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ARCI cerca volontari per la distribuzione degli alimenti alle famiglie in difficoltà

AAA cercasi volontari e volontarie. Il Comitato Arci Torino che, all’interno della rete di “Torino Solidale”, supporta ogni mese più di 800 famiglie attraverso la distribuzione alimentare, cerca persone che l’aiutino nelle iniziative di solidarietà.

La chiamata – inserita all’interno del progetto “Spazi di re(l)azione”, cofinanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020″ – punta a rispondere a una domanda in aumento, figlia della pandemia e della crisi in corso: i dati pubblicati da Caritas raccontano di un incremento delle richieste di aiuto nell’ultimo anno, con una crescita del 7,7 per cento.

Il Comitato Arci Torino da alcuni anni ha deciso di sfruttare – sotto il grande cappello del progetto “Fooding” – la sua rete di circoli sparsi a Torino per aiutare chi è in difficoltà. Attualmente vanta due snodi di distribuzione – nella Circoscrizione 4 e nella Circoscrizione 6 – e una mensa in centro. Dieci sono i circoli coinvolti in questa catena di solidarietà. Bastano alcuni numeri: circa 15mila sono i chili di prodotti alimentari distribuiti al mese, di cui 3mila recuperati da invenduto o donazioni, 45 pasti sono serviti ogni giorno.

«Più di 200 sono le persone che due anni fa hanno dato la loro disponibilità e ci hanno aiutato – spiega Alice Eugenia Graziano del Comitato Arci Torino – Un contributo essenziale che ha permesso di dare una risposta alle tante esigenze arrivate nei nostri circoli da famiglie in condizioni di estrema necessità». Sui territori coinvolti la partecipazione di tanti volontari ha dato vita a una «comunità di supporto di prossimità» che ora ha l’ambizione di crescere ancora: «Vogliamo ampliare lo spettro delle attività in risposta ai bisogni che emergono».

Per diventare volontariato basta compilare il form al link: https://www.arcitorino.it/notizie/4601/alimenta-la-solidarieta-diventa-volontari.html.

Informazioni: fooding@arcitorino.it324/ 7890867.

 

Più fondi per i bus pubblici

“Per la prima volta negli ultimi due anni abbiamo stanziato due milioni di euro per il trasporto su gomma. Un dato storico mai verificatosi, che rappresenta sicuramente un’inversione di tendenza, grazie anche allo sforzo del fondo nazionale trasporti e alle nostre risorse”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Alberto Avetta (Pd) sui frequenti disservizi registrati sulle linee del trasporto pubblico locale.

“Giungono numerose e costanti segnalazioni da parte degli utenti, spesso riportate dagli organi di stampa – ha detto in Aula il consigliere Avetta – sui diffusi disservizi nel trasporto pubblico locale su gomma. Non sembra si riescano a trovare soluzioni efficaci, in particolare per quanto riguarda il trasporto degli studenti”. Il consigliere ha citato come esempio i casi delle linee Ivrea-Cossano Canavese e Pinerolo-Piossasco, sulle quali spesso gli studenti non riescono a salire per un eccessivo affollamento dei mezzi.

“In momenti particolari su alcune linee ci sono stati dei disservizi – ha riconosciuto nella risposta l’assessore Gabusi – ma si tratta di episodi sporadici o di conseguenze di guasti ai mezzi; quelle che risultano più affollate sono già state rinforzate. Bisognerebbe anche utilizzare al meglio la piattaforma informatica appositamente creata per far dialogare le scuole con i gestori dei mezzi di trasporto degli studenti, in modo da ottimizzare gli orari dei passaggi. Infine dobbiamo tener contro della cronica mancanza di autisti e di mezzi, un problema non solo locale ma nazionale: in Italia mancano 14 mila autisti dei mezzi pubblici”.

“Il Trasposto pubblico su gomma ha viaggiato a due differenti velocità tra la provincia di Torino e il resto del Piemonte. Nel 2014-2015 quando ci furono i tagli, tutte le province rientrarono nella spesa, ma non la provincia di Torino. Ha continuato ad esercire sostanzialmente la stessa cifra, generando un accumulo di risorse fuori dalla copertura economica che stiamo con difficoltà cercando di contingentare con un grosso lavoro dell’Agenzia della Mobilità Piemontese”, ha concluso l’assessore.

Armonie di voci per il Sermig, il Jazz incontra il classico

Giovedi 27 ottobre 2022 dalle 20,45 al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino (piazza Bodoni) CONCERTO VOCALE dal titolo “Il jazz incontra il classico” per una raccolta di fondi a favore del Sermig “Per chi bussa alla porta degli Arsenali”.

Si esibiscono il coro Chorus (sestetto di jazz vocale a cappella), diretto da Mario Allia, il Coro da camera di Torino (direttore Dario Tabbia) e la Corale universitaria di Torino, diretta da Paolo Zaltron. Il concerto è organizzato con la partecipazione dell’Associazione cori piemontesi, del Sermig e del Laboratorio del suono e ha il patrocinio del Comune di Torino e la sponsorizzazione di Roberto Lanzetti. Ingresso 15 euro su Evenbrite, al Sermig e al Conservatorio la sera del concerto.
Chorus. Diretto dal suo fondatore, Mario Allia, una realtà attiva fin dal 1985. Per loro il canto a cappella non è una pratica da custodire sotto vetro ma un terreno da continuare ad esplorare, senza trascurare le risorse dell’elettronica. Definiti da Andrea Malvano “una realtà che porta in giro per l’Europa un repertorio originalissimo”, ha una discografia di oltre 80 registrazioni che rispecchiano la loro evoluzione verso il jazz.
Coro da camera di Torino. Nasce nel 2008 su iniziativa del suo direttore Dario Tabbia con l’obiettivo di formare uno strumento di valorizzazione del repertorio polifonico meno conosciuto. Ha tenuto concerti all’interno di importanti festival musicali fra i quali MiTo Settembre Musica e Unione Musicale di Torino, Piemonte in Musica, Musici di Santa Pelagia, Teatro Bibiena di Mantova, Festival della Via Francigena, Ruvo Coro festival con un repertorio che spazia dal Rinascimento al XX secolo. Nel 2017 è finalista al Grand Prix del prestigioso Concorso Internazionale di Maribor dove gli viene assegnato un premio speciale. Nel 2019 al Concorso nazionale di Vittorio Veneto vince tre primi premi, due premi speciali e il Gran Premio “Efrem Casagrande”.
Corale universitaria di Torino. Fondata nel 1954 su iniziativa di alcuni studenti, la Corale universitaria di Torino rappresenta oggi una delle espressioni più originali e qualificate della vita culturale e musicale della città. Svolge un’importante e riconosciuta opera di ricerca tesa alla riscoperta e alla valorizzazione dei grandi maestri del Rinascimento, non trascurando peraltro l’interesse per autori del periodo classico e contemporaneo. Dal 1997 Paolo Zaltron è direttore artistico della Corale universitaria di Torino, con la quale si è esibito in numerose manifestazioni, festival e concorsi in Italia e in Europa, tra cui più volte per MiTO- Settembre Musica.

 

(Foto archivio)

Sette corse all’ippodromo di Vinovo

Ottobre si sta per chiudere, novembre sta per cominciare e per l’Ippodromo di Vinovo sarà sempre tempo di trotto. Mercoledì 26 ottobre tutto in pista pensando già al 1° novembre, quando tornerà puntuale l’appuntamento con il Gran Premio Orsi Mangelli.

Come sempre accade nell’impianto torinese, saranno giornata di grandi emozioni in pista come fuori. In particolare nella giornata dell’Orsi Mangelli tante opportunità per il pubblico e un ospite d’eccezione: lo chef Sergio Barzetti, da anni è presente accanto a Antonella Clerici nei suoi programmi culinari del Mezzogiorno. Sarà presente per “IL RISOTTO AL TROTTO” e preparerà per tutti i presenti uno dei suoi speciali risotti, con una degustazione gratuita. In più rappresenterà La Casa del Giocattolo Solidale, nata con l’obiettivo di raccogliere e donare giocattoli, ma anche materiale scolastico e articoli per l’infanzia a bambini le cui famiglie vivono situazioni di criticità o difficoltà economica (www.lacasadelgiocattolosolidale.it): durante la giornata è in programma una raccolta fondi.

Intanto però si comincia a correre mercoledì 26 ottobre: nelle sette corse in programma troveremo un bel centrale per puledri di due anni, oltre a due belle corse di contorno, una per i tre anni ed una per i cavalli di cinque anni ed oltre e una corsa riservata agli aspiranti allievi che come sappiamo richiama molta partecipazione da parte degli addetti ai lavori.

Andando per ordine, nei puledri saranno in otto schierati dietro le ali dell’autostart. Sempre difficile fare un pronostico in questi casi ma tanto per cambiare piace un allievo di Mauro Baroncini e Andrea Farolfi, Ergon Ferm, che all’ultima a Milano ha ottenuto un buon crono.

Il premio Brahms, sul doppio km per soggetti di tre anni, vedrà Diego Pan (allievo del solito binomio) sfidayo da Dayak che invece è allievo di Gino Salacone e Duma Neh D’Asti, pupillo di Franco Ferrero reduce da un’assoluta prestazione di livello a Modena.

Bellissima corsa anche il premio Stravinskij che vedrà Ugolinast, allieva di Santo Mollo, giocarsi tutte le sue carte contro avversari di livello come Voltaire Gifont, Borboletta e Zef. Pronostico apertissimo quella degli Aspiranti allievi con gli ultimi quattro dello schieramento a giocarsi la vittoria:leggera preferenza per Zodiac Dany Grif, affidato da Loccisano a Gaetano Casella. La riunione prenderà il via alle ore 14,50 con ingresso gratuito.

Poi martedì 1° novembre, lo spettacolo del GP Orsi Mangelli che rappresenta la vera rivincita del Derby e delle Oaks per i 3 anni. All’appello dei maschi hanno risposto in 20, suddivisi nelle due batterie intitolate alla memoria di Giuseppe e Vittorio Guzzinati. E la piazza torinese farà il tifo per il francese Joyner Sport affidato ad Andrea Guzzinati, nella stessa batteria con Dhube Prav insieme a Santo Mollo. Saranno invece ben 12 le femmine al via delle Oaks.

L’apoteosi della natura nel Delta del Po

È già bello sul Monviso quando nasce ma è ancora più spettacolare vederlo quando il suo lungo percorso si conclude nell’Adriatico.

È forse l’autunno il periodo migliore per navigare il Grande Fiume nel Parco del Delta del Po tra la Romagna e il Veneto. L’esplosione dei colori autunnali rende il paesaggio ancora più affascinante. Uno scenario molto vario, mutevole, dai campi coltivati alla laguna, dalle dune sabbiose ai boschi e ai fitti canneti. Sullo sfondo si stagliano le pinete litoranee che svettano sulle distese d’acqua, discendenti di quelle piantate dai romani duemila anni fa per rifornire i cantieri navali. Quelle lagune e quelle paludi che fermarono gli eserciti invasori e protessero Ravenna facendola diventare, dopo il crollo di Roma, tre volte capitale, dell’Impero romano d’Occidente, del regno ostrogoto e poi baluardo italiano dell’Impero bizantino. Sopra di noi nel parco volano centinaia di uccelli in un festoso viavai, un autentico paradiso per i volatili, sia migratori che stanziali. Un grande spettacolo naturale da non perdere, immersi in un ambiente incantevole tra pioppi, arbusti e orchidee, fenicotteri, gabbiani rosati e centinaia di altri uccelli. A Porto Tolle, nella parte veneta del Delta, si arriva facilmente in auto. Da qui muovono le barche per l’esplorazione, qui comincia l’avventura in un groviglio di lagune salmastre, stagni, piccoli e grandi rami del fiume e sbocchi al mare e tutto diventa misterioso, quasi magico. Carpe, cefali, tinche, lucci popolano canali, fiumi e paludi ma sono gli uccelli la parte più ricca e interessante della fauna del Delta, appartengono a oltre 300 specie ed è facile vederli sugli alberi mentre sulle rive del Po e dei canali svolazzano aironi, garzette, cormorani, il falco di palude, l’usignolo di fiume, il gabbiano reale, il cavaliere d’Italia, la pettegola, l’avocetta, l’ibis, gheppi, poiane e tanti altri. I volatili migratori giunti dai Paesi freddi del nord trovano nel Delta un rifugio sicuro e adatto allo svernamento, in inverno migliaia di anatre come il germano reale affollano le distese d’acqua e in primavera gli aironi e le garzette si riproducono nei canneti e lungo gli stagni. Per alcuni il Delta del Po è deprimente e triste, per la nebbia, per le zanzare (meglio comunque evitare l’estate) e per la piattezza del paesaggio. In realtà è un colpo d’occhio eccezionale, un’esperienza unica. Sarebbe bello che il grande fiume fosse navigabile da Torino fino all’Adriatico, fino al Parco regionale del Delta del Po. Per adesso lo è solo parzialmente, da Cremona al mare per quasi 300 chilometri.                                          Filippo Re

Tassa rifiuti, scoperti mille evasori totali: pagheranno 5 anni di arretrati

La nuova raccolta differenziata con tessera si sta rivelando a Pinerolo un sistema molto valido per individuare gli evasori totali della tassa rifiuti. In molti usufruiscono del servizio ma per il Comune non esistono, non essendosi iscritti a ruolo Tari.
Evasori che ora si devono dichiarare per poter continuare a usare il servizio e ottenere la tessera necessaria per aprire i cassonetti. E non erano pochi. Già in mille hanno dovuto pagare gli arretrati di cinque anni.

 

Treni, Torino-Modane: interventi di manutenzione

Proseguono i lavori di manutenzione ordinaria sulla linea Torino-Modane. Da sabato 29 ottobre a martedì 1° novembre, gli interventi, ad opera di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), si concentreranno sull’impermeabilizzazione del ponte che sovrasta via Moncenisio nel comune di Borgone di Susa.

Per consentire l’operatività dei cantieri la circolazione ferroviaria subirà modifiche e nella tratta tra Susa/Bussoleno e Avigliana i treni regionali saranno sostituiti da bus, mentre i treni a lunga percorrenza non circoleranno.

I canali di vendita dell’impresa ferroviaria sono aggiornati con il nuovo programma dei treni.

 

Cinque per mille erogato il prima possibile per salvare il Volontariato: la Giunta interloquirà con il Governo


Il mio Ordine del Giorno sul tema passa all’unanimità in Consiglio Regionale e impegna la Giunta Cirio a confrontarsi con l’Esecutivo affinché le somme relative al 2021 siano liquidate il prima possibile.

 

Queste risorse servono nell’immediato alle Associazioni per far fronte alle spese, sempre più ingenti. Quella appena ottenuta in Aula è una bella vittoria. Ringrazio la Fondazione Promozione Sociale ETS, Anfaa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie OdV), Utim (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva OdV) e tutte le altre realtà che da tempo e con forza si impegnano per un’esigenza di tutti.

Mai come in questa fase storica di inflazione e caro energia le nostre Organizzazioni di Volontariato devono poter contare su risorse finanziarie erogate in tempi brevi e certi: un obiettivo, oggi, un po’ più vicino e concreto. Il Consiglio Regionale ha infatti  approvato all’unanimità il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta a interloquire con il Governo nazionale affinché le somme relative al 2021 siano liquidate il prima possibile. Data la crisi, l’inflazione e il caro energia, le realtà del Terzo Settore hanno visto crescere le spese a fronte di entrate, talvolta, diminuite. Le Organizzazioni di Volontariato necessitano oggi più che mai che queste risorse siano erogate puntualmente.

I colleghi Consiglieri hanno compreso l’importanza del tema e hanno votato compattamente a favore del mio atto. Ringrazio la Fondazione Promozione Sociale ETS, Anfaa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie OdV), Utim (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva OdV) e tutte le altre realtà che si stanno impegnando, da tempo e con forza, per un’esigenza di tutti.

Gli enti che partecipano alla ricezione del 5 per mille 2021 hanno comunicato il proprio iban entro il 30 settembre 2022: il versamento delle quote dovrà in ogni caso avvenire entro il 31 dicembre 2022. Gli importi (quasi 507 milioni di euro a livello nazionale) sono già stati conteggiati e pubblicati dall’Agenzia delle Entrate per i 13.770 beneficiari. Le tariffe per le utenze delle sedi, i rimborsi ai Volontari, i costi generali o le spese destinate alla realizzazione di progetti sono generalmente aumentati, talvolta in maniera consistente, esponendo le organizzazioni a esborsi di cassa di notevole entità. La tempestiva erogazione delle somme del 5 per mille è dunque più che mai decisiva per permettere alle realtà di beneficiare concretamente delle proprie risorse, frutto della scelta dei contribuenti sostenitori.

Il 5 per mille è una misura fiscale che permette a ogni contribuente di devolvere una quota del proprio IRPEF (pari appunto al 5 per mille del totale) per sostenere attività che perseguono un interesse sociale. Il contributo del 5 per mille è destinato agli Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore), gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Realtà di Volontariato, ricerca scientifica, ricerca sanitaria, attività svolte dai Comuni, Associazioni sportive dilettantistiche, attività di tutela e valorizzazione di beni culturali ed Enti gestori delle aree protette possono beneficiare dei fondi del 5 per mille.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Liste attesa sanità, Cirio: “Entro dicembre tornare ai livelli pre-Covid”

DALL’AVVIO DEL PIANO STRAORDINARIO RECUPERATO L’80-90% SUL 2019

Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “Entro dicembre l’obiettivo è tornare ai livelli pre-Covid”

Partita anche la presa in carico attiva sperimentale su mammografia e visita cardiologica:

un sms avviserà il cittadino non appena disponibile l’appuntamento 

Prosegue secondo il percorso stabilito l’applicazione in Piemonte del Piano straordinario per le liste d’attesa della sanità: tra aprile e agosto 2022 il recupero rispetto allo stesso periodo 2019 ha raggiunto il 96% sui ricoveri programmati e l’81% sulle visite e prestazioni di primo accesso, con una punta del 104% sugli interventi di classe 1 come chirurgia oncologica e trapianti.

È partita inoltre la presa in carico attiva in modo sperimentale di due prestazioni, mammografia e visita cardiologica di primo accesso: qualora non disponibile subito l’appuntamento per il cittadino non sarà più necessario richiamare il Cup, ma sarà il sistema ad avvisare direttamente con un sms non appena disponibile data e ora, entro i tempi previsti dalla classe di priorità dell’impegnativa.

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Questo in estrema sintesi l’aggiornamento del Piano illustrato questa mattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi

“Le prestazioni urgenti sono sempre state garantite anche in piena pandemia, ma era necessario riprendere la sanità perduta, ovvero le prestazioni programmabili rimandate a causa del Covid – hanno sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. Per farlo stiamo utilizzando un meccanismo scientifico sul modello di quello usato con successo per la nostra campagna vaccinale, che dà alle aziende obiettivi precisi, viene monitorato settimanalmente e dimostra che il durissimo lavoro messo in campo tutti insieme sta dando i suoi frutti. Va ricordato che per la prima volta nella storia del nostro sistema sanitario lo spazio di caricamento delle agende del Cup è stato ampliato con quelle delle aziende private accreditate e di questo le ringrazio perché è un cambiamento epocale indispensabile per raggiungere l’obiettivo. L’altra rivoluzione riguarda la presa in carico attività, che parte in modo sperimentale su due tra le prestazioni più comuni, ma che è nostra intenzione estendere al più presto a tutto il sistema, per rendere sempre più semplice e accessibile l’accesso alle cure di ogni cittadino”.

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Per quanto riguarda la presa in carico attiva di mammografie e visite cardiologiche, la sede su cui verrà effettuata la prenotazione sarà limitata all’area omogenea dell’ASL di competenza del cittadino, presso i centri pubblici e privati accreditati. Sarà possibile modificare o annullare l’appuntamento attraverso gli sportelli Cup delle aziende sanitarie, chiamando il numero verde 800.000.500 (da lunedì a domenica ore 8:00-20:00) oppure online sul sito Salute Piemonte (con tessera sanitaria e numero impegnativa o codice fiscale, anche senza Spid). Stesse modalità anche per rinunciare al servizio attivo di lista d’attesa, indispensabile per potersi rivolgere in autonomia ad altre strutture con la stessa impegnativa, che altrimenti risulterebbe indisponibile.

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A che punto siamo

Nei primi 8 mesi del 2022 sono stati eseguiti 116 mila ricoveri programmati, 21 mila più del 2021. L’obiettivo entro l’anno è di tornare ai 201 mila del 2019.

Guardando alle tipologie di interventi su quelli di classe 1 (maggiori, di chirurgia oncologica e trapianti) il recupero sul 2019 è già del 104%: ne sono stati effettuati 12.454 contro gli 11.998 degli stessi mesi pre pandemia. Su quelli di classe 2 (correlati a patologie di rilievo) il recupero è del 96% (32.794 contro 34.259), su quelli di classe 3 (patologie di minore complessità) il recupero è del 93% (30.172 contro 32.546).

Stesso discorso per le visite e prestazioni ambulatoriali di primo accesso: nei primi 9 mesi del 2022 ne sono state effettuate 2,4 milioni, 111 mila più del 2021. L’obiettivo entro l’anno è di tornare ai 3 milioni del 2019.

Ottimi risultati anche per gli screening oncologici: tra gennaio e settembre 2022 sono stati 303.000, con un recupero del 97% rispetto ai 313.000 dello stesso periodo 2019. In particolare sugli screening al seno il recupero nei primi 9 mesi è del 96%, su quelli all’utero del 98,5% e sul colon retto del 96,5%.

Riguardo ai tempi di attesa per le 42 prestazioni (non urgenti) di riferimento del Piano nazionale fornite dalle Aziende sanitarie locali (tra le quali ad esempio colonscopia, ecografia addome, elettrocardiogramma da sforzo, fondo oculare, mammografia, spirometria, visita cardiologica, visita chirurgia vascolare, visita oculistica, visita pneumologica) i dati dei primi nove mesi del 2022 registrano una media di 38 giorni, uguale a quella del 2018. In particolare, già su 20 prestazioni il tempo medio d’attesa nel 2022 è inferiore a quello del 2018 di 5 giorni. Sulle restanti, è in corso un recupero che porta a uno scostamento mediamente inferiore a 8 giorni.  

 

Si è anche ricordato che l’attuale CUP, creato nel 2014 è stato potenziato dall’attuale Giunta regionale con un investimento di 3 milioni di euro. Oggi i 100 operatori del call center gestiscono una media di 100.000 telefonate a settimana (4 milioni all’anno contro le 2,5 milioni iniziali).