ilTorinese

Rock Jazz e dintorni a Torino: Neima Ezza e Plàsi

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Machito si esibiscono la vocalist Tiziana Cappellino e il trombettista Cesare Mecca.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana sono di scena Le 3 Chic. Al Jazz Club suona il sestetto Zenit Jazz Ensemble.

Giovedì. Al Dash si esibisce il duo The Good Time Makers. All’Hiroshima Mon Amour è di scena il rapper Neima Ezza. Al Jazz Club suonano gli Sweetieblues. Federico Sirianni  rende omaggio a Leonard Cohen al Circolo dei Lettori. Al Cafè Neruda si esibisce la cantante Sonia Schiavone. Al Blah Blah suona il trio The Jackets con il The Blues Against Youth.

Venerdì. Al teatro Alfieri per 3 sere consecutive Red Canzian presenta l’opera pop “Casanova”. Al Folk Club si esibisce Foy Vance. Al Jazz Club su esibisce la Lady Soul’s Band. Allo Ziggy sono di scena  gli Strana Officina con gli Hateworld. A El Paso “antifestival” per 2 giorni con De Vanveras, Surfoniani e Mucopus. Al Blah Blah suonano gli This Eternal Decay. Allo Spazio 211 si esibiscono : Attack The Sun, Banana Joe  e Cara Calma.

Sabato. Al Cafè Neruda sono di scena Garza & Cerotti. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce la vocalist Dilù Miller accompagnata dalla Long Valley Blues Band. Al Jazz Club suona Daisy June & The Loose. Al Magazzino sul Po è di scena il quartetto Tonno affiancato dagli Xylema. Secondo giorno di “antisanremo” al El Paso con S-Naked, Plastination e Bialera. Al Blah Blah suonano i Dobermann. Allo Ziggy suonano i Quarantena  con i Bad Frog.

Domenica. Al teatro Colosseo la cover band Abba Real Tribute. Al Maffei si esibisce il cantautore Plàsi.

Pier Luigi Fuggetta

Holden Grand Tour Ventuno tappe in Italia e una a Londra

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Per imparare a scrivere con la Scuola Holden
in collaborazione con autori e librerie locali

TORINO – Imparare a scrivere storie è un viaggio lunghissimo. Chi scrive per passione o per mestiere è sempre in cammino, e Holden Grand Tour può essere l’inizio di questo viaggio: si tratta di un progetto ideato dalla Scuola Holden di Torino per portare percorsi di scrittura base in giro per il mondo, in collaborazione con librerie e scrittori locali.

Nel 2023 il Grand Tour prevede 21 tappe in Italia più una tappa a Londra. Le città italiane coinvolte saranno Alghero, Ascoli Piceno, Bari, Bisceglie, Bitonto, Busto Arsizio, Catania, Catanzaro, Cosenza, Empoli, Enna, Firenze, Ladispoli, Mortara, Ravenna, Roma, San Benedetto del Tronto, Trapani, Trento, Varese e Venezia. Le lezioni cominceranno a marzo e di solito si concentrano nel weekend, per due o al massimo cinque appuntamenti.

In classe ci si addentra nel mondo della narrazione seguendo una mappa di libri, trame, autori e autrici classici e contemporanei: tra le loro pagine ci sono ispirazioni e segreti, metodi per affinare la tecnica e spunti per incoraggiare il talento.

In cattedra ci sarà sempre uno scrittore o una scrittrice, che insegnerà a mettere a punto diversi strumenti per poi usarli. Si leggerà molto e si scriverà ancora di più, ci si allenerà a scrivere incipit, dialoghi e descrizioni, si studierà come si organizza un plot, si sceglierà il genere a cui dedicarsi, soffermandosi sulla ricerca della giusta voce narrante. Si scoprirà che la grammatica delle storie è fatta da alcuni elementi fondamentali, come l’arco evolutivo dei personaggi, la struttura della trama, il punto di vista. Si comincerà a capire quando le storie funzionano e quando, invece, non stanno in piedi e perché.

Alla fine di ogni percorso, la Scuola Holden ripartirà per una nuova tappa del Grand Tour, alla ricerca di nuovi viaggiatori. Ma a quel punto, tutti quelli della classe appena conclusa saranno in grado di tracciare nuove rotte, ideate da loro, e di far arrivare lontano le proprie parole.

Tutte le date, i corsi e le informazioni per iscriversi si trovano online sul sito della Scuola Holden: scuolaholden.it/holden-grand-tour

Tutte le tappe di Holden Grand Tour

Londra / The Italian Bookshop in collaborazione con Londra Scrive

con Marco Mancassola, Caterina Soffici, Livia Franchini, Paolo Nelli, dal 1° al 29 marzo

Roma / in collaborazione con Libreria Spazio Sette

con Nadia Terranova, dal 7 marzo al 16 maggio

Varese / in collaborazione con Libreria Ubik Varese

con Giorgio Fontana, dal 18 marzo al 1° aprile

Empoli / in collaborazione con libreria La San Paolo * Libri & Persone

con Eleonora Sottili, 25 e 26 marzo

Ravenna / in collaborazione con Libreria Dante di Longo

con Giusi Marchetta, 25 e 26 marzo

Busto Arsizio / in collaborazione con Libreria Ubik Busto

con Giuseppe Culicchia, , 25 e 26 marzo

Venezia / in collaborazione con Libreria Toletta – Spazio Eventi

con Roberto Ferrucci e Tiziano Scarpa, 25 e 26 marzo

Firenze / in collaborazione con Libreria Alice

con Pietro Grossi, 25 e 26 marzo

Bitonto / in collaborazione con Libreria Hänsel e Gretel Libri e giochi

con Andrea Donaera, 25 e 26 marzo

Catanzaro / in collaborazione con Libreria Ubik Catanzaro

con Luca Ricci, 25 e 26 marzo

Trento / in collaborazione con Libreria Erickson

con Arianna Giorgia Bonazzi, 1 e 2 aprile

Catania / in collaborazione con Legatoria Prampolini – Libreria Vicolo Stretto

con Giorgio Vasta, 1 e 2 aprile

Enna / CNA Servizi in collaborazione con Bookstore Mondadori

con Eleonora Lombardo, 1 e 2 aprile

Cosenza / Ovo – Officina Visuale Orizzontale in collaborazione con Bookstore Mondadori

con Elena Giorgiana Mirabelli, 1 e 2 aprile

Bisceglie (BA) / in collaborazione con Vecchie Segherie Mastrototaro

con Emiliano Poddi, 1 e 15 aprile

Alghero / Biblioteca della Confraternita della Misericordia in collaborazione con Cyrano Libri, Vino e Svago

con Loredana Lipperini, 1 e 2 aprile

Ascoli Piceno / in collaborazione con Libreria La Rinascita

con Cristiano Cavina, 1 e 2 aprile

Ladispoli / in collaborazione con Libreria Scritti & Manoscritti

con Elvira Seminara, 1 e 2 aprile

San Benedetto del Tronto / in collaborazione con Libri ed Eventi, Associazione culturale I Luoghi della Scrittura e Pelasgo 968

con Alessio Romano, 1 e 2 aprile

Trapani / in collaborazione con Libreria Galli Ubik (Erice Casa Santa)

con Evelina Santangelo, 1 e 2 aprile

Mortara / in collaborazione con Libreria “Le mille e una pagina”

con Iaia Caputo, 1 e 2 aprile

Bari / in collaborazione con Libreria Campus

con Alessandra Minervini, 2 e 16 aprile

Urta con l’auto un bimbo di sei anni e scappa

È finito al pronto soccorso in codice giallo un bambino di 6 anni dopo un incidente avvenuto a Biella. Il bimbo, che si trovava con la madre, sarebbe stato investito da una vettura. Sul posto il  118 e gli agenti della Polizia Locale che hanno visionato  le immagini della videosorveglianza.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Vento gelido dall’Est Si prevede un calo delle temperature di 10 gradi e neve in pianura

Già’ oggi pomeriggio, ma soprattutto da lunedì, dopo le temperature primaverili delle scorse ore anche a Torino e in Piemonte è prevista una nuova fase molto fredda che durerà quasi tutta la settimana. Potrebbe anche nevicare lunedì mattina su basso Piemonte e Liguria. Le temperature nel Nord Italia subiranno un calo anche di più di 10 gradi. L’ondata di freddo è portata dal vento gelido in arrivo dall’Est.

In Regione arriva il Family Audit

Tutto pronto per ottenere la certificazione, voluta dall’assessore regionale al Personale e alla Famiglia, Chiara Caucino, che ha studiato insieme alla Provincia autonoma di Trento gli impatti positivi del provvedimento sui dipendenti e sui loro nuclei famigliari: «Obiettivo: aumentare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie e, di conseguenza, la produttività e la natalità, rendendo la Regione Piemonte sempre più flessibile e attenta alle esigenze di chi lavora all’interno dell’Ente».
La Regione – su proposta dell’assessore al Personale e alla Famiglia, Chiara Caucino – ha deliberato di attivare il processo volto all’ottenimento della certificazione Family Audit per l’Ente. Il provvedimento è stato approvato con un protocollo di giunta riguardante la condivisione di buone pratiche sulle politiche famigliari. Sono già stati e individuati i referenti del progetto, ed è stata  presentata la domanda finale.
Lo standard Family Audit è uno strumento di management e di gestione delle risorse umane a disposizione delle organizzazioni pubbliche e private che su base volontaria intendono certificare il proprio impegno per l’adozione di misure volte a favorire il bilanciamento degli impegni vita e lavoro dei propri occupati.
L’iter di applicazione della certificazione Family Audit richiede tre anni e sei mesi e si svilupperà in tale modo: sei mesi di Audit-progettazione-valutazione che porterà all’elaborazione del Piano aziendale, tre anni di attuazione e implementazione delle azioni contenute nel Piano.
L’intero percorso, che dovrebbe presumibilmente concludersi ad aprile 2026, sarà monitorato da due professionisti esterni: un consulente e un valutatore.
L’assessore Caucino, per toccare con mano i vantaggi della certificazione già in autunno si era recata a Trento, dove è nata l’iniziativa che è diventata poi di carattere nazionale.
Verranno formati due gruppi di lavoro per progettare il piano e comprendere le reali necessità dei dipendenti e delle loro famiglie: oltre ai responsabili e ai dirigenti sarà presente una delegazione dei dipendenti stessi, sul modello tedesco, per far sì che ogni esigenza venga presa in considerazione.
«La Regione Piemonte – spiega l’assessore Caucino –  che ha presentato il piano nell’auditorium della Città Metropolitana di Torino – si conferma così una regione all’avanguardia nelle politiche per la famiglia: sia quelle rivolte all’esterno (con iniziative come il recente bando “Comuni amici della famiglia”) sia al proprio interno, favorendo quelle politiche di welfare aziendale finalizzate a favorire la migliore conciliazione fra lavoro e famiglia e, di conseguenza, la natalità. Questo, nelle nostre previsioni avrà un effetto positivo sia sulla produttività sia sul benessere famigliare dei nostri dipendenti, che devono essere messi nelle condizioni di svolgere le loro funzioni. Confrontandomi con i colleghi della Provincia autonoma di Trento ho potuto vedere i loro eccellenti risultati e sono certa che questi si ripeteranno anche in Piemonte».
Le Organizzazioni certificate «Family Audit», dunque, sono orientate al benessere aziendale in coerenza con specifici parametri indicati in particolari linee guida.
Per ottenere tale certificazione la Regione si sottopone quindi a un processo di auditing, durante il quale viene «passata sotto lo scanner» a garanzia della serietà del progetto.
In Italia, l’Ente di certificazione proprietario dello standard è la Provincia Autonoma di Trento.

Auto cade da un ponte: un morto

Per cause da chiarire, un uomo di circa trent’anni è caduto da un ponte mentre si trovava alla guida della sua automobile. A nulla sono valsi i soccorsi per tentare di salvarlo.  L’incidente è avvenuto a Valduggia comune  della Bassa Valsesia (Vc).

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torna a Torino il cuore gigante di fiori

In tutto 5 mila foglie,  rosse come le rose e 1.500 fiori. In questi giorni torna nel centro di Torino, quest’anno in piazza Castello, l’installazione creata dall’associazione Fiorai, con Ascom e Mercato Ingrosso Fiori, in vista della ricorrenza di San Valentino, 14 febbraio.

Banco Alimentare e Asili Notturni Umberto I per il Servizio civile universale

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE 2023/2024

BANDO APERTO FINO AL 10 FEBBRAIO

Da spreco a risorsa: recupero e accoglienza per l’inclusione sociale”, quattro posti disponibili nel progetto di rete nato dalla collaborazione tra Banco Alimentare del Piemonte e Asili Notturni Umberto I

Sono quattro i posti di Servizio Civile disponibili nel progetto “Da spreco a risorsa: recupero e accoglienza per l’inclusione sociale”, promosso dal Banco Alimentare del Piemonte in collaborazione con la Società per gli Asili Notturni Umberto I, di Torino. I giovani dai 18 ai 28 anni che intendono partecipare a questa esperienza interessante e formativa (nonché remunerata) devono fare in fretta: il bando per partecipare al Servizio Civile Universale 2023/2024 scade venerdì 10 febbraio 2023.

PROGETTO “DA SPRECO A RISORSA”

Con il progetto “Da spreco a risorsa: recupero e accoglienza per l’inclusione sociale” si intende contribuire concretamente nella realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030.

L’obiettivo generale del progetto, che si svolgerà in parte presso Banco Alimentare del Piemonte ODV, nella sede di Moncalieri e la Società per gli Asili Notturni Umberto I, di Torino, è quello di ridurre le disuguaglianze sociali relative all’accesso al cibo e contrastare il fenomeno della povertà, potenziando la rete e gli interventi capillari di aiuto alle persone in difficoltà.

Una comunità inclusiva non può restare inerte di fronte all’acuirsi delle disuguaglianze sociali legate al mancato soddisfacimento dei bisogni primari quali il cibo, la casa, la salute. Migliorare la qualità e la varietà del “pasto ideale” significa aiutare le famiglie a mantenere un livello nutrizionale quanto più possibile adeguato, favorendo dunque un’alimentazione sana ed equilibrata. Inoltre, aumentare il quantitativo di prodotti donati (inserendo anche alimenti con valore commerciale alto come la carne e il pesce) consente un risparmio – quantificabile – sulla spesa media mensile, permettendo alle famiglie stesse così di impiegare le risorse non spese in altre necessità. Condividere e diffondere informazioni legate al tema alimentare significa altresì aumentare la conoscenza da parte di tutti i soggetti coinvolti, dai donatori ai beneficiari, promuovendo così un consumo più consapevole e un feedback positivo rispetto ai prodotti donati e ricevuti

Presso Banco Alimentare i civilisti contribuiranno a raggiungere quesiti obiettivi occupandosi delle seguenti attività:

  • gestione, ritiro e distribuzione delle eccedenze alimentari presso il magazzino dell’associazione;

  • monitoraggio e raccolta dati, supporto logistico e cooperazione nello sviluppo digitale delle informazioni e delle documentazioni;

  • sviluppo del programma Siticibo GDO, supportandone le attività di mappatura territoriale e di analisi dei bisogni nelle Strutture Caritative partner.

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE

Il Servizio Civile Universale è un’esperienza di cittadinanza attiva aperta ai ragazzi dai 18 ai 28 anni, che richiede un impegno di 25 ore a settimana per la durata di un anno, a fronte di un rimborso spese mensile di 444,30 euro.

Il bando è aperto fino a venerdì 10 febbraio 2023. La domanda di partecipazione può essere inoltrata esclusivamente attraverso la piattaforma Domande On Line (DOL), su cui è possibile accedere solo con la SPID.

Per maggiori informazioni

www.bancoalimentare.it

www.asilinotturni.org

Scarica la scheda informativa del progetto qui

https://www.volontariatotorino.it/giovaniecittadini/wp-content/uploads/sites/11/2022/12/Da-spreco-a-risorsa_All-1.pdf

Come presentare la domanda

https://www.volontariatotorino.it/giovaniecittadini/come-fare-domanda-servizio-civile/

Un coloratissimo van Gogh, tra la sua arte e un improbabile “cafè” parigino

Oggi ultima replica dello spettacolo scritto, diretto e interpretato da Andrea Ortis

È stato forte l’affetto che ha legato Vincent van Gogh a suo fratello Theo, più giovane questo di quattro anni, sopravvissutogli sei mesi soltanto. Una figura di riferimento e d’appoggio, il primo a riconoscerne la grandezza, una figura di pace interiore e
serenità entro cui rifugiarsi in ogni momento, al riparo delle contrarietà e delle tragedie della vita, la mente sconvolta, la quasi totale povertà, lo scarso
riconoscimento della sua epoca verso un’arte che sino alla morte tardò ad affermarsi.
Di quell’affetto raccontano le lettere scambiate tra i due fratelli, gli accadimenti, le psicologie e le confessioni, un mezzo altresì per gli storici per gettare una luce dettagliata e profonda su circa vent’anni di storia – la prima lettera data all’agosto del 1872, le ultime con la morte di Vincent nell’estate del 1890 -, 668 lettere del pittore al
fratello, la maggior parte in olandese, molte in francese, un paio in inglese. Un patrimonio che la vedova di Theo, Johanna Bonger, pensò a pubblicare nel 1914, soltanto poco più di una dozzina di anni fa il Van Gogh Museum di Amsterdam ha dato una veste completa all’importante, unico carteggio.
È stato altrettanto forte l’affetto che un uomo di teatro come Andrea Ortis ha riversato
sull’artista, creando grazie a quelle lettere, in occasione del 170mo anniversario della
nascita, uno spettacolo come “Van Gogh Cafè”, tutto suo nella scrittura, nella regia e nell’interpretazione. Ma non so se gli abbia reso un omaggio del tutto convincente. C’è il segmento “Van Gogh”, i primi disegni, il lavoro all’estero, il maldestro rapporto con il padre e la vocazione religiosa che lo porta ad essere predicatore laico e ad assistere in
una regione carbonifera del Belgio minatori e ammalati, secondo il più puro spirito francescano, condividendo la casa e il cibo e persino gli indumenti; c’è tutta la passione per l’arte e per la vita artistica, ci sono gli innamoramenti tutti naufragati, c’èl’amore caritatevole verso Sien, ex prostituta già con un bambino al collo e in attesa di
un altro, che Vincent ospita e spinge alla redenzione, pur nel mezzo di ogni privazione
quotidiana: la donna, stanca di quella vita di stenti, tornerà al vecchio mestiere. Ci sono i primi capolavori e la scoperta della pittura giapponese, l’incanto di Parigi, tra i tetti di rue Lepic e il Moulin de la Galette, e l’incontro e la frequentazione (con
qualcuno, anche l’amicizia, con Paul Signac e con Gauguin, non sempre al riparo da forti incomprensioni) di altri artisti, c’è la “casa gialla” di Arles e la camera in cui visse, c’è la terrazza del caffè o la notte stellata, ci sono gli autoritratti non ultimo quello dell’orecchio mozzato avvolto in una benda chiara, ci sono i soggiorni negli ospedalipsichiatrici, c’è l’ultimo soggiorno a Auvers-sur-Oise e il colpo di pistola fatale. C’è il mondo onirico della bellezza (“sogno di dipingere, poi dipingo i miei sogni”), e quello della quotidianità ritrovato nelle lettere.
Che dovrebbe essere la spina dorsale dello spettacolo . Che invece si perde spesso in una lettura scolastica, nel frastuono di un passaggio di un treno, nella cattiva chiarezza di chi è incaricato alla lettura. Troppe cose vanno perse e quel che dovrebbe chiarire e approfondire non fa altro che creare
confusione. Altro è al contrario ridondante: per cui, se da un lato è bello vedere un’attrice entrare nelle vesti di Agostina Segatori, con il suo buffo cappellino rosso, o della Mousmé, con la sua camicetta a righe rosse e blu, non credo che abbia pieno merito per entrare in una “commedia” musicale un approfondimento come quello
ascoltato sui “Mangiatori di patate”.
Dall’altro lato, poi, altra area del tutto autonoma, che coltiva una vita tutta sua, c’è il “cafè”. Dove capita un antiquario di fine ottocento che per inspiegato caso tiene tra le
mani, e sfoglia con l’intero personale, un libro che racchiude la lunga corrispondenza
tra i due fratelli; c’è la cantante (Floriana Monici, gran bella voce) che non vuole
essere seconda a nessuno e c’è la ragazza (Chiara Di Loreto, eccellente anche lei)
dell’infaticabile corpo di ballo che senza sgomitare troppo rappresenta la volontà di
emergere e il nuovo futuro, c’è l’orchestra di cinque elementi, bravissimi, capitanati da Antonello Capuano autore degli arrangiamenti e delle composizioni, ci sono le coreografie di Marco Bebbu e i costumi di Marisa Vecchiarelli, ci sono le scene diGabriele Moreschi, vere protagoniste dello spettacolo, dispensatrici d’immagini che
vanno dirette all’occhio dello spettatore e soprattutto a chi sia un patito di tutta l’opera di van Gogh.
Ma questo è tutt’altro, un mondo a sé, la creazione perfetta per un’altra produzione. Ortis è alla ricerca di un’atmosfera? Ma allora a che serve
infarcire di exploit canori fuori epoca l’intera serata? Che senso ha accomunare attraverso  le traversie del pittore le voci di Edith Piaf e di Charles Aznavour e di Yves Montand? Che centra “Milord” se da un momento all’altro ti può venire in mente la
rossa criniera di Milva? Nonostante tutta la personale convinzione dell’onesta drammaturgica di Ortis, siamo obbligati a portarci a casa alcuni brani soltanto dello spettacolo e nell’intenzione di un omaggio è davvero un peccato. Comunque un Alfieri
gremitissimo e plaudente, per l’emozione di tutti gli attori raccolti in proscenio. Ultima replica oggi, domenica 5 febbraio, alle ore 15,30.
Elio Rabbione
Le immagini dello spettacolo sono di Giulia Marangoni

Il Grande Fiume in fotografia

Si è svolta a Casale Monferrato, la mostra fotografica personale di Simonetta Guaschino e Maurizio Lupano, visitabile nei fine settimana dal 14 al 29 gennaio 2023.

La fotografa casalese, titolare tra l’altro di un’edicola al quartiere Priocco, da molti anni pratica la fotografia nel tempo libero, con il marito Maurizio Lupano. L’ esposizione fotografica prende il titolo ”Un Po tutti i giorni” nel Torrione del Castello di Casale Monferrato. Visibilli un centinaio di scatti, della poliedrica paesaggista e ritrattista monferrina. Nei giorni della pandemia, durante il lockdown, appena poteva staccava dal lavoro e con il marito, il mattino presto all’alba e sovente anche nelle ore della sera al tramonto e del pomeriggio, con una macchina fotografica reflex, si recava sulle rive del fiume Po, ai murazzi di Casale Monferrato, a riprendere con sguardo curioso e inusuale la natura circostante, fatta di piante e fitti boschi, radure e scorci mozzafiato.

Fino a farle venire l’idea di una mostra, quando cessato il tempo dell’emergenza e ritornata la normalità del post covid-19, anche la vita sociale ha ripreso vigore. Un giorno mi disse che «un’edicola è uno sguardo sul mondo» un punto di osservazione privilegiato, che aiuta l’occhio fotografico a visualizzare il mondo sociale. Luogo tra gli altri, affacciato sulle persone e le cose del quotidiano. Un diaframma panoptico sulla realtà, dove addestrare l’occhio visuale ad estrarre i soggetti della ripresa e il successivo utilizzo della macchina fotografica. Influenzata dallo stile del veneziano Fulvio Roiter e del francese Henry Cartier Bresson, la fotografa casalese non è nuova a mostre personali, nel monferrato e altrove. Ha praticato l’insegnamento della fotografia e con il consorte scatta, stampa, ingrandicse e cura la realizzazione delle immagini. Ha un profilo Facebook e uno Instagram sempre aggiornati e consultabili. Il soggetto paesaggistico invita il fruitore dell’esposizione, a visitare i luoghi fotografati con le luci fredde delle prime luci del mattino o quelle più sature e cromatiche del crepuscolo.


Il fiume è metafora della vita e della storia, ha animato la riflessione spirituale induista e buddista ( il Gange), la riflessione storico- letteraria  ( Riccardo Bacchelli, il mulino del Po), la cinematografia etnografica con Cesare Zavattini, il pensiero politico in Mao Tze Dong e moltissimi altri ambiti e autori. E chiudo con questo aforisma, da uno scrittore immortale:

« Ad ascoltare mi ha insegnato il fiume, e anche tu imparerai da lui. Lui sa tutto, il fiume, tutto si può imparare da lui. Vedi, anche questo tu l’hai già imparato dall’acqua, che è bene discendere, tendere verso il basso, cercare il profondo».

Hermann Hesse, Siddhartha, 1922.

ALDO COLONNA