i campionati di tennis in carrozzina

TESTE DI SERIE AVANTI

CON IL “GRANDE RITORNO” DI FABIAN MAZZEI NEL SINGOLARE OPEN MASCHILE

Il cinque volte paralimpico raggiunge la semifinale insieme a Scalvini, Zeni e Cippo.

In attesa della n° 1 Lauro, nel singolare Open femminile la prima finalista è Morotti

Entrano nel vivo i Campionati Italiani di Tennis in Carrozzina, in corso di svolgimento presso il Centro Sisport Mirafiori di Via Pier Domenico Olivero 40 a Torino con l’organizzazione di Sportdipiù. Nessuna sorpresa dopo le prime due giornate di gare, con le teste di serie che avanzano senza particolari problemi alle fasi finali con il “grande ritorno” di Fabian Mazzei nel singolare della categoria Open (atleti con disabilità agli arti inferiori) maschile.

L’atleta bolognese del Tennis Club Budrio, cinque volte paralimpico, già numero 1 del ranking italiano e tra i primi 20 di quello internazionale, ha infatti ottenuto l’accesso alla semifinale insieme a Edgar Scalvini (Active Sport Brescia), Antonio Cippo (CUS Torino, ultimo piemontese in gara) e Giovanni Zeni (Canottieri Baldesio). Stesso discorso anche per quanto riguarda il singolare della categoria Open Femminile dove, in attesa che scenda in campo la n° 1 Marianna Lauro(ASDC Sardinia Open), la prima finalista è la testa di serie n° 2Silvia Morotti (SBS Bergamo).

Nella scalata verso il titolo tricolore, Mazzei ha superato nel 1° turno la testa di serie n° 5 Marco Pincella per 6-3 6-1, nel 2° turno Marco Colombo per 6-1 6-0 e ai quarti di finale la testa di serie n° 4 Luca Spano per 6-2 6-2. La testa di serie n° 1 Scalvini (direttamente qualificato al 2° turno) ha superato Andrea Rinaldini per 6-1 6-0 e la testa di serie n° 6 Erik Trovesi per 6-1 6-3. La testa di serie n° 2 Cippo ha sconfitto Alessandro Paulon per 6-0 6-1, il compagno di squadra Luca Paiardi per 6-2 6-2 e Mario Cabras per 6-4 6-1. Infine, la testa di serie n° 3 Zeni ha battuto Umberto Patermo per 6-4 6-2, Alessandro Ferrecchi per 6-1 6-1 e il giovanissimo Francesco Felici per 6-3 6-2.

Dopo aver superato la compagna di squadra e testa di serie n° 3 Vanessa Ricci per 6-1 6-4, Morotti ha raggiunto direttamente la finale a causa del ritiro di Monica Quassinti in semifinale. Lauro, invece, domani si giocherà l’accesso alla partita più importante affrontando Roberta Faccoli della Active Sport Brescia.

Il trend non si è invertito nemmeno nel singolare della categoria Quad (atleti con disabilità agli arti inferiori e disabilità ad almeno un arto superiore, uomini e donne insieme). Anche qui, i semifinalisti saranno le prime quattro teste di serie(tutte hanno saltato il 1° turno perché direttamente qualificate): Alberto Saja (Active Sport Brescia) ha superato Vincenzo Trojlo per 6-2 6-2. Alfredo Di Cosmo (Tennis Club Insubria Bregnano) ha sconfitto Massimo Girardello con lo stesso punteggio. Ivano Boriva (Active Sport Brescia) ha battuto Maria Grazia Lumini per 6-2 7-5. Davide Giozet (Tennis Club Sedico Belluno), infine, ha avuto la meglio su Katja Scherilloper 6-1 6-3. Sono iniziate, nel frattempo, anche le partite di doppio Open e Quad, oltre ai tornei di consolazione per gli atleti e le atlete eliminate nei turni precedenti.

IL PROGRAMMA DELLE SEMIFINALI – SABATO 8 OTTOBRE – ORE 9

Singolare Open maschile

Edgar Scalvini – Fabian Mazzei

Giovanni Zeni – Antonio Cippo

Singolare Open femminile

Marianna Lauro – Roberta Faccoli

Singolare Quad

Alberto Saja – Davide Giozet

Ivano Boriva – Alfredo Di Cosmo

Doppio Open

Doppio Quad

Consolazione Open maschile

Consolazione Open femminile

I Campionati Italiani di Tennis in Carrozzina sono realizzati con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Città di Torino, del Comitato Italiano Paralimpico e della Federazione Italiana Tennis e sono inclusi nel programma di Piemonte Regione Europea dello Sport 2022. La loro organizzazione da parte di Sportipiù non sarebbe possibile senza il fondamentale contributo degli sponsor: oltre ai sostenitori istituzionali Reply, Beneficentia Stiftung, Vigel, Angelini, Barricalla, Megadyne e Gruppo Ver Plast, vanno ad aggiungersi Dondi Salotti, Expo Srl, TeleFlex, Reale Group e Lauretana. Immancabile, come sempre, anche il supporto dei partner ISCOG, Volo2006, Lab 3.11, CPD Consulta Persone in Difficoltà e Autocarrozzeria Nuovo Jolly.

Per gli aggiornamenti su tabelloni e risultati consultare il sito www.sportdipiu.it alla sezione News; l’accesso ai Campionati è libero e gratuito previo accredito presso il desk segreteria.

Schianto all’alba: muore ragazza di 21 anni

Un incidente mortale si è verificato questa mattina, intorno alle 6 a Bellinzago, nel Novarese, sulla strada per Cameri. Un’auto si è schiantata contro un muretto di recinzione. La vittima è una ragazza  di 21 anni di cui ancora non si conoscono le generalità. Due i feriti ma non sono in pericolo di vita. In fase di accertamento la dinamica dell’incidente.

Floreal a Stupinigi nel segno della sostenibilità e del rapporto tra piante e uomo

Ha preso il via ieri mattina alla Palazzina di Caccia di Stupinigi la seconda edizione di FLOReal,  Festival di tre giorni ( da venerdì 7 a domenica 9 ottobre) nel segno della sostenibilità e del rapporto tra piante e uomo, in cui la mostra mercato florovivaistica fa da colorata cornice a un ricco palinsesto culturale e di spettacoli che mette al centro la Natura in tutte le sue forme: presentazioni di libri e conferenze, proiezioni di cortometraggi e documentari, performance teatrali, mostre, laboratori, senza dimenticare un ampio spazio dedicato alla gastronomia, in compagnia delle eccellenze del gusto del territorio.

Pd: “Da Alba parte l’avviso di sfratto per Cirio”

Il Gruppo Pd si è incontrato  per una giornata di studio e programmazione dei prossimi mesi. 

Ieri, a Guarene, nel Roero, alle porte di Alba, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico si è incontrato per una giornata di studio e di riflessione alla luce delle recenti elezioni politiche e della prima fase del “tour dem”, conclusasi in regione poche settimane fa.
“Stare tra la gente e far percepire la propria posizione” si conferma la carta dei consiglieri regionali del PD che, da marzo a settembre, grazie al format del “tour dem” ha organizzato 15 incontri sul territorio con 2000 chilometri percorsi in tutte le province.

Nel corso della riunione si sono evidenziati i temi su cui il gruppo lavorerà nei prossimi mesi sia in consiglio che nei territori. Temi già oggetto di grandi battaglie da parte del Pd regionale, Sanità e Salute, Sociale, Lotta al Gioco d’Azzardo Patologico e contrasto al progetto di legge Allontanamento Zero che sono stati accolti con interesse dai piemontesi.
L’orizzonte è quello delle elezioni regionali del 2024 dove il Pd con i suoi alleati si presenterà come alternativa credibile e forte al governo di Cirio e delle destre fatto di tanti annunci e scarsi risultati.

“Guardiamo ai problemi dei piemontesi. Avviamo la fase 2 del nostro tour per il Piemonte con un percorso di ascolto e proposta e smaschereremo anche le tante promesse mancate della Giunta Cirio” – dichiara il capogruppo PD Raffaele Gallo.

“Dal territorio di Langhe e Roero, dove oggi ci siamo incontrati , parte un percorso di proposte per dare al Piemonte nel 2024 un governo all’altezza delle sfide del nostro tempo. La serietà vuole contraddistinguere il nostro modo di lavorare per il bene comune, per il bene dei cittadini, delle famiglie, delle imprese piemontesi. Meno annunci e più fatti”; così ha concluso il consigliere regionale cuneese ed ex sindaco di Alba Maurizio Marello.

Rabarama e Severino Del Bono, un connubio vincente alla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia

Grande successo di pubblico giovedì 6 ottobre scorso per l’inaugurazione della mostra personale su Rabarama e Severino del Bono, intitolata “Il luogo dell’anima”, aperta fino al 15 ottobre prossimo presso la galleria Malinpensa by Telaccia.

Rabarama, alias Paola Epifani, nasce a Roma nel 1969 e lavora a Padova. È figlia d’arte perché il padre è pittore e scultore e la madre ceramista e lei, fin da piccola, ha mostrato un naturale talento per la scultura. La sua formazione è avvenuta presso la Scuola d’Arte di Treviso e, in seguito, l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
In mostra la sua personale è affiancata all’esposizione dei lavori, tele e sculture, dell’artista bresciano Severino del Bono.
Rabarama crea sculture e dipinti contraddistinti da uomini, donne e creature ibride, la cui pelle è decorata con simboli, lettere e geroglifici, accanto a altre figure dalle forme mutevoli. Nel corso del tempo l’artista ha sperimentato e realizzato opere in diversi materiali. Le prime erano in terracotta, in seguito ha scelto i più conosciuti bronzi dipinti e i pezzi unici in marmo, vetro e pietre rare, monotoni in resina siliconica, gioielli d’artista, serigrafie.
Il suo percorso artistico è stato costellato di successi, fino a essere presente alla 54esima Biennale di Venezia, con un’opera dal titolo “Abbandono”, completamente realizzata in marmo di Carrara. Le sue opere sono state esposte anche nelle più grandi capitali europee e non, quali Parigi, Firenze, Cannes, Miami e Shanghai.
Le opere di Rabarama esposte in mostra sono sia in edizione limitata sia non.
Il suo percorso artistico risulta costellato di successi, a partire dalle gigantesche sculture in metallo, realizzate in bronzo, alluminio, gomma e marmo, raffiguranti figure umane. L’artista ha dimostrato attraverso queste opere una posa raccolta e introspettiva, che si rivela nella varietà dei pattern e dei disegni utilizzati per la decorazione.
L’arte di Rabarama ha la capacità di trasmettere all’osservatore una tematica di forte valenza simbolica, psicologica e sociale, in cui ogni personaggio vive attraverso una dinamicità di interpretazione che va oltre l’aspetto puramente estetico.
Si tratta di un linguaggio di straordinaria energia vitale che, impreziosito da una interiorità profonda, emana un significato della vita umana davvero straordinario.
La ricerca da parte di Rabarama è stata influenzata dai suoi viaggi in Oriente e dalla filosofia di questo universo, così totalmente diversa da quello occidentale e contraddistinto da una maggiore spiritualità.
Lo stesso nome ‘Raba-rama’, scelto dall’artista all’inizio degli anni Novanta, è di origine sanscrita e deriva da un motivo personale, privato, che l’artista raramente divulga. Nel corso degli anni è giunta a conoscenza del fatto che “Raba” in sanscrito significa “segno”, mentre Rama si collega alla divinità. L’artista ha considerato una coincidenza fortuita che lo pseudonimo scelto potesse essere una sorta di ‘segno divino’, in relazione all’energia universale di cui tutti facciamo parte.
Proprio la cultura millenaria orientale ha spinto Rabarama verso la ricerca di una via di fuga dalla predeterminazione. Rabarama risulta affascinata dalla Cina, che ha avuto occasione di visitare più volte, e dal Giappone, che l’affascina come l’India.
Dalle loro consuetudini e costumi ha cercato di ampliare la sua conoscenza e approfondire la sua ricerca artistica. Il senso del viaggiare per Rabarama si arricchisce di alcune caratteristiche, quali la passione, l’istinto, la razionalità, la conoscenza, ma anche l’irrazionalità. Sono tutte peculiarità che l’artista associa a delle modalità di viaggio, un viaggio che anche quello della vita. Quello da lei compiuto per primo risale a quando aveva 17 anni ed era partita per il Messico.
La Cina è stata da lei visitata più volte e rappresenta un Paese in cui tradizioni, paesaggi e contraddizioni le sono rimaste impresse nel cuore e nella mente.
L’essere umano diventa una pura espressione di stati d’animo e di sensazioni.
Severino Del Bono, di origine bresciana, cresce in un ambito familiare in cui risulta molto vivo l’amore per l’arte. Si avvicina e apprende i metodi della tecnica pittorica grazie al fratello maggiore, pittore amatoriale.
E proprio questa esperienza lo guiderà nella scelta stilistica sulla quale deciderà di focalizzarsi a partire dai primi anni Novanta, prediligendo la figurazione e concentrandosi sulla trasfigurazione intellettuale dell’anatomia umana, percorsa, tuttavia, da una vena imperialista.
La sua ricerca si concentra tutta sul rapporto tra natura umana e artificio tecnico, sulla perdita di identità causata dalle metamorfosi bioniche cui sottopone visi e corpi, rese con acromie acide che veicolano un senso di irrealtà sinistra.
I soggetti prediletti dall’artista sono, soprattutto, volti di giovani donne, ritratte nella immobilità ieratica di un realismo algido, ammantate dalla luce della grazia divina, capaci di emanare un’aura di temporalità immanente che richiama la perfezione estetica delle divinità classiche. Del Bono definisce i tratti fisiologici scandendo i livelli di luce e ombra, definiti modulando i colori con un’abilità tecnica che, nel tempo, si è acuita. In seguito li priva della profondità dello sguardo che rappresenta il primo strumento di introspezione, coprendolo con oggetti in genere in bilico tra iconografia pop, straniamento surreale e un’ironia tautologia che è tutta riferita all’atto del vedere. Ne emergono animo, psiche e tensione emotiva, dettate dalle piccole alterazioni dell’espressione, quali labbra e solchi che corrugano la pelle.
Una seconda sezione, accanto a quella dei dipinti, che per l’artista rappresentano un ritorno all’infanzia, è costituita da sculture a forma di supposta, realizzate da un marmista vicino a Brescia. Alcune sono realizzate in marmo Botticino, estratto nelle cave di Botticino, Nuvolento, Nuvolera e altri centri del Bresciano.
Un esempio in mostra è stato realizzato in marmo rosa del Portogallo e un secondo in marmo bianco Lincoln. Sempre alla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia è presente un bozzetto della supposta alta 5 metri e 10, che sarà collocata a Brescia.

Mara Martellotta