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Arturo Brachetti interprete d’eccezione dell’opera La figlia del reggimento

Il Sovrintendente Mathieu Jouvin (sinistra) con Arturo Brachetti (centro) e il Il Direttore artistico Cristiano Sandri (destra) – Credit Paolo Ranzani

Con una visita a sorpresa, ricca di aneddoti e risate, Arturo Brachetti, con il Sovrintendente Mathieu Jouvin e il Direttore artistico Cristiano Sandri, ha annunciato la sua partecipazione straordinaria ne La figlia del reggimento (La Fille du régiment), opéra-comique di Gaetano Donizetti, in scena dal 13 al 23 maggio al Teatro Regio.

La “Leggenda del quick change” (Guinness Book of Records) interpreterà il ruolo recitato della Duchessa di Krackentorp, personaggio cameo che saprà esaltare le doti dell’artista, vera e propria icona del trasformismo internazionale, dell’attore e dello showteller. Così commenta Arturo Brachetti: «Sono molto curioso di affrontare questa nuova esperienza in un teatro magnifico come il Regio. Proprio qui infatti ho avuto il mio primo incontro con l’opera, da adolescente, come comparsa: il torero nella Carmen. Ero già affascinato dal mondo dello spettacolo ma l’esperienza in scena, in mezzo alla musica, agli artisti, la grande macchina scenica, ha dato un contributo fondamentale a quella che è diventata poi la mia strada artistica. L’opera è tanto affascinante quanto impegnativa. La scorsa estate mi sono già cimentato nel Barbiere di Siviglia a Salisburgo e ora nel nuovo ruolo della Duchessa nella Figlia del reggimento. Ringrazio il Sovrintendente e il Direttore artistico della proposta. Mi ritengo fortunato di potermi mettere ancora in gioco dopo oltre 40 anni di vita artistica: ne ho viste tante, ma c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare… canterò anche una canzoncina con l’orchestra.  Ho lasciato il Regio da torero e ritorno da Duchessa. Spero che il gioco sia valsa la candela».

Il Sovrintendente Mathieu Jouvin dichiara: «La figlia del reggimento rappresenta l’inizio di un viaggio alla scoperta dei legami e degli scambi culturali tra Italia e Francia, che troverà sviluppo nelle prossime Stagioni. Sono estremamente contento che si realizzi, per l’occasione, questa collaborazione con un artista così poliedrico e sono molto curioso di vedere quali sfumature saprà regalare al personaggio e quante sorprese abbia in serbo per noi».

Il Direttore artistico Cristiano Sandri aggiunge: «Arturo Brachetti, con acclamata esperienza nel teatro di varietà e da appassionato d’opera, saprà attivamente partecipare a questa produzione del Regio, teatro a lui tanto caro, e darà allo spettacolo un apporto speciale e di grande impatto, grazie al suo umorismo, la sua cultura e la sue straordinarie abilità. Tutto ciò rimanendo all’interno di un personaggio che lo stesso Donizetti ha pensato in modo da essere interpretato da diverse tipologie di artisti».

 

Composta a Parigi nel 1840, La figlia del reggimento è la prima e più fortunata opera francese di Donizetti. I transalpini se ne innamorarono subito e, per anni, adottarono il coro Salut à la France come proprio inno non ufficiale, in alternativa alla Marsigliese. Umorismo esilarante, motivi e arie contagiose, e numeri vocali dal virtuosismo sbalorditivo, come l’aria di Tonio Ah! Mes amis con i suoi nove do di petto, rendono questo lavoro una delizia per il pubblico di tutte le età che saprà gioire del romantico trionfo dell’amore.

Protagoniste saranno le straordinarie e impeccabili voci di John Osborn (Tonio), Giuliana Gianfaldoni (Marie), Manuela Custer (la marchesa di Berkenfield), Roberto de Candia (Sulpice) e Guillaume Andrieux (Hortensius). L’Orchestra e il Coro del Regio saranno diretti da Evelino Pidò, ambasciatore del belcanto e dell’opera romantica nel mondo. Il Coro sarà istruito da Andrea Secchi. Tutto nuovo l’allestimento: la regia immaginifica del duo Barbe & Doucet, che mescola con umorismo elementi reali e surreali, è ripresa da Florence Bas, le luci sono di Guy Simard e la regia video è di Guido Salsilli. Nel ruolo di Marie per alcune recite canterà Caterina Sala, in quello di Tonio Pablo Martínez. Il cast si completa con: Lorenzo Battagion e Riccardo Mattiotto nel ruolo del caporale; Alejandro Escobar e Andrea Antognetti in quello di un contadino.

Il nuovo allestimento del Teatro Regio – in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia – sarà in scena per sette recite dal 13 al 23 maggio a cui si aggiunge l’Anteprima Giovani di venerdì 12 maggio alle ore 20.

Mercoledì 10 maggio si terrà la conferenza-concerto condotta da Susanna Franchi. L’ingresso è libero.

 

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

 

Biglietteria Teatro Regio – Tel. 011.8815.241/242

Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19domenica ore 14-18

un’ora prima degli spettacoli

Info: Tel. 011.8815.557; da lunedì a venerdì ore 9-17:30

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it

 

I Giovani di Confagricoltura – Anga chiedono un progetto per il futuro dell’agricoltura

Dopo questi tre anni in cui la fiera dei nostri giovani non c’è stata a causa della pandemia, ci troviamo di fronte uno scenario radicalmente mutato. Noi imprenditori, però, pur tra innegabili difficoltà, non possiamo rimanere immobili aspettando il corso degli eventi”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti alla tavola rotonda “Il riso italiano tra siccità e importazioni”, che ha inaugurato a Vercelli la 44esima edizione della ‘Fiera in campo’, la più importante manifestazione europea dedicata al comparto.

Presenti all’evento anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il vicepresidente del Senato Gianmarco Centinaio, l’onorevole Fabrizio Comba, l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa e il presidente dell’Ente Risi, Paolo Carrà.

 

L’Italia è il primo Paese europeo per superfici coltivate e produzione di riso. Siamo gli unici produttori mondiali di Vialone Nano, Arborio e Carnaroli, pur coltivando diverse varietà. La siccità ha però colpito duramente il comparto: lo scorso anno 26 mila ettari sono andati persi di cui 3 mila nel Novarese” dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonteintervenuto alla tavola rotonda organizzata dai giovani imprenditori di ANGA Vercelli – Biella,coordinati dal presidente Giacomo Mezza.

La nuova stagione si presenta ancora più ardua. Confagricoltura porterà la questione sul tavolo del Consiglio e della Commissione Ue, perché la carenza idrica sta colpendo altri Stati membri” ha aggiunto Giansanti.

 

Occorre impegnarsi per restituire alla nostra risicoltura l’attenzione che merita – afferma il direttore Lella Bassignana, difendendo la terra in cui è nata e vive tutt’ora – Penso ad un piano d’azione su più fronti per far contrastare le emergenze, qualsiasi esse saranno, in modo da garantire futuro e lavoro alle prossime generazioni, continuando a preservare un territorio eccezionale per le sue caratteristiche uniche”.

Scuderia Efferre: Bene Sucato al Canavese, nel fine settimana Foligno e Motors Rally Show

Ottima prestazione di Alessio e Giuseppe Sucato alla Ronde del Canavese, disputata Domenica 26 Febbraio. Nonostante un tempo imposto, durante la prima prova speciale, interrotta per neve, Alessio si è classificato 16° assoluto e primo in classe A5 sulla propria Peugeot 106.

E’ davvero bello correre con la neve – ha dichiarato dopo l’arrivo – peccato per gli 8’44” presi di tempo imposto nella prova non disputata, un tempo decisamente alto ed anomalo che ha penalizzato tutti i concorrenti con non hanno potuto disputare la speciale”.

Presente nelle vesti di copilota anche Stefano Alessandro Bossuto. Con Stefano Blessent, su Peugeot 208 Rally4, hanno concluso in 15° posizione e terzi di classe.

Solo 25 gli equipaggi classificati.

Si svolgerà a Foligno la seconda prova del Challenge Raceday ronde terra che vedrà al via Andrea Castagna e Luigi Bariani, su Peugeot 106 N2. Dopo la prestazione del Rally del Tevere, occorre concludere nuovamente la gara per rafforzare la classifica in ottica campionato. Il Rally di Foligno, giunto alla sua seconda edizione, si svolgerà Domenica 5 Marzo, con due prove speciali da ripetere per tre volte.

Infine in provincia di Pavia si disputerà la 7° edizione del Motors Rally Show, sul circuito di Castelletto di Branduzzo.

Presenti Matteo Belumè e Paolo Maggi su Peugeot 208 R2B della Racing Garage, Andrea “Tigo” Saviotti e Matteo Sanfilippo su Renault Clio Rally 5 della Lion Team, Gabriele Lovazzano e Sara Prazzoli su Citroen DS3 Racing Start ed infine Susy Ghisoni, a dettare le note a Enrico Peirone, sulla Skoda Fabia Rally2

Semaforo antismog, livello 0 (bianco). Fino al 3 marzo solo le misure strutturali

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Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 3 marzo 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Al Centro Pannunzio la storia del vino

VENERDÌ 3 MARZO ALLE ORE 17,30 presso la sede di Via Maria Vittoria 35h a Torino, Elda CASETTA parlerà sul tema “IL VINO! NE CONOSCIAMO LA STORIA?”.
Introdurrà Stefano MORELLI. L’esistenza della vite è confermata già nell’antichità nell’Asia Minore, ma la nostra cultura fa nascere il vino con Noè. Già gli antichi Egizi degustano il vino, che, grazie ai Fenici, grandi navigatori, si espande nel Mediterraneo. I Romani esportano il vino in mezza Europa e nei secoli seguenti emigranti e missionari ne propagano il gradimento in mezzo mondo. Mario Soldati fu un grande conoscitore del vino italiano che fece apprezzare nel mondo.
Ingresso libero.

Il Tempio Guhõzan Renkõji di Cereseto

Sulle colline del Monferrato, nel caratteristico paese di Cereseto, che prende il nome dai boschi di ciliegi selvatici e coltivati che lo circondano, nel 2010 si è stabilito il Tempio Renkõji della Scuola Buddhista giapponese della Nichiren Shū. Basata sugli insegnamenti religioso-filosofici, la Scuola contempla una cultura interdisciplinare tra arte, letteratura, musica, medicina, scienza oltre ad una forte sensibilità verso il paesaggio.
Proprio perché non ne venga meno la coltivazione con la modernità e lo spopolamento delle colline, la bellezza della natura deve essere conservata, è quindi stata indetta una campagna per donare ogni anno molti ciliegi da trapiantare per continuare la tradizione paesaggistica.
La Nichiren Shū, fondata in Giappone il giorno 28-4-1253 dal Grande Maestro Nichiren Daishõnin, come in ogni Scuola Buddhista, ha scelto il fiore di loto a simbolo di fragilità, caducità dell’esistenza umana e rinascita avendo però una particolare predilezione per il fiore di ciliegio. Tutta la cultura giapponese è affascinata da questo fiore, soprattutto espresso nell’arte figurativa come vediamo nelle splendide opere di Hiroshige e Hokusai che lo scelsero come simbolo della bellezza effimera del mondo fluttuante che catturavano nel cuore per trasformarla in pittura e in incisioni su matrici di legno di ciliegio.
Non a caso il reverendo Shōryō, al secolo Tarabini, ha individuato Cereseto come luogo ad hoc per l’insegnamento del Buddhismo trasferendo qui il Tempio Renkõji dal territorio di Monza e Brianza dove era stato fondato nel 2005. Accolti all’interno del piccolo suggestivo Tempio ci si trova in un clima di bellezza, spiritualità e rispetto del prossimo, qualunque ne sia la credenza religiosa. Il reverendo Shōryō, con gentilezza e disponibilità, offre la sua saggezza senza imposizioni riuscendo a stabilire serenità d’animo ed empatia parlando della propria esperienza iniziata ancora molto giovane e svela i motivi che l’hanno spinto verso il percorso di meditazione e ricerca della sconfitta del dolore. Egli è riuscito a realizzare il proprio sogno in cui gli apparve il Venerabile Nichiren Daishõnin, inviato dal Buddha Sãkyamuni vissuto nell’India antica. La visione gli indicava una collina densa di ciliegi in fiore con un grande edificio sulla sommità rivelatasi in Cereseto, ottima posizione logistica situata tra Torino, Milano e Genova. Il Tempio Guhõzan Renkõji di Cereseto, dopo la fondazione a Londra e in Germania, rappresenta il fulcro in Europa meridionale della Scuola giapponese Nichiren Shū fondata da Nichiren stesso, con radici trasmesse dall’india alla Cina, dalla Corea al Giappone.
Tra le tante statue dei Buddha, provenienti da ogni parte del mondo, singolare è quella in resina dorata proveniente dalla Malaysia costruita e donata dai Buddhisti cinesi di Penang. Molto significativo il Buddha cinese in legno policromo in atto di insegnare e invitare con la mano destra alla calma poiché il cammino verso l’illuminazione non è frettoloso bensì meditativo osservando le quattro nobili virtù formulate dal Siddhãrtha Gautama, ossia la verità del dolore, la verità dell’origine del dolore, la verità della cessazione del dolore e la verità della via per il raggiungimento del Nirvãna. Al centro della sala, sull’altare insieme ai candelabri istoriati a fiori di loto e il braciere per l’incenso, é posta una particolare statua del Buddha Nichiren Daishõnin con il copricapo in cotone che gli viene posto il giorno 11 novembre, anniversario della sua persecuzione e tentativo di uccisione a Komatsubara e poi essere tolto prima del giorno 8 aprile, nascita del Buddha Sãkyamuni. Sulla parete una interessante pergamena Mandala Gohonzon, oggetto di concentrazione e meditativa venerazione in forma di Mandala calligrafica anziché pittoriale. Lo stemma del Tempio è raffigurato con tre fiori di ciliegio rappresentanti i tre tesori fondamentali del Buddhismo, ossia il Buddha, il Dharma, l’insegnamento del Buddha e il Sangha, comunità dei monaci e credenti laici giapponesi che seguono la pratica e gli insegnamenti osservati da Nichiren. I tre fiori di ciliegio sono inseriti in gusci esagonali di tartaruga che rappresentano la terra del Giappone e il loro fondatore.
La nascita di Nichiren risale al giorno 16-2-1222, mentre il trapasso e l’entrata in Nirvãna il giorno 13-10-1282. L’imponente statua del fondatore Nichiren Daishõnin donata dai monaci, sarà eretta nel giardino del Tempio di Cereseto per il suo ingresso sul monte Minõbu edificando il Tempio principale Kuõnji il giorno 17-5-1274, situato nella prefettura di Yamanashi in Giappone. La statua sarà inviata dall’arcivescovo reverendo Nichiyū Mochida, amministratore del Tempio Kuõnji. Secondo le tradizioni dell’Asia orientale, la nascita del Buddha Sãkyamuni risale al giorno 8 aprile e l’entrata in Nirvãna il giorno 15 aprile di 3000 anni fa, ricorrenze celebrate con la Vesak, festa che riunisce le varie tradizioni e che ripercorre l’intera vita del Buddha.
Il Sūtra del Loto, ovvero l’illuminazione del Buddha, è stato tradotto per la prima volta in lingua non indiana nel 286 d.C. in Cina e due secoli dopo introdotto in sanscrito cinese antico in sette opuscoli. Oggi è tradotto in diverse lingue, asiatica, cinese, giapponese, coreana, tibetana, mongola, cingalese, vietnamita, francese (1852) e inglese (1884). L’insegnamento si è sviluppato anche in Africa centrale, Nord America e in Estremo Oriente. Il giorno 15-2-2023, nella sala Zuccari del Senato della Repubblica Italiana con la presenza del reverendo Shōryō Tarabini, è stata conferita all’Unione Buddhista Italiana la piena libertà di svolgere la propria missione spirituale, educativa e umanitaria a dieci anni dell’intesa con lo Stato Italiano.
Armano Luigi Gozzano 
Giuliana Romano Bussola 

Importante operazione immobiliare della torinese Ream a Roma

 

Importante acquisizione a Roma della torinese Ream, società che opera nel campo immobiliare di proprietà di alcune  fondazioni bancarie piemontesi: ha acquistato buona parte del complesso immobiliare che ospita l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata  ( IDI-IRCCS ) . La Ream lascerà in locazione per 30 anni l’immobile alla Fondazione Luigi Maria Monti . La superficie acquistata supera i 18 mila metri quadrati. LIDI –IRCCS  è un punto di riferimento scientifico di primo piano in Italia e in Europa  per la dermatologia e le prestazioni sanitarie di elevata qualità. “ L’investimento rispetta pienamente gli obiettivi etici e sociali di servizio  alla persona da sempre perseguiti da Ream Sgr e riguarda una realtà storica legata al servizio sanitario nazionale” ha dichiarato il presidente di Ream Quaglia. Come ha precisato il direttore di Ream Oronzo Perrini, attraverso il fondo Geras 2 la società ha oggi in portafoglio mille posti letto in strutture deputate al servizio delle persone, per un valore di oltre 140 milioni di Euro. Soddisfazione è stata espressa anche da Alessandro  Zurzolo, consigliere delegato ella Fondazione Luigi Maria Monti perché l’operazione chiude una stagione delicata  della vita dell’Istituto e ne apre una nuova

 

Schlein, il Centro lontano dal radicalismo e dal massimalismo della sinistra

Ora deve essere plurale. Ruolo decisivo dei Popolari.

“Con la segreteria di Schlein ritornano a pieno regime le identità politico e culturali. Nel Pd tramonta quella ‘pluralità’ culturale che lo aveva contraddistinto sin dall’inizio della sua esperienza politica a vantaggio di una deriva radicale, massimalista ed estremista. È di tutta evidenza che una delle culture fondanti del Pd, quella cattolico popolare e sociale, non potrà che traslocare altrove – come sta già concretamente avvenendo nella periferia italiana – al netto della ‘casta’ parlamentare di chi dice di riconoscersi in quell’area e di chi ricopre incarichi di potere nel partito e negli organismi periferici. Perchè a spostarsi, come ovvio, sono gli elettori e le persone che provengono da quella storia e da quella cultura politica.
La sfida, adesso, è far sì che il soggetto politico di Centro riformista e di governo che si va definitivamente formando dopo l’esito di queste primarie, sia realmente e autenticamente plurale. Il Centro, del resto, non può ridursi ad essere una sorta di riproposizione dell’esperienza del partito repubblicano/liberale. Senza la cultura e l’esperienza dei cattolici popolari e sociali un vero Centro politico e di governo non decolla.
Questa, oggi, è la vera sfida per un vero riformismo democratico e di governo, distinto e distante dal massimalismo di sinistra e radicale della Schlein”.

Giorgio Merlo, dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.

Al “Roberto Caffè” il salotto letterario di Simonetta Rho

Torino – Roberto Tricarico, 53 anni, torinese, laureato in Giurisprudenza, dopo una lunga esperienza politica nelle amministrazioni locali a Torino e a Roma, da qualche anno, con il socio Roberto Amore gestisce il “Roberto Caffè”, in via Garibaldi a Torino.

Dal 13 marzo al 25 maggio, sempre alle ore 18:00, il suo bar si trasformerà in un salotto letterario, dove a fare gli onori di casa, sarà Simonetta Rho, figura storica del telegiornale regionale della RAI e autrice della trasmissione Petrarca.

“Il salotto della Simo”, inaugurerà lunedì 13 marzo alle ore 18:00, con la presentazione del libro del giornalista e autore tv Fabrizio Berruti, “Gabriel (non ho ucciso nessuno)”, la storia di Gabriel Natale Hjorth, rinchiuso in carcere da più di tre anni per un omicidio che dichiara di non aver commesso.

Il 31 marzo sarà la volta di Franco Manzone, avvocato albese, con un bel romanzo di amore e di langa “La caduta e il distacco”.

Il 7 aprile, la scrittrice romana candidata al premio Strega, Flaminia Marinaro, con letture di Carolina Zaccarini, nel salotto di Simonetta Rho, presenterà “L’ultima diva”, biografia romanzata di Francesca Bertini, straordinaria diva del cinema muto.

Il 14 aprile, torna Michele Paolino, affermato giallista torinese, con il suo nuovo libro “La versione del Professore”.

Il 4 maggio, con Marco Faccio, creativo di giorno e giallista di notte, casa editrice Read Red Road, arriva “Spaccacuori”, la storia di un’indagine lunga e complessa, in cui si alterneranno personaggi, stati d’animo e passeggiate alla scoperta dei segreti delle città in cui avvengono i delitti.

Il 25 maggio chiude Cristiano Bussola, giornalista torinese, con “Una fetta di sorriso”, la genesi della televisione privata attraverso la storia della “leggendaria” emittente Antenna 3.

Prostituta rifiuta rapporto a tre e viene malmenata

Una 31 enne è stata arrestata con l’accusa di lesioni e rapina nei confronti di una prostituta di 28 anni, che sarebbe stata malmenata e derubata di 400 euro. La ragazza si sarebbe rifiutata di sottoporsi ad alcune prestazioni sessuali in un rapporto a tre. La 28enne dopo essere stata malmenata ha chiamato i Carabinieri di Moncalieri per denunciare la 31enne, residente a Trofarello. La prostituta è stata accompagnata all’ospedale Santa Croce e medicata.